Archive - Settembre 2018

A Bressanone in bicicletta

Una piacevole gita domenicale su due ruote, ideale nei primi periodi autunnali quando la temperatura non è più troppo calda e permette così ai più piccoli (e non solo) di pedalare tranquillamente senza fare troppa fatica. Siamo partiti dalla cittadina di Chiusa in Valle Isarco  (raggiungibile in circa un’ora e un quarto da Trento). Poco prima di entrare nel centro storico trovate un ampio parcheggio, a pagamento dal lunedì al sabato (4 euro tutta la giornata) e gratis la domenica. Se alzate gli occhi al cielo potrete ammirare su un’ alta rupe, chiamata “ l’ Acropoli del Tirolo” il Monastero di Sabiona che “sorveglia” la cittadina.

In alternativa potete anche lasciare la macchina nel parcheggio della piscina comunale di Chiusa che si trova poco prima lungo la strada. Da entrambi i parcheggi si prende direttamente la ciclabile che vi condurrà in circa un’oretta di pedalata tranquilla (comprese un paio di pause) a Bressanone. La prima parte del percorso fiancheggia la strada statale, ma il traffico non dà particolare fastidio, il fiume Isarco che scorre sulla nostra destra ci accompagna con un piacevole sottofondo sonoro.
Percorsi i primi chilometri la ciclabile si allontana dalla strada principale abbassandosi un po’ di livello, passando tra freschi boschetti e offrendoci una bella vista sulle montagne circostanti. Si oltrepassa la zona industriale di Bressanone (di domenica poco trafficata) e, dopo alcuni chilometri, quando i bambini iniziavano a tirare un po’ indietro abbiamo raggiunto questo bellissimo parco giochi (consigliatoci da un’amica del posto) che ha subito fatto tornare le energie ai più piccoli e che ha “stupito” anche noi adulti. Un super gioco acquatico, tra sassi, ciottoli, tubi “spruzza-acqua” dighe in ferro e un’ingegnosa pompa idraulica.

E, poco distante, in spaziose gabbie e recinti, tanti animali da ammirare: teneri coniglietti, docili caprette che si godevano il caldo sole, pelosi porcellini d’India che correvano qua e la, galline, un tacchino, un pavone, una lepre e… il pezzo forte, un’enorme voliera con tantissimi pappagallini colorati, dal verde acido all’azzurro acceso, davvero belli!

Ovviamente non potevano mancare sabbiera, dondolo, una grande costruzione in legno con scivolo, corde per arrampicarsi, un ponte da oltrepassare e una torretta che dava sul piccolo laghetto ricoperto di ninfee e da una rigogliosa vegetazione.
In questo parco, (parco del Lido) trovate anche l’innovativo bar ristorante Brixen 0.1 che gode di recensioni molto buone su Tripadvisor e che ha senza dubbio una bellissima location.
Per gli adulti, ma provati anche da bambini e ragazzini, troverete anche varie stazioni di un percorso salute con travi, barre, scalette, molle per allenare spalle, polsi, schiena e perfino le dita 😉 . Sempre per il benessere un percorso Kneipp immerso nel verde.

Dopo aver mangiato, recuperato le energie ed esserci rilassati un po’ abbiamo deciso di fare un giro nel centro di Bressanone, per poi riprendere la strada verso Chiusa. Potete prendere esattamente la ciclabile di prima e percorrere la strada all’indietro oppure, come abbiamo fatto noi, ritornare percorrendo il lato sinistro del fiume Isarco lungo un bel viale alberato che ci ha regalato una piacevole ombra e un bel paesaggio immerso nel verde, tra alberi di mele (in questo periodo carichi di frutti) e campagna.
Da questo lato del fiume non si arriva però direttamente a Chiusa, ma all’altezza della zona industriale (lo noterete sicuramente anche all’andata) troviamo un ponte che ci riporta sul lato destro e sulla ciclabile che abbiamo percorso all’andata.

Parco giochi di Ziano: quante avventure!

Il parco giochi di Ziano, in Val di Fiemme, si trova in Via Giuseppe Verdi ed è il posto perfetto per passare un pomeriggio di divertimento e relax insieme a tutta la famiglia.

Ci si può arrivare comodamente in macchina lasciandola al parcheggio appena sopra oppure approfittare del bellissimo percorso ciclo pedonale della Val di Fiemme.  Nell’ampia area sono stati allestiti tantissimi giochi adatti a bambini di tutte le età: una piccola palestra per scalatori alle prime armi, il nuovissimo castello con tanti percorsi diversi, scivoli, altalene, e la divertentissima carrucola.

Durante i mesi estivi è possibile organizzare un’ottima merenda al bar del parco aperto da giugno a inizio settembre.

Nei periodi in cui il bar è chiuso è altrettanto piacevole organizzare un bel pic-nic approfittando dei tavoli distribuiti su tutta l’area. La grande attrazione del parco è sicuramente il Suan Park, il parco avventura con tre diversi percorsi, aperto da giugno a metà settembre di cui trovate tutte le informazioni QUI.

A Malga Masi, bella escursione per famiglie

Malga Masi riaprirà con una nuova gestione a partire dal 15 maggio 2022.
Info 334 1872368 (Marco)

Semplice ma bella escursione quella che vi raccontiamo oggi. Ideale se volete trascorrere qualche ora in montagna con la vostra famiglia e cercate un itinerario alla portata di tutti per poi gustarvi un buon pranzetto in malga. La passeggiata che abbiamo fatto lo scorso weekend parte da Vetriolo (quaranta minuti in macchina da Trento), dove si trova un grande parcheggio proprio di fronte ad un’ampia terrazza panoramica che dà sulla Valsugana. Basterà attraversare la strada e troverete ben segnalate le indicazioni per Malga Masi. La strada forestale che conduce alla malga è prevalentemente nel bosco e adatta anche ai passeggini sportivi, anche se noi suggeriamo lo zainetto portabimbi.
Il dislivello per raggiungere la malga, che si trova a circa 1700 metri di altitudine, è di 200 metri e con i bambini mettete in preventivo un’oretta di camminata.

Noi siamo arrivati  troppo presto per mangiare e abbiamo deciso di proseguire la nostra passeggiata per circa 20 minuti e raggiungere La Bassa, un bel punto panoramico che dista 1 chilometro dalla malga (e 100 metri di dislivello). Vi consigliamo di fare questo sforzo in più perché il panorama che dà sulle Dolomiti di Brenta è davvero bello.

Nonostante la giornata un po’ nuvolosa nel fondovalle, siamo riusciti ad immortalare le Dolomiti che sembravano sbucare proprio dalle nuvole: davvero affascinante!


Da qui potete decidere di ritornare subito alla malga o, se avete voglia di completare l’escursione e i vostri bimbi non sono troppo stanchi, potete raggiungere la cima della Panarotta (altri 200 metri di dislivello) dove vi aspetta uno splendido panorama a 360°. Nel nostro caso la fame si è fatta sentire e abbiamo deciso di tornare a Malga Masi per gustarci un buon pranzetto.

Vista la bella giornata abbiamo deciso di mangiare all’aperto e abbiamo scelto un tagliere con affettati misti e formaggi prodotti in malga: veramente ottimi soprattutto quello stagionato. Come primo abbiamo invece scelto tra le proposte del menù del giorno dove hanno avuto la meglio i gnocchetti alla zucca con scaglie di ricotta affumicata, niente male!

Per finire in bellezza non poteva mancare la classica treccia mochena fatta in casa.
Finito il pranzo e grazie alla giornata mite, abbiamo deciso di approfittare delle comode sdraio messe a disposizione da Claudio, il gestore della malga, per rilassarci al sole prima del ritorno.

NUOVA GESTIONE CHE PROVEREMO A BREVE! 

Cucina tipica trentina (panini caldi e freddi, hamburger, pasta di lucanica alla piastra, polenta e spezzatino) grigliate di carne la domenica.

Malga aperta tutti i giorni dal martedì alla domenica con la cucina, e inizialmente i week-end per i pernottamenti»,. Per informazioni e prenotazioni 📞 334 1872368 (Marco)

Maggiori info: www.malgamasi.it

Bonus Idrico: in Trentino non è ancora disponibile

Sono stati pubblicati recentemente alcuni interessanti aggiornamenti per ciò che riguarda le nuove agevolazioni introdotte con l’ISEE 2018. Da metà 2018 si è aggiunta infatti una nuova opportunità di risparmio: ai bonus gas ed elettrico si è unito anche il bonus idrico, rivolto alle famiglie con un Isee inferiore a 8.107,50 euro, che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico.

Secondo quanto comunicato recentemente dal Consorzio dei Comuni Trentini, però, attualmente i residenti in provincia di Trento non hanno ancora la possibilità di richiedere tale agevolazione, che quindi non può essere erogata. In nostri amici del CAF Cisl Trentino ci aiutano a fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale. Vediamo perché la nostra provincia attualmente non avrebbe diritto al bonus idrico e quando sarà possibile ottenerlo.

Bonus idrico: cos’è e come funziona

Dal 2018 gli utenti del settore idrico in condizioni di disagio economico possono usufruire di uno sconto in bolletta attraverso il Bonus sociale idrico. I requisiti economici previsti per accedere al bonus idrico sono gli stessi per accedere al bonus gas/elettrico: all’agevolazione possono accedere tutti i nuclei familiari con Indicatore di situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico. Il bonus garantisce una fornitura gratuita di 18,25 metri cubi di acqua su base annua (pari a 50 litri/abitante al giorno) per ogni componente della famiglia anagrafica. Tale quantità è stata individuata come quella necessaria per soddisfare i bisogni fondamentali. Hanno diritto al bonus anche gli utenti che non hanno un contratto di fornitura diretto perché l’utenza è intestata al condominio. Tutte le domande presentate nel 2018 hanno diritto al beneficio a partire dal 1 gennaio 2018. Questo, a livello nazionale. Vediamo ora come funziona in Provincia di Trento.

Bonus idrico in Trentino

Nel contesto della Provincia di Trento la tariffa che viene applicata al servizio pubblico di acquedotto è definita autonomamente a livello locale. Per questo motivo, risulta già differente rispetto a quella valida sul resto del territorio nazionale. Il Servizio autonomie locali della Provincia sta svolgendo tutti gli approfondimenti necessari relativi all’applicabilità del bonus acqua anche nell’ambito territoriale trentino. In sostanza quindi, le nostre tariffe per l’acqua sono già differenti rispetto al resto d’Italia e occorrono degli accertamenti prima di poter applicare il bonus idrico.

Per il momento quindi i residenti in Trentino non possono chiedere l’agevolazione.

Là dove crescono i pini bonsai!

Che il territorio dell’Ecomuseo dell’Argentario ci piacesse un bel po’ si poteva già intuire dalle nostre precedenti escursioni al Sentiero delle Canope e al Pian del Giacc lungo il Sentiero degli Gnomi, ma le sorprese non finiscono qui. Approfittando della vicinanza da Trento, circa 20 minuti in macchina, abbiamo deciso di scoprire una riserva naturale che si trova poco distante dal Lago di Santa Colomba. Potete arrivare nei pressi del lago e parcheggiare la macchina proprio di fronte all’omonimo albergo, qui si trova un bel parco “I giochi del bosco”: un ambiente immerso in una radura con altalene, casette in legno e teleferica.
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Da qui troverete facilmente le indicazioni che vi condurranno all’inizio del percorso Biotopo Le Grave: un luogo la cui importanza geologica risale addirittura a 290 milioni di anni fa e si estende su una vasta zona di rocce magmatiche e rocce sedimentarie. Biotopo-Le-Grave-iltrentinodeibambini-1

Noto per i suoi giacimenti minerari questo territorio venne sfruttato nel Medioevo dai Principi Vescovi di Trento, che grazie al lavoro di abili minatori tedeschi (Knappen), ricavarono grandi fortune soprattutto dovute all’estrazione dell’argento. L’itinerario ad anello non presenta dislivelli impegnativi (ad eccezione del breve tratto che porta al Dos le Grave), ed è percorribile in circa 2 ore lungo un percorso dove troverete dei piccoli totem con delle brevi frase illustrative. Il luogo più affascinante dell’escursione è sicuramente il Dos le Grave (termine dialettale per indicare una distesa di sassi). Qui sono ancora visibili i segni del periodo estrattivo e la vegetazione che li ricopre è ancora condizionata da questa “discarica mineraria”. Vi capiterà così di accedere ad uno spazio caratterizzato da veri e propri pini “bonsai” naturali, in un percorso che vi condurrà fino ad un affascinante punto panoramico.
Biotopo-le-grave-trentinoLe-Grave-Biotopo

Non perdete l’occasione di visitare questo territorio e le sue aree protette, noi l’abbiamo fatto con una guida naturalistica ed è stato molto interessante e piacevole per i bambini (Qui il nostro racconto).

Trekking con le caprette a Maso Guez

A San Sebastiano di Folgaria, antico borgo dell’Alpe Cimbra, vi attende un posto davvero speciale, dove le caprette rispondono quando le  chiami per nome, le galline fanno uova colorate e il racconto delle leggende cimbre ti trasporta in un’altra dimensione: si chiama Maso Guez, ed è pronto a stupirvi con tante sorprese.

Maso Guez nasce dal sogno di Andrea, laureato in storia e filosofia, di far rivivere le tradizioni locali legate all’allevamento,  di dare la possibilità a grandi e piccini di trascorrere ore spensierate all’aria aperta, come quando le giornate dell’uomo si muovevano in simbiosi con quelle degli animali ed erano proprio i bambini a portare al pascolo le caprette.

Ecco cosa troverete a  Maso Guez :

FATTORIA DIDATTICA

Il contatto con gli animali ha un grande valore terapeutico, per questo a Maso Guez si organizzano momenti didattici per bambini adulti e cooperative di disabili. Attraverso l’esperienza diretta con le caprette, particolarmente predisposte al contatto con l’uomo, si può imparare molto sul loro mondo e un po’ anche sul nostro.

TREKKING CON LE CAPRETTE

Un’ espereinza incredibile che lascerà entusiasti grandi e piccini. A ciascun bambino viene affidata una capretta che l’accompagnerà per tutto il percorso e di cui dovrà prendersi cura; si parte così alla scoperta del territorio in un affascinante trekking ad anello di circa 2 ore . Serafino, il papà di Andrea, è una guida appassionata e coinvolgente che sa bene come intrattenere anche i più piccolini. Al ritorno, la moglie di Serafino vi accoglierà con un’ottima fetta di torta e una tazza di thè .

Quando: Tutti i sabati mattina dal 22 settembre al 27 ottobre
Ore: 9.30
Costo: 5,00 € trekking + 5,00 € di degustazione e visita al laboratorio del formaggio
Iscrizioni: +39 392 6904866 | andreaincani@live.it

UOVA ARCOBALENO

Sono galline super speciali quelle di Maso Guez:  le varie razze di galline allevate in piena libertà depongono uova dal guscio di colori differenti,  bianche, rosa,  azzurre, gialle e color cioccolato… Se vi capitasse poi di percepire un meraviglioso retrogusto di mandorla, è merito del siero di latte di capra che le galline bevono nel periodo della lavorazione dei formaggi.

SPECIALITÀ CAPRINE

Poco distante da Maso Guez si trova il piccolo caseificio a conduzione familiare dove potrete degustare le prelibatezze caprine che Andrea ha imparato a preparare con tanto impegno. Noi vi consigliamo di farne una piccola scorta perchè una volta assaggiate non potrete più farne a meno.

COME ARRIVARE :

Maso Guez si trova  in Via Lega Nazionale
a  San Sebastiano di Folgaria – Alpe Cimbra (TN)

Arrivando da Folgaria, proprio all’inizio di San Sebastiano, trovate sulla sinistra della strada il Caseificio e poco più avanti, sulla destra, sotto la strada principale, il Maso raggiungibile a piedi attraverso un comodo sentiero di pochi metri.

Maggiori informazioni su giorni e orari d’apertura li trovate QUI

Escursione meravigliosa alle Torri del Vajolet

Una delle più belle escursioni del Trentino, fattibile anche con i bambini, è quella che porta alle Torri del Vajolet. Noi abbiamo utilizzato come base il nostro amato rifugio Negritella, ma voi potete salire anche solo per una giornata con la funivia che parte da Vigo di Fassa e arriva al Ciampedie.

Arrivati lassù, davanti a quella meraviglia che è il gruppo montuoso del Catinaccio, prendete la strada per il rifugio Gardeccia: in 40 minuti di passeggiata nel bosco – praticamente piana e percorribile anche con un passeggino da trekking –  arriverete alla meta, tra mucche che pascolano tranquille nei prati, baite e ristoranti tipici, panorama sempre suggestivo.

Un’altra oretta scarsa, con una salita più impegnativa, ma assolutamente fattibile da tutti, e arriverete al rifugio Vaiolet e al rifugio Preuss (entrambi 2243 metri) con la sua bellissima terrazza panoramica.

Lì vedrete le Torri del Vajolet in tutta la loro bellezza e se vorrete avvicinarvi ancora un po’ non vi resta che incamminarvi verso il rifugio Re Alberto che si trova proprio alla base. Ci arriverete in un’ora di salita tra le rocce (sempre fattibile, ma con bambini un po’ grandicelli) e sarà uno spettacolo indescrivibile. Noi siamo rimasti incantati da tanta bellezza.

Chi vuole tornare invece verso il Ciampedie ripercorre la strada al contrario e trova diverse possibilità per mangiare: noi consigliamo il Negritella e Baita Checco, con il suo castello per i bimbi, le altalene, la sabbiera e il divertente scivolo. E poi c’è il Kinderpark Ciampedie: gonfiabili, giostra rotante dei gommoni, scivoli e di tutto e di più, ma anche il percorso nel bosco  alla scoperta degli animali  che lo popolano. Carine le tabelle esplicative con tante curiosità e gli animali finti, che permettono un primo entusiasmante approccio per i più piccoli. Ancora il tempo per una merenda e poi… di ritorno verso casa!

Al ranch degli asinelli: che meraviglia!

Avete mai provato ad abbracciare un asino? E ad accompagnarlo in una passeggiata? Lo sapete che gli asini fanno le “super coccole”? Se vi va di provare vi consigliamo di organizzare una visita al ranch di Tatiana, dove troverete Elena, operatrice in interventi assistiti con gli animali (IAA) che vi guiderà alla scoperta di quella magica sintonia tra uomo e animale.

Il ranch di Tatiana, ormai ribattezzato ranch degli asinelli, si trova nei pressi del campo sportivo di Nosellari, piccolo borgo dell’Alpe Cimbra, poco distante da Lavarone.

Sono tante le attività organizzate presso il ranch:

  • conoscere l’asino osservandolo, accarezzandolo, prendendocene cura.
  • caccia al tesoro per famiglie con l’asino come protagonista e merenda finale (solo su prenotazione )
  • l’asino racconta storie: lettura animata su un libro suggerito dai nostri amici asini, attività creativa correlata al libro del giorno e tante coccole asinine! (solo su prenotazione, posti limitati)
  • attività con l’asino per gruppi e scuole
  • attività con l’asino per bambini e famiglie
  • attività individuali personalizzate (continuative e non, per tutti)

Perché proprio  gli asini?

Perché l’asino è calmo, forte, empatico, paziente, affettuoso e non aggressivo.

Perché con lui impariamo a rallentare i nostri tempi e a rispettarli

Perché il suo approccio lento e delicato è adatto a grandi e piccoli, genitori, nonni, bambini, e ragazzi

Perché grazie ai suoi sensi particolarmente sviluppati e alla sua intelligenza riesce ad entrare in relazione con noi, in qualunque modo noi siamo.

Con Elena abbiamo imparato come avvicinare Pepita, giovane e frizzante asinella e Decima, più calma e paziente. Abbiamo imparato come spazzolarle, coccolarle, e come leggere il linguaggio delle orecchie, fino a quando si è instaurato quel rapporto di fiducia reciproca che ci ha permesso di guidarle in una breve passeggiata all’esterno del recinto.

Le attività del ranch proseguono anche in autunno:

Quando:Tutti i sabati dal 22 settembre al 27 ottobre
Ore:
15.30
Costo:
€10,00 
Prenotazioni e informazioni
 : Elena 324-9269128 (dalle 10.00 alle 19.00)

El sinter per le cave: bella scoperta!

“El sinter per le cave” è un bell’ itinerario ad anello che si snoda nei dintorni del paese di Albiano. Un semplice percorso adatto ai bambini, utilizzato per secoli da cavatori e contadini per raggiungere i luoghi di lavoro. Grazie a degli interessanti pannelli potrete scoprire il paesaggio circostante ed i suoi maggiori punti d’interesse.
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Punto di partenza della nostra escursione è la Casa Porfido Albiano, da qui imboccate Via del Lago e dopo 100 metri troverete sulla vostra destra il primo pannello illustrativo della nostra escursione. Da qui parte un sentiero caratterizzato da una breve salita delimitata nella seconda parte da alcune lastre di porfido (un antico metodo per segnare i confini) che ci conduce ad una collinetta dove si trova un prato con il castagneto, una risorsa importante per Albiano, soprattutto prima dello sviluppo delle cave. Molto belle le statue in porfido che troverete in questo luogo e che rappresentano le varie fasi della raccolta delle castagne.
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Proseguendo  l’escursione vi troverete, una volta attraversata una strada asfaltata, su di un percorso sterrato nel bosco che vi porterà ad un recinto che delimita un parco faunistico, dove potreste avere la fortuna d’incontrare qualche animale, in particolare caprioli. Da qui, tenendo la recinzione sulla vostra sinistra, si raggiungerà il campo sportivo ed un ampio parcheggio e la mensa dei cavatori che danno sulle cave di porfido.
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Una volta passata la mensa troverete sulla vostra sinistra una stradina che vi porterà alla “Baita dei cacciatori” in località Spiazi e ad un bellissimo parco giochi immerso nel verde, dove i bambini si potranno divertire con carrucola, altalene, scivolo e altri giochi.
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Seguite quindi il sentiero che costeggia il parco e, dopo aver attraversato la strada asfaltata, si raggiunge un piccolo dosso dove si trovano due massi di porfido. Qui i cavatori si fermavano per una sosta prima di raggiungere il luogo di lavoro. Da qui si ritorna sulla strada asfaltata e percorrendo alcuni tornanti si arriva al paese. L’escursione ha una lunghezza di circa 2,5 km e si può percorrere in un’ora. Sicuramente un itinerario da tenere in considerazione che presenta molti spunti per conoscere questo territorio e per fare una bella passeggiata.

Il percorso internazionale del Feltro artistico

Gnomi, folletti, streghe, animali reali e fantastici: sono questi gli abitanti del bosco incantato di Tesimo (in Alto Adige a metà strada tra Merano e Bolzano, circa un’ora di auto da Trento). Nessuna paura! Non stiamo parlando di un luogo stregato ma del Percorso Internazionale del Feltro Artistico, un sentiero tematico unico nel suo genere in Europa. Tutte le opere raccolte in questo parco sono infatti costruite in lana infeltrita rigorosamente di pecora altoatesina (qui sono tutti molto patriottici!). La passeggiata si svolge ad anello a valle del paese su sentiero boschivo (attenzione: non adatto ai passeggini). Noi l’abbiamo percorsa con Bianca (che come al solito per più di metà tragitto ha ronfato beatamente!) nello zainetto e ci abbiamo messo un’ora e mezza; con bambini più grandicelli potreste metterci anche un paio d’ore considerando tutte le soste!

Dal centro di Tesimo, lasciate l’auto nei pressi della chiesa parrocchiale e dirigetevi a destra scendendo verso la parte bassa del paese seguendo l’indicazione per Frankenberg. Da qui troverete le indicazioni per il Percorso Internazionale del Feltro Artistico ( “Filzkunstwanderweg” in tedesco). Continuate fino a raggiungere un bel Camping con piscina, proseguite dritti ancora qualche metro e troverete l’inizio dell’itinerario al limitare del bosco. In linea di massima il tragitto è ben segnalato, attenzione solo in alcuni punti dove i cartelli sono meno visibili (fate come noi, fotografate la mappa che trovate all’inizio dell’itinerario per aiutarvi nell’orientamento).

Il percorso nel suo complesso è molto carino: ben 58 installazioni in lana infeltrita (realizzate da artisti provenienti da 11 paesi diversi) si nascondono sugli alberi, tra le radure, in mezzo alla vegetazione… Anche voi, come noi e altri visitatori (stando ai giudizi letti su Tripadvisor) potreste rimanere perplessi nel constatare lo stato di abbandono di alcune opere. Qualche manufatto appare molto scolorito, a brandelli e con grossi buchi. Accipicchia, abbiamo pensato, un po’ di manutenzione in più non guasterebbe! Ma poi andando a leggere la storia del parco abbiamo capito il perchè.  Il Percorso Internazionale del Feltro Artistico è nato nel 2003 seguendo un concetto fondamentale: “Venne dalla natura. Torna nella natura“. L’intento degli ideatori dunque è proprio quello di lasciar andare le opere al proprio destino, senza intervenire, facendo sì che la natura faccia il suo corso. Potete provare a spiegare questo concetto (che noi troviamo anche commovente) ai vostri figli, oppure se sono più piccoli potete semplicemente aggiungere un po’ di fantasia al racconto narrando di streghe e folletti che la notte si aggirano nel bosco per fare dispetti all’uomo (con un briciolo di immaginazione tutto diventa più fiabesco! 😉 )

Il tragitto si svolge quasi interamente nel bosco, quindi è ben ombreggiato. Lungo la strada troverete anche qualche panchina e qualche radura per fermarvi a fare un pic-nic, se lo volete. In totale camminerete per poco più di 2 chilometri e con un dislivello quasi nullo (74 metri). Circa a tre quarti del percorso (all’altezza dell’opera intitolata “Che colpa ne ho io”, una grossa mela rossa) deviate per qualche metro verso i frutteti: troverete la bella chiesetta di San Cristoforo in posizione panoramica sulla valle dell’Adige!

Tornati al punto di partenza noi ci siamo fermati per un gelato al “Natur Caravanpark di Tesimo” (proprio all’imbocco della passeggiata) che tra l’altro è dotato di due bellissime piscine (una per bambini) e un grande prato verde aperti al pubblico (tariffe: 7,50 euro adulti – 3,50 euro bambini).

Il Percorso Internazionale del Feltro Artistico sorge praticamente accanto ad un altro bellissimo itinerario per bambini: il sentiero naturalistico “Vorbichl”. Se siete in zona e avete ancora del tempo a disposizione non perdete l’occasione di visitare Maso Raingut, la più bella fattoria con animali che abbiamo mai visto! Si trova a Caprile (una decina di minuti da qui, in direzione Passo Palade).

Per maggiori informazioni sul Percorso Internazionale del Feltro Artistico:
Associazione Turistica Tesimo – Prissiano 📞 0473 920822.