Author - Ilaria

San Genesio: sentiero di S.Martino

Eravamo alla ricerca di una semplice passeggiata, non particolarmente impegnativa e non troppo “conosciuta” per trascorrere una giornata rigenerante nella natura godendo appieno di queste meravigliose giornate di sole. Siamo stati a San Genesio Atesino, esattamente nella frazione di Cologna, dove parte il nostro percorso, il Sentiero di San Martino (Martinsweg). Come punto di partenza si può prendere come riferimento il Gasthof Plattner (la nostra passeggiata parte poco sopra, si può lasciare la macchina all’ imbocco della strada, ma i posti non sono molti). Piccola premessa: il percorso è stato inaugurato nel 2008 (purtroppo alcune stazioni non sono in buone condizioni e in alcuni punti la vegetazione ha coperto alcune tappe) ed è nato con l’intento di far apprezzare, in particolar modo ai bambini, la natura e “avvicinarli” in un certo senso a Dio. Teniamo a precisare che si tratta di un bel percorso circolare in un meraviglioso contesto naturale lungo poco più di tre chilometri con alcune postazioni che invitano a delle riflessioni, ma niente di più vincolante, ognuno può decidere come interpretarle. I bambini, oltre perché erano in buona compagnia, si sono divertiti molto a correre liberamente sull’ampio e comodo sentiero, giocare con sassi e bastoncini, osservare piante e fiori e catturare piccoli insetti. La prima parte di camminata, in leggera salita, ci regala una meravigliosa vista sull’intera vallata.
Dopo pochi minuti giungiamo ad un bivio, teniamo la stradina a destra, dove troviamo una cassetta in legno con un piccolo libretto esplicativo, qui viene spiegata l’idea di fondo del percorso, presentate le varie postazioni (con una piccola mappa) e proposti alcuni simpatici giochi da fare in famiglia con mamma e papà o con qualche amichetto. Qualche mucca da salutare prima di iniziare il nostro percorso e alcuni scorci meravigliosi.

L’inizio del sentiero è contraddistinto da una sorta di “porta” con due grandi pietre dalle parti (foto di copertina) e in mezzo delle impronte da seguire.
La strada è comoda e battuta per gran parte, ma in alcuni tratti ci sono dei sentierini da seguire nel bosco e non è proprio indicato per i passeggini. Proseguendo troviamo le prime stazioni, dei cannocchiali in legno che ci invitano a osservare con attenzione cose che magari di solito non notiamo.
Poco oltre incontriamo un grande xilofono in legno per comporre qualche simpatica sinfonia e…
…poco distante un sasso cavo nel quale ascoltare come la voce si trasforma… non vi dico che concerti 🙂
Sulla sinistra sopra la strada troviamo due poltrone, una in pietra e una in legno dove fermarsi per una piccola pausa o per inventare qualche storia fantastica.
Arriviamo poi ad un bivio, si possono prendere entrambe le direzioni, dalla cartina noterete che poi le strade si incontrano nuovamente essendo questa parte circolare.
Noi abbiamo preso la stradina a destra che ci ha condotto ad un piccolo stagno, un biotopo naturale vicino ad un boschetto con un piccolo ruscello che scendeva fino al laghetto, qui i bambini si sono divertiti a giocare con foglie, sassi, bastoncini e costruire dighe e ponti, mentre noi adulti ci siamo goduti la quiete seduti su una comoda panca tra gli alberi. Dopo una breve salita arriviamo nel punto più alto della nostra passeggiata dove troviamo alcune vecchie panche e tavoli in mezzo al bosco (durante le giornate più calde qui possiamo godere di una piacevole frescura) e un bellissimo punto panoramico dove ammirare l’intera vallata.
Qui ci si può divertire giocando a nascondino tra gli alberi e tra le rovine di alcune antiche fortificazioni. Seguendo poi le frecce in legno con le indicazioni del sentiero Martinsweg troviamo in mezzo al bosco un grande labirinto di pietre posizionate tra gli alberi, una sosta per correre tra un sasso e l’altro non può mancare.
Da qui proseguiamo poi sulla stessa strada dell’andata fino ad arrivare al punto di partenza. Un percorso semplice ma molto piacevole, immerso nella natura con una meravigliosa quiete e un bellissimo panorama. E per concludere la giornata ci siamo fermati a fare merenda al Gasthof Plattner dove troverete buonissime torte fatte in casa, ottima quella alle pere e anche lo strudel era davvero squisito 😉
Altre passeggiate nei dintorni:

Sentiero tematico “Bosco e acqua”

Passeggiata molto semplice e rilassante immersi nella natura tra alberi, prati e un piccolo torrente (ideale nelle calde giornate estive). Il percorso è lungo poco più di un chilometro, ma impiegherete un’oretta sicura a percorrerlo in quanto troverete 18 stazioni che forniscono in modo semplice e chiaro informazioni interessanti sul bosco e sull’ acqua e curiosità sugli animali che vi abitano. La partenza del percorso è ai piedi del Castello di Mareta, piccolo paese della Val Ridanna, a pochi chilometri da Vipiteno. Il castello di Wolfsthurn chiamato anche il castello delle 365 finestre ospita l’interessante museo della caccia e della pesca, sezione del Museo etnografico di Teodone ed è uno dei castelli più belli del Tirolo.
Si parte appunto ai piedi di questo castello prendendo la stradina sulla destra dove troverete subito diverse tabelle con curiosità e caratteristiche di foglie e alberi. Incontrerete poi un lungo telefono senza fili, che diverte sempre i più piccoli, capanne ricoperte di corteccia, la tana di un tasso

Sapete poi quanto lungo salta un cervo, una volpe o una lepre? Qui lo scoprirete e potrete confrontarlo con un salto di un uomo o… con il vostro 😉
Abbiamo poi trovato la stazione dedicata ai suoni del bosco, una casetta di legno dove sedersi, chiudere porta e occhi e… ascoltare in silenzio la natura.
Un’ alta postazione dove viene spiegato in modo semplice e immediato quanto “vecchi” possono essere gli alberi, come contarne gli anni e da cosa dipende la loro dimensione e crescita.
Ed infine il punto forte del percorso, un bel torrente con diversi ponticelli da attraversare e dove poter giocare con sassi, bastoni e foglie…
Abbiamo poi incontrato una “paurosa” fossa del lupo e…
… dopo una breve salita, siamo arrivati alle ultime stazioni del percorso, una torretta in legno con un’alta scala che ci ha regalato una bella visuale sul castello e un piccolo laghetto con tanti pesci da seguire con lo sguardo. Ed infine una simpatica sorpresa, l’area faunistica dei daini bianchi.

Si ritorna poi al castello lungo un bel viale alberato.
Se siete in Val Ridanna per una vacanza vi consigliamo lo Schneeberg Family Resort e Spa
Altre passeggiate nei dintorni:

Val Ridanna, natura incontaminata

Ecco un’altra escursione nella splendida Val Ridanna, a pochi chilometri da Vipiteno. Questa volta vi portiamo in due bellissime malghe, letteralmente immerse in una natura incontaminata, la Martalm e la Staudenbergalm. Dalla località di Masseria, a Racines, vicino all’Hotel Schneeberg si seguono le indicazioni per il piccolo paesino di Bergl (un piccolo gruppo di case) dove lasciamo la macchina (ci sono pochi parcheggi lungo la strada).
Da qui inizia la nostra passeggiata su comoda forestale in leggera e costante salita che ci porterà in circa un’ora alla nostra prima tappa, la Martalm.
Malga molto bella in un luogo meraviglioso, con un fragoroso ruscello vicino dove tanti animali, mucche, yak e grandi oche bianche si rinfrescano nelle limpide acque. Nel piazzale sterrato davanti alcuni giochi per i bambini: trattori, biciclettine e carretti in legno. Poco distante un piccolo stagno con anatre, oche galline e morbidi coniglietti.

Noi non ci siamo fermati, il sole era splendente e era d’obbligo proseguire per la nostra seconda malga, la Staudenbergalm a 2100 m. Mentre la prima è facilmente raggiungibile anche dai più piccoli e volendo anche con passeggino da trekking, la seconda è una meta un po’ più impegnativa, con un dislivello di 560 m, ma niente di impossibile. La strada è in costante salita, ma ripida solamente nell’ ultimo pezzo. Il paesaggio però ha ripagato la nostra fatica, verdi pascoli incontaminati e una fantastica quiete, interrotta ogni tanto dallo scampanellio delle mucche.

Il torrente ci ha fatto compagnia quasi fino alla malga regalandoci un po’ di refrigerio, in alcuni punti infatti ci si può fermare per rinfrescarsi un po’ e perché no, giocare con qualche sasso o bastoncino.
Dopo circa due ore (tempo indicativo) iniziamo a vedere sopra di noi la bandiera bianca e rossa, la malga è ormai vicina, mancano ancora alcuni tornanti…
Ultima fatica ed eccoci arrivati alla malga Staudenbergalm dove vi aspetta una vista spettacolare sull’intera vallata (vedrete che soddisfazione per i bambini osservare dall’alto la strada percorsa).  Piccola e graziosa malga con alcune panche e tavoli dove gustare i caratteristici piatti altoatesini, uova e speck, canederli, omelette e i golosissimi kaiserschmarn con marmellata di mirtilli rossi o bere un caffè in pieno relax.
Se siete in zona per una vacanza vi consigliamo di prenotare allo Schneeberg Family Resort

Altre passeggiate nei dintorni:

Al Sarnacli Mountain Park

Bellissimo parco pensato per le famiglie e i bambini ad Andalo, all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta.

Arrivati ad Andalo seguite le indicazioni per Via Pradel e poi per lo Chalet Plan dei Sarnacli e per il capitello votivo dedicato alla Madonna di Loreto.  Troverete un parcheggio gratuito e da lì potrete partire per questa simpatica avventura.

Chi volesse fare una semplice passeggiata può partire anche da Andalo percorrendo la strada forestale. Terreno adatto ai passeggini da trekking.
A darvi il benvenuto un grande arco in legno che indica l’inizio del percorso. 13 postazioni dove bambini e anche adulti potranno divertirsi a scoprire sotto forma di gioco caratteristiche e curiosità del Parco Naturale Adamello Brenta. Scoprirete che animali ci abitano, le imponenti montagne che lo contraddistinguono, i profumi e colori delle nostre meravigliose Dolomiti di Brenta.

Partiamo con un percorso tattile da fare a piedi nudi su sassi, cortecce e pezzi di legno (sentieri).
Poi arriviamo a Selvapiana, la zona dell’orso. Qui troviamo un simpatico orso da “manovrare” e un grande memory in legno per scoprire e memorizzare diversi animali e piante. È il momento della nostra prima arrampicata sul Piz Galin, che ne dite di mettervi alla prova su questa parete in legno?
Proseguiamo poi sul Croz dell’Altissimo, la storia dell’alpinismo. In questa tappa bambini e ragazzini potranno divertirsi a scalare questa montagna di corde colorate.
Passiamo poi alle postazioni 5, 6 e 7:
– Il Sas del Clamer dove provare a costruire il nostro omino di pietra
– Malga Spora, l’habitat della prateria
– Il Fibion, l’habitat della roccia.

Eccoci arrivati a metà del percorso, forse uno dei punti più belli: il Grostè, un anfiteatro di suoni.
Qui i bambini possono dar spazio alla loro musicalità e creatività, “componendo” allegre melodie.
Altra tappa molto amata dai bambini è quella del Brenta Centrale, pronti per la ferrata?
Qui potranno simulare una vera ferrata, camminando sospesi su una corda o arrampicandosi su una parete.
Attraverso il bosco scorgiamo da lontano la prossima tappa… “in rifugio”, una bellissima riproduzione in miniatura del Rifugio Pedrotti.
Da una finestrella i bambini notano subito la prossima stazione, decisamente la più gettonata, un lungo e velocissimo scivolo posizionato su un “ghiaione” come al Rifugio Croz dell’Altissimo, l’habitat dei ghiaioni.

Ed infine ecco le ultime postazioni, occhi chiusi e narici aperte per annusare i profumi del bosco e indovinare di che cosa si tratta e alla fine un simpatico crucibosco da completare insieme per scoprire il vero tesoro del bosco!
Ecco i punti forti del Sarnacli Park:

  • una semplice passeggiata alla portata di tutti.
  • tanti giochi originali e curiosi costruiti con materiali e tecnologie innovative a basso impatto ambientale.
  • un’ampia zona verde dove poter correre e giocare liberamente
  • possibilità di fare un pic-nic oppure mangiare allo Chalet Pian dei Sarnacli.
    Se siete ad Andalo una sosta d’obbligo è l’ Andalo Life.  Un grande parco per famiglie che raccoglie più di 30 attività all’aperto e al coperto su un totale di 13 ettari di estensione!
    Qui troverete ulteriori dettagli sul percorso e la MAPPA del parco.

Ciclopedonale in Valle dei Laghi

Nei pressi del lago di Terlago si trova questa bella passerella in legno

A pochi chilometri dalla città ecco una piacevole passeggiata che vi farà riscoprire angoli del nostro territorio molto belli e vicini a casa, ma talvolta poco frequentati.
La ciclopedonale in Valle dei Laghi offre un percorso comodo e quasi totalmente pianeggiante. E’ assolutamente adatta a famiglie con bambini e percorribile anche con il passeggino.

Lago di Terlago: come raggiungerlo

Per immettersi sulla ciclabile da nord, arrivando da Trento (10 minuti) lungo la Gardesana, si può uscire allo svincolo di Cadine, subito dopo la prima galleria, e poi seguire le indicazioni per il lago di Terlago. Altrimenti passare anche la seconda galleria e prendere il bivio sulla destra (indicazioni per Terlago e  lago di Terlago).

La ciclopedonale in Valle dei Laghi

Arrivati al lago ci sono alcuni parcheggi segnalati gratuiti. Uno dei due punti di partenza della pista ciclopedonale della Valle dei Laghi, che volendo porta fino a Riva del Garda, è proprio tra i due laghi (eh sì… i laghi sono due, molto vicini l’uno all’altro). La nostra passeggiata inizia quindi qui. Nella parte iniziale del percorso si fiancheggia il secondo dei due laghi, caratterizzato da una rigogliosa vegetazione.

La pista ciclopedonale in Valle dei Laghi si snoda, nel tratto iniziale, attorno ai laghetti di Terlago.

Ciclopedonale in Valle dei Laghi – natura rigogliosa

Potete proseguire sulla ciclabile asfaltata oppure, arrivati al piccolo ponticello (dopo circa 100 metri dalla partenza) si può deviare sulla sinistra per un piccolo sentiero che si abbassa un po’ avvicinandosi alle rive del lago. Qui si trovano zone nascoste dagli alberi  dove i bambini possono divertirsi a giocare agli esploratori.
Proseguendo la passeggiata possono fermarsi a lanciare qualche sasso e giocare con l’acqua.

Incontrerete anche una lunga passerella (che sta per essere oggetto di un intervento di rifacimento) e una costruzione in legno dove poter osservare il lago dall’alto. Di certo i bambini la useranno per inventare qualche gioco divertente .

Seguendo la strada con la passerella si fa il giro al lago e si torna al punto di partenza. Impiegherete circa venti minuti di tranquilla camminata. Non consigliata in bicicletta perché il sentiero risulta un po’ stretto, ma il panorama merita.

La pista ciclopedonale in Valle dei Laghi è immersa in paesaggi semplici e ancora relativamente selvaggi

PIsta ciclopedonale in Valle dei Laghi – scorcio sul lago di Terlago

Se però volete godervi la ciclabile e fare una passeggiata un po’ più lunga, lasciate la passerella sulla vostra sinistra e, proseguendo lungo il sentiero, incrocerete nuovamente la ciclabile. Qui, su una piccola altura, sorge la graziosa chiesetta di San Pantaleone, recentemente ristrutturata.

Ciclopedonale in Valle dei Laghi: tra campi e meleti

Si attraversa la strada provinciale e si prosegue tra campi coltivati e lunghe file di meleti.
Teniamo la sinistra fino a  raggiungere un bivio. Proseguendo dritti arriviamo al paese di Terlago, nelle vicinanze di un ampio parcheggio comunale e di un bel parco giochi  con una super pista per biciclette. Prendendo invece la strada a sinistra ci si dirige verso il paese di Vezzano. Meravigliosa vista e una gran pace.

La ciclopedonale in Valle dei Laghi conduce fino al lago di Garda

Ciclopedonale in Valle dei Laghi

Potete decidere la lunghezza della passeggiata in base alle vostre esigenze ed alle energie dei più piccoli.
Il percorso è immerso nella natura con verdi prati punteggiati qua e là da rossi papaveri. Una passeggiata ideale per una giornata rilassante all’aria aperta.
Noi ci siamo fermati poco prima del ristorante Al Vecchio Mulino per una pausa e poi rientrare dalla strada dell’andata.

Alternativa per il rientro

Ancora prima di intraprendere la salita per Vezzano troverete un bivio: svoltando a sinistra raggiungerete il paese di Vigolo Baselga (meno di un chilometro) per arrivare poi al Centro Sportivo Trilacum.
Da qui, tenendo i campi da calcio sulla vostra destra, prendete nuovamente la pista ciclabile e arriverete ad uno degli incroci trovati in precedenza, compiendo un giro quasi circolare per variare un po’ la strada.

Nei dintorni

Nei pressi della Ciclopedonale in Valle dei Laghi troverete anche:

Potete trovare altre info sui territori toccati dalla ciclabile QUI  

La lunga notte dei musei di Bolzano

La Lunga notte dei musei di Bolzano: venerdì 29 novembre 2019, nel capoluogo altoatesino saranno dieci i musei aperti gratis dalle ore 16.00 e fino all’una di notte (Dalle ore 16 alle 20 le proposte saranno tagliate su misura per famiglie e bambini), con un ampio programma di mostre, letture, musica, visite guidate, laboratori, giochi e sguardi dietro le quinte.

Crediti fotografici @ www.langenacht.it

Ecco tutta la lista dei musei partecipanti, cliccate sul museo per scoprire l’attività che vi aspetta:

Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale www.lunganotte.it

Crediti fotografici @ Anna Cerrato

Crediti fotografici immagine copertina @Martin Rattini

Knottnkino, cinema nella natura

Uno splendido “cinema” a cielo aperto con spettacoli dalle mille sfumature che cambiano a seconda del meteo e dell’ora della giornata in cui arriverete. Questa è la metà della nostra piacevole passeggiata che in poco più di un’ora vi porterà al “Knottnkino” a Verano (a quota 1450 metri), una meravigliosa terrazza panoramica situata sul monte Rotsteinkogel caratterizzato da una peculiare roccia color rosso che si scorge già da lontano.
Il punto di partenza è situato poco sopra all’albergo Grüner Baum a Verano, si sale a piedi per una breve salita e di fianco al bar “Das Stubele” troverete le indicazione con le diverse passeggiate che partono da lì. Noi abbiamo seguito il sentiero per il KNOTTNKINO sulla sinistra del bar, dietro il quale troverete anche un comodo parcheggio a pagamento (3 euro tutta la giornata).
Il percorso si snoda per buona parte nel bosco su un ampio sentiero battuto, lungo la strada incontrerete “simpatici” omini di pietra, diverse fontane ricavate da lunghi tronchi lavorati e graziosi cancelli in legno.

Anche diverse panche dove fermarsi per una pausa o una piccola merenda. Il bosco ogni tanto si apre facendoci intravedere il meraviglioso paesaggio sottostante che potremo poi osservare in tutta la sua immensità comodamente seduti. Usciti totalmente dal bosco proseguiamo sul nostro sentiero che quasi “si perde” in mezzo alle ampie distese di prati che ci troviamo davanti, prati di un color verde brillante delimitati da curati steccati rigorosamente in legno.
Troviamo anche una graziosissima baita con cataste di legna ordinate e profumate e, per i passanti, un angolo con bottigliette di acqua e un delizioso succo di sambuco a offerta libera (bella e buona idea in tutti i sensi 🙂 ).

La nostra meta è vicina, circa venti minuti di camminata, ma ci aspetta una salita con una bella pendenza, ma niente di impossibile anche per i più piccoli. (questa è la foto d’alto)
Arrivati in cima (con il fiatone 🙂 ) ci addentriamo in un affasciante bosco, molto ampio e luminoso con alberi dai lunghi tronchi le cui ombre creano dei bei giochi di luce sul terreno, motivo di gioco per i bambini.
Pochi minuti ancora e la nostra meta è raggiunta… la fatica in un attimo è decisamente ripagata dalla vista mozzafiato che si trova quassù oltre a trenta belle poltrone in legno e acciaio (meglio che quelle dei cinema) dove poter riposare e godere del meraviglioso paesaggio.
Da qui potrete osservare e ammirare il Lagorai Trentino, la Mendola, il Gruppo del Brenta, le Alpi Venoste, il Gruppo dell’Ortles, …oltre ai bellissimi disegni geometrici dei campi sottostanti di infinite sfumature di verde.

Abbiamo lasciato il nostro nome con la data della nostra visita sul quadernetto posizionato in una casetta di metallo e siamo rientrati per la stessa strada dell’andata.
Lungo il percorso troverete diverse cartelli con le indicazioni per raggiungere alcune malghe e allungare per chi vuole un po’ il tragitto. Noi abbiamo seguito le indicazioni per KNOTTKINO segnavia n° 14 (anche se alla partenza il numero sul cartello è cancellato) e il cartello più piccolo con KNOTTKINO n. 3 (ci sono diversi percorsi per raggiungerlo).

Judo Kyoiku: sport e non solo!

E’ tempo di scegliere una disciplina sportiva da seguire durante questo nuovo anno scolastico? Approfittate e iscrivete i vostri bambini e ragazzi alle giornate di prova gratuite presso la palestra di Ravina dell’ Associazione sportiva Judo Kyoiku . Visita questa pagina e troverai maggiori informazioni: www.judo-educazione.eu  

ECCO I CORSI PROPOSTI:

Psicomotricità propedeutica al judo. Per bambini dai 5 ai 7 anni.
Riteniamo che una preparazione psicomotoria costruita ad hoc sul Judo sia fondamentale per uno sviluppo armonico del bambino. Prima di dedicarsi ad una attività più complessa occorre affrontare la propria corporeità, per questo l’intento di questo percorso è di dare ai bambini più piccoli la possibilità di sperimentare il proprio corpo attraverso il gioco.

Obiettivi del corso:

  • migliorare gli schemi motori di base
  • migliorare la coordinazione e l’equilibrio
  • miglioramento della propriocezione
  • adattamento al ritmo
  • strutturazione spaziale
  • rilassamento
  • socializzazione
  • avvicinamento al Judo.

Orario: Tutti i venerdì dalle 15:00 alle 16:00 – Sede: Via Filari Longhi, 2/a, 38123 Ravina Trento

Judo bambini dagli 8 ai 11 anni
Riteniamo che fin da piccoli la felicità sia uno degli obiettivi più belli da ricercare. Trovare un equilibrio personale e sociale, sviluppare una nuova forma di comunicazione con se stessi, con l’altro e con il gruppo sia fondamentale per essere felici. Il Judo attraverso una pratica fisica con i suoi strumenti ci accompagna lungo questo cammino.

Orario: Tutti i mercoledì dalle 18:00 alle 19:00 – Sede: Via Filari Longhi, 2/a, 38123 Ravina TN

Ma lo Judo NON è solamente uno SPORT

Moltissimi sono convinti che lo Judo sia solamente uno sport. E’ vero: lo è, ci sono gli allenamenti, le gare, da quelle locali alle olimpiadi, campionati a tutti i livelli… ma non è solo questo. E’ sicuramente una tecnica di difesa, uno strumento di autocontrollo fisico e psicologico,  ma il vero spirito dello Judo va ben oltre questo aspetto superficiale.
Lo Judo si rivela un vero e proprio metodo educativo che aiuta a sviluppare diversi aspetti fondamentali per la crescita dei nostri figli:

DIVERTIMENTO: Lo Judo, fatto su una apposita pedana, permette di muoversi liberamente e praticare un’infinità di giochi ed esercizi divertenti, stimolando fantasia e creatività.

DISCIPLINA: Insito nel metodo e nella sua sostanza lo Judo insegna a rispettare delle norme di comportamento in primis verso se stessi e poi verso gli altri.

SOCIALITA’: Lo Judo non può essere praticato senza l’altro. Senza la collaborazione dei compagni che ci aiutano a migliorare in ogni momento della lezione.

AUTOCONTROLLO: Attraverso la costante pratica, e con l’aiuto della disciplina, lo Judo consente di migliorare il dominio delle proprie emozioni, dei propri impulsi e istinti.

SVILUPPO FISICO: Lo Judo è considerato una tra le attività motorie più complete grazie ad una infinità di movimenti in posizione eretta e altrettanti movimenti a terra. Queste caratteristiche offrono la possibilità di uno sviluppo armonico del corpo migliorando forza, agilità, prontezza di riflessi e tanto altro.

SVILUPPO DEL CARATTERE: il metodo judo prevede delle sfide a difficoltà crescente che aiutano a sviluppare il carattere.

L’associazione sportiva dilettantistica “Judo Kyoiku” ha sede a Trento ma svolge le sue attività presso la Palestrina Navarini a Ravina. Fa parte dell’A.i.s.e. (Associazione Italiana Sport Educazione) e come tale ha a cuore non solo lo sviluppo motorio dei propri allievi ma anche la crescita psico-fisica ed etico-sociale dell’individuo.

Per maggiori informazioni:

Associazione sportiva dilettantistica “Judo Kyoiku”
Via alle Porte – 73 38123 Trento
cell. 328-1378978 info@judo-educazione.eu

Questa associazione fa parte del nostro circuito CARD.

Pallavolo Trento Bolghera: che passione!

Grazie al lavoro di alcuni appassionati quaranta anni fa nel quartiere Bolghera lo sport della pallavolo muoveva i primi passi affermandosi nel tempo come collante per una comunità di giovani che si riconosce nei principi sani di questo sport. A distanza di tanto tempo quel progetto è rimasto sempre attuale e in grado di attirare, anno dopo anno, nuovi atleti/e che ne costituiscono di fatto l’elemento vitale e indispensabile.

Il PROGETTO SPORTIVO 2019-2020 della A.S.D. PALLAVOLO TRENTO BOLGHERA si concentrerà sull’aspetto sportivo e tecnico senza distogliere lo sguardo da quello educativo e valorizzando il forte legame con il territorio ed il quartiere.

Si punterà molto sulla crescita del settore giovanile attraverso una programmazione di lavoro che punterà allo sviluppo tecnico-motorio dell’atleta mirando, insieme al prezioso lavoro delle famiglie, alla formazione caratteriale e personale dell’atleta.

L’obiettivo principale, è la crescita personale e tecnica delle giovani atlete, tramite l’insegnamento di un corretto rapporto con il proprio corpo, l’acquisizione di nuove conoscenze tecnico- tattiche ed un’educazione allo sport ed ad un sano agonismo.

Lo sport della PALLAVOLO, sport di squadra, è una delle forme più efficaci di socializzazione; ciascun individuo ha il proprio modo di giocare, il proprio ruolo, ma giocando insieme, in squadra, le singole qualità e predisposizioni vengono valorizzate per diventare punti forti di tutta la squadra. Uno dei punti fermi del percorso proposto  sarà inoltre la formazione in ogni atleta anche dell’aspetto disciplinare: il rispetto delle regole, la condivisione e collaborazione con gli altri, sarà un “allenamento globale”, sportivo e personale.

I corsi organizzati sono dedicati a bambine e ragazze dalla terza elementare alla seconda media

SCONTO SPECIALE SULLA PRIMA ISCRIZIONE

Per il primo anno, i nuovi iscritti alla società sportiva riceveranno lo sconto del 30 % e riceveranno inoltre:
MINI VOLLEY (3° e 4° elementare): zainetto e t-shirt di allenamento
GIOVANILE (dalla 5° elementare alla 2° media): borsa, tuta di rappresentanza, t-shirt di allenamento e maglia da gioco

Per maggiori informazioni cliccate qui e/o consultate il sito www.giocapallavolotrento.it

Sentiero panoramico di Smarano

Bella e semplice passeggiata, tra boschi e incantevoli scorci paesaggistici sull’Altopiano della Predaia. Il percorso parte dall’abitato di Smarano, precisamente in Località Merlonga (1040 mt di altitudine), dove abbiamo lasciato la macchina. All’inizio del sentiero si trova un piccolo parcheggio all’ombra di alti alberi, (eventualmente poco sotto si possono trovare anche alcuni parcheggi asfaltati) si tratta di un tragitto circolare, semplice e adatto anche a piccoli camminatori, lungo circa 4 chilometri e per lo più pianeggiante. E’ percorribile anche con il passeggino, ma meglio da trekking (noi con il nostro “normale” abbiamo avuto difficoltà in un paio di punti, ma ce l’abbiamo fatta 😉 ).
 Il sentiero fa parte dei Percorsi d’Anaunia della Val di Non ed è contraddistinto con il numero 12, riportato sui vari paletti segnaletici dislocati lungo la strada e ci porta dalla parte alta dell’abitato di Smarano fino alla località Dos En Ciaura. Dopo pochi metri eravamo già immersi in un ambiente tranquillo e rilassante con un inconfondibile profumo di bosco, che ci ha regalato inoltre una piacevole frescura, nonostante la giornata fosse piuttosto calda.  Siamo ben presto arrivati ad una terrazza panoramica, con una vista meravigliosa sui Laghetti di Coredo e Tavon, il maestoso Gruppo di Brenta con le sue alte cime, (dalla Cima Santa Maria al passo del Grostè al Sasso Rosso) fino alla Val di Tovel.Dopo circa 10 minuti di camminata, un altro suggestivo punto panoramico sul caratteristico Santuario di San Romedio e sulla Catena delle Maddalene, gruppo montuoso al confine tra Val di Non, Val di Rabbi e Val d’Ultimo. Da questo punto, prendendo il sentiero in discesa sulla sinistra si può raggiungere in poco meno di un’ora l’eremo. Noi invece da qui, abbiamo seguito l’indicazione del percorso chiamato “4 passi en tel bosc” che ci conduce sempre al Dos En Ciaura. Il primo tratto è in leggera salita, ma solo per pochi metri, per poi tornare in piano ed attraversare boschi di pini e larici, con tante pigne da raccogliere, qualche panchina dove fermarsi per una breve sosta e come sottofondo, i rilassanti suoni della natura.

Dopo una breve passeggiata immersi nel bosco, siamo arrivarti ad un piccolo capitello, in mezzo ad un ampio prato, con panche e tavoli e una grande struttura in legno che offriva ombra e una comoda seduta. Era il posto ideale dove fermarsi per un pic nic, ma sapevamo che poco oltre ci sarebbe stato un bel parco giochi, meta promessa a Nicolò alla partenza della passeggiata.
Ed eccoci alla “Busa del liever”: un lungo scivolo, altalene, giochi a molla, una costruzione con corde e pioli per arrampicarsi e… una pace infinita.

Dopo aver giocato ad oltranza in questo bel parco, abbiamo ripreso la nostra camminata che in pochi minuti ci ha portato al Dos en Ciaura: un ampio prato verde con un grande campo da calcio e un’area attrezzata per pic nic con panche, tavoli e alcuni punti fuoco.
Da qui volendo si può ritornare in dietro dallo stesso percorso dell’andata o, come abbiamo fatto noi, scendere fino al paese di Smarano e seguire verso destra le indicazioni che ci riportano al punto di partenza (circa un quarto d’ora di camminata) tra alcune case del paese, attraverso un piccolo sentiero battuto.

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!