Archive - Settembre 2019

Girovagando in Destra Adige

Una comoda passeggiata, adatta a grandi e piccini, alla scoperta della Destra Adige Lagarina, da Patone di Isera a Nomi attraverso campi, boschi, prati e piccoli borghi abitati: appuntamento domenica 29 settembre con “Girovagando in Destra Adige”.

L’itinerario si snoda su comode stradine asfaltate o sterrate e facili sentieri. Lungo il percorso ci aspettano delle gustose tappe ristoro, approfondimenti sulla natura, paesaggio, ecosistemi, storia del territorio, praticare attività ludico-sportive, momenti musicali e performance artistiche, il tutto assaporando i prodotti tipici del territorio.

Appuntamento a Nomi tra le 8.00 e le 10.00. Un bus navetta vi condurrà alla partenza del percorso, dove potrete noleggiare gratuitamente i bastoncini da Nordic Walking. Attraverso un susseguirsi di 15 tappe culturali, informative ed enogastronomiche raggiungerete Nomi, punto di arrivo dell’itinerario.

La passeggiata adatta anche alle famiglie! La tratta Castellano-Servis è prevalentemente pianeggiante e lungo il sentiero troverete attività per i più piccole e gustosi punti ristoro garantiti dalle associazioni del Distretto Famiglia!
Potrete camminare lungo il percorso con i vostri tempi, scegliere a quali attività partecipare e quando fare tappa. I punti di ristoro sono a pagamento, mentre gli intrattenimenti e le degustazioni sono gratuiti.

Per scoprire tutte le tappe in programma, CLICCA QUI!
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Il Giocabosco con Pippi e gli altri personaggi

Vi portiamo a conoscere questo posto che a noi è piaciuto molto: il Giocabosco a Capriana, Val di Fiemme. Da Trento ci vogliono una quarantina di minuti ed è uno di quei posti dove ci si può passare l’intera giornata. Salite da Lavis percorrendo la Val di Cembra fino a Capriana e poi seguite le indicazioni per il Giocabosco. Siete pronti a lasciarvi coinvolgere da questo grande parco giochi ricco di installazioni? Potrete godervi il percorso anche nelle ore più calde perché si trova tutto nel bosco ma qui vengono accontentati tutti, anche per gli amanti del sole c’è un grande prato (Pra del Manz) dove poter giocare, correre e fare un pic nic. Per chi vuole salire al mattino c’è pure la possibilità di un pranzo veloce al punto ristoro “Baita Pra del Manz”: rustico e assolutamente senza pretese, ma attenzione, il ragazzo che gestisce la struttura, aperta nel primavera/estate fino a fine settembre, ci ha avvisato che il prossimo anno non è certo che verrà riaperta perché sono in programma lavori di ristrutturazione.

Ecco i punti di forza di questo posto: il bosco, i giochi, il prato, le persone, il punto ristoro e soprattutto l’idea alla base del Giocabosco. “Capriana è un paese piccolo ma molto bello a cui mancava una sola cosa: un gioco per me e per te. Ora c’è e si chiama Giocabosco!” recita un cartello all’interno del simpatico labirinto nel prato davanti al bosco e qui c’è racchiuso il cuore di tutto il progetto: un percorso in mezzo al bosco, in una piccola area circoscritta che educhi alla natura ma anche al divertimento.

DSC_5764Dieci (più una) installazioni/gioco a tema “natura”, pensate da e per i bambini con l’aiuto prezioso di esperti adulti (idea e progetto di Sergio Camin con la consulenza scientifica di Marcello Mazzucchi) e soprattutto quattro personaggi che fanno da guida: Peter Pan, Alice nel Paese delle Meraviglie, Pinocchio e la nostra prescelta, la mitica Pippi Calzelunghe. Potrete scegliere voi il personaggio che vi guiderà in questa avventura oppure sfidare  “ruota della fortuna” che con una bella girata vi assegna la vostra guida.  Solo una piccola nota negativa, abbiamo trovato alcune delle installazioni sporche di terra e rami secchi, ma il gestore della Baita ci ha assicurato che nei mesi primaverili viene fatta una manutenzione accurata.DSC_5756 Pippi ci ha guidati nella pancia della balena di Pinocchio piolo dopo piolo, nella stanza degli specchi deformanti di Alice, sulla nave/scivolo di Capitan Uncino facendoci scivolare in un bellissimo pomeriggio di giochi e risate. E’ piaciuto a tutti. DSC_5718 E abbiamo pure imparato da dove nasce un violino e quale importanza ha la resina di larice o il volo di una ghiandaia e a ricreare il rumore del temporale e della pioggia!

Info utili: il parco giochi “Giocabosco” non è percorribile dal passeggino perché le varie installazioni sono su più livelli in salita, fatto salvo per qualche stazione, ma il prato di fronte può essere un bel punto di sosta per le mamme con i piccini mentre i bimbi più grandi si scatenano.

Nelle vicinanze abbiamo visto anche il Mulino della Meneghina, ancora funzionante e arroccato sotto un ponte (arrivati a Capriana si scende invece di salire per il Giocabosco), ricco di suggestioni. Visitabile tutte le domeniche entro le 18 (la visita guidata del gentilissimo signor Bruno forse è un po’ lunga per i piccoli, sebbene appassionata, per questo se passate date solo uno sguardo giù per vedere le ruote che girano mosse dall’acqua, trovo che abbia sempre il suo fascino).

Knottnkino, cinema nella natura

Uno splendido “cinema” a cielo aperto con spettacoli dalle mille sfumature che cambiano a seconda del meteo e dell’ora della giornata in cui arriverete. Questa è la metà della nostra piacevole passeggiata che in poco più di un’ora vi porterà al “Knottnkino” a Verano (a quota 1450 metri), una meravigliosa terrazza panoramica situata sul monte Rotsteinkogel caratterizzato da una peculiare roccia color rosso che si scorge già da lontano.
Il punto di partenza è situato poco sopra all’albergo Grüner Baum a Verano, si sale a piedi per una breve salita e di fianco al bar “Das Stubele” troverete le indicazione con le diverse passeggiate che partono da lì. Noi abbiamo seguito il sentiero per il KNOTTNKINO sulla sinistra del bar, dietro il quale troverete anche un comodo parcheggio a pagamento (3 euro tutta la giornata).
Il percorso si snoda per buona parte nel bosco su un ampio sentiero battuto, lungo la strada incontrerete “simpatici” omini di pietra, diverse fontane ricavate da lunghi tronchi lavorati e graziosi cancelli in legno.

Anche diverse panche dove fermarsi per una pausa o una piccola merenda. Il bosco ogni tanto si apre facendoci intravedere il meraviglioso paesaggio sottostante che potremo poi osservare in tutta la sua immensità comodamente seduti. Usciti totalmente dal bosco proseguiamo sul nostro sentiero che quasi “si perde” in mezzo alle ampie distese di prati che ci troviamo davanti, prati di un color verde brillante delimitati da curati steccati rigorosamente in legno.
Troviamo anche una graziosissima baita con cataste di legna ordinate e profumate e, per i passanti, un angolo con bottigliette di acqua e un delizioso succo di sambuco a offerta libera (bella e buona idea in tutti i sensi 🙂 ).

La nostra meta è vicina, circa venti minuti di camminata, ma ci aspetta una salita con una bella pendenza, ma niente di impossibile anche per i più piccoli. (questa è la foto d’alto)
Arrivati in cima (con il fiatone 🙂 ) ci addentriamo in un affasciante bosco, molto ampio e luminoso con alberi dai lunghi tronchi le cui ombre creano dei bei giochi di luce sul terreno, motivo di gioco per i bambini.
Pochi minuti ancora e la nostra meta è raggiunta… la fatica in un attimo è decisamente ripagata dalla vista mozzafiato che si trova quassù oltre a trenta belle poltrone in legno e acciaio (meglio che quelle dei cinema) dove poter riposare e godere del meraviglioso paesaggio.
Da qui potrete osservare e ammirare il Lagorai Trentino, la Mendola, il Gruppo del Brenta, le Alpi Venoste, il Gruppo dell’Ortles, …oltre ai bellissimi disegni geometrici dei campi sottostanti di infinite sfumature di verde.

Abbiamo lasciato il nostro nome con la data della nostra visita sul quadernetto posizionato in una casetta di metallo e siamo rientrati per la stessa strada dell’andata.
Lungo il percorso troverete diverse cartelli con le indicazioni per raggiungere alcune malghe e allungare per chi vuole un po’ il tragitto. Noi abbiamo seguito le indicazioni per KNOTTKINO segnavia n° 14 (anche se alla partenza il numero sul cartello è cancellato) e il cartello più piccolo con KNOTTKINO n. 3 (ci sono diversi percorsi per raggiungerlo).

Sentiero tematico “La fattoria della Lana”

Avete provato il sentiero tematico “Paoarhoff. La fattoria della lana” realizzato a Palù del Fersina nel 2018? Una modalità nuova e coinvolgente per trascorrere del tempo di qualità assieme a tutta la famiglia. Si tratta di un percorso fruibile con un libretto* (illustrato da Michela Molinari), che racconta la storia del folletto Pèrk, alla ricerca dell’animale della fattoria che produce la lana. Assieme a lui incontrerete sei installazioni (realizzate dall’artista Franz Avancini) che riproducono altrettanti animali: l’asino, il coniglio, il gallo, le capre, il maiale, la pecora.

L’incontro con ogni animale (realizzato esclusivamente con materiale naturale e di recupero) prevede un’interazione grazie ad un meccanismo particolare (tirare un corda, sciogliere un nodo, e così via) che rivelerà una lettera segreta. L’unione delle lettere comporrà una parola speciale e permetterà ai bambini di recarsi al vicino Museo mineralogico S Pèrgmandlhaus per completare il percorso con la realizzazione di una preziosa sorpresa.

Sul percorso di alternano anche quattro giochi della tradizione, che consentono alle famiglie di divertirsi assieme in un ambiente naturale incontaminato qual è Palù del Fersina. Per il momento non possiamo svelare di più, non vi resta che andare a curiosare!

*Info utili:

  • il costo del libretto illustrato è di 10 euro
  • il libretto illustrato si può comprare al Museo mineralogico S Pèrgmandlhaus,(346.3627221) vicino al parco. QUI le date di apertura; al Comune di Palù del Fersina, dal lunedì al venerdì (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30; il venerdì dalle 8.30 alle 12, 0461.550001); all’Istituto culturale Mòcheno durante la settimana (Bersntoler Kulturinstitut, 0461.550073), all’Osteria Passo Redebus (chiuso il martedì, 0461.551263) e all’Agritur Mas del Saro a Sant’Orsola Terme, 342.7264291.
  • percorso non adatto ai passeggini, ma la lunghezza è limitata: meno di un chilometro
  • tempo di percorrenza: da una a quattro ore, dipende da quanto tempo ci si ferma a giocare 😉

Judo Kyoiku: sport e non solo!

E’ tempo di scegliere una disciplina sportiva da seguire durante questo nuovo anno scolastico? Approfittate e iscrivete i vostri bambini e ragazzi alle giornate di prova gratuite presso la palestra di Ravina dell’ Associazione sportiva Judo Kyoiku . Visita questa pagina e troverai maggiori informazioni: www.judo-educazione.eu  

ECCO I CORSI PROPOSTI:

Psicomotricità propedeutica al judo. Per bambini dai 5 ai 7 anni.
Riteniamo che una preparazione psicomotoria costruita ad hoc sul Judo sia fondamentale per uno sviluppo armonico del bambino. Prima di dedicarsi ad una attività più complessa occorre affrontare la propria corporeità, per questo l’intento di questo percorso è di dare ai bambini più piccoli la possibilità di sperimentare il proprio corpo attraverso il gioco.

Obiettivi del corso:

  • migliorare gli schemi motori di base
  • migliorare la coordinazione e l’equilibrio
  • miglioramento della propriocezione
  • adattamento al ritmo
  • strutturazione spaziale
  • rilassamento
  • socializzazione
  • avvicinamento al Judo.

Orario: Tutti i venerdì dalle 15:00 alle 16:00 – Sede: Via Filari Longhi, 2/a, 38123 Ravina Trento

Judo bambini dagli 8 ai 11 anni
Riteniamo che fin da piccoli la felicità sia uno degli obiettivi più belli da ricercare. Trovare un equilibrio personale e sociale, sviluppare una nuova forma di comunicazione con se stessi, con l’altro e con il gruppo sia fondamentale per essere felici. Il Judo attraverso una pratica fisica con i suoi strumenti ci accompagna lungo questo cammino.

Orario: Tutti i mercoledì dalle 18:00 alle 19:00 – Sede: Via Filari Longhi, 2/a, 38123 Ravina TN

Ma lo Judo NON è solamente uno SPORT

Moltissimi sono convinti che lo Judo sia solamente uno sport. E’ vero: lo è, ci sono gli allenamenti, le gare, da quelle locali alle olimpiadi, campionati a tutti i livelli… ma non è solo questo. E’ sicuramente una tecnica di difesa, uno strumento di autocontrollo fisico e psicologico,  ma il vero spirito dello Judo va ben oltre questo aspetto superficiale.
Lo Judo si rivela un vero e proprio metodo educativo che aiuta a sviluppare diversi aspetti fondamentali per la crescita dei nostri figli:

DIVERTIMENTO: Lo Judo, fatto su una apposita pedana, permette di muoversi liberamente e praticare un’infinità di giochi ed esercizi divertenti, stimolando fantasia e creatività.

DISCIPLINA: Insito nel metodo e nella sua sostanza lo Judo insegna a rispettare delle norme di comportamento in primis verso se stessi e poi verso gli altri.

SOCIALITA’: Lo Judo non può essere praticato senza l’altro. Senza la collaborazione dei compagni che ci aiutano a migliorare in ogni momento della lezione.

AUTOCONTROLLO: Attraverso la costante pratica, e con l’aiuto della disciplina, lo Judo consente di migliorare il dominio delle proprie emozioni, dei propri impulsi e istinti.

SVILUPPO FISICO: Lo Judo è considerato una tra le attività motorie più complete grazie ad una infinità di movimenti in posizione eretta e altrettanti movimenti a terra. Queste caratteristiche offrono la possibilità di uno sviluppo armonico del corpo migliorando forza, agilità, prontezza di riflessi e tanto altro.

SVILUPPO DEL CARATTERE: il metodo judo prevede delle sfide a difficoltà crescente che aiutano a sviluppare il carattere.

L’associazione sportiva dilettantistica “Judo Kyoiku” ha sede a Trento ma svolge le sue attività presso la Palestrina Navarini a Ravina. Fa parte dell’A.i.s.e. (Associazione Italiana Sport Educazione) e come tale ha a cuore non solo lo sviluppo motorio dei propri allievi ma anche la crescita psico-fisica ed etico-sociale dell’individuo.

Per maggiori informazioni:

Associazione sportiva dilettantistica “Judo Kyoiku”
Via alle Porte – 73 38123 Trento
cell. 328-1378978 info@judo-educazione.eu

Questa associazione fa parte del nostro circuito CARD.

Val di Fundres: giro delle Malghe

La Val di Fundres è la prima laterale della Val Pusteria che si trova venendo da Bressanone, poco conosciuta e per questo ancor più affascinante. Qui vi racconto il giro delle malghe (Boden Alm, 1.700 metri, e Gampiel Alm, 2.047) che può essere percorso interamente (circa 5 ore) o solamente in alcuni tratti: 40 minuti per la prima malga, due ore per raggiungere la seconda. Si parte dal parcheggio (gratuito) Dun, in fondo alla valle. Impossibile sbagliare.

Si sale all’inizio lungo la strada asfaltata, per poi seguire la strada sterrata prima attraverso prati e baite e poi per un tratto nel bosco fino alla Boden Alm aperta indicativamente da inizio giugno a inizio ottobre, tutti i giorni tranne il lunedì.

LA BODEN ALM

Questa malga è un’autentica chicca, quasi un peccato essere arrivati così presto! Gestita dalla famiglia Volgger, è l’estensione del loro maso Egger, sempre in Val di Fundres, dove allevano bovini da latte e hanno l’azienda agricola. Qui vengono utilizzati principalmente prodotti di loro produzione, e per quelli mancanti si servono di realtà con filosofia simile alla loro e con la stessa qualità.

Noi qui abbiamo preso un aperitivo molto interessante: la proposta infatti è uno spritz speciale a base di succhi di frutta fatti in casa. Questo è il Feuerlilie, con Prosecco, acqua frizzante e sciroppo di mirtilli rossi. Poi c’è quello con mirtilli neri e un altro con sambuco. Una delizia! Il menu poi propone pasta fatta in casa alla casalinga, con pesto di erbe selvatiche o con pane alla segale croccante. Ci sono poi gli schlutzkrapfen, uova con speck, taglieri con affettati e formaggi, formaggio grigio, yogurt fatto in casa e vari dolci uno più invitante dell’altro. Purtroppo era presto per fermarci per pranzo, e così abbiamo proseguito fino alla seconda malga.

Altri 300 metri di dislivello in poco più di un’ora, in un contesto naturale davvero bellissimo.

GAMPIEL ALM

Emozionante l’arrivo alla Gampiel Alm, aperta a giugno solo nei fine settimana poi da inizio luglio fino a inizio ottobre tutti i giorni, con l’Alpe di Rodengo fino al Sas de Pütia sullo sfondo, i giochi per i bambini (tra cui una divertente carrucola), tanti animali tra cui le caprette e alcuni animali da fattoria

Bellissima la terrazza panoramica dove si mangia, su panche e tavoli in legno.

Noi abbiamo preso come da tradizione il piatto di uova, speck e patate, ma ci sono canederli di vario tipo, taglieri, piatto della malga, omelette e vari dolci (strudel, yogurt, affogato alla cioccolata, gelato con mirtilli neri e lamponi.

Si torna indietro per la stessa strada, oppure si fa il giro ad anello che in tre ore circa porta al parcheggio scendendo per un tratto la strada forestale fino ai masi Egger. Da qui si imbocca il sentiero 13 e poi quello chiamato “Alten Weg” passando per il bosco.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Fundres
  • PARTENZA: parcheggio Dun
  • ARRIVO: Gampiel alm
  • ALTITUDINE: circa 2050 metri
  • DURATA: due ore circa
  • DISLIVELLO:  quasi 600 metri
  • PASSEGGINO: solo in parte
  • PUNTI DI RISTORO: Boden alm 📞 348 3382097 | Gampiel alm 📞 338 4858383

 

Scoprite altre passeggiate, attività ed escursioni in zona QUI.

Giro delle malghe in Val Casies

Splendida escursione quella che vi andiamo a raccontare oggi, un viaggio nella natura incontaminata della Val Casies. Un giro alla scoperta delle malghe e della vita agropastorale di questo splendido territorio. Dal 30 di maggio 2020 riaprono solo nel fine settimana: la Kaseralm, la Uwaldalm, la Hoferhütte; la Malga di Tesido è invece già aperta e fa servizio tutti i giorni.

Tra pascoli di un verde da togliere il fiato e il fruscio dei ruscelli, vi aspetta il Giro delle Malghe della Val Casies. Si parte da Santa Maddalena (circa due ore di macchina da Trento), dove potete parcheggiare la macchina nell’ampio parcheggio proprio di fronte al Talschlusshütte. Nei pressi della struttura troverete la segnaletica per i diversi itinerari. Seguite il sentiero 48, il primo tratto procede lungo una strada asfaltata in maniera costante e nonostante la foschia mattutina, gli scorci sulle montagne circostanti hanno già il loro fascino.

Man mano che sale siamo baciati dalla fortuna e nonostante le inclementi previsioni il cielo comincia ad aprirsi.
Giungiamo quindi ad un bivio dove c’è la possibilità di scegliere tra due itinerari, il percorso più breve che vi porta in circa un’ora di passeggiata direttamente alla Malga Stumpf (aperta dal 1 giugno al 31 ottobre – 📞 0474 948099 – 📞 348 6953597) o il percorso più lungo Il Giro delle Malghe completo. Noi abbiamo deciso per questa seconda opzione, in entrambi i casi vi consigliamo comunque di prendervi tutta la giornata, per godervi il percorso senza frenesia. Al bivio abbiamo svoltato quindi a destra in direzione Malga Tschernied (1.976 metri). Il tratto che porta alla malga è il più duro dell’intera escursione e racchiude quasi tutto il dislivello, richiede un po’ di allenamento soprattutto per i bambini (escursione consigliata dagli 8 anni in su), ma siamo sicuri che vi ripagherà della fatica.
Un’oretta di salita e ci ritroviamo immersi tra pascoli e baite nella pace più assoluta.

Importante! Seguite sempre il bollino rosso che segnala l’Almweg 2000 lungo il percorso e non vi perderete.
Lasciati questi pascoli idilliaci, il sentiero ritorna a salire nel bosco e ben presto arriviamo ad uno splendido punto panoramico che ci regala uno scorcio indimenticabile sulla vallata e le malghe circostanti.

Da qui l’itinerario prosegue prevalentemente pianeggiante con leggeri saliscendi, una mezz’oretta per attraversare passo a passo la vallata e ci troviamo forse nel posto più bello della nostra escursione. Una panchina dove ci fermiamo per una breve pausa ad ammirare in silenzio la magica natura che ci circonda.

Da qui si cominciano a toccare diverse malghe per lo più private (se scegliete il sentiero più lungo ricordatevi di portare con voi qualcosina da mangiare perché la prima malga dove poter pranzare dista almeno 2.30-3 ore).
Proseguendo in direzione nord si arriva alla Kammschulter (2.030 metri), e da qui fino alla malga Kipfelalm (2.104 metri).

Il sentiero prosegue verso la malga Kaseralm, oppure dalla malga Kipfelalm in leggera discesa verso la Malga Stumpf (1830 metri), dove decidiamo di fermarci per una meritata e dissetante birretta. 🙂

La passeggiata è molto piacevole e visto il peggiorare del meteo decidiamo di ripartire subito in direzione Malga Kaser (2.076 metri – aperta da metà giugno a metà ottobre – 📞 0474 948094), dove è possibile pranzare o, in alternativa come abbiamo fatto noi, con un’altra mezz’oretta di camminata si può raggiungere Malga Uwald ( 2042 metri – 📞0474 948051). Qui il panorama è meraviglioso e siamo stati accolti da dei dolcissimi maialini. Da provare assolutamente anche l’altalena panoramica.
Belli affamati, abbiamo deciso di provare i canederli pressati al formaggio con insalata di crauti e come dolce un’ottima torta di ricotta e nocciole con panna e mirtilli rossi.
Dalla malga Uwaldalm, si segue quindi il sentiero 12 nel bosco, abbastanza ripido vi porterà in circa un’oretta al punto di partenza chiudendo così il giro ad anello.

Se decidete di fare come noi il giro lungo mettete in preventivo 7 ore di camminata, 5-5.30 se optate per quello corto. Entrambe l’escursioni richiedono l’intera giornata, ma siamo sicuri che l’apprezzerete. Il dislivello è di circa 700 metri e, come detto in precedenza, per l’escursione è richiesto sicuramente un po’ di allenamento.

Per pernottare in questi splendidi luoghi, vi consigliamo di dare una sbirciatina al sito degli agriturismi in Alto Adige, ci sono proprio delle belle strutture che potrebbero fare al caso vostro!

Per concludere la giornata al meglio, soprattutto nei periodi non troppo affollati, vi consigliamo una visita al Lago di Braies. Noi ci siamo stati la sera prima del ritorno a casa ed è sempre affascinante.

Da Malga Cimana al Dos dei Canoni

Una bella idea, se cercate un’escursione da fare con i vostri bimbi non troppo distante da Trento, è la passeggiata che porta da Malga Cimana al Dos dei Canoni, uno dei capisaldi della linea avanzata del fronte meridionale della fortezza di Trento durante il primo conflitto mondiale. L’itinerario non è particolarmente impegnativo e offre degli scorci sulla vallata e la natura circostante davvero affascinanti.

DA DOVE PARTIRE

La passeggiata inizia proprio di fronte a Malga Cimana dei Presani, ideale per un buon pranzetto o una merenda al vostro ritorno, visto anche l’ampio prato con parco giochi adiacente alla struttura.

Potete raggiungere in macchina il parcheggio della malga (maggiori info, QUI) , che la precede di circa 100 metri, e arrivare comodamente al punto di partenza della passeggiata. Il primo tratto (seguite le indicazioni per Malga Cimana dei Pomaroi) si snoda lungo una comoda strada forestale, fino a raggiungere dopo circa 20 minuti di passeggiata un bivio dove dovrete svoltare a destra e seguire le indicazioni per il Dos dei Canoni.

L’ESCURSIONE

Qui comincia una leggera discesa e già si può ammirare qualche bello scorcio sulla Vallagarina.

Seguendo la strada che costeggia il doss Pagano, arriverete in circa 50 minuti di camminata al bivio con il sentiero che porta agli avamposti militari. Raggiunto il bivio, riconoscibile dai segnavia e da un pannello informativo, si lascia la strada e si scende a sinistra lungo un sentiero nel bosco.
In breve tempo il paesaggio si apre sulla vallata regalandovi splendidi panorami che danno sulla Valle dell’Adige.

TESTIMONIANZE DI GUERRA

Procedendo con un po’ di attenzione tra rocce calcaree e pini mughi, si raggiungono infine le postazioni militari: prima gli stoi e i resti degli accampamenti presenti nel prato delle Pozze, poi il dos dei Canoni un tempo sede cannoni e mitragliatrici dell’artiglieria austro-ungarica, come testimoniato dalle antiche strutture circolari in pietra.

 

Il sentiero si congiunge poi nuovamente con la strada forestale regalando questa volta ampi panorami sulla Vallagarina.

IL RIENTRO

Lasciato alle spalle il doss dei Canoni, si ripercorre quindi a ritroso la stradina fatta all’andata per ritornare nei pressi di Malga Cimana.

Per l’itinerario, contando la presenza dei bambini, tenete conto di circa tre ore di passeggiata contando l’andata e il ritorno. Per maggiori informazioni e per scaricare il tracciato completo, CLICCATE QUI.

NEI DINTORNI

Con il passeggino a Malga Nambi

Comodamente raggiungibile sia in macchina che a piedi, l’Agritur Malga Nambi si trova in Val Algone a 1375 metri, nel noto Parco Adamello Brenta. Partendo da Trento ci vuole poco meno di un’ora di strada. Lasciato l’abitato di Comano Terme si seguono le indicazioni per Stenico e successivamente per la val d’Algone.

Lasciate la macchina all’Hotel Brenta dove trovate un parcheggio gratuito: c’è la possibilità di proseguire con la macchina al costo di 5 euro ma vi consigliamo di lasciare la macchina qui e incamminarvi per la strada sterrata a tratti asfaltata, comodissima anche per i passeggini da trekking.

Dopo circa 10 minuti vi troverete davanti ad un incrocio, qui ci sono due possibilità: se avete il passeggino continuare a destra sulla strada principale per circa 1 ora oppure senza passeggino prendete quella di sinistra che dopo poco vi farà entrare nel bosco e arrivare alla malga in 30 minuti. Noi abbiamo preso la strada principale all’andata e il sentiero al ritorno, così da rendere il percorso vario e più interessante per i bambini. Usciti dal bosco ecco davanti a noi l’agritur Malga Nambi, il cui cartello ci ha subito convinto ad assaggiare lo yogurt di malga ai frutti di bosco. Purtroppo per pranzo non c’era posto. Se arriverete all’ora di pranzo e vorrete assaggiare solo uno yogurt, una birra o un caffè, vi chiederanno di attendere che il servizio del pranzo venga concluso, quindi armatevi di pazienza perché vi assicuriamo che lo yogurt è da leccarsi i baffi.  I piatti che uscivano dalla cucina erano davvero invitanti, la prossima volta prenoteremo in tempo (tel. 346.3551530).

Non ci sono giochi per bambini, ma lo spazio e i materiali del bosco li inviteranno a giocare di fantasia e non vorranno più tornare a casa.

Per il ritorno vi mostriamo diverse possibilità: potrete ripercorrere la stessa strada dell’andata, l’unica adatta ai passeggini, oppure nella discesa prendere il sentiero Sat sulla destra che vi farà accorciare notevolmente i tempi. Alternativa, che abbiamo fatto noi, è prendere il sentiero che parte a fianco della stalla sulla destra e vi porterà nel bosco. Dopo circa 10 minuti dovrete prendere il ripido sentiero che scende a sinistra seguendo il “Percorso Natura“, attenzione al tappeto di foglie secche perché nelle giornate umide potrebbe essere abbastanza scivoloso.

Qualunque sia, entrambe le strade vi riporteranno tutte al parcheggio Hotel Brenta.

Buona passeggiata!

Al rifugio Tre Scarperi

Quella che vi proponiamo oggi è un’escursione adatta a chi di voi ama il grandi panorami dolomitici. Siamo nel Parco Naturale Tre Cime, in Alta Val Pusteria, in un contesto unico abbracciato dalle Dolomiti patrimonio UNESCO. La Val Campo di Dentro è senza dubbio una delle più belle vallate alpine di tutto l’Alto Adige, immense distese di larici, tante romantiche baite per salire su, su fino a quando il panorama si trasforma in un anfiteatro roccioso dall’aspetto lunare.

La nostra meta è un rifugio altrettanto spettacolare: stiamo parlando del rifugio Tre Scarperi, punto di partenza per gli escursionisti più esperti che vogliono raggiungere quote più elevate con trekking più impegnativi. Noi con i nostri bambini al seguito ci accontentiamo invece di raggiungere questo bel posto per rilassarci, godere dell’ottima cucina e giocare un po’ all’aria aperta. Tra l’altro l’itinerario è adatto anche ad essere percorso con passeggini da trekking, quindi: avanti tutta!

Come raggiungerlo:

Possiamo posteggiare nell’ampio parcheggio gratuito per la la Val Campo di Dentro, che si trova a metà strada tra San Candido e Sesto (un paio di ore in auto da Trento). Da qui nel periodo estivo (indicativamente da fine giugno fino ad inizio ottobre) è attivo un servizio di autobus di linea (a pagamento – attenzione perchè a mezzogiorno il servizio fa pausa per un’ora e trenta!) che vi condurrà ogni mezz’ora fino al parcheggio Antoniusstein (2 km sotto il rifugio).

Da qui al Rifugio impiegherete una ventina di minuti circa, l’ideale se avete con voi piccoli camminatori inerba. Nei rimanenti periodi dell’anno potrete invece arrivare con l’auto fino al parcheggio intermedio e proseguire a piedi per circa 4 chilometri (un’ora di cammino). Noi, dato che avevamo Bianca in passeggino, abbiamo scelto di prendere il bus navetta all’andata e poi siamo scesi a piedi fino al parcheggio al ritorno (in meno di un’ora e trenta sarete alla vostra auto).

Il sentiero fino al Rifugio Tre Scarperi, situato a 1.626 m, si sviluppa costantemente con una leggera pendenza. La valle è completamente esposta al sole, ottimo quindi se viaggiate al primo mattino o nelle mezze stagioni, ma tenetelo ben in considerazione prima di avventurarvi sotto il caldo cocente di agosto 😉 !

La vista che si aprirà ai vostri occhi una volta superata la valle rocciosa sarà unica! Il rifugio sorge a sinistra, un po’ nascosto dal bosco e dalla roccia, quasi avesse timore di disturbare quel splendido quadro dipinto che si trova alle sue spalle. Un pittore non potrebbe dipingere cartolina più bella con la romantica cappella e la stradina bianca che si perde nei pascoli verdissimi al cospetto delle maestose Dolomiti. Arrivati qui non potrete che respirare aria di relax!

IL RIFUGIO.

Come ogni rifugio altoatesino che si rispetti anche al Rifugio Tre Scarperi abbiamo trovato una bella area giochi esterna. Qui Bianca si è divertita un mondo a giocare nella sabbiera, sugli scivoli e a dondolarsi sulle altalene. Per i grandi non manca neppure una comoda amaca per respirare l’aria di montagna in pieno relax…

Il rifugio è ormai diventato anche una meta classica per i buongustai. I piatti che abbiamo visto uscire dalla cucina erano abbondanti, ben presentati e molto molto invitanti. Purtroppo noi ci eravamo già organizzati per pranzare al sacco, ma Bianca si è gustata comunque il suo bel piattone di pasta!

Il Rifugio Tre Scarperi è aperto solitamente da giugno fino a ottobre. Poi pausa e si riapre da inizio dicembre a inizio aprile quando la strada per raggiungerlo diventa una divertente pista per slittini: qui tutte le info.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val Campo di Dentro
  • PARTENZA: parcheggio della Val Campo di Dentro
  • ARRIVO: rifugio Tre Scarperi
  • ALTITUDINE: 1.600 metri circa
  • DURATA: un’ora e mezza circa
  • DIFFICOLTÀ: facile
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: si da trekking
  • PUNTI RISTORO: Rifugio Tre Scarperi 📞 0474 966610

 

 

Scoprite la guida completa sulla Val Pusteria QUI.