Archive - Aprile 2018

Al sentiero naturalistico Vorbichl

Questo meraviglioso percorso si trova a Prissiano, paese collocato sul Monte di Mezzo di Tesimo, sopra la Val d’Adige, in provincia di Bolzano. Lo si raggiunge da Trento in poco meno di un’ora: dalla superstrada Mebo che collega Bolzano a Merano, prendere l’uscita per Vilpiano/Nalles e seguire sulla sinistra le indicazioni per Tesimo – Prissiano.

Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio al centro del paese, ma volendo si può arrivare fino alla fermata dell’autobus nella piazzetta, e da lì seguire i cartelli, fino al parcheggio sterrato situato davanti all’impianto di depurazione Erlebnisweg Vorbichl; questo è l’ultimo punto dove poter lasciare la macchina.

Dopo circa dieci minuti di camminata su strada asfaltata, un po’ in salita, arriviamo all’effettivo punto di partenza del nostro sentiero, un piccolo laghetto con tanti pesci rossi e una ricca vegetazione tutt’intorno. Questa zona è attrezzata con tavoli e panchine e con alcuni giochi per bambini, un’altalena in legno, delle corde su cui arrampicarsi e una casetta costruita con i rami degli alberi.

Noi siamo arrivati verso l’ora di pranzo e così ci siamo fermati a fare un tranquillo pic-nic all’aria aperta, adulti distesi al sole e bambini che correvano nell’ampio prato. Il sentiero naturalistico si sviluppa nel bosco, che si estende attorno alla zona del lago, punto di partenza e di arrivo del percorso, è percorribile anche con il passeggino, (decisamente meglio se da trekking), in un paio di punti infatti il sentiero è in salita e il fondo è un po’ sconnesso.

Al punto di partenza troviamo alcuni cartelli esplicativi e una freccia con disegnato un fiore d’erica, simbolo che ci accompagnerà alla scoperta delle varie stazioni del percorso.

Dopo pochi minuti di cammino, a catturare l’attenzione dei bambini un grande xilofono in legno, da suonare con oggetti differenti. E ancor più affascinante un super telefono naturale, costituito da un lungo tronco, dove sperimentare nuovi suoni. Siamo poi arrivati ad un meraviglioso punto panoramico, un balcone in legno da dover poter ammirare tutta la Valle dell’Adige.

Altra simpatica postazione è quella delle “doghe” in legno: sdraiandosi si può sentire il vero profumo della terra, del muschio e dei piccoli animaletti che popolano il sottobosco.

Siamo poi arrivati al punto forte del percorso: un bellissimo scivolo completamente in legno e una velocissima rulliera, da dove scendere a bordo di apposite tavolette in legno. Mettete in conto una bella sosta in questo stazione, i bambini saranno saliti e scesi un centinaio di volte :).

Le energie dei più piccoli iniziavano a calare, abbiamo così ripreso il sentiero, (da qui in discesa fino al punto di partenza), ricco di curiosi elementi naturali da scoprire e ammirare: un grosso ramo d’albero assomigliante ad un drago, costruzioni in legno a forma di cuore, un piccolo ponticello da attraversare e comode “poltrone” ricavate dai tronchi d’albero, le cose più semplici alla fine sono quelle che fanno divertire davvero i bambini dando spazio alla loro fantasia e allegria.

Approfittando delle comode panche, ci siamo fermati un altro po’ per una merenda, mentre i bambini hanno fatto qualche tiro a pallone. Stanchi, ma soddisfatti della bella giornata, ci siamo incamminati verso la macchina.

Il sentiero naturalistico “Vorbichl” sorge accanto ad un altro bellissimo itinerario per bambini: il Percorso Internazionale del Feltro Artistico. Se siete in zona e avete ancora del tempo a disposizione non perdete l’occasione di visitare Maso Raingut, la più bella fattoria con animali che abbiamo mai visto! Si trova a Caprile (una decina di minuti da qui, in direzione Passo Palade).

Corso di accompagnamento alla nascita

Nel mese di MAGGIO inizia una nuova edizione del corso preparto proposto da Koinè. Si tratta di un percorso per mamme alla seconda (o più) gravidanza, un percorso di confronto e condivisione delle storie personali riguardanti il parto e il puerperio, l’allattamento e come affrontare serenamente la nuova esperienza
Assieme all’ostetrica Michela Berlanda ci saranno occasioni per lavorare sul corpo, apprendere tecniche di rilassamento, affrontare temi quali l’alimentazione salutare, come prevenire e curare le ragadi, l’ingorgo mammario, la micosi del capezzolo e i dotti galattofori, il rigurgito e il reflusso e altro.

Le prossime date del mese di MAGGIO: venerdì 4, lunedì 7, venerdì 18 e venerdì 25 dalle ore 9.45

Costo: 23 euro (13€ tessera Koinè con 5 ingressi per lo spazio gioco, 10 € contributo spese).

Per  maggiori informazioni e prenotazioni: 
cell. 320 2395299 o 0461 1596783 – email: koinè@progetto92.net

Leno2001: la piscina comunale di Rovereto

Questa centro che sorge lungo le sponde del Leno è la piscina comunale di Rovereto. Aperta e molto sfruttata d’inverno ha anche una bellissima area scoperta per l’estate.

Per quanto riguarda la piscina coperta, questa struttura conta due vasche: una agonistica, aperta il lunedì e il giovedì, e una didattica aperta gli altri giorni della settimana. 

Per chi non si vuol limitare all’attività in acqua in questo centro si trova anche tutta una parte dedicata al fitness: sala pesi aperta dal lunedì alla domenica e due sale fitness dove vengono organizzati anche corsi strutturati per bambini.

Per gli amanti del wellness si trovano nel centro: sauna finlandese, biosauna, bagno turco, stanza del sale, stanza del ghiaccio e zona relax, ma anche un servizio di estetista con vari trattamenti possibili. 

Per chi avesse scordato qualcosa di utile all’attività ecco il negozio sportivo proprio dentro il centro e per quelli che non rinunciano a un caffè o a uno spuntino anche il bar con area ristoro.

 

Piscina comunale a Riva del Garda

Quella del centro Meroni è una piscina coperta molto particolare, in quanto si affida a un impianto per la debatterizzazione a raggi UV, un sistema assolutamente all’ avanguardia in Trentino, che permette il miglioramento della qualità dell’acqua senza il consueto e fastidioso odore di cloro.

Oltre alla vasca regolamentare da 25 metri a 6 corsie, c’è una vasca per bambini con temperatura costante a 28° C. Interessante la presenza di un elevatore mobile per diversamente abili che  rende questa piscina completamente accessibile a tutti.

Aperta tutto l’anno propone un orario diversificato nei vari periodi dell’anno:

  • Da settembre a maggio (invernale): giornaliero continuato dalle 8.30 alle 16:30 e poi serale dalle 19:30 alle 20.30 dal lunedì al giovedì. Venerdì dalle 6.30 alle 16.30 e sabato dalle 8.30 alle 20.30. La domenica rimane aperta solo in alcune giornate.
  • Nei mesi estivi l’orario cambia, per rimanere sempre aggiornati cliccate QUI.

Interessante la TARIFFA FAMILY grazie alla quale pagano solo gli adulti. 

Lo stesso gestore, l’associazione “Amici del nuoto Riva” gestisce anche la Piscina Comunale Olimpionica in localtià Prabi di Arco, a 5 chilometri a nord del Lago di Garda, con piscina scoperta, perfetta per la stagione estiva.

Informazioni utili:

Indirizzo: Piazza Maria Contini, 5 – 38066 Riva Del Garda

Tel: 0464520078

E-mail: piscina@altogarda-parcheggi.it

 

Scoprite QUI altre piscine coperte in Trentino Alto Adige.

Tra acqua e faggi a Fai della Paganella

Ve li ricordate i meravigliosi pic nic domenicali in stile anni Ottanta? Che nostalgia ragazzi! Thermos di pasta calda con il ragù, plaid, macchine FIAT parcheggiate a bordo strada, seggiole da campeggio risucchia bambini, palloni, quotidiani, zie, nonne e cugini, bambini sudati in canottiera dalla spalla larga e la vera inimitabile e indimenticabile “domenica all’italiana”. Sembra un secolo fa e oggi non ci sono più così spesso i pic nic della domenica, siamo molto più “avanti”: escursioni guidate, abbigliamento tecnico, laboratori e via dicendo, ma una bella passeggiata zainetto in spalla e panino imbottito al seguito non ce la leva nessuno! Domenica così abbiamo deciso: pic nic in Paganella sul sentiero “Acqua e faggi”, a Fai della Paganella una vera e propria immersione nella natura tra il rigoglioso faggeto e lo scorrere delle acque del torrente. Un percorso sensoriale a tutti gli effetti che abbiamo incorniciato, appunto,  con un semplice pic nic sul prato (e le orecchie sempre aperte che, ci dicono gli esperti, in questo periodo si risvegliano gli amici orsi dal letargo e vederne uno sarebbe davvero uno spettacolo, ma questa è un’altra storia…).DSC_0527

Come al solito, da veri inesperti del trekking montano quali siamo io e la mia famigliola, abbiamo invertito la direzione del percorso, ma per voi, con un colpo da maestra, la racconterò per il verso giusto in modo che possiate godere appieno del paesaggio e degli allestimenti che lo rendono particolarmente gradevole se percorso in modo corretto. Fino a qualche tempo fa si poteva parcheggiare abbastanza vicino al punto di partenza del sentiero, mentre da quest’estate non si può transitare sulle strade di campagna quindi si deve parcheggiare in paese e raggiungere la partenza di acqua e faggi attraversando parte del sentiero dell’Otto. Al bivio c’è l’indicazione per proseguire per acqua e faggi. A breve verrà messa un’indicazione all’incrocio con il sentiero dei Reti, all’altezza della calcara  con la deviazione per acqua e faggi.

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Una volta parcheggiato la direzione si semplifica perché il sentiero è segnato e ci sono anche i cartelli esplicativi grazie ai quali non solo scopriamo l’importanza dell’acqua per Fai, ma soprattuto la derivazione del suo nome. Pare infatti che sia proprio per la massiccia presenza di faggi in questa zona che il luogo si chiami “Fai”. Il percorso non è adatto ai passeggini nonostante sia semplice e con un dislivello minimoDSC_0475

I bambini si sono rilassati a passare sui ponticelli di legno sopra la cascata e la cosa più bella, doppio pic nic ovviamente, quella che per prima hanno raccontato a chi chiedeva della gita, è stata la “torretta sospesa” come l’hanno rinominata loro: una costruzione di legno, nuovissima, una sorta di belvedere a strapiombo, da cui si può ammirare, in tutta la sua bellezza, l’intera piana Rotaliana. Io ho le vertigini quindi per me un pochino off limits, ma è del tutto in sicurezza e davvero spettacolare. Sul percorso abbiamo visto insetti, animaletti (tra cui una bellissima rana che, rientrati, abbiamo persino trovato su un libro) e soprattuto tantissimi scorci naturali scavati dall’acqua del rio, che parte dal paese e si inoltra proprio in questa direzione.

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I faggi sono i custodi di questo territorio e si stagliano alti creando un abbraccio naturale che fa vivere il bosco con tutti i sensi, tra cui spiccano vista e olfatto, lontani dalla folla e dal traffico. Ma non mancano le piccole sorprese come la torretta: nel bosco si trova anche una carinissima casetta di legno con tanto di patio, e poi scalette e percorsi con il corrimano di legno, che danno la sensazione di essere un posto curato e bello, da visitare e da vedere. DSC_0494

Il consiglio è andarci con tutta la famiglia, visto che si trova in un luogo poco trafficato, ma con tanto da dare come Fai della Paganella e anche relativamente vicino a Trento e che è un percorso ad anello (ci piacciono sempre così tanto), facile e della durata di circa 45/50 minuti andando con calma. E ricordate: niente passeggini!

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Fondazione Stava 1985: un museo per ricordare

La parola d’ordine di questo interessante museo, che si trova in località Stava (sulla strada che porta da Tesero a Pampeago), è memoria attiva, legata alla catastrofe che ha colpito questo paese e i suoi abitanti nel 1985: il crollo delle discariche di miniera che ha causato 268 vittime oltre a ingenti distruzioni. Una memoria non fine a se stessa, ma utile per creare e rafforzare la coscienza delle proprie responsabilità, a partire dai più giovani, allo scopo di evitare che si ripetano ancora avvenimenti simili. In un’ora di visita a questo centro dedicato si potranno scoprire i motivi, gli errori e le conseguenze di questa catastrofe ambientale tra le più grandi in Italia.

Qui la memoria è sollecitata ed educata grazie a vari strumenti:

  1. il cortometraggio docu-fiction “Stava 19 luglio” per la regia di Gabriele Cipollitti, regista della trasmissione Rai “Superquark” di Piero Angela, con Andrea Castelli e i ragazzi di Tesero (durata 25 minuti);
  2. il percorso didattico che racconta la storia della miniera e dell’impianto di lavorazione della fluorite di Prestavèl, la costruzione e la crescita delle discariche di miniera, il crollo, le cause e le responsabilità del crollo così come furono stabilite nel procedimento penale (durata mezz’ora circa);
  3.  l’opuscolo “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe della Val di Stava”, i libri “Stava 1985 Una documentazione”, “Stava perché”.

Oltre al centro della memoria, sempre in località Stava, si trova il Sentiero della Memoria, che fa parte del sentiero naturalistico “La montagna delle scoperte”: un breve viaggio tra natura e ricordi lungo la Val di Stava e sul Monte Prestavèl che porta a conoscere la montagna, il bosco, l’acqua e la roccia che assieme produssero il fango poi depositato nelle discariche minerarie.  Si tratta di due-tre ore di facile camminata in cui, grazie ai punti informativi e alle indicazioni si possono scoprire tante informazioni su ciò che è successo in questi luoghi e sulle cause della strage. Questo sentiero raggiunge, tra l’altro, un punto panoramico, dal quale si può vedere l’area interessata dalla colata di fango, la galleria d’imbocco della miniera e il sito dove sorgevano i bacini di decantazione a Pozzole. Si consigliano scarpe comode da camminata con suola di gomma e si può scegliere se fare un’escursione guidata (nei mesi da aprile a novembre, solo su prenotazione) oppure percorrerlo in autonomia con la guida tascabile.

Il percorso ideale, legato alla memoria attiva,  si concluderebbe, con la visita alla Chiesa di San Leonardo a Tesero e al Cimitero delle Vittime con il monumento donato dai Vicini della Magnifica Comunità di Fiemme, allo scopo di dedicare una giornata alla riflessione sul rispetto della natura, dell’uomo e dell’ambiente.

L’ingresso al centro è gratuito.

Orario di apertura: ogni giovedì, domenica e festivi dalle 15 alle 18, dal 15 giugno al 15 settembre tutti i giorni dalle 15 alle 18, in luglio e agosto anche al mattino dalle 10 alle 12.

Informazioni: 0462.814060 – 347.1049557 – www.stava1985.it

Pomeriggio fantastico al Prà dei Aseni

In attesa della Giornata in fattoria del 29 aprile 2018 vi raccontiamo di questa bellissima azienda agricola! (cliccate sulla data per le info dell’evento) .

Qualche tempo fa siamo stati a conoscere Leonella, l’anima di quella fantastica realtà che è “El Prà dei Aseni”, la fattoria che si trova a Baselga del Bondone (un quarto d’ora da Trento città) e precisamente in località Doss delle Giare (chiedete una volta arrivati al paese, è la cosa più semplice). Parcheggiata la macchina in un bel punto panoramico sulla Valle dei Laghi, ecco  i bimbi pronti a cinque minuti di passeggiata per conoscere tanti nuovi amici.

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La prima emozionante esperienza è stata indossare al collo una speciale cesta dove accogliere ognuno un coniglietto. Un bel modo per tenerlo in sicurezza ed accarezzarlo nei tempi ritenuti più opportuni senza farsi prendere dalla paura (i nostri ne avevano ben poca!).

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E’ stata poi la volta delle quaglie, con Leonella che ci spiegava tutte le caratteristiche di ogni animale, la loro storia, i loro nomi. Qui ce ne sono davvero tantissimi e uno più particolare dell’altro. E che scene! Guardate che amicizia tra questo gatto e quest’asino!

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DSC_0645Siamo poi andati a fare visita alle galline, ai galli, alle oche e alle anatre, abbiamo scoperto che il bel pavone se ne era da poco volato via (anche tra animali ci sono simpatie ed antipatie, così quando il pavone è stato affiancati da una pavona poco interessante – dopo un breve periodo di vicinanza forzata per farli conoscersi – se ne è andato) ma ne arriveranno altri, poi abbiamo dato da mangiare a tanti maiali di diversa provenienza.

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Leonella ci ha portato poi dalle pecore, che abbiamo “guidato” quasi fossimo dei cani da guardia del gregge, ma il pezzo forte è stato il trekking con le capre. Ogni bambino aveva la sua, accanto alla quale doveva camminare su una bella strada forestale nel bosco. Non vi dico le risate. perché le capre sono davvero difficili da domare e i bambini sono più corsi dietro alle loro esigenze che capaci di farsi obbedire.

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Dopo una decina di minuti siamo arrivati dove Leonella fa attività con gli asini e con le capre. Un bellissimo prato (da dove prende il nome l’azienda agricola) dove i bambini possono stare in libertà godendo della compagnia degli animali. Qui Alice ha spazzolato un asino per poi salirci in groppa (molto carina l’attività anche per conseguire la patente asinina, familiarizzando con l’animale e prendendosi cura di lui), mentre tutti i bambini si sono cimentata con il percorso di agility con le capre, dopo averle spazzolate con cura: slalom, panca, asse di equilibrio e passaggio sotto i pali per vedere se avevano imparato bene a condurle.

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Insomma, un pomeriggio intenso all’aria aperta, pieno di emozioni, a contatto con un contesto genuino e incontaminato. Leonella ci ha letteralmente conquistati! Torneremo presto a trovarla!

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Qui possono venire in visita anche le scuole, gruppi organizzati e si fanno attività di pet teraphy, sia con bambini che con persone con difficoltà. Per info e prenotazioni: 320/9056601, elpradeiaseni@gmail.com

Parco della Pace

In località “Doss” di Romeno proprio all’imbocco della pista ciclabile dell’Alta Val di Non abbiamo trovato questo piccolo parco giochi senza grandi pretese che tuttavia ci è sembrato molto carino per alcune ragioni:

  • prima di tutto per la sua vicinanza alla pista ciclabile appunto. Si tratta infatti dell’unica area giochi presente lungo la bellissima passeggiata dei “Pradiei” che collega il paese di Romeno e di Fondo. Ed è anche forse l’unico punto lungo il percorso dotato di una fontanella d’acqua. Quindi se avete intenzione di percorrere la ciclabile a piedi e in bici tenetelo in considerazione per una sosta rigenerante!
  • In secondo luogo perchè essendo circondato da piante ad alto fusto risulta ben ombreggiato e quindi ideale per trascorrerci qualche ora durante i caldi giorni estivi.

Qui troverete i classici giochi per bambini: altalene, un grande castello con ben tre scivoli, giochi a molla, bilici e una bella teleferica panoramica sui prati verdi dei “Pradiei”.

SISTEMA CHESS: osservare per educare

Oggi trattiamo un argomento particolarmente importante per il futuro dei bambini e soprattutto per la loro educazione. Si tratta di un sistema per il monitoraggio degli esiti educativi nella prima infanzia denominato “SISTEMA CHESS” che abbiamo conosciuto nel corso della nostra ultima manifestazione a Trento Fiere. E’ un sistema molto interessante che permette di monitorare gli esiti educativi della prima infanzia raccogliendo un insieme di elementi trasversali osservabili facilmente in qualsiasi bambino. Sarà così possibileuna visione d’insieme sull’acquisizione di competenze a livello individuale e di gruppo nei bambini di fascia 0-6. Cerchiamo di spiegarvelo meglio.

CHI PUO’ ESSERE INTERESSATO A QUESTO SISTEMA?

Questo articolo si rivolge in maniera particolare a:

  • tutti gli educatori e gli insegnanti che operano negli asili nido e della scuola dell’infanzia,
  • ai coordinatori pedagogici d’istituto,
  • ai genitori dei bimbi iscritti (o che si iscriveranno) a queste realtà educative.

CHE COS’È ESATTAMENTE “CHESS”?

CHESS (acronimo di “CHild Evaluation Support System”) è un sistema per il monitoraggio degli esiti educativi nei servizi della prima infanzia. Si tratta di uno strumento che ogni asilo nido e scuola dell’infanzia può adottare per supportare il lavoro dell’educatore e per condividere il proprio progetto educativo con la famiglia di origine del bambino.

COME FUNZIONA?

CHESS è basato sull’osservazione. Agli educatori prima, e ai genitori poi, viene chiesto di monitorare le competenze acquisite da ogni singolo bambino all’interno di specifiche aree di apprendimento (es. autonomia, motricità, area cognitiva, la percezione di sé ecc.). Solo dopo aver attentamente monitorato ogni singolo bimbo ed aver scattato la “fotografia” delle sue competenze ad inizio anno scolastico, viene creato un progetto pedagogico che è individuale per ogni alunno senza perdere di vista il gruppo classe. Tale progetto viene creato non solo sulla base dei risultati raccolti da parte dagli educatori, ma anche sulla base di un questionario di percezione proposto anche ai genitori. Questo questionario, pur variando per modalità di compilazione, osserva i medesimi traguardi di competenza raggiunti dal bambino a scuola o a casa. Le azioni educative sono quindi il frutto di un colloquio educatore-genitore in cui si condividono i traguardi già raggiunti dal bambino con gli obiettivi che sia scuola che famiglia si pongono nell’immediato futuro. Il questionario di osservazione verrà utilizzato almeno due volte all’anno per monitorare l’evoluzione del bambino ed eventualmente riaggiustare il progetto pedagogico.

PERCHÉ “CHESS” CI PIACE:

  • permette di applicare un medesimo sistema di monitoraggio dei risultati dei nostri figli nella prima infanzia superando la discontinuità pedagogica che spesso si crea nel passaggio da asilo nido alla scuola materna.
  • stravolge l’ottica con cui viene creato il progetto educativo dei nostri figli. PRIMA si osservano le loro competenze e le loro abilità e POI si stabilisce come agire, individualmente per ogni bambino.
  • coinvolge nello stesso progetto educatori e genitori. In questo modo le due realtà educative in cui ogni bambino è immerso dialogano utilizzando lo stesso linguaggio e guardano ai medesimi obiettivi. Questo facilita anche il dialogo tra scuola e famiglia che spesso viene trascurato.

ATTENZIONE! Se tutto quanto detto finora vi appare troppo rigido e schematico, vi assicuriamo che “CHESS” non ha nessuna intenzione di essere un sistema diagnostico e coercitivo nei confronti dei bambini. Anzi,proprio l’attenzione data all’osservazione di ogni alunno permette di sviluppare una crescita armonica con i tempi e le capacità di ogni individuo.

“CHESS” OGGI

Sistema CHESS è nato grazie ad una sperimentazione finanziata dalla Regione Veneto che ha coinvolto 14 scuole e oltre 700 bambini. Ad oggi il sistema è molto diffuso in Veneto e attualmente sono quattro gli istituti trentini che hanno scelto di adottarlo, ma potrebbero essere molti di più! I costi per l’adozione del sistema sono molto contenuti e la formazione necessaria per iniziare ad usarlo è spesso finanziabile con i fondi formativi a cui ogni istituto può attingere.

Social IT, azienda trentina specializzata nello sviluppo di soluzioni informatiche per il settore socio-sanitario ed educativo, in quanto partner dell’azienda veneta Studio VEGA è l’unica società autorizzata alla distribuzione di Sistema Chess ed è società accreditata all’attività formativa.

Per avere un’idea maggiore su costi, funzionamento e finalità di CHESS visitate il sito www.sistemachess.it o contattate Giulia Onorati alla seguente email giulia.onorati@socialit.it

Bosco della Città a Rovereto

Il Bosco della Città di Rovereto è un bel posto poco distante dal centro cittadino. Da pochi anni è stato oggetto di rimodernamento e di abbellimento. Le principali novità hanno riguardato il miglioramento dei collegamenti pedonali dal quartiere Brione, la realizzazione di un parcheggio intermedio, la presenza di tavoli e panchine nel bosco e l’indicazione di diversi sentieri tematici che accompagnano i visitatori. Per le scuole, infine, sono stati realizzati un’aula didattica e un auditorium immersi nel verde.

Bosco della Città: i percorsi

Cliccando QUI troverete una bella mappa interattiva, che vi indicherà i vari percorsi previsti che sono:

  • PERCORSO NATURA (verde): è arricchito da numerosi pannelli illustrati, è dedicato alla storia di questo bosco, alla vegetazione che lo rende così bello, agli animali che lo popolano, alla sua geologia e all’importanza della sua salvaguardia. Seguendo il tracciato proposto, sarà possibile scoprire le caratteristiche di questo polmone verde e apprezzarne la ricchezza naturalistica.
  • PERCORSO VITA (rosso): per tenersi in forma al Bosco della città. Adatto a tutta la famiglia, questo tracciato ad anello immerso nel verde propone esercizi a corpo libero e con l’ausilio di 18 attrezzi specifici. Ogni tappa è dedicata a esercizi specifici, illustrati nel dettaglio e in 4 lingue diverse su appositi pannelli esplicativi. Il percorso consente, quindi, di allenare tutta la muscolatura in modo sano e completo, all’aria aperta, immersi nella natura.
  • PERCORSO CICLO PEDONALE (blu):  un tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta, attraverso cui ammirare panorami unici, dalla Valle dall’Adige al Monte Ghello, fino ai Monti Lessini all’orizzonte; quadri di bosco si alternano a piccole radure che lambiscono i vigneti sopra Rovereto. Il percorso, per gran parte su fondo naturale e per un tratto su asfalto, è tendenzialmente pianeggiante. Si snoda lungo il perimetro esterno del Bosco. Il Bosco della città ospita anche un suggestivo tracciato dedicato agli amanti della mountain bike. La direzione consigliata è quella anti-oraria, indicata da apposite frecce sul percorso.
  • SENTIERO DELLE FIABE (giallo): il Bosco della Città si tinge dei colori della fantasia. Sarà il simpatico scoiattolino Gellindo Ghiandedoro ad accompagnare i bambini alla scoperta dei misteri e dei tesori della città di Rovereto.

La Casetta al Bosco della Città

Questa struttura comunale può offrire una sala interna da 30 posti e uno spazio esterno coperto da 80 posti, bagno, cucina e servizio bar. Location perfetta per meeting, feste e banchetti. Per informazioni leggete QUI

Sperimentarea

Area didattico-scientifica gestita dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. Vera e propria cittadella della ricerca scientifica e la didattica, con spazi outdoor e indoor dedicati alle attività naturalistiche, all’innovazione, alla botanica e alla sperimentazione. Si trova esattamente al margine inferiore del Bosco della Città, su una superficie di circa 1 ettaro. La gestione è curata dal Museo Civico di Rovereto (cliccare Fondazione Museo Civico Rovereto per maggiori info)

Qui si svolgono numerosi eventi ed i camp estivi targati Museo di Scienze ed Archeologia:

Eventi estate 2024 a Sperimentarea

  • Tartarugando | Vieni a conoscere e nutrire le testuggini di terra e acqua che vivono a Sperimentarea al Bosco della Città | Tutti i giovedì di luglio ed agosto (tranne il 15 agosto), dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 11.00 alle 12.00. Partecipazione gratuita su prenotazione entro le ore 17.00 del giorno precedente: clicca QUI
  • Campus Natura | dal 17 giugno al 30 agosto (dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00 – esclude le due settimane a cavallo di Ferragosto) | camp estivo dedicato ai bambini della scuola primaria. Permette ai bambini di trascorrere la giornata all’aperto con laboratori, attività scientifiche e passeggiate nella natura. Per maggiori info clicca QUI

Cosa fare non troppo lontano dal Bosco della Città

Conoscevate il Bosco della Città di Rovereto? Forse no! Ecco altri posti curiosi e poco conosciuti in zona.