Author - Manuela

A Malga Rodeza in inverno

Situata sull’Altopiano della Predaia, in Val di Non, quella che d’estate è una vera e propria malga, a 1570 metri di quota, d’inverno diventa un bel rifugio accogliente che offre piatti tipici trentini. Si raggiunge in un’oretta scarsa di cammino in leggera salita (due chilometri) partendo dal parcheggio del Rifugio Predaia Ai Todes-ci. Da qui ci si incammina appunto sulla strada forestale 503 proprio in direzione Malga Rodeza, seguendo le indicazioni per il Corno di Tres.

Lo spazio davanti alla struttura permette ai bambini di giocare liberamente nella neve. Consigliamo, soprattutto in questo periodo vista la poca neve, di portare con voi i ramponcini in caso ci fossero alcuni tratti ghiacciati.

Qui si possono mangiare piatti tipici trentini: canederli, gnocchi , tortelloni, raviolacci per citarne alcuni, ma anche carne (brasato, spezzatino, carne salada e via dicendo), sempre meglio prenotare perché la sala da pranzo non è grande.

In inverno è possibile raggiungere (quando la neve lo permette) la malga anche con il gatto delle nevi o con motoslitta (numero minimo 2 persone). Si parte dal ristorante Solarium Predaia al Passo Predaia e si arriva fino in malga.

Dopo un pranzo rigenerante per chi vuole si può proseguire seguendo le indicazioni per il “Corno di Tres” (qui il nostro racconto)La strada è davvero ben tenuta e battuta, in mezzo ad un bosco bellissimo, la salita è continua ma moderata.

Usciti dal bosco la vista spazia dalla Val di Non fino al Bondone!

Dopo circa 30 minuti di salita si arriva ad un bivio, proseguiamo seguendo l’indicazione per la vetta che si raggiunge su un sentiero a zig zag in circa 20 minuti.

Per il ritorno da malga Rodeza potete decidere di sfrecciare con slitte e bob dalla strada dell’andata oppure vi proponiamo un giro ad anello raggiungendo la malga di Coredo (aperta in estate), sempre gestita dalla famiglia Rizzardi, passando per il bellissimo punto panoramico sulla Val d’Adige. Da malga Rodeza si sale seguendo il segnavia 526 fino al belvedere di Costa Larga per poi scendere nel bosco verso malga di Coredo (1 ora di cammino, solo andata, lunghezza 3 km circa, 120 metri di dislivello. Da malga Coredo in 30 minuti sarete nuovamente al parcheggio.

Per maggiori informazioni potete consultare il sito della malga.

La malga durante il periodo invernale è aperta solo il sabato e la domenica, oppure su prenotazione per gruppi numerosi. In questo periodo sempre meglio telefonare per conferma 328 3560334.

Se siete alla ricerca di altre escursioni o attività da fare in Val di Non consultate la nostra MINI GUIDA (in continuo aggiornamento) dove troverete diverse idee e consigli 😉

Rifugio Albasini: un cielo bellissimo

Che i rifugi del Trentino siano tra i più belli e rinomati d’Italia si sapeva, ma avere uno dei “cieli più belli d’Italia” proprio in Val di Sole è una grande notizia che si aggiunge alla Malga Del Doss e a Valpiana Ossana. ✨. É stato Astronomitaly, che classifica i migliori luoghi per osservare il cielo stellato ed offre esperienze di viaggio sotto le stelle, a concedere all’Albasini la Certificazione di qualità più elevata, quella gold (QUI la notizia).

crediti fotografici pagina facebook Rifugio Albasini

Dimaro quindi, si fregia di questa bella novità con questo rifugio che, inaugurato nel 1966, è meta di turisti e sportivi e anche, a questo punto, di astro-turisti. QUI trovate una galleria di foto del cielo visto proprio da questo punto strategico.

crediti fotografici pagina facebook Rifugio Albasini

Il rifugio si trova a 1860 metri, ai piedi del Monte Spolverino e regala una vista mozzafiato sulle maestose Dolomiti di Brenta – Patrimonio dell’umanità UNESCO. In questo momento, ad impianti chiusi, si può raggiungere solo con le pelli di foca o con le ciaspole, ma all’arrivo non si potrà che essere ripagati dallo spettacolo delle Dolomiti di Brenta, dal cielo e dall’ottimo servizio. Normalmente, invece, trovandosi nel cuore delle piste di sci di Folgarida-Marilleva e Madonna di Campiglio, naturalmente è raggiungibile con gli impianti (da Folgarida, dopo aver parcheggiato al parcheggio coperto e custodito della “Sosta dell’Imperatore”, tramite la telecabina “Folgarida”, in pochi minuti si è a destinazione) e anche con i gatti delle nevi.

crediti fotografici pagina facebook Rifugio Albasini

Qui trovate bar, ristorante e pizzeria con forno a legna: panini caldi, dolci fatti in casa, pizze e menu internazionale e tipico trentino. Inoltre qui si può anche dormire nelle confortevoli stanze, tutte con magnifica vista sulle Dolomiti di Brenta, dotate di TV e servizi privati con doccia e asciugacapelli, molte con balcone o terrazza panoramica e per rilassarsi il Rifugio Albasini offre ai propri ospiti una piccola area benessere con sauna finlandese e biosauna. QUI i prezzi delle stanze e dei servizi.

crediti fotografici pagina facebook Rifugio Albasini

Il Rifugio Dario Albasini è anche teatro di eventi organizzati in collaborazione con Astronomitaly e sostenute dal Consorzio Dimaro Folgarida Vacanze.

Info e prenotazioni:
pagina facebook
Via Campiglio, 39 – 38025 Folgarida – TN
tel. +39/0463/986377
cell. +39/335/523.1009 Mauro Albasini
cell. +39/320/191.4760 Graziella Albasini
abitazione: +39/0463/974.134 (fuori stagione)
email: info@rifugioalbasini.it

Crediti fotografici foto di copertina: pagina facebook VAL DI SOLE

Passeggiando tra Ceniga, Arco e Torbole

In queste giornate invernali approfittiamo del bellissimo clima del Garda per fare una comoda passeggiata che ci porta per un’ora e un quarto circa in mezzo agli ulivi e vigneti permettendoci di scoprire delle bellezze che in auto non vedremo mai.

Si parte da Ceniga , seguendo l’indicazione del ponte romano, sul Sarca, che ci appare quasi subito e ci incamminiamo in direzione Arco ammirando una natura davvero suggestiva. Lungo il percorso ecco la prima meraviglia: l’eremo di S.Paolo che si raggiunge in cinque minuti salendo una ripida stradina.  É a strapiombo sotto una cengia di roccia ed è stato recentemente restaurato. Possiamo ammirarlo in tutta la sua bellezza. Il 29 gennaio scorso, era stato possibile ammirarlo anche all’interno e  gli affreschi della cappella sono veramente belli.

Proseguendo alziamo ogni tanto gli occhi alla montagna che ci sovrasta sentiamo le voci di tanti ragazzi arrampicano sulle rocce che hanno reso Arco famosa in tutta Europa per il free-climbing. Poco prima di arrivare all’inizio del paese ecco la piccola chiesetta di S. Apollinare che vista dalla strada non sembra molto attraente, ma raggiunta ci permette di osservare un affresco meraviglioso dell’ultima cena!

Da qui in un’altra oretta e mezza si arriva, percorrendo la nuova via ciclo-pedonabile, fino a Torbole. Anche questo tratto. con tante panchine per chi vuole riposare, ci porta in mezzo a una bellissima campagna: sulla sinistra il fiume Sarca a destra la Rocca di Arco: paesaggio notevole!

Noi ci siamo fermati a magiare all’agritur Madonna delle Vittorie dove c’e la possibilità di gustare piatti del posto e, in particolare in questa stagione, il famoso broccolo di Torbole. Per i bambini l’ampio prato che lo circonda è un vero divertimento. (Info: 0464 505432 – via Linfano 81, Arco)

Dopo una quindicina di minuti si arriva a Torbole e per chi avesse ancora voglia di camminare si prosegue per Riva del Garda, per dare una sbirciatina al lago: bello in ogni stagione.

Ecomuseo Valsugana

LEcomuseo della Valsugana. Dalla sorgente di Rava al Brenta, riconosciuto nel 2012 coinvolge laerea della Valsugana orientale, con le attuali amministrazioni comunali di Castel Ivano, Bieno, Samone.

Lacqua costituisce il filo tematico che lega le 9 comunità sia dal punto di vista ambientale-naturalistico, sia insediativo-produttivo. LEcomuseo  si occupa del recupero della memoria storica locale per valorizzarla attraverso percorsi tematici, allestimenti e pubblicazioni a beneficio della comunità locale e dei suoi ospiti.

Sul territorio ci sono questi itinerari tematici che possono essere un’ottima idea per qualche passeggiata in famiglia:

  • Simposio Pietre d’Acqua: dalla ciclabile della Valsugana in località Agnedo trovate una deviazione che vi porterà ad ammirare le varie opere in granito, seguendo il corso del torrente Chieppena e rimanendo sempre sulla ciclabile, raggiungerete l’abitato di Villa. Per maggiori info clicca qui http://www.ecovalsugana.net/index.php/i-progetti/pietre-d-acqua
  • Parco Fluviale di Bieno, incastonato tra le montagne, un piccolo mondo dove i più piccoli possono entrare in contatto con il mondo dell’acqua.

Sul territorio dell’Ecomuseo ci sono altre attrazioni, belle anche per i più piccoli:

  • Il maniero di Castel Ivano, clicca QUI

  • La Fucina Zanghellini a Villa Agnedo dove sono raccolti strumenti ed oggetti che sono testimoni dell’antica professione del fabbro. Nata per volontà di Paolo Zanghellini, che intendeva raccontare la storia dei propri antenati fabbri e far conoscere questa professione dimenticata da molti. Per prenotazione Paolo Zanghellini 3407759431 – clicca QUI

CONTATTI:

www.ecovalsugana.net – FB ecovalsugana

segreteria@ecovalsugana.net

Tel. 0461/762620

 

 

Sogniamo insieme il Natale a Terre d’Adige

É quasi Natale e in questo anno particolare il Comune di Terre d’Adige, con la collaborazione del Trentino dei bambini,  ha pensato di fare un regalo speciale alla sua comunità e di invitarla a continuare a sognare. Sapete cos’è un “acchiappasogni”? É quella sorta di scacciapensieri utilizzato dalle tribù indiane d’America, simbolo di protezione e portafortuna che, secondo la tradizione, ci aiuterebbe a trattenere i sogni e i pensieri positivi e ad intrappolare le energie meno favorevoli. L’idea è di far sentire uniti tutti, pur non potendo fisicamente ritrovarsi e festeggiare: questo grazie a un dono per i bambini e alla composizione di una grande opera collettiva che, in un secondo tempo, regalerà speranza e magia a chi durante le festività passerà per le piazze di Zambana e Nave S. Rocco.

Nelle due piazze di Nave San Rocco e Zambano l’artista Franz Avancini (autore di tante opere, tra cui diverse installazioni a Ledro Land Art e il famoso “Orso con la valigia” del Monte Bondone) realizzerà due grandi alberi, realizzati con materiale di recupero e non solo. Si tratterà di un inno alla vita, come da sempre e universalmente l’albero è considerato.

Nel frattempo tutti i bambini del comune (fino ai 12 anni) riceveranno a casa come un dono di Natale: un kit per costruire un personalissimo acchiappasogni. Questa parte del progetto sarò opera di un artigiana: Teodora Goodman, nota per il suo “Teatrino dell’albero parlante” e di tanti momenti speciali per i bambini. Dentro il sacchettino, che verrà recapitato a casa da parte dei ragazzi classe 2002, appena diciottenni e volontari residenti nel comune, i piccoli troveranno il materiale di base per costruire il loro dreamcatcher, e soprattutto scopriranno la magia di questo pensiero di Natale, ben riassunto dalla filastrocca composta da Teodora per l’occasione:

Da terre lontane, magiche e astratte,
dove le Stelle brillan distratte,
in Terre d’Adige, in ogni via,
giunge inattesa una grande magia
e va cercando col lumicino
le case in cui abita almeno un bambino!
Tra le tue mani è quindi arrivato
questo bel dono inaspettato:
filo di lana da intrecciare,
perline e ninnoli per abbellire
e fantasia secondo i bisogni,
ecco, ora è pronto il tuo acchiappasogni!
Tutti i passanti saranno sorpresi
vedendoli in aria, vedendoli appesi…
E Terre d’Adige sarà trasformata
in terra d’incanto, in terra fatata.

A partire da sabato 19 dicembre e una volta assemblato il proprio acchiappasogni che potrà essere impreziosito con tantissimi oggetti (foglie, piume, conchiglie, ricordi, perline ecc..) i bambini e le famiglie, in autonomia, potranno appenderli su una delle due strutture – albero fissate in piazza e dare così vita alla magia del Natale di Terre d’Adige. Grazie a luci e musica che impreziosiranno l’opera collettiva, chi passerà per la piazza ricorderà l’importanza dei sogni e ritroverà, anche in questo momento così particolare della nostra vita, un po’ di speranza. Queste le istruzioni video che Teodora Godmann ha preparato per i bambini:

Il motto di questo progetto, nato dalle idee di Silvia Conotter e Manuela Zennaro, è che: É Natale ogni volta che nel cuore di un bambino si accende la magia”. Un plauso al Comune per non aver dimenticato il concetto di collettività e unione anche in un momento come questo in cui non è possibile festeggiare e gioire nel modo tradizionale: reinventare un modo per fare comunità e mettere al centro la famiglia è sicuramente un ottimo punto di ripartenza.

Per i più social: scattate una foto dell’acchiappasogni del vostro bambino e postatelo su Facebook o Instagram taggando il Comune di Terre d’Adige e Il Trentino dei bambini: diffondiamo la magia! 😉

Nel frattempo le Pro Loco di Zambana e Nave si sono date un gran da fare per far sentire la loro presenza e riscaldare anche questo Natale 2020: a Zambana oltre ad aver allestito l’albero di Natale, come di consueto, si prepara il tradizionale Villaggio di Natale in piazza ed è attiva l’iniziativa “Le vie dei presepi”, il percorso di presepi allestiti dalle famiglie per le vie del paese.  Anche a Nave S. Rocco, dove l’abete di Natale troneggia in piazza, c’è movimento tra le famiglie grazie alla richiesta della Pro Loco appunto di addobbare il paese con i presepi che  verranno poi fotografati per creare una sorpresa di Natale!

E voi lo avete l’elfo sullo scaffale?

Chissà quanti di voi hanno sentito parlare di #elfontheslef... no? Allora ve lo spieghiamo noi! É una incantevole tradizione natalizia americana (ammettiamolo…sanno festeggiare questi americani) piuttosto recente che porta un sacco di magia in ogni casa.

in foto Olaf, l’elfo di Carla

Neanche a dirlo tutto è nato grazie a un libro che porta proprio il titolo di: “The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition“. Lo hanno scritto Carol Aebersold e sua figlia Chanda Bell con le illustrazioni di Coë Steinwart. Viene venduto fin dall’inizio insieme a un piccolo elfo giocattolo che inizialmente, come succede per tanti albi, doveva servire per  “animare” il libro e far giocare i bambini. Nel libro è contenuta la chiave di tutta la tradizione: l’elfo in questione, aiutante di Babbo Natale, entra nelle case delle famiglie e durante il giorno rimane immobile ad osservare cosa succede, come si comportano i membri della famiglia, per poi riferire tutto a Babbo Natale durante il rientro al Polo Nord, in piena notte, attraverso la sua magica porticina (le conseguenze sono ovvie 😉 ). Anche le porticine elfiche impazzano ormai nelle case di mezzo mondo, cosa credete? Piccole, dolcissime porticine in miniatura che sono la “passaporta” speciale dell’Elfo per raggiungere il suo mondo incantato! Ci piace vero?

Ovviamente prima che sia mattina l’elfo (e qui viene il bello) torna nella sua casa e si posiziona in un nuovo posto, facendo spesso anche degli scherzetti alla sua famiglia adottiva. E di nuovo si ricomincia in loop: lui resta immobile ad osservare e la sera via di corsa al Polo Nord da Babbo Natale. Che magia! Attenzione però, se volete che l’elfo ritorni ogni mattina dovete seguire le regole (si legge nel libro): “C’è solo una regola che devi seguire per farmi tornare ed essere qui domani: per favore non toccarmi, la mia magia potrebbe sparire, e Babbo Natale non saprà tutto quello che ho visto e so”. Quindi giù le mani dall’elfo!

Mica tutti gli elfi però sono magici o comunque non subito: gli elfi diventano magici solo dopo aver ricevuto un nome e tanto amore dalla nuova famiglia! Se acquistate il libro (ancora non c’è la versione italiana ufficiale, ma solo una serie di adattamenti) nella parte dietro potete scrivere il nome insieme alla data in cui l’elfo è diventato vostro! Che tenerezza! Ricordate però di non toccarlo: altrimenti niente più magia e niente fughe al Polo Nord!

I bambini impazziscono per questo elfo: anche se non lo possono toccare possono rivelargli tutti i loro desideri, parlargli, e ovviamente dovranno cercarlo al mattino perchè in genere gli elfi sono dispettosi e non si fanno sempre trovare facilmente! Una specie di “caccia all’elfo” mattutina: inutile raccontarvi la felicità! Ma attenzione per davvero perchè quando diciamo che gli elfi sono dispettosi intendiamo davvero dispettosi… avete mai trovato i vostri calzini appesi sull’albero di Natale? Aituo! Ecco potrebbe essere uno dei dispetti, per esempio. Oppure il simpatico elfo si è fatto ancora il bagno nella tazza dei cerali del piccolo di casa… noi vi abbiamo avvertito.

Nella versione italiana (che non è la traduzione originale del libro americano) l’elfo non osserva per giudicare e si può toccare, ma questo poco importa, perché secondo noi la magia è la sua presenza, che sia americano o italiano. Ad ogni modo se cercate la versione italiana si tratta di “Che la magia abbia inizio:…Attenzione elfo in arrivo!“, di Martina Caterino e Monica Pezzoli. QUI il loro gruppo facebook.

E allora cosa aspettate? Potete usare la fantasia e creare la vostra porticina (anche con il cartone o in tutti i modi che vengono in mente ai piccoli di casa) oppure acquistarla e ovviamente adottare il vostro elfo QUI ne trovate alcuni. Sappiamo che è un po’ tardi magari, ma secondo noi siete ancora in tempo e comunque potete sempre portarvi avanti con i lavori per l’anno prossimo! QUI potete trovate tutto lo shop americano con tante versione dell’elfo e altri spunti! Addirittura esiste una “moda elfica”… potete davvero sbizzarrirvi.

É naturale che ci vuole tanta collaborazione da parte degli adulti di casa per fare in modo che la magia funzioni… ci siamo capiti! 😉

Salutateci il vostro elfo! E non dimenticate di renderlo anche un pochino “social” con l’hashtag #elfontheshelf postandolo su Instagram o facebook!

Nel nostro gruppo facebook “Quelli del Trentino dei bambini” abbiamo chiesto qualche foto dei vostri elfi e siete già in molti ad averle postate…continuate perché spargere magia è una cosa meravigliosa!

Foto di copertina e dell’articolo: Carla Loddo – uno speciale ringraziamento al modello elfo Olaf 😉 

A spasso verso Priori: relax e natura!

Avere solo voglia di staccare la spina e di respirare aria buona dopo una settimana “full” fa pensare immediatamente a un posto vicino, ma sempre fonte di ispirazione per passeggiare e attività all’aria aperta: la Paganella. Ormai non è un mistero che i nostri figli non sono dei gran camminatori, salvo in casi eccezionali, quindi cercavamo qualcosa di comodo e che ci procurasse il minor stress possibile e ci siamo ricordati di qualche anno fa quando per un S. Valentino avevamo deciso di regalarci un giro in carrozza sulla neve in direzione della baita “La tana dell’ermellino”  dove avremmo poi cenato. Era stato bellissimo e la strada che aveva percorso la slitta ci è sembrata adatta alle nostre esigenze (info al Centro Equitazione Andalo). Questo breve percorso della durata di circa 25/30 minuti è tutto pianeggiante e assolutamente adatto a qualsiasi persona, dai più piccini ai più anziani e naturalmente ai passeggini. 

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Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio a pagamento dell’Andalo Life. Naturalmente potete anche lasciare la macchina in altri punti, magari nel parcheggio dell’AcquaIn di Andalo e allungare un po’ la passeggiata.  Dal parcheggio arrivate immediatamente al Centro di equitazione e qualche bimbo potrebbe anche volersi già fermare qui ad accarezzare i cavalli e a prendere informazioni sui corsi o le passeggiate (da qui partono le carrozze per La Tana dell’Ermellino con escursioni organizzate che, per dicembre 2020 è l’unica attività in programma viste le abbondanti nevicate di questi giorni)

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Il sentiero, inizialmente asfaltato, prosegue diritto costeggiando il lago di Andalo, che è tutto ghiacciato, e ci si inoltra nel bosco che, con la neve dell’ultimo periodo conserva un fascino speciale: si sento i richiami degli uccelli e si possono trovare, con un po’ di fortuna, anche delle impronte di animali selvatici, prima fra tutti la volpe. Abbiamo anche visto bellissimi cespugli di erica e qualche primula. Questo contrasto tra neve e fioritura ci piace moltissimo e fa proprio sembrare la primavera alle porte, in fondo era il giorno del tanto atteso equinozio.

Tutto il sentiero è pianeggiante e arrivati al ristorante e alla zona pic nic i bambini si sono divertiti con i giochi del parco. Alla Tana, se aperta, si può naturalmente “fare merenda” alla trentina o pranzare con menu tradizionale trentino a partire dal “tortel di patate”. L’arredamento è originale, con il legno e i bei disegni che richiamano il bosco e i suoi abitanti.

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Se si vuole si può continuare, magari quando la primavera si sarà fatta un po’ più largo, in direzione Cavedago, e pensare di fermarsi, in quella occasione, a mangiare la torta di patate al Bellavista, il ristorante sulla strada principale a picco sulla valle, che ha fatto di questo piatto il suo cavallo di battaglia. Strepitosa ed economica!

Noi abbiamo deciso di ritornare indietro sullo stesso sentiero e di fare una visita, visto che eravamo in zona, al Castel Belfort, in direzione Spormaggiore. E’ stato piacevole e veloce e la visuale da quella fortezza è unica. Si vede tutta la Paganella ma anche la Val di Non. L’accesso al “castello delle cento famiglie” (Chiamato così per l’enorme susseguirsi di casate che lo ha posseduto) è libero ed è affascinante salire la grande scala centrale di ferro, ormai arrugginita, che ci porta fino alla torre dove la vista è ancora migliore! Non vale la pena venire apposta per visitarlo, ma se ci passate fermatevi: i castelli hanno sempre il loro fascino.

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Per chi tornando dalla passeggiata a Priori vuole invece fermarsi ad Andalo e proseguire con la giornata relax quando le restrizioni per il covid19 lo permetteranno, consigliamo naturalmente il centro sportivo (Silvia era stata in piscina e ce lo aveva raccontato QUI)  e magari una bella pattinata allo Stadio del ghiaccio, nella stessa struttura. Insomma, tante opportunità in Paganella per una giornata bellissima in famiglia e non solo.

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Covid19: un positivo in famiglia, cosa fare?

Quando ad essere positivo al tampone per Covid19 è un bambino, la famiglia si interroga naturalmente su quali siano i comportamenti da tenere e le procedure da applicare: chi si avverte? come ci si comporta in casa?

Ecco una piccola guida, redatta in base alle regole dettate dal Dipartimento Protezione Civile e dal Dipartimento Salute e Politiche Sociali della Provincia Autonoma di Trento, oltre che da una corretta interpretazione delle ordinanze e dei DPCM e un utilizzo, come sempre consigliato, di una buona dose di buon senso (e anche il supporto informativo di alcune famiglie che sono state soggette a isolamento).

Ecco le tappe dell’iter:

  1. esecuzione del tampone:
    1. dietro prescrizione medica tramite le strutture adibite e su prenotazione al CUP (online si trovano diverse disponibilità di orario e in base all’orario si identifica il luogo), può essere rapido o molecolare a seconda della richiesta del medico curante (i tamponi vengono svolti grazie ai Drive Through, che sono stati indicati QUI  dopo la riorganizzazione invernale)
    2. su iniziativa privata, rapido, presso strutture private (es: SEA) e anche farmacie (Comune di Trento: test rapidi presso le farmacie comunali – Da lunedì 23 novembre sarà attivato in città un altro punto per il servizio di test rapidi presso la farmacia Madonna Bianca e sarà esteso l’orario del punto di Piedicastello. I punti covid avranno i seguenti orari: Madonna Bianca dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 18.30, il sabato dalle 8.30 alle 11.30 | Piedicastello dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 17.15, il sabato dalle 9.30 alle 15.30. Le due farmacie garantiscono un servizio con accesso ogni tre minuti e con una potenzialità di 1.180 tamponi alla settimana (660 a Madonna Bianca e 520 a Piedicastello). Il servizio deve essere supportato da prescrizione medica ed è prenotabile attraverso il Cup online.
  2. esito del tampone:
    1. negativo – nessuna procedura
    2. positivo
      • se eseguito privatamente: il nominativo deve essere segnalato all’azienda sanitaria da parte di chi ha eseguito il tampone
      • se eseguito dietro prescrizione medica: il positivo  (tramite: FastTreC online con numero identificativo dell’accettazione che danno al momento del tampone, Trec se iscritti e con tessera sanitaria, App TreC_FSE se iscritti semplicemente connettendosi all’app) l’esito corredato da un vademecum emesso dall’Azienda Sanitaria con le indicazioni di massima da seguire e informazioni su dove reperire altre info (sito ASL, clicca QUI) – leggi l”informativa APSS per i soggetti positivi

Il tampone positivo fa scattare le seguenti misure immediate:

  1. isolamento forzato per il positivo e per tutte le persone conviventi (il numero di giorni di isolamento previsti sarebbe 10*, ma in realtà bisogna attendere il secondo tampone di tutto il nucleo famigliare che certifica, se negativo per tutti, la guarigione. Se solo uno è positivo tutti rimangono in isolamento. Per il secondo tampone si viene chiamati dalla centrale operativa Covid19 della Asl: per questo i tempi normalmente si prolungano anche fino a 12-14 giorni a seconda del carico di lavoro della centrale- *ATTENZIONE: dal 12 novembre una circolare dell’APSS ha chiarito la nuova procedura: Il certificato di isolamento viene inviato automaticamente a chi risulta positivo al tampone sia molecolare sia rapido, insieme al referto che attesta la positività. Non occorre più quindi aspettare la presa in carico da parte della centrale Covid e l’invio tramite mail: per scaricare il certificato di isolamento basta accedere, con tessera sanitaria e codice di accettazione del tampone, alla piattaforma TreC e FasTreC (https://trec.trentinosalute.net/home  o all’App TreC_FSE il giorno successivo all’esito del tampone. Il certificato di isolamento avrà una durata standard di 21 giorni dalla data di effettuazione del tampone, che verrà ridotta in caso di esito negativo del tampone di guarigione, programmato 10 ed eventualmente 15 giorni dopo il primo test. Il certificato di isolamento, così come il referto del tampone, sarà visibile anche dai medici di medicina generale che potranno rilasciarlo ai loro assistiti. I medici potranno rilasciare anche il certificato di quarantena ai contatti stretti di un positivo ) – Isolamento significa: non andare al lavoro, non andare a scuola, non uscire dal domicilio per nessun motivo. 
    • comunicazione lavoro – il positivo dovrà comunicare al proprio datore l’esito del tampone
    • comunicazione scuola – la famiglia comunica alla scuola l’esito del tampone –  per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica seguendo le indicazioni del proprio medico curante che redigerà una attestazione che il bambino-studente può rientrare a scuola poiché è stato seguito il percorso diagnostico-terapeutico e di prevenzione per Covid – 19 come disposto dai documenti nazionali e provinciali (tampone “di guarigione” cioè il tampone molecolare negativo che attesta la guarigione)  – potete leggere il documento dell’APSS per la Gestione_casi_Covid-19_nelle scuole
  2. la Centrale Covid19 dovrebbe contattare il positivo o la famiglia dello stesso nei giorni seguenti l’esito e rilasciare un certificato di isolamento (giustificativo per l’assenza dal lavoro e da scuola, qualora non venisse rilasciato il certificato di isolamento il medico curante potrebbe trovarsi in difficoltà a rilasciare un certificato medico di malattia per quarantena ai fini delle procedure INPS, bisogna verificare con il proprio medico questo fatto) – in caso di congestionamento della centrale,  potrebbe essere che la chiamata non arrivi, va contattato il medico curante a questo punto, come referente di base, che rilascerà il certificato di malattia per i lavoratori.

A questo punto la famiglia, messa in isolamento fiduciario, non può uscire fino all’esito del secondo tampone, quello che, fatto dopo la chiamata della centrale Covid19, se risultante negativo per tutta la famiglia, determina la guarigione e quindi la fine dell’isolamento (“tampone di guarigione”) – AGGIORNAMENTO: Se in occasione del tampone di guarigione/fine isolamento viene rilevata la guarigione del caso e la positività di un un contatto familiare il caso negativizzato (inteso come la persona che si è negativizzata dopo aver passato la malattia) può rientrare in comunità. Va programmato invece un nuovo tampone per il nuovo positivo dopo 5 gg dal primo (massimo 7 dalla fine di sintomi)

Ecco alcune domande frequenti rispetto all’isolamento:

  1. SPESA: il consiglio è di utilizzare la rete parentale o amicale per farsi portare la spesa, oppure le consegne a domicilio (QUI la guida che avevamo stilato durante il lockdown generale della scorsa primavera, in aggiornamento), il servizio attivato dalla Croce Rossa Italiana può venire in aiuto 800 065510 con il servizio di spesa e farmacia a domicilio – Segnaliamo che in Val di Non il Servizio Politiche Sociali ed Abitative della Comunità Val di Non ha riattivato il servizio “Resta a casa passo io”, già operativo anche durante il lockdown della scorsa primavera. Il servizio è attivo al numero: 345/3762686 – email sociale@comunitavaldinon.tn.it – dalle ore 10:00 alle ore 12:00 dal lunedì al venerdì.
  2. ANIMALI DOMESTICI: servizio fornito da volontari OIPA (che gestisce anche un parco) per chi non ha nessuna possibilità di far uscire il cane/animale (no famiglie con almeno un balcone o un giardino) e con certificato di isolamento – inviare sms al 349 3829916 (Ornella)  per prenotare il servizio.
  3. GESTIONE DEGLI SPAZI DI ISOLAMENTO: in casa il consiglio è, se il soggetto positivo è uno solo, di riservargli una stanza e un bagno qualora la casa ne avesse più di uno, diversamene di igenizzarlo ad ogni utilizzo e arearlo adeguatamente. Per quanto riguarda gli spazi comuni il positivo deve mantenere la mascherina indossata e la distanza di due metri e continuare con le pratiche di lavaggio e igienizzazione delle mani.
  4. RIFIUTI: dipende dal comune di residenza e dell’azienda titolare del servizio. La famiglia in isolamento deve interrompere la raccolta differenziata e cominciare a raccogliere tutto nei sacchetti per l’indifferenziata.
      1. Per il Comune di Trento (Dolomiti Ambiente) :
        • indicazioni di massima:  non differenziare più i rifiuti di casa, utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale. Tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata.  Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata. Indossando guanti monouso chiudere bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo. Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro. Subito dopo lavarsi le mani e far smaltire i rifiuti ogni giorno come si fa con un sacchetto di indifferenziata. Attenzione: gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.
        • procedura:
          • per chi ha un bidone da 120 litri – svuotamento gratuito settimanale, clicca QUI
          • per chi ha un mastello da 30 litri – necessaria la richiesta di posizionamento di un contenitore riservato, clicca QUI
          • per chi ha i sacchi TARI e i contenitori del residuo condominiale: si possono utilizzare per il periodo della malattia e/o della quarantena normali sacchi NO TARI, clicca QUI
      2. per gli altri Comuni rivolgersi direttamente all’ufficio dedicato (es: Comune di Lavis: ditta ASIA – svuotamento a pagamento)

Altre domande frequenti riguardano il periodo in cui si attende il tampone di un membro della famiglia o in caso di quarantena fiduciaria scolastica di minori di anni 14:

  • come si comportano i familiari in attesa del tampone del soggetto? L’Azienda Sanitaria dice che solo chi è in attesa di tampone deve stare in isolamento fiduciario, mentre i genitori e i fratelli non sottoposti a tampone possono uscire, andare al lavoro e a scuola, ma con giuste precauzioni; altra cosa è il buon senso (per esempio in caso di sintomi)
  • il pediatra visita per altre presunte pataolgie in caso di soggetti posti in isolamento? Dipende dal pediatra, molti hanno attivato un servizio di videochiamata, altri ricevono con le dovute cautele. Naturalmente rimane fissa la possibilità di rivolgersi al 112 in casi estrema necessità
  • congedo parentale per custodia figli minori di 14 anni in quarantena fiduciaria scolastica (quindi non covid-positivi, ma si tratta del caso di ragazzi in quarantena per compagni risultati positivi): il decreto-legge 8 settembre 2020, n. 111 ha introdotto, in favore dei genitori lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, il congedo Covid-19 per quarantena scolastica dei figli. Si tratta di un congedo indennizzato da utilizzare per astenersi dal lavoro, in tutto o in parte, durante il periodo di quarantena del figlio convivente e minore di 14 anni, disposta dalla ASL competente al verificarsi di casi all’interno del plesso scolastico. Il congedo può essere fruito nei casi in cui i genitori non possano svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile e comunque in alternativa a questa tipologia di svolgimento dell’attività lavorativa. A usufruirne, inoltre, può essere uno solo dei genitori conviventi con il figlio, oppure entrambi ma alternativamente, per periodi di quarantena ricompresi tra il 9 settembre e il 31 dicembre 2020. QUI maggiori info. Attenzione: il figlio per il quale si fruisce il congedo deve essere stato messo in quarantena, ai sensi dell’articolo 5 del D.L. n. 111/2020, con provvedimento (con apposito n. di protocollo e data – dati essenziali per non vedersi respinta la domanda di congedo inps) del Dipartimento di prevenzione della ASL territorialmente competente a seguito di contatto verificatosi all’interno del plesso scolastico.
  • si può rientrare nella propria regione di residenza se si viene trovati positivi al tampone in altra regione? Come ci si deve muovere? Nelle FAQ dell’APSS (QUI) troviamo che “In via del tutto eccezionale si può trasferire l’isolamento presso un nuovo indirizzo dopo aver contattato la centrale covid per una valutazione del caso. Naturalmente lo spostamento al nuovo indirizzo deve avvenire con mezzo privato e senza avere contatti con altre persone” 
  • si può fare il tampone a domicilio?  Non c’è un servizio dell’APSS ma si può contattare un centro privato come Centro Privatassistenza di Trento (0461.091383 – via A. Fogazzaro, 23)
  • Si può fare un tampone molecolare privatamente? Sì alcuni centri li fanno. Per esempio i Centri Lifebrain del Trentino . É necessaria la prescrizione medica e la prenotazione. Il servizio è disponibile su prenotazione telefonica o via e-mail nei giorni e nelle fasce orarie di apertura del Laboratorio. In caso di positività, il Laboratorio informerà, attraverso gli appositi flussi predisposti dalle indicazioni regionali, il medico di base competente: il paziente è tenuto alla quarantena secondo le indicazioni dell’autorità competente. Il prezzo del tampone molecolare in regime privato è di 85 euro, comprensivi del prelievo microbiologico con tampone nasofaringeo.

Malga Candriai: in Bondone tra animali e buon cibo

A Malga Candriai, non troppo distante dalla città, sulla strada che porta in Bondone, si può mangiare, pernottare e vedere tanti animali in libertà.

Sono tante anche le proposte laboratoriali: dall’argilla alla lana cotta, fino al riconoscimento delle erbe spontanee e molto altro, tutto frutto dell’esperienza di Danila e della sua passione per la natura e il creare.

Qui, come anticipato, vivono tantissimi amici a quattro zampe: cavalli, lama, pecore, pecche, mucche, asini, pony, ma anche  animaletti da cortile come galline e coniglietti e in ultimo, ma non per importanza, anche le preziosissime api.

Il cibo con materie prime super scelte, tra ortaggi e frutta della loro azienda agricola e formaggi e carni dei produttori locali, è davvero unico e di qualità! Un esempio di piatto tipico? Strangolapreti con le ortiche e spinaci selvatici, Spiegeleier, “carne salada” con polenta e crauti, ma ogni stagione ha i suoi piatti tipici. Crostate con le confetture, torte di fregoloti e tante altre delizie sono all’ordine del giorno per i dessert.

QUI potete vedere la puntata del Trentino Alto Adige delle Meraviglie che abbiamo girato proprio alla Malga Candriai nell’estate 2020 per Trentino TV.

Questo luogo ci piace per tanti motivi, ma in particolare consigliamo questo posto riportando le impressioni di una famiglia che l’ha visitato di recente:

  1. è a misura di bambino ( è stata definita “pensata per i bambini, con persino il riduttore in bagno e bellissimi libri a loro disposizione” )
  2. ha tantissimi animali che si possono cibare con il fieno o il mais, che scorrazzano liberi nei prti
  3. in autunno il fogliage è wow
  4. c’è tanto spazio dove i bambini possono correre senza il rischio di incontrare auto né pericoli
  5. i gestori sono gentilissimi e pazienti con i piccoli

E non per ultimo: è vicina vicina alla città e si mangia molto bene! Promossa a pieni voti!

Per info: 329 720 6393 – danila.frizzi@gmail.com

 

Spesa a domicilio in Trentino

Abbiamo pensato che potrebbe essere utile in questo periodo avere una lista delle realtà trentine che hanno attivato un servizio di consegna a domicilio, sia di generi alimentari che di pietanze già cotte, oppure di materiale per il giardino e altro. Un servizio per voi, e – speriamo – un aiuto per chi ha piccole attività.

Trovate tutti QUI.