Author - Silvia

Sentiero fatato dal Museo Pietra Viva

Dal Museo Pietra Viva, a Sant’Orsola in Valle dei Mòcheni, parte una passeggiata semplice che arriva fino ad un labirinto vegetale molto amato dai bambini. Si tratta del sentiero fatato, percorribile anche con il passeggino da trekking con una variante un po’ più lunga (chiedete al museo). Una ventina di minuti, dislivello minimo.

La passeggiata inizia nel cortile del museo, proprio dove si cercano le pietre preziose nel ruscello.

Lungo la via diverse statue in legno intrattengono i piccoli camminatori, da quelle più grandi ai piccoli gufi, mentre silenziosi gnomi intagliati nei tronchi degli alberi custodiscono tesori da scoprire.

Si tratta di una passeggiata semplice di un paio di chilometri, all’andata per lo più in discesa e ovviamente al ritorno un po’ in salita. All’arrivo vi aspetta il labirinto, ampi prati perfetti per un pic nic e a breve distanza il fiume Fersina.


La passeggiata è perfetta per completare una visita te non prima di aver cercato un po’ di pietre preziose nel ruscello del Museo di Pietra Viva!

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: museo Pietra Viva
  • ARRIVO: labirinto vegetale
  • ALTITUDINE: 1650 metri
  • DURATA: mezz’oretta (solo andata)
  • LUNGHEZZA: un paio di chilometri
  • DISLIVELLO: minimo
  • PASSEGGINO: da trekking percorrendo la variante
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno sul percorso
Cosa fare nei dintorni

Parco degli Assizzi

Qualcuno, sul nostro mitico gruppo Facebook ci aveva nominato il “parco degli Assizzi” appena sopra Pergine; e visto che a noi piace un sacco scoprire posti nuovi ci siamo fiondati subito a cercarlo. Si tratta di un bel parco giochi che si dirama attraverso il bosco. Per scoprirlo tutto abbiamo seguito il percorso salute che viene proposto.

Parco degli assizzi (49)

Tra piegamenti, saltelli e corsette Gaia e Samuel si sono divertiti ad andare in esplorazione di questa nuova zona, al grido di “guarda mamma, un altro cartello!

Parco degli assizzi (22)

Nella parte bassa, perfetta per i bambini anche più piccoli, si trova un castello da scalare

Parco degli assizzi (23)

.i dondoli, e quella che è stata rinominata “la barca dei pirati”.

Parco degli assizzi (33)

Poco più sopra un grande campo da calcio con 2 porte.

Parco degli assizzi (51)

Tante panchine permettono a mamme e papà di riposarsi in tranquillità mentre i bambini giocano.

Parco degli assizzi (66)

La vera sorpresa è la parte superiore con una bellissima struttura in legno con ponti da attraversare, porticine, e scale (foto in alto). Un vero castello dove inventare magiche avventure.

Parco degli assizzi (58)

Unica nota negativa è l’incuria generale, ci sono parecchie piante di ortiche cresciute nei punti di passaggio e anche l’erba alta non invoglia l’esplorazione.

Parco degli assizzi (11)

E’ un vero peccato perché penso basterebbe davvero poco per renderlo un parco vivo e frequentato da parte di tanti bambini..

Sulla Montagna Animata… anche in passeggino

Pronti ad entrare in un sogno ad occhi aperti, popolato da draghi, folletti e magiche creature? In Val Di Fiemme, sul Latemar (poco più di un’ora da Trento) la montagna si anima per far vivere ai bambini indimenticabili avventure. Un unico difetto: la giornata vola, così vi troverete alle 17.30 a riprendere la funivia che vi riporta in valle con una lista lunghissima di “devo ancora fare…”. Vabbè poco male… basta convincere mamma e papà a tornare in quota (e credetemi cari bambini, non dispiacerà neanche a loro!).

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (87)

L’avventura inizia in funivia (e poi guardare le cabine, disegnate dai bambini che hanno partecipato al concorso “disegna una funivia”, è uno spettacolo! Se volete maggiori informazioni chiedete al punto info a monte) dove la voce del draghetto Tof invita i bambini ad aiutarlo nelle sue missioni,

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (2)

ma è quando si scende che si capisce appieno in che mondo fatato si è stati catapultati: un nido con all’interno piccoli draghetti che spuntano per salutare i bambini,

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (40)

un grande parco giochi, la pista dei gommoni e le discese mozzafiato dell’alpine coaster… Gaia, Samuel con Giulia e Giada (che ci hanno fatto compagnia) non sapevano più da che parte guardare.

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (9)

Passeggiate qui ce ne sono per tutti i gusti, noi dopo aver seguito il dragologo che ci ha raccontato tutto, ma proprio tutto sulla vita dei draghi, avevamo voglia di qualcosa di semplice e poco impegnativo… così abbiamo seguito il sentiero dei draghi (perfetto anche con il passeggino) dove, tra una foto e l’altra, abbiamo aiutato il draghetto Tof a ritrovare la sua mamma. Montagna animata

La passeggiata, non più di un’oretta prendendola con calma (forse un pochino di più perché le cose da vedere e scoprire sono davvero tantissime!) offre tantissimi spunti. Si può partecipare alla missione (come abbiamo fatto noi) per aiutare Tof a ritrovare la sua mamma, si può comprare il giocolibro (5 euro al punto informazioni) e seguire gli indizi per risolvere l’enigma finale oppure si può passeggiare lasciandosi guidare dalla fantasia… a chi appartiene quel grande uovo rosso?

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (65)

E chi ha piazzato quei sassi colorati nel terreno?

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (60)

E che bellezza sentirsi un pochino draghi… con grandi e forti ali con cui volare lontano!

Latemar-montagna animata - Trentonoi dei Bambini (86)

Una passeggiata in questo angolo fatato, in qui i sogni si realizzano è una meraviglia per tutte le età… e poco male se i più piccolini, sdraiati nel loro passeggino, non apprezzano fino in fondo lo splendore delle opere che si possono ammirare… potranno dormire tranquilli rinfrescati dalle fresche fronde degli alberi che svettano in questa vallata.

Voglia di continuare l’avventura insieme ai draghi? Quando tornate a casa convincete mamma a papà a portarvi a vedere Eliott il drago invisibile… Manuela l’ha visto e assicura che sia meraviglioso!

 

Idee per un picnic nel verde

Da sempre il Ferragosto (che quest’anno poi coincide con un meraviglioso weekend) è sinonimo di picnic nel verde. Noi siamo del genere “una coperta e via” seduti in mezzo al prato, senza scarpe e con l’erba fresca che solletica i piedini, ma per chi preferisce avere a disposizione un tavolo da apparecchiare, non si ha che l’imbarazzo della scelta: ne abbiamo per tutti i gusti!

Lago di levicoUn classico, per una giornata in ammollo è il lago di Levico, sufficientemente vicino a Trento da non ritrovarsi imbottigliati nel traffico, ma abbastanza lontano da permettere di respirare l’aria di vacanza. Lungo le sue sponde ci sono tantissimi tavolini da  picnic. Qui le alternative sono molteplici: potete crogiolarvi al sole mentre i bambini giocano e fanno il bagno, fare un salto nella vicina Taverna, per fare un tuffo in piscina (non dimenticate di portare con voi la nostra CARD!), o fare un giro attorno al lago per smaltire il pranzo…

Un altro bel posto in cui trovare lo spazio ideale per un picnic nel verde sono i laghetti di Coredo e Tavon. La passeggiata intorno al lago è molto semplice e adatta a tutti, il panorama è davvero bellissimo… unico difetto è che sono talmente belli da essere gettonatissimi, ma che vi posso dire, se piacciono a tutti un motivo ci sarà!

lago-tovel-e-val-di-nonSempre in Val di Non si trova lo splendido e leggendario lago di Tovel. Non si tinge più di rosso come un tempo, ma riesce lo stesso a conservare l’antica magia. La passeggiata intorno al lago dura in tutto un’oretta non è impegnativa ma non adatta ai passeggini (per lo meno non  per tutta la sua lunghezza). Se non vi è mai capitato di specchiarvi nelle sue acque è una mancanza che va colmata al più presto, non ve ne pentirete!

DSC_2527Se preferite la Val di Sole il consiglio è l’area Le Plaze vicinissima al MMape di Croviana: un torrente, un laghetto, le ochette, tavoli e panchine e tantissima pace. Portatevi anche le bici magari 😉 che la ciclabile è proprio lì. Per quel che riguarda Ossana invece anche al Bosco Derniga troverete una bella area picnic, sarebbe l’occasione giusta per visitarlo! E semmai, se qualcuno più veloce di voi avesse preso già il posto, potete sempre optare per la Valpiana, poco più avanti.

Non si tratta di un lago ma di un torrente… ma che torrente! A Pieve Tesino dal centro del paese parte questa passeggiata che porta sulle sponde del Torrente Grigno. 13059479_10209024959645451_1096728732_nNoi ci siamo stati in una (ahimè) ventosa giornata di primavera, ma questo lungo weekend potrebbe vederci tornare. Pare si tratti dell’antica via che usavano i pastori per portare ad abbeverare il bestiame, quello che so per certo è che è una bella passeggiata nel bosco che culmina in questo luogo da favola: semisconosciuto è l’ideale per passare una giornata tranquilla fuori dalle mete più gettonate… e se la giornata è calda (come pare saranno in questi giorni) immergere i piedi nell’acqua fredda sarà una vera delizia!

Per chi ama la “Comano Valle Salus” consigliamo assolutamente il parco delle Terme di Comano, con ingresso a Ponte Arche o, appunto a Terme di Comano. Un posto spettacolare, con il Sarca che scorre fresco, il laghetto, tanto spazio per giocare. Non andateci con gli amici a quattro zampe perchè non possono entrare purtroppo, ma a parte questo dettaglio per il resto solo belle sorprese!

La Paganella ci regala sempre magnifiche sorprese, e il percorso dei faggi e dell’acqua è una di queste. Partendo da Fai si intraprende questo semplice percorso ad anello che porta alla scoperta dell’importanza dell’acqua in questo territorio. Attraverso ponti, torrette sospese (da cui è possibile ammirare l’intera Piana Rotaliana) e sentieri nel bosco, avrete la possibilità di immergervi totalmente nella natura, un picnic qui è davvero imperdibile!

Proprio vicino a Trento, a Cadine, si entra nel Sorasass, un posto davvero unico dove si passeggia nel bosco, si ammira un panorama a strapiombo sulla città e si visitano antiche trincee… insomma non manca nulla per scatenare la fantasia dei più piccoli! Non mancano neanche i tavoli da picnic, ma la cosa migliore da fare, secondo me, è trovare l’angolo di bosco che maggiormente stimola la fantasia dei vostri bambini e lì stendere le coperte. Loro potranno giocare in un ambiente davvero sicuro prima di riprendere questa passeggiata ad anello che riporta alla macchina.

pian del gaccSempre senza allontanarsi troppo da Trento Ferragosto potrebbe essere il momento giusto per una bella gita al parco giochi in quota delle Viote, vicino al Giardino Botanico Alpino. Ve lo avevamo raccontato qui e ci era piaciuto tantissimo!

Il Pian del Gacc è uno di quei posti che ti entrano nel cuore: due grandi parco giochi e un sentiero nel bosco su cui vegliano silenziosi nani scolpiti nel legno. La passeggiata volendo arriva fino al lago di Santa Colomba un altro splendido posto, in quella meraviglia che è l’Ecomuseo dell’Argentario, per un pranzo all’aria aperta.

Se siete invece alla ricerca del relax, che più relax non si può non avete che una cosa da fare: andare al parco Palù, tavoli, panchine, tantissimi giochi disseminati in un’area grandissima… cosa si può volere di più?

E per il pranzo? Ecco un’idea semplice per un pranzo al sacco: la focaccia rossa ripiena.

E voi? Avete delle zone picnic preferite? Quali sono? Aiutateci a completare la nostra lista!

Dal Solasna alle Trincee passando nel bosco!

Cosa c’è di meglio di una bella passeggiata nel bosco per stimolare l’appetito? Se poi la passeggiata porta ad un posto magico come l’agritur Solasna non c’è niente da fare: tocca mettere gli scarponi e rimanere affascinati! Partendo Da Cis ( 50 minuti da Trento, il primo paese che si incontra subito dopo il cartello che indica l’inizio della Val di Sole – ma non ingannatevi, siete ancora in Val di Non) si può percorrere una bella passeggiata che in poco più di un’ora porta a San Giacomo e all’agritur Solasna.

Noi purtroppo, a causa di indicazioni sbagliate che ci hanno portato fuori strada, siamo riusciti a fare un giretto nei dintorni di Cis (tra l’altro godendo di una vista davvero spettacolare)

solasna (8)

prima di arrenderci e riprendere la macchina per arrivare a San Giacomo; l’ora di pranzo era ormai arrivata da un po’ e i bambini iniziavano ad avere davvero troppa fame per potersi godere appieno una passeggiata nel bosco. In compenso abbiamo capito da dove si parte: cercate l’inizio del cammino Jacopeo D’Anaunia segnato da una grande croce, è una strada asfaltata che passa in mezzo ai campi che in breve si trasforma prima in strada sterrata e poi in sentiero nel bosco.

solasna (5)

Arrivati al Solasna abbiamo fatto finalmente conoscenza con la mitica Nicoletta (impossibile non rimanere contagiati dal suo entusiasmo), Gaia e Samuel, che erano già stati qui, ci hanno presentato tutti gli animali presenti: il vitellino, l’asinello, i coniglietti e le gallinelle… E’ stato bello vederli muovere con la disinvoltura di chi si trova a casa propria… e qui al Solasna è così che si si sente: per una manciata di ore questo posto incantevole è un pochino tuo.

solasna (12)

arrampicata_palestraroccia_sassias_sangiacomojpgDopo un pranzo davvero spettacolare (Samuel si è mangiato ben 5 gnocchi di ricotta, e non stiamo parlando di gnocchetti ma palline da golf in versione commestibile – e buonissima) siamo partiti per la nostra passeggiata. Chiedete a Nicoletta, vi saprà indicare tutti i punti di partenza, noi siamo arrivati fino alla parete di roccia Sassias (perfetta anche per i bambini) che si trova a poche centinaia di metri sopra San Giacomo (raggiungibile anche in macchina).

Da qui parte il suggestivo sentiero nel bosco che in circa un’ora porta fino a Cis.

solasna (6)

Noi avevamo una meta ben precisa: le trincee (che come ho già detto quando siamo andati a vedere quelle sul monte Celva e il Sorasass ci affascinano sempre tantissimo), in questo caso si tratta di resti di trincee bianche (cioè mai utilizzate) da cui si gode una vista spettacolare sulla vallata sottostante.

solasna (26)

Purtroppo la giornata era davvero caldissima così abbiamo desistito e dopo la visita alle trincee siamo tornati al Solasna: impossibile resistere al richiamo della piscina che aspettava i bambini nel giardino!

solasna (36)

Un paio di sguazzi, uno sguardo ad un cielo che profumava di pioggia, la promessa di ritornare al più presto (Gaia si è letteralmente attaccata alla gonna di Nicoletta supplicandola di “tenerla un altro giorno a fare da cameriera”) e via per il rientro a casa.

solasna (11)

Simpatia travolgente, buona cucina, animali da coccolare e panorama mozzafiato non bastano per convincervi a fare un salto a trovare Nicoletta al Solasna? Allora vi dico un segreto: scaricate la nostra CARD gratuita, tutti i bambini fino ai 12 anni potranno avere il “Baby Piatto del Solasna” gratis: un piatto unico oppure un tris di primi a scelta tra il menù del giorno.

Cercate una ragazza alla pari? Nuove disponibilità!

Cercate una ragazza alla pari che durante l’anno scolastico possa darvi una mano con la gestione dei figli ed allo stesso tempo insegnare loro una lingua? Ecco un’associazione seria trentina che sta lavorando proprio in questo periodo ai nuovi abbinamenti.
Qui le info:
  • ragazze tedesche di età compresa tra i 18 e i 23 anni selezionate dai loro partner esteri disponibili a trascorrere un’esperienza in Italia a partire da settembre 2016 per 6-9 mesi
  • hanno già avuto esperienze con bambini certificate da lettere di referenza
  • mansioni: prendersi cura dei bambini, giocare con loro, aiuto compiti, accompagnarli/andarli a prendere a scuola/ad attività pomeridiane
  • i bambini di cui si possono prendere cura hanno un range tra i pochi mesi e i 12 anni
Requisiti per ospitare:
– accogliere una persona nella propria casa come un membro della famiglia e non come un “dipendente”
– Aupair deve avere una camera propria

– corrispondere una “paghetta mensile” (massimo 30 ore a settimanali, base paghetta settimanale: 60 euro)

Per maggiori info contattare l’Associazione InCo (Interculturalità&Comunicazione) di Trento all’indirizzo e-mail aupair@incoweb.org

Una giornata in Vigolana… anche con il tempo così così :)

Ok, ci dobbiamo arrendere – almeno momentaneamente – a questo meteo un po’ incerto… però devo dire che può essere una buona occasione per trovare delle valide alternative ai soliti laghi. Per me è sempre stato così: un po’ per affezione, un po’ per abitudine, in estate vado spesso nei soliti posti: Molveno e Andalo, Levico, Torbole, Laghi di Lamar… invece ci sono tanti altri bellissimi posti a misura di bambino assolutamente da esplorare! Un territorio che ho scoperto da qualche anno e che apprezzo sempre di più è decisamente la Vigolana. E anche ieri non mi ha deluso. Da Trento arrivate a Vattaro, poi imboccate sulla destra via Doss del Bue e proseguite per alcuni chilometri. Vi colpiranno subito i verdi prati, la natura rigogliosa e il bellissimo panorama sul lago di Caldonazzo che scorgerete di tanto mano a mano che  salite. E poi la grande quantità di animali da fattoria che vi sbucheranno inaspettatamente sul percorso: ieri abbiamo incontrato due asinelli che risalivano tranquilli la strada diretti chissà dove, poi ci sono le mucche in alpeggio e capre, caprette e caproni che fanno una grande confusione ma sono così simpatici! Un’interessante deviazione si trova all’altezza della curva in cui compare il cartello “MANEGGIO A 2KM”: una stradina non asfaltata, pianeggiante, che porta in breve tempo all’Azienda agricola Giacomelli che, seguendo la più antica tradizione contadina, alleva ovini e caprini, oltre ad offrire all’ospite la visita della sua struttura, con degustazione e vendita dei prodotti del suo lavoro, formaggi e ricotte di capra  (info: 3476488002). Oltre alle pecore e alle caprette i bambini potranno ammirare addirittura un bisonte!

La gita prosegue poi a Malga Doss del Bue, a poco più di mille metri d’altitudine, dove i bambini troveranno un piccolo parco giochi, una sabbiera con tanto di ombrellone per proteggerli dal sole, una casetta in cui giocare e anche tavolini bassi su cui mangiare. Noi, ieri, dopo essere andati nel bosco vicino per funghi (e aver trovato 9 porcini, di cui uno GIGANTE), ci siamo fermati per pranzo: ravioli ripieni di ricotta e gnocchi  (entrambi fatti in casa) con dei funghi molto buoni, per poi fermarci in relax all’aperto sulle sdraio mentre i bambini giocavano contenti.

E che fare nel pomeriggio? Semplice: con una breve passeggiata di 10 minuti si arriva al Maso del Sole, dove i più piccoli potranno fare una giro nel bosco con i pony (5 euro), prendere una lezione di un’ora a cavallo (22 euro) e comunque accarezzare gli animali. Che dite? Una giornata molto carina, in totale relax, in un luogo non ancora preso d’assalto dal turismo di massa. Fateci saper come è andata!

Cosa non perdersi in Val di Non

Avete la fortuna di passare qualche giorno di vacanza in Val di Non e vi state chiedendo cosa assolutamente non dovete perdervi? La domanda, in realtà, è davvero difficile, perché le strutture e le passeggiate a misura di famiglia sono davvero tantissime, ma per aiutarvi nella scelta, ecco alcuni nostri suggerimenti.

Rio Sass (2)Canyon? Vi piacciono i canyon? In val di Non ce ne sono ben due, entrambi meravigliosi: il Rio Novella e il Rio Sass, che a noi piace così tanto che almeno una volta all’anno una visita ci scappa. Si attraversa il paese di Fondo fino ad arrivare all’imbocco di questo imponente canyon scavato nella roccia: il fragore dell’acqua è assordante ma poco male, questa meraviglia della natura lascia senza parole. Ricordatevi di scaricare la nostra CARD, avrete diritto, per ogni biglietto acquistato ad un biglietto omaggio per poter ritornare al canyon fino alla chiusura della stagione 2016. Se la visita al canyon non vi basta continuate la Passeggiata fino al lago smeraldo: ne vale davvero la pena!

Castel Thun: nel cuore della Van di Non, circondato da verdeggianti colline e gustosi meleti si trova questo maestoso maniero che domina la vallata. Al suo interno si possono ritrovare le stanze perfettamente ricreate con mobili ed accessori dei secoli passati. Perché ci piace? Perché fare un tuffo nel passato alla scoperta delle nostre origini è sempre bello! E poi i possessori della nostra CARD avranno anche diritto ad uno sconto sul biglietto d’entrata.

castel-thun-in-val-di-non

Per lo stesso motivo ci piace un sacco anche il Museo Retico di Sanzeno (e visto che siete qui non potete non fare anche la passeggiata che porta al Santuario di San Romedio), dove è possibile ripercorrere, nei secoli, la vita dei reti e di tutti li abitanti della Val di Non.

Sores park9Se siete invece in cerca di avventura, guardando il mondo dall’alto, non potete non fare un salto nel meraviglioso parco avventura Sores Park sull’altopiano della Predaia. Divertimento assicurato anche per i più piccoli grazie ai mini percorsi (dai 2 ai 6 anni) del Sores Kids. Per i possessori della CARD merenda omaggio con pane e nutella!

E se fosse invece una passeggiata? Le scelte, in questo caso, sono tantissime! Noi vi consigliamo una visita al Lago di Tret e a Malga San Felice: paesaggi incontaminati e selvaggi per una vera immersione della natura di questa vallata.

Lago di Tret

Sempre al lago, ma decisamente più rilassante è la passeggiata intorno ai laghetti di Coredo e Tavon, in questo caso magari scegliere un giorno infrasettimanale perché sono così belli da essere gettonatissimi! In più la passeggiata che li congiunge è davvero semplice e alla portata anche dei bambini più piccoli.

Un’altra semplice passeggiata (con bellissimo parco… che non guasta mai) è il sentiero Margherita, un’ora di cammino adatto anche ai passeggini che parte da Cunevo per addentrarsi nel bosco offrendo meravigliosi scorci sull’anima più selvaggia di questa vallata.

Se dopo tutto questo esplorare poi vi venisse voglia di qualcosa di dolce, non vi resta che fare un salto alla gelateria Toys Shop di Cles: gelato, Lego e palline colorate… cosa potrebbero chiedere di più i vostri bambini? Se poi esibirete la nostra CARD, avrete diritto a:

  • panna montata gratuita con cono o coppetta da asporto (2 gusti)
  • cono o coppetta due gusti da asporto gratuita con consumazione di due coppe gelato ai tavoli (perfetti per chi ha bimbi piccoli)
  • 10% sulle confezioni Lego in vendita

Se la vostra idea è una vacanza con il camper, potete scegliere di fermarvi presso l’area sosta di Coredo Tavon o presso il bel camping Park baita Dolomiti.

 

Serena Ziglio ci parla di “Parto e Movimento”

Serena Ziglio, insegnante qualificata di Parto e Movimento, colpisce subito, anche al telefono, con la sua voce dolce e pacata. Ci vuole giusto un attimo per capire che prendersi cura delle mamme in attesa per lei non è solo un lavoro ma una vera e propria vocazione.

Le chiedo di parlarmi del corso che tiene per accompagnare le mamme fino al meraviglioso (ma impegnativo) momento della nascita di un figlio, e a stento trattiene l’entusiasmo mentre mi racconta delle forti emozioni che la travolgono ogni volta che ha a che fare con una nuova vita che si prepara a venire al mondo. Il rischio di divagare è forte (già sono tentata di raccontare per filo e per segno la nascita di Gaia e Samuel) così decido di partire sul pratico e chiedo “come si articolano i corsi? Cos’hanno di diverso da un classico corso di preparazione al parto? Magari uno di quelli organizzati dal consultorio?”

DSCN0451“Prima di tutto una precisazione – mi dice – i nostri corsi non sostituiscono quelli organizzati dal consultorio ma sono a loro complementari. Durante le nostre lezioni, della durata di un’ora e mezza l’una, si impara a prendere confidenza con il proprio corpo in modo da arrivare consapevoli al momento del parto.

Le donne, arrivano spesso impreparate in sala parto, è importante sapere che, ad esempio, a seconda dei movimenti che si compiono, si sollecitano determinate ossa del bacino che possono aiutare il bambino a farsi strada nel canale del parto. I nostri sono corsi pratici, si lavora sulle esperienze e sulle sensazioni, si impara ad ascoltarsi ed ad ascoltare il bambino.”

Con la mente viaggio alla nascita di Gaia, un’esperienza tutt’altro che rilassante e mi domando se, con una maggiore consapevolezza, le cose sarebbero potute andare diversamente… Impossibile saperlo, ma è bello pensare che le nuove mamme possono contare su tante risorse in più: sono passati solo 9 anni, ma passi avanti se ne sono fatti parecchi.  A questo punto sono curiosa e le chiedo della sua formazione.

Nasco come biologa e operatrice Shiatsu. Mi è capitato spesso di occuparmi di donne durante la gravidanza è stato quindi naturale per me approfondire l’argomento. Ho conosciuto in Spagna Nuria Vives Pares e il suo metodo “Parto e Movimento®”, è stato amore. Ho iniziato la formazione e da febbraio sono operatrice sul territorio Trentino.”DSCN0506

“Come sei entrata in contatto con lei?” Mi informo.

“Ho conosciuto Nuria tramite un’ amica fisioterapista. Ero interessata ad approfondire il discorso sul perineo, mi sembrava un buon punto di partenza per iniziare ad esplorare più a fondo il mondo della gravidanza. Avendo la fortuna di conoscere lo spagnolo mi sono potuta permettere di andare a conoscerla “in casa”. All’epoca non immaginavo che questo corso mi avrebbe portato a diventare insegnante di Parto e Movimento, sapevo che Nuria offriva una formazione specifica per il parto, ma non essendo ostetrica temevo di non avere la qualifica necessaria.

Da allora l’aereo per la Spagna l’ho preso diverse volte e credo continuerò a farlo: ho già dei progetti futuri che puntano proprio su una formazione specifica sul perineo, pensata per il post-parto e la menopausa.”

“Siete in molte in Italia?” Le chiedo. Lei sorride (lo sento anche attraverso il telefono), e mi spiega “in Trentino sono l’unica e in tutta Italia siamo pochissime. Ma si stanno formando sempre più operatrici, quindi presto saremo tantissime. Ed è una bella cosa, perché tutte le mamme hanno diritto ad un parto consapevole!”

“Altre cose che dovrei sapere?” Mi informo.

“I corsi sono dedicati alle mamme, ma i papà non solo sono ben accetti ma anzi, viene proprio consigliato loro di partecipare. E con partecipare intendo in maniera attiva, provando gli stessi esercizi delle loro compagne. In questo modo diventano soggetti attivi durante il parto, capiscono quello che prova la futura mamma e di conseguenza possono aiutarla al meglio.”

Quindi basta papà manichino in sala parto! Questa si che è una buona notizia!

DSCN0437Un’ultima cosa prima di chiudere (anche se avrei potuto andare avanti a chiacchierare con Serena per ore). “Il corso dura due mesi circa e viene consigliato dai quattro mesi in avanti. E’ meglio partecipare prima o negli ultimi mesi di gravidanza?

“Domanda complicata, perché non esiste una risposta definitiva. Se si partecipa nei primi mesi di gravidanza si ha più tempo per metabolizzare ed entrare in confidenza con il metodo. Se si partecipa negli ultimi mesi si arriva sicuramente al parto più freschi. Io potrei consigliare di partecipare presto per poi fare una lezione individuale (o di gruppo, magari con le compagne di corso) a fine gravidanza per rinfrescare gli argomenti.” Che dire? A me pare una soluzione splendida!

“Un’ultima domanda” lo so, lo avevo già detto… ma questa volta sul serio! “Qual è la parte del tuo lavoro che più ami?

La sento titubante… come si fa a scegliere qualcosa quando si mette una tale passione in tutto quello che si fa? Ci pensa un attimo poi decide “Una parte del lavoro che amo molto e che conquista sempre tutte è il lavoro con la fascia. La fascia è un tessuto che si può appendere al soffitto (per chi ha la fortuna di avere delle travi a vista o dei ganci specifici) ma che si può facilmente adattare anche per un uso più casalingo, inserendola fra i battenti di una porta ad esempio. E’ uno strumento utilissimo per il giorno del parto perché sostiene (che tu sia seduta su una palla, in piedi o accovacciata), aiuta ad aprire la cassa toracica aumentando la capacità respiratoria, diminuisce la pressione sul perineo e favorisce la propria intimità (da non sottovalutare!!!). Per ultimo:è divertente. Le mamme di solito mi guardano perplesse la prima volta che la propongo e anche un po’ spaventate, salvo poi non staccarsene più…” Ora si che sono proprio dispiaciuta di non aver conosciuto Serana prima della nascita dei miei figli!

Se siete curiose di saperne di più potete trovare Serena sulla sua pagina facebook “Shiatsu Trento“, o potete contattare Serena al numero 339 46 04 312.

Vi consigliamo anche la lettura dei libri “Partorire in Movimento” e “Il perineo femminile e il parto” per farvi un’idea degli argomenti trattati…. giusto per stimolare la curiosità prima di partecipare al corso.

I prossimi corsi inizieranno il mercoledì sera dalle 19 alle 20.30 (dal 3 agosto al 21 settembre)

il giovedì mattina dalle 11 alle 12.30 (dal 4 agosto al 22 settembre). E non dimenticate: con la nostra favolosa CARD avrete diritto a sconti speciali!

 

Sul Paion del Cermis… dove si domina la valle

Apertura impianti: dal 4 luglio al 6 settembre 2020. Qui costi e info. 

L’Alpe Cermis (partenza funivia da Cavalese o dal parcheggio/area sosta camper sulla strada per Predazzo) regala emozioni davvero uniche: un vero paradiso per le famiglie a meno di un’ora di strada da Trento!

L’emozione inizia già a valle, dove abbiamo preso l’ovovia  (info e costi, QUI) che ci ha portato alla stazione intermedia, luogo in cui si trova Cermislandia, un bellissimo parco con scivoli, laghetti, dighe, birilli da colpire, la teleferica e un ricco programma di attività per i bambini attivo durante tutta l’estate, scopritelo QUI!

Noi abbiamo avuto l’occasione di provare “la giornata dei boscaioli”. I bambini hanno potuto costruire  la loro piccola baita per trovare riparo in caso di pioggia, trasportare i tronchi, facendoli scendere a valle con la teleferica e utilizzando il canale d’acqua come insegna la tradizione della Val di Fiemme. Ecco la nostra esperienza!
Il parco si trova nei pressi della Baita Tonda situata a 1200 metri, ideale per una gustosa pausa pranzo o merenda. Da qui parte il secondo tronco di telecabina che in soli 12 minuti vi condurrà alla località Cermis (2000 m) e al rifugio Eurotel. L’ultimo tratto è invece da fare in seggiovia e conduce ai 2260 metri del Paion del Cermis. La prima cosa che troverete scesi dalla seggiovia farà la gioia dei vostri bambini: la piccola fattoria didattica ‘Jjjaa Jjaa Hoo’ con cavalli, asinelli, pecorelle e oche.

Poi vi aspetta il piccolo (ma davvero carino) parco giochi del rifugio.
Pochi passi e si arriva al Panoramio 360, lo spettacolare osservatorio panoramico da cui si domina l’intera vallata, le montagne circostanti e i sentieri. La vista da quassù è davvero mozzafiato!
Una passeggiata, non troppo impegnativa e molto bellada fare con i vostri bimbi vi porterà in circa un’oretta ai laghi del Bombasel. Noi abbiamo avuto l’occasione di farla più volte, ed è sempre uno spettacolo! Ecco il nostro racconto!

Per riscendere a valle avete 2 opzioni: prendere la seggiovia e fare il tragitto inverso, o scendere per una ventina di minuti fino al rifugio Eurotel e per un’ora abbondante fino a Cermislandia, la discesa però, a causa della forte pendenza, è un po’impegnativa.