Author - Elisa

Festa del Ringraziamento a Bolzano

Sabato 19 ottobre 2024 dalle 8.30 alle 17.00 torna la Festa del Ringraziamento in Piazza Walter a Bolzano: la giornata dedicata alla natura e al buon raccolto con Gallo Rosso, che sarà presente per omaggiare Madre Natura. Una trentina di coltivatori diretti espongono i loro prodotti genuini, lavorati o freschi: confetture di frutta, vino, succhi, birra, castagne, formaggi e yogurt, pane, frutta e verdura, frutta essiccata, erbe, spezie, farina, speck e insaccati, carne fresca, grappe e liquori, uova, miele e cosmetici biologici. Una bella opportunità per comprare prodotti provenienti direttamente dal maso e conoscere prodotti regionali di ottima qualità.

Gli interessati potranno così dialogare con i produttori e chiedere direttamente a loro i metodi di coltivazione e di lavorazione dei prodotti, gli ingredienti, la provenienza e ogni genere di curiosità e informazione che vogliano soddisfare.

I prodotti con il marchio Gallo Rosso, infatti, sono noti come prodotti di alta qualità, in quanto almeno il 75% delle materie prime deve provenire dal maso, essere lavorato in loco e superare una degustazione fatta da una commissione di esperti per ottenere il sigillo di Gallo Rosso.

Festa del Ringraziamento a Bolzano

Festa del Ringraziamento: il programma

Su 33 espositori totali, Gallo Rosso sarà presente con 18 contadini, gli stand rimanenti verranno occupati da varie associazioni agricole, il fondo di solidarietà rurale e altre realtà.

Il programma della manifestazione prevede a partire dalle ore 10.30, ogni ora, degli show cooking con prodotti regionali che insegna ai partecipanti a preparare piatti tipici della cucina tradizionale altoatesina.

I più piccoli, a loro volta, potranno giocare con il fieno in un’area creata appositamente, e visitare un piccolo zoo dove accarezzare animali tipici del maso.

Festa del Ringraziamento a Bolzano

Per chi è interessato a scoprire il mondo dei trattori, può visitare una piccola esposizione di modelli “Oldtimer” in Via della Mostra, adiacente a Piazza Walter.

In questa giornata incentrata sulle tradizioni popolari, non poteva mancare l’intrattenimento dal vivo con le bande locali e i tipici “battitori di scarpe” tirolesi.

Info utili sulla manifestazione

La Festa del Ringraziamento è un green event, ossia una manifestazione che si svolge secondo i principi della sostenibilità, tema sempre più importante per l’ambiente che Gallo Rosso, insieme ai suoi contadini, promuove e supporta. In quest’ottica, i partecipanti sono invitati ad usare mezzi di trasporto ecosostenibili come il treno, la bicicletta o l’autobus.

Altre informazioni utili sulla Festa del Ringraziamento 2024.

Gallo Rosso

Se qualcuno non conoscesse ancora bene Gallo Rosso può trovare QUI informazioni aggiuntive, si tratta comunque del nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l’attività di oltre 1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund).

La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è riconoscibile grazie a dei fiori che vengono assegnati da 1 a 5: più alto è il numero dei fiori migliore è la struttura. Inoltre, l’Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all’artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). QUI trovate i nosti masi del cuore.

La filosofia dell’Associazione Gallo Rosso è “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini” e lo fa anche con eventi come la Festa del Ringraziamento. Gallo Rosso è anche su facebook.

Festa della castagna di Roncegno

Nel cuore di Roncegno Terme torna dal  al la Festa della castagna, dedicata al frutto simbolo dell’autunno. Bancarelle di prodotti tipici, laboratori per bambini e le immancabili caldarroste torneranno ad animare le strade di questo bel paese della Valsugana. Non mancano escursioni tra i castagni e stand gastronomici.

Accompagneranno questi due giorni di festa il mercatino della castagna e quello degli hobbisti; nel primo, oltre alla vendita della tradizionale castagna di Roncegno, ci saranno assaggi enogastronomici, dolci a base di castagna e caldarroste; nel secondo possibilità di acquistare prodotti dell’artigianato e dell’agricoltura locali.

Programma completo QUI.

Parcheggi

Per i camper è previsto un parcheggio presso la località Ferme, disponibile anche un’area sosta a pagamento presso l’agricampeggio Montibeller in via Prose,1.

Info:

APT Valsugana Lagorai Terme Laghi
📧 info@visitvalsugana.it
📞 Tel. 0461 727700

Pro Loco di Roncegno Terme
📧 prolocoroncegno@gmail.com
📞 Tel.345 3317886

Nella nostra agenda tanti altri eventi.

Settimane della Castagna a Velturno

Come ogni anno, ritornano le caratteristiche Settimane della Castagna, frutto simbolo del paese di Velturno. L’evento si terrà dal 19 ottobre al 10 novembre 2024. Un programma per tutti, come raccolta delle castagne, esperienza, escursione guidata per bambini, percorsi dei sapori, ricette tipiche della gastronomia contadina e molto altro. Altre feste della castagna in Alto Adige QUI e sagre autunnali in Trentino QUI.

Protagonista indiscussa la castagna naturalmente. Il castagno è il simbolo di Velturno: circa 3.300 castagni lo circondano e lo fanno diventare il paese del castagno. Un insieme di escursioni guidate, visite guidate, degustazioni, concerti e il “Niglsunntig”, una grande festa nel centro di Velturno dove le associazioni locali offrono specialità a base di castagne.

In queste settimane di festa, nelle giornate di domenica, lungo il sentiero del castagno troverete agricoltori locali che offrono castagne, vini gustosi e prodotti del maso. Interessante l’escursione per bambini che potranno camminare insieme nel bosco di castagni, raccontare storie ed arrostire castagne sul fuoco aperto.

Alcune attività sono a pagamento e su prenotazione entra il giorno prima dell’appuntamento presso l’ufficio Informazioni 0472.855 290 | info@klausen.it

Trovate il programma completo QUI.

Cosa fare nei dintorni:

Potrebbero interessare altre sagre ed eventi autunnali, scoprili QUI.

Tesino: cosa fare con i bimbi

Una guida dedicata alle tante attività da fare in Tesino: passeggiate, escursioni, grotte, esperienze e molto altro!

BIOLAGO – CASTEL TESINO

Un’alternativa alla piscina per rinfrescarsi nelle giornate più calde: la caratteristica del biolago è la depurazione naturale. Superficie balneabile con area bambini. Tutte le info QUI.

GROTTE DI CASTEL TESINO

Dopo una passeggiata abbastanza impegnativa si raggiunge la grotta che si visita in gruppo con una guida. Tutte le info QUI.

OSSERVATORIO ASTRONOMICO DEL CELADO – CASTEL TESINO

La struttura ha una cupola contenente un telescopio e diversi strumenti di osservazione. Propone anche visite su prenotazione. Tutte le info QUI.

DOLOMITI ADVENTURE – CINTE TESINO

Parco avventura con 5 percorsi di diversa difficoltà a seconda dell’altezza e dai collegamenti tra le piattaforme. Tutte le info QUI.

IL NUOVO PARCO GIOCHI – PIEVE TESINO

Un’ampia area verde recintata nella zona sportiva di Pieve Tesino con diverse strutture per il divertimento dei più piccoli. L’attrazione principale è sicuramente la grande struttura in legno dove ci si può arrampicare, attraversare ponti traballanti e scivolare a tutta velocità lungo il tubo. altalene, dondoli singoli o doppi, ceste dondolanti e tanto spazio per correre liberi e in sicurezza. Tutte le info sul nuovo parco di Pieve Tesino.

L’ARBORETO E IL GIARDINO D’EUROPA – PIEVE TESINO

Un’oasi verde di 14 ettari visitabile liberamente tutto l’anno. All’ingresso dell’arboreto del Tesino trovate il Giardino d’Europa, un trionfo di colori e profumi. Il percorso ad anello di circa tre chilometri è semplice e adatto a tutti. Ecco le tappe da non perdere: il roccolo, il labirinto di meditazione, il laghetto e la torbiera. Tutte le informazioni sull’arboreto del Tesino e il Giardino d’Europa.

IL COLLE DI SAN SEBASTIANO – PIEVE TESINO

Il colle di San Sebastiano sorge sopra l’abitato di Pieve Tesino ed è un bellissimo parco verde. Un lungo viale, molto curato e abbellito dalle stature che rappresentano Sant’Antonio da Padova e San Francesco, conduce all’antica chiesetta di San Sebastiano, risalente al 1479. Nel prato si trovano panchine, fiori, piante, una grande fontana e un belvedere. Appena sotto un piccolo parco giochi con scivoli e altalene.

SENTIERO DELLE FONTANELLE – PIEVE TESINO

Una bella passeggiata semplice in mezzo al bosco adatta ai bambini, dal centro del paese verso il torrente Grigno. Tutte le info QUI.

ECOMUSEO DEL TESINO

L’Ecomuseo ha diversi punti di interesse che raccontano le caratteristiche di questa zona, del suo popolo e dei nomi che sono qui nati e hanno lasciato traccia nel mondo. Tutte le info QUI.

RIFUGIO MONTE LEFRE – PASSO BROCON

Dal rifugio parte una semplice e panoramica passeggiata, incontrerete diversi punti dove ammirare l’intera vallata e i monti circostanti. Tutte le info QUI.

MALGA CAVALLARA – PASSO BROCON

La malga produce tanti prodotti caseari innovativi: caciotta morbida con lo zafferano, caciotta con erbe aromatiche, robiola stagionata, yogurt fresco a vari gusti tra i quali anche strudel, cioccolato e pere. Da qui partono alcune passeggiate. Tutte le info QUI.

TRODO DEI FIORI – PASSO BROCON

Sentiero botanico con oltre 300 piante diverse di media difficoltà con circa 450 metri di dislivello. Percorso in costante salita con vista meravigliosa sulla catena del Lagorai. Tutte le info QUI.

I MILLE VOLTI DEL BOSCO – PASSO BROCON

Un sentiero didattico che parte dalla località Marande, proprio dove ci sono gli impianti di risalita del Lagorai e raggiunge l’antica malga Prà Pezzè. Tutte le info QUI.

MALGA VALFONTANE – PASSO BROCON

Bella struttura, con vista sulle Pale di S.Martino dove acquistare e gustare i loro prodotti caseari. Il piccolo agriturismo propone piatti tradizionali con materia a “metro 0”. Anche i dolci sono una bontà! Tutte le info QUI.

Se cercate un posto dove dormire l’Hotel Passo Brocon è ideale: a dimensione familiare, si fregia del marchio “Family in Trentino”, che denota una particolare attenzione alle famiglie e ai bambini. Vicino a tutti i luoghi che vi ho appena raccontato.

Tanti altri spunti nella nostra guida sulla Valsugana QUI.

Vallarsa, il sentiero degli animali

Dalla frazione di Parrocchia (Vallarsa) parte il sentiero degli animali: un semplice percorso ad anello di circa 2 chilometri che si snoda nel bosco sopra l’abitato. La passeggiata, adatta a tutti, dura circa un’ora con un dislivello di nemmeno 100 metri. Non percorribile con il passeggino a causa della presenza di sassi e radici sul tragitto e di un tratto scosceso. Lungo il sentiero sono posizionate sette sculture in legno a forma di animali.

sentiero degli animali - Vallarsa

Lasciate la macchina nel parcheggio davanti alla chiesa di Parrocchia e imboccate la forestale proprio di fronte. Il primo tratto, su strada sterrata, è esposto al sole e dopo una decina di minuti vi inoltrerete nel bosco. Il sentiero degli animali inizia da qui: davanti a voi un bivio dove il cartello indica la strada di sinistra, vi consigliamo di seguire quella di destra. Così facendo eviterete l’unica salita del percorso.

Ai bambini piacerà molto scovare le sculture, che non distano molto una dall’altra. Ad ogni opera è accompagnato un cartello informativo che racconta le caratteristiche di quell’animale.

sentiero degli animali

Si concontrano: Alpaca Alvaro, Cervo Franz, Lupo Bepi, Rina la tartarughina, Orsa Vallarsa con Orsetto Leno, Graziella la pecorella e Rosetta la coniglietta.

Ricordiamo che le sculture vengono rimosse da novembre a maggio per conservarle dalle intemperie. Inoltre sono consigliate scarpe da trekking e zaino porta bambini.

Sentiero degli animali: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: chiesa di Parrocchia (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: circa 800 metri
  • DURATA: un’ora circa
  • DISLIVELLO: meno di 100 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Cosa fare in Vallarsa:

Museo della civiltà contadina della Vallarsa

Se vi trovate in Vallarsa dovete assolutamente fare tappa al museo della civiltà contadina: in pochi secondi si viene catapultati nel passato. Grazie agli oggetti esposti si ripercorre la storia di questa valle e la quotidianità della vita contadina del XIX secolo. Si tratta di un museo diffuso, infatti le sedi sono quattro: una dedicata all’agricoltura, una alle attività artigianali, una alla scuola e un mulino ancora funzionante. Le tre strutture museali sono situate nella frazione di Riva mentre il mulino in quella di Arlanch (a soli 5 minuti di macchina).

La caratteristica di questo museo e che tutte le cose esposte, donate dagli abitanti della Vallarsa, si possono toccare con mano. Un grande valore aggiunto soprattutto per i più piccoli che potranno sentire quanto ruvidi erano i calzini di lana, cercare i rammendi sulla biancheria, trasportare i secchi d’acqua con il bilanciere, sedersi su vecchi banchi, cardare la lano o il lino…

L’edificio della vecchia scuola

Nella ex scuola elementare, sono stati ricostruiti alcuni ambienti suggestivi della vita contadina, artigianale e scolastica. Troviamo una vecchia aula con rustici banchi di legno, una lavagna nera di ardesia, un abbecedario, alcuni quaderni antichi, le divise di alunni e insegnanti.

museo della civiltà contadina

La cucina con il focolare aperto, tanti utensili e stoviglie, l’acquaio con i rami e i secchi per attingere l’acqua dal pozzo, la madia per la conservazione delle farine, l’arredo semplice ed essenziale.

Nella camera il letto di un tempo con il materasso imbottito di brattee del granoturco, i lettini e le culle, la biancheria ricamata, il baule con la dote, il lavabo con il catino. I bambini ne rimarranno colpiti!

Due sale sono dedicate ai lavori di un tempo: quello del fabbro e del calzolaio. L’ultima invece alla trasformazione del latte con attrezzi da lavoro e pentoloni.

Museo della civiltà contadina: sezione agricoltura

In questa struttura l’esposizione dei manufatti è pensata seguendo le attività stagionali dell’agricoltura: il lavoro dei campi in primavera, l’alpeggio e la mietitura in estate, la viticoltura e la vendemmia in autunno ed infine il lavoro del bosco in inverno. Ma anche oggetti per la filatura del lino, della lana e della canapa.

Abbiamo visitato anche una tipica “caneva” (cantina) che veniva utilizzata per la conservazione di cibi e bevande.

Il molino di Arlanch

Il mulino restaurato nel 2015 è perfettamente funzionante e rappresenta la testimonianza dell’ingegno e della tecnica nel corso del tempo. Esso conserva inalterata la struttura idonea allo sfruttamento dell’energia idrica per la macinazione dei cereali (frumento, granoturco, grano saraceno, orzo) prodotti nella valle.

Molino Arlanch

L’acqua raccolta a monte, viene condotta da una canaletta alle ruote in legno che vengono fatte girare per trasmettere il movimento di rotazione all’interno. I macchinari vengono mossi tramite gli ingranaggi e le pulegge.

Museo della civiltà contadina: info utili

La visita è accompagnata da un volontario del museo che sarà lieto di rispondere alle vostre curiosità. Le sedi sono aperte solitamente da inizio giugno a settembre dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00. Durante il resto dell’anno è visitabile su richiesta.

Ingresso gratuito con accesso alle persone disabili.

Contatti:

Frazione Riva di Vallarsa

tel. 0464.860016 | email: info@museovallarsa.it

Cosa fare nei dintorni:

Vallarsa: sentieri del Losco e di Nonno Fò

Due percorsi tematici semplici, adatti alle famiglie, situati in Vallarsa: iI sentiero natura del Losco e il sentiero di Nonno Fò. Il primo è un’itinerario di un’oretta (andata e ritorno) senza nessun dislivello impegnativo. Il secondo, invece, è un giro ad anello di circa un’ora e mezza con diverse installazioni interattive. Potete lasciare l’auto nei pressi del ristoro Mangia & Bevi, percorrere il primo sentiero, proseguire per Malga Streva, dove inizia il secondo percorso, chiudere l’anello e rientrare ripercorrendo il sentiero del Losco. Per l’escursione completa, con le varie soste gioco, calcolate tranquillamente due ore e mezza.

Per raggiungere questi sentieri ci vuole circa un’ora di macchina da Trento e 40 minuti da Rovereto seguendo le indicazioni per il Passo Pian delle Fugazze. Poco prima del Passo, sulla sinistra incontrate Mangia&Bevi, qui ci sono a disposizione diversi parcheggi a disco orario (un’ora), ma sia qualche metro prima che dopo ci sono delle piazzole lato strada. In alternativa proseguite ancora qualche minuto e sempre sulla sinstra troverete un ampio parcheggio a pagamento.

Il sentiero del Losco

L’inizio del sentiero è ben segnalato e fin da subito si inoltra nel bosco con alcuni saliscendi per nulla faticosi. L’itinerario non è adatto ai passeggini ed è consigliato indossare scarpe da trekking. Lungo il cammino sono posizionate delle particolari sculture, il bello di questo percorso è che le opere vanno anche cercate, quindi fate molta attenzione se volete provare a trovarle tutte!

Noi siamo rimasti particolarmente colpiti dal ponte con le facce scolpite e da animali o animali fantastici realizzati lavorando le radici o i rami. Tra le opere poi si trova anche il famoso Losco, a voi la ricerca!

Dopo circa mezz’ora sarete alla fine del sentiero e potrete decidere se tornare indietro per la stessa strada o seguire l’indicazione per Malga Streva e in circa 10 minuti raggiungere il punto di partenza del sentiero di Nonno Fò.

Il sentiero del Losco: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: ristoro Mangia&Bevi – Passo Pian delle Fugazze
  • ALTITUDINE: 1160 metri
  • DURATA: un’ora (andata e ritorno)
  • LUNGHEZZA: circa 1,5 chilometri (solo andata)
  • DISLIVELLO: pianeggiante
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Ristoro Mangia&Bevi | tel.347 543 0806 |  Malga Streva | tel. 334 8156877 | aperta solitemente da giugno a settembre

Il sentiero di Nonno Fò

Vi consigliamo di proseguire e percorrere anche il semplice sentiero del Nonno Fò, dove incontrerete altre belle sculture (alcune nascoste tra gli alberi, ricordate di guardarvi bene attorno!), una spada nella roccia, oltre ad un enorme faggio protagonista del percorso. Il giro ad anello, con le varie soste per far giocare i bambini, ha una durata di almeno un’ora e mezza.

La partenza è da Malga Streva, aperta solitamente da inizio giugno a metà settembre. Ideale per una sosta o un pranzo veloce: propone panini, yogurt, taglieri di formaggi e salumi, un primo e un secondo piatto tipico, tutto realizzato con i loro prodotti. Qui anche un bellissimo punto panoramico!

Inizialmente la strada è pianeggiante o con qualche discesa, mentre la fine dell’anello è in costante, ma fattibile salita. Ci sono anche diverse zone esposte al sole, pertanto è meglio evitare di percorrerlo nelle ore più calde. I più piccoli rimarranno affascinati da Robo Fò, una marionetta di latta. Così come lo xilofono da suonare (foto sopra) e il grande cesto di matite!

Verso la fine ecco spuntare finalmente Nonno Fò!

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Poco più avanti un’altra bellissima sorpresa: la baita dello gnomo Ciano completamente arredata con cucina, letto e diverse stoviglie. Portare via i bambini da qui è una vera impresa!

Si chiude la passeggiata in salita e ci si ritrova alla fine del sentiero del Losco, da ripercorrere per tornare alla macchina.

Sentiero di Nonno Fò: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: Malga Streva – Passo Pian delle Fugazze (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 1160 metri
  • DURATA: un’ora e mezza
  • LUNGHEZZA: circa 2,5 chilometri
  • DISLIVELLO: circa 100 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Streva | tel. 334 8156877 | aperta solitemente da giugno a settembre

Cosa fare nei dintorni:

Vallarsa: Malga Pra di Mezzo

Malga Pra di Mezzo, situata a 1490 metri di altitudine sull’Alpe di Campogrosso, in Vallarsa, è un luogo autentico e genuino lontano dai grandi flussi turistici. Si può raggiungere con una semplice passeggiata di tre quarti d’ora minuti dal passo Pian delle Fugazze (40 minuti d’auto da Rovereto) anche con passeggino, perchè la strada è asfaltata e inibita al traffico delle macchine (si accede solo con permesso). Qui si possono acquistare i loro prodotti, coccolare le mucche e godere dello splendido panorama delle Piccole Dolomiti. La struttura è aperta solitamente da inizio giugno fino alla fine di settembre.

Naturale prosecuzione dell’azienda agricola di Vallarsa, a conduzione famigliare. La famiglia Iseppi, infatti da oltre 40 anni d’estate va in alpeggio, si prende cura delle mucche, lavora il latte e produce del buon formaggio. Da quattro anni anche Eleonora con il compagno e le figlie Celeste e Soraia lavorano in malga e portano avanti la tradizione. Realizzano diversi prodotti caseari con latte vaccino crudo come formaggio fresco, caciotte naturali, al peperoncino, aromatizzate, ricotta fresca o affumicata, yogurt e burro.

Malga Pra di Mezzo

E poi c’è il musso, un formaggio stagionato ideale da grattugiare, chiamato così perchè quando invecchia è talmente duro da ricordare la testa dell’asino. Qui producono anche gli affettati con i loro maiali: pancetta, speck e soppressa. Tutte queste bontà si possono acquistare presso il piccolo punto vendita oppure gustare a tavola. La malga prepara degli ottimi taglieri! Non c’è servizio di cucina calda.

Malga Pra di Mezzo: come arrivare

Dal passo Pian delle Fugazze, dove si può parcheggiare, ci si arriva a piedi in 45 minuti. La strada è asfaltata e percorribile anche con il passeggino. Dal passo inizialmente si seguono le indicazioni per il rifugio Campogrosso e al bivio si svolta a sinistra per malga Pra di Mezzo.

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: Pian delle Fugazze
  • ARRIVO: Malga Pra di Mezzo
  • ALTITUDINE: 1490 metri
  • DURATA: 40 minuti circa
  • DISLIVELLO: 300 metri circa
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Pra di Mezzo | tel. 346.3101743 | aperta da giugno a settembre

Cosa fare in Vallarsa:

Vallarsa, Lupus in Fabula

Novità dell’estate 2024 nel Comune di Vallarsa il percorso tematico Lupus in Fabula, un anello di un’ora e mezza circa facilmente percorribile con i bambini. Con il passeggino da trekking si può effettuare il giro principale, mentre le deviazioni a metà percorso (recinto dei cervi e grotte) hanno fondo non agevole o pendenze brevi, ma significative.

Da Rovereto (circa 20 minuti in auto) si seguono le indicazioni per la frazione di Camposilvano, a 1000 metri di altitudine, dove c’è il parco giochi e la struttura adibita alle feste.

Sentiero Lupus in Fabula

Ad ogni modo il percorso è sempre fruibile seguendo le indicazioni e i pannelli su cui è narrata la storia di Pietro e del suo incontro con un lupo ferito.. per capire come si sviluppa la trama dovete andarlo a provare! Il primo tratto si snoda nel verde, anche con passaggi nel bosco, pianeggiante. 

Tappa dopo tappa si incontrano anche curiose installazioni. Guardate che bello questo paio di occhiali giganti! Se non ci fossero state le nuvole avremmo potuto ammirare le Piccole Dolomiti!

sentiero Lupus in Fabula

C’è poi un alveare tutto colorato, dove c’è una sedia per la meditazione: stando lì seduti in silenzio si può sentire il ronzio delle api, esperienza carina anche per i più piccoli.

Poco dopo sulla destra ecco la deviazione, che con una salita di una decina di minuti porta la recinto dei cervi, una decina di esemplari già nati in cattività che non possono essere reintrodotti nel bosco. Oltre la rete abbiamo visto cervi dalle lunga corna, ma anche qualche cucciolo con la mamma, sempre un’emozione! 

Poco sotto un punto panoramico in cui ammirare la valle, mentre tornando indietro la strada porta poi in una grotta, casa della foperta, una strega che fabbrica pozioni magiche ed è amica dei pipistrelli! 

sentiero Lupus in Fabula

Continuando la camminata si arriva in paese, dove ci sono scorci interessanti di vita rurale e dove continuano i pannelli con la narrazione della storia. In questa seconda parte del percorso non mancano le fontane, preziose per le giornate più calde. Il sentiero tematico finisce di nuovo al parco giochi, dove potete leggere come finisce la storia.

Lupus in Fabula: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: parco giochi di Camposilvano (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 1000 metri
  • DURATA: un’ora e mezza
  • DISLIVELLO: pianeggiante
  • PASSEGGINO: si lungo il percorso, no per la deviazione al recinto dei cervi
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Curiosità: nel libretto che può essere acquistato (5 euro) per portare con sé il ricordo della storia, è presente un piccolo dizionario con parole della lingua cimbra, che ha influenze nel dialetto locale, alcuni giochi per bambini e lo spazio per mettere la propria foto di questa giornata. E se siete fortunati, tra fine giugno e inizio luglio potrete trovare qui un fiore che non si trova in nessun altro posto che qui.

sentiero Lupus in Fabula

Cosa fare in Vallarsa:

Malga Fane e il sentiero del Latte

Malga Fane è unica nel suo genere in Alto Adige. Si tratta infatti di un villaggio alpino che si trova sopra il paese di Valles a 1.739 metri di altitudine: un’agglomerazione di baite, fienili, una piccola chiesa e tre rifugi: Gattererhütte,  Zingerlehütte – Rifugio Lechner Malga Fane e Kuttenhütte. I rifugi sono aperti indicativamente da metà maggio fino a fine ottobre. Si raggiunge attraverso il sentiero del latte e all’arrivo, ad attendervi, un paesaggio da fiaba.

Malga Fane

Malga Fane: come arrivare

Per arrivare a Malga Fane si prende l’autostrada per Bolzano, si esce a Bressanone e si seguono le indicazioni per Rio Pusteria prima e Valles poi. Superate tutta la val di Valles e in fondo troverete un ampio parcheggio dove lasciare la macchina. In bassa stagione, primavera ed autunno, si può arrivare con l’auto fino al parcheggio del villaggio alpino (circa 5 minuti a piedi). Da luglio a settembre la strada invece è chiusa al traffico dalle ore 9.00 alle 17.00. In questo periodo una navetta a pagamento permette di arrivare comodamente anche a chi ha bambini piccoli o cammina poco.

Malga Fane: il Sentiero del latte

Altrimenti potete prendere il sentiero a tema latte e pascoli, che in un’ora e mezza sale dal parcheggio fino a Malga Fane. Camminando in mezzo al bosco (alcuni brevi tratti si fanno lungo la strada), si incontrano tante postazioni per imparare, giocando, tantissime cose sul latte e sugli animali da pascolo. Siete in grado di aiutare mamma mucca a ritrovare il suo vitellino? O sapete distinguere una capra da una pecora ascoltando lo scampanellio delle loro campanelle?Malga Fane (44)

Si sale lungo la gola del Rio Valles attraversando un paesaggio che pare uscito da un libro illustrato. Dopo circa un’ora si arriva all’imbocco di malga Fane, qui è impossibile non fermarsi per qualche minuto a contemplare il paesaggio. Potrete quindi andare a visitare la chiesetta, scendere e giocare nel fiume, osservare quelle baite deliziose e fare un giretto nei dintorni.

Malga Fane: dove mangiare

Noi abbiamo mangiato a Malga Kuttn, con tanti piatti della tradizione sudtirolese. Per noi tris di canederli (ottimi) e il classico piatto uova, speck e patate. Direttamente nello spaccio del caseificio potrete acquistare yougurt e formaggi, ma anche marmellate e altri prodotti. Ci sono comunque quattro punti ristoro lì attorno, tutti buoni.

INFO UTILI:

  • LUOGO: Val di Valles
  • PARTENZA: parcheggio sopra il paese di Valles
  • ARRIVO: Malga Fane
  • ALTITUDINE: 1740 metri
  • DISTANZA: circa 3 chilometri
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 350 metri
  • PUNTI DI RISTORO
    Gatterhütte 📞
    347. 444 4959 | Zingerlehütte – Rifugio Lechner Malga Fane  📞0472.547172 –  340.4094045 | Kuttenhütte📞0472.547119

Cosa fare nei dintorni: