Author - Silvia

Lido di Ora con scivolo wow

Il Parco del Sole a Maranza

Siamo andati a scoprire per voi il Parco del Sole a Maranza, a poca distanza da Rio Pusteria (Bressanone). Ci si arriva in una decina di minuti con la telecabina Gitschberg dal paese (parcheggio gratuito), aperta indicativamente da metà maggio a inizio novembre, info e orari sempre aggiornati QUI. Appena arrivati i bambini verranno rapiti dal maxi scivolo accanto al rifugio Nesselhutte.

Lunghissimo e veloce il giusto, si raggiunge con una scaletta di legno e un breve percorso al lato. E poi giù, da ripetere infinite volte.

Al rifugio si trova un altro piccolo parco giochi, con scivolo, altalene, torretta e piccoli camion per caricare e scaricare la ghiaia.

Sulla terrazza soleggiata potrete gustare senza perdere d’occhio i bambini i classici piatti altoatesini, con delle varianti ridotte e particolari per i bambini a tema Disney: mini cotoletta e patatine, pasta al pomodoro, wurstel, chicken nuggets, pastina in brodo e pizza margherita. E poi ottimi dolci, tra cui un meraviglioso krapfen ripieno di marmellata con i mirtilli rossi.

Noi abbiamo mangiato velocemente, perché volevamo andare a visitare il parco, che si snoda sotto e sopra il rifugio. Abbiamo incontrato un cavallo con la carrozza, che i bambini possono cavalcare lasciando libera la fantasia.

Più sotto il parco vero e proprio, altro maxi scivolo e il trono del sole con uno scivolo interno e un igloo giallo gigante in cui entrare. Si raggiunge il trono arrampicandosi su una grande rete. Un gioco da ripetere infinite volte!

Poco distante il ponte tibetano del sole e l’arco del sole, un ponte traballante molto molto divertente.

Completano il parco il telefono del sole, che consiste in due girasoli distanti che permettono di comunicare parlando e ascoltando vicino alle rispettive corolle; la meridiana umana che permette di capire che ora è utilizzando la propria ombra.

Sopra il rifugio (a 15 minuti circa di passeggiata) c’è invece il trampolino gigante, la teleferica e un altro parco giochi piccolino. Noi non siamo arrivati a visitarlo, ma sicuramente è un’altra area tutta da scoprire.

Informazioni utili:

Albergo consigliato nei dintorni il Tratterhof (a 5 minuti d’auto dagli impianti) una meraviglia. E con il soggiorno avrete a disposizione anche la Almen Card, che prevede tra le altre cose l’utilizzo gratuito degli impianti.

Per maggiori informazioni, CLICCATE QUI!

Se cercate altre escursioni dei dintorni cliccate QUI.

Gallo Rosso, agritur in Alto Adige

Per le famiglie che vogliono immergersi nella vita contadina in Alto Adige e nelle sue affascinanti sfaccettature la risposta è solo una: Gallo Rosso. Potete scegliere tra oltre 1600 autentici agriturismi, ognuno con le proprie caratteristiche (comodissimo la possibilità di ricercarli, inserendo dei filtri QUI o sfogliando on-line il catalogo 2023 con tutti gli agriturismi in Alto Adige) Il filo conduttore sempre lo stesso: l’autenticità delle strutture familiari, dove l’ospitalità regna sovrana.

Una vacanza in un maso dell’Alto Adige, grazie all’ospitalità genuina dei contadini è un’esperienza unica, ancora di più nel periodo della primavera perché è il momento in cui nascono i cuccioli degli animali. L’ideale soprattutto per le famiglie con bambini che potranno accarezzare, coccolare e prendersi cura dei cuccioli.

Questi i punti chiave di una vacanza in maso:

  • le piccole strutture hanno limitato il numero degli ospiti
  • ogni agriturismo offre un massimo di cinque appartamenti o otto camere
  • privacy e spazi all’aperto sono garantiti
  • molti masi consegnano, da tradizione, un cestino per la colazione davanti alla porta al mattino, all’ora concordata. In questo modo grandi e piccoli potranno gustarla anche in pigiama e assaggiare marmellate e pane fatti in casa, uova, latte e formaggio.
  • gli alloggi vengono puliti e disinfettati in modo particolarmente accurato
  • è garantito il rispetto di tutte le misure igieniche prescritte.

Maso Tiscion, Val Gardena

Noi abbiamo provato diverse strutture Gallo Rosso, in questo articolo trovate quelle che ci sono rimaste nel cuore!

Cosa si può fare nei masi?

Un sacco di cose che cambiano a seconda della stagione:

  • partecipare al lavoro in stalla (noi abbiamo raccolto uova e munto le mucche!)
  • cucinare assieme alla contadina, dalle frittelle al pane allo yogurt
  • equitazione, quando ci sono i cavalli 
  • degustazione di vini di propria produzione
  • escursioni con la famiglia ospitante, che vi racconterà un sacco di curiosità sul posto e sugli animali
  • scoprire il benessere alpino, che vanta una lunga tradizione nella cultura contadina altoatesina. I contadini combinano le proprie conoscenze secolari e tradizionali con le nuove scoperte di salute e bellezza, da bagni nella lana a impacchi con erbe medicinali

I masi Gallo Rosso sono in grado di soddisfare qualsiasi tipo di necessità ed esigenza. Esistono infatti quelli d’interesse storico, per appassionati di cavalli, bici o escursioni, i masi wellness per chi non vuole rinunciare alla spa, i masi vinicoli e a coltivazione biologica, quelli specializzati per famiglie con servizi dedicati e i masi in quota.

Crediti Fotografici Gallo Rosso © Frieder Blickle

Ogni maso racchiude più caratteristiche insieme, per cui ad esempio un maso specializzato per famiglie potrebbe anche avere la spa e i cavalli con maneggio.

I fiori dei masi.

La classificazione dei masi è organizzata da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Un maso Gallo Rosso a 5 fiori avvicina i propri ospiti allo stile di vita contadino, attraverso visite dell’azienda, del vigneto, della cantina, della stalla, corsi per la lavorazione dei prodotti, come per esempio fare il burro, o spiegazioni su come si svolge normalmente la giornata lavorativa di un contadino o sull’importanza del ciclo delle stagioni per il maso.

Le osterie contadine.

Oltre ai masi con alloggio, ci sono le osterie contadine Gallo Rosso: 42 strutture, suddivise in Buschenschank (con produzione propria di vino) e Hofschank (con almeno un piatto di carne di produzione propria). Piatti esclusivamente preparati in casa e in base alla stagionalità degli ingredienti catturano i palati attraverso ricette della tradizione altoatesina: canederli, carne salmistrata, stufato di agnello, affumicati, krapfen, kaiserschmarren, strudel. Noi siamo stati all’Unteraichnerhof, a Barbiano. Posto super! Scopritele tutte QUI.

Crediti Fotografici © Gallo Rosso – Frieder Blickle

I prodotti di qualità.

In 66 masi Gallo Rosso sono offerti anche prodotti gastronomici autentici, realizzati con almeno il 75% della materia prima proveniente dal maso stesso (il rimanente 25% proviene da un altro maso locale). Tali prodotti devono superare una “degustazione alla cieca” da parte di una commissione specializzata. Aceti, succhi di frutta, verdure sott’olio e sott’aceto, formaggi e latticini e altre 11 categorie di prodotti sono acquistabili, oltre che nella bottega del maso stesso, anche in diversi mercati e negozi di alimentari in Alto Adige.

Creatività nel maso.

Infine, in 8 masi Gallo Rosso sono proposti prodotti artigianali autentici (artigianato contadino), realizzati a mano. Oggetti bellissimi intagliati nel legno, lavori di intreccio e tornitura, uova d’oca decorate, cappelli e pantofole realizzate con la lana di pecora infeltrita e altro sono disponibili nelle botteghe del maso.

Maggiori informazioni:

Per ognuno dei 4 pilasti di Gallo Rosso è stato ideato un catalogo, disponibile online, scaricando il pdf  oppure anche cartacea, si può riceverla gratuitamente a casa. Trovate entrambe le versioni QUI.

Tel. 0471 999308

Sito  www.gallorosso.it 

 

Crediti Fotografici foto copertina © Gallo Rosso – Frieder Blickle

Passo Nigra: passeggiata invernale

Escursione bellissima, di un’ora e mezza circa, con vista spaziale su Catinaccio/Rosengarten e Latemar quella che da Passo Nigra porta a Maso Schiller, in Val d’Ega. Una passeggiata di sei chilometri a quota 1700 metri con continui saliscendi, su strada forestale fattibile anche con il passeggino da trekking. Se in assenza di neve (come in questo inverno) o con neve battuta.

Si parte dal parcheggio gratuito di Passo Nigra e si seguono le indicazioni per Malga Hagner/Maso Sciller. La prima parte è in leggera discesa e fin da subito potete ammirare sulla vostra sinistra sua maestà il Catinaccio. Mano a mano che si prosegue ecco anche il Latemar e in lontananza la Pala Santa, il Corno Bianco e il Corno Nero.

Si alternano continuamente tratti nel bosco e altri tra i prati. Attenzione alla presenza di tratti ghiacciati, soprattutto a fine stagione. Evidenti ancora i segni del passaggio della tempesta di Vaia, anche se il bosco si sta riprendendo. Mano a mano che si prosegue si incontrano masi privati che fanno venire un solo pensiero: chissà cosa significa dormire quassù!

Dopo poco più di un’ora di camminata ecco le indicazioni per Malga Hagner (chiusa in inverno). Proseguite quindi seguendo le indicazioni per Maso Schiller / Schillerhof. Un’altra ventina di minuti ed eccolo, in posizione panoramica che più panoramica non si può.

Nelle giornate soleggiate si può stare sulla terrazza all’aperto, con tante tavole e panche in legno. Altrimenti c’è la stube in legno all’interno, che profuma proprio delle osterie di una volta. In cucina Hubert, che gestisce il maso di famiglia. Simpatico e sorridente, è un perfetto padrone di casa.

Noi abbiamo preso gli Schlutzkrapfen fatto in casa, ottimi e con tanto burro di malga..

e poi una cotoletta gigante con patate arrostite. Tutto ottimo ed abbondante. Qui la specialità della casa sono i canederli, disponibili addirittura in sei tipi, tra cui alle rape e al pino mugo. E poi la carne di cervo e i piatti tipici della cucina altoatesina. Ottime anche le torte, anche quelle preparate in casa e super cordiale il cameriere indiano che ci ha servito con gentilezza ed efficienza.

Maso Schiller è raggiungibile anche da Nova Levante e da San Cipriano, anche se questa è senza dubbio la strada più comoda per raggiungerlo. Chiusura il 26 marzo 2023, per poi riaprire a fine maggio fino a fine ottobre. Unico giorno di riposo il martedì. Torneremo di sicuro, perchè questo è un posto davvero incredibile.

Maso Schiller: 📞 340 4839853

Altre passeggiate da fare nei dintorni in inverno:

anello di Frin

Val Gardena: al Rifugio Firenze

Il Rifugio Firenze (2.040 metri), sul Seceda in val Gardena, è circondato da montagne meravigliose: di fronte il Sassolungo e il Sassopiatto, dietro tutta la catena delle Odle. Un gioiello che mantiene ancora l’atmosfera di un tempo, quella di un vero rifugio per gli appassionati di paesaggi incantati.

Eravamo già stati qui con la magica atmosfera invernale (in questo articolo trovate tutto), ma è incantevole soprattutto nella bella stagione. 350 metri di dislivello, con un itinerario particolarmente adatto alle famiglie ed ai piccoli camminatori, che permette di evitare gli alti costi degli impianti a fune del Col Reiser.

Punto di partenza dell’escursione è il parcheggio in località Daunei, appena sopra Selva Val Gardena (tariffa giornaliera 2024, 8 euro) con il maestoso gruppo del Sella di fronte.

Zaino porta bimbi, in caso,  perchè il percorso non è adatto ai passeggini, e si parte! Un totem di cartelli segnavia ci indica il percorso da seguire (numero 3): il sentiero procede senza grandi pendenze su un fondo leggermente irregolare, prima nel bosco e poi tra i pascoli dove il panorama si fa, passo dopo passo, sempre più affascinante.


In circa mezz’ora raggiungiamo il rifugio Juac, struttura dall’architettura che si caratterizza da un mix tra tradizione e modernità. Un buon punto di ristoro per una sosta o merenda in contemplazione del bellissimo paesaggio che vi circonda.

Proseguiamo verso il rifugio Firenze e ammiriamo bel cerbiatto che passa a pochi passi da noi, poco prima di incontrare un pittoresco laghetto dove si specchiano le Odle.

Proprio in questo punto la strada che porta al rifugio si congiunge con un sentiero che sale da Santa Cristina, altra alternativa per salire a piedi sul Seceda.

Dopo un’ora e mezza ecco la nostra meta, dove si può mangiare con la splendida vista sul Sassolugo e Sassopiatto.

Piatti della tradizione, come cotoletta con patate saltate, canederli, ma anche polenta, salsiccia e funghi. La struttura è gestita dalla famiglia Perathoner da ben quattro generazioni e si percepisce bene questo ambiente cordiale ed accogliente.

Dopo il pranzetto potete approfittare del prato dietro la struttura per rilassarvi… proprio qui si trova un piccolo parco giochi con scivolo e altalene.

Il rientro si svolge lungo lo stesso itinerario dell’andata, oppure con un anello un po’ più ampio di andare al Rifugio Fermeda e poi scendere sotto l’impianto, risalire fino allo Juac Hütte  e poi arrivare al parcheggio (3 ore circa).

Il rifugio si può raggiungere anche con una passeggiata di 20 minuti circa, pianeggiante, dall’arrivo della telecabina del Col Reiser che sale da Selva di Val Gardena.

PERNOTTAMENTO

Noi ci siamo fermati a dormire, perchè stare quassù quando tutti gli escursionisti tornano a valle è un grande privilegio. Abbiamo prenotato dei posti letto (obbligatorio il sacco lenzuolo, altrimenti 5 euro il noleggio delle lenzuola), 45 euro pernottamento e prima colazione. 3 euro la doccia. Esperienza meravigliosa, con tramonto ed alba spettacolare.

INFO UTILI:

🌍 LUOGO: Val Gardena
📍PARTENZA: parcheggiamo in località Daunei – Selva di Val Gardena
📍ARRIVO: Rifugio Firenze
ALTITUDINE: 2040 metri
🚶‍♂️DISTANZA: circa 4,5 chilometri
DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
⬆️DISLIVELLO: circa 400 metri
🏡 PUNTI DI RISTORO: Rifugio Firenze 📞 0471.796307 aperto dal 1 giugno al 13 ottobre 2024 | Rifugio Juac 📞 335.8082321 aperto solitamente da metà giugno a metà ottobre

Cosa fare nei dintorni:
  • tante attività ed escursioni per le famiglie in Val Gardena le trovate nella nostra guida QUI
  • sentiero del Trenino della Va Gardena, QUI

Alle Miniere della Val Ridanna

Le Miniere della Val Ridanna (30 minuti da Vipiteno) sono un posto incredibile! Qui nel 1500 lavoravano circa 1000 minatori, in 70 gallerie. Le condizioni di lavoro erano difficili, ma la paga era buona, quindi si accettava di patire il freddo e la stanchezza e di correre diversi pericoli. Nel 1989, dopo 800 secoli di attività (se volete trovate QUI tutta la storia del luogo), l’impianto minerario venne chiuso, anche se ben presto vennero fatti dei lavori per mantenerlo così com’era e permetterne le visite.

LA NOSTRA VISITA

Come prima cosa noi siamo andati in un’aula video, all’interno del piccolo, ma molto interessante, museo dove ci è stata spiegata la vita e l’evoluzione dell’intero giacimento. Ma la vera emozione inizierà quando, caschetti d’ordinanza in testa, ci si immerge nei tunnel scavati nella miniera.
All’interno è possibile vedere in azione alcuni dei numerosi macchinari che venivano usati per scavare nella roccia.
Miniere di Ridanna (6)

Si è testimoni dell’evoluzione del lavoro del minatore da quando nel medioevo era costretto a lavorare sdraiato in stretti cunicoli.Miniere di Ridanna (44)

Oppure  quando l’utilizzo di macchinari ad aria compressa saturavano le grotte con polveri e rumori assordanti.

A differenza di altri siti che abbiamo visitato queste si presentano intatte e “quasi funzionanti”. Hanno l’aspetto di miniere fantasma pronte a riprendere nel giro di pochi secondi la loro attività.

Smessi i caschetti si entra nella raffineria dove le pietre venivano lavorate (e polverizzate) per recuperare i minerali al loro interno. Un processo, lento, macchinoso talvolta pericoloso che i bambini hanno osservato pieni di meraviglia.

Miniere di Ridanna (22)

La visita si svolge quasi totalmente al chiuso, quindi è perfetta anche da conservare per una giornata uggiosa. Ricordate però di portare con voi le giacche pesanti: all’interno della roccia la temperatura è di circa 8 gradi!

A noi è piaciuto in particolarmente:
  • la casetta di Biancaneve e i sette nani;
  • lo scivolo all’interno della miniera, velocissimo indossando la protezione che usavano i minatori per spostarsi da un piano all’altro;
  • il laghetto dove cercare con vanga e setaccio le pietre preziose;
  • il pozzo, dove tirar su con una carrucola il secchio pieno di pietre;
  • il plastico che ricrea il funzionamento del trasporto del materiale estratto da Monteneve, con i carrellini ed il gioco dei pesi;
  • picconare le pareti di roccia, alla ricerca di qualcosa di prezioso;
  • i macchinari che si azionano e che fanno un rumore incredibile ma che rendono perfettamente l’idea di come si lavorava lì dentro;
  • il fatto che la visita guidata sia accessibile per famiglie con passeggino e dai disabili;
  • la storia della “gigantessa”, una donna vissuta realmente a Ridanna che misurava oltre due metri e che è stata riprodotta a grandezza naturale;
  • che qui si può venire anche se piove: certo, è molto più bello con il caldo ma la temperatura nella miniera è costante (vestitevi comunque con capi pesanti, il nostro piumino ci stava tutto) e gran parte del museo è al coperto.
LE VISITE GUIDATE

Si possono effettuare diversi tipi di visite e tour, ecco nello specifico i più interessanti:

<strong>Ridanna Junior</strong>
Un’ escursione avventurosa per bambini e ragazzi!

Sicuramente il modo migliore per scoprire le miniere per bambini dai 4 anni in su! A caccia di minerali in galleria, nella discarica del materiale e nello stagno, muniti di punta e mazzetta, zappa, pala e setaccio.
In questo workshop, le guide ben preparate sveleranno ai partecipanti quali tesori celino le viscere della montagna, come li si estragga e li si utilizzi. Una visita interessante e stimolante nella galleria didattica, bardati con l’autentica attrezzatura dei minatori e non senza un pizzico di avventura. In un tratto di galleria adeguatamente predisposto si può sperimentare in prima persona un turno di lavoro dei minatori. A conclusione della visita, una bella discesa sul “batticulo”!

Solo su prenotazione. Durata: 2,5 ore circa.
Orari: Mercoledì, Venerdì, Domenica ore 13:30.
Ideale per bambini dai 4 ai 12 anni. La guida è attrezzata per le persone disabili e si può fare anche in passeggino!

<strong>Ridanna Compact</strong>

Per tutti coloro che visitano per la prima volta le miniere di Monteneve! 800 anni di attività mineraria, le tecniche d’estrazione e di trasporto impiegate dal Medioevo e i macchinari originali, funzionanti tutt’oggi.

Potrete toccare con mano le condizioni di lavoro nel sottosuolo, l’oscurità, l’umidità, la polvere e il rumore. Dopo il trasporto, l’arricchimento: per secoli, i minerali venivano frantumati a mano, selezionati con un setaccio e passati in un impianto di lavaggio. Solo più tardi furono introdotti i frantoi e i mulini e, nel 1926, il metodo di flottazione. L’ impianto di trasporto a cielo aperto, risalente al 19° secolo, era il più lungo nel mondo e, anche oggi, è visibile in tutta la sua lunghezza, consentendo di farsi un’ idea delle difficoltà di trasporto dei minerali dalla montagna a valle. La moderna teleferica è stata utilizzata fino a poco tempo fa.

Durata: 1½ – 2 ore Apertura: da aprile alla 1a domenica in novembre. Le visite guidate partono alle ore 9:30, 11:15, 13:30 e 15:15. La guida è attrezzata per le persone disabili e si può fare anche in passeggino!

<strong>Tour del Minatore</strong>

Un percorso per grandi e piccini, alla scoperta della miniera.
7 ore, un vero e proprio “turno di lavoro” del minatore. Dopo la visita Ridanna compakt e una pausa pranzo a Masseria si sale con lo shuttlebus alla galleria Poschaus, a 2.000 m di quota. Qui, il trenino della miniera accompagna i partecipanti nella zona del giacimento e l’avventura attraverso gallerie e cunicoli può avere inizio.

Il primo tratto si snoda attraverso la galleria di scavo degli anni 70, con vari pozzi e piccoli corsi d’acqua, che porta alla galleria “Karl”, risalente all’incirca al 1700 e con alcune strettoie. Debitamente assicurati, si scendono poi i quasi 300 gradini del pozzo inclinato e si ritorna alla galleria Poschhaus, dove affiorano ancora le vene di minerale e dove ci si può mettere alla prova come minatori.

Il percorso parte alle 9.30 e dura 7 ore. Solo su prenotazione. Adatto anche a bambini a partire dai 6 anni di età. Indossare abiti e calze caldi. L’attrezzatura per la galleria viene fornita dal museo: stivali, mantella, casco e lampada frontale. Solitamente, il percorso può essere effettuato a partire dalla metà di maggio, ma comunque sempre in base alle eventuali precipitazioni nevose. Sconsigliato a chi soffre di allergia alle muffe o di claustrofobia.

Orari di apertura:

Da inizio aprile a inizio novembre (lunedì giorno di riposo tranne se festivo)
Da martedì a domenica: ore 10.00 alle 18.00

Costi:
  • 20 € Carta per famiglie (2 adulti + bambino fino a 14 anni)
  • Tour elencati sopra a partire da 8 euro a persona
  • Solo il museo senza visita guidata a partire da 4 euro

Prezzi sempre aggiornati e completi QUI.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: 0472 656364 o ridanno.monteneve@museominiere.it

Volete fermarvi a dormire a Ridanna?! Obbligo prenotare allo Schneeberg Family Hotel. Un vero paradiso per le famiglie ed i bambini. Parola nostra che lo abbiamo provato! Qui tutte le info.

Da non perdere…

Se il tempo è bello potete fermarvi anche al parco giochi di Ridanna, proprio carino!

 

Adleralm e le malghe di Casere

Alla fine della Valle Aurina, laterale della Val Pusteria ancora autentica e genuina, si trova il paesino di Casere. Siamo a 50 minuti d’auto da Brunico e ad un passo dall’Austria, luogo incontaminato da impianti sciistici e denso di bellezza. Lasciate l’auto nel parcheggio pubblico (a pagamento, quota giornaliera, bagni a disposizione) e prendete la strada pianeggiante che si apre davanti a voi, contraddistinta dalle sculture di legno che indicano la Via Crucis. Dopo un quarto d’ora di cammino, fattibile anche con il passeggino sportivo visto che la neve è ben battuta, incontrerete due punti di ristoro: la Prastmannalm (un po’ nascosta sulla sinistra, chiusa l’inverno) e la Talschlusshütte.

LA CHIESETTA DI SANTO SPIRITO

La vostra attenzione sarà però colpita dalla deliziosa chiesetta di Santo Spirito, una volta frequentata dai minatori che lavoravano nella miniera di rame di Predoi e dedicata alla protezione dei viaggiatori che passavano di là per raggiungere Salisburgo. Una curiosità: è la chiesa più a nord di tutto il territorio italiano. Aperta ai visitatori e decorata con affreschi molto suggestivi, merita sicuramente una visita.

Particolare anche il crocifisso che si trova all’interno della chiesa, dove sono visibili i fori d’entrata di un proiettile. Leggenda vuole che un tiratore stesse andando ad una gara di tiro a segno e passò davanti al crocifisso. Pieno di boria, il tiratore sparò sul crocifisso. Vinse poi la gara di tiro a segno e ritirò il primo premio: un toro. Sulla via del ritorno però, quando ripassò davanti alla croce, il toro si imbufalì all’improvviso ed uccise il tiratore.

Dalla chiesetta una bella passeggiata immersi nella neve vi porterà in circa mezz’ora scarsa e con un leggerissimo dislivello fino alla Baita Jäger e all’Adleralm.

I due rifugi si trovano praticamente attaccati e sono aperti sia durante la stagione invernale che estiva. Entrambi offrono un luogo privilegiato per ammirare la vallata.
Noi se possiamo darvi un suggerimento, avendole provate entrambe, vi consigliamo di gustarvi un buon pranzetto alla Adleralm. Il legno qui è protagonista, con tante decorazioni e sculture a tema. Appena entrerete sentirete tutto il profumino delle diverse bontà che stanno preparando in cucina.  
Noi abbiamo preso un ottimo ed abbondante piatto di schlutzkrapfen (ravioli a mezzaluna ripieni di spinaci e ricotta) e la classica wienerschnitzel, cotoletta con patate arrostite e marmellata di ribes.

Non mancano i maccheroni alla pastora, le tagliatelle al ragù di cervo ed ottimi dolci (come lo strudel e la torta al grano saraceno). Insomma, un menù completo e variegato, cosa piuttosto inusuale in Valle Aurina. Si ritorna lungo la stessa strada dell’andata, sempre in un paesaggio fiabesco ed incantato.

INFO UTILI
  • LUOGO: Valle Aurina
  • PARTENZA: Casere
  • ARRIVO: Adleralm
  • ALTITUDINE: 1680 metri
  • DISTANZA: 2,6 km (solo andata)
  • DURATA: 45 minuti(solo andata)
  • DISLIVELLO: 100 metri
  • PASSEGGINO: sì, da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Adleralm, Jägerhütte, Talschlusshütte
INFO E CONTATTI

Adleralm (aperta da inizio dicembre a inizio aprile)
tel. 335.242613
e-mail:  info@adleralm.com
sito: www.adleralm.com

Jägerhütte (aperta indicativamente da dicembre a marzo)
📞
348 365 1402

Prastmann Alm (chiusa in inverno)
📞
335 783 7368

Talschlusshütte (aperta da Natale a Pasqua)
📞 340 572 0324

NEI DINTORNI
  • Cerchi altre idee per gite in inverno in Valle Aurina? Ecco QUI  la nostra guida sempre aggiornata.
  • State cercando un luogo dove dormire in Valle Aurina? Noi vi consigliamo il “Vitaurina Royal Hotel” a Molini di Tures: ospitalità genuina, belle stanze e un centro benessere molto carino! Qui maggiori info…

Sull’Alpe di Siusi in inverno

Meravigliosa Alpe di Siusi in inverno! Sull’altipiano più grande d’Europa è possibile sciare, passeggiare, andare con lo slittino e anche fare sci di fondo.

Arrivarci è semplice: dall’uscita dell’A22 a Bolzano nord si seguono le indicazioni fino a Siusi, dove parte la cabinovia per salire in quota.

L’alternativa, se non sciate e quindi non comprate lo skipass giornaliero, è quella di proseguire in macchina, facendo  però attenzione a transitare prima delle ore 9. Questa è infatti un’area di tutela paesaggistica: per questo motivo la strada é chiusa dalle ore 9 alle ore 17.30.  Si lascia l’auto nel parcheggio Compatsch (a pagamento, tariffa giornaliera). La discesa a valle è consentita a qualsiasi ora.

Ecco quindi le diverse possibilità che avrete partendo da qui:

RIFUGIO MOLIGNON

Salire in un’ora e mezza circa (300 metri di dislivello) al Rifugio Molignon, mangiare le loro prelibatezze e poi scendere con lo slittino. Passeggiata bella e panoramica, assolutamente da fare. Tutte le informazioni QUI.

MALGA SANON

Passeggiata facile di circa un’ora e fattibile anche con un bupn passeggino (pista sempre battuta) fino a Malga Sanon a quota 1885 metri, rifugio con lo spettacolo del Sassolungo e Sassopiatto proprio lì davanti. Si può anche salire con la slitta trainata dai cavalli.

BULLACCIA

Giro del Bullaccia, circa due ore ad anello a 2000 metri di quota, consigliato mangiare alla Tschötsch Alm. Tutte le informazioni QUI.

SALTRIA

Andare fino a Saltria con l’autobus, in fondo all’Alpe, e poi salire con la seggiovia a 2100 metri, noleggiare la slitta e percorrere la divertente strada forestale al ritorno. Tutte le informazioni QUI.

IN CAMPER

Se siete camperesti vi consigliamo di posteggiare il camper QUI. Se invece cercate una comoda sistemazione per raggiungere l’Alpe di Siusi vi suggeriamo lo Schererhof, un maso a Castelrotto appartenente al Gallo Rosso, tutte le informazioni QUI.

 

METS: Museo etnografico trentino

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!  

Il Museo etnografico trentino, situato nella suggestiva cornice dell’antico convento agostiniano di San Michele all’Adige, concretizza le idee del fondatore in un percorso espositivo che attraversa ben 43 sale, divise in 25 diverse sezioni con più di 12 mila oggetti esposti, tra i quali spiccano le grandi macchine ad acqua (il mulino, il maglio, la segheria veneziana, la nòria). La visita è un lungo racconto che prende forma tra gli strumenti di lavoro e gli oggetti della vita quotidiana. Durante l’anno i servizi educativi del museo organizzano laboratori didattici ed eventi a tema con tante attività pensate per le famiglie e i bambini.

Museo etnografico trentino: la visita

Seguire l’intero percorso del museo etnografico con i bambini più piccoli potrebbe risultare impegnativo per questo motivo vi segnaliamo le sale che cattureranno sicuramente la loro attenzione. Vi assicuriamo che così la visita al museo etnografico sarà entusiasmante e coinvolgente per tutta la famiglia.

Iniziando dall’ingresso con la sezione dedicata all’agricoltura, si fa subito un tuffo nel passato tra aratri, attrezzi e curiosità di una volta…

passando poi all’arte del legno, del tessuto, dei metalli.

Fino alla musica , una parete intera piena di luccicanti strumenti musicali, trombe, tromboni, clarinetti, … dalle diverse forme e misure.

Si arriva poi alla stanza forse più suggestiva che ha colpito maggiormente i bambini, quella dei costumi e delle maschere, alcune spaventose, altre imbronciate e altre decisamente simpatiche…

Un mondo popolare inaspettato, ricco di suggestioni e di creativa ingegnosità.

Meccanismo di orologio da campanile del XVIII secolo

Interessante e curioso per i più piccoli e non solo, vedere alcuni oggetti di un tempo usati dai nostri nonni come i chiodi per le scarpe, gli attrezzi dei calzolai, le vecchie bilance…

… e scoprire il funzionamento di una segheria rimanendo incantati dalla sua imponenza. Anche grazie alla fedele riproduzione in miniatura che è possibile azionare e ammirare in movimento.

Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ci si cala nella vita di un tempo, ricordando il passato con un sorriso sulle labbra. Una visita con i propri figli e magari in compagnia anche dei nonni si rivelerà una bella e emozionante esperienza per un pomeriggio alternativo.

museo etnografico trentino San michele

Ultima novità ideata dai Servizi educativi del museo: “Al Museo chi cerca trova!”,  proposta pensata per le famiglie che visitano la struttura con i loro bambini e ragazzi. Uno speciale cruciverba sarà il filo conduttore per la scoperta delle numerose sale, tra curiosità, oggetti, termini dialettali… Solo i più abili ricercatori che riusciranno a risolvere l’enigma, saranno ricompensati delle loro fatiche con un simpatico ricordo di quest’esperienza a contatto con la tradizione da ritirare in biglietteria a percorso ultimato.

Museo etnografico trentino: informazioni utili

Orari di apertura del Museo etnografico trentino:

  • tutti i giorni con orario 09.00-12.30 e 14.30-18.00 – chiuso il lunedì non festivo, il 1° novembre, il 25 dicembre, il 1° gennaio.

Tariffe:

  • Intero | 6 euro
  • Ridotto (ragazzi da 15 a 26 anni, over 65 soci, gruppi)) | 4 euro
  • Famiglia (2 adulti + minori; 1 adulto + minori) | pagano la tariffa intera solo gli adulti + bambini gratuiti

Sul sito del Museo etnografico trentino troverete ulteriori indicazioni sempre aggiornate.

Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà.

Contatti:

Tel. 0461 – 650314

Cosa fare nei dintorni:

In slitta alla Malga di Tesido

Un’escursione facile, molto panoramica, con un rifugio che offre piatti altoatesini super e ritorno in slitta! Oggi vi porto a quota 2012 m, alla Malga di Tesido (Taistneralm, in tedesco), in Val Casies. Proprio all’inizio della valle, sopra il paese di Tesido, comincia la passeggiata. Dal centro del paese, per raggiungere il parcheggio (gratuito, quota 1584 metri), seguite le indicazioni per l’Hotel Alpen Tesitin e poi per la malga. Il parcheggio si trova nei pressi del Maso Mudlerhof.

Comodissima la strada forestale  (38A) che sale gradualmente: 400 metri di dislivello percorribili in un’ora e mezza circa.  Notevole  anche la visuale sulle Dolomiti di Sesto e sulle piste di Racines a destra . La maggior parte del percorso è nel bosco, finché la valle non si apre a quota 2000 metri ed ecco finalmente il rifugio.

Molto carino all’interno, ha anche diverse tavole e panche all’esterno per godere del sole.

Piatti tipici della tradizione altoatesina, autentiche bontà: zuppa d’orzo e di gulasch, maccheroni alla pastora, canederli di spinaci con verdura e salsa di gorgonzola, canederli di formaggio pressati con insalata di crauti, gulasch di manzo con canederli di speck.

Anche diversi taglieri con affettati e formaggi della malga, oltre che dolci decisamente gustosi, tra cui lo strudel e torte di vario tipo.

Chi vuole può proseguire per un’altra ora nella vallata sopra il rifugio fino al passo, oppure fermarsi a slittare… neve ce n’è in quantità e i bambini apprezzeranno sicuramente!

Al momento del ritorno il mio consiglio è quello di affittare una slitta (se non avete la vostra) per tornare a valle: sarà un modo davvero divertente per concludere una bella giornata in compagnia! La discesa, lunga circa 3,5 km, non presenta particolari difficoltà ed è adatta anche a chi non ha grande esperienza alla guida della slitta!

Info: 📞 340 3359611

Passeggiate e attività nei dintorni:
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Dove dormire: