Un percorso a piedi nudi nella natura della splendida Val di Rabbi in località Coler. Si tratta si una porzione di bosco di circa 500 metri in cui è stato realizzato un percorso dove si alternano sul terreno pietre di fiume levigate, muschio ed erba, pigne secche di abete, ma anche tronchi di abete e larice, per finire con l’acqua di sorgente che scorre limpida (e gelata!). Si tratta del pezzo finale della passeggiata che dalla segheria veneziana di Begoi porta in località Coler, dove si trova il parcheggio in fondo alla valle e dove partono bellissime escursioni (Cascate di Saent, Malga Stablasolo, Rifugio Dorigoni…) e anche il Gioco del Parco (dello Stelvio).
Vedrete che meraviglia camminare a piedi nudi qui, in questo bosco che sembra una fiaba!
Il consiglio è quello di effettuare passi lenti e regolari rollando la pianta del piede. Nella spinta verso l’alto sulle punte, affondate e appiattite le dita sul terreno. Tempo indicativo di permanenza 30 minuti, facendo più giri.
Quali sono gli effetti di una camminata a piedi nudi di questo tipo?
Niente da fare: la Val Venegia è sempre la Val Venegia! Ogni volta che ci ritorniamo rimaniamo sempre a bocca aperta quando appaiono all’improvviso di fronte a noi le Pale di San Martino in tutto il loro splendore. Ci si arriva sia dalla Val di Fiemme, che dal Primiero, e si trova non lontano dal centro visitatori del Parco di Paneveggio. Seguite le indicazioni per la Val Venegia e precisamente per Pian dei Casoni: qui trovate un primo parcheggio a pagamento (dal 1° luglio alla seconda domenica di settembre) e uno più a monte, Malga Venegia, sempre a pagamento durante lo stesso periodo, indicativamente ticket giornaliero di euro 9.
La strada è comoda e perfetta anche per i passeggini, tant’è che oggi ce n’erano a bizzeffe (meglio se da trekking). Da un lato il torrente Travignolo che scorre in tutta la sua bellezza, gli splendidi boschi, le montagne che svettano nel cielo azzurro.
In una ventina di minuti, mezz’ora al massimo, di passeggiata da Pian dei Casoni arriverete a Malga Venegia (aperta da giugno a settembre e da Natale a fine marzo). Proseguendo (e sarebbe un delitto non farlo, paesaggisticamente parlando) per un’altra mezz’ora ecco invece Malga Venegiota (aperta durante il periodo estivo) che propone buoni piatti tipici con prezzi adeguati.
Spätzle, super strangolapreti con ricotta affumicata, stinco con polenta , porzioni abbondanti e decisamente convincenti. Dimenticavo: sulla strada incontrerete mucche e cavalli,
buffi maialini che riposano all’ombra degli alberi …
…e alcuni simpatici yak.
Chi vuole può continuare fino a quella che è la tipica cartolina del Trentino: Baita Segantini, QUI il nostro racconto. Altrimenti si torna indietro per la stessa strada.
Oppure potete oltrepassare il torrente e seguire il cartello con l’indicazione per Malga Juribello (qui il nostro racconto), la camminata non particolarmente impegnativa vi condurrà, lungo un sentiero nel bosco, fino a questa bella malga dove potrete fare merenda (noi abbiamo preso una torta al cioccolato e uno yogurt con i frutti di bosco fantastici) e, se arrivate per le 17.00 assistere alla mungitura… molto bello ed emozionante per i bambini, ma anche per noi adulti.
Da qui in circa una mezz’oretta potete scendere fino al parcheggio.
Cosa fare nei dintorni:
Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!
Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernale, CLICCA QUI!
Se cercate un agritur molto carino e un po’ fuori dal mondo, dove i vostri bambini si possono divertire e stare a stretto contatto con la natura e la cultura del posto, ho quello che fa per voi: Maso Redenhof, a Lappago, in fondo alla valle di Selva dei Molini, una laterale della Val di Tures ad un’ora di auto da Brunico. Si tratta di uno degli agritur aderenti all’associazione Gallo Rosso, di cui vi abbiamo parlato QUI, che ci appassionano moltissimo per la loro gestione familiare autentica e genuina.
A 1400 metri di altitudine, in una valle verdeggiante, vi aspettano Verena ed Hannes Oberhuber, con i figli Jonas, Elias e Simon. Due le case in cui sono distribuiti i quattro appartamenti (li trovate QUI con tutte le caratteristiche), da 4/6/7/8 persone, capaci quindi di soddisfare diverse esigenze familiari.
Molto interessante anche la stube in comune, che permette anche a diversi nuclei familiari in vacanza insieme di trascorrere il tempo libero – oppure il pranzo e la cena – insieme. I bambini si divertiranno moltissimo nella grande area giochi posizionata nel fienile (e quindi disponibile anche in caso di maltempo), con ping pong, trampolino per saltare, sabbiera, calcetto e altri giochi.
Per i più piccoli o per chi ha voglia di divertirsi in tranquillità lo spazio nel sottotetto, con libri, giochi in scatola e attività manuali.
Tanti inoltre gli animali che i bambini potranno incontrare, partecipando alla vita del maso anche nel loro accudimento.
Fare i canederli
Dare il fieno
incontrare le mucche
Spaziale la colazione, che viene servita nella zona in comune, oppure direttamente in appartamento al mattino (dopo le 7.30, ordinate quello che volete segnando una lista entro le 20 del giorno prima). Vi porteranno: latte delle loro mucche, burro di malga, yogurt al naturale e con i frutti di bosco/marmellata, pane fresco dei loro fantastici panifici, affettati e formaggi di diverso tipo, mele essiccate, frutta fresca (a noi lamponi e ciliegie), uova da cuocere, caffè, the, e quello che desiderate. Un bellissimo modo per iniziare la giornata con tranquillità, gustando prodotti genuini e davvero a chilometri zero.
Ci è piaciuto molto:
la possibilità di andare a mungere le mucche in stalla, al mattino o nel tardo pomeriggio
la possibilità il giovedì mattina di preparare lo yogurt e mangiarlo a colazione il giorno dopo
la possibilità di preparare il pane e cuocerlo nel forno a legnaia giardino
le frittelle con marmellata di lamponi che vengono preparate insieme al secondo giorno di pioggia consecutivo (ma, per esperienza, arrivano comunque… e che meraviglia fare merenda così dopo una bella escursione!)
le piante di lamponi nell’orto, a disposizione degli ospiti
la possibilità di comprare confetture, uova, sciroppi, yogurt e molte altre bontà direttamente dal maso. Per portarsi a casa un po’ del Redenhof!
Altre info utili:
accettano cani
nel soggiorno è compreso un ingresso a persona per la piscina Cascade di Campo Tures, molto carina, mentre per la zona wellness è previsto uno sconto
l’agritur è spesso pieno, soprattutto nei mesi estivi. Consigliato prenotare per tempo!
Un lago (artificiale) dal colore turchese, con le Alpi della Zillertal a fare da corona tutt’attorno. Escursione imperdibile per le famiglie, in cima alla Valle Selva dei Molini, valle laterale – piuttosto selvaggia – della Valle Aurina. Da Campo Tures proseguite in direzione (26 chilometri, mezz’ora d’auto) fino alla stanga preceduta da un piccolo parcheggio sulla sinistra. Il nostro consiglio è quello di proseguire (pagando poi il ticket: 3 euro un’ora, 5 euro quattro ore, 7 euro giornata intera) ed evitare così i 45 minuti circa di strada asfaltata in salita fino al lago di Neves(quota 1856 metri di altitudine), chiamato anche lago di Lappago.
Qui non avrete problemi di parcheggio e potrete cominciare la passeggiata che costeggia le rive, passando anche sull’imponente diga alta quasi 95 metri che gli ha dato vita. Pianeggiante e percorribile facilmente anche con il passeggino da trekking, è un bel giro di circa un’ora che passa anche accanto a due punti di ristoro: Malga Neves Alm (anche caseifici) e Malga Untermauer Alm. Entrambe con spazio all’esterno, offrono gustosi piatti tipici tirolesi. Mucche al pascolo, rive piene di massi e sassi da lanciare, cascate e cascatelle: un bellissimo paesaggio che permette di trascorrere una giornata in serenità, visto che solitamente non è un posto troppo affollato. Numerose anche le panchine panoramiche, per una sosta rilassante.
Il lago di Neves è anche il punto di partenza per camminate più impegnative, come quella che porta al Rifugio Porro (2.419 metri: due ore, 250 metri di dislivello) e il Rifugio Ponte di Ghiaccio(2.545 metri, due ore e mezza, quasi mille metri di dislivello).
La Val Ridanna è una fonte inesauribile di passeggiate per gli amanti delle cascate e dei corsi d’acqua: oltre le cascate di Stanghe ci sono le meno famose CascateBurkhard, vicino a Racines. Raggiungibili in un’oretta di passeggiata e con un dislivello di 300 metri circa, l’escursione offre meravigliosi scorci sulle cime delle Alpi Breonie.
Si parcheggia la macchina nel posteggio delle Miniere, noi abbiamo programmato la visita al giacimento nel pomeriggio così da avere tutto il tempo per salire con calma lungo il sentiero. Bastano pochi minuti di salita per riuscire a dominare dall’alto in sito delle Miniere di Ridanna, ci siamo concessi qualche minuto per far correre lo sguardo lungo la vecchia funivia, i vagoni della rotaia e le antiche case dei minatori, poi abbiamo ripreso la nostra salita.
La camminata, a parte il primo tratto sulle rocce, non è troppo impegnativa, si sale abbastanza ma lungo un semplice sentiero (non adatto ai passeggini). Lo scrosciare dell’acqua regola il ritmo dei passi e i punti in cui fermarsi per una foto sono parecchi.
Dopo un’oretta di camminata si arriva al cancello che delimita l’entrata ufficiale alle cascate.
Qui il panorama diventa selvaggio ed affascinante, cespugli di mirtilli (di cui ci siamo fatti una vera scorpacciata) spuntano ai lati del sentiero e le cascate si lasciano ammirare dai numerosi ponticelli presenti.
A noi, romantici come nessuno mai, è piaciuto soprattutto quello “a cuore”, da cui abbiamo potuto vedere l’acqua scendere a strapiombo nel torrente sottostante.
Ma c’è davvero l’imbarazzo della scelta, queste cascate sono spettacolari! L’itinerario termina presso la Malga di Aglsboden (che si raggiunge da valle in circa 90 minuti, 347 1104726), da cui volendo è possibile ridiscendere attraversando il sentiero numero 8 che, toccando alcuni rifugi riporta a Masseria.
Nei dintorni potete visitare le famose Miniere di Ridanna oppure potete fare un salto alla Malga Stadlalm, dove siamo stati in inverno (QUIil nostro racconto). La malga è aperta da fine giugno a fine ottobre.
Volete fermarvi a dormire a Ridanna?! Obbligo prenotare allo Schneeberg Family Hotel. Un vero paradiso per le famiglie ed i bambini. Parola nostra che lo abbiamo provato! Quitutte le info…
Se siete in Val di Fassa e salite con la funivia da Campitello al Col Rodellapotete andare a piedi fino al Rifugio Salei (quota 2225 metri) in dieci minuti circa. In alternativa al rifugio si si arriva anche con una comoda passeggiata di 15 minuti da Passo Sella. Fantastici i due tappeti elastici verdi con il prato, di fronte ad un paesaggio spettacolare che dà sul Gruppo del Sella e il Piz Boè. Alle spalle, gli imponenti massimi del Sassolungo e del Sassopiatto. In questo posto c’è anche una piccola fattoria, un laghetto con le trote, un sorprendente orto ad alta quota e diversi giochi per i bimbi, come le altalene e un lungo scivolo. L’ideale anche per chi ha bimbi piccoli ma non vuole rinunciare al piacere dello stare in montagna.
Cosa mangiare al Rifugio Salei
Ottima anche la cucina, con i classici piatti altoatesini ma rivisti in chiave moderna. Notevoli le costine con patate saltate e cavolo cappuccio, così come i canederli con il goulash.
Il canyoning nel torrente con le guide alpine Aquile di San Martino è un’attività imperdibile in Primiero e precisamente nella laterale Val Noana: Avventuroso ed indimenticabile, si tratta di un percorso lungo meno di un chilometro (fattibile in tre ore circa), che non richiede una particolare preparazione atletica o conoscenze tecniche: con le guide infatti tutti potranno scendere nel canyon scavato nei secoli dall’acqua del torrente tra ostacoli da superare, scivoli naturali, tuffi in pozze di acqua cristallina e calate con la corda. Richiesta solamente un po’ di praticità in acqua.
Bello poter scoprire angoli spettacolari inaccessibili a piedi, in un susseguirsi di sorprese naturali una dopo l’altra in questa forra selvaggia ed affascinante con pozze, cascate, scivoli e salti d’acqua. Emozionante l’arrivo con vista spettacolare sul lago Noana,bacino artificiale ad uso idroelettrico.
Bambini e adulti si divertiranno non poco a tuffarsi e con una breve nuotata raggiungere la riva o gli appigli per proseguire .
Info utili:
durata percorso: tre ore circa
da che età: a partire dagli 8 anni circa
attrezzatura: vengono fornite muta, cappuccio, calzari e guanti per proteggersi dal freddo; caschi e imbraghi.
cosa portare con sé: scarponcini da montagna, scarpe di ricambio, costume, ciabatte, asciugamano, un ricambio completo
periodo: da maggio a settembre
costi: 55 euro per gli adulti, 45 fino ai 15 anni, tariffe speciali per gruppi
uscite: una al mattino e una al pomeriggio, solo su prenotazione allo 📞 0439 768795
Dove mangiare nei paraggi?
Noi abbiamo pranzato al Rifugio Fonteghi(aperto d’estate e fino a metà ottobre – 📞0439 67043 – 📞348 8744685) che si trova proprio nei pressi del punto di partenza del canyoning.
Il rifugio propone una cucina tipica e casereccia, in un locale dall’arredamento rustico. Ci sono piaciuti molto i primi piatti, in particolare le tagliatelle con le finferle, buoni anche i canederli. Come secondo invece abbiamo provato la carne salada con le patate.
La signora Franca, gestrice del rifugio, ci ha inoltre mostrato le stanze per il pernottamento (18 posti letto con 2 quadruple per famiglie), semplici nell’arredamento in legno e ideali se volete trascorrere qualche giorno immersi nella splendida natura incontaminata della Val Noana.
Dal Rifugio Fonteghi parte inoltre l’escursione che vi porterà al nuovissimo ponte tibetano in Val di Riva, noi ci siamo stati a scoprirlo recentemente, ecco il nostro racconto!
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Avete mai sentito parlare del maniero delle 365 finestre?! Sopra la località di Mareta, in Val Ridanna (20 minuti d’auto da Vipiteno) si erge imponente il castello di Wolfsthurn, che ospita tra l’altro l’interessante museo della caccia e della pesca, sezione del Museo etnografico di Teodone. Con le sue 365 finestre appunto questo maniero barocco è uno dei castelli più belli del Tirolo. Tra sale festose e ricche i bimbi si lasceranno sicuramente coinvolgere dalla ricca collezione di accessori della caccia e della pesca e dai tanti animali imbalsamati che si trovano al secondo piano nobile.
Molto interessante è anche la sezione pedagogica che si trova nelle cantine del castello. Qui i bambini possono sbizzarirsi nel riconoscere i versi degli animali, scovarne le impronte, giocare con le corna dei cervi!
Da non perdere anche il sentiero tematico “Bosco e Acqua” che si snoda per circa 1 km dal paese al castello ed è percorribile anche in passeggino.
Un bel itinerario all’ombra del bosco (ideale se cercate riparo dal caldo durante l’estate) che segue il corso di un bel torrente tra installazioni artistiche. Le diverse stazioni e i tabelloni forniscono in modo semplice e chiaro informazioni interessanti sul bosco e sull’acqua. Alla fine una bella sorpresa! L’area faunistica con i daini bianchi!
Il castello si trova sopra Vipiteno, ad un’ora e mezza da Trento.
Se siete in zona naturalmente non potete perdere la vista alle Miniere della Val Ridanna (qui tutte le info).
Volete fermarvi a dormire in zona?! Obbligo prenotare allo Schneeberg Family Hotel (10 minuti da qui). Un vero paradiso per le famiglie ed i bambini. Parola nostra che lo abbiamo provato! Quitutte le info…
Se il percorso ciclopedonale Rankipino in Alta Val di Non è ideale per gli amanti della mountain bike; noi ne abbiamo scovato un tratto che è perfetto per le famiglie con bambini, ottimo anche in passeggino durante le calde giornate estive. L’itinerario, lungo 57 chilometri in totale (attraversa i comuni di: Senale San Felice, Castelfondo, Brez, Cloz, Romallo, Revò, Cagno, Rumo, Livo, Bresimo e Cis), ha infatti un tratto pianeggiante tra Cloz e Revò accessibile a tutti: pianeggiante, ombreggiato, sterrato ma con fondo compatto (adatto quindi anche al passeggino) e con una bellissima vista al punto d’arrivo.
Si parte dal campo sportivo di Cloz (900 metri di altitudine, ampio parcheggio) e seguite le indicazioni per “Mostizzolo” – “Revò”. Seguiranno tratti nel bosco, aperti sul panorama circostante oppure affiancati da meleti. Come dicevamo questo tratto è ideale per essere percorso, oltre che in bici, anche in passeggino soprattutto perchè nel pomeriggio d’estate è una delle poche passeggiate ombreggiate e fresche della zona.
Il grande spettacolo sarà però vedere apparire il lago di Santa Giustina sulla vostra sinistra, dopo circa un’ora, in tutta la sua bellezza. Lo potrete ammirare anche dalla terrazza panoramica, con panche in legno, che troverete sul percorso.
La passeggiata prosegue poi addentrandosi nella valle che porta fino a Lauregno, quindi chi vuole può proseguire ancora un po’. Noi siamo tornati indietro, invece, sulla strada dell’andata, godendo della pace e della tranquillità di quei luoghi, da noi ancora così poco conosciuti. Al campo sportivo di Cloz c’è anche un bicigrill, dove potete fermarvi a mangiare e bere, ma anche noleggiate sia le mountainbike che l’e-bike. Per mangiare tuttavia noi vi consigliamo caldamente di raggiungere il vicino Maso Plaz. Potete farlo sia a piedi (o in bici) sempre attraverso la Rankipino, oppure in macchina raggiungendo la frazione Arsio di Brez e seguire le indicazioni per “Giardino della Biodiversità Maso Plaz” (QUI i giudizi Tripadvisor).
La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!
Durante il nostro soggiorno al fantastico Maso Tiscion, ad Ortisei, siamo stati sull’Alpe di Resciesa, spettacolare altipiano con vista sul Sassolungo e il Sassopiatto, ma anche sulle Odle. Siamo infatti a cavallo tra la Val Gardena e la nostra amata Val di Funes.
Si parte dal centro di Ortisei con la funicolare (aperta da maggio ad ottobre, costi ed orari QUI), che in una decina di minuti porta a poco più di 2000 metri. All’arrivo trovate subito un ristorante, ma il nostro consiglio è quello di proseguire per una quarantina di minuti fino al Rifugio Resciesa, a quota 2164 metri. Dopo una breve salita di dieci minuti – con panorama mozzafiato sulle Dolomiti – la passeggiata diventa pressoché pianeggiante. Noi, nonostante fosse maggio, abbiamo trovato ancora un po’ di neve, ma torneremo sicuramente anche d’estate perché il posto è favoloso.
Una volta arrivati al rifugio, che ha anche camere per la notte, potete fare un piccolo giro ad anello che vi porta in due posti magici: prima la croce della vetta del Resciesa, raggiungibile in salita in una ventina di minuti (che dà sulla Valle Isarco e Bressanone e offre la possibilità di vedere meravigliose albe e tramonti) e poi la chiesetta di Santa Croce: proprio lì sotto a dieci minuti, un autentico gioiello fuori dal mondo.
Dalla chiesa si può tornare direttamente al Rifugio Resciesa, dove vi aspetta la simpatia di David e un menù decisamente sfizioso: accanto ai piatti della tradizione (ravioli a mezzaluna fatti in casa, con spinaci e burro fuso; cotoletta con patate saltate, taglieri di formaggi e salumi locali) ci sono infatti proposte molto particolari, tipo i ravioli con formaggio fresco di capra, ricotta di pecora ed erbette di montagna.
Notevoli anche i dolci, tra cui la panna cotta con latte di capra, crema di lamponi, menta, zenzero e limone. Talmente buona che ha vinto anche un premio a livello nazionale!
Bello anche all’interno, il punto forte è sicuramente la terrazza panoramica con vista sulle Dolomiti. Una favola da godere sulle numerose sdraio. David ci ha anche allietato con un po’ di musica tradizionale, per completare questo quadretto delizioso.
Si torna per la stessa via dell’andata, scendendo poi a piedi fino al paese (due ore circa) oppure prendendo di nuovo la funicolare. Per la prossima volta teniamo a mente che dalla stazione a monte si può raggiungere in un’ora circa anche il Rifugio Brogles.