Se siete alla ricerca di una bella e gratificante passeggiata in quota tra splendidi panorami e marmotte, il giro ad anello del Monte Agnello è ciò che fa per voi! Il punto di partenza è la stazione di arrivo della seggiovia Agnello che sale da Pampeago. Calcolate circa quattro ore per completare l’anello. Consigliato percorrerlo con bambini abituati a camminare. Il panorama da quassù è incantevole!
Monte Agnello: giro panoramico!
Lasciatevi la seggiovia alle spalle e dirigetevi verso destra dove si vede l’installazione di Respirart (il parco d’arte più in quota d’Europa) che rappresenta un occhio. Seguite il sentiero n. 509 e incamminatevi per un lungo sentiero in mezzo a verdi prati fino alla località Porta. Da qui partono e si intrecciano innumerevoli percorsi che attraversano il Latemar.
Il percorso è circolare e non presenta particolari difficoltà ma ricordiamo che lungo il tragitto non ci sono rifugi o servizi. Il tracciato si articola in dolci saliscendi che attraversano verdeggianti pascoli di alta quota dove si incontrano mucche ma, se si è fortunati, anche animali selvatici quali marmotte, camosci, caprioli e perfino aquile!
Da qui, deviando verso sinistra si giunge senza particolari difficoltà al Baito Valbona: siamo a metà del nostro percorso. Qui si può salire sulla dorsale del Monte Agnello e, in circa un’altra ora chiudere l’anello oppure, come abbiamo fatto noi, prendere la segnavia n. 522, proseguire scendendo verso la Val Boneta e risalire poi in quota fino alla forcella Pelenzana. Questa seconda opzione è sicuramente più faticosa ed adatta a bambini abituati a camminare. Il tragitto infatti si allunga di un bel po’ ed anche il dislivello è maggiore.
Arrivati quassù siamo quasi sulle creste, ancora un po’ di salita e poi si prosegue costeggiando tutto il crinale meridionale della montagna ammirando paesaggi da cartolina e fino a raggiungere la cima del Monte Agnello, a quota 2.358 metri!
Dalla cima, seguendo il sentiero, si prosegue lungo la cresta prestando però attenzione poiché abbastanza esposto e si scende fino a ritrovarsi al punto di partenza.
Giro del monte Agnello: info utili
LUOGO: Pampeago – val di Fiemme
PARTENZA: stazione a monte della seggiovia Agnello
ALTITUDINE: 2358 metri
DISTANZA: 11 chilometri
DURATA: 4 ore
DISLIVELLO: 600 metri circa
PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il tragitto. Rifugio Monte Agnello alla partenza del percorso | tel.348.0828583
PASSEGGINO: da trekking e solo per parte del percorso (fino al Baito Valbona)
Merano 2000 è la funivia che in pochi minuti da Merano porta a quota 2000 metri, in un piccolo paradiso per bambini e famiglie. Escursioni, malghe, l’adrenalinico alpin bob e la novità di quest’anno: l’Outdoor Kids Camp! L’impianto è aperto dal 9 maggio al 2 novembre 2025 (orari e prezzi sempre aggiornati QUI). Non vi resta che scoprite con noi tutte le attrazioni che troverete lassù!
A monte, all’arrivo degli impianti, il nuovissimo Outdoor Kids Camp vi lascerà a bocca aperta: bambini grandi e piccoli troveranno il modo di divertirsi e di misurare anche le proprie abilità con una proposta di giochi molto ampia.
Tra questi, a noi sono piaciuti molto i tappeti elastici a pavimento (ce ne sono ben 7!), le varie aree con pareti, tracciati e corde per arrampicare, i percorsi di equilibrio nei quali provare l’ebrezza del funambulo, i giochi d’acqua (chiuse e pompe d’acqua), scivoli extra lunghi e le nostre tanto amate piste per le biglie in legno.
Alpin bob: adrenalina pura!
Non abbiamo poi certo voluto perdere l’occasione di slittare anche in estate! Qui si può! L’Alpine Bob è il divertentissimo slittino su rotaie a dodici metri di altezza, il più lungo d’Italia, con una pista di oltre un chilometro. Guardate Silvia sfrecciare con Nathan a bordo, a quasi 23 chilometri orari! Ci si diverte come i pazzi (orari e prezzi, QUI).
Questo è sicuramente il gioco che più ci ha emozionato: a tutta velocità in mezzo al bosco tra dossi, curve, looping…super adrenalinico! Vi consigliamo di non farvelo sfuggire se salirete quassù.
Merano 2000: escursioni per tutti
Da qui partono inoltre numerosissimi sentieri, dai più impegnativi, a quelli di minor durata e difficoltà adatti a tutti. Alcuni portano a malghe e rifugi, ideali con i bambini!
Noi siamo stati alla Waidmann Alm: una meraviglia. Si raggiunge in circa 45 minuti su strada forestale adatta anche a passeggini da trekking. Dopo la prima salita ci si alza gradualmente per poi camminare in piano. Adatta anche a bambini piccoli.
All’arrivo li aspettano alcune altalene e giochi, un piccolo mulino nel torrente e una fantastica terrazza su cui fermarsi a riposare e mangiare un sacco di ottimi piatti. Noi ci siamo gustati una squisita cotoletta con patate saltate: da leccarsi i baffi. E poi personale simpatico, veloce e alla mano: di quelli che piacciono a noi!
Lassù si possono fare diverse passeggiate con i bambini, noi torneremo sicuramente altre volte ad esplorarle tutte. Promesso! Oggi invece siamo tornati indietro compiendo il giro ad anello, scendendo dal rifugio verso la valle e risalendo poi nel bosco. Una bella via alternativa, non fattibile però con i passeggini.
Merano 2000: info utili
Si può arrivare a Merano 2000 sia con la funivia che parte da Merano (Val di Nova), che con la cabinovia che parte da Falzeben. Aperte dal 9 maggio fino al 2 novembre 2025.
Attenzione! Per le famiglie c’è un biglietto speciale valido con bambini tra 8-18 anni (max 2 genitori). Con bambini sotto agli 8 anni, i genitori pagano il prezzo normale. Clicca QUI per conoscere i prezzi aggiornati.
Per chi cerca un luogo tranquillo, tra le più belle montagne delle Dolomiti, ricco di rifugi, malghe, parco giochi e sentieri tematici, senza dubbio lo trova prendendo la telecabina che da Falcade (BL) arriva a Le Buse, a circa 1900 metri di altitudine (orari e costi degli impianti della ski area San Pellegrino sempre aggiornati QUI).
All’arrivo della cabinovia, di recente costruzione, vi accoglierà un meraviglioso panorama: Cime del Focobon, Pale di San Martino, Civetta e Pelmo a farla da padroni. Nell’immediato un bellissimo parco giochi in legno: casette, grandi sdraio prendisole, castelli su cui arrampicarsi e l’immancabile divertentissima pista per le biglie in legno (le palline si possono acquistare in loco).
Falcade: il Bosco degli Artisti
Al limite del bosco ecco l’ingresso al Bosco degli artisti, una mostra permanente a cielo aperto che accoglie numerose sculture (più di 50) realizzate da artisti locali e che si integrano nella natura circostante.
Le installazioni, spesso opere che raffigurano animali o creature fantastiche, raccontano storie sugli scultori e sono accompagnate da pannelli didattici con informazioni e curiosità locali.
Il percorso ad anello è pianeggiante e lungo circa 1 chilometro, è adatto a tutti ed è fattibile anche con un buon passeggino da trekking.
Lungo il tragitto ci si imbatte inoltre in una zona ricca di formicai che mostra la vita della formica Rufa, specie protetta considerata “quasi a rischio”.
Bosco degli artisti: info utili
LUOGO: Passo San Pellegrino, a cavallo tra Trentino e Veneto
PARTENZA: stazione a monte Falcade – Le Buse (giro ad anello)
ALTITUDINE: 1884 metri
LUNGHEZZA: circa 1 chilometro
DURATA: 1 ora (tempo soggettivo)
DISLIVELLO: pianeggiante
PASSEGGINO: da trekking
PUNTI DI RISTORO: numerose baite e rifugi alla stazione di arrivo
Ogni giovedì dalle 9.30 alle 12 dal 17 luglio al 28 agosto laboratorio itinerante per bambini e famiglie nel Bosco degli Artisti.
Siamo stati sul Col Margherita, una terrazza panoramica raggiungibile comodamente con la funivia che, partendo a valle da Passo San Pellegrino (val di Fassa) porta a oltre 2500 metri. L’impianto è aperto dal 21 giugno al 21 settembre 2025 (orari e costi della ski area San Pellegrino sempre aggiornati QUI). Arrivati in quota vi attende una semplice escursione con vista mozzafiato a 360 gradi sulle Dolomiti grazie al rinnovato sentiero Geo Walk.
All’arrivo della funivia si trova immediatamente il Rifugio InAlto dove potete fare una pausa culinaria di alto livello. Una bellissima struttura moderna, dal design accattivante e con una terrazza che permette di godere dei panorami più belli.
Geo Walk: tra gioco e geologia
Da questo magnifico balcone sulle Dolomiti, luogo ricco di storia per essere stato fronte di guerra e luogo di battaglie durante il Primo Conflitto Mondiale, parte un viaggio attraverso il tempo. Un percorso tematico che vi condurrà alla scoperta della storia geologica di questo luogo così suggestivo in modo giocoso.
Il percorso ad anello, rinnovato di recente, è accessibile a tutti, le ha una lunghezza di circa 1,5 chilometri. Lungo il tragitto incontrerete numerose tappe e installazioni nelle quali viene raccontato in maniera semplice ed interattiva l’evoluzione geologica delle Dolomiti.
Percorrendolo si può immaginare quando sotto i nostri piedi si trovavano atolli, fondali marini, isole e mari tropicali oltre a vulcani primordiali e specie animali e vegetali oggi qui inimmaginabili: un vero e proprio tuffo nel passato.
Alla partenza degli impianti è inoltre possibile richiedere per ogni bambino una piccola guida da portare con sé lungo il percorso e da completare all’arrivo delle varie stazioni con giochi ed esperienze che rendono la visita davvero interessante.
Simbolo del percorso, il “timone delle Dolomiti”, posto sulla vetta dalla quale si gode di una vista mozzafiato!
Il panorama da qui è su tutte le montagne circostanti: di fronte, le Creste di Costabella, Cima Uomo, Marmolada; più a destra, le Cime d’Auta, Sorapiss, Pelmo, Civetta, Moiazza, Cima del Focobon e Mulaz; alle spalle, invece, svettano le spettacolari Pale di San Martino e, verso sud ovest, la lunga catena del Lagorai.
Per poterle vedere nella loro bellezza sono inoltre presenti 2 balconi d’osservazione con tanto di pannelli illustrativi che aiutano ad orientarsi.
Geo Walk: info utili
LUOGO: Val di Fassa
PARTENZA: stazione a monte Col Margherita (giro ad anello)
Splendida alternativa alla montagna se ci si trova in alta Val d’Isarco. Noi ci siamo stati in una giornata di pioggia. Stiamo parlando del bellissimo Castel Tasso – Berg Reigenstein, poco a sud di Vipiteno.
Questo meraviglioso castello non è mai stato ne conquistato ne devastato. Per tale ragione è molto ben conservato. Al suo interno si possono vedere tutti gli ambienti con gli arredi originali mantenuti con cura in stato originale medievale.
Il castello è stato costruito all’inizio del XII secolo e nel tempo ha cambiato più volte proprietario. Oggi appartiene alla famiglia dei Conti Thurn und Taxis.
Castel Tasso: come arrivare
Castel Tasso si raggiunge in pochi minuti di macchina dall’uscita del casello autostradale di Vipiteno. Raggiungendo Campo di Trens, in località Pruno, si può lasciare la macchina alle pendici del castello e attraverso una brevissima passeggiata lungo il sentiero si arriva all’ingresso dello stesso.
Visita al Castello
Il maniero è visitabile in autonomia: attraverso l’utilizzo di uno smartphone si possono leggere i qrcode presenti all’ingresso di ogni stanza e scoprire così la storia e le particolarità che lo contraddistinguono.
Durante la visita si accede a ben 10 locali in perfetto stato di conservazione: la cucina duecentesca originale con un camino aperto, la vecchia torre d’abitazione, la stanza da bagno, i dormitori medioevali di soldati e servi nel palazzo vecchio, eleganti salotti finemente arredati, la prigione oscura profonda ben 5 metri, la stanza delle torture e la bellissima “Sala verde” che prende il nome dal colore predominante nelle ricche decorazioni dalle quali è ornata.
Info e contatti
Castel Tasso è aperto tutto l’anno tranne dal 7 gennaio a fine febbraio, tutta la settimana ad esclusione del sabato. I bambini sotto ai 6 anni non pagano, mentre per gli adulti la tariffa è di 9 euro e fino ai 15 anni di 7 euro.
Visite guidate a Castel Tasso (minimo 7 partecipanti) vengono offerte su richiesta ogni anno da aprile a fine ottobre: ogni giorno, tranne sabato, alle ore 11.00, 12.30 e 14.00 (circa. 1 ora). Info aggiornate qui.
In Val di Fiemme, sull’Alpe Cermis, è stato realizzato nell’estate del 2024 il Villaggio dei Racconti, nell’area giochi di Cermislandia. Facilmente raggiungibile grazie alla cabinovia che parte dal centro di Cavalese, oppure dalla stazione di fondovalle: in pochi minuti si arriva al primo troncone a quota 1280 metri dove divertimento e relax accompagneranno l’intera giornata di grandi e piccoli (orari e costi degli impianti del Cermis sempre aggiornati). D’estate si svolgono tante belle attività settimanali (ne parliamo nell’articolo).
Il Villaggio dei Racconti si trova qui, in località Doss dei Laresi, ed è facilmente accessibile anche con i passeggini. Non mancano numerose panche per sostare al sole e chaise longue in legno dove rilassarsi, mentre i bambini partecipano alle attività organizzate oppure esplorano in autonomia il parco.
Il Villaggio dei Racconti
Gli ideatori del nuovo villaggio tematico hanno raccolto fiabe e storie della tradizione popolare locale rivisitandole e rendendole così adatte e fruibili ai più giovani. Da questo lavoro è nato un libro-racconto che viene narrato da un’animatrice per accompagnare i bambini alla scoperta del Villaggio dei Racconti.
Lungo il percorso si possono vedere e ripercorrere, in un’esperienza unica e immersiva, tutte le principali tradizioni e attività del passato che caratterizzano la Val di Fiemme. Sono stati infatti ricostruiti fedelmente e funzionanti i diversi luoghi di un villaggio, i bambini possono entrare nelle strutture e giocare al loro interno conoscendone così tutte le caratteristiche e particolarità che le rendono uniche e interessanti. Ecco cosa troverete:
una chiesa musicale dove i piccoli potranno suonare le campane del campanile e comporre melodie con un organo speciale;
uno splendido castello tutto da scoprire dove arrampicarsi, scivolare e godere di una vista mozzafiato;
nel mulino si ha l’opportunità di macinare il grano e di utilizzarlo per preparare impasti e cuocere pane fresco nel forno, riscoprendo così antiche tradizioni culinarie.
una segheria veneziana per esplorare il mestiere tradizionale dei boscaioli attraverso attività interattive;
una tipica casa di contadini con fienile annesso dove partecipare attivamente nella cura dell’orto e nel rastrellamento del fieno
Per la realizzazione di questo villaggio ci si è avvalsi esclusivamente di artigiani del territorio così come le materie prime impiegate (la fanno da padroni i legni di larice e di cirmolo). Tutto è stato ricostruito rimanendo fedeli alle fonti storiche ed alla ricca tradizione della valle. Qui ad esempio c’è la chiesetta, con un organo e le campane da suonare!
Il Villaggio dei Racconti: le attività
Durante la giornata tutti i giorni vengono proposte diverse attività: preparazione del pane, una caccia al tesoro e un laboratorio per piccoli attori. L’ingresso al Villaggio dei Racconti è a pagamento (6 euro a bambino dai 3 ai 14 anni, 3 euro dai 15 anni in su) e comprende l’ingresso al Villaggio, alle zone relax e al Bike Park.
Programma settimanale dal 21 giugno al 21 settembre 2025:
lunedì alle ore 10.30 facciamo le bolle di sapone giganti | alle ore 14.45 la fabbrica dei giocattoli – laboratorio creativo di piccoli giochi in legno
martedì alle ore 10.30 scopriamo la storia del Villaggio dei Racconti e impariamo a fare il pane in un vero forno a legna | alle ore 14.45 caccia al tesoro “Minatori per un giorno”
mercoledìalle ore 10.30 scopriamo la storia del Villaggio dei Racconti e impariamo a fare il pane in un vero forno a legna | alle ore 14.45 caccia al racconto “alla ricerca della principessa Nerina” | alle ore 15.30 caccia al racconto “Il gigante e le pagnotte avvelenate”
giovedì alle ore 10.30 entriamo a far parte del racconto del Villaggio con il laboratorio di teatro! | alle ore 14.45 caccia al tesoro “Minatori per un giorno”
venerdì alle ore 10.00 una mattina da boscaiolo * | alle ore 10.45 scopriamo la storia del Villaggio dei Racconti e impariamo a fare il pane in un vero forno a legna
sabatoalle ore 10.30 scopriamo la storia del Villaggio dei Racconti e impariamo a fare il pane in un vero forno a legna | alle ore 14.45 l’esperto racconta antichi mestieri e ci farà vedere e provare con le nostre mani il suo lavoro
domenica alle ore 10.30 caccia al racconto “Il gigante e le pagnotte avvelenate” | alle ore 14.45 la fabbrica dei giocattoli – laboratorio creativo di piccoli giochi in legno
* l’attività del boscaiolo, il venerdì mattina, costa 15 euro e si svolge fuori dal Villaggio dei Racconti solo su prenotazione tel. 346 5024955
Tra un’attività organizzata e l’altra ci si può muovere nel parco in completa autonomia, si può entrare e uscire in libertà (si viene infatti dotati di un braccialetto identificativo) fruendo quindi anche delle altre ricche proposte presenti a Cermislandia: il parco con il laghetto, l’Adventure Park, l’Escape Room e le passeggiate in quota, come l’escursione ai laghetti di Bombasel o semplice ferrata Cermis Skyline
Junior Bike Park
Al bike park potete provare un trail adatto a tutte le età e abilità. Si tratta di un percorso di 265 metri di sviluppo che offre una combinazione perfetta di sfide tecniche e divertimento. Curve paraboliche, dossi e salti e tratti più tranquilli tutti da guidare ideale anche per chi si vuole avvicinare alla specialità della Mtb. L’impianto di risalita è meccanizzato e dedicato alle bike così da risalire senza fatica e divertirvi al massimo nelle discese.
Tra i servizi disponibili c’è il noleggio di bici nuoveGiant, anche full suspended, con misure dalle più piccole (dai 4-5 anni in su) a quelle per adulti. Inoltre c’è la possibilità di ricevere alcuni consigli di guida direttamente al bike park. L’ingresso è compreso con il biglietto del Villaggio dei Racconti mentre il noleggio dipende dall’altezza.
In posizione molto comoda e facilmente raggiungibile il birrificio di Fiemme, in località Masi di Cavalese, è un luogo da non perdere! L’azienda agricola, a conduzione famigliare, produce una birra unica, perché fatta con le materie prime migliori e un metodo di lavorazione antico in cui traspare l’amore per la terra e la natura. Qui infatti le proposte sono molteplici: si può trascorrere del tempo rilassante facendo una gustosa merenda mentre i bambini sono liberi di giocare negli spazi aperti dell’agriturismo e, perché no, sorseggiare una gustosa birra, fiore all’occhiello del birrificio di Fiemme. Nel periodo estivo si svolgono attività per i più piccoli in fattoria.
Birrificio di Fiemme: la storia
Sin dalla fine del secolo scorso la famiglia Gilmozzi ha intrapreso la strada che li ha portati ad ottenere una squisita birra artigianale, interamente auto-prodotta, con eccellenti materie prime locali ed un metodo di lavorazione antico. Tutta la filiera avviene infatti qui, a cominciare dalla coltivazione di ben 4 varietà di luppolo e dell’orzo fino al processo di lavorazione e trasformazione. Per i più curiosi è prevista un’attività alla scoperta di questo prodotto.
In agriturismo si possono poi gustare piatti semplici della tradizione, taglieri e ottime torte tutto preparato con l’uso di prodotti locali e di qualità. La carta delle birre è molto ricca ma non mancano vino, succhi, sciroppi, tisane e cioccolate in tazza.
Nel negozio annesso si possono acquistare le birre così come altri prodotti di aziende agricole o botteghe artigianali locali.
Le attività per bambini al birrificio di Fiemme
Abbiamo trascorso qualche ora in compagnia di Francesca che ci ha accompagnati alla scoperta della fattoria rispondendo ad ogni curiosità. Nel corso della visita i bambini hanno potuto interagire con gli animali e comprendere tutto l’impegno che si cela dietro al lavoro in fattoria: hanno dato da mangiare il fieno alle pecore, raccolto le uova nel pollaio, visto api operose nelle arnie, passeggiato vicino al formicaio dove milioni di formiche erano all’opera ed ammirato le tane di bombi selvatici e coccinelle, insetti indispensabili al benessere delle coltivazioni e piante.
Il giro si è concluso con la visita allo splendido orto di mamma Luisa, di cui lei va molto orgogliosa e che cura con passione.
Al termine della visita ci siamo accomodati sulle panche esterne e Francesca ha proposto ai bambini un laboratorio di costruzione di un animaletto in legno e lana, continuando nel frattempo a ripondere alle nostre domande sulla vita degli animali in fattoria.
Oltre a questa, sono varie le esperienze proposte, dal martedì alla domenica, per le quali è richiesta la prenotazione: la scoperta del mondo della birra agricola, degustazioni all’insegna dei prodotti locali oppure di dolci ed infine un momento di conoscenza sul mondo di fiori e miele.
Nel cuore delle Dolomiti, a pochi passi dal centro di Predazzo si trova l’Hotel Villa Melì. Situato in posizione ideale per raggiungere le principali attrazioni della Val di Fiemme, tra le quali gli impianti di risalita e le più belle passeggiate sul Lagorai e sul Latemar. Un’elegante e moderno hotel 3 stelle superior a conduzione familiare, da poco completamente rinnovato. Non manca un centro benessere dotato di saune aromatiche, bagno turco, e una Jacuzzi in legno con idromassaggio per qualche ora di relax. Se soggiornate qui d’esatate con la famiglia e i bambini, trovate tanti consigli nella nostra guida della Val di Fiemme.
Hotel Villa Melì: la struttura
La struttura dispone di 24 camere di varia tipologia: confort, superior, junior suite e suite. Noi abbiamo soggiornato in una spaziosa ed elegante Junior Suite dove non manca nulla e si sta comodamente fino a 4 persone. Lo stile dell’arredo è montano: l’uso del legno riscalda l’ambiente e ben si accosta con elementi di modernità come luci, vetri e ampi spazi.
Il ristorante, aperto anche agli ospiti esterni, propone un ricco menù di alta qualità nel quale si mescolano tradizione e modernità attraverso l’impiego di ingredienti freschi e locali. Oltre ai piatti proposti dalla cucina, si trova anche un ampia scelta di pizze artigianali cucinate con forno a legna, tra le quali spicca per originalità la pizza a metro, ottima da condividere in una cena in compagnia.
Non mancano gli aperitivi a tema nelle serate del giovedì e del venerdì con l’accompagnamento di pizza e sushi.
Al mattino, un ricco buffet e una selezione di cibi preparati dalla cucina, delizierà il risveglio degli ospiti. La scelta è estremamente varia e spazia dai dolci fatti in casa, piccola pasticceria, pane fresco, marmellate, mieli e burri vari, succhi, yogurt, cereali, semi, frutta secca e fresca. Anche gli amanti della colazione salata sono accontentati con una bella selezione di salumi, formaggi, uova e becon.
Il centro benessere dell’hotel Villa Melì
Fiore all’occhiello è la graziosa oasi di tranquillità e relax posta nel grande giardino esterno dietro all’hotel in posizione quieta e riservata. Il centro benessere, riservato agli ospiti dell’hotel, offre la possibilità di fare saune aromatiche, bagno turco e un rilassante bagno nella piscina idromassaggio Jacuzzi in legno a cielo aperto.
Questa è una di quelle passeggiate in cui ci si riempie gli occhi di sfumature incredibili di colori perché l’acqua del Sarca di Nambrone, che è l’indiscussa protagonista di questo percorso, regala giochi e colori davvero unici.
Ci troviamo in Val Nambrone, una laterale della Val Rendena, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta. Si lascia la macchina al parcheggio del Rifugio Nambrone (Tel. 0465 503923, 338 5723043) dal quale vediamo subito le indicazioni che portano al sentiero.
La passeggiata ad anello, particolarmente adatta a famiglie con bambini, si snoda nel sottobosco lungo un semplice sentiero attraverso passerelle, cascate e prati. Il sentiero si chiama “Amolacqua” e non a caso perché qui torrenti, conche d’acqua, spruzzi, pozze, laghetti la fanno da padroni.
Tra l’altro, con un minimo sforzo regala una vista spettacolare sulla cascata d’Amola, che racchiude il fascino selvaggio tipico di questi salti naturali dell’acqua, racchiusa tra il verde del bosco e con diversi punti panoramici.
Ci troviamo a quota 1350 metri s.l.m., è un percorso semplice che presenta un ridotto dislivello; è lungo meno di un chilometro e mezzo ed è di breve durata (circa 45′). Pur essendo adatto a tutti, anche ai piccolini o a chi non cammina volentieri, permette di godere appieno del paesaggio torrentizio della Val Nambrone. Lungo il percorso si attraversano tante passerelle e ponticcioli sotto i quali passano torrenti turchesi, passando per prati e mirtillaie (slurp!)
In fondo al bosco lo spazio si apre in ampi prati con vista Dolomiti di Brenta dove è possibile anche fare un pic-nic. Se non si fuoriesce dal percorso tracciato si può percorrere anche con un passeggino da trekking.
Il sentiero è percorribile in autonomia ma anche accompagnati da una Guida di media montagna. Con noi c’era ad Alice di Mountain Friends che ci ha raccontato tantissime cose interessanti: abbiamo infatti parlato di alberi, erbe spontanee, geologia e animali. Siamo ritornati a casa particolarmente arricchiti di conoscenze!
Per intraprendere questo sentiero arrivando da Pinzolo si prosegue lungo la statale che porta a S. Antonio di Mavignola dove si imbocca a sinistra il bivio per la Val Nambrone poco prima del paese, su ampio tornante, per poi seguire le indicazioni per i rifugi Cornisello e Segantini percorrendo la lunga e stretta strada asfaltata fino al Rifugio Nambrone che ha un ampio parcheggio gratuito. La Val Nambrone non è servita da mezzi pubblici.
Per chi vuole fare un’escursione un po’ più lunga è consigliato raggiungere il Rifugio Cornisello a 2120 metri di altitudine (per altro raggiungibile anche in auto) partendo proprio dalla cascata d’Amola o dal Rifugio Nambrone. Questo sentiero è tutto a quota circa 1500 m.s.l.m. e si sviluppa all’interno di boschi di faggio e abete e dei pascoli di malga Amola. Dura circa 40 minuti ed è facile.
Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, CLICCA QUI!