Author - Silvia

Köfele weg: percorso wow a Meltina

Il Köfele weg è un sentiero con divertenti stazioni gioco che si trova a Meltina, in Alto Adige. Un ottimo esempio di come si possano coniugare passeggiate e divertimento, per far appassionare i bambini alla montagna. Sei tappe da individuare seguendo la cartina, su un percorso di due chilometri circa e qualche deviazione. Se vi piacciono questo tipo di percorsi non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Köfele weg: come arrivare

Innanzitutto dovete raggiungere il delizioso paesino di Meltina, 12 chilometri di distanza da Terlano, più o meno a metà strada tra Bolzano e Merano. Parcheggiate nei pressi della caserma dei vigili del fuoco/punto informazioni del paese (parcheggio libero). Lì vicino c’è anche un bar, se volete prendere qualcosa. Dopodichè salite per cinque minuti a piedi lungo il marciapiede fino al cartello che indica la fine di Meltina. A quel punto seguite a sinistra le indicazioni del sentiero numero 1 e cominciate a scendere tra i prati. A partire dal grande cavallo avellinese tutto in legno su cui salire.

Il sentiero Köfele weg

Si prosegue sul sentiero pianeggiante, con splendida vista su Meltina ed i prati verdi… la primavera senza dubbio è uno dei momenti più belli per visitare questo luogo con uno splendido trionfo di fiori.

Dopo un quarto d’ora circa ecco la seconda installazione: la casa sull’albero con un apparecchio acustico, che poi è semplicemente un divertente modo per comunicare dalla casetta alla sua base.

Si prosegue ancora, stavolta in discesa, fino ad arrivare alla piccola palestra di roccia. Diversi punti di accesso, con l’aiuto di una corda che facilita sia l’andata che il ritorno entusiasmeranno i piccoli scalatori.

Scendete ancora e dopo una breve salita (non prendete la deviazione per Salonetto) ed ecco l’uomo gigante, su cui arrampicarsi fin dentro alla sua testa, oppure da cui scendere nei divertenti scivoli posizionati al posto delle gambe. L’effetto sorpresa per i bimbi qui sarà assicurato e dovrete impegnarvi parecchio per ripartire lungo il percorso.

kofele weg Meltina

Deviazione percorso

Da qui avete due possibilità: scendere ancora un quarto d’ora fino all’arrivo della funivia Vilpiano- Meltina (ottima secondo me anche l’opzione di salire da Vilipiano in funivia e poi intraprendere il percorso nel senso contrario, affrontando prima la salita e poi al ritorno la discesa) e proseguire risalendo fino a Salonetto lungo la strada asfaltata, oppure tornare subito indietro di qualche metro e seguire le indicazioni fino a Salonetto (5 minuti, pianeggiante).

Lì troverete altre due postazioni gioco: la salamandra

kofele weg Meltina

ed il ragno gigante!

kofele weg Meltina

oltre che ad un tradizionale parco giochi proprio in paese. Si ritorna sulla stessa strada dell’andata, ovviamente in salita, ma la fatica sarà assolutamente valsa la pena.

Attenzione: il sentiero non è adatto per i passeggini!

Info utili

  • LUOGO: Altopiano del Salto
  • PARTENZA: Meltina, alla fine del paese
  • ARRIVO: Salonetto
  • ALTITUDINE: quasi 1000 metri
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata), varia a seconda delle soste
  • DISLIVELLO: circa 150 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI RISTORO: non lungo il percorso

Lingeralm: come arrivare

Per mangiare vi consiglio la Lingeralm, splendido ristorante/malga raggiungibile in dieci minuti circa di macchina da Meltina. Trovate le indicazioni proprio di fronte all’ufficio turistico.

linger alm

Cosa fare nei dintorni:

Potere trascorrere una giornata alla piscina naturale di Gargazzone o alla scoperta dei Knottnkino oppure alla serra tropicale di Gargazzone.

I 7 giardini Kränzelhof a Cermes

A poca distanza da Lana si trova un luogo davvero magico, composto da sette giardini. Nel 2006 i proprietari della tenuta vitivinicola Kränzelhof decisero di completare la loro azienda arricchendola di un grande spazio verde con molteplici ambientazioni e suggestioni.

All’interno dei 7 giardini Kränzelhof, il labirinto di tremila metri quadrati sarà di certo la parte più apprezzata dai bambini, ma anche quella che forse farà  riflettere maggiormente gli adulti. Un percorso tortuoso e pieno di scelte da compiere: così, proprio come la vita!

7 Giardini Kränzelhof – il labirinto

TRA ARTE E SUGGESTIONE

Al di là dell’apparenza ludica questo posto nasconde infatti livelli multipli di lettura. Alla fine del labirinto per esempio si trova un teatro con palcoscenico e gradinate in erba, per ricordarci quanto siamo protagonisti della nostra vita. Si prosegue poi con l’incontro tra cipressi e larici, che simboleggiano la cultura italiana e tirolese. Un’unione affascinante che rende questo territorio ancora più interessante. C’è poi il labirinto di terra, che permette di effettuare un movimento fisico e spirituale fino al centro. La mente si svuota cercando di trovare il percorso corretto.

Naturalmente i bambini vivranno tutto come un gioco, ma sarà interessante anche farli ragionare su argomenti più complessi. Un bel modo, insomma, per trascorrere del tempo di qualità assieme.

I 7 GIARDINI DEL KRÄNZELHOF

I sette giardini, i cui nomi e la cui composizione si ispirano a diversi stati d’animo ed emozioni, occupano una superficie di circa 2 ettari ed ospitano spesso mostre di artisti di fama nazionale ed internazionale. Bellissimi sia sotto il sole che sotto la pioggia, grazie ai ripari ed agli spazi ombreggiati, si vestono di nuovi colori a seconda del momento della giornata.

Il giardino della Fiducia, ad esempio, ha questa grande clessidra rotta che indica “Il tempo perduto”.

I nomi dei giardini del Kränzelhof si ispirano a sentimenti, valori e stati d'animo

Kränzelhof: il Giardino della Fiducia

E poi ancora, laghetti e tanti fiori appena sbocciati. Qui niente sembra essere lasciato al caso. I proprietari dicono: “A noi importa far stare bene chi arriva qui: sedersi all’ombra di un noce o di una quercia non è la stessa cosa. Sperimentate ciò che vi fa stare bene”.

Andate ad esplorare anche la grande stanza verde, l’installazione a farfalla dedicata ai desideri, la pagoda da raggiungere con un movimento concentrico. Insomma, un posto magico, cui va dedicato tutto il tempo necessario.

KRÄNZELHOF: INFO UTILI

  • l’ingresso costa 12 euro per gli adulti; 4,5 euro per i bambini
  • i cani sono i benvenuti
  • è possibile effettuare una visita guidata sia all’azienda vitivinicola che ai giardini, minimo 5 persone ( a pagamento)
  • il bar/enoteca è aperto dal lunedì al sabato dalle 11:30 alle 15 (domenica solo degustazione di vini)
  • il punto vendita permette di acquistare i vini dell’azienda

Trovate tutto sul loro sito, QUI

NEI DINTORNI

Se vi sono piaciuti i 7 giardini Kränzelhof a Cermes, vicino a Merano, potrebbero anche piacerti i seguenti articoli: cliccali per scoprire tutti i dettagli

Passo Costalunga: a Baita Maserè

Bellissima escursione nella zona di Passo Costalunga, che porta ad un caratteristico punto di ristoro: Baita Maserè. Itinerario che si può fare dalla primavera all’autunno inoltrato, visto che la struttura apre a metà maggio e chiude il primo di novembre. Noi ci siamo stati proprio in questo periodo, in una giornata con il cielo azzurro e tanti colori a ravvivare il bosco. È un percorso adatto a tutti, anche ai bambini un po’ abituati a camminare. Scoprite tutte le passeggiate che si possono fare in Val d’Ega.

Si parte dal Passo di Costalunga tra la pensione Rosengarten e l’Hotel Savoy, seguendo la segnaletica che chiaramente ci indica la meta. Si attraversano prati e boschi di larici e abeti sotto le pareti maestose del Catinaccio. Spettacolo per gli occhi. Il sentiero si snoda in costante salita, anche se il paesaggio è talmente bello che la fatica non si sente.

Dopo circa un’oretta – e un dislivello di circa 300 metri – si arriva alla deviazione che avvisa che la meta è a 5 minuti. Proseguendo si può arrivare invece in 20 minuti al Rifugio Paolina. Abbassando lo sguardo già si intravede il tetto della malga, davvero carina e collocata in un posto panoramico notevole a quasi 2000 metri, 1955 metri per la precisione. C’è anche un piccolo parco giochi e qualche animale.

Baita Masarè: il menù

Qui abbiamo gustato un ottimo Kaiserschmarren, uova speck e patate e dei gustosi canederli in brodo: porzioni decisamente abbondanti, che non ci hanno permesso di gustare l’appetitoso strudel di pasta frolla che avevamo intravisto.

Il tempo di riposarsi sulle sdraio gialle con vista Latemar e aver goduto di questo ultimo sole autunnale, che era già arrivato il momento di tornare. Si ripercorre il sentiero dell’andata. Torneremo in inverno, perché la baita è posizionata sulle piste da sci, ma può essere raggiunta anche con le ciaspole e comunque con la neve.

INFO UTILI

  • LUOGO: Val d’Ega
  • PARTENZA: Passo Costalunga
  • ARRIVO: Baita Masarè
  • ALTITUDINE: quasi 2000 metri
  • DURATA:  un’oretta abbondante
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Baita Maserè | 348.2463394 | aperta da metà maggio fino a inizio novembre e da inizio dicembre fino a inizio aprile, senza giorni di riposo

Ci sono anche altri modi per raggiungere la struttura, anche prendendo gli impianti o con la Mountain bike. Li trovate tutti QUI.

Cosa fare in Val d’Ega

Malga di Resia: super con la neve!

Se cercate un posto per ammirare dall’alto il lago di Resia, in Val Venosta, con il suo famoso campanile che svetta nell’acqua questo è il luogo perfetto. Si raggiunge Malga di Resia (Reschner Alm, a 2000 metri di altitudine) partendo dalla Val Roja con una camminata di circa un’ora e poco più di 200 metri di dislivello. Il percorso è prevalentemente nel bosco e regala una bella veduta su distese innevate e baite. La malga è situata in una posizione privilegiata con una bella terrazza panoramica. Scoprite con noi come raggiungerla!

Malga Resia: come arrivare

Dal paesino di Resia superate gli impianti e salite con la macchina seguendo le indicazioni stradali per la malga. Dopo qualche chilometro troverete sulla destra le indicazioni del parcheggio (gratuito).


Da lì parte la strada forestale che in un’ora circa (tre chilometri) e poco più di 200 metri di dislivello porta alla meta. Percorso nel bosco, in costante salita, che offre mano a mano che si sale un panorama mozzafiato.

Baite di legno, cime innevate e anche il lago con il campanile in lontananza. Magnifica la vista una volta arrivati alla malga, con l’intero specchio d’acqua ai vostri piedi in questa stagione coperto di neve.

Malga Resia: il menù

Dal 2020 la struttura è gestita da Elin e Hannes, con uno staff giovane e cordiale, che utilizza le materie prime proprie (uova, verdure dell’orto in estate) e molti prodotti fatti in casa come la pasta fresca, succhi e marmellate. Carne, salumi e pane cotto nel forno a legna vengono invece acquistati in paese, dal fornaio e dalla macelleria di fiducia.

Malga Resia

Ci sono opzioni di scelta per tutti i gusti, dalla zuppa del giorno (per noi canederli di speck in brodo) alla pasta della malga (ragù, funghi, speck e panna), al tris di canederli (ne hanno di ben cinque tipi, tra cui quelli alla rapa rossa, al grano saraceno e all’ortica su salsa di gorgonzola) e poi spezzatino con canederli di speck e un gustoso piatto con schiacciata di patate gigante con uovo all’occhio di bue e speck.

E poi le torte fatte in casa, strudel di mele o di albicocca, e l’immancabile Kaiserschmarren (omelette preparata con farina, latte e uova, e servita poi con marmellata di ribes e zucchero a velo). Ottimo!

Malga Resia in inverno

La struttura ha diversi tavoli all’interno ed una bella terrazza soleggiata, perfetta per godersi la splendida vista. I bambini troveranno poi lo spazio lì vicino per divertirsi con la neve.

Malga Resia è aperta in inverno a partire dal 25 dicembre fino a Pasqua, chiusura il lunedì e il martedì. Cucina aperta fino alle 15.00.

Vista dall'alto sul lago di resia innevato

Si può arrivare alla malga anche partendo dal paese Resia, ma sicuramente questa opzione è più impegnativa, con 500 metri di dislivello. Per i bambini è consigliato il percorso che abbiamo fatto noi. Consigliato portare con sé una slitta o il bob (alla malga non li affittano, ma potete farlo in paese), per poi scendere in maniera veloce e divertente. Si ritorna infatti sulla stessa via dell’andata.

Malga Resia: info utili

  • LUOGO: Val Venosta
  • PARTENZA: parcheggio in Val Roja
  • ARRIVO: Malga Resia
  • ALTITUDINE: 2000 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO:  200 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga di Resia 📞 351.6494644 | per condizioni della neve e apertura contattate la struttura

Cosa fare in Val Venosta in inverno

Altre passeggiate e attività nei dintorni, per famiglie e bambini:

 

Malga Mazia, fuori dal caos

Se cercate una passeggiata semplice, in un posto un po’ sperduto e di grande bellezza, quella che porta a Malga Mazia fa sicuramente per voi! Siamo in Val Venosta, ad una ventina minuti d’auto da Malles. L’escursione parte dal parcheggio in fondo alla Val di Mazia e in circa un’ora e 250 metri di dislivello conduce alla meta.  La strada è sempre battuta, non servono ciaspole. Per questo motivo vi consigliamo di portare con voi slitte o bob per un rientro super divertente!

Malga Mazia: come arrivare

Prendete le indicazioni che portano prima al paesino di Mazia, poi fino in fondo all’omonima valle, precisamente a Masi di Glies, quota 1800 metri circa. Qui troverete un parcheggio grande e gratuito. Qualche decina di metri prima, sulla sinistra, troverete il cartello che indica il punto di partenza per l’escursione. Importante! Noi abbiamo soggiornato al Glieshof, maso del Gallo Rosso, esperienza indimenticabile.

La prima parte della strada forestale è in salita nel bosco, dopodiché diventa più tranquilla fino ad  aprirsi con una bella visuale su tutta la valle. Niente impianti, quassù, solo la natura incontaminata.

La strada prosegue fino ad uno stretto tornante sulla sinistra: guardando in alto a quel punto potrete ammirare Malga Mazia in tutta la sua bellezza, con la sua posizione soleggiata e di fronte alle montagne imponenti che superano spesso i 3000 metri.

Malga Mazia in Val Venosta

L’accoglienza di Jonas e del suo staff (gestiscono la struttura da dicembre 2023) è calda e calorosa: tanti i tavoli all’aperto, per le giornate più calde, così come i posti al coperto.

Il menù (che cambia spesso in base alle materie prime disponibili) propone i classici piatti tipici altoatesini, dai taglieri di affettati e formaggi, alla minestra d’orzo, ma anche frittata in brodo e pasta del pastore. Noi abbiamo preso delle ottime mezzelune fatte in casa con la pasta dei gnocchi ripiena di porcini e lo spezzatino con canederli o verdura. Come dolci non possono mancare il Kaiserschmarren, lo strudel e le torte fatte in casa.

Malga Mazia è aperta in inverno dal giovedì alla domenica solitamente fino a Pasqua, mentre in estate tutti i giorni da maggio/giugno (dipende dalla neve caduta in inverno) a fine ottobre.  Si può tornare sia dalla stessa strada dell’andata, che effettuare un giro ad anello (non sempre battuto).

Malga Mazia: info utili

  • LUOGO: Val Venosta
  • PARTENZA: Parcheggio in fondo alla Val di Mazia
  • ARRIVO: Malga Mazia
  • ALTITUDINE: 2050 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO:  250 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI DI RISTORO: Malga di Mazia 📞 349.7499817

Per verificare le condizioni della neve e l’apertura  sempre meglio contattare la struttura oppure l’ufficio turistico di Malles 📞 0473 831190

Val Venosta in inverno

Vi consigliamo altre passeggiate nei dintorni, per famiglie e bambini:

 

Il lavoro, le fate, le streghe

scultura in legno

Percorso tematico di 4 chilometri e mezzo (250 metri di dislivello) in Val di Non, sopra il paesino di Preghena (11 chilometri da Cles, in direzione Val di Sole). Vi aspetta un fantasioso sentiero disseminato di personaggi scolpiti nel legno e di installazioni realizzate con materiali naturali (pietra e legno) che raccontano le fatiche della gente di montagna e le antiche storie della fantasia popolare. Una ventina di postazioni che renderanno piacevole questo giro ad anello percorribile con calma in tre ore. Se vi piacciono questo tipo di sentieri non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Purtroppo si può parcheggiare solamente in paese e da lì cominciare la passeggiata. Scrivo “purtroppo” perché questo implica una salita piuttosto ripida di almeno 20 minuti e la possibilità di accedere con in passeggini. L’inizio del percorso è nei pressi della fontana in paese dove si trova anche un totem illustrativo. Qualche informazioni in più.

Il sentiero delle fate a Preghena

Le prime opere in legno ad apparire sono stati gli animali: l’orso, la lepre, il falco, lo scoiattolo. Ma il bello arriva dopo un quarto d’ora di cammino: prima le spade nella roccia, poi il pentolone dei desideri, poi la strega volante e la “peste dal diaol“, un bellissimo mostro con la coda lunga ed un forcone. Continuando sul percorso ecco le campane per rendere inutili i malefici delle streghe e dei maghi. E poi via… si riprende in discesa: le motoseghe giganti e poi i pezzi di tronchi d’albero che suonano e che possono essere facilmente riconosciuti dai bambini grazie alle etichette esplicative.

Sulla sinistra ecco il “Doss da Mul“, da dove si vede la Valle di Rumo, il Mezzalone, Cis e la Valle di Bresimo. Poco più avanti sulla destra ecco un bel prato con una super tettoia di legno con tavoli e panche dove poter fare splendidi pic nic all’aperto. Volendo si può anche chiedere in Comune il permesso per arrivare fin lì con l’auto.

Anche lì diverse opere: la fatina prigioniera, la carbonaia (metodo antico per ricavare dal legname disponibile il carbone), lo gnomo che sorveglia lo stagno.

Il giro prevede una sorta di anello, prima di ritornare in paese, con altre opere: le scope delle streghe, i mostri dell’albero, il serpente, streghe o fate? il castagno e i funghi del bosco. Calcolate almeno tre ore per farlo tutto, con bambini abbastanza grandi ed abituati a camminare. Per capire meglio come si snoda il percorso potete guardare la mappa  QUI.

Info utili:

  • LUOGO: Val di Non
  • PARTENZA: paese di Preghena
  • ALTITUDINE: circa 1000 metri
  • DURATA: tre ore (giro completo)
  • DISLIVELLO: 250 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato per il primo tratto in salita
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Val di Non con i bambini

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una guida! Consigliamo:

Alla scoperta del mondo di Sciury

Sentiero tematico ad anello di 2,5 chilometri sull’Altopiano del Pradel, con protagonista lo scoiattolo Sciury. Per raggiungere il punto di partenza si prende la telecabina che da Molveno porta in pochi minuti al Pradel a 1350 metri di altitudine. Gli impianti sono aperti indicativamente da giugno a settembre, prezzi e orari sempre aggiornati. Ed ecco un mondo speciale fatto di natura, passeggiate ed una fantastica vista su uno dei laghi più puliti e belli d’Italia. Se vi piacciono questo tipo di sentieri non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Arrivati al grande prato decidete se fermarvi per un po’ alle attrazioni o posticiparle al vostro rientro. Da qui parte anche il sentiero realizzato in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta. Offre bellissimi scorci panoramici, tabelle informative sulla flora e la fauna del luogo, oltre a divertenti installazioni dedicate allo scoiattolo.

Troverete diverse tane di questo simpatico animale, costruite con il legno in maniera artistica.

Divertenti postazioni in cui riconoscere le sue principali caratteristiche, come la coda o le zampe.

Giochi tutti da esplorare!

E diverse curiosità da soddisfare grazie ai pannelli sul percorso.

Info utili:

  • LUOGO: Paganella
  • PARTENZA: altopiano di Pradel
  • ALTITUDINE: 1350 metri
  • DURATA: un paio d’ore (giro completo)
  • DISLIVELLO: 100 metri
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: al Rifugio la Montanara, all’arrivo della seggiovia, oppure a Malga Tovre (3297921809)

Il percorso è stato pensato anche per i passeggini, anche se effettivamente risulta impegnativo, specialmente per la ripida salita finale che richiede un grande sforzo fisico.

Parco dello scoiattolo

Ultima (o prima) imperdibile installazione è lo scoiattolo gigante che vedete nella foto di copertina. Al suo interno sono nascoste delle reti per arrampicarsi fino in cima… super divertente! La nostra tappa preferita è stata però quella che invita al lancio delle pigne, per capire se avrete abbastanza provviste per l’inverno o se sarete destinati alla fame.

Altopiano Pradel – Molveno

Questo altopiano è un luogo a misura di famiglia, potrete trascorrere un’intera giornata all’insegna del divertimento. Oltre al mondo di Sciury potrete mettervi alla prova al parco avventura Forest park. Godere dei panorami e rilassarsi sdraiati sui prato. Proprio di fronte al Rifugio la Montanara si trova un piccolo ma molto apprezzato parco giochi e una meravigliosa vista sulle Dolomiti di Brenta.

Il nostro racconto sul Pradel: tutte le attività per famiglie

Pradel – Molveno: funivia

  • i bambini fino ad 8 anni salgono gratis (con accompagnatore pagante) e per bambini fino ai 16 anni 30% di sconto sulla tariffa.
  • chi utilizza il parcheggio alla base degli impianti ha uno sconto di tre euro
  • è possibile salire a piedi, sia da Molveno che da Andalo (meglio la seconda opzione) lasciando la macchina in località Valbiole, ma tenete conto un po’ di fatica. In caso potete prendere all’andata con la telecabina e poi scendere a piedi!

 

Sul Monte Zugna in inverno

Bellissima escursione sulla neve quella che porta alla sommità del Monte Zugna in inverno. Un itinerario molto suggestivo, dove vi imbatterete in moltissimi resti della Prima Guerra Mondiale: trincee, camminamenti, postazioni, cunicoli militari… davvero interessante!

Se non conoscete questa zona approfittatene per fare qualcosa di diverso e scoprire appunto un luogo che offre diversi spunti, sia dal punto di vista naturalistico che storico. Anche i bambini apprezzeranno, e forse si dimenticheranno di farvi troppe domande sulla durata del percorso!

Resti di trincee sul Monte Zugna sotto la neve

Monte Zugna in inverno – resti di trincee

Come arrivare sul Monte Zugna

Dal centro di Rovereto sono circa 6 chilometri e 10 minuti d’auto per arrivare fino ad Albaredo. Da qui si prosegue per altri 12 chilometri (venti minuti): la strada è un po’ tortuosa ma non demordete perché lassù vi aspetta un bel posticino per un’escursione con i vostri bimbi.

Anche in presenza di neve, se la strada è stata pulita si può arrivare fino al Rifugio Monte Zugna in auto (consigliato), altrimenti  la si lascia al “Trincerone” (parcheggio a 3 chilometri dal rifugio).

Al Rifugio Monte Zugna

Dal parcheggio del trincerone  si prosegue quindi a piedi per raggiungere il rifugio. Impiegherete circa un’ora, sia che seguiate la comoda via principale, sia che deviate sulla destra nel bosco. In questo secondo caso si passa anche dal cimitero di San Giorgio, che può essere un prezioso spunto di riflessione e l’occasione per spiegare ai bambini cosa nel concreto abbiano rappresentato i conflitti per i giovani soldati in quegli anni.

Verso la cima del Monte Zugna in inverno

Arrivati al rifugio si può già godere di uno splendido panorama sulle montagne circostanti.

Rifugio Monte Zugna con la neve

Rifugio Coni Zugna in inverno

E’ però partendo per l’escursione che inizia dal rifugio e che porta alla cima del Monte Zugna che potrete godere man mano che si sale di scorci sempre più belli.

CIma del Monte Zugna in inverno

Monte Zugna sotto la neve

Il sentiero è abbastanza battuto e fattibile con gli scarponi da montagna ma se dovesse essere appena nevicato possono essere utili anche le ciaspole, sia nell’ultimo tratto, che durante la discesa.

Monte Zugna sotto la neve

Monte Zugna in inverno

Monte Zugna con la neve

Monte Zugna con la neve

Con i bambini mettete in preventivo un’ora e mezza circa per raggiungere la cima, soprattutto perché la pendenza si fa un po’ più impegnativa nel breve tratto finale.

Il panorama che vi aspetta è uno spettacolo a 360° gradi sulle più belle montagne del Trentino, ben segnalate sulla tavola di orientamento.

indicatore delle cime sul Monte Zugna

Monte Zugna – la vetta

Vista dalla cima del Monte Zugna

Monte Zugna in inverno – vista dalla vetta

La giornata abbastanza nuvolosa non ci ha permesso di ammirarle tutte, anche se molte erano comunque ben visibili.

Info utili: Monte Zugna

  • LUOGO: Monte Zugna
  • PARTENZA: Rifugio Monte Zugna
  • ARRIVO: Vetta del Monte Zugna
  • ALTITUDINE: 1865 metri
  • DURATA: 3-4 ore (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 250 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Monte Zugna

Info e contatti

Per informarsi sulle condizioni del sentiero che porta alla cima del Monte Zugna è sempre utile sentire il rifugio, che è aperto da metà ottobre a metà maggio dal mercoledì alla domenica..

Rifugio Monte Zugna
tel.0464 917959
e-mail: rifugiomontezugna@gmail.com
sito web: www.rifugioconizugna.com

Se vi è piaciuta l’escursione sul Monte Zugna in inverno, cosa ne dite di venirci anche in estate? Leggete qui il racconto della nostra esperienza estiva: Rifugio Coni Zugna sopra Rovereto

 

Museo Geologico delle Dolomiti

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!  

Questo Museo di Predazzo è specializzato nella geologia delle Dolomiti, in particolare delle Valli di Fiemme e Fassa. Le sue collezioni comprendono una consistente selezione di campioni paleontologici locali e numerosi minerali che costituiscono un vero e proprio patrimonio geologico. I visitatori qui possono scoprire la storia di questo territorio, soprattutto la storia di queste cinque “isole” che le formano: il Latemar, il Catinaccio, la Marmolada, il Gruppo del Sella e il Lagorai.

Mostra “l’ombra dell’unicorno”

Dal 24 giugno 2023 al 09 giugno 2024 è possibile visitare la mostra “l’ombra dell’unicorno. Il rinoceronte tra passato, presente e futuro”: un viaggio alla scoperta delle cinque specie attuali e delle numerose specie fossili, della loro storia, del rapporto con le persone e le problematiche di conservazione nel mondo contemporaneo. Compresa nel biglietto d’ingresso.

L’icona della mostra è Toby, il grande rinoceronte bianco meridionale vissuto al parco natura viva di Bussolengo fino alla veneranda età di 54 anni, dopo la sua morte è stato donato al MUSE. Maggiori informazioni QUI.

Lungo il percorso espositivo potrete scoprire tante curiosità su questo imponente animale, dimensioni, peso, le caratteristiche di denti e corna …

Il museo geologico di Predazzo

All’ingresso del museo potrete acquistare (al costo di 3 euro) il libretto “Al museo con Petra” , un modo originale e simpatico per visitare la struttura che mette in gioco sia gli adulti che i bambini.  Nelle prime pagine i genitori trovano infatti le risposte con cui poi possono aiutare successivamente i bambini nella loro ricerca attraverso le schede.
Naturalmente lo scopo è scoprire il museo in modo attivo e stimolante. Avrete a disposizione tre percorsi (indicati con tre diversi colori), ognuno su un argomento ben preciso: “rocce“, “minerali” e “fossili“.  Oltre al libricino vi verrà consegnata anche una piccola sacca con matite colorate e lente di ingrandimento per osservare al meglio fossili e minerali.
Un modo molto bello per fruire del muso in una modalità “famiglia attiva” e trascorrere del tempo insieme in maniera costruttiva e divertente.
Potrete osservare da vicino splendidi minerali  e scoprire dove sono stati trovati.
Toccare con mano antichissimi fossili

E “conoscere” paurosi animali del passato 🙂

Troverete diverse postazioni interattive all’interno del Museo con cui i bambini, ma anche gli adulti, possono interagire per scoprire di più su quello che si trova all’interno di questa speciale sede distaccata del MUSE di Trento. Molto interessanti i fossili delle piante del Triassico arrivati fino a noi grazie ai vulcani che li hanno “bloccati” all’interno delle rocce. I fossili marini della Marmolada poi, sono di grande fascino e interesse.

Un’altra attrazione è il condotto vulcanico in legno: qui si capisce con una simulazione quello che succede quando il magma risale dal camino del vulcano per sbucare nella roccia.

Ultimo, ma in realtà il più apprezzato dai bambini, l’arcosauro: una riproduzione dei rettili che si aggiravano sulle Dolomiti 240-245 milioni di anni fa. Ovviamente è una riproduzione, ma le impronte invece sono vere e sono state trovate sul Catinaccio!

Attività del museo:

GEOdi: dal museo alle cime

Un viaggio immersivo e coinvolgente alla scoperta della geologia del Trentino e dei reperti conservati all’interno delle collezioni museali. Indossa il visore 3D e scegli il percorso tematico più adatto a te. Maggiori info QUI.

  • Quando: tutte le domeniche dalle ore 15.00 alle 17.00 (tranne il 3 marzo)
  • Costo: compreso nel biglietto d’ingresso
  • Info: target 8+

UN RINOCERONTE TRA LE DOLOMITI

Laboratorio dedicato ai bambini per conoscere il maestoso rinoceronte.

  • Quando: il 30 marzo 2024 alle ore 10.00
  • Costo: 5 euro (coppia adulto + bambino), 3 euro ogni secondo bambino
  • Info: target 6-12 anni, su prenotazione QUI

DONNE IN VETTA

Scopri le storie di esploratrici e scienziate. Il nostro staff ti accompagnerà in un viaggio unico per esplorare la vita e le esperienze di donne in vetta. Maggiori informazioni QUI.

  • Quando: 8 marzo 2024 alle ore 17.00
  • Costo: 3 euro oltre il biglietto d’ingresso, 2,5 per bambini da 6 a 14 anni
  • Info: target 12+, massimo 25 persone, su prenotazione QUI.

NANNA DOLO-MITICA

Trascorri una notte speciale al museo tra giochi, racconti e avventurose letture prima di dormire – come sassi – tra fossili e minerali. Maggiori informazioni QUI.

  • Quando: 23 marzo 2024 dalle ore 20.00
  • Costo: 23 euro a persona | 45 euro adulto + 2 bambini | 40 euro con Family & Friends Membership card
  • Info: target 4-12 anni con persona adulta accompagnatrice

 Tariffe:

Ingresso garantito con l’acquisto dei biglietti online con al massimo dieci giorni di anticipo. L’orario di ingresso selezionato è vincolante. Biglietti: intero: € 3,50, ridotto: € 2,50, tariffa famiglia: € 3,50 / 7,00. (1 o 2 genitori con figli minorenni). Gratuito con Fiemm E-Motion  e Guest Card.

Museo geologico Predazzo orari:

Dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Aperture straordinarie nel mese di giugno, luglio e settembre anche la domenica, mentre ad agosto sia il lunedì che la domenica.

 

Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà.
Trovate le attività proposte anche in agenda.

Giro del Sorasass: vista su Trento

Vicino a Trento c’è una montagna di cui tutti sanno il nome, ma che in pochi conoscono: il Soprasasso, o “Sorasass” in dialetto. Proprio lì c’è una bellissima passeggiata ad anello (circa 300 metri di dislivello), con vista sulla città, che unisce natura e cultura. Questo posto, infatti, durante la prima Guerra mondiale è stato trasformato dagli austroungarici in una postazione strategica per controllare Trento. Il percorso ricalca la vecchia strada militare, di cui si vedono in più punti i resti.

Da Trento ci si dirige verso Cadine (7 chilometri di distanza): qui si prende la strada sulla destra per il campo sportivo e alla grande croce in pietra si prosegue diritti. Poi a sinistra (indicazioni) fino al parcheggio in località “Fer de Caval” (507 metri). Qui inizia la nostra passeggiata.

Sentiero Soprasasso

La via più comoda è sicuramente la strada forestale a sinistra del cartello illustrativo che da la possibilità a chi ha bambini piccoli di fermarsi alla Poza della Casara. Un bel prato circondato da boschi, con zona picnic (30 minuti di cammino). Se deciderete invece di proseguire nel bosco troverete erica, primule e violette. Qui la strada diventa un sentiero ripido (si può anche continuare sulla forestale, meno impegnativa).

Sentiero del Sorasass

vista dall'alto sulla città di Trento

Terrazza panoramica su Trento

Dopo circa altri 30 minuti si arriva al punto più alto del percorso (790 metri), dove si apre una vista incredibile sulla città: il fiume Adige che scorre tranquillo passando accanto al Doss Trento e sullo sfondo le montagne Marzola e Vigolana. Seguite l’indicazione che indica il “Pontesel”, che in dialetto significa “poggioletto”: arriverete ad un terrazzino artificiale da dove ammirare la città.

Sentiero della guerra Trentino

Camminando con i bambini più grandi questa passeggiata fornisce anche l’occasione per raccontare loro un po’ di storia e prepararli a quello che vedranno: l’osservatorio aereo a picco sulla valle dell’Adige, la fuciliera, le trincee, le postazioni dell’artiglieria, gli “stoi” (rifugi in roccia) che si usavano per dare rifugio alle truppe e servivano anche come deposito dei viveri e munizioni.

Altra indicazione da seguire assolutamente è quella che indica la fucileria austro ungarica, realizzata nel 1915 e restaurata nel 2006. Una breve discesa, che porta ad un tavolo da picnic perfetto per un’altra sosta, e poi alla fuciliera vera e propria (entrate, da fuori non è molto invitante ma poi vedrete che costruzione!).

Si tratta di una galleria lunga circa 40 metri dotata di un locale per il posto di guardia, undici postazioni per fucilieri dotate di feritoie e ripiani per le munizioni. Sarà divertente esplorarla!

fuciliera della prima Guerra Mondiale

fuciliera del Sorasass

Quando uscite, continuate a scendere lungo il sentiero, in modo da ricollegarvi con la strada principale. In breve si torna al parcheggio. Il sentiero, prevalentemente sterrato non presenta tratti particolarmente impegnativi ed è percorribile tutto l’anno, prestando attenzione. Non sono presenti fontanelle, né punti ristoro, quindi portatevi una scorta d’acqua.

Sorasass: info utili

  •  LUOGO: Trento
  • PARTENZA: Cadine (parcheggio Fer de Caval)
  • ARRIVO: giro ad anello sul Sorasass
  • ALTITUDINE: m 790
  • DISTANZA: 7 km
  • DURATA: 3,5 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 280 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: no

Per maggiori informazioni:  www.discovertrento.it

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