Author - Stefania

A Palù del Fersina agritur super

Eccovi una breve e semplice gita da fare in Valle dei Mocheni, possibile anche con passeggini da trekking.

Il punto di partenza è il bellissimo parco giochi di Palù del Fersina. Qui i vostri bambini si divertiranno moltissimo, soprattutto sul lunghissimo scivolo arancione.

Parco giochi Palù del Fersina

La passeggiata

Proprio sotto il parco potete dunque procedere lungo la strada asfaltata, tenendo il torrente Fersina sulla destra, fino alla piazzola di atterraggio dell’elicottero. In questo punto, troverete un bivio che vi condurrà nel bosco, sempre risalendo il corso d’acqua, che in questo punto crea diversi salti.

sentiero lungo il Fersina

Lungo la strada, troverete anche alcuni cartelli illustrati che raccontano gli uccelli del posto, come l’allocco o la cinciallegra, e paesaggi da cartolina.

Cartelli illustrati

In una ventina di minuti, in leggera salita, arriverete ad un bivio, in prossimità di un ponticello di legno. Basta dunque proseguire verso destra per raggiungere, in pochi minuti, l’Agritur Unterstol Sosta Cavalli.

Agritur Sosta Cavalli

Guido e sua moglie vi accoglieranno in un’atmosfera di casa, con grandi tavoli per mangiate in compagnia e pietanze tipiche della tradizione. Noi abbiamo assaggiato un tagliere di salumi e formaggi, gli spätzle alla tirolese, dei canederli in brodo e un ottimo spezzatino con polenta, per chiudere con una deliziosa millefoglie alla crema.

Spaetzle

Millefoglie

A seconda del periodo, però, si possono trovare anche altre specialità, come le tagliatelle fatte in casa con il ragù, polenta e crauti, grigliate, strudel e yogurt fatti in casa e, solo su prenotazione, la trippa nelle tre versioni: parmigliana, in brodo e in insalata di cipolla.

Sala interna

Quando fa più freddo sarete accolti nella sala con il focolare, mentre nelle giornate calde c’è anche la possibilità di mangiare fuori, magari sulla terrazza panoramica.

Ingresso

La struttura, aperta tutti i giorni da maggio a settembre, sia a pranzo che a cena, mentre solo il sabato e la domenica negli altri mesi, è raggiungibile anche direttamente in auto. Sempre richiesta la prenotazione.

I pony

Per gli amanti degli animali, Guido ha 8 pony con cui nella stagione estiva i bambini possono fare dei piccoli giri, su prenotazione (10 euro per mezz’ora). E per chi desidera fermarsi a godere della quiete della Valle dei Mocheni, c’è anche una piccola casetta da 6 posti letto (20 euro a persona a notte) con possibilità di colazione e cena.

I pony

E per chiunque venga qui a cavallo, visto che l’agritur si trova sulla Ippovia Orientale che collega l’Altopiano di Pinè alla Valsugana, sono garantiti cibo e ospitalità anche per gli amici animali.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: parco giochi a Palù del Fersina
  • ARRIVO: ranch Unterstol
  • ALTITUDINE: 1500 metri
  • DURATA: mezz’oretta (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 100 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI DI RISTORO: ranch Unterstol 📞 339 5340860 
Le opportunità nei dintorni

Da qui, poi, partono una serie di passeggiate: il Lago di Erdemolo è raggiungibile in due ore circa e il Rifgio Sette Selle in un’ora e 45 minuti.

E se cercate altre avventure in Valle dei Mocheni (QUI la guida), vi consigliamo assolutamente una visita alla Miniera di Erdemolo (ve l’abbiamo raccontata QUI).

Gita da re verso il Monte Corona

Doss Paion

Un’ occasione per ammirare a pieno i colori autunnali della Val di Cembra è quella di esplorare i boschi del Monte Corona.

Partenza

La nostra gita, che si può fare comunque tutto l’anno, parte da Masen di Giovo, dopo una breve sosta all’Hotel Fior di Bosco per la colazione.

Sin dai primi passi lungo la strada si resta estasiati dalla tavolozza creata dagli alberi stagliati sul cielo azzurro. I cartelli lungo la strada ci guidano in direzione “Croce delle Serre”, ampio spiazzo attrezzato con un paio di bracioliere, raggiungibile in cinque minuti di cammino.

Spiazzo Croce delle Serre

Di qui, proseguiamo verso il Monte Corona. Dopo una prima salita sterrata nel bosco, per la quale consigliamo di lasciare il passeggino a casa, il percorso prosegue senza difficoltà.

Bivio verso Monte Corona

Il belvedere sulla Piana Rotaliana

In meno di un’ora lungo il sentiero 464 (1,5 km per 170 metri di dislivello) si raggiunge un bivio: andando a destra, si arriva in poco tempo ad uno spettacolare punto panoramico, con vista sulla Piana Rotaliana e sull’Altopiano della Paganella.

Belvedere su Piana Rotaliana

Dopo una breve sosta ad ammirare il paesaggio e scoprire le montagne illustrate sulla mappa, si può proseguire e fermarsi anche in località Piana, dove c’è il punto di atterraggio dell’elicottero, che mostra Valle dell’Adige e inizio Val di Non, con il gruppo del Brenta sullo sfondo.

Piazzola elicottero con secondo belvedere

Poco più in là, un incantevole laghetto con canneto, dove ci si può fermare per una merenda.

Laghetto

Il belvedere sulla Valle di Cembra

A questo punto si ritorna indietro in direzione Masen, percorrendo la stessa strada dell’andada ma con un’ultima, imperdibile, deviazione. All’altezza del bivio che vi ha portato al primo belvedere dovete assolutamente andare verso il Doss Paion, a 1.020 metri di altitudine.  Si tratta di un altro chilometro circa di strada, leggermente in salita, ma ne vale la pena. Da qui, infatti, potrete ammirare i campi della Valle di Cembra e troverete tavoli e panche per pic nic.

Doss Paion

Gli alberi su cui arrampicarsi, il “cric croc” delle foglie, i prati dove rotolare allegramente, faranno volare il tempo rendendo la giornata speciale per i vostri bimbi.

Finale al parco giochi

In circa un’oretta sarete di ritorno al punto di partenza e, se i piccoli avranno ancora qualche riserva di energia,  potrete fare una piccola sosta al bel parco giochi di Masen.

Parco giochi Masen

Dalla frazione, partono altre belle passeggiate e, in generale, la Valle di Cembra, regala davvero tante opportunità, come il Roccolo del Sauch (link) o il Lago Santo (link).

Le bellezze del Lago di Lases

Affascinante specchio d’acqua all’inizio della Valle di Cembra, il Lago di Lases è gettonatissimo per rinfrescanti bagni estivi.

Le spiagge

C’è chi si ferma nella spiaggetta sul lato strada, subito sotto il parcheggio (a pagamento in estate), dove da qualche tempo è anche attivo un punto ristoro,  e chi si spinge oltre.

Le famiglie, tradizionalmente, prediligono il pratone poco più avanti, dove i bambini hanno grandi spazi per correre e giocare e l’entrata in acqua è più graduale.

Altri preferiscono raggiungere invece le “terrazze” sul lato opposto della strada: qui il sole rimane più a lungo nel pomeriggio e generalmente regna maggior quiete. Sconsigliate per i più piccoli, perché l’acqua è subito profonda, possono sicuramente rappresentare un divertimento per i bimbi che sanno nuotare e amano i tuffi dai piccoli scogli presenti.

Proseguendo lungo il sentiero, invece, c’è anche la “roccia”: per assicurarsi un posto, però, è preferibile arrivare sul presto, perché lo spazio è ridotto, soprattutto quando il livello dell’acqua è più alto. Qui i tuffi si fanno certamente più adrenalinici.

Il giro del lago

Ma il Lago di Lases non rappresenta solo una tappa estiva poiché offre un meraviglioso sentiero circumlacuale che in ogni stagione regala paesaggi stupendi.  In autunno, per esempio, potrete apprezzare tutti i colori del foliage, mentre in primavera il ritorno del verde, più intenso ogni giorno.

Vista d’estate

Vista d’autunno

Non praticabile con i passeggini, per via delle scale che troverete lungo il tragitto, è lungo circa 2 km. Il punto di partenza è la zona del parcheggio: da qui si raggiunge la grande spiaggia e, dal sentiero lastricato, si arriva alla piazza del campanile del paese. Proseguendo in salita si raggiunge la strada asfaltata e si gira a destra all’altezza di una salita breve ma intensa che, una volta terminata, vi offrirà un punto di vista assolutamente spettacolare.

 

Delle indicazioni lungo il percorso vi suggeriranno la strada. Dalle scalette si riscende ad altezza lago dove si può fare una sosta alla casetta rosa di osservazione uccelli. Poco oltre, si attraversa il canneto e poi si prosegue lungo la sponda sotto il tratto stradale, con qualche saliscendi.

Tempo di percorrenza totale, un’oretta circa.

La camminata più lunga

Per chi ama passeggiare, però, si può prolungare l’esperienza spingendosi oltre il paese di Lases, in direzione Lona, attraverso un suggestivo percorso nel bosco, per scoprire le caratteristiche e curiosità del biotopo (qui le informazioni), illustrate anche da cartelli informativi. In questo caso, la camminata raggiunge i 4,5 km, come specificato nella mappa posizionata proprio accanto al parcheggio.

Altre belle passeggiate in Valle di Cembra? Provate le Piramidi di Segonzano (clicca qui per il racconto) . il Lago di Santa Colomba (clicca qui) o il Lago Santo (clicca qui).

Buona avventura!

In bici al lago di Cece

Ecco un’escursione davvero incantevole che questa volta vi raccontiamo da un punto di vista diverso: in sella ad una e-bike.

Siamo infatti tornati in visita al bellissimo lago di Cece, che si trova a 1.879 metri di altitudine sopra l’abitato di Predazzo, Val di Fiemme, percorrendo la strada forestale dal ponticello Valmaggiore (che si raggiunge in venti minuti di auto dal centro della cittadina), dove ci sono diversi posti auto per parcheggiare.

Si tratta di 4,8 chilometri, per un dislivello di 350 metri, affrontabili tranquillamente anche con passeggino da trekking, che vi accompagneranno attraverso questi meravigliosi paesaggi. Lungo il percorso, potrete per esempio ammirare le Pale di San Martino e scorgere Bellamonte.

Dopo circa tre chilometri, la strada forestale si trasformerà in un sentiero a tornanti nel bosco, sufficientemente largo per passare tranquillamente sia con bici che con passeggino. Noi, come tutto il resto della salita, l’abbiamo affrontata trainando i bimbi in bici con la corda elastica agganciata alla nostra e-bike.

Il suggestivo ponticello in legno sarà il segnale del vostro arrivo a destinazione. Una volta superato, vi si aprirà davanti agli occhi un panorama stupendo, con il lago e la catena del Lagorai sullo sfondo. Sulla destra, un piccolo bivacco con cucina sempre aperto e, intorno ad esso, un paio di panche e un ampio prato su cui stendersi per un piacevole pic nic nella natura.

Durante la sosta, se la temperatura lo permette, potrete rinfrescarvi i piedi nel ruscello che arriva dal lago o fare un giretto nei boschi circostanti..non è detto che non troviate qualche fungo!

Il ritorno si svolge sullo stesso tracciato, ovviamente tutto in discesa. Prima di salire in macchina, vi consigliamo una sosta ristoratrice alla bella malga Valmaggiore (ve ne abbiamo parlato qui). Potete arrivarci in auto ma, se siete in bici, vale la pena di fare questo ultimo sforzo sulle due ruote: si tratta solo di un chilometro su strada praticamente pianeggiante e terreno molto battuto.

In loco, piatti della tradizione, yogurt fatti in casa con frutta fresca o castagne e miele, e ottimi dolci, come lo strudel, la torta di ricotta o la crostata di albicocche. Assolutamente da provare!

In e-bike, ci abbiamo messo circa un’ora e mezzo per la salita (con bimbi trainati con corda e una pausa nel bosco) e 40 minuti per la discesa. Con passeggino, vanno considerate circa due ore per la salita e poco più di un’ora per la discesa.

Interessante inoltre l’opportunità per i disabili, che possono superare il parcheggio del ponte Valmaggiore, oltrepassando il divieto, e lasciare l’auto alla fine della strada forestale, per proseguire poi in carrozzella elettrica nel tratto di bosco: 1,6 chilometri su fondo compatto. Per qualsiasi informazione, comunque, si può contattare l’associazione SportABILI di Predazzo (www.sportabili.org).

Se invece siete semplicemente a piedi, un’altra opportunità per arrivare al lago di Cece è dal sentiero 336 (ve l’abbiamo raccontata qui).

In qualsiasi modo decidiate di arrivarci, siamo certi che sarà una gita fantastica!

 

A Bedollo il Percorso delle Sensazioni

Eccoci a proporvi un itinerario inaugurato da pochissimo, sull’Altopiano di Pinè: il “Percorso delle Sensazioni”.

Si tratta di una passeggiata lungo la pista ciclabile che da Centrale, frazione che si trova dopo i laghi di Serraia e delle Piazze, porta a Brusago.

Un percorso pianeggiante, su strada asfaltata – per cui perfetto anche per passeggini – di poco più di 4 km tra andata e ritorno, che parte dal Parco degli Gnomi (lo riconoscete dalle simpatiche sculture che trovate a bordo strada, poco dopo l’abitato di Centrale).

Lungo il tragitto incontrerete cinque tappe “multisensoriali”, studiate con l’obiettivo di allenarsi a sentire emozioni e sensazioni e connettersi con la natura: un progetto sviluppato, nell’ambito del Piano Giovani di Zona , da Gemma Toniolli con il supporto dell’Associazione “Arti e Antichi Mestieri di Bedollo” e del Comune.

Tutte le installazioni sono accompagnate da meravigliose filastrocche, che potete scegliere di leggere o ascoltare, collegandovi a Youtube con l’apposito QR Code (qui le storie) . Il pannello è scritto anche in braille.

Si passa dalla stimolazione dell’olfatto, con la prima tappa che propone alcune piante aromatiche, alla possibilità di giocare con i suoni, fino al pannello dedicato alle espressioni facciali legate alle emozioni.

Alla tappa finale, alle porte di Brusago, c’è invece una cornice  dedicata alla contemplazione del paesaggio, con un racconto che stimola una interessante riflessione sulla felicità.

Intorno a voi, un panorama meraviglioso, che sembra riportarvi indietro nel tempo, con grandi prati sullo sfondo, un rio che passa in mezzo al prato e piccoli gruppi di case dove la vita sembra scorrere lenta e tranquilla.

Con un bimbo di cinque anni e mezzo, ci abbiamo messo circa due orette, fermandoci con calma a leggere tutte le filastrocche proposte e facendo una “pausa frutta” lungo il percorso. Il tracciato si svolge completamente al sole per cui il consiglio è di non andare nelle ore più calde.

Se avete tempo, consigliamo una passeggiata fino al Laghetto delle Buse (leggi qui), che si trova proprio a pochi passi dall’ultima tappa, dove potete fare una piccola sosta ristoratrice prima di intraprendere il viaggio di ritorno.

 

Maso Pra’ Cavai: agritur genuino

Se state cercando un vero e proprio angolo di paradiso nel cuore del Bleggio Superiore, vicino alle Terme di Comano, vi consigliamo  l’Agriturismo Maso Pra’ Cavai: una struttura intima e accogliente che, grazie anche alla gentilezza di chi lo gestisce, vi farà sentire subito a casa.

DORMIRE

Le sei stanze a disposizione, pensate per accogliere due, tre, quattro o cinque persone a seconda della metratura, sono suddivise in due strutture, una di fronte all’altra. Ogni camera è dedicata ad uno dei frutti coltivati nell’azienda agricola: pera, ciliegia, noce, uva, mela e albicocca.

UNA COLAZIONE SUPER

Ricca e curata la colazione, con tantissimi dolci fatti in casa e sempre diversi, tra cui è davvero difficile scegliere: dagli strudel, preparati anche in insolite varianti (noi ne abbiamo provato uno con le banane!) alla golosissima torta al cioccolato, ma anche crostate e la imperdibile torta di noci. Oltre, ovviamente, alla frutta dell’agritur, alle marmellate di stagione e al miele a chilometri “zero”.

 

RISTORANTE

Questo spazio, dal 15 giugno al 15 settembre, alla sera, si trasforma per la cena, aperta anche agli ospiti esterni. Il menù è quello tradizionale trentino, con canederli, spatzle, carne salada, polenta e formaggio, solo per fare qualche esempio. Senza dimenticare le patate, regine di questo territorio.

Per chi lo preferisse, inoltre, c’è a disposizione anche una cucina in comune, dotata anche di un apprezzatissimo angolo giochi. Siamo certi troverete lo svago ideale per intrattenere i vostri bambini!

PRODOTTI E SHOP

L’agriturismo, immerso tra vigneti, noceti, meleti e bellissimi panorami, è dunque davvero l’ideale per chi sta cercando un po’ di sano relax lontano dal frastuono cittadino. Se poi vorrete portarvi un po’ di sapori tipici del Bleggio a casa, è d’obbligo un salto nel piccolo spaccio adiacente al B&B.

Qui, oltre alla frutta, potrete acquistare la farina bio, di grano duro o di grano tenero, prodotta nell’agritur, ma anche noci nelle più varie forme: da quelle verdi candite a quelle verdi sottolio, senza dimenticare il mitico nocino e addirittura un gustoso pesto di noci (non vediamo l’ora di provarlo!) e il pregiatissimo olio di noci, ricco di Omega 3 e Omega 6. E ancora succo di mela, anche in versione rossa, e molti altri prodotti.

Su richiesta, è possibile fare visite o passeggiate nella campagna circostante e andare a salutare gli animali da cortile che si trovano a poca distanza dalla struttura.

INFO E CONTATTI


Azienda Agricola Agritur Maso Pra’ Cavai
Loc. Maton 1 – Bleggio Superiore
📧 info@masopracavai.com
🌐 www.masopracavai.com

NEI DINTORNI
  • In zona, potete visitare Maso Maserac, con la sua Salita al Maso (leggi QUI) o fare una splendida passeggiata in Val Lomasona
  • Spostandovi di poco invece avrete la possibilità di godere di una vista eccezionale su bel 5 laghi: leggete QUI

Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorniQUI

In gita a Maso Maserac

Sempre a caccia di novità, siamo stati a esplorare Maso Maserac, nell’omonima località Maserac a Comano Terme, con la sua nuovissima salita al Maso.

LA SALITA AL MASO

Si tratta di un percorso didattico, geolocalizzato anche su Google Maps, che attraversa le coltivazioni del maso: lamponi, more, mirtilli, uva fraga e giardino aromatico. Durante il tragitto, passerete per il pollaio delle galline, la casetta dei tenerissimi conigli e le arnie delle api. E incontrerete anche due simpatici pony e le pecore del Camerun.

UN SENTIERO PER TUTTI

Il sentiero, 500 metri di lunghezza per 50 metri di dislivello, si imbocca dalla stradina di campagna che collega il paesino di Poia con la frazione di Vigo Lomaso. Vi consigliamo di lasciare la macchina presso il parcheggio della chiesa di Vigo Lomaso, a dieci minuti a piedi dall’inizio del sentiero, segnalato con un colorato cartello.

Risalendo questo dolce pendio, i vostri bimbi potranno così osservare le piante dei loro frutti preferiti ed ammirare la bellissima vista sulla vallata. E per una foto ricordo dell’esperienza, troverete un curioso “selfie point” con supporto per inserire il vostro telefono.

Al termine del percorso si arriva al Maso: una casa del 1800 che dal 2013 ospita anche questa azienda agricola gestita da Francesco con il figlio Martin e l’aiuto della moglie Simona e della piccola Greta.

Qui si possono acquistare confetture, miele e prodotti ricercati, come la salsa di uva fraga, da mangiare con il salato (ci dicono che è perfetta per lo stinco) o la lamponada, un chutney realizzato con lamponi e senape, ottimo con la carne e coi formaggi.

Il punto vendita è aperto da luglio a fine settembre e ha anche uno shop online.

Ma non solo: Francesco, Simona, Martin e Greta sono un vero vulcano di idee per proporre ai loro ospiti delle esperienze alternative.

Tra le opportunità, il pic nic-aperitivo al tramonto proprio lungo la Salita al Maso (lo abbiamo provato per voi: cliccate QUI per maggiori informazioni), fronte Adamello. Prenotando per tempo, potrete scegliere la composizione di prodotti che fa più al caso vostro, tra piccoli frutti, marmellate, salse, formaggi, salumi, vino e succhi di frutta, ovviamente a km “zero”, grazie alla collaborazione con le aziende agricole dei dintorni.

CONTATTI

Maso Maserac
Località Maserac 81, Comano Terme
Tel. 348 1435786
www.masomaserac.com

NEI DINTORNI

Altre esperienze in zona? Vicino e imperdibile il Parco delle Terme di Comano (leggi QUI), o il pittoresco lago di Tenno (con il nuovo ponte sospeso): leggi QUI. O ancora una colazione all’alba o buon pranzo al Rifugio San Pietro, il balcone sul Garda (leggi QUI). E se volete fermarvi per più giorni, vi consigliamo l’Agritur Pra’ Cavai (leggi QUI).

Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorniQUI

A tu per tu con le api

Avete mai indossato la classica tuta gialla dell’apicoltore? Vi piacerebbe farlo per potervi avvicinare senza paura alle arnie e osservare con calma la vita delle api?

L’occasione ve la offre il Maso dell’Apicoltore, a Molina di Ledro, in località Pur, a pochi passi dal meraviglioso lago. Qui il giovane Stefano Rosa, 23 anni e apicoltore da tre, vi fornirà l’attrezzatura e vi accompagnerà per mano a visitare le arnie posizionate nel giardino della struttura: insieme potrete estrarre i telai, individuare l’ape regina e scoprire le diverse tipologie di api che abitano l’alveare, dalle bottinatrici alle operaie.

Al termine della visita non potrà mancare una piccola degustazione di miele nel punto vendita, dove si potranno acquistare anche polline, propoli, pappa reale e alcuni prodotti cosmetici e integratori alimentari che Stefano fa realizzare con i propri prodotti.

Sono infatti ben 70 le arnie totali che cura Stefano: oltre a quelle di Pur, ci sono quelle della frazione di Tremalzo (sempre nel Comune di Ledro, ma in montagna, a 1.300 metri di altitudine), che danno vita a due diverse tipologie di millefiori, ma anche a miele di tiglio e di castagno.

Da Pasqua ad ottobre, la struttura offre inoltre servizio di bar e ospitalità, con dieci camere in formula bed&breakfast, per chi volesse fermarsi in questo meraviglioso posto ed esplorare l’incantevole natura che lo circonda.

E per completare al meglio la giornata, eccovi a questo link un piccolo memo di tutte le attività che potete vivere in questa splendida zona.

L’esperienza al Maso dell’Apicoltore ha un costo di 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini. È richiesta la prenotazione.

Contatti:
Via Casarino 1, Ledro (TN)
Tel. 345 7158066
Sito web

Alla conquista della Cròs del Cuc

Ecco una passeggiata facile e super panoramica da fare con i vostri bimbi. Si tratta del percorso che conduce alla Cròs del Cuc, sull’Altopiano di Pinè, da cui ammirare una vista stupenda sui laghi di Serraia e delle Piazze.

Si parte dal parcheggio sopra la Baita Alpina di Bedollo, ristorante molto interessante per una sosta pre o post passeggiata.

Il parcheggio è comodo e gratuito e, proprio di fronte, c’è un piccolo parco giochi, anche se attualmente non è agibile per lavori.

Dopo aver lasciato la macchina, si intraprende il percorso lungo la strada forestale, seguendo le chiarissime indicazioni presenti. Alla partenza, anche una mappa per visionare tutto l’itinerario e le varie deviazioni possibili.

La passeggiata si snoda in mezzo al bosco, per un totale di 4,4 km e meno di 200 metri di dislivello, da 1.300 a 1.500 metri di altitudine. Qualche salità è un po’ più impegnativa ma tutto è assolutamente affrontabile (ovviamente più difficile in caso di presenza neve, come è accaduto a noi a fine marzo).

Noi l’abbiamo fatta in un’oretta e mezzo con due bimbi di 5 anni e un bimbo di 2 su passeggino da trekking, anche se per spingere – in qualche tratto – ci vuole il giusto allenamento.

Tra rumori e profumi del bosco, ad un certo punto la vista si apre sullo stupendo panorama dell’Altopiano: segno che si è quasi arrivati alla meta.

Di lì a 10 minuti, si raggiunge infatti la Cròs del Cuc, un’imponente croce bianca che domina il belvedere. È il momento della foto “premio”. Oltre ai laghi, il panorama mostra le varie montagne del circondario, come Bondone e Fravort, facilmente riconoscibili grazie ad una cartina posizionata proprio sotto la croce.

Nell’area, diversi tavolini per fare pic-nic e un prato dove stendersi e godersi un po’ di sole.

Al termine della pausa, noi ci siamo spinti ancora un po’ oltre, fino al successivo punto panoramico. Il tratto di bosco attraversato è stato particolarmente segnato dal passaggio di Vaia, ma comunque non ha perso il suo fascino. In questo caso, però, è impossibile proseguire con il passeggino per via di radici e sassi sul percorso.

Dopo circa 20 minuti siamo arrivati a destinazione e anche in questo caso una cartina ci ha aiutati ad orientarci al meglio. Per chi volesse, da qui si può continuare a procedere fino ad intercettare la strada dell’andata.

Noi, visto che dovevamo recuperare il passeggino, siamo ritornati indietro e in un’ora tempo eravamo di nuovo alla macchina, forse un po’ stanchi, ma sicuramente felici!

Contakids e English in Motion

Conoscete il Contakids? È un’attività davverso singolare organizzata dall’associazione Aps Controra, che si ispira alla contact improvisation e coinvolge bambino e genitore in coppia. In sintesi si praticano giochi di movimento basati su contatto fisico per lavorare sulla relazione e fiducia tra i due e sullo sviluppo di abilità motorie, stimolando la sperimentazione di nuove forme di comunicazione.

© MoniQue foto- di Monica Condini

L’appuntamento, pensato per bimbi dai 2 ai 5 anni, è di sabato mattina presso la palestra Solarium Centro Sportivo di Trento Nord, generalmente due volte al mese, a partire dalle 10.15. Gli incontri durano 45 minuti. Il ciclo suggerito è di 8 lezioni ma si può scegliere di frequentare liberamente quelle che si desiderano. Il costo è di 15 euro a coppia per ogni incontro, oltre alla quota associativa di due euro, che dura un anno.

© MoniQue foto- di Monica Condini

English in Motion è invece rivolta esclusivamente ai bambini. Come suggerisce il nome, si tratta di attività di movimento creativo basata su alcuni elementi di danza espressiva ma in libertà, con conduzione totalmente in inglese, tra canzoni, giochi, racconti e ritmi. Adatta anche a chi non studia la lingua in altri contesti.

In questo caso l’appuntamento si svolge presso la sede di Spazio Donde – Officina delle Arti Performative e del Benessere in Movimento, in Via Belenzani 42. Il lunedì, dalle 17.00 alle 18.00, è dedicato alla fascia 4-6 anni, mentre il mercoledì, allo stesso orario, a quella 7-10 (attualmente non attivo ma in partenza a breve). Il ciclo proposto è composto da 10 lezioni ed è proposto ad un prezzo di 130 euro. Ogni incontro dura 60 minuti.

E il genitore in questo caso intanto cosa fa? Un aperitivo, un giretto in città o, perché no, rimane lì per una lezione di Gyrokinesis o Gyrotonic, su prenotazione.

La Gyrokinesis prevede esercizi a corpo libero, accompagnati da respirazioni profonde, inizialmente seduti su uno sgabello, per poi passare a terra e, infine, in piedi, ed è consigliata anche nel periodo post-parto, mentre il Gyrotonic si pratica con una macchina speciale che consente di eseguire in maniera corretta i movimenti ondulatori, tridimensionali e circolari previsti.

E così, mentre i bimbi imparano l’inglese, i genitori possono migliorare postura, flessibilità, coordinazione, equilibrio, respirazione e circolazione sanguigna, tonificando e allungando la muscolatura e ritrovando armonia ed equilibrio psicofisico.

Maggiori info su www.donde-trento.it