Author - Annalisa

Giro ad anello sul Latemar

Il Latemar ci piace moltissimo e non ci stanchiamo mai di esplorare  il “Latemarium“, nome che raggruppa i numerosi percorsi con panorami stupendi che si possono fare in estate! Stavolta vogliamo proporvi un’escursione ad anello di ben 13 chilometri, con 450 m di dislivello. I chilometri sembrano tanti, ma vi assicuriamo che i bambini non si lamenteranno, distratti dalle numerose installazioni che incontreranno lungo il percorso.

IN SEGGIOVIA VERSO L’OBERHOLZ

L’escursione inizia con la salita in seggiovia da Obereggen in Val d’Ega (Alto Adige – 1 ora circa d’auto da Trento) al Rifugio Oberholz.Questo rifugio, situato a 2.096 metri di altitudine, è caratterizzato da un’architettura in stile contemporaneo, con linee pulite e grandi vetrate. Merita una visita anche solo per dare un’occhiata agli interni, molto curati e di classe, in linea con quello che sembra stia affermandosi come “nuovo stile alpino”.

GIRO AD ANELLO LUNGO I PERCORSI DEL LATEMAR

Lasciato alle nostre spalle il moderno rifugio ci siamo quindi incamminati lungo il sentiero n. 18 e successivamente lungo il n. 22, seguendo le indicazioni per Latemar.Natura. Ben presto siamo giunti alla piattaforma panoramica Latemar.360°. Da quassù si gode di una vista strepitosa sulla Val d’Ega. Ma attenzione perché questo è solo un assaggio: questo luogo è destinato a rimanere tra i vostri ricordi più belli.

Abbandonata a malincuore la piattaforma abbiamo proseguito lungo il sentiero n°22. Bastano pochi minuti per arrivare al “cinema di montagna”: qui basterà sedersi ed ammirare lo spettacolo. Avete mai visto una proiezione così bella? Queste due installazioni si trovano lungo il percorso Latemar.Panorama (info QUI).

Lungo il sentiero sono tante le installazioni: cannocchiali per scrutare le cime, imponenti aquile e una simpatica marmotta soldato. Per i bambini non c’è niente di più divertente ed entusiasmante che scoprirle una dopo l’altra!

Il sentiero 22 (solo la prima parte è in salita) permette di continuare l’escursione ai piedi del Latemar fino ad arrivare a Baita Feudo (2200 metri).  Stando alle indicazioni, da Oberholz a Baita Feudo serve 1 ora e mezza, ma con le varie soste calcolate tranquillamente un paio di ore. Da Baita Feudo si scende poi lungo la pista da sci (segnavia n°504), fino ad arrivare alla Zischgalm ed alla Ganischger Alm.

SULLA VIA DEL RITORNO

Non resta che chiudere l’anello e tornare verso la seggiovia di Obereggen. Considerate le soste (immancabili anche su questa tratta), serviranno circa un altro paio d’ore. Si percorre infatti il sentiero chiamato Latemar.Alp che porta verso Malga Mayrl e Laner Alm. La nostra installazione preferita è stata l’“Eye to the Dolomites”, un enorme bulbo oculare che proietta la sua vista sul Latemar (leggete QUI il nostro racconto dettagliato). Divertente anche il grande spartito musicale dove potrete mettervi alla prova nell’esecuzione di canzoni a suon di campanacci. Dopo una breve salita eccoci alla “Mayrl Alm“, una delle nostre preferite. Questo rifugio è davvero una meraviglia sia per i grandi che per i bambini: numerosi i giochi all’aperto e anche una super diga vicino al ruscello. Vi assicuriamo che sarà difficile portarli via… ma anche i grandi faranno fatica ad alzarsi dalle sdraio.

Ora non resta che prendere il sentiero n° 23 e percorrere il sentiero Latemar.Natura, strutturato per scoprire i segreti della foresta. Tappa da non perdere è il più grande apparecchio acustico al mondo: sdraiandovi al suo interno rimarrete incantati dai suoni della montagna.L’intero giro ad anello è lungo 13 chilometri. Difficile dare un tempo di percorrenza perché molto dipende da quanto vi soffermerete sulle singole installazioni. Possiamo comunque dirvi di calcolare un’intera giornata da trascorrere tra queste montagne. Per completare il giro senza soste servono circa tre ore di camminata.

Infine vi ricordiamo una dolcissima iniziativa per i più golosi: per ogni dolce consumato in uno dei rifugi aderenti all’iniziativa riceverai un timbro. Quando avrai collezionato tre timbri avrai una simpatica sorpresa in omaggio.

INFO UTILI
  • LUOGO: Latemar
  • PARTENZA: Obereggen – Stazione a valle seggiovia Oberholz (1550 m)
  • ARRIVO: giro ad anello, passando per Baita Feudo (2200 m)
  • ALTITUDINE: 2200 m
  • DISTANZA:  13 km
  • DURATA: 3 ore (anello, senza soste)
  • DISLIVELLO: 450 m
  • PASSEGGINO: meglio uno zaino portabimbi
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Oberholz, tel. 0471 618299; Baita Passo Feudo, tel. 347 991 9582;  Marylalm, tel. 333 623 4245

In spiaggia sul Lago di Ledro

Un giro in pedalò è un must dell'estate in Val di Ledro

Grazie alle sue acque balneabili – dove solitamente il vento si alza nel pomeriggio – il lago di Ledro è ideale per praticare differenti sport acquatici. Tra di essi ricordiamo la canoa, il windsurf, la vela, il nuoto e la pesca. Sicuro dal punto di vista della balneazione e con un’acqua molto pulita, si può considerare come una piscina gigante in cui nuotare senza problemi in acqua pulita, che in estate può arrivare a sfiorare i 24 gradi.

QUATTRO SPIAGGE DA NON PERDERE
  •  Spiaggia di Besta a Molina di Ledro: è la più grande e più esposta al sole. Qui potrete decidere se rilassarvi sul prato, magari all’ombra di un bell’albero, oppure sui sassolini, più vicino alla riva. Perfetta per un bagno anche coi bambini perché il fondale scende dolcemente. Troverete un minimarket a pochi passi dalla spiaggia e diversi bar/ristorante. Gli sportivi avranno da sbizzarrirsi con il noleggio sulla spiaggia di kayak e sup, e potranno anche approfittare della presenza di istruttori per prendere confidenza con questi sport o migliorare il proprio stile. Presenti anche campi da beach volley e tennis. I più piccoli, nel frattempo, potranno divertirsi nel parco giochi che si affaccia sul lago. Presso il Noleggio Tarolli (che si trova poco più avanti, a fianco del Museo delle Palafitte) potrete noleggiare anche i pedalò.
  •  Spiaggia di Pur: situata sulla sponda opposta del lago, quella a sud, è una spiaggia più tranquilla, adatta a chi non ama troppa confusione. Qui sono ben accetti anche gli amici a quattro zampe, dove è loro dedicata una parte di spiaggia. Anche in questa zona del lago è presente un ristorante pizzeria e c’è un parco giochi per i più piccoli. Per i più temerari assolutamente da provare è la Cablewake board, che vi farà stare a pelo d’acqua tirati da una corda: uno sport che ha preso piede da poco e ci sembra davvero divertente. A circa un chilometro dalla spiaggia vi consigliamo di  immergervi nel bosco e nell’arte andando a scoprire le meraviglie di Ledro Land Art (vedi sotto);
  • Spiaggia di Pieve: questa spiaggia, con ampi spazi verdi e di gioco per i bambini, degrada dolcemente verso il lago. Insieme a quella di Besta è la più gettonata dalle famiglie in virtù dei numerosi servizi che offre, tra i quali un supermercato, diversi ristoranti e bar gelateria. Numerose le possibilità di svago, dal noleggio di pedalò, al parco giochi nella sabbia, al campo da minigolf. Qui si affacciano anche diversi campeggi, tra cui il Camping Azzurro.
  • Spiaggia di Mezzolago, sulla sponda nord del lago, si caratterizza per la zona verde con giochi e tavoli da pic nic. Questa spiaggia, rispetto alle altre, è decisamente più piccolina, ma proprio per questo è anche la meno caotica. Anche qui c’è la possibilità di noleggiare pedalò e barchette a remi.

Al noleggio Tarolli che si trova sia sulla spiaggia di Molina che di Pieve, c’è la possibilità di prendere il pedalò o la canoa da Pieve e lasciarli a Molina (o viceversa) e decidere di tornare a piedi per ammirare  il lago da una prospettiva diversa.
Da riva a riva ci impiegherete poco meno di un’ora, senza faticare troppo. Il rientro a piedi richiede circa un’ora e mezza. Il nostro consiglio? Evitate di rientrare a piedi nelle ore e nelle giornate più calde!
NEI DINTORNI
CAMPEGGI

Tutte le idee migliori per la vostra vacanza in Val di Ledro le trovate nella nostra mini guida QUI

ESCURSIONI PER ADULTI

Climbing ai Massi delle Traole

Inaugurata nel 2017, la falesia family “Massi delle Traole” di Nago, è stata pensata e realizzata a misura di famiglia. Ci sono più di cinquanta vie, anche molto facili, divise su massi calcarei ben distanziati tra loro.

COME ARRIVARE

Arrivati alla rotatoria di Nago, a circa quaranta minuti d’auto da Trento, si entra nell’abitato e si seguono le indicazioni per il Monte Baldo. Si prosegue quindi per un altro centinaio di metri, quindi si svolta a sinistra e, poco dopo, a destra. Giunti nei pressi del capitello, prendete la stretta strada sulla sinistra per arrivare al parcheggio.  Una volta lasciata l’auto seguite le indicazioni per il Sentiero della Pace: ci vorranno circa dieci minuti di strada in salita nel bosco, non percorribile con i passeggini, per arrivare alla parete.

I MASSI DELLE TRAOLE

I massi sono divisi in settori che portano i nomi di personaggi di film e libri per bambini e ragazzi (Pippi Calzelunghe, Pinocchio, Star Wars…) e si differenziano per grado di difficoltà.

Lo spazio tra i vari massi è davvero ampio e permette di godersi una bella giornata in famiglia all’insegna dello sport e del divertimento: i bambini avranno tutto lo spazio per divertirsi e i genitori godersi un pò di relax. Questa falesia è ben ombreggiata, ideale quindi nelle calde giornate estive.

LA NOSTRA ESPERIENZA

Noi abbiamo scelto di arrampicare al masso H, dedicato ai personaggi di Star Wars. Per arrivarci lasciate il primo settore alle vostre spalle e proseguite salendo nel bosco: superato l’incrocio con un altro sentiero continuate a salire e dopo poco svoltate a destra imboccando un sentierino non segnalato che entra nel bosco.

Le pareti, come si vede in foto, sono l’ideale per i bambini, che si divertiranno a mettersi alla prova, sempre sotto la vostra sorveglianza e con l’attrezzatura adatta.

Per il rientro tornate sui vostri passi: all’incrocio potrete tornare agli altri massi oppure potrete anche scendere a sinistra: entrambe le strade conducono al parcheggio.

NEI DINTORNI

Siete alla ricerca di altri posti dove arrampicare? Li trovate tutti QUI

Non dimenticate: per organizzare al meglio le vostre giornate in zona di consultare le nostre mini-guide estive, divise per località:

Per maggiori informazioni potete anche consultare il sito di Garda Dolomiti 

 

Da Malga Sadole fino al Passo

A 1650 metri di quota, in Val di Fiemme e nel cuore della catena del Lagorai, Malga Sadole, aperta solitamente da metà giugno a fine settembre, offre ottimi piatti tipici trentini e degustazione di prodotti propri. Facilmente raggiungibile da Ziano di Fiemme, procedendo in direzione Monte Cauriol su strada asfaltata per circa 3 chilometri e poi sterrata per circa 4 chilometri.

 

La qualità del cibo è notevole e anche i prezzi contenuti rispetto a tanti altri posti. Famosa per le sue fortaie, tipico dolce locale a base di uova accompagnato da confettura di mirtilli o da cioccolata, ma anche lo spezzatino con gulasch e le penne allo boscaiola sono ottimi! E poi la grappa offerta dalla casa, ottima!

La stalla ospita una cinquantina di mucche, un paio di asinelli, una decina di cavalli e le capre che durante il giorno troverete a passeggiare nei dintorni della malga. Per i più piccoli sono presenti delle altalene, una sabbiera e una panchina a dondolo presa d’assalto per un momento di relax.

ATTIVITÀ ESTIVE

In estate è possibile assistere alla lavorazione del latte e provare la mungitura della mucca ogni mercoledì. Albe in malga e tramonto in alpeggio. Tutti i martedì e venerdì, da inizio luglio a metà settembre. Maggiori dettagli sulle attività QUI. E’ possibile acquistare formaggi e pernottare in stanza quadrupla o in tenda (fornite dalla malga).

malga sadole - Foto T. Ilai (2)

Partendo dalla malga si può passeggiare fino al Pian delle Maddalene o fino a Passo Sadole.

VERSO PASSO SADOLE

Per arrivare a Pian delle Sadole con bambini allenati, ci vuole circa due ore con un dislivello di quasi 500 metri. Non percorribile con il passeggino. Dopo la tempesta Vaia il percorso originario non è momentaneamente percorribile ma la variante, un po’ più lunga, a noi è piaciuta molto e ci ha permesso di godere di scorci che dal bosco non avremmo sicuramente potuto vedere.

Questo percorso è molto interessante perché si può dividere in tre tappe quindi scegliere in base alla stanchezza se fermarsi o continuare la salita. La prima tappa la troverete dopo circa venti minuti: un immenso prato dove poter correre e giocare, lanciare i sassi nel ruscello, scalare le rocce e ammirare la casetta dei cacciatori in cima all’albero.

Proseguendo per un’altra mezz’oretta arriverete al Baito del Marino, una casetta di sassi assolutamente inagibile ma che si sposa perfettamente con il paesaggio: qui vi aspetteranno mucche e vitellini e lo spazio per fermarsi per un pic nic ammirando il massiccio Monte Cauriol.

Per chi ha ancora energie consigliamo di proseguire ancora un’oretta fino a Passo Sadole, all’arrivo non troverete punti di ristoro ma il panorama da cartolina vi ripagherà della fatica. Durante la camminata vi troverete davanti paesaggi completamente diversi: inizialmente camminerete nel bosco, per poi salire tra le rocce e ritrovarvi al Passo tra le trincee della guerra.

Si rientra dallo stesso percorso dell’andata in circa 1 ora, e se vi è venuta ancora fame sapete dove fermarvi!

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Fiemme
  • PARTENZA: Malga Sadole
  • ARRIVO: Passo Sadole
  • ALTITUDINE: 2066 metri
  • DURATA: tre ore
  • DISLIVELLO: 500 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Sadole 📞 348.7120227

 

Vi potrebbero interessare altre escursioni in Val di Fiemme, scoprite la nostra guida estiva QUI.

Il Gioco del Parco in Val di Rabbi

Coinvolgente avventura in Val di Saènt (all’imbocco del sentiero per le Cascate del Saént), che ha i colori e i suoni degli elementi naturali. Scoperte ed esperienze sensoriali sono il filo conduttore di quest’area ludico-didattica ideata per dare a bambini e ragazzi l’opportunità di vivere le sensazioni prodotte dal contatto con la natura.

Il parco si trova in località Còler, vicino al parcheggio: raggiunta la Val di Rabbi si passa per Piazzola e si prosegue fino al suddetto parcheggio. La strada per arrivare al Còler è accessibile al mattino presto, poi c’è il servizio di bus navetta Stelviobus.

Le attività compiute lungo il percorso permettono di conoscere diversi materiali: il ferro, l’aria, la pietra, il legno e l’acqua. I giocatori si muovono calandosi nelle vesti degli animali che abitano nel Parco Nazionale dello Stelvio come il cervo, la marmotta, l’aquila e l’uomo. Sollecitando la fantasia con le informazioni raccolte su schede e bacheche, imparano divertendosi ad osservare e conoscere aspetti importanti di questa bellissima area naturale protetta.

Giocare è molto semplice. Tutti partono dal Grande UNO: qui viene estratto a sorte il ruolo di ogni singolo giocatore e ad ognuno viene indicata la prima “stazione” da raggiungere. Poi basta seguire le indicazioni che man mano verranno scoperte. Non mancheranno giochi di memoria ed esercizi di tipo fisico, torrette da scalare e così via. Un bel modo, insomma, per imparare cose nuove riguardo le piante e gli animali del posto. Ma anche per trascorrere del tempo divertente assieme ad amici e genitori.

Vi consigliamo di non perdere questo spazio gioco se vi trovate in val di Rabbi, magari dopo una bella escursione nei dintorni. Aperto da giugno ad ottobre con accesso libero e gratuito.

Ecco alcune escursioni che partono dal parcheggio Còler:
Altre escursioni in val di Rabbi:
  • scopri la nostra mini-guida estiva dedicata alla Val di Rabbi, CLICCA QUI!
  • Ma non perderti la val di Rabbi in inverno, CLICCA QUI!
Cosa puoi trovare poco distante dalla val di Rabbi:
  • scopri la nostra mini-guida estiva dedicata alla Val di Sole, CLICCA QUI!

Museo della Guerra a Vermiglio

Se volete immergervi in quella che è stata la Grande Guerra del 1915/1918, a Vermiglio trovate un luogo culturale molto interessante. Il Museo della Guerra conserva numerosi reperti bellici residui recuperati lungo il fronte sud-occidentale italo-austriaco, in corrispondenza del gruppo montuoso Adamello-Presanella. Noi siamo stati anche a “Suoni e voci della guerra bianca” proprio nella zona del passo del Tonale, lo abbiamo raccontato qui. Grandi e piccini potranno vedere con i propri occhi tutti i reperti e comprenderne l’orgoglio di combattere per il proprio territorio, ma anche la fatica dei soldati di stare sulla neve in alta montagna, quasi al limite della sopravvivenza. Troverete armi, i bossoli, le attrezzature militari, medaglie, il vestiario, le baionette e le varie documentazioni risalenti a quegli anni.

Fra i reperti più interessanti figurano: una mitragliatrice Schwarziose, numerosi protettili di artiglieria pesante e leggera, abiti, attrezzature varie, documentazione in originale e decorazioni militari, lettere inviate dai soldati alle famiglie, cartoline d’epoca e una grande carta geografica che mappa i confini dell’impero austro-ungarico.

Il museo dispone di una saletta sempre accessibile, con la proiezione di filmati risalenti alla guerra.

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie:

  • tutte le escursioni provate in val di Sole, clicca qui!
  • per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Val di Rabbi, CLICCA QUI!

Castel Fontana e i saperi antichi

Quanto ci piace scoprire nuovi castelli! Raccontano storia, usi, costumi e tradizioni che sono importanti da tramandare nel tempo. Come Castel Fontana (chiamato anche Brunnenburg) a Tirolo, in Alto Adige.

Arrivati a Merano sud, si prosegue verso Tirolo fino al parcheggio: indicazione “ultimo parcheggio per visitatori Castel Tirolo”). Di fronte imboccate la passeggiata panoramica H.Falknerweg che porta in pochi minuti al centro del paese.

Davanti a voi Castel Tirolo e più a valle Castel Fontana: infatti scendiamo per una ripida strada. Il castello è ricchissimo di storia: costruito nel 1250, per molti anni passò a diversi proprietari fino a quando cadde in rovina. Nel 1948, completamente restaurato, divenne negli anni un centro di studi e di incontri culturali. Oggi ospita un museo agricolo e raccoglie attrezzi ed utensili dedicati ai lavori di un tempo: gli strumenti dei contadini, il calzolaio, il panettiere, allevatori, carpentieri, il fabbro e il “ripara ruote” dei carri.

Mostra le modalità di trasporto sui ripidi pendii tipici dell’Alto Adige, la lavorazione dei cereali fino ad arrivare alla cottura del pane, il raccolto, la produzione del vino con l’enorme torchio, del formaggio, burro e latte. Oltre ai diversi attrezzi esposti non passa inosservato il costume da “Saltner”, l’antico guardiano delle vigne che fungeva da spaventapasseri vivente; quando l’uva era matura, egli passava giorno e notte nella vigna. I bambini potranno capire come lavoravano e vivevano un tempo i loro bis/tris nonni, quando la tecnologia non si conosceva ancora e le mani erano l’unico strumento che permetteva di portare a termine un lavoro.

Nella seconda parte del castello è possibile visitare anche la Sala dei cavalieri con una vista sulla valle meravigliosa e conoscere la vita del poeta Ezra Pound che ha vissuto presso il castello per diversi anni.

La visita del castello dura circa un’ora e trenta minuti, costi e orari  qui.

Contatto: 0473 923533

Orari di apertura: 01.04. – 02.11.2023 Ore 10.00-17.00 Giorno di riposo: venerdì e sabato

Se usciti dal castello cercate un posticino dove pranzare o fare merenda vi consigliamo il “Sangruberhof” che si trova sulla strada tra castel Fontana e castel Tirolo, raggiungibile in pochi minuti. Davvero suggestivo pranzare con vista castello ma non da meno spostarsi in cantina, infatti al suo interno ci sono delle sale ricavate nei volti che sono molto caratteristiche.

Ottimi piatti, presenti anche piatti vegetariani e prezzi super ok, nonostante si trovi proprio in una posizione centrale.

Altre idee per trascorrere una giornata a Tirolo e nei dintorni:

 

Dro: arrampicare a Gaggiolo

Se siete appassionati di arrampicata o state muovendo i primi passi in parete, i massi di Gaggiolo sono un ottimo luogo dove potersi muovere in sicurezza sulle pareti di arrampicata e godersi una giornata di divertimento all’aria aperta.

I Massi di Gaggiolo si trovano ai piedi del Monte Brento, famoso per gli appassionati degli sport estremi: dalla sua sommità si lanciano infatti nel vuoto i più temerari, i cultori della tuta alare, i famosi base jumper. Potrete sicuramente vederli atterrare, una volta aperti i loro paracadute, nei prati antistanti.

COME ARRIVARE

Provenendo da Trento si percorre la strada della Gardesana in direzione Riva del Garda, fino ad arrivare, poco oltre Pietramurata, in località Gaggiolo, comune di Dro. Si può parcheggiare a fianco del bar “Parete Zebrata” (perfetto anche se volete un pranzo veloce o una merenda a fine giornata), proprio di fronte al prato di atterraggio per i paracadute. Lasciata l’auto si attraversa la strada e si prosegue per pochi metri. I massi sono ben visibili dalla strada, quindi non avrete difficoltà ad individuarli.

In alternativa c’è anche un altro piccolo parcheggio più avanti, in prossimità della Casa dello Scultore, noto negozio di articoli in legno.

I MASSI DI GAGGIOLO

I massi sono tre, attrezzati con brevi itinerari (fino a 12 m) e facili, adatti anche ai principianti e bambini.

La falesia accoglie 24 itinerari, con difficoltà contenute (dalla 3a alla 6c) e chiodatura ravvicinata.

Attorno ai grandi massi è stato ricavato uno spazio ideale per trascorrere una giornata in famiglia, con ampi spiazzi erbosi dove poter stendere comodamente una coperta.

Infine, inoltrandosi nel bosco c’è la possibilità di fare bouldering o anche solo una passeggiata rigenerante.

Ci preme ricordare che per potersi arrampicare in sicurezza è indispensabile agire con attenzione e responsabilità e dotarsi dell’attrezzatura adeguata. E’ fondamentale che un adulto sia sempre presente durante l’ascesa. Il climbing è uno sport per tutti, ma sicuramente la sicurezza non va mai sottovalutata.

 

NEI DINTORNI

Cerchi altri posti in cui arrampicare coi tuoi bambini?

Pista da slittino sul Renon

Nelle escursioni invernali lo slittino la gioca da padrone, adrenalinico per i più piccoli e super divertente per gli adulti! Cosa c’è di meglio di una camminata all’andata e poi tornare a valle in un batter d’occhio? Tante le piste da slittino provate da noi (qui  l’articolo!) e oggi vogliamo farvi conoscere anche quella del Renon lunga 2 chilometri e mezzo.

Prendendo l’uscita dell’A22 a Bolzano nord, si seguono le indicazioni per il Renon (altri 45 minuti, circa 1 ora e 15 da Trento). Si lascia la macchina presso il parcheggio degli impianti Renon (tariffa oraria con possibilità di pagamento con contanti o carta) e se non siete provvisti di slittino lo si può noleggiare al costo di 10 euro per tutto il giorno.

Da qui due opzioni: si prende la cabinovia per evitare la fatica della salita (tariffe e orari aggiornati qui,  oppure si sale a piedi fino all’inizio della pista da slittino. Noi abbiamo optato per la seconda, per goderci appieno il paesaggio e la vista mozzafiato sul Sassopiatto, il massiccio dello Sciliar ed il Catinaccio… uno splendore!

Un’oretta e poco più di salita, a tratti ripida, ma se si vuol godere di una adrenalinica discesa bisogna per forza alzarsi di quota: sono circa 300 i metri di dislivello. A monte non ci sono punti di ristoro, ma basta tornare a valle per gustare un buon piatto caldo altoatesino. Si scende su un percorso riservato ai soli slittini: 10 minuti di grande divertimento. Obbligatorio l’uso del caschetto per i bambini e per i più piccoli meglio scendere con un adulto.

Lago Valagola: ai piedi del Brenta

Immaginate i boschi con i colori autunnali e le cime rocciose che si stagliano contro l’azzurro del cielo…. l’aria frizzantina del mattino e il tepore del sole man mano che ci si avvicina alle ore centrali del giorno… Cercavamo un posto dove poter rivivere queste sensazioni e goderci la bellissima giornata di sole: il lago di Valagola, ai piedi del Brenta è stata la scelta più azzeccata!

COME ARRIVARE

Per arrivare alla malga Valagola ed al vicino lago omonimo si raggiunge Sant’Antonio di Mavignola, una piccolissima frazione di Pinzolo in val Rendena. Da lì si prosegue seguendo le indicazioni per la val Agola/val Brenta. La strada inizia a scendere e dopo qualche chilometro diventa sterrata: dovrete continuare in direzione lago di Valagola fino a trovare il divieto di accesso e una stanga. Ci troviamo all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark.

VERSO IL LAGO

Dal parcheggio (a quota 1340 metri) ci si incammina nel bosco seguendo la strada forestale a fianco del Rio Valagola con le sue cascatelle. E’ una passeggiata a misura di famiglia percorribile anche con il passeggino da trekking. Seguendo la strada forestale si sale in maniera graduale, sono circa 250 metri di dislivello, per chi invece volesse accorciare la strada ci sono dei tratti di sentiero nel bosco, potete anche decidere di salire dal sentiero e scendere dalla forestale o viceversa. Arriverete a destinazione in un’ora e mezza circa.

Le cime del Brenta si lasciano ammirare fin da subito, ma una volta arrivati alla meta vi si aprirà una vista impagabile. Malga Valagola (1592 metri) è di proprietà dell’ASUC di Stenico e non offre servizio di ristorazione, ma potete approfittare dei prati e dei tavoli per allestire il vostro picnic! Dalla malga basterà proseguire ancora per qualche minuto per raggiungere il lago. Incastonato tra bosco e montagne, vi affascinerà con i suoi riflessi meravigliosi. Grazie ad un sentierino si può, volendo, fare anche il giro del lago, ma in questo caso per i bimbi che non camminano vi servirà un marsupio o zaino.Si rientra dalla stessa strada dell’andata o completando l’anello seguendo il sentiero di cui abbiamo parlato sopra.

Si tratta di un’escursione fattibile in ogni periodo dell’anno, anche in inverno. Non ci resta che metterla sulla lista delle passeggiate da fare anche con la neve!

INFO UTILI
  • LUOGO: Lago Valagola (Dolomiti di Brenta, Pinzolo)
  • PARTENZA: parcheggio Val Agola-Val Brenta (accesso da Sant’Antonio di Mavignola)
  • ARRIVO: lago di Valagola
  • ALTITUDINE: max  1600 m
  • DISTANZA: 10 km
  • DURATA: 2,5-3 ore (A/R)
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno
NEI DINTORNI
  • Cosa fare in Val Rendena in inverno: clicca QUI
  • Rifugio Lago Nambino: clicca QUI