Archive - 2021

Altopiano di Boniprati: che bellezza!

Sull’Altopiano di Boniprati, in Valle del Chiese, una decina di chilometri sopra l’abitato di Pieve di Bono c’è un luogo perfetto per le famiglie. Un’ora circa da Trento – per intenderci – passando da Tione. Siamo a poco più di mille metri di altitudine e ci si arriva con una comoda strada asfaltata che sale dalla valle. Ci ha colpito subito il nuovissimo parco giochi: grande, in legno, con diverse strutture per i bambini. Corde su cui arrampicare, scivoli, torrette, altalene, … insomma, per tutti i gusti!

Molto carino anche lo stagno con le ninfee in fiore, che bene si sposa con il vicino biotopo. Visitabile con una breve passeggiata.

Come dice il nome, questo posto è la via di mezzo tra la valle e gli alpeggi ed è caratterizzato da una distesa infinita di prati e baite, che rilassano il cuore e la vista.

E’ il posto perfetto per qualche passeggiata con il passeggino (senza mete definite), oppure per qualche escursione alle vicine malghe: Malga Baite (un’ora circa, 400 metri di dislivello) e Malga Table (un’altra mezz’ora, 200 metri di dislivello). Entrambe le malghe (leggete QUI) sono raggiungibili con l’auto, ma una bella passeggiata male non fa! Vi ricordo che queste due strutture partecipano al progetto “malghe aperte”: QUI le info.

E per mangiare? Vi consigliamo assolutamente il Rifugio Lupi di Toscana, da 50 anni di proprietà della famiglia Scaia, che prende il nome dal battaglione che durante la Grande Guerra combatté in quei luoghi. Raggiungibile in macchina, proprio all’inizio della località, è un posto noto ed apprezzato, quindi prenotazione obbligatoria – se volete trovare posto – soprattutto la domenica. Qui i piatti sono buoni, genuini e tipici. Prezzi ottimi.

Noi abbiamo mangiato ravioli ripieni di Spressa, gnocchi con i porcini, tagliatelle al ragù di cinghiale e selvaggina. Per non farci mancare nulla, abbiamo poi ordinato cinghiale, cervo, capriolo, arrosto con salsa di noci, polenta, funghi e cipolle in agrodolce. Su ordinazione è possibile gustare l’inconfondibile polenta “conza” delle Giudicarie (con salsiccia e formaggio), oppure scegliere dal menu giornaliero una delle loro specialità, tra cui spuntano ogni tanto canederli e altre prelibatezze.

Per finire un bel dolce: per noi salame al cioccolato e gelato con i frutti di bosco, ma non manca lo strudel, torte fatte in casa, meringata e frutta.

Il ristorante (0465 674560) è aperto tutto l’anno: tutti i giorni dal primo maggio a inizio novembre (più le due settimane di Natale e quella di Pasqua), poi nel weekend. Molto bello venire qui anche d’inverno, ma intanto godiamoci l’estate!

 

Forte Corno, un salto nella storia

Percorrendo la valle del Chiese in direzione Storo, magari per fare una delle escursioni più note della Valle di Daone, quella in Val di Fumo, è facile imbattersi in alcuni cartelli che indicano Forte Larino, poco sopra Lodrone, e Forte Corno, vicino  al paese di Praso. Ma cosa sono questi due edifici, e soprattutto, perché si trovano in questa zona? Finalmente siamo riusciti a visitarne uno e a capire qualcosa di più sulla loro originaria funzione e sulla loro presenza in questo luogo.

Visitare un forte è un’esperienza intensa: si parla di guerra, di povertà, di strategia e di vita dura dei militari. Non è una visita adatta, secondo noi, a bambini con meno di 10-11 anni perché potrebbero sì, inizialmente, apprezzarne l’architettura, ma poi la visita si rivelerebbe forse un po’ lunga e troppo specifica.

La storia

Forte Corno è uno dei cinque forti che formavano  “Sbarramento di Lardaro”. Oggi ne rimangono tre: Forte Larino, Forte Corno e Forte Carriola. I forti erano originariamente collegati fra loro e costituivano un imponente sistema difensivo che controllava la Valle del Chiese dall’alto. Forte Corno, con le sue cinquantaquattro stanze, poteva ospitare fino a centosessanta soldati.

La visita

La visita inizia nell’atrio del forte, dove si indossano gli elmetti protettivi. All’interno del forte ci sono infatti dei punti in cui si potrebbe sbattere la testa ed è meglio quindi essere prudenti. Si torna poi fuori, dove si osserva dapprima il fossato difensivo e poi ci si sofferma sull’incredibile architettura mimetica del forte. Anche il panorama da questi 1000 metri merita uno sguardo.

Scopriamo subito che il forte risale a più di  un centinaio di anni fa, quando la Prima Guerra Mondiale non era ancora scoppiata. Non è mai stato bombardato ma nemmeno realmente utilizzato in guerra, ed è stato restaurato in modo conservativo. Oggi si presenta quindi in ottime condizioni e possiamo visitarlo quasi interamente.

Inoltrandosi nelle varie zone del forte si scoprono, anche grazie a video didattici, foto storiche e ricostruzioni al computer, come erano gli alloggi dei soldati, le polveriere, le cannoniere. Noi abbiamo scoperto anche parole nuove: sapete cosa sono gli obici? Sono quegli “oblò” sul tetto da cui spuntavano i cannoni!

Si possono vedere le zone adibite a cucine, a latrina e persino la “piccionaia”. A questo proposito abbiamo trovato molto curioso scoprire come facevano i piccioni ad arrivare esattamente dove avrebbero dovuto.

La salita sul tetto

La parte sicuramente più avvincente della visita, resa possibile grazie a un sapiente innesto durante i lavori di restauro; è la salita sul tetto. Ci si arriva salendo su una lunga e ripida scala di ferro che porta fino ad una terrazza dalla quale si vede l’intera vallata, fino al lago d’Idro. Davvero una super opportunità. Magari non proprio l’ideale se soffrite di vertigini, ma nessun pericolo reale perché tutto è messo in sicurezza.

Anche il vicino Forte Larino, raggiungibile dal Corno in quindici minuti di camminata in discesa e molti scalini, vale una visita.

Forte Larino con il suo caratteristico tetto erboso (foto trentinograndeguerra.it )

Come arrivare a Forte Corno

Forte Corno si raggiunge in auto salendo verso Daone e seguendo i cartelli segnaletici. Si può parcheggiare proprio al di fuori del forte.

Come visitare Forte Corno

Forte Corno è visitabile esclusivamente con le guide negli orari prestabiliti.

Periodo 21 giugno 2025 – 14 settembre 2025 : Sabato e domenica dalle 10:00 alle 11:00; dalle 14:00 alle 15:00 e dalle 16:00 alle 17:00

Nel periodo dall’1 agosto al 31 agosto 2025 :tutti i giorni dalle 10:00 alle 11:00; dalle 14:00 alle 15:00 e dalle 16:00 alle 17:00

  • Visite guidate serali: mercoledì 16 e 30 luglio e mercoledì 13 e 20 agosto 2025:

Ore 19:30 | Ritrovo in piazza a Praso e partenza con bus navetta
Ore 20:00 | Inizio visita al Forte
Ore 21:30 | Scoperta del cosmo con astrofisico al termine della visita

Ore 22:30 | Ritorno a Praso con bus navetta

Costo: € 20,00 (comprensivo di salita in bus navetta dal centro di Praso); Gratuito per bambini fino a 10 anni o con Trentino Guest Card

Prenotazione obbligatoria QUI

Tariffe Forte Corno

€ 5,00 INTERO. Visite serali : € 7,00 INTERO (comprende la navetta dal centro di Praso). Gratuito fino a 10 anni e con Trentino Guest Card. Sconto 20%, sul prezzo intero, per possessori Voucher Rocca d’Anfo.

Contatti

Forte Corno
Via al Forte, 3 – Praso (TN)
sito web: www.fortecorno.it

Dove mangiare vicino a Forte Corno

Noi abbiamo poi chiuso la mattinata con un ottimo pranzo all’Albergo Miramonti La Pozza, sopra Roncone. Un posto motto accogliente con il parco giochi e il campo da beach volley proprio all’esterno. Da non perdere la serie infinita e golosa di antipasti della casa, tra cui il mitico “radicchio dell’orso”, ma anche i primi e i dolci! non sono da meno: abbondanti e golosissimi. Da provare! Telefono: 0465 901108.

Cosa fare in Valle del Chiese

Infine, per programmare al meglio la vostra vacanza in Valle del Chiese ecco la mini guida estiva con tanti ottimi spunti: clicca QUI

“Coco gioca col vento”, per viaggiare

Coco gioca col vento è un libro per bambini che nasce dal pensiero forte di far conoscere la storia di Tomaso, il fratello dell’autrice, Romina Michelotti, che è mancato lo scorso anno all’età di 32 anni. Questo viaggio nei ricordi avviente attraverso le foto che Tomaso ha scattato in giro per il mondo. Il testo alterna rime alla prosa e il fatto che racconti una storia vera lo rende davvero emozionante e la sua stesura è avvenuta interamente durante la quarantena del 2020.

 

L’opera ha come protagonista Coco, il quale ha sempre avuto voglia di viaggiare nonostante un drago capriccioso che lo accompagna – la sua brutta malattia – lo affatichi. Decide di partire comunque e aiutato dal suo amico vento gira per il mondo incontrando buffi animali parlanti, maestosi paesaggi e audaci mezzi di trasporto. Dopo tanto viaggiare vuole rientrare al paese d’origine ma sulla via del ritorno si ripresenta il drago e questa volta non gli lascia scampo. Il vento accorre ancora in suo aiuto e lo spinge su una stella da dove Coco continuerà a girare il mondo e ad avere pensieri buoni per le persone che l’hanno amato.

La raccolta potrà essere sfogliata come un album fotografico in quanto ogni immagine comunica qualcosa, oppure letta ai bambini come una storia perché si immedesimino nelle situazioni e volino con la fantasia.

 

Questo libro vuole affrontare il tema del viaggio fuori e dentro la malattia e della resilienza nella stessa. Il testo elogia poi la lentezza, che di questi tempi è fuori moda. Temi grandi, anche per i grandi, ma di cui all’autrice è sembrato importante parlare (con delicatezza, appunto) ai più piccoli.

Questo volume è stato pensato per essere letto ad ogni bimbo che già conosce la storia del protagonista e a tanti altri per impararne una nuova. Un viaggio curioso intorno al mondo, una storia senza un «e vissero felici e contenti» come finale, una lezione significativa di vita piena.

L’evento di presentazione e racconto del libro, di cui di seguito riportiamo le date del “tour”, avviene con la tecnica del Kamishibai (teatro di immagini) ed è seguito da un breve laboratorio per bambini dal titolo “Il prossimo viaggio di Coco”:

  • sabato 31 luglio 2021 ore 16:30 al Parco delle feste di Lagolo – Comune di Madruzzo
  • martedì 17 agosto 2021 ore 18,45 alla Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia
  • giovedì 2 settembre 2021 ore 18 al Forte alto di Nago (all’interno della mostra “Fragile”)

Altre date saranno a Levico, alle palafitte di Fiavè, a Ledro Land Art, alla Mondadori di Riva, al Cantiere 26 di Arco, ma anche a Trento e in altri luoghi con date che verranno definite nelle prossime settimane. Sul sito ufficiale troverete tutti gli aggiornamenti.

Co-linving nel Vanoi: opportunità per cambiare vita

“Coliving: collaborare condividere abitare” è un progetto che permette ad alcune famiglie selezionate grazie ad un bando di avere una casa in comodato gratuito per quattro anni per vivere in luoghi a scarsa densità di popolazione. Dopo gli Altipiani cimbri è ora la volta della zona del Vanoi, nel Comune di Canal San Bovo. Gli appartamenti messi a disposizione sono cinque e il 7 agosto con gli Open Days si avrà l’opportunità unica non solo di vederli, ma anche di visitare il paese  e apprezzarne la qualità di vita sociale ed ambientale.

Questo del “coliving” è un progetto nato all’interno del Distretto famiglia di Primiero nell’ambito delle iniziative promosse dalla Giunta provinciale per valorizzare i territori di montagna. Come a Luserna nel 2020, sugli Altipiani cimbri, anche a Canal San Bovo il coliving punta ad invertire il trend di spopolamento del territorio e i partecipanti dovranno impegnarsi nei confronti della comunità contribuendo con attività di volontariato a favore del benessere di tutti.

Il  7 agosto il Comune di Canal San Bovo aprirà dunque le porte dei cinque appartamenti oggetto del bando ai nuclei familiari potenzialmente interessati a cogliere questa interessante opportunità di vivere in un Comune immerso in una cornice naturale di grande bellezza (per gli Open Days è necessario iscriversi cliccando QUI.). Il bando è infatti ancora aperto e ha scadenza il 31 agosto 2021 ed è rivolto a cinque giovani nuclei familiari, con o senza figli, che vogliono mettersi in gioco e costruire un percorso di vita nuovo all’interno della comunità di Canal San Bovo. I requisiti preferenziali per partecipare al bando sono (attenzione, per i requisiti completi consultare il bando QUI):
– età compresa tra i 18 e i 45 anni;
– non residente sul territorio da almeno 5 anni (salvo i casi previsti dal bando);
– nucleo familiare con un reddito minimo

Una nota importante: gli appartamenti saranno dotati di connessione a banda larga per supportare forme di lavoro in modalità smart-working per rendere maggiormente attrattiva la proposta alle potenziali giovani famiglie

L’appuntamento per gli Open Days è fissato alle ore 10.30 presso il Polo Scolastico di Canal San Bovo, località Lausen. Durante le visite sarà garantita animazione per i bambini. Le visite si svolgeranno seguendo le direttive in merito alla sicurezza Covid-19.

Il progetto vede coinvolte Provincia autonoma di Trento (Agenzia per la coesione sociale, la famiglia, la natalità, Servizio politiche della casa, UMST- Unità di missione strategica Innovazione Settori Energia e Telecomunicazioni), Comune di Canal San Bovo, Comunità di Primiero, Itea spa, Fondazione Franco Demarchi, con il supporto del Manager territoriale del Distretto famiglia e del Piano giovani del Primiero. QUI si può scaricare la brochure dettagliata.

Il programma degli Open Days sarà il seguente:

    • Ritrovo ore 10.30 presso il Polo Scolastico a Canal San Bovo – Località Lausen
      • Saluti istituzionali  – Bortolo Rattin, Sindaco di Canal San Bovo
      • Il progetto Coliving e il bando – Luciano Malfer, Dirigente generale Agenzia per la coesione sociale, la famiglia e la natalità
      • Gli appartamenti – Vicepresidente di ITEA S.p.A., Michele Condini, Davide Casadio, Assessore Comune Canal San Bovo
      • Il progetto sociale – Laura Ravanelli – Coordinatore generale Fondazione Franco Demarchi, Roberta La Macchia – Referente Distretto famiglia di Primiero
      • Il territorio – Andreina Stefani , Commissione famiglia di Canal San Bovo
      • L’esperienza dei co livers di Luserna
    • 13.00 Pranzo comunitario
    • 14.30 Visita agli appartamenti

Maggiori info:

COMUNITÀ DI PRIMIERO tecnico@primiero.tn.it tel: 0439 64641 www.primiero.tn.it

COMUNE DI CANAL SAN BOVO upr@comune.canalsanbovo.tn.it tel: 0439.719907 www.canalsanbovo.net

AGENZIA PER LA FAMIGLIA, NATALITÀ E POLITICHE GIOVANILI PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO agenziafamiglia@provincia.tn.it tel. 0461-494110 www.trentinofamiglia.it

Malga Brogles: paesaggio da cartolina!

Escursione panoramica con scorci davvero mozzafiato, un sentiero senza alcuna difficoltà perché quasi tutto pianeggiante, non adatto ai passeggini per la presenza a tratti di radici e di sentierini stretti. Vi assicuriamo che per l’intera giornata avrete una vista spettacolare, malga Brogles rimarrà un ricordo indelebile nel nostro cuore!

Si parte da Ortisei 1265 metri in val Gardena, circa 1 ora e 15 minuti da Trento e si seguono le indicazioni della funicolare “Rescesa” che permette di raggiunge quota 2093 m. La funicolare non ha un parcheggio proprio. consigliamo di parcheggiare nel parking della cabinovia Seceda (10 euro tutto il giorno). La salita con la funicolare è avventurosa perché andrete a risalire la montagna velocemente e con un mezzo alternativo alla funivia, “è un treno che va in salita” ha commentato Simone di 4 anni. Clicca qui per info prezzi e orari della funicolare (non è economica ma ne vale la pena!).


Arrivati a monte in dieci minuti, troverete il ristorante panoramico “Rescesa” che permette già di godere di un panorama magnifico: davanti a voi il massiccio del Sella, Marmolada, Gruppo del Sassolungo e dello Sciliar. Questo paesaggio da cartolina non vi lascerà per tutta la giornata!

Da qui ci incamminiamo sul sentiero diretto a malga Brogles, da cartello 1 ora e 20 minuti ma con qualche pausa per scattare delle fotografie noi abbiamo impiegato circa mezz’ora in più. Dopo pochi minuti dalla partenza, raggiungiamo malga Cason (prenotazione 📞 339 281 3969), punto di ristoro per una pausa o per gustare un pranzetto, posticino perfetto per chi non ha la possibilità di fare tutta l’escursione ma si vuole godere un pranzo con vista.

Ora il sentiero inizia a salire dolcemente nel bosco, l’unico tratto con ombra perché il resto del percorso è soleggiato, calcolate che vi trovate a 2000 metri e nelle giornate calde la temperatura rimane comunque piacevole. Le distese di prati e le montagne che fanno da cornice sono indescrivibili per la bellezza.Raggiungiamo forcella Valluzza contraddistinta da un crocifisso e l’imminente vista sulla val di Funes. Ultimo tratto in salita e da qui in poi incontrerete tantissimi animali: cavalli, mucche, asini che vi seguiranno curiosi, lasciandosi accarezzare.
Le Odle sono sempre più vicine: le maestose montagne del Parco naturale Odle-Puez, il sesto dei novi gruppi dolomitici ad essere riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, impossibile non fermarsi a fare decine e decine di foto.

Raggiunto passo Brogles si scende in pochi minuti all’omonimo rifugio.Il rifugio Malga Brogles ( 📞 0471 655642) incastonata tra la Val di Funes e la Val Gardena si trova in mezzo ad un immenso prato pieno di fiori colorati.

Da qui se volete allungare l’escursione è possibile proseguire con vari itinerari verso altre bellissime malghe della valle. Tra queste vi consigliamo Malga Casnago, alle quale siamo molto affezionati (due orette tra andata e ritorno!)

Riprendiamo la via del ritorno ritrovando tutti gli animali dell’andata e in più tanti puledrini curiosi.

Ripercorriamo la strada dell’andata prendendo la funicolare. Abbiamo visto che ci sarebbe la possibilità di scendere a valle sul sentiero 5 attraverso la val Cuecenes e poi lungo la Val d’Anna sino ad Ortisei ma questo sentiero è consigliato anche per le mountain bike e visto il dislivello di 800 metri preferiamo rientrare comodi e senza la paura di vedersi sfrecciare biciclette all’improvviso.

E’ stato un rientro faticoso ma solo per il dispiacere di lasciarsi alle spalle tanta bellezza!

A Malga Colo, bontà assicurata

Malga Colo si trova a Ronchi, in Valsugana, ed è gestita da 9 anni da Patrick Caumo e dalla sua famiglia. Patrick è un appassionato e giovane produttore di formaggi da tre anni: dopo aver fatto il pastore ed aver avuto così la possibilità di conoscere da vicino gli animali (che un po’ rimpiange)  ha preso il posto del precedente casaro, tramandando così segreti e passione. La struttura ospita un’ottantina di mucche che pascolano sempre all’aperto e mangiano erba di montagna, producendo quindi un ottimo latte e formaggio di alta qualità.Specialità della malga sono il nostrano e le caciotte (in particolare quelle aromatizzate alle erbe), ma anche il burro, la ricotta e, da quest’anno, anche lo yogurt. Questi prodotti sono acquistabili allo spaccio, ma si possono anche assaggiare nei taglieri sui tavoli all’aperto, un bel modo per celebrare questa bontà.

La vita della malga, anche se per chi la vede da fuori può sembrare affascinante e bucolica, è invece piuttosto dura, come racconta Patrick: sveglia alle 4 del mattino per recuperare le mucche che pascolano all’aperto anche di notte, poi inizia la mungitura e quindi la preparazione del formaggio. All’inizio della stagione si lavorano anche 11 o 12 quintali di latte al giorno, che mano a mano vanno calando per via della diminuzione di erba disponibile e del fatto che molte mucche diventano gravide.

Se chiediamo al casaro perché si dovrebbe prediligere il formaggio di malga la risposta è ovvia: il prodotto è più sano di quello industriale, perché le mucche mangiano solo erba, sono libere (e felici, diremmo noi). Si aggiunge solo il caglio e il fermento, senza additivi chimici. Il sapore è unico. Si sente la montagna per davvero e la salute ne trae vantaggio. Noi aggiungiamo che favorire i prodotti del territorio e il lavoro artigianale dei caseifici è un’azione utile per queste piccole economie.

Nella vetrina della malga c’è l’imbarazzo della scelta per chi vuole portare via un pezzettino di pura bontà: caciotte aromatizzate alle erbe (timo, peperoncino, peperoncino e aglio, origano), le caciotte semplici, il nostrano di malga (prodotto di punta), il burro di malga fatto con panna di affioramento, le ricotte affumicate da pasto oppure da grattugiare, la ricotta fresca, il cuor di ricotta (la parte più morbida della ricotta) e la tosella trentina da fare alla piastra. Una carrellata di prodotti succulenti e soprattutto sani! E come ci aveva avvertiti Patrick: lo yogurt.

 

 

 

 

*Questa malga rientra nel progetto Trentino di malga: un marchio che identifica solo ed esclusivamente le specialità casearie prodotte nelle malghe della nostra provincia con latte d’alpeggio e stagionatura di almeno 9 mesi. Molti di questi formaggi vengono presentati nell’ambito di concorsi gastronomici come “Formai dal mont” che ha luogo nella splendida cornice di Castel Valer in Val di Non o a quello dei Formaggi di malga della Valsugana che ha luogo a Castel Ivano. I prodotti presentati e premiati in queste competizioni sono presenti all’evento “Malghe in fermento” che Palazzo Roccabruna organizza tradizionalmente a metà novembre. QUI più informazioni.

Nei dintorni di Malga Colo c’è la possibilità di vedere il lago che sta poco sopra e naturalmente ci si può inoltrare per i sentieri di montagna o percorre il sentiero che collega le altre malghe della zona: la Casapinello per esempio o la Setteselle. Bellissimo girare per questa zona del Lagorai anche con la bici elettrica.

Questa malga aderisce al progetto “Adotta una mucca”: un progetto realizzato dell’Azienda per il Turismo Valsugana – Lagorai (Trentino) in collaborazione con l’Associazione Culturale “Adotta Una Mucca”. I motivi per partecipare a questa iniziativa possono essere diversi: per sostenere le attività montane, supportare un’economia locale a km0 o per regalare qualcosa di speciale alle persone che vuoi bene. Desiree, Gloria, Jenny e le altre vi aspettano!

Info utili: aperta solitamente da metà giugno a metà settembre.
Contatti: 📞 347 8075311

Per scoprire tutte le malghe che aderiscono al progetto Trentino di MalgaCLICCA QUI!

Al ghiaccio Presena a 3000 metri

Al Passo del Tonale anche in estate potrete vivere esperienze memorabili. Ad esempio salire a quota 3000 metri al Ghiacciaio Presena, tra cime innevate e un ambiente surreale. Questo è anche luogo di storia e ricordi legati Prima Guerra Mondiale, linea di confine tra Regno d’Italia e impero Austroungarico.

Da Trento si arriva in un’ora e mezza. Lasciate la macchina nell’ampio parcheggio gratuito della cabinovia Paradiso che vi porterà da un’ altitudine di 1882 metri fino ai 2580 in 8 minuti. Il ghiacciaio si trova sul confine tra la Val di Sole e la Valle Camonica e fa parte del gruppo montuoso della Presanella.

Raggiungere il ghiacciaio Presena così è molto semplice e davvero alla portata di tutti. Dicevamo che una volta scesi dalla cabinovia vi sembrerà tutto incredibile: un anfiteatro di montagne di color grigio scuro con nessun cenno di vegetazione. Che spettacolo.

Prima di incamminarsi verso Rifugio Capanna Presena, vi invitiamo a fermarvi alla mostra interattiva “Suoni e voci della guerra bianca”, si trova a fianco della Cabinovia Paradiso. Visitabile gratuitamente e solo in estate. Indescrivibile percorrere la lunga e umida galleria scavata nel granito che racconta di soldati che in prima persona combattevano per la propria terra. Immagini, registrazioni, suoni, reperti bellici vi permetteranno solo di immaginare come vivevano i soldati su questa montagna, il freddo, la fame, la paura e la solitudine… ho ancora la pelle d’oca.

Usciti dalla galleria il panorama ci ha riportato alla realtà. Potreste prendere la cabinovia Presena suddivisa su due tronconi, ma vi consigliamo di incamminarvi verso il monumento in ricordo dei soldati caduti in guerra e prendere il sentiero che porta al Rifugio Capanna Presena, circa 3 chilometri con 230 metri di dislivello. Davvero una passeggiata, non percorribile con il passeggino.

Vi renderete conto camminando che incontrerete tanti piccoli laghetti nascosti dietro le rocce, il più grande che permette di fare foto davvero suggestive è il Lago Monticelli che si costeggia durante la salita.

In una quarantina di minuti si arriva al Rifugio Capanna Presena, sorpresa per noi scoprire che si tratta di un lussuoso Mountain Lodge SPA. Ci soffermiamo per un thè caldo, con il sole che ha deciso di rimanere dietro le nuvole abbiamo bisogno di riscaldarci! Ecco davanti al noi il ghiacciaio, in estate ricoperto per buona parte da teloni bianchi che rallentano lo scioglimento della neve.

Prendiamo il secondo troncone della cabinovia, unico modo per arrivare alla cima del Ghiacciaio Presena a quota 3000 metri, che emozione! Troverete il “Panorama 3000 Glacier” un moderno ski-bar in acciaio con grandi vetrate dove poter ammirare tutto il panorama sulle Lobbie. Per il rientro siamo scesi a valle con i due tronconi della cabinovia Presena e l’ultimo tratto con la cabinovia Paradiso.

Nonostante si possa arrivare facilmente e in poco tempo sulla cima del ghiacciaio ricordiamo che è importante avere un equipaggiamento adeguato, indispensabile avere con sé giacca, pantaloni lunghi e scarpe adatte.

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Per dormire:

Malga Preghena: pizza d’alpeggio

Malga poco conosciuta ma assolutamente da visitare, in Val di Non, a quasi duemila metri d’altitudine (1.925 metri per l’esattezza). Raggiungibile in auto su strada asfaltata, è aperta solo d’estate fino a metà settembre (per il 2024 s prevede l’apertura dopo il 10 giugno): ottima la ristorazione, ma qui vengono prodotti anche formaggi (fa parte del progetto Trentino di Malga*), salumi, oltre che miele e marmellate. Si raggiunge da Bresimo, prendendo la strada per le malghe Bordolona e Preghena: dodici chilometri che verranno ricompensati da tante meraviglie.
Malga Pregehena formaggio trentino pizza alpeggio

Malga Pregehena

Innanzitutto, il paesaggio: ampi pascoli, con un piccolo laghetto immerso nel verde con cavalli e mucche. Daniele, giovanissimo casaro, produce il Nostrano, il Casolèt, ma anche yogurt e ricotta, sia fresca che affumicata, tutto acquistabile allo spaccio della malga.

Malga Pregehena formaggio trentino pizza alpeggio

Malga Pregehena

Francesco Gubert, esperto e responsabile della qualità di Trentino di Malga, ci ha spiegato che il Nostrano non è altro che il formaggio che si produce nel luogo in cui si trova la malga. Ha la caratteristica di essere semi-grasso: metà latte intero e metà latte scremato, ma soprattutto a latte crudo. Una volta munto il latte finisce nel paiolo di rame e riscaldato con il fuoco a legna. Si tratta quindi di un prodotto interamente fatto a mano e racchiude l’espressione di una tradizione che viene tramandata. Si stagiona dai due ai tre mesi, fino addirittura ad un anno. Malga Pregehena formaggio trentino pizza alpeggioLa cantina di questa malga è ben fornita. C’è anche una forma speciale, quella di un formaggio di lunga stagionatura che potremmo definire “simil-grana”. Niente da fare però, prima di un anno non si può toccare! Sarà pronto per l’estate 2021. Malga Pregehena formaggio trentino pizza alpeggio

Se siete dei buongustai passando di qui non potete non assaggiare le specialità Patrizia, mamma di Daniele: ovviamente tagliere di formaggi (accompagnati da un’ottima confettura di mirtilli rossi), gli affettati (rigorosamente della malga), ma anche i super “tortei de patate” e i cavoli cappucci! Un tipico pranzo trentino e soprattutto noneso. Non mancano polenta con spezzatino, salsicce, formaggio fuso. Qui si pranza e si cena, ma bisogna prenotare. Attenzione: venerdì, sabato e domenica qui si mangia la pizza d’alpeggio, ovvero la pizza con i prodotti della malga. Un esempio da leccarsi i baffi: la “Bresimo” con i porcini e la pasta di lucanica.
Malga Pregehena formaggio trentino pizza alpeggio

*Questa malga rientra nel progetto Trentino di Malga: un marchio che identifica solo ed esclusivamente le specialità casearie prodotte nelle malghe della nostra provincia con latte d’alpeggio e stagionatura di almeno 9 mesi. Molti di questi formaggi vengono presentati nell’ambito di concorsi gastronomici come “Formai dal mont” che ha luogo nella splendida cornice di Castel Valer in Val di Non o a quello dei Formaggi di malga della Valsugana che ha luogo a Castel Ivano. I prodotti presentati e premiati in queste competizioni sono presenti all’evento “Malghe in fermento” che Palazzo Roccabruna organizza tradizionalmente a metà novembre. QUI più informazioni.

Per info e prenotazioni a Malga Preghena 📞 338 4553275

Malga Preghena è una delle realtà che aderiscono al progetto Trentino di Malga, per scoprire tutte le altre, CLICCA QUI!

Corno di Tres:panorama a 360°

Avete mai percorso questa classica escursione della Val di Non? Si tratta della salita al Corno di Tres: un itinerario abbastanza facile,  adatto a tutti, che potrete percorrere assieme ai bimbi più grandicelli abituati a camminare oppure usando lo zainetto/marsupio se avete con voi bambini piccoli, sulla splendida dorsale montuosa che divide la Val d’Adige dalla Val di Non. Questo itinerario percorre anche un tratto del famoso “Sentiero Italia”, attraversa boschi aperti in un continuo saliscendi fino all’arrivo sulla cima, dove si apre un panorama a 360° sulle due valli.

Siamo sull’Altopiano della Predaia, uno di quei posti che, come sapete ci è entrato nel cuore. Prima di tutto per la vicinanza a Trento (una quarantina di minuti in auto dalla città), secondo per le tante proposte riservate alla famiglia, i Laghetti di Coredo e Tavon ad esempio (QUI il nostro racconto).  Per intraprendere la salita al Corno di Tres si può parcheggiare nei pressi del rifugio Predaia. Da qui ci si incammina sulla strada forestale 503 verso  Malga Rodeza (1570 m di quota), raggiungibile in circa 50 minuti di cammino (nota felice: il mitico Lino del Solarium Predaia e di Malga Coredo da qualche anno gestisce anche questo bel alpeggio!). Lo slargo davanti alla costruzione permette ai bambini di giocare liberamente, mentre per i genitori sono disponibili comode sdraio per rilassarsi al sole.

Dopo una breve pausa in malga il nostro cammino riprende. La cima non è lontana, il cartello indica 40 minuti! Dalla malga continuiamo seguendo le indicazioni per il “Corno di Tres”. La strada è davvero ben tenuta e battuta, la salita è continua ma moderata. Usciti dal bosco la vista spazia dalla Val di Non fino al Bondone! Dopo circa 30 minuti di salita si arriva ad un bivio, proseguiamo seguendo l’indicazione per la vetta  che si raggiunge su un sentiero a zig zag in circa 20 minuti.

Da quassù il panorama è davvero notevole: ecco le Maddalene e i Monti di Vigo, le Dolomiti di Fassa e di Brenta: spettacolare! Troverete una bella rosa dei venti che vi aiuterà ad orientare lo sguardo e a riconoscere le cime che vi circondano.

Per il ritorno le opzioni sono due. O tornare dalla stessa strada oppure – e qui il percorso si allunga un pò – proseguire lungo la cresta (segnavia n. 500) completando il percorso ad anello che ci permette di ammirare il panorama sulla Val d’Adige. Il sentiero è ben battuto e non si può sbagliare. Superato il Corno del Cervo si arriva alla sella della Roccia Larga per poi scendere a sinistra lungo il sentiero 526 che porta nuovamente a malga Rodeza. Qui siamo stati ripagati per la fatica: un ottimo piatto di polenta e spezzatino accompagnato da canederli di rapa rossa e crauti ci ha ampliato il sorriso che già avevamo per la splendida escursione!

Il percorso è di circa 8,5 km e prevede un dislivello di circa 400 m. passando dai 1404 m. della Predaia ai 1808 della vetta.

Grazie alla nostra amica @MartaEccher per aver condiviso con noi alcune bellissime foto!

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Per maggiori informazioni:
APT Val di Non 📞 0463 830133 – info@visitvaldinon.it

Foto di copertina: Elisa Fedrizzi, APT Val di Non Soc. Coop.

Sporting Hotel: super acquapark!

L’Hotel Sporting ***s vi attende al Passo del Tonale, a pochi passi dal confine tra il Trentino e la Lombardia.

La famiglia Delpero, da oltre trent’anni proprietaria dell’albergo, vi accoglierà con cordialità e gentilezza per passare una vacanza con tutta la famiglia. La struttura è circondata da un panorama non da poco, infatti dal balcone spicca il maestoso ghiacciaio Presena.

Le stanze sono molte e rispondono perfettamente per tutte le esigenze: quelle doppie da 1-3 persone fino alle accoglienti Suite che accolgono fino a 7 persone. Il legno è caratteristica predominante in tutte le stanze.

La sala da pranzo è molto ampia, lo chef vi vizierà già dalla colazione dolce e salata. A cena dall’antipasto al dolce con tre possibilità di scelta. La cucina propone sia piatti tipici del Trentino che della Lombardia. I bambini hanno a disposizione un menù a parte che varia giornalmente.

Diversi punti di forza di questa struttura:

  • Super WOW per il nuovissimo Acqua Park accessibile dalle 16 alle 19, usufruibile solo dagli ospiti dell’albergo vi riserva momenti di puro divertimento. Pensate che tutti i giochi ad acqua sono stati scelti dei più piccoli della famiglia Delpero, quindi non possono che essere stati scelti partendo proprio dallo sguardo dei bambini.  Vi divertirete giocando con simpatici animaletti spruzza acqua, passando in un tunnel di cerchi d’acqua, dei cannoni ad acqua,  geyser e gli zampilli a pavimento, vivere un’avventura a bordo del mini galeone dei pirati oppure avventurarvi su uno dei quattro scivoli del play slide, ma attenti: la campana a soffitto si riempirà presto d’acqua e sta a voi destreggiarvi per sfuggirle!
    Per chi ama la velocità lo scivolo a corpo libero di circa 30 metri di lunghezza e 4 di altezza e  il Vortex, uno scivolo con cono intermedio percorribile solo con gommoni a uno o due posti alto 10 metri e lungo ben 110!

    Bellissima anche la piscina riscaldata, l’idromassaggio perfetto per rilassarsi dopo una giornata di trekking. Per i più piccini un’ulteriore piscina più bassa (50 centimetri) con acqua caldissima. L’uso della cuffia è obbligatorio ma se la doveste dimenticare potrete acquistarle in loco come le ciabatte e costumi. Non manca nemmeno una piccola area wellness accessibile dai 18 anni.

  • Presso l’Hotel sono ben accolti gli amici a quattro zampe che verranno accolti con un delizioso regalino di benvenuto. Potranno pernottare in stanza e mangiare con i loro padroni in una sala dedicata. 
  • Il mini club gestito da simpatici animatori che permetteranno ai bambini di divertirsi mentre mamma e papà si godono una giornata sugli scii o al centro wellness. Il loro programma settimanale è sempre molto vario, organizzando giochi, passeggiate, baby dance e tanti momenti in allegria.
  • Per adulti e famiglie il proprietario organizza settimanalmente delle brevi o lunghe escursioni per conoscere al meglio il territorio, la storia e le particolarità.

A pochi passi l’hotel, orgoglio della famiglia Delpero, troverete il Gazana Bar, direttamente ai piedi della pista Valbiolo. Un grande spazio di recentissima costruzione, incontra uno stile montano e moderno che fa la differenza. Possibilità di pranzo nell’orario 12-15, con un prezzo di favore per chi acquista la pensione completa o pernotta allo Sporting Hotel. Ampia terrazza esterna al sole e riparata dal vento con spazio per far giocare i bimbi dell’hotel ma anche i clienti del bar. Presso il Gazana Bar è possibile prenotare per festeggiare i compleanni dei vostri bambini e i proprietari saranno pronti ad animare con giochi di una volta e tanta musica. Alla sera il bar Gazana diventa locale feste ed eventi anche per ragazzi e adulti.

Compresa nel prezzo di soggiorno la Val di Sole Guest Card, che vi permetterà di muovervi su tutti gli impianti di risalita, musei, trasporti pubblici e tanto altro, qui tutte le agevolazioni.

Per maggiori informazioni visita il sito dell’Hotel Sporting***s

Ecco per voi qualche idea per escursioni e attività al Passo del Tonale e dintorni: