Archive - Ottobre 2022

Alla scoperta del Doss Trento

Chi abita a Trento e dintorni lo vede tutti i giorni, ma quanti di noi sono saliti sul Doss Trento? E’ un luogo che si presta benissimo per una gita veloce (da evitare le giornate assolate, per i suoi poco più 300 metri di altezza), o per un picnic nei suoi ampi spazi verdi. Da sapere che è un luogo ricco di storia:

  • sulla sommità ci sono infatti i resti di una basilica Paleocristiana
  • nel 1703 questo luogo venne utilizzato dalle truppe francesi per bombardare la città durante la Guerra di Successione Spagnola
  • durante la Prima Guerra mondiale venne utilizzato dagli austriaci come difesa del capoluogo. Ancora oggi si vedono alcuni resti di quel periodo…

Ci sono diversi modi per arrivare in cima e anche diverse entrate:

  • dalla piazza di Piedicastello (molto carina), dove si trova anche un parco giochi a poca distanza. Qui sale una lunga scalinata, con passaggi divertenti per i bambini e terrazzini di sosta.
  • dal piazzale di via Brescia, fattibile con il passeggino anche se in salita.
  • da via alla Vela (zona nord), passando dal fortino napoleonico


Se non avete particolari problemi il nostro consiglio è quello di salire dal centro di Piedicastello, per poi scendere lungo la strada asfaltata e completare il giro.
In questo modo percorrerete a piedi anche una lunga galleria (ricordatevi un torcia, bene anche quella del cellulare). Qui si può provare l’eco e sperimentare la frescura data dallo scavo nella roccia.
Il percorso è piacevole e ben ombreggiato, con dei bellissimi scorci sulla città man mano che ci si alza.

Si vedono i tetti del centro storico, il fiume Adige e le sue anse e pure le funivie di Sardagna che si incrociano e che danno sempre l’occasione di esprimere un desiderio. E poi, arrivati in cima, ecco il monumento a Cesare Battisti e i cannoni che sempre affascinano adulti e bambini.
Ampio il prato lì vicino, dove giocare e correre in libertà. Altri cinque minuti di passeggiata e si arriva alla sommità, dove si trovano i resti della basilica paleocristiana.
Molto carini i tabelloni informativi (anche se rovinati), con una speciale caccia al tesoro delle foglie: i bambini possono così prendere un rametto degli alberi circostanti, confrontarlo con i disegni presenti e scoprire così di quale specie si tratta e delle sue caratteristiche.
Sulla sommità c’è anche il nuovo Museo Storico delle Truppe Alpine, QUI gli orari  aggiornati.
Attenzione, in corrispondenza delle entrate ci sono dei cancelli che dovrebbero essere a chiusura automatica (non siamo sicuri del loro funzionamento, ma meglio non rischiare). In ogni caso la strada asfaltata non è chiusa da alcun cancello, nel caso in cui non riusciste ad uscire. Numero dei vigili urbani: 📞 0461 916111

Altre passeggiate consigliate nei dintorni di Trento:

“Frantoi aperti” nel Garda

Il weekend del 22 e 23 ottobre 2022 grazie alla manifestazione “Frantoi aperti” sarà il momento perfetto per imparare, per dialogare, per annusare questo prodotto unico ed essenziale della zona. Per tutti, ma soprattutto per i bambini che potrebbero rimanere affascinati dalle scoperte sulla produzione e la filiera di questo importantissimo alimento. Siamo nella zona riconosciuta come la più settentrionale al mondo tra quelle di produzione tradizionale dell’olio di oliva.

Sono oltre 100.000 gli olivi su 500 ettari di terreno che rappresentano l’olivicoltura nel Garda Trentino, situata in una zona con un microclima favorevole tale da permettere di produrre un olio di prima scelta anche a queste latitudini. Una lavorazione artigianale che vanta radici lontane e che trova traccia anche in numerosi manoscritti antichi. Si tratta di un territorio dal clima mediterraneo, sul quale però si affacciano vette alpine.

Ad aprire le porte dei loro frantoi saranno: Agraria Riva del Garda, Madonna delle Vittorie, Frantoio Bertamini, Brioleum, Agriturismo Tenuta Maso Bòtes, Domus Olivae Olio Cru e Acetaia del Balsamico Trentino. Tutti i frantoi organizzeranno visite guidate e attività di conoscenza ed approfondimento del tesoro verde del Garda Trentino. In programma anche alcuni bike tour per addentrarsi tra gli ulivi in sella alla due ruote.

Fino a venerdì 21 ottobre sarà possibile prenotare le attività – alcune gratuite, altre a pagamento – sul sito dedicato (clicca qui), mentre sabato 22 e domenica 23 ottobre si potrà farlo esclusivamente presso il frantoio aderente, in base alla disponibilità.

IL PROGRAMMA DI FRANTOI APERTI:

ACETAIA DEL BALSAMICO TRENTINO
Sabato 22 ottobre e Domenica 23 ottobre
“NON SOLO OLIO” – Un appuntamento con il gusto, quello dell’olio estratto a freddo e del gelato all’olio d’oliva. La visita del frantoio è seguita da una degustazione golosa. Orari: 11:00│16:00│17:00│18:00
Durata: 45 minuti. Biglietto: 8 euro, bambini con meno di 5 anni gratis

AGRARIA RIVA DEL GARDA
Sabato 22 ottobre
“PILLOLE DI DEGUSTAZIONE” – Sei momenti didattici sull’olio extra vergine di oliva e sulla sua corretta tecnica di degustazione, accompagnati da esperti del settore, all’interno della “Galleria del Gusto”. Orari: 10:00│11:00│14:00│15:00│16:00│17:00
Durata: 45 minuti. Biglietto: 3 euro

Domenica 23 ottobre
“MASTERCLASS ORO VERDE” – Un appuntamento per conoscere a fondo il frantoio di Riva del Garda: con una spiegazione sull’olio extra vergine di oliva, una degustazione di quattro oli extra vergine con un piatto in abbinamento e una visita del frantoio. Orari: 10:00
Durata: 2 ore e mezza. Biglietto: 20 euro / 18 euro per gli iscritti all’Agririva Club

“LEZIONI DI OLIO” – Un tour guidato all’interno del frantoio con spiegazione dettagliata e degustazione di due oli extra vergine di frantoio di Riva del Garda. Orari: 14:30│15:30
Durata: 60 minuti. Biglietto: 5 euro / 3 euro per gli iscritti all’Agririva Club

AGRITURISMO TENUTA MASO BÒTES
Domenica 23 ottobre
“TRA OLIVI E ALVEARI” – Un incontro con l’olivicoltura tradizionale nell’olivaia storica di Arco e con la storia dell’Olif de Bòtes. La visita al frantoio sarà accompagnata da una degustazione di oli, aceti di miele e terminerà con una passeggiata nell’oliveto con visita all’apiario. Orari: 10:30│14:30
Durata: 90 minuti. Biglietto: 5 euro

BRIOLEUM
Sabato 22 ottobre e Domenica 23 ottobre
“BRIOLEUM, L’OLIO DOP DEL MONTE BRIONE” – Un incontro con la terra. Per conoscere meglio una realtà locale che omaggia il sapore autentico e la qualità Garda DOP. La visita al frantoio è accompagnata da una degustazione di olio. Orari: 10:00│11:00│14:00| 15:00│16:00│17:00
Durata: 50 minuti. Biglietto: 5 euro

DOMUS OLIVAE OLIO CRU
Sabato 22 ottobre
“LA PROSSIMA MOLITURA DEL NOVELLO” – Alla scoperta dell’Oleoteca, dove la passione artigianale incontra la competenza professionale. L’osservazione del processo di molitura dagli oblò verso la zona produttiva sarà accompagnata da una degustazione di olio extravergine di oliva di qualità pregiata con il novello di primissima molitura: un viaggio esperienziale tra i sapori dell’oro verde. Orari: dalle 9:00 alle 18:00
Durata: 30 min. Biglietto: 3 euro a persona

Domenica 23 ottobre
“ALLA SCOPERTA DELL’OLIVAIA DI SAN MARTINO” – Una pedalata nell’anima produttiva dell’olio extravergine di oliva, tra gli uliveti in località San Martino. Partenza alle ore 10:00 per un tour in e-bike che ti accompagnerà a conoscere la lavorazione di questi preziosi frutti. Con il vento che accarezza il viso e i profumi che riempiono il cuore. Segue degustazione della focaccia realizzata con olive powder e assaggio di Birra Impavida. Orari partenza: 10:00 – rientro: 12:00
Durata: 2 ore. Biglietto: 5 euro a persona (ebike/bici esclusa)

“UN’ESPERIENZA MULTISENSORIALE” – Lì dove le olive si trasformano in olio Garda DOP di prima qualità: una visita guidata nel cuore produttivo dell’olio extravergine di oliva che termina con una degustazione in Oleoteca. Per scoprire una realtà giovane, innovativa e sostenibile. Orari: dalle 10:00 alle 17:00
Durata: 30 minuti. Biglietto: 3 euro

“L’OLIO SLOW E L’OLIO DEL SIGNOR CRU” – Slowfood e Garda Trentino. Un binomio di gusto che omaggia le eccellenze dell’Alto Garda. L’approfondimento è a cura di Tommaso Martini di Slowfood. A seguire presentazione de L’Olio del Signor Cru, la nuova referenza creata per le famiglie e per i più piccoli. Orari: 14:00
Durata: 90 minuti. Ingresso gratuito – no prenotazione

FRANTOIO BERTAMINI
Sabato 22 ottobre
“STORIA, CULTURA E TRADIZIONE” – Un appuntamento con la storia del frantoio e dell’olivicoltura dell’Alto Garda: per capire come funziona il frantoio e quali sono le proprietà dell’olio. Seguito da una degustazione di olio sul pane e di dolci fatti in casa
Sabato 22: 14:00│15:00│16:00│17:00│18.00
Domenica 23: 10:00│11:00│12:00│13:00│14:00│15:00│16:00│17:00│18:00
Durata: 1 ora. Biglietto: 3 euro.

MADONNA DELLE VITTORIE
sabato 22 ottobre + domenica 23 ottobre
“OLI E BOLLICINE” – Oli e bollicine, un binomio d’eccellenza che rappresenta al meglio il territorio del Garda Trentino. La visita al frantoio comprende una degustazione di olio denocciolato e DOP accompagnato da un calice di Trentodoc. Orari: 11:00│14:30│16:00
Biglietto: 10 euro
“VISITA CON PRANZO IN AGRITUR” – Esperienza per scoprire gli oli Denocciolato e Garda DOP, tra racconti inediti e un percorso degustazione che omaggia l’olio d’eccellenza – dall’antipasto accompagnato da un calice di Trentodoc al dessert. Orari: 11:00│14:30
Durata: 2 ore e mezza. Biglietto: 50 euro

Per maggiori informazioni sul programma di “Frantoi Aperti” e i prezzi visita QUI il sito

Photo credits: Agriturismo Maso Botes

Photo Credits: OlioCRU

 

 

Foto di copertina: 📷 Elena Tiraboschi

Da Passo Lavazè alla Liegalm

Passeggiata semplice che porta dal Passo Lavazé (Val di Fiemme) a Malga Costa (in tedesco Liegalm), posto delizioso e molto panoramico che propone piatti della tradizione altoatesina da primavera fino ad autunno inoltrato. Anche in inverno questo posto è un incanto: ve l’abbiamo raccontato QUI.

Superato il laghetto alpino e seguendo le indicazioni per il percorso (nella zona di alberghi e ristoranti) il paesaggio si fa subito autentico e genuino. Nessuna costruzione, solo la bellezza della natura. Inconfondibili davanti ai vostri occhi le cime gemelle del Corno Nero e Corno Bianco, una ovviamente più scura e l’altra chiara data dalla roccia che affiora.

Il percorso è per lo più pianeggiante: in poco più di un’ora arriverete a Malga Costa, che si trova proprio di fronte al massiccio del Latemar e poco più in lontananza anche quello del Catinaccio.

Prendete posto sui tavoli soleggiati all’esterno, per godere di tutto lo spettacolo.

Sul retro si trova una piccola sabbiera e la pista da bowling: i bambini ne andranno matti! Diverse anche le sdraio per qualche momento di relax.

Deliziosi ed abbondanti i piatti proposti: noi abbiamo preso il classico uova, speck e patate arrosto. Non mancano i piatti della trazione, come i canederli, anche con goulash di manzo.

E poi la polenta con i funghi ed il formaggio. Tutto delizioso ed al giusto prezzo.

I prodotti provengono da realtà e aziende agricole dei dintorni, come le uova del Maso Bacher e la carne della macelleria Zelger a Nova Ponente. Non mancano i dolci, come il tiramisù, la panna cotta o lo yogurt con i frutti di bosco, e le torte.

ORARI E APERTURE.

Malga Costa è aperta solitamente da marzo ad autunno inoltrato. Nei mesi di luglio e agosto nessun giorno di riposo, altrimenti la chiusura è prevista di martedì.

Consigliato dopo pranzo fare un giro salendo per la stradina dietro la struttura, sulla strada per Nova Ponente per intenderci. In questa maniera potrete apprezzare ancora di più il panorama circostante e soprattutto ammirare le mucche al pascolo, placide e felici.

Si torna indietro sulla stessa strada fino a Passo Lavazè, dove in agosto c’è anche la possibilità di salire sulla carrozza trainata dai cavalli di Malga Daiano.

A Cortaccia sul Sentiero enologico

Cosa fare quando il tempo è così così ma non si vuole rimanere in casa? Noi abbiamo deciso di andare a fare un giretto tra i vigneti, che ancora per qualche tempo conserveranno il loro meraviglioso colore dorato, e quale migliore itinerario se non il Sentiero enologico di Cortaccia?

Si raggiunge questo delizioso paesino uscendo dall’autostrada A22 a Egna/Ora (una ventina di chilometri da Bolzano), si percorrono ancora pochi chilometri ed eccoci arrivati al parcheggio vicino al Comune. Da subito siamo rimasti affascinati dai vecchi masi, dall’architettura altoatesina e dalla cura dei dettagli che si trova ad ogni angolo. Davvero un altro mondo, a poca distanza da Trento.

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Abbiamo percorso via Angela Nikoletti (dedicata ad una maestra che durante il fascismo – nonostante il divieto – continuò ad insegnare clandestinamente il tedesco ai suoi alunni) e continuato a scendere per una decina di minuti, finché sulla destra non abbiamo visto il grande grappolo d’uva in pietra che indica la giusta direzione.
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Il segnavia da seguire da quel punto in poi è la grande mano con scritto “Weinlerhpfad”, cioè Sentiero enologico. Si comincia quindi la salita: il percorso, lungo un paio di chilometri, non è adatto a passeggini o a bambini molto piccoli, anche se non è faticoso. Bellissimi i vigneti circostanti, tutti da ammirare e fotografare.
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Ad un certo punto cominciano ad apparire sul cammino delle ampolle. Si toglie il tappo, si annusa e si cerca di indovinare a cosa corrisponda quel profumo. Che all’inizio è abbinato ai vitigni, tipo il Traminer, ma poi anche ai sentori tipo il lampone, la vaniglia, la fragola, la ciliegia… e quanto c’è di più divertente per un bambino che mettere alla prova i propri sensi e poi scoprire se ha azzeccato o meno la fragranza?
IMG_1920Continuando sul percorso si trova un bel terrazzino panoramico con un “cannocchiale” che punta ad una cascata nascosta sotto la roccia.

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Ancora un centinaio di metri, passando sopra un rio che scende fragorosamente, ed eccoci di nuovo sulla strada: si può continuare il percorso fino a Magré, per poi tornare indietro sulla stessa via, oppure si può effettuare il percorso ad anello tornando verso il paese di Cortaccia (io lo consiglio, a noi è piaciuto molto vederla anche dall’alto): si gira a destra verso un bel maso/mulino, si sale brevemente e percorrendo la strada asfaltata si chiude il percorso.

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Per mangiare? A noi hanno parlato molto bene del Ristorante Terzer, aperto anche fuori stagione e sicuramente da provare (ma prenotate, che noi abbiamo trovato tutto pieno!). Insomma, una splendida gita, tutta da provare e da annusare!

Nei dintorni consigliamo anche una gita a Castelfeder, una tappa divertente al parco giochi di Egna e una passeggiata a Caldaro.

Weekend della Protezione civile

Manovre dimostrative, attività ricreative dedicate a bambini e ragazzi e dialoghi pubblici aperti a tutta la cittadinanza. È il “Weekend della Protezione civile del Trentino”, in programma in piazza Dante a Trento il 14 e 15 ottobre 2023, che vedrà coinvolte tutte le strutture operative con mezzi e attrezzature. In questa occasione i più piccoli potranno informarsi giocando, infatti in alcuni stand ci sono postazioni gioco per mettersi alla prova. Inoltre avranno la possibilità di salire sui mezzi di soccorso e soddisfare ogni curiosità!

All’interno dell’evento, domenica 15 si svolgerà anche la campagna di comunicazione nazionale dedicata ai volontari “Io non rischio – Buone pratiche di protezione civile”. Filo conduttore dell’appuntamento del weekend, che vuole valorizzare l’impegno e le competenze delle donne e degli uomini appartenenti alle diverse realtà del Trentino, sarà il contrasto al rischio idraulico e idrogeologico.

Non basta affidarsi ai professionisti che intervengono in caso di emergenza. È necessario che ogni persona,  nel suo piccolo, faccia la propria parte per prevenire gli eventi calamitosi salvaguardando l’ambiente. E, in caso di emergenza, assuma comportamenti che non mettano a rischio la propria (e l’altrui) incolumità.

Come scatta un’allerta di protezione civile? Quale percorso devo seguire per diventare soccorritore?
Come mi devo comportare se si stacca una frana o avviene un’alluvione?

Per rispondere a tutte queste domande, Piazza Dante assume i connotati di una Cittadella della Protezione civile.

Programma dell’iniziativa:

Sabato 14 ottobre

  • Ore 9.00 Apertura
  • Ore 10.00 Inaugurazione della Cittadella della Protezione civile
  • Ore 10.30 Gioca con noi A cura delle Associazioni di volontariato di protezione civile e Federazione dei Vigili del fuoco Volontari
  • Ore 10.30 Dialogo pubblico – Alluvioni e frane: difendiamoci. Norme di autoprotezione
    per la cittadinanza
  • Ore 11.15 Dialogo pubblico –  La città di Trento e la difesa dalle alluvioni
  • Ore 12.00 Manovra dimostrativa – Motopompe per il trasporto dell’acqua
  • Ore 13.30 Manovra dimostrativa – Il Soccorso in forra durante un evento alluvionale
  • Ore 14.30 Manovra dimostrativa – Costruiamo assieme una coronella con i sacchi di sabbia
  • Ore 15.30 Dialogo pubblico – Una mappa che ci aiuta – La carta del pericolo della Provincia
    autonoma di Trento
  • Ore 16.15 Dialogo pubblico – La storia delle alluvioni del Trentino
  • Ore 18.00 Chiusura

Domenica 15 ottobre

  • Ore 9.00 Apertura della Cittadella e della Campagna “Io non rischio”
  • Ore 10.00 Gioca con noi – A cura delle Associazioni di volontariato di protezione civile e Federazione dei Vigili del fuoco Volontari
  • Ore 10.30 Dialogo pubblico – Ci allertiamo e prepariamo. Il Sistema di allerta della
    Provincia autonoma di Trento
  • Ore 11.15 Dialogo pubblico –  L’effetto dei boschi sulla sicurezza idraulica
  • Ore 12.00 Manovra dimostrativa – L’uso delle motopompe per il trasporto dell’acqua
  • Ore 13.30 Manovra dimostrativa – Il Soccorso in forra durante un evento alluvionale
  • Ore 14.30 Manovra dimostrativa – Costruiamo assieme una coronella con i sacchi di sabbia
  • Ore 15.30 Dialogo pubblico – Alluvioni e frane: difendiamoci. Norme di autoprotezione
    per la cittadinanza
  • Ore 16.15 Dialogo pubblico – Alluvioni a catinelle: meglio anticipare.
  • Ore 18.00 Chiusura

Trovate altri eventi nella nostra agenda QUI

Cinema speciali: il Knottnkino

Escursione molto carina in Alto Adige, sul Monzoccolo (fra Avelengo e Verano), da fare anche con i bambini per vedere gli originali KnottnKino: cioè i “cinema” all’aperto, che poi alla fine sono delle terrazze panoramiche con sedute particolari realizzate dell’artista locale Franz Messner.

Vi avevamo già raccontato il primo, ideato nel 2000, (lo trovate QUI se volete curiosare), a cui se ne sono aggiunti altri due, anzi tre. I modi per raggiungere le diverse postazioni sono molteplici: c’è un percorso ad anello (non difficile, ma lungo almeno 4 ore), oppure si possono fare delle escursioni separate, a seconda di quanto si vuole camminare.

“Knotte” significa in tedesco “cupola rocciosa” e la prima meta è quella sul Sasso Rosso (Rotstein) a 1.465 metri che si raggiunge in circa un’ora. Noi siamo partiti dal parcheggio dell’albergo GrunerBaum (3 euro al giorno) poco sopra Verano e seguendo il segnavia 14 con comodo sentiero attraverso un bosco rigoglioso abbiamo raggiunto la base della collina. In 20 minuti di leggera salita eccoci quindi sulla sommità, a godere di una vista unica sulla Conca di Merano: più evidenti il gruppo montuoso del Tessa e il massiccio dell’Ortles, in primavera ancora pieni di neve, ma in lontananza si vede anche le Dolomiti di Brenta ed altre famose cime trentine.

L’artista Franz Messner ha posizionato queste 30 sedie, in modo da dare l’impressione allo spettatore di poter assistere ad uno spettacolo, questa volta composto da montagne, cielo e panorami. E qui lo spettacolo c’è davvero, in continuo mutamento a seconda del sole, delle nuvole del vento. Uno spettacolo esteriore, ma anche interiore davanti a tanta bellezza.

Attenzione: quando tornerete indietro tenete la destra su quei balconi panoramici naturali: lì si trova un anfiteatro scavato nel porfido con vista su Verano e incisa sul terreno una rosa dei venti realizzata come una rete di linee che invitano a riflettere sulla forza tra arte e natura. Tornati alla base della cupola prendete a destra il sentiero 14 A che scende in direzione Maso Eggenhof attraverso prati pieni di fiori fino ad arrivare sulla strada principale dove si trova questo ristorante, perfetto per una sosta gastronomica! Da non perdere nei pressi del parcheggio (a pagamento, 3 euro al giorno) lì vicino l’area recintata in cui sostano i cervi, un bel branco che si sposta tra il bosco ed il prato. 

Seguite (con un po’ di attenzione per non perdervi, non è facilmente intuibile, ma le indicazioni ci sono lungo la strada) il sentiero numero 14. Percorso pianeggiante che in circa mezz’ora porta alla deviazione per il secondo Knottnkino che stupisce con una vista spettacolare sul paesino di Verano. L’installazione “attimo” è composta da 5 sedili disposti in fila come a rappresentare un’immaginaria seggiovia. Si arriva qui in circa mezz’ora, in leggera salita. Senza fare questo anello di circa due ore, ci si può arrivare direttamente anche dal parcheggio iniziale visto che dista una decina di minuti. Attenzione sempre alle indicazioni, non troppo visibili.

Ritornati verso il parcheggio GrunerBaum potete riprendere la macchina e dopo pochi chilometri lasciarla nei pressi dell’albergo Oberwirt. Da lì seguite le indicazioni Timpfler knott, che si raggiunge in circa 40 minuti. Il percorso è davvero bello, scendendo attraverso il bosco. Si apre all’improvviso su un anfiteatro scavato nel porfido che funge da seduta e piattaforma panoramica. Qui è posizionata un’originale scultura: due mani intrecciate che grazie ad un gioco di ombre proiettano le sembianze di un lupo. Il  ritorno è per lo stesso sentiero.


Si può arrivare qui continuando l’anello iniziale: invece di deviare verso il secondo Knottnkino si può passare per il paese di Verano, arrivare al terzo e poi tornare al punto di partenza per visitare il secondo. Totale di almeno quattro ore, quindi per bambini allenati! Detta così pare un po’ complicato, ma consultando la mappa che troverete negli uffici turistici della zona è fattibile. Trascorrete una giornata ricca di sorprese e paesaggi bellissimi: ogni bambino e adulto troverà la sua motivazione per venire a quassù in questo posto dove l’immaginazione suggerirà a ciascuno pensieri e emozioni diverse.

Nei dintorni consigliamo i sentieri dell’acqua meranesi e Merano 2000.

Il labirinto del Roccolo del Sauch

Il Roccolo del Sauch, in Val di Cembra, è una sorta di labirinto magico per i bambini. Ecco alcune passeggiate per raggiugerlo sia in estate che in autunno, con le mille sfumature della natura a rendere ancora più magico questo angolo di Trentino.

COME ARRIVARE
  • dalla pineta di Faedo (un’ora circa, solo ultimo tratto finale impegnativo per la salita)
  • dalla strada forestale che si imbocca per andare al Lago Santo (un chilometro prima di arrivare all’Happy Ranch sulla sinistra, 45 minuti)
  • direttamente dal Lago Santo (sentiero nel bosco con un dislivello maggiore, percorribile in un’ora)
  • da Masen di Giovo, tre ore circa, fattibili perché il dislivello è poco (200 metri di dislivello). Interessante anche la deviazione per Malga di Mont Alt, che allunga la gita di 50 minuti e allieta la vista con le belle sculture di legno poste nei dintorni. In alternativa passate Masen proseguendo sulla strada provinciale 58 fino a raggiungere il parcheggio in loc. Pineta. Da qui in 50 minuti si raggiunge il Rifugio Sauch.
VERSO IL ROCCOLO

Noi abbiamo scelto la seconda opzione: si passeggia comodamente nel bel bosco, inizialmente con un saliscendi (più scendi che sali) per finire con una breve discesa che ovviamente al ritorno si trasformerà in una breve salita.

Usciti dal bosco vi apparirà il roccolo, che altro non è che un sistema antichissimo per la cattura degli uccelli. Si tratta di una costruzione vegetale di alberi di faggio ed abete intrecciati e potati per creare una galleria con al centro uno spiazzo erboso.


Dopo che un gran numero di volatili si era posato all’interno, venivano catturati con una rete tesa tra le arcate della galleria. Fortunatamente questa pratica è oggi vietata, ma rimane questa “costruzione” misteriosa, capace di affascinare i più piccoli: preparatevi a vederli correre e giocare dentro e fuori da questo “labirinto”.


RIFUGIO MALGA SAUCH

A 5 minuti vi aspetta poi il rifugio Sauch (📞 339 7805699), con la sua cucina tipica e la sua caratteristica tettoia. Ci sono inoltre un bellissimo prato dove i bambini possono divertirsi in libertà e comode sdraio gratuite a disposizione di chi si vuole rilassare.

Un posto davvero incantevole, con alcune mucche ed asini carinissimi da accarezzare, che vi accoglieranno non appena usciti dal bosco.

Particolarmente apprezzata la cucina, con piatti tipici trentini, tra cui i taglieri di affettati con giardiniera e formaggio fresco; carpaccio di carne salada; polenta con gorgonzola e ragù di manzo; il piatto del Durer (polenta, crauti, funghi e formaggio alla piastra) e il piatto del giorno (polenta, crauti funghi e puntine di maiale. Tutto molto buono come i dolci… davvero squisiti!

Noi ci eravamo stati con la televisione, guardate il servizio qui:

INFO UTILI
  • LUOGO: Val di Cembra
  • PARTENZA: Happy Ranch (Cembra)
  • ARRIVO: Rifugio Malga Sauch
  • ALTITUDINE: 950 metri
  • DURATA: un’oretta (solo andata)
  • DISLIVELLO: 200 metri circa
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Malga Sauch
NEI DINTORNI

Una gita alternativa nei dintorni potrebbe essere quella che porta verso il Lago Santo, in Val di Cembra. Incantevole specchio d’acqua situato a 1200 metri d’altezza,  ci sia arriva svoltando a sinistra prima del paese di Cembra. Si può completare il giro del lago in meno di una mezz’ora (percorribile quasi interamente con il passeggino), fermarsi a giocare sulle rive, o ancora  proseguire con una passeggiata di poco più di un’ora verso il rifugio Maderlina.

INFO E CONTATTI

Il Rifugio Sauch è aperto tutti i giorni in estate e poi i weekend fino a novembre.
Obbligatoria la prenotazione:

tel. 0461 683768 – 339 7805699

Il parco avventura Jochtal a Valles

Vi abbiamo già raccontato del nuovissimo Parco del Sole a Maranza, ma l’altra novità dell’area turistica di Rio Pusteria è senza dubbio il parco avventura a Valles, che siamo andati a provare come sempre per voi in anteprima! Si sale in una decina di minuti con la cabinovia Jochtal dal paese di Valles (parcheggio gratuito), aperta fino al 3 novembre (orari sempre aggiornati QUI). Appena arrivati in cima (2008 metri di altitudine) inizia l’avventura.

Troverete subito il rifugio omonimo, con tantissimi giochi all’esterno: trampolino elastico, altalene, scivoli, tronco per arrampicarsi e divertenti scivoli, tra gli altri.

Le installazioni del nuovo parco avventura (che in realtà è un percorso con diverse postazioni di intrattenimento) si snodano sulla montagna poco sopra. Ad un quarto d’ora di cammino (pianeggiante) troverete i campanelli nel bosco, tutti da suonare con le corde individuando simpatiche melodie.

Ancora avanti, tenendo la destra, prima il bacino usato per l’innevamento artificiale (non è una postazione gioco, ma i tantissimi pesci attireranno l’attenzione dei bambini!)…

…e poi il parco acquatico con la zattera che permette di attraversare il laghetto con l’utilizzo di una corda. Eccoci, io e Carlo, alle prese con questa piccola, grande – ma soprattutto divertente – avventura!

Nel laghetto entra l’acqua grazie ad un sistema di condutture sospese capaci di intrattenere i piccoli per ore: noi abbiamo trasportato foglie e sassi, aperto e bloccato i flussi, per spruzzarci addosso – complice il sole ancora caldo – anche un po’ d’acqua.

Per i bambini più grandi ecco il cervo gigante su cui arrampicarsi (e ad una ventina di minuti di passeggiata anche l’orso).

Infine la Baita Ochsenalm con un piccolo zoo e qualche gioco all’esterno. Un bel posto dove rilassarsi un po’.

Informazioni utili:

Noi abbiamo deciso di scendere di nuovo verso il Rifugio Jochtal (mezz’ora circa), per mangiare sulla terrazza al sole qualche specialità altoatesina e tornare a valle. Diverse le possibilità di passeggiate nei dintorni.

La cabinovia costa 16 euro a/r per gli adulti, 12 per i bambini dagli 8 ai 16 anni. I cani salgono gratuitamente, ma devono essere provvisti di museruola.

Albergo consigliato nei dintorni il Tratterhof (a 20 minuti d’auto dagli impianti) una meraviglia. E con il soggiorno avrete a disposizione anche la Almen Card, che prevede tra le altre cose l’utilizzo gratuito degli impianti.

 

Scoprite altre escursioni e attività a Bressanone e dintorni QUI.

 

Festa della Castagna di Castione

Arriva nel fine settimana del 29-30 ottobre 2022 l’appuntamento con la tradizionale festa a Castione di Brentonico, patria dei “Marroni di Castione”, castagne di alta qualità dal sapore inconfondibile, riconosciute dal marchio dell’Associazione tutela Marroni di Castione.

La Festa del Marrone di Castione è una ghiotta occasione per assaporare i marroni, prodotto d’eccellenza della zona che per ben due weekend sarà il protagonista indiscusso di questa festa.

Per il quarto anno il Parco Cesare Battisti di Brentonico farà da cornice alla festa, al contrario degli anni passati in cui si svolgeva nel vicino borgo medievale di Castione. Anche noto come “Parco Palù” è incantevole specialmente in autunno ed è perfetto per le famiglie grazie ai suoi ampi spazi verdi, alle panchine e ad un divertentissimo parco giochi.

Oltre alle prelibate caldarroste che potrete gustare al parco nei giorni della festa, potrete assaporare un menù a base di castagne in alcuni ristoranti dell’Altopiano.

Durante i weekend ci saranno inoltre musica dal vivo e un abile scultore che potrete vedere all’opera mentre intaglia un tronco di castagno.

Programma 2022

Sabato 29 ottobre

  • Dalle 11.00 alle 21.00 – apertura cucina e preparazione caldarroste
  • Dalle 15.00 alle 19.00 – musica con la fisarmonica di Leonardo Bort
  • Ore 18.00 – torneo di briscola
  • Ore 20.30 – premiazioni torneo di briscola
  • Ore 21.00 – Freddie Dj set.

Domenica 30 ottobre

  • Dalle 11.00 alle 21.00 – apertura cucina e preparazione caldarroste
  • Ore 14.30 – “alla scoperta di Castione e della sua storia” intervento con Quinto Canali
  • Ore 18.00 – Beppe karaoke e musica
  • Ore 20.30 – premiazioni peso della legna.

Info:
Associazione tutela Marroni di Castione
📞 328 3676993
📧 info@marronicastione.it
www.marronicastione.it

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Crediti Fotografici @P.Perazzolli

Le bellezze del Lago di Lases

Affascinante specchio d’acqua all’inizio della Valle di Cembra, il Lago di Lases è gettonatissimo per rinfrescanti bagni estivi.

Le spiagge

C’è chi si ferma nella spiaggetta sul lato strada, subito sotto il parcheggio (a pagamento in estate), dove da qualche tempo è anche attivo un punto ristoro,  e chi si spinge oltre.

Le famiglie, tradizionalmente, prediligono il pratone poco più avanti, dove i bambini hanno grandi spazi per correre e giocare e l’entrata in acqua è più graduale.

Altri preferiscono raggiungere invece le “terrazze” sul lato opposto della strada: qui il sole rimane più a lungo nel pomeriggio e generalmente regna maggior quiete. Sconsigliate per i più piccoli, perché l’acqua è subito profonda, possono sicuramente rappresentare un divertimento per i bimbi che sanno nuotare e amano i tuffi dai piccoli scogli presenti.

Proseguendo lungo il sentiero, invece, c’è anche la “roccia”: per assicurarsi un posto, però, è preferibile arrivare sul presto, perché lo spazio è ridotto, soprattutto quando il livello dell’acqua è più alto. Qui i tuffi si fanno certamente più adrenalinici.

Il giro del lago

Ma il Lago di Lases non rappresenta solo una tappa estiva poiché offre un meraviglioso sentiero circumlacuale che in ogni stagione regala paesaggi stupendi.  In autunno, per esempio, potrete apprezzare tutti i colori del foliage, mentre in primavera il ritorno del verde, più intenso ogni giorno.

Vista d’estate

Vista d’autunno

Non praticabile con i passeggini, per via delle scale che troverete lungo il tragitto, è lungo circa 2 km. Il punto di partenza è la zona del parcheggio: da qui si raggiunge la grande spiaggia e, dal sentiero lastricato, si arriva alla piazza del campanile del paese. Proseguendo in salita si raggiunge la strada asfaltata e si gira a destra all’altezza di una salita breve ma intensa che, una volta terminata, vi offrirà un punto di vista assolutamente spettacolare.

 

Delle indicazioni lungo il percorso vi suggeriranno la strada. Dalle scalette si riscende ad altezza lago dove si può fare una sosta alla casetta rosa di osservazione uccelli. Poco oltre, si attraversa il canneto e poi si prosegue lungo la sponda sotto il tratto stradale, con qualche saliscendi.

Tempo di percorrenza totale, un’oretta circa.

La camminata più lunga

Per chi ama passeggiare, però, si può prolungare l’esperienza spingendosi oltre il paese di Lases, in direzione Lona, attraverso un suggestivo percorso nel bosco, per scoprire le caratteristiche e curiosità del biotopo (qui le informazioni), illustrate anche da cartelli informativi. In questo caso, la camminata raggiunge i 4,5 km, come specificato nella mappa posizionata proprio accanto al parcheggio.

Altre belle passeggiate in Valle di Cembra? Provate le Piramidi di Segonzano (clicca qui per il racconto) . il Lago di Santa Colomba (clicca qui) o il Lago Santo (clicca qui).

Buona avventura!