Archive - Agosto 2022

Alpe di Villandro: al laghetto dei Morti

Quella che vi proponiamo oggi sull’Alpe di Villandro è un’escursione semplice, con poco dislivello e diversi punti sosta. Vi avevamo già parlato delle tante malghe e rifugi disseminati in questo paradiso (il racconto QUI) e allora abbiamo deciso di esplorarne un’altra parte. La meta è la chiesetta accanto al Lago dei Morti. Un nome non proprio felice, ma posizionato in un anfiteatro naturale bellissimo.

Il Rifugio Stöfflhütte

Come arrivare?

In auto si raggiunge Chiusa, poi si seguono le indicazioni per Villandro. Superato il delizioso paesino, con le sue case piene di fiori, in altri venti minuti circa si raggiunge il Gasserhütte, con accanto un ampio parcheggio a pagamento (4 euro la giornata, ma se andate in quello del rifugio e consumate la stessa cifra vi danno un gettone per poi uscire dalla stanga).

Abbiamo seguito il segnavia  M6 Totenkirchl, che mezz’ora al massimo, porta al Rifugio Mair in Plun (1860 metri), aperto da metà maggio a novembre.  Fin qui ci si arriva anche con il passeggino e quello che ci aspetta è davvero notevole: un ampio prato con caprette e conigli e tanti giochi… sullo sfondo un’incomparabile vista a 360° sulle Dolomiti con le cime delle Odle, il Sassopiatto e il Sassolungo, lo Sciliar e il Catinaccio.

Proseguendo, sempre su strada sterrata in mezzo ai prati, si raggiunge in un’oretta di leggera salita la malga Pfroder, recentemente sistemata. E’ davvero deliziosa, interamente ricoperta di scandole di legno e fiori ovunque: il tempo qui sembra essersi fermato.

Anche qui moltissimi animali, capre, cavalli, asini  e pecore in libertà e tanti giochi: scivoli, altalene, sabbia e secchielli…

Noi abbiamo mangiato piatti squisiti cucinati al momento e immancabilmente siamo stati catturati dai canederli al formaggio e dallo kaiserschmarren. Complice la giornata stupenda e un cielo blu cobalto abbiamo raggiunto in 20 minuti la bianca chiesetta sul valico a 2.186 metri e in ulteriori 10 minuti praticamente pianeggianti ecco il Lago dei Morti incastonato tra le montagne.


Qui potete sostare sulle grandi panche panoramiche e poi tornare per la stessa strada. Potete in un’oretta raggiungere attraverso il sentiero dei mughi lo Stöffl hütte (ne abbiamo parlato QUI), a duemila metri e vista grandiosa. Ritorno al parcheggio poi in un’ora e mezza circa.

La bellezza di questa valle ancora una volta ci ha colpiti per l’armonia del paesaggio, per le catene montuose che ti accompagnano da lontano e per le strutture autentiche e genuine. Un posto bellissimo anche in inverno (QUI il nostro racconto).

INFO UTILI
  • LUOGO: Alpe di Villandro
  • PARTENZA: parcheggio di fronte al Gasser Hütte
  • ARRIVO: laghetto dei Morti
  • ALTITUDINE: 2200 metri
  • DISTANZA: 5 chilometri
  • DURATA: 2 ore
  • DISLIVELLO: circa 450 metri
  • PASSEGGINO: solo in parte
  • PUNTI DI RISTORO: Gasser Hütte 📞 0472.843510 |Mair-in-Plun Hütte 📞 335.474625 |malga Pfroder 📞 335.6833677

Se volete esplorare ancora meglio l’Alpe di Villandro, vi consigliamo di curiosare in quest’articolo, dove vi abbiamo raccontato le malghe e i rifugi. Altre escursioni e attività a Bressanone e dintorni da fare in estate le trovate QUI.

 

Area sosta camper Lago di Tenno

L’area sosta camper “Lago di Tenno” è poco distante da questo lago dai colori incredibili, raggiungibile con un comodo sentiero di circa 400 metri. Ospita una quindicina di autocaravan ed è a conduzione privata dell’azienda agricola “Le terre del sole“, dove è possibile acquistare i prodotti dei loro campi. Per garantire la sicurezza, l’area è recintata, videosorvegliata e illuminata da piccoli lampioncini. Inoltre è possibile allacciarsi alle colonnine per la corrente elettrica e usufruire di una  zona barbecue con un vero forno a legna per le pizze.

Area sosta lago di tenno 2

Altre info:

  • gli amici a 4 zampe sono ammessi
  • è possibile fare la doccia nei mesi estivi, ne è presente infatti una riscaldata ad energia solare
  • lo scarico delle acque grige e nere si trova subito dietro la discesa dell’ingresso
  • l’apertura è annuale ed il tempo massimo di permanenza è di 48 ore.

Tariffe: € 20 per 24 ore, comprensive di corrente elettrica, camper service e docce.

Per info e prenotazioni telefonare a 348.8222981.

Nelle immediate vicinanze si trovano un ristorante, una pizzeria, un bar e la fermata dell’autobus che porta al centro del paese.

Se invece cercate solo un parcheggio camper, con più verde lo trovate QUI.

Cosa fare nei dintorni:

Per altre aree sosta e parcheggi camper in Trentino Alto Adige, ma anche campeggi consultate la sezione dedicata, QUI.

 

Facciamo la “caserada” a Pejo

Se diciamo Val di Sole, voi cosa dite? Noi diciamo (anche) Casolét, formaggio tipico prodotto in questa valle e nelle sue laterali, la Val di Rabbi e la Val di Pejo, e noi, dopo aver visitato di Casèl di Somrabbi ed aver imparato un bel po’ di cose sulla tradizione casearia (ma soprattutto dopo aver assaggiato più volte questo formaggio morbido e gustoso!) eravamo curiosi di vedere come viene fatto.

L’AZIENDA AGRICOLA CASANOVA

Ci siamo messi così alla ricerca di un posto dove fosse possibile soddisfare la nostra curiosità e siamo andati a Pejo paese, all’Azienda Agricola Casanova: qui Riccardo ci ha accolti con la moglie, i figli e tutto il necessario per la “caserada”, ovvero per produrre il burro e, soprattutto, il tanto agognato Casolét!

FACCIAMO LA CASERADA!

Al nostro arrivo, sul tavolo allestito all’esterno, erano già pronti tutti gli strumenti del vecchio casaro: il primo attrezzo che abbiamo utilizzato è stata la zangola, nella quale Roberto, il più piccolo di casa (ma già espertissimo e con le idee chiare su cosa fare da grande), ha versato la panna per poi lasciare a noi il compito di girare la manovella: abbiamo girato e rigirato per un bel po’… ma che soddisfazione vedere il burro prendere forma sotto i nostri occhi grazie ai nostri sforzi!

Mentre giravamo il burro abbiamo messo a scaldare il latte nel paiolo di rame, aggiunto l’ingrediente “magico” (vi ricordate qual è?) e seguito con attenzione tutti i passaggi e le spiegazioni: sono bastati pochi minuti perché il nostro formaggio fosse pronto per essere messo a riposare negli appositi setacci.

LA FATTORIA

Intanto che il formaggio riposava ovviamente abbiamo approfittato per visitare la fattoria: qui da Riccardo troverete la stalla con le mucche, i maiali, una tenera vitellina… tutti allevati con erba, fieno e prodotti biologici a chilometro zero. Siamo poi scesi nella “grotta” in pietra dove vengono fatti stagionare tutti i prodotti dell’azienda agricola: dai formaggi, agli speck, ai salami, alla pancetta… una delizia per tutti i sensi!

E vista l’ora non poteva mancare un assaggio: Francesca ci ha preparato una selezione di formaggi e di ottimi salumi, tutti prodotti da loro in azienda.

PRODOTTI SEMPLICI E GENUINI

E’ possibile mangiare all’interno, nel caratteristico locale rustico, oppure sui tavoli all’esterno: la cucina offre sempre taglieri misti, ma anche piatti tipici, delizioso yogurt e cremosa pannacotta con mirtilli, tutto in un ambiente semplice e familiare. Bellissimo lo spazio esterno, circondato dal verde della Val di Pejo, dove i bambini possono correre in sicurezza, giocare e anche fare amicizia con Sbibol. Volete sapere chi è Sbibol? È il fortunello che si è mangiato il nostro burro ed il nostro Casolét.

Se poi vi è piaciuto quello che avete assaggiato, non temetene la nostalgia: potrete acquistare i prodotti di altissima qualità di Riccardo e della sua famiglia e continuare così a gustarveli anche a casa!

INFO E PRENOTAZIONI

L’esperienza si svolge tutti i mercoledì dal 14 giugno al 20 settembre 2023, alle ore 11.00, ed ha una durata di 2 ore. Ha un costo di 5 € per i bambini e di 10 € per gli adulti. Potete prenotarla direttamente QUI

AZIENDA AGRICOLA RICCARDO CASANOVA:

📍  via XXIV Maggio, Pejo Paese 📞 328 1570139

Al Rifugio Re Alberto e Torri del Vajolet

Stefano e Sabrina, con i loro gemelli di 12 anni Leonardo e Giacomo, nei giorni scorsi sono andati in esplorazione per noi fino al Rifugio Re Alberto, al cospetto delle Torri del Vajolet. Super mattinieri, sono partiti da Pera di Fassa con la prima seggiovia delle 8.15 e in circa 25 minuti hanno preso le tre seggiovie fino a Prà Martìn (2095 metri).

Da lì si sono incamminati verso il Gardeccia: una passeggiata facile facile, inizialmente in discesa poi pianeggiante. Bellissimo il sentiero nel bosco che in 40 minuti porta al primo rifugio, il Gardeccia appunto (1949 metri).

Da qui seguendo il sentiero 546, una comoda mulattiera che sale da subito piuttosto ripidamente, si raggiunge in poco meno di un’ora i rifugi Vajolet e Preuss (circa 300 metri di dislivello, arrivando a quota 2243 metri).

Un’altra ora seguendo il sentiero EE (escursionisti esperti) 542 per arrivare al Rifugio Re Alberto (2621 metri), che permette di ammirare le Torri del Vajolet in tutta la loro bellezza!

Chi è stato qui non se lo scorda e per i ragazzi questa è sicuramente la parte più divertente, per la risalita su facili roccette e  passaggi un po’ più impegnativi dove è presente un cordino di ferro che permette di salire in sicurezza. Non ci sono passaggi esposti e non è necessaria l’attrezzatura da ferrata, ma il sentiero è anche l’unica via di accesso/discesa e ci sono molti escursionisti specialmente nei mesi di luglio e agosto. Attenzione  a non smuovere i sassi, che potrebbero colpire gli escursionisti sottostanti.

Salendo ancora un po’ si arriva in 20 minuti al Passo Santner  nel cuore del parco naturale dello Sciliar (2734 metri) dove sorge l’omonimo rifugio (ristrutturato recentemente), riaperto quest’anno dopo un lungo periodo di chiusura: panorama spettacolare quassù che va dal Latemar, all’altopiano del Renon, fino alla cresta di confine con l’Austria. Ottimo il pranzo, che dopo un’escursione così ci stava davvero tutto!

L’escursione richiede un 5/6 ore, tra andata e ritorno escluse le soste, con un dislivello di 800 metri. Un giro un po’ impegnativo, sicuramente per bambini e ragazzi allenati, ma che dà incredibili soddisfazioni a tutti.

Maggiori info:
Apertura 2022 Rifugio Re Alberto 15 giugno – 2 ottobre
www.rifugiorealberto.com – 334 7246698

A Bedollo il Percorso delle Sensazioni

Eccoci a proporvi un itinerario inaugurato da pochissimo, sull’Altopiano di Pinè: il “Percorso delle Sensazioni”.

Si tratta di una passeggiata lungo la pista ciclabile che da Centrale, frazione che si trova dopo i laghi di Serraia e delle Piazze, porta a Brusago.

Un percorso pianeggiante, su strada asfaltata – per cui perfetto anche per passeggini – di poco più di 4 km tra andata e ritorno, che parte dal Parco degli Gnomi (lo riconoscete dalle simpatiche sculture che trovate a bordo strada, poco dopo l’abitato di Centrale).

Lungo il tragitto incontrerete cinque tappe “multisensoriali”, studiate con l’obiettivo di allenarsi a sentire emozioni e sensazioni e connettersi con la natura: un progetto sviluppato, nell’ambito del Piano Giovani di Zona , da Gemma Toniolli con il supporto dell’Associazione “Arti e Antichi Mestieri di Bedollo” e del Comune.

Tutte le installazioni sono accompagnate da meravigliose filastrocche, che potete scegliere di leggere o ascoltare, collegandovi a Youtube con l’apposito QR Code (qui le storie) . Il pannello è scritto anche in braille.

Si passa dalla stimolazione dell’olfatto, con la prima tappa che propone alcune piante aromatiche, alla possibilità di giocare con i suoni, fino al pannello dedicato alle espressioni facciali legate alle emozioni.

Alla tappa finale, alle porte di Brusago, c’è invece una cornice  dedicata alla contemplazione del paesaggio, con un racconto che stimola una interessante riflessione sulla felicità.

Intorno a voi, un panorama meraviglioso, che sembra riportarvi indietro nel tempo, con grandi prati sullo sfondo, un rio che passa in mezzo al prato e piccoli gruppi di case dove la vita sembra scorrere lenta e tranquilla.

Con un bimbo di cinque anni e mezzo, ci abbiamo messo circa due orette, fermandoci con calma a leggere tutte le filastrocche proposte e facendo una “pausa frutta” lungo il percorso. Il tracciato si svolge completamente al sole per cui il consiglio è di non andare nelle ore più calde.

Se avete tempo, consigliamo una passeggiata fino al Laghetto delle Buse (leggi qui), che si trova proprio a pochi passi dall’ultima tappa, dove potete fare una piccola sosta ristoratrice prima di intraprendere il viaggio di ritorno.

 

Ütia Ciampcios: paradiso nascosto!

Uno dei luoghi più belli delle Dolomiti è senza ombra di dubbio il Parco Naturale Puez-Odle, tra Val Gardena, Val Badia e Val di Funes. Si sa che la bellezza porta a popolarità, ma se cercate un angolo ancora relativamente poco frequentato abbiamo buone notizie per voi! Per arrivare al punto di partenza di questa escursione dovrete innanzitutto raggiungere Longiarù, un soleggiato paesino circondato dal verde, a pochi km da San Martino in Badia.  Arrivati qui vi sono più opzioni per lasciare l’auto: o il parcheggio Pares (un po’ più distante) o uno dei due parcheggi nei pressi della strada forestale che segna l’inizio della nostra escursione (parcheggio Muntcorta o parcheggio Val di Morins).

L’escursione

Una volta lasciata l’auto presso il parcheggio Val di Morins, un cartello ci ha subito tolto ogni dubbio riguardo la direzione da seguire. Abbiamo così iniziato a percorrere la strada forestale, circondati da prati con le mucche al pascolo. Deviando verso destra ci si addentra nella Val di Morins, la valle dei mulini. Anche questo è un bel giro da fare con i bambini: tra i piccoli abitati di Seres e Miscì, lungo il corso del rio Seres, ci sono otto antichi mulini ad acqua, oggi restaurati e tuttora funzionanti, utilizzati per la macinatura dei cereali. Tutti sono visitabili dall’esterno, uno anche all’interno. Vi consigliamo di tenere in considerazione questa opzione per quando vorrete fare una passeggiata molto soft e per nulla impegnativa!

La forestale prosegue dritta, alternando tratti soleggiati ad altri più ombreggiati. Oltre alle mucche ci siamo imbattuti anche in alcuni cavalli in una radura nel bosco. Dopo circa 15-20 minuti si arriva ad un bivio: entrambi i sentieri indicati (il 5 ed il 5A, che è la strada forestale) portano alla nostra Ütia Ciampcios, ma il sentiero nel bosco (il 5, con l’indicazione Munt d’Adagn, sulla destra) essendo più breve è anche più in salita, perciò abbiamo deciso di rimanere sulla forestale. Si cammina in leggerissima salita per un’altra ora, mentre, salendo, tra gli alberi cominciano a fare capolino le imponenti sagome rocciose del gruppo del Puez, finchè, arrivati più in quota, il bosco lascia spazio al verde dei prati. Qui abbiamo cominciato davvero a stupirci ancora una volta della bellezza e della grandezza della natura: i contrasti di colori e di luce, con momenti di azzurro intenso alternati ad altri di cielo coperto, il grigio delle imponenti rocce del Puez, il giallo ed il rosa dei fiori, le idilliache baite di legno… un quadro perfetto!

ÜTIA CIAMPCIOS

Abbiamo proseguito ancora brevemente, su un altro paio di tornanti fino a scorgere finalmente la Ütia Ciampcios, composta da due graziose casette in legno e sasso. Il punto forte di questa baita, che si trova a 2030 metri di altezza,  è sicuramente la terrazza, o meglio, il panorama che da essa si gode: potrete infatti sedervi ai tavoli o rilassarvi sulle comode sdraio o sull’amaca e toccare quasi con un dito le vette che separano la val Badia dalla Val Gardena. Tutto è curato nei dettagli: i fiori, le copertine, la lavagnetta con le news, persino i menù sono carinissimi, con la copertina in legno. Ci sono numerosi tavoli posti su più livelli ed anche una graziosissima saletta interna nuova di zecca.  Non penserete quindi che ce ne siamo andati senza provare la cucina casalinga: la polenta con funghi e formaggio che abbiamo mangiato qui è tra le migliori che ricordiamo! Buonissimo ed abbondantissimo anche il kaiserschmarren, con la marmellata di mirtilli rossi fatta in casa. Non manca un tocco di eleganza, visto che i piatti sono decorati con fiori di campo eduli! Da provare anche le bevande a base di sciroppo di sambuco e di menta, le grappe e le tisane, tutto a base di erbe raccolte nei dintorni!

Per i bambini non manca lo spazio per correre e rotolare su e giù per i grandi prati ma soprattutto guardate chi abbiamo incontrato: le galline ed i maialini più felici del mondo!

IL RECINTO DEGLI ANIMALI

A fianco degli spazi dedicati alla ristorazione ed al relax c’è infatti un grande recinto con gli animali: galline di vario tipo, simpatici maialini e anche un piccolo gregge di  soffici pecorelle. Immaginate la loro fortuna a vivere in un posto come questo, lontano da ogni rumore della città! Bella anche l’idea della slack-line, così si possono divertire i bambini di ogni età, anche quelli più grandi come Melania e Carolina, che hanno passato un’ora a cercare di mantenersi in equilibrio!

Siamo dovuti ripartire un po’ prima di quanto avremmo voluto perché sembrava stesse per venire un brutto temporale, ma fortunatamente da queste parti, come sempre in montagna, il tempo cambia molto velocemente ed alla fine è rispuntato un sole meraviglioso che ci ha accompagnati fino alla macchina: era talmente caldo che giunti a valle c’è stata bene anche una rinfrescatina ai piedi nel torrente!

Che dire? Un’altra bellissima esperienza che non possiamo far altro che consigliarvi: l’intero giro è lungo 7 km (calcolate  un’ora e mezza all’andata e un’oretta abbondante per il ritorno, soste escluse) con un dislivello di circa 540 metri tra la conca del Longiarù (1485 m slm) e la Ütia Ciampcios (2030 m slm). Adatto anche a chi non è super allenato e fattibile anche in passeggino da trekking (seguendo la forestale 5A come abbiamo fatto noi).

INFO UTILI

🌍 LUOGO: Longiarù- Munt d’Adagn
📍 PARTENZA: Longiarù
📍ARRIVO: Ütia Ciampcios
⛰️ ALTITUDINE: m 2030
🚶🏻‍♂️DISTANZA: 7 km (8 il giro ad anello)
⏱️ DURATA: 3 ore  (andata e ritorno)
⬆️DISLIVELLO: 540 metri
⚠️ PASSEGGINO: da trekking
🏡PUNTI DI RISTORO: Ütia Ciampcios
📞 335 786 6436

CONTATTI E PRENOTAZIONI

Ütia Ciampcios
tel. 335 786 6436
info@uetiaciampcios.com

 

ESCURSIONI NEI DINTORNI
  • Salita facile e con vista spettacolare al Rifugio Monte MuroQUI il nostro racconto;
  • Passeggiata panoramica per tutta la famiglia alle baite del Sass de Putia: ve la raccontiamo QUI
  • Belvedere di Costaces: noi ci siamo stati in inverno ma è bellissimo anche in estate! Guardate QUI
  • Land art in Val dl’Ert: percorso nel bosco alla scoperta di installazioni di arte contemporanea. Leggete QUI

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate. La potete consultare cliccando QUI!

Rifugio Consèria: cuore selvaggio del Lagorai

Questa escursione ad anello in Val Campelle, laterale della Valsugana, è un vero paradiso per gli amanti della natura incontaminata, dove i panorami selvaggi la fanno da padrone.

Per raggiungere il punto di partenza ci si dirige verso Scurelle e poi si seguono le indicazioni per il Rifugio Crucolo, proseguendo fino ad arrivare in località Ponte Conseria a quota 1.465 metri dove si lascia la macchina. Appena attraversato il ponte si percorre un breve pezzetto della strada forestale Cinque Croci per poi prendere l’imbocco del sentiero SAT 326 in direzione Rifugio Malga Consèria (circa 1 chilometro in totale con un dislivello di 384 metri). 

Il primo tratto ampio è immerso nei prati verdi, che costeggia cascatelle e rivoli d’acqua, e proseguendo man mano si trasforma in uno stretto sentiero sterrato, costantemente in leggera salita, circondato da piante e meravigliosi fiori spontanei. È proprio in questo tratto, sempre esposto al sole, che si scorgono le prime cime del magnifico Lagorai e rimaniamo a bocca aperta. 

Dopo circa un’oretta di cammino, passato il ponticello in legno su un ruscello dove anche i nostri amici a quattro zampe possono abbeverarsi e godersi un po’ di fresco, riusciamo a intravedere la nostra destinazione, il Rifugio Malga Consèria!  

Qui la parola giusta è autenticità, sia nei piatti che nell’accoglienza. Ci ha fatto piacere e sorridere anche l’attenzione che i gestori della malga pongono nei confronti dei nostri amici a quattro zampe, infatti una volta arrivate abbiamo trovato il “DOG’S BAR” con le ciotole a disposizione gratuita.

Noi ci siamo godute un favoloso pranzo a base di strangolapreti agli spinaci con noci e speck, e formaggio fuso con polenta e cavolo cappuccio, ma ci sono tanti altri piatti buoni e gustosi. Imperdibili i dolci, tutti fatti in casa, che ci hanno fatto ricaricare le energie dopo la passeggiata.

Dopo la meritata sosta, prima di riprendere il cammino, la nostra attenzione è stata catturata dai campanacci degli asinelli che pascolano in tranquillità proprio a fianco della malga e dobbiamo ammettere che da quassù il panorama è veramente splendido.  

Per il rientro abbiamo scelto la strada forestale, che alterna bosco e vedute mozzafiato, e che in circa quattro chilometri ci ha riportate alla macchina.

INFO UTILI
  • LUOGO: Val Campelle
  • PARTENZA: località Ponte Conseria
  • ARRIVO: Rifugio Consèria
  • ALTITUDINE: 1850 metri
  • LUNGHEZZA: 1 chilometro circa
  • DURATA: un’oretta (solo andata)
  • DISLIVELLO:  380 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Consèria aperto indicativamente da metà giugno a metà settembre, fuori stagione aperto solo nei weekend – tel: 349.5507733
Maggiori informazioni:

📞 349 5507733
📧 info@rifugioconseria.it
🌐 www.rifugioconseria.it

Cosa fare nei dintorni:
  • Altro rifugio da non perdere… il Rifugio Caldenave!
  • escursione di un’ora e mezza a Malga Cere
  • tante altre attività a Borgo e dintorni QUI
  • tanti altri spunti nella nostra guida sulla Valsugana QUI.

Charta della Regola, Cavareno in festa

Conosci la Charta della Regola (#chartadellaregola) di Cavareno? Si tratta di una bellissima manifestazione che si svolge ogni anno ad inizio agosto in Alta Val di Non. Per una settimana (quest’anno dal 31 luglio al 7 agosto 2022) l’intero paese si tuffa nel clima seicentesco e tutti gli abitanti si trasformano in contadini, signore e nobilotti dell’epoca.

Le strade e le vie del borgo pullulano di artigiani, contadini, nobili e popolani, ma oltre alle sfilate in costume d’epoca e alla consueta lettura del documento, nei giorni precedenti non mancheranno eventi collaterali: mercatini, appuntamenti culturali, attività per bambini, musica, visite guidate alle chiese e agli edifici storici del borgo.

Ecco il programma pensato  per i bambini:

  • venerdì 22, 29 luglio e 12 e 19 agosto 2022 ore 16:30-18 – “Il tempo tra creatività e fiabe”: misurare, costruire ascoltare, attività per bambini e ragazzi. Inoltre nelle quattro giornate: dal “Mercatino del tempo passato”, libri ed oggetti in vendita per beneficenza a cura del gruppo V.I.O.L.A.
  • sabato 6 agosto “Vivi la regola” – attività laboratoriale per bambini e ragazzi sugli orologi meccanici proposta dall’associazione “Museo Uomo Tempo”
  • domenica 7 agosto “Mestieri di un tempo”  a partire dalle ore 16 – durante la festa della Charta della Regola ci sarà la possibilità per bambini e ragazzi di provare i mestieri di un tempo

ECCO IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE edizione 2022 (QUI)

Domenica 31 luglio

Sala civica ex chiesa di S. Maria Maddalena – ore 18.00
Inaugurazione Mostra “Il Tempo Svelato: l’orologeria trentina si mette in mostra”. Una storia di artigianato artistico trentino.
La mostra si concluderà domenica 14 agosto 2022.

Sala filiale Cavareno Cassa rurale Novella e Alta Anaunia – ore 21.00
Conferenza sul tema:“Il Tempo svelato: l’arte di misurare il tempo.” Storie di orologi e di orologiai. In collaborazione con l’Associazione Hora.

Lunedì 1 agosto
Sala riunioni sede Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia – ore 21.00:
“Presentazione Cialènder Nònes 2023”. L’edizione sarà dedicata ai campanili della valle di Non.

Martedì 2 agosto

Parco de Zinis – dalle ore 19.00 Le antiche ricette: assaggi di cucina nonesa. Coro Parrocchiale.

Mercoledì 3 agosto

Piazza G. Prati – ore 18.30 | “Regola Rock”. Concerto live aperto a formazioni emergenti.

Giovedì 4 agosto

Parco de Zinis – dalle ore 19.00 | Le antiche ricette: assaggi di cucina nonesa. Circolo Pensionati – Gruppo Alpini.

Venerdì 5 agosto
Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena – ore 21.15 | “Prozesiòn del voto”. Processione per il voto formulato dalla Comunità di Cavareno al termine dell’epidemia di colera del 1855.
Sabato 6 agosto
Centro storico Cavareno – ore 9.00 | “Al marcià”. Mercato di prodotti locali. “Vivi la Regola…” – Attività laboratoriale sugli orologi meccanici proposto dall’associazione “Museo Uomo Tempo”.
Parco de Zinis – ore 18.30“I saóri déla nòssa tèra”. Piatti tipici della cucina nonesa.
Piazza G. Prati – ore 21.00 | “I siori e noi” viaggio nel tempo del turismo a Cavareno. Un secolo rivissuto nel tempo di una sfilata di moda.
Domenica 7 agosto
Piazza G. Prati – ore 10.00 Corteo storico con gli Sbandieratori del Gruppo “Il Cassero”
Chiesa S. Maria Maddalena – ore 11.15 S. Messa con canti gregoriani.
Dalle ore 16.00 | Rappresentazione degli antichi mestieri nei somasi e nei vouti del paese con attività laboratoriali sui lavori di un tempo per i più piccoli.
Parco de Zinis – ore 18.30 “I saóri déla nòssa tèra”. Piatti tipici della cucina nonesa.
Piazza G. Prati – ore 21.00
“La Charta della Regola”. Rievocazione storica degli antichi ordinamenti comunali
“Inquisium” – Spettacolo proposto dal duo Moris Genny
Spettacolo di chiusura: Dal lavoro contadino alla … realtà virtuale. Dopo il successo straordinario del 2016 nuovo Video Mapping per concludere in bellezza.

Inoltre mercoledì, sabato e domenica fino al 28 agosto dalle 16:30 alle 18  apertura della Casa-Museo “La Ciasa contadina”, mentre tutti i sabati fino al 27 agosto apertura della chiesa SS. Fabiano e Sebastiano, dalle ore 16:30 alle ore 18:30.

Per maggiori info: Pro loco Cavareno tel. 0463 831115

 

Corno del Renon: panorama a 360°

Escursione sul Renon non particolarmente impegnativa che vi regalerà una vista meravigliosa a 360°, dalle Dolomiti, con le cime del Sass Putia, le Odle, il Latemar, fino al Corno Nero e Corno Bianco. Il punto di partenza della nostra escursione è in località Pemmern (circa una mezz’ora di macchina da Bolzano), stazione a valle della cabinovia del Corno del Renon. (QUI prezzi e orari) con ampio parcheggio gratuito. In una decina di minuti sarete alla cima del Lago Nero, a quota 2.070 metri. Appena scesi i bambini noteranno subito il grande aquilotto Toni, personaggio chiave del sentiero tematico (QUI il nostro racconto). 

Ma il percorso di oggi segue invece il Sentiero panoramico: la stradina è comoda e battuta, percorribile anche con passeggini da trekking e si snoda tra una profumata distesa di pini mughi.
Dopo pochi minuti arriveremo alla piattaforma rotonda dove potrete accomodarvi e godere del meraviglioso panorama.

Dopo circa una mezz’ora di tranquilla camminata tra incredibili scorci e punti panoramici, noterete in lontananza sulla vostra destra il Rifugio Corno di Sotto (a quota 2042 metri).
I bambini qui verranno di certo catturati dal lungo scivolo e anche dalla grande aquila in legno su cui arrampicarsi.
Una piccola pausa è d’obbligo prima di proseguire per la nostra meta: il Corno del Renon, raggiungibile in circa 40 minuti di camminata, in costante salita, ma su un comodo sentiero immerso tra verdi pascoli dove ci si può fermare tranquillamente per riprendere fiato (non percorribile però con il passeggino, il fondo non è regolare e ci sono diversi sassi). La fatica verrà ampiamente ripagata dal paesaggio spettacolare che troverete arrivati alla meta, da un lato verdissimi prati costellati da pecore, piccoli agnellini e qualche simpatica capretta…
…e dall’altra un paesaggio più roccioso ma ugualmente affascinante.

CHE PANORAMA!

In cima troverete il Rifugio Corno del Renon a quota 2259 metri dal quale godere del panorama a 360°: le Dolomiti, le Alpi Aurine, la Marmolada, lo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar, un vero e proprio cinema all’aperto con uno spettacolo straordinario.

Di fronte al rifugio anche un piccolo, ma grazioso parco giochi, con ampio scivolo e un originale albero in legno su cui arrampicare.

Qui trovate la nostra guida con tante proposte estive sul Renon.

Val Fiscalina, al rifugio Fondovalle

La val Pusteria è una montagna a misura di famiglia, permette semplici escursioni alla portata anche dei più pigretti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ve ne suggeriamo una ideale per piccoli camminatori che iniziano ad appassionarsi alla montagna, questa semplice passeggiata è percorribile anche con il passeggino da trekking senza alcuna difficoltà. Per tutto il giorno sarete circondati da cime maestose in un paesaggio incantevole. Ci siamo stati anche in inverno, leggi qui.

La val Fiscalina si trova nella meravigliosa Alta Pusteria, circa 2 ore e 30 da Trento. Passato il paese di San Candido, seguite le indicazioni per Sesto Pusteria e la val Fiscalina. Raggiunto l’abitato di Moso (Moos) avrete due possibilità: lasciare la macchina nell’ampio parcheggio gratuito che troverete lungo la strada (se siete con il camper ci sono 5 posti assegnati e sarà l’unica possibilità di parcheggio) oppure continuate in direzione del parcheggio a pagamento di Piano Fiscalina.

LA PASSEGGIATA.

Vi consigliamo la prima opzione, di lasciare la macchina a Moso perché il tratto nel bosco per arrivare al secondo parcheggio è davvero bellissimo, quasi migliore di tutta la passeggiata. Seguite il segnavia 102 e iniziate a salire dolcemente per una strada sterrata che in poco tempo vi farà entrare in un bosco di abeti molto suggestivo, sembra quasi di immergersi in una fiaba.

Tante le casette in legno che caratterizzano il paesaggio, alcune hanno anche dei piccoli pini che crescono sul tetto, il mistero della natura! E non dimenticatevi la raccolta dei lamponi, ci sono piante e piante che vi regaleranno gustosi spuntini!

Dopo circa 30 minuti si arriva al secondo parcheggio, si continua per la strada sterrata che accompagna tra ampi prati e cime maestose, davanti a voi le Dolomiti di Sesto, che meraviglia!

RIfUGIO FONDOVALLE

Con un dislivello impercettibile si cammina poco più di quaranta minuti per arrivare al rifugio Fondovalle. Avrete la possibilità di mangiare al rifugio o usufruire delle panchine nel parco per un pic-nic.

Lo spazio gioco del rifugio non è molto ampio ma è davvero a misura di bambino, troverete: il cavallo con carretto in legno, un castello con sabbiera, il tappeto elastico, l’escavatore (!!) e numerosi giochi a molla. Non andate via prima di aver salutato i coniglietti.

Altre escursioni

Da qui per i più allenati si potrebbe proseguire in direzione rifugio Comici (circa 2 ore di cammino) o al rifugio Locatelli alle Tre cime di Lavaredo (2 ore e 40 minuti), seguendo l’Alta Via delle Dolomiti.

Si rientra dallo stesso percorso, arrivati al parcheggio vi suggeriamo di fermarvi a fare merenda alla Luis Alm, un posticino in vero stile altoatesino, la torta al grano saraceno è davvero top!

 

 

Scoprite la guida completa sulla Val Pusteria QUI.