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Malga Pletzn: nel cuore della Val dei Mòcheni

Una bella passeggiata, fattibile anche in passeggino, che permette ai bambini di vedere gli animali in alpeggio: ecco Malga Pletzn, a quota 1600 metri, nella meravigliosa Valle dei Mòcheni.

Questo è un un angolo poco conosciuto di Trentino, con uno splendido paesaggio, caratteristiche baite e l’inconfondibile suono dei campanacci delle mucche come sottofondo.

Come arrivare?

Da Pergine si sale fino in fondo alla valle fino al viadotto tra Palù del Fersina e Fierozzo e poi svoltate a sinistra seguendo le indicazioni. Potete parcheggiare lungo la strada (raggiungendo così la malga in un’ora circa) o proseguire e lasciare la macchina presso il parcheggio Meus, che dista circa 1 km e mezzo dalla malga. Si arriva anche in meno di un’ora strada (circa 4 km, percorribili con passeggino sportivo) dal Kaserbisn Hitt, che può essere anche una bella meta dopo pranzo se salite invece da Palù.

MALGA PLETZN

I bambini qui potranno vedere cavalli, capre, pecore e mucche al pascolo. E poi la struttura è aperta per pranzo, cena, ma anche merende genuine e di qualità.

La nuova gestione di Tiziana e Giorgio, infatti, vede l’utilizzo di molte materie prime locali o addirittura proprie. Subito sotto l’agriturismo si trova infatti la malga vera e propria, che vede in estate giornalmente la caseificazione e quindi la produzione di formaggi freschi e stagionati, burro, yogurt e ricotta. Anche le verdure, i succhi, il miele e tanti altri prodotti sono a chilometri zero.

Cosa potrete assaggiare di buono? Tagliatelle di malga, primi di vario genere, polenta e coniglio, costine e verdure al forno… tutto buono e preparato con amore. Vari anche i dolci, dalla Sacher allo strudel, dallo yogurt ad altre torte.Chi ha persone con difficoltà motorie o bambini piccoli può arrivare fino alla struttura per mangiare.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: parcheggio Meus
  • ARRIVO: malga Pletzn
  • ALTITUDINE: 1600 metri
  • DURATA: mezz’oretta (solo andata)
  • LUNGHEZZA: 1,5 chilometri
  • DISLIVELLO: poco impegnativo
  • PASSEGGINO: da trekking percorrendo la variante
  • PUNTI DI RISTORO: malga Pletzn 📞327 5573886 aperta solitamente da metà giugno a fine settembre e poi nei weekend.  

Ci siamo stati anche in inverno, QUI il nostro racconto!

Cosa fare nei dintorni:

 

 

Val d’Ultimo: le malghe in quota

Impianti aperti dal 22 maggio al 24 ottobre 2021

La Val d’Ultimo con la sua natura incontaminata offre tante possibilità per escursioni. Provenendo da Lana si oltrepassa il lago artificiale di Zoggler (lago Zoccolo) fino ad arrivare a Pracupola al parcheggio della cabinovia Schwemmalm (QUI prezzi e orari di apertura). Si sale rapidamente ad oltre 2000 metri e da qui ci sono diverse possibilità di passeggiate in quota. Mentre decidete dove andare i bambini si divertiranno sui tappeti elastici che di trovano all’arrivo.

La nostra prima meta è stata malga Ausserschwemm che su raggiunge in circa dieci minuti: in legno, molto curata è davvero deliziosa con i suoi fiori e un bel parco giochi.

Dopo una breve pausa abbiamo proseguito lungo il facile sentiero che taglia il crinale sotto il monte Hasenohr dove incontriamo delle suggestive postazioni panoramiche con interessanti informazioni didattiche. In un paio d’ore eccoci arrivati a Malga Steinbergl, che sembra uscita da un libro delle fiabe ed ha una gestione famigliare.

La proposta per il pranzo è semplice, pochi piatti ma autentici e gustosi. Noi abbiamo scelto i canederli e l’immancabile kaiserschmarren.

Proseguendo a piedi per altri venti minuti si raggiunge a piedi anche Malga Kaserfel. Al ritorno abbiamo ripercorso la stessa strada fino al bivio per il rifugio Schuster Huttl, dove si gode di una vista spettacolare sul lago Zoccolo, e poi abbiamo seguito le indicazioni per la Innere Schwemmalm.

Qui abbiamo gustato una torta deliziosa con le albicocche e un ottimo yogurt con i lamponi.

Sulla via del ritorno ecco un bel parco giochi con un bel laghetto da attraversare con una zattera, mentre gli adulti si possono rilassare sulle sdraio in legno (foto di copertina). Un ultimo sforzo ed ecco cabinovia.

Questa zona della Val d’Ultimo permette diverse soste ed itinerari, grazie alla presenza di tante malghe e punti ristoro sparsi qui e là. È quindi possibile cambiare meta ed allungare o accorciare il percorso a seconda del meteo o della stanchezza. Per questo giro calcolate almeno sei ore di passeggiata in totale.

Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉

Il percorso degli gnomi a Tonadico

Che bello e particolare il percorso degli gnomi dedicato ai bambini a Tonadico, in Primiero! Stiamo parlando della strada pedonale di collegamento tra via Sorelle Lucian e via Fuganti, a poca distanza dalla Casa del Cibo: Palazzo Scopoli.

Lungo questa stradina, lunga un centinaio di metri, s’incontrano degli gnomi di legno di larice dipinto, scolpiti da alcuni artisti locali (in particolare Nicola Degiampietro, Giuseppe Zeni, Gianluigi Zeni, Nicola Zurlo e Mauro Berghi) e delle tappe ludiche: realizzate con i colori, sulla pavimentazione, permettono ai ragazzi di dare libero sfogo alla fantasia giocando in compagnia.

Si parte dal benvenuto che ci viene dato dallo gnomo posizionato all’inizio del percorso e poi via alla creatività dei bambini per proseguire la passeggiata tra illustrazioni di animali, frutti, alberi elementi naturali e divertenti giochi.

Ci sono le righe colorate da percorrere, le piume del gufo da calpestare, i giochi di una volta tipo la campana, ma anche il tombino che diventa una cassetta da cui esce la frutta e tante altre curiosità tutte da scoprire. Qui i bambini non si annoieranno di certo a camminare!

Cosa fare nei dintorni:

A Tonadico potete far visita a Palazzo Scopoli, la casa del cibo, tutte le info QUI. Poco distante a Siror c’è il museo della scuola, ne parliamo QUI e l’inizio della ciclabile del Primiero, tutte le info QUI.

Tante altre attività nei dintorni di Fiera di Primiero le trovate QUI.

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!

Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

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A Base Tuono! Che super missili….

Base Tuono: molti di voi si chiederanno di cosa stiamo parlando…e sarete stupiti, scoprendo che si tratta di una base missilistica americana su suolo Trentino!  Per arrivarci si prosegue da Folgaria verso Fondo Grande, poi Fondo Piccolo fino a giungere a passo Coe, dove pascoli verdi si affacciano su Lago Coe, a fianco del quale sorgeva un tempo Malga Zonta.

E’ qui possibile parcheggiare nei pressi dell’Hangar Passo Coe, e dirigersi a piedi verso la base missilistica che si raggiunge in pochi minuti di comoda passeggiata, percorribile anche con passeggini e carrozzine.

Situata nei pressi di Passo Coe a 1610 metri di altitudine, Base Tuono fu una delle dodici basi missilistiche dell’Aeronautica Militare localizzate nel Nord Italia negli anni ‘60 nell’ambito del sistema di difesa aerea NATO. Attiva dal 1966 al 1977, è stata uno dei luoghi preparati per la difesa durante la Guerra Fredda. Come le altre basi missilistiche Nike – Hercules, era composta di un’Area Controllo, di un’Area Logistica e di un’Area di Lancio. Quella che oggi rimane a testimonianza, ripristinata a partire dal 2011, è una delle tre sezioni di lancio, la sezione Alpha, alle pendici del monte Maggio. Qui è possibile vedere un allestimento museale sul tema delle basi missilistiche: troviamo dei giganteschi radar, si possono vedere da vicino delle testate missilistiche, ma anche video che mostrano come avviene il lancio di un missile, ed osservare le strumentazioni di controllo su apposite camionette.

Si può inoltre sbirciare l’interno del bunker in cui si sarebbero dovuti rifugiare i militari in caso di lancio e vedere la torretta di controllo.

L’esposizione propone divise e fotografie dell’epoca, attrezzatura utilizzata nella base, documenti storici ed i grandi pannelli riassumono i fatti storici decisivi di quegli anni. Un allestimento museale unico nel suo genere in Europa, che permette di fare un tuffo nella storia, in un periodo storico a noi vicino. Il tutto immerso in quello che potrebbe sembrare soltanto un verde e tranquillo pascolo di montagna. Da vedere con bambini grandi e piccoli: nel primo caso potendo approfondire un po’ la questione, nel secondo facendoli solo ammirare incantati i missili e tutto il resto!

Base Tuono, aperta da aprile a tutto ottobre (nei fine settimana e nei festivi, tutti i giorni a luglio e ad agosto)

Per maggiori info chiamare 📞 348 1943926 o visitate il sito: www.basetuono.it

Rifugio Vallaccia, natura selvaggia

Se cercate in Val di Fassa un posto lontano dalla folla, anche in piena estate, eccolo qui: il Rifugio Vallaccia, a 2275 metri di altitudine, protetto dalla cima omonima e dal Sas da le Undesc, il nome in ladino di Cima Undici.

Per chi vuole accorciare i tempi di percorrenza e conseguentemente di dislivello (come abbiamo fatto noi) è consigliato prendere il bus navetta che da inizio giugno a fine settembre porta dal parcheggio nei pressi del Camping Vidor a Malga Monzoni. In fondo all’articolo trovate tutte le info, costi e prezzi.

Dai 1350 metri di altitudine di Pozza arriverete a circa 1850 metri, altrimenti fattibili in un’ora e mezza circa su strada forestale sterrata.
Da lì consigliato seguire le indicazioni a sinistra (le frecce indicano entrambe le direzioni per il rifugio), per evitare la prima salita bella ripida. L’escursione prosegue così nel bosco per poi attraversare le radure in quota, punteggiate da alcune baite in legno.

In un’ora circa, di buon passo, con 400 metri di dislivello, ecco il rifugio (📞 349 8866866 – 📧info@rifugiovallaccia.it), costruito in pietra e legno con una bella terrazza panoramica.

Anzi, super panoramica. da lì infatti potrete ammirare sua maestà la Marmolada e il Vernel, ma anche il Rifugio Passo delle Selle che permette volendo l’accesso a Passo San Pellegrino (altra bella escursione, ve l’avevo raccontata QUI).
Se volete fermarvi a mangiare, la cucina offre piatti locali trentini: ad esempio, pappardelle al ragù di cervo; polenta con goulash; capriolo e funghi; piatto Vallaccia (tortelli di patate ripieni di salsiccia e funghi conditi con burro fuso, cannella e chiodi di garofano); canederli di fegato e canederlotti di speck e mele; uova, speck e patate e così via… Diversi i dolci, dalle torte allo strudel allo yogurt con frutti di bosco.
Noi dopo pranzo abbiamo proseguito fino a Cima Undici, a quota 2550 metri, da cui si ammira uno spettacolo incredibile. Nemmeno un’ora di escursione, quasi trecento metri di dislivello e solo un po’ di ghiaione a cui prestare attenzione. Ma arrivati in cima potrete vedere il Catinaccio in tutta la sua bellezza, il Sassopiatto e il Sassolungo, il Gruppo del Sella con il Piz Boè e di nuovo la Marmolada.

Davvero una meraviglia, e ai vostri piedi l’abitato di Pozza e Pera. Si torna indietro sulla stessa strada.

INFORMAZIONI UTILI:

Il servizio bus navetta con partenza dal parcheggio situato in località Vidor e arrivo a Malga Monzoni è attivo dal 10 giugno al 24 settembre dalle ore 8.30 alle ore 18 con partenza ogni 30 minuti.

Tariffe: gratuito per bambini fino a otto anni, uno ogni adulto pagante. Prezzo ridotto per bambini da 8 a 10 anni (a euro 3,50 | a/r euro 6). Costo biglietto adulti euro 6 solo andata, euro 10 andata e ritorno. Trasporto cani: andata euro 2, andata e ritorno euro 3,50.

Val Senales: alla Bergl Alm

Gita molto bella ed emozionante quella che vi raccontiamo oggi, andremo alla scoperta del versante più selvaggio e incontaminato della Val Senales arrivando fino alla Bergl Alm a quota 2.214 metri. Ci eravamo stati già in inverno immersi in una montagna di neve (QUI il racconto), ma in estate con la possibilità di pranzare all’esterno e di scoprire il territorio che circonda questa tipica malga è stato forse ancora più bello.

Il punto di partenza dell’escursione si trova a poche centinaia di metri dalla fine della Val Senales, procedendo in macchina lungo la strada provinciale troverete le tabelle segnaletiche sulla vostra sinistra e proprio di fronte ad esse alcuni posti auto. Se dovessero essere occupati procedete per circa 300 metri fino a dove si trova l’ampio parcheggio degli impianti di risalita (costo € 5,00) e da li raggiungete a piedi l’inizio del sentiero n.5 .

IL SENTIERO.

L’itinerario è segnalato molto bene lungo tutto il percorso e presenta il tratto più impegnativo nella parte iniziale corrispondente alla prima mezz’ora di passeggiata, caratterizzata da un bel sentiero nel bosco ombreggiato e ventilato.

Una volta terminata la salita iniziale, il resto del percorso è sempre in leggero saliscendi molto piacevole, che ci porta dapprima nella splendida e verdeggiante Val di Lagaun, con gli ultimi segni delle abbondanti nevicate invernali e un bel torrente con un ponticello in legno da attraversare.

LA MALGA.

Da qui un’altra mezz’oretta abbondante di sentiero nel bosco e si arriva alla Bergl Alm. La malga è visivamente molto bella e si può notare a colpo d’occhio la cura dei dettagli da parte dei gestori.

Oltre alle bellissime fioriere in legno, il prato tagliato a regola d’arte e le splendide sculture raffiguranti aquile e stambecchi, ad attirare la nostra attenzione il lavabo del bagno ricavato da un bidone del latte, davvero molto caratteristico.
All’esterno della malga si trova un piccolo parco giochi, un laghetto e diversi tavoli in legno.

Vi consigliamo di fermarvi per un pranzetto perché sia d’inverno che d’estate abbiamo sempre mangiato molto bene. La nostra scelta questa volta è ricaduta sullo Spiegelei, l’uovo all’occhio di bue con speck e patate arrosto.

Menzione particolare va allo strudel con la crema calda alla vaniglia, prendetelo e non ve ne pentirete: buonissimo e porzione davvero abbondante.

IL RIENTRO.

Prima del rientro, che avviene lungo lo stesso sentiero, vi consigliamo di raggiungere la croce che si trova sul promontorio proprio sopra la malga. Sono 15-20 minuti di passeggiata ma ne vale la pena e vi permetterà di godere di una posizione privilegiata dove poter ammirare in tutto il loro splendore le montagne che circondano la Val Senales e il Lago di Vernago.

INFO UTILI
  • LUOGO: Val Senales
  • PARTENZA: poco dopo la fine della Val Senales
  • ARRIVO: Bergl Alm
  • ALTITUDINE: circa 2.200 metri
  • DURATA:  due ore abbondanti circa
  • DISLIVELLO: circa 300 metri (da fare quasi tutti nel primo tratto)
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTOROBergl Alm | 📞 339 3816482 |aperta tutti i giorni dal 21 maggio a novembre e poi riapre con le festività natalizie fino ad aprile

Cosa fare nei dintorni:
  • la guida sulla Val Senales QUI
  • attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni QUI
  • la guida su Naturno e dintorni QUI
  • tanti altri spunti sulla Val Venosta nella nostra guida QUI

 

Corsi di vela per bambini a Caldonazzo

Che emozione imparare ad andare in barca a vela, anche da piccoli! A poca distanza da Trento, ecco un appuntamento estivo da non perdere. L’Associazione Velica Trentina con sede nella splendida cornice del Lago di Caldonazzo (in località Valcanover) organizza anche per l’estate 2021 corsi di vela per bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 ed i 14 anni.

Durante le uscite in acqua, gli istruttori seguiranno gli allievi da vicino, a bordo di un gommone. Gli allievi inoltre saranno tenuti ad indossare obbligatoriamente il giubbotto salvagente messo a disposizione dall’associazione.
Durante i corsi, gli allievi impareranno le basi della disciplina della vela e, in particolare, la nomenclatura, le caratteristiche dello scafo e delle vele, le manovre fisse e le manovre correnti, i riferimenti per l’orientamento (bussola, rosa dei venti, la rotta), la sicurezza in barca, i principali nodi (savoia, gassa d’amante, piano, parlato), la preparazione dell’armo, le andature, orzare/poggiare,virata e abbattuta e i criteri di base per la regolazione delle vele.

Alla fine dei corsi i ragazzi potranno inoltre frequentare l’associazione sino al termine della stagione e, per chi è motivato, proseguire l’attività con la squadra pre-agonistica.

I corsi si svolgeranno durante l’intera giornata con il seguente programma:

  • 8. 30 – 1200: accoglienza, lezioni teoriche, preparazione delle barche
  • 12.00 – 13.00 pranzo presso il ristorante dell’associazione
  • 13.00 – 14.00 attività ludica e di preparazione dell’armo per l’uscita
  • 14.00 – 16.00 tutti in barca sul lago (compatibilmente con le condizioni meteo).
  • 16.00 – 17.30 rientro, disarmo delle barche, merenda e sintesi della giornata

Il costo del corso settimanale, giornata intera, è di euro 180 ed include:
✔ Iscrizione alla FIV (Federazione Italiana Vela)
✔ Assicurazione
✔ Utilizzo della barca messa a disposizione dall’associazione
✔ Maglietta AVT
✔ Pranzo e merenda nella settimana di corso

Calendario e tipo di corso e d età partecipanti

  1. Dal 14 al 18 giugno 7 /10 anni
  2. Dal 21 al 25 giugno 7 /10 anni
  3. Dal 28 giugno al 2 luglio 11 /14 anni
  4. Dal 5 al 9 luglio 14/18 anni – pomeridiano dalle 1400 alle 1900
  5. Dal 12 al 16 luglio 7 /11 anni
  6. Dal 19 al 23 luglio 11 /14 anni
  7. Dal 26 al 30 luglio 8 /14 anni
  8. Dal 2 al 6 agosto 2 corsi paralleli 7/10 anni e 11/14 anni
  9. Dal 9 al 13 agosto 8/11 anni avanzato
  10. Dal 16 al 20 agosto 11/14 anni avanzato

Eventuali altri corsi potranno essere attivati con un minimo di 7 ragazzi, in caso di ulteriori richieste!
NB il corso pomeridiano costa 150 €

Per iscriversi ai corsi è indispensabile:

  • avere confidenza con l’acqua e comunque una conoscenza di base del nuoto è
    consigliata;
  • certificato medico per attività sportiva NON agonistica rilasciato dal medico di
    famiglia o pediatra.

Per qualsiasi informazione è comunque possibile contattare la sig.ra Ilda della segreteria corsi al seguente numero di cellulare 📞 327 389 2780 o inviare una mail al seguente indirizzo: 📧 info@velicatrentina.it.

Per ogni aggiornamento seguite il sito: www.velicatrentina.it

Rifugio Caldenave in Val Campelle

Un luogo incantato che racchiude l’essenza della natura più bella e selvaggia del Lagorai. Dall’estate 2021 il Rifugio Caldenave (📞 340.6351259 ) è gestito dalla famiglia Trevisan. Si raggiunge con una camminata di circa un’ora e mezza tra ampi prati e un sentiero nel bosco.


Guido, con Alice e i loro bambini saranno i custodi di questo posto speciale, in attesa della ricostruzione del tanto amato da tutti Rifugio Pian dei Fiacconi in Marmolada. La nuova gestione si fonda su questi nuovi pilastri (che non vediamo l’ora di testare): pasta fatta in casa, gnocchi e tris di canederli home made. Non mancheranno polenta di patate, formaggio alla piastra, luganega e tondo del pontesel. Piatti della tradizione trentina, insomma! Tutti i prodotti saranno local, con proposte anche vegane e vegetariane.

Come raggiungere questo paradiso?

Partendo da Trento percorrete la strada statale della Valsugana fino a Strigno, quindi si prosegue per Spera, da qui seguite le indicazioni per il Rifugio Crucolo e continuate fino ad arrivare in Val Campelle dove le indicazioni per il Rifugio Caldenave vi porteranno al parcheggio in Loc. Tedon (sulla destra vicino ad una casa vacanza dove vengono organizzate colonie estive). Parcheggiata l’auto, troverete proprio nei pressi del parcheggio un’ampia strada forestale con le indicazioni per raggiungere il rifugio (1 ora e 30 di camminata).

I primi venti minuti si snodano sulla comoda strada sterrata tra pascoli e mucche, fino ad arrivare al Ponte Campivelo a quota 1499 metri. Attraversato il ponte inizia il vero e proprio sentiero nel bosco che vi permette di raggiungere in circa un’ora abbondante di escursione la splendida vallata dove si trova il Rifugio Caldenave (1792 metri). Il sentiero prosegue sempre in salita e costeggia per gran parte del percorso il Rio Caldenave, sarete quindi accompagnati dallo scorrere dell’acqua e potrete ammirare alcune belle e suggestive cascatelle.

L’arrivo al ponte Caldenave (1752 metri) vi regalerà uno splendido paesaggio: la piana erbosa con il fiume e gli asinelli sembra veramente un luogo incantato e siamo sicuri sarà apprezzata dai vostri bimbi liberi di correre in totale libertà.

Già da qui si può intravedere il rifugio in lontananza, raggiungibile con altri 10 minuti di comoda passeggiata.

Verso la Val dell’Inferno.

Noi abbiamo deciso di seguire il segnavia 360 verso i Laghi della Val dell’Inferno. Mettete in preventivo almeno 2 ore tra andata e ritorno, con la prima mezz’ora che è la più  impegnativa con 200 metri di dislivello. Se i vostri bambini sono abituati a camminare, ne può valere la pena; poi risalite fino al Lago Nassere, e successivamente scendete a Malga Nassere rientrando direttamente al parcheggio di Tedon prendendo il sentiero Nomadi, chiudendo così il giro ad anello.

Laghetti dell’Inferno © Carpentari Andrea

Laghetti dell’Inferno © Carpentari Andrea

Cosa fare assolutamente! 

Quasi ci stavamo per dimenticare… lasciate gli scarponi ai bordi del fiumiciattolo proprio di fronte al rifugio e fate qualche passo lungo il torrente: sarà un’esperienza davvero rigenerante dopo la passeggiata.

Per il ritorno verso la macchina potete scegliere di ripercorrere il sentiero dell’andata o in alternativa il sentiero L37 che, dopo la prima parte nel bosco, prosegue lungo una strada forestale fino all’incrocio con il sentiero dei Nomadi (L31) da qui seguite le indicazioni per il Rifugio Carlettini e, una volta arrivati, in poco tempo potrete raggiungere il parcheggio in località Tedon. Naturalmente se volete fare un’escursione più soft potete decidere di fare questo itinerario all’andata e scendere lungo il sentiero 332 al ritorno

INFO UTILI
  • LUOGO: Val Campelle
  • PARTENZA: parcheggio in Loc. Tedon
  • ARRIVO: Rifugio Caldenave
  • ALTITUDINE: 1800 metri circa
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO:  circa 450 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: rifugio Caldenave aperto da fine maggio a inizio ottobre – tel: 340.6351259
Cosa fare nei dintorni:
  • escursione di un’ora al rifugio Consèria
  • escursione di un’ora e mezza a Malga Cere
  • tante altre attività a Borgo e dintorni QUI
  • tanti altri spunti nella nostra guida sulla Valsugana QUI.

 

Piccoli pirati crescono al Lago di Lavarone

Novità dell’estate 2021 sul lago di Lavarone: si va in barca a vela con una proposta davvero entusiasmante per i più piccoli! La proposta è di Punti di Svista, realtà che riesce a coniugare bene l’animazione e la bellezza di questa esperienza che solitamente si fa al mare o in specchi d’acqua più grandi. Ma questo lago, oltre ad essere bellissimo, presenta condizioni di vento interessanti: in continuo mutamento, capaci quindi di mettere alla prova anche i più esperti. Sulla barca, chiamata Bek Pato’s Revenge in onore sia del vascello (Queen Anne’s Revenge) che del vecchio pirata Barbanera, si sale al massimo in quattro, oltre che al comandante Stefano. Sarà lui ad incantare i più piccoli con la sua esperienza introno al mondo e con il suo modo di fare.


Si salpa tutti i giorni su prenotazione dalle ore 9 alle 18. L’attività è per bambini dai 5 anni in su: è importante solo saper nuotare; poi l’attività verrà personalizzata e modulata in base all’età e capacità di ogni bambino. Si comincia con qualche nozione legata al vento e qualche gioco di animazione, dopodiché si parte all’avventura.

Durante la navigazione ci si godrà il paesaggio, si potrà tirare qualche cima, bisognerà stare attenti al cambio di direzione della vela… insomma, non ci si annoierà assolutamente. Prezzo: tesseramento iniziale 10 euro e poi 15 euro a persona per ogni ora (per una bella esperienza con i bambini solitamente la durata è sulle due ore).

Per prenotazione contattare Stefano al numero 📞371 303 3989 o scrivere all’indirizzo 📧 puntidisvista@yahoo.com

 

 

Come d’incanto ai laghetti di Bombasel

“Vai ai laghetti di Bombasel!”, “Devi assolutamente andare ai laghetti di Bombasel!”, “Dai finalmente vai ai laghetti di Bombasel, poi dimmi se ti sono piaciuti!”, quando qualcuno ti incalza in questo modo per convincerti a vedere un posto, le aspettative aumentano considerevolmente. A noi è successo, tanto che questi “laghetti di Bombasel” (Cavalese, Alpe Cermis – poco più di un’ora da Trento) avevano assunto tratti quasi mitologici: cosa potevano avere di tanto speciale?

Semplicemente: lasciano senza fiato! Si raggiungono prendendo prima l’ovovia che porta a Cermislandia (da fondovalle o anche a monte, dalla stazione vicino al palazzo del ghiaccio di Cavalese) e poi la cabinovia e ancora la seggiovia che porta in cima al Paion del Cermis (per info su apertura, orari e prezzi, CLICCA QUI!)

Da qui, parte questa bellissima passeggiata non troppo impegnativa (anche se un paio di scarponcini da montagna ci vogliono) che porta ai laghetti di Bombasel, non adatta ai passeggini, ma è perfetta per bambini di tutte le età.

Se volete potete anche salire prima fino al Panoramio che offre un panorama a 360° sulle catene montuose circostanti. Dal Lagorai alle Dolomiti… davvero bello!

Dal Paion seguite le indicazioni per la Forcella del Bombasel (è quella croce che vedete sulla cima della montagna in fronte a voi) e percorrerete per qualche minuto un impervio sentiero che farà innamorare i bambini che si sentiranno piccoli stambecchi!
Se siete poco in vena di avventure (o se non avete le scarpe adatte) niente panico: basta ridiscendere e prendere la stradina sterrata che costeggia l’alpeggio: farete questo tratto di strada in compagnia del costante scampanellio delle mucche. Le due strade si intersecano presto e si prosegue sullo sterrato fino ad una biforcazione che vi indica i laghetti.
Cermis - laghetti di Bombasel - Trentino dei bambini (50) - CopiaDa qui si entra in un paesaggio da favola: a perdita d’occhio collinette erbose disseminate da grandi massi che spuntano come fiorellini di roccia, ruscelli che scorrono placidi (anche lungo il sentiero, procuratevi scarpe impermeabili) e una lunga e suggestiva scalinata che scende nella conca da cui si riprende la strada per i laghetti.
Cermis - laghetti di Bombasel - Trentino dei bambini (21) - CopiaAnche per chi dopo 10 minuti di camminata normalmente intona il fatidico “ma quanto manca che sono stanco?”, bastano pochi passi in questo paesaggio da favola per riattivare la voglia di camminare!

In meno di un’ora si arriva sulle rive di questo laghetto nelle cui acque cristalline si specchiano le montagne che lo circondano, uno spettacolo davvero unico.
Abbiamo lanciato pezzetti di pane ai “millemila” pesciolini che abitano questo laghetto, ci siamo divertiti a vedere con che rapidità riuscivano a far sparire anche i pezzi di pane più grossi.

Per il rientro si percorre lo stesso sentiero, ma non  temete, è talmente bello che neanche i bambini sentiranno la stanchezza del “questo l’ho già visto”.

Ovviamente, prima di tornare a valle “vi toccherà” una piacevole sosta a Cermislandia, il regno dei bambini!

I piccoli si divertiranno con i giochi mentre voi adulti potrete riposarvi sulle comode sdraio messe a disposizione. Un’unica avvertenza: un occhio all’orologio per controllare l’ora di chiusura della funivia, vi troverete così bene che non avrete più voglia di tornare indietro!