Agritur delizioso, gestito dalla famiglia Schenk, proprio di fronte al famoso dente dello Sciliar. Comodissimo per raggiungere l’Alpe di Siusi (a dieci minuti dal parcheggio Compatsch sull’Alpe, o dieci minuti dalla partenza della telecabina di Siusi) con le sue infinite passeggiate in tutte le stagioni. Sto parlando dello Schererhof, maso a Castelrotto appartenente al Gallo Rosso, che ci ha ospitati a metà febbraio. Tre appartamenti, con uno stile capace di dosare sapientemente cultura altoatesina e modernità. Noi ne avevamo uno molto bello, con due camere, due bagni, un bel salotto e una grande cucina completamente accessoriata. E wifi perfettamente funzionante 🙂 Spaziale la colazione che ogni mattina Birgit porta in un cesto, con latte, caffè, the o tisane, yogurt con frutta, cereali, frutta secca o frutta fresca, marmellata, pane di diversi tipi, tagliere di affettati, uova e un dolce. Ogni giorno diverso, dai krapfen alla crostata alla focaccia dolce. Quando siamo arrivati, invece, ci ha fatto trovare delle deliziose frittelle ripiene di marmellata tipici della zona. Che benvenuto super!
Quella della colazione nel cesto è una caratteristica dei masi aderenti all’associazione del Gallo Rosso che amo particolarmente: la possibilità di gustare prodotti buoni e genuini, spesso home made, ancora in pigiama 🙂 Se volete acquistare i prodotti, sia durante il soggiorno che per portarli a casa, c’è una dispensa con tutti quelli in vendita: sciroppi, frutta da spalmare, sali aromatizzati, tisane,… e voilà!
Durante il vostro soggiorno al maso potrete partecipare anche alle attività di routine: andare in stalla a dare da mangiare ai vitellini o alle caprette, assistere alla mungitura di Stefan o raccogliere la verdura nell’orto in estate. Un modo interessante per scoprire tante cose nuove e rilassare la mente seguendo la vita di questo posto speciale.
Trovate maggiori informazioni e prezzi dello Schererhof, QUI. Attenzione, perché l’agritur è spesso pieno, perché gli ospiti rinnovano le prenotazioni di anno in anno, quindi prenotate per tempo o cercate di individuare qualche giorno libero in bassa stagione, tipo primavera ed autunno. Stagioni in cui è altrettanto bello soggiornare lì.
Altri masi contadini del Gallo Rosso che abbiamo visitato:
Piccolo, ma carino, il parco giochi accanto al maso, in una splendida posizione panoramica. Tra l’altro Lukas e Nadia, i due piccoli di casa, saranno felici di condividere il loro tempo libero con nuovi amici! E vedrete che meraviglia poter salire sui cavalli di Stefan… sarà un’esperienza indimenticabile!
Se cercate altri masi del Gallo Rosso, ecco QUI l’articolo con la descrizione di tutti quelli che abbiamo visitato.
Per scoprire tutte le splendide strutture del Gallo Rosso e vivere un’esperienza unica in Alto Adige, CLICCA QUI!
Da novembre 2019, vicino al liceo musicale di Trento, in via Marchetti 1 in centro città c’è un luogo che vale una visita, soprattutto se siete delle neomamme e cercate un luogo accogliente, vivo e appassionato dove condividere le vostre esperienze, le vostre necessità, le altre amiche mamme o semplicemnte per prendere un caffè in compagnia.
Questo centro nasce con lo scopo di creare un luogo accogliente, sicuro, recettivo e amichevole per le mamme con bimbi piccoli, che hanno necessità di avere compagnia dopo il parto, ma non solo! Il centro è un luogo accogliente per tutti, dai nonni con i nipoti, ai papà, alle zie, perchè l’idea è avere un posto in cui trovarsi in sicurezza, un posto che non sia un asettico bar, dove scambiare idee e fare due chiacchiere. Questo perchè questa idea nasce dal cuore, il cuore di circa una ventina di volontarie che vengono tutte da esperienze di volontariato e che a un certo punto hanno avuto voglia di fare qualcosa di nuovo per il sociale, per dare un aiuto concreto e attivo. Dalla loro esperienza le neomamme, passati i primi mesi del puerperio, in cui ci sono visite, aiuti immediati e vicinanza, rimangono poi un po’ sole con gli impegni dei bambini, la loro gestione, le decisioni da prendere. Ecco allora che le volontarie hanno pensato ad un posto fisico in cui queste mamme possono fare rete: da un lato conoscere persone nuove, ma dall’altro anche avere un posto comune in cui trovarsi con altre mamme che grazie alla rete social o comunque alle conoscenze nei vari corsi, in ospedale ecc… fanno già parte della loro cerchia di conoscenze. Non è infatti scontato capire dove ritrovarsi in modo tranquillo e sicuro con dei bimbi piccoli. Il Centro Mamma Bambino di via Marchetti è la risposta.
Le volontarie sono chiarissime nel dire che l’idea è quella di conformare il centro secondo le esigenze e le idee che raccoglieranno tra le mamme o tra i vari utenti, in modo che realmente diventi un punto adeguato alle varie esigenze. Hanno in programma dei corsi gratuiti, attività informative e altri momenti interessanti che possono essere utili per le famiglie.
Un servizio già in programma e molto apprezzato è quello del babysitting, da non intendersi come un sostituivo delle scuole materne o dei nidi, ma come un servizio per esigenze estemporanee tipo una visita dal dentista, un’udienza a scuola, un impegno breve dell’ultimo minuto. Una sorta di aiuto per momenti di esigenza straordinaria, grazie alla disponibilità delle volontarie e soprattutto su richiesta e dopo le dovute valutazioni.
Per ora sono solo tre le giornate di apertura: lunedi, mercoledi e giovedi dalle ore 9:30 alle ore 11:30 e dalle ore 15:30 alle ore 17:30(le volontarie ci tengono a precisare che gli orari non sono mai fiscali: a seconda delle siutazioni si prolunga volentieri, magari per non interrompere una merendina o una poppata, o un gioco). L’obiettivo e il sogno è quello di arrivare ad un’apertura di cinque giorni, lasciando il sabato e la domenica la disponibilità per i compleanni. Questa dei compleanni è stata un’idea molto gradita: le volontarie chiedono simbolicamente 50€ per l’affitto della sala con tutto il materiale a disposizione per i compleanni e l’impegno di lasciare pulito e ordinato come è stato consegnato. Si sono già festeggiati alcuni bimbi e i feedback non potevano che essere positivi!
Per chi chiede come fare ad accedere al centro la rispota è semplice: basta bussare! Non ci sono quote, tessere o iscrizioni da fare. Si tratta di un luogo aperto a tutti con l’intento della massima condivisione e sinergia. Tante ad oggi le persone che passano dal centro con più o meno costanza, manche persone da fuori città, non solo del quartiere, magari mamme “amiche di stanza d’ospedale” di altre mamme della zona.
Questo centro ha due sale, molto luminose, e dentro trovate una serie di allestimenti utili al gioco e all’incontro: nella prima sala ci sono tre grandi tavoli con le sedie (sui quali, col tempo le volontarie vorrebbero fare dei corsi o degli scambi di vestiti e materiale come giochi ecc… ), un frigorifero, un microonde, una piastra elettrica. Loro sono a disposizione per fare un caffè o un the per chi viene a trovarle al centro. L’altra sala ha una piccola librerira, un angolo morbido, un tavolo con sedie per disegnare e giocare. Un bello spazio che vuole accogliere sempre più mamme e bambini. Naturalmente non manca il fasciatoio e un posto tranquillo per allattare.
Ci sono già un paio di eventi in programma:
sabato 7 marzo 2020 con la Croce Rossa Italiana si terrà un corso di primo soccorso pediatrico dalle 15:30/17:30, gratuito – EVENTO ANNULLATO (disposizioni DPCM 4 marzo 2020 – Covid-19)
giovedì 26 marzo dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.30 si terrà uno swapping party di vestiti 0-6 anni. L’evento sarà il in collaborazione con l’associazione Isf Ingegneria Senza Frontiere.
Il patrocinio per questa iniziativa “Casa Mamma Bambino” arriva da Casa Padre Angelo che ha messo a disposizione i locali e di cui le volontarie responsabili del centro sono un distaccamento.
Per tutte le info: 351 9070125 – casamammabambino@casapadreangelo.it – pagina facebook
Dal museo dedicato al mitico Ötzi, l’Uomo del Similaun, a luoghi dedicati alla natura, agli usi e costumi locali, ai culti religiosi e all’arte moderna e contemporanea, questi sono i punti di interesse culturale della città di Bolano. Inoltre molti di questi musei collaborano fra loro per organizzare iniziative comuni, tra cui la “Lunga Notte dei Musei” che si tiene solitamente nel mese di Novembre e che è tra gil eventi più importanti della città.
Dal 1998 la dimora della celebre mummia Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio. Oltre alla mummia originale di 5300 anni fa, i suoi indumenti e l’equipaggiamento, il museo espone tutte le sfaccettature del fenomeno “Ötzi”: dalle condizioni di vita nell’età del rame ai più recenti risultati della ricerca scientifica e archeologica fino alle curiosità che hanno accompagnato la “seconda vita” di Ötzi. Maggiori informazioni QUI. Tel: 0471 320100
Museo di Scienze Naturali
Il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige è ospitato nell’antica sede amministrativa dell’Imperatore d’Austria, Massimiliano I. Su una superficie di 100 mq viene rappresentata la varietà del paesaggio altoatesino, in particolare la genesi delle Dolomiti. La principale attrazione è l’acquario marino. Particolarmente apprezzate sono inoltre le mostre itineranti. Maggiori informazioni QUI. Tel: 0471 412964
Museion – Museo di arte moderna e contemporanea
L’edificio è concepito come centro per la cultura contemporanea e ambisce a occupare uno spazio importante nel panorama museale italiano. Il museo espone arte moderna, spingendosi oltre il mainstream internazionale. Allo stesso tempo esso costituisce un punto di riferimento per l’arte locale e si adopera per rappresentare diversi generi come architettura, film, performance o teatro. Diverse le attività proposte per bambini e famiglie, anche estive. Maggiori informazioni QUI. Tel: 0471 223411
Museo della Scuola
Le collezioni del Museo della Scuola Schulmuseum si presentano sotto una nuova veste e presso una nuova sede, un palazzo rinascimentale anche noto come ex Agnello e già “vecchia scuola di Rencio” a Bolzano. In questo museo è possibile conoscere, attraverso i molteplici aspetti della vita scolastica, i caratteri peculiari di un’epoca: i visitatori possono ricostruire l’esperienza storica vissuta dalle tre culture che abitano questa terra (italiana, tedesca, ladina) con l’ausilio di materiali didattici, fotografie, pagelle, documenti, arredi e cartelloni. Maggiori informazioni QUI. Contatti: 0471 997581 / 997588 -museo.scuola@comune.bolzano.it
MMM Messner Mountain Museum Firmiano
Reinohold Messner ha creato una realtà museale particolare con 6 località, 6 mostre, 6 esperienze (Corones, Firmian, Dolomites, Juval, Ripa, Ortles): il “15° Ottomila”, come somma di tutte le sue esperienze. I sei musei del circuito Messner Mountain Museum sono luoghi in cui incontrare la montagna, la gente di montagna e anche noi stessi. Il giro completo dei MMM (con il Tour Ticket) è un’esperienza unica! In questo straordinario progetto museale dell’alpinista Reinhold Messner, Castel Firmiano occupa certamente un posto di rilievo.
Il cuore del museo si snoda tra torri, sale e cortili ed offre al visitatore una visione d’insieme sull’universo della montagna o, più nello specifico, sul rapporto con l’uomo. Le opere esposte, i quadri, i cimeli e i reperti naturali raccontano di questo rapporto, del legame con la religione, della maestosità delle vette più famose, della storia dell’alpinismo fino all’odierno turismo alpino. Ogni anno il percorso è arricchito da una mostra temporanea. Tel: 0471 631264
Percorso espositivo nel Monumento alla Vittoria
BZ ’18-’45. Un monumento, una città, due dittature. Il percorso espositivo, aperto nel luglio del 2014, illustra la storia del Monumento alla Vittoria, ripercorrendo le vicende storiche locali nel contesto degli avvenimenti nazionali e internazionali degli anni compresi tra le due guerre mondiali. L’ingresso al monumento é gratuito, cosí come le visite guidate per scolaresche e gruppi di minimo 10 persone (previa prenotazione – 0471 095474). Tel: 0471 997581 / 997588. Maggiori informazioni QUI.
Percorso espositivo nella Casa Semirurale
Da maggio 2015 è aperta al pubblico la Casa Semirurale di via Bari 11 a Bolzano con un percorso espositivo dedicato alla storia e alla memoria del quartiere Don Bosco. Tel: 0471 997581 / 997582. Maggiori dettagli QUI.
Fondazione Antonio Dalle Nogare
La Fondazione Antonio Dalle Nogare nasce per promuovere l’arte contemporanea, intesa come linguaggio per leggere i cambiamenti della società, come strumento di dialogo tra arte, architettura, innovazione e ricerca artistica e come mezzo per stimolare la partecipazione di diverse tipologie di pubblico.
La visita alla Fondazione è possibile senza prenotazione il sabato dalle 9.30 alle 19.30. in questa giornata alle ore 11.00 viene offerta una visita guidata gratuita. Da martedì a venerdì su appuntamento scrivendo a visit@fondazioneantoniodallenogare.com. Tel: 0471 971626. Maggiori informazioni QUI.
Museo del Tesoro del Duomo
Il museo mostra una splendida collezione di corredi sacri di età barocca rinvenuti nell’area tirolese. Accanto ai preziosi paramenti liturgici e ai gonfaloni dipinti da rinomati pittori, il museo si distingue anche per i pregiati prodotti di oreficeria del XVIII secolo. Tel: 0471 978676
Museo Civico
Il Museo Civico di Bolzano espone al pubblico una parte delle sue collezioni, in sei sale del primo piano e nella torretta sommitale. L’allestimento proposto, in forma provvisoria, vista l’apertura limitata, intende volutamente ricordare che si tratta di un primo passo, al fine di restituire il Museo Civico alla città, nella sua interezza. Sono esposte circa 200 opere dall’VIII al XX secolo. Via Cassa di Risparmio, 14 – Tel: 0471 997960
Museo Mercantile
Allestito nel Palazzo Mercantile, già sede del prestigioso Magistrato Mercantile istituito nel 1635, il museo ripercorre la storia economica della città di Bolzano. L’itinerario cronologico propone diverse sale riunioni, la stanza del cancelliere, il salone d’onore con gli arredi, documenti di archivio, quadri e oggetti d’arte originali. Tel: 0471 945702
Se cercate un albergo in Val di Fassa dove tutti (e sottolineo tutti) i componenti della famiglia, grandi e piccoli (anche piccolissimi) stiano bene, il Resort Dolce Casa Family Hotel& SPAè il posto che fa per voi. Con un servizio di custodia per tutto il giorno dedicato ai bambini con più di 12 mesi. Noi abbiamo testato recentemente questo albergo, che si trova a Moena, e ci è piaciuto particolarmente per:
l’atmosfera attenta e cordiale, che sembra di essere parte di un’allegra famiglia
la varietà delle proposte… qui non ci si annoia proprio mai!
la posizione, vicina al paese se ci si vuole spostare a piedi, è strategica anche per raggiungere le piste da sci, i parchi gioco sulla neve e fantastiche passeggiate al cospetto delle Dolomiti. Elenco in fondo all’articolo.
Partiamo innanzitutto da Tina Land, la grande areagioco riservata ai bambini e agli animatori, aperta tutti i giorni dalle 09 alle 22.30 (la domenica dalle 17) con scivoli, vasca di palline, percorsi morbidi e area riservata ai lavoretti creativi. C’è poi un’area sportiva interna (protetta da una grande rete) in cui i bambini possono giocare a calcio, basket o pallavolo. Non mancano i giochi anche per i più piccoli, tra salterelli, cunicoli e attività manuali. Per i bambini dai 3 anni in su è attivo tutto il giorno il servizio di custodia ed animazione, dalle 9 alle 22.30.
E per finire il grande castello medioevale, con lo scivolo super divertente! Altro luogo amatissimo dai bambini è il teatro, dove la mascotte Tina porta i bambini dopo cena (e anche i genitori) a ballare la baby dance, assistere agli spettacoli oppure ad un bel film. Aperto dalle 20.30 alle 22.30 tutti i giorni.
Due (anzi quattro, contando le due per i piccolini) le piscine. Calde, con diversi giochi d’acqua, offrono anche un servizio super comodo: l’assistenza degli animatori (tutti i giorni) dalle 15.30 alle 16.30, tranne la domenica. Così i genitori si possono dedicare al centro benessere riservato a chi ha più di 16 anni (sauna e bagno turco, zona relax con lettini ad acqua), magari facendosi fare anche qualche bel massaggio e trattamento di coppia.
La piscina grande (13 metri), con idromassaggio e nuoto controcorrente, è riservata agli adulti dalle 18 fino alle 19.30.
E poi.. che bontà! Colazione con una grande varietà di proposte dolci e salate (super il miele nel favo, così come il pane di vario tipo e le torte). Questa è una delle sale da pranzo, con i bambini che possono scegliere se mangiare con i genitori, oppure in compagnia dei loro amichetti e gli animatori. Tante le escursioni belle da fare anche in estate! Preparatevi perché qui a giugno torniamo!
Molto interessante, anche perché presente in pochi alberghi, è la possibilità di fruire del servizio Tina Baby: per i bambini di età da 1 a 3 anni, con servizio di assistenza dedicato dalle 9 alle 21 e spazi appositamente pensati per i più piccoli. E poi c’è un angolo dedicato in sala da pranzo, con la possibilità di prepararsi le pappe in autonomia e di avere comunque a disposizione tutto il giorno cibi per i più piccoli.
E per chi ha i bambini grandi… servizio Tina Junior, a partire dagli 8 anni in su. Ve l’avevo detto che qui si pensa proprio a tutti!!!
Diverse le tipologie di camere, da quelle classiche alle suite con due camere comunicanti e doppi servizi, fino alla Dolce Casa Suite… 65 metri quadrati, che ospita fino ad 8 persone. Prezzi e tipologia QUI.
Da sapere:
i cocktail preparati dal barman Christian sono super 🙂
comodissimo il servizio navetta che porta i bambini ogni giorno ai corsi di sci (16-18 ore)sull’Alpe Lusia, convenzionati con l’hotel. Dai 4 anni in su, due volte alla settimana dalle 10 alle 12.30, tre volte con rientro alle 15. Massimo 7 bambini e possibilità di accedere al parco giochi sulla neve Lusialand in caso di maltempo. E una volta a settimana anche la mascotte Tina andrà a fare loro compagnia sulle piste!
la formula di soggiorno prevede la colazione e la cena, più una merenda (dalle 15 alle 17) sia dolce che salata, con focacce, affettai, pizza, frutta e dolci vari. Per 20 euro in più a famiglia è possibile accedere al buffet del pranzo.
in caso di intolleranze alimentari basta avvertire e potrete comunque mangiare tante bontà!
i cani sono ammessi
ovviamente l’albergo dispone di tutti i servizi per i più piccoli: seggiolini, lettini e culle, scaldapappe,
il Dolce Casa fa parte delle strutture di Moena che permettono ai propri ospiti di accedere gratuitamente o con uno sconto alle attività organizzate dalle guida alpine, come ciaspolate, uscite spettacolari con gli sci, passeggiata con merenda al maso, uscite con le fat bike. ProgrammaQUI.
In questo periodo quasi tutti avranno sentito pronunciare la parola “biodistretto” o avranno visto i gazebo nelle piazze o assisstito a scambi di battute in proposito. Abbiamo pensato di scoprire insieme a voi di cosa si tratta questo grande progetto che, parlando con chi si sta impegnando per la sua realizzazione, ci sembra innanzitutto un investimento per il futuro dei nostri figli e un impengo morale verso le generazioni future e verso il Trentino che è un territorio splendido anche dal punto di vista della produzione di prodotti alimentari.
Il progetto per cui è in corso questa campagna di raccolta firme per far sì che la Provincia Autonoma di Trento indica un referendum ad hoc (fino al 4 marzo potete firmare per il biodistretto in tutti i Comuni del Trentino, ma anche nei gazebo e alla fine delle conferenze indette sul tema) ha due obiettivi semplici e chiari (leggete QUI il manifesto completo):
agevolare (in modo volontario)la produzione di prodotti biologici in Trentino
rendere accessibili questi “nostri” prodotti a chilometro zero alla collettività trentina, ma anche a chi arriva in Trentino come visitatore
I due obiettivi sono di fatto consequenziali: agevolare la conversione (in modo volontario) delle aziende agricole al biologico significa permettere una maggiore produzione di questo tipo di prodotti e l’aumento dei prodotti a sua volta permetterà a mense scolastiche, ristoranti, supermercati, ecc…, di avere più prodotti a disposizione per soddisfare il fabbisogno del Trentino su diversi piani. Tutto parte infatti dalla considerazione che ad oggi l’offerta biologica del Trentino è così scarsa da non coprire il fabbisogno degli abitanti. In parole povere pur avendo le caratteristiche per una produzione biologica di qualità, attualmente gli agricoltori non hanno agevolazioni per la conversione al biologico che richiede non solo un investimento per la riorganizzazione delle aziende, che sono per la maggior parte piccole aziende, ma nemmeno l’incentivo per farlo e la sicurezza che la nuova distribuzone venga accolta nel verso giusto.
La domanda però a questo punto è perchè utilizzare i prodotti di sintesi, sicuramente meno salutari, soprattutto per i bambini, e acquistare i prodotti biologici altrove a causa dello scarso fabbisogno?
Il biodistretto vuole rispondere proprio a questa domanda e vuole essere un patto territoriale tra agricoltori, cittadini ed ente pubblico, in questo caso la Provincia Autonoma di Trento, che regola la fornitura alimentare di mense di asili, scuole, aziende, ristoranti ecc… Sono in fatti questi luoghi in cui l’ente pubblico porta i prodotti biologici, ma l’offerta biologica del Trentino, come già detto è attualmente troppo scarsa per accontentare tutte le richieste e così capita che ai nostri bambini vengano sì somministrati prodotti biologici, ma acquistati fuori dal Trentino con conseguente allungamento della filiera, aumento dei costi e svantaggio per l’economia interna e per il portafoglio dell’ente pubblico, ma soprattutto delle famiglie.
Sul fatto dei prezzi la domanda sorge spontanea, perchè il clichet che vede i prodotti bio essere considerati più costosi degli altri prodotti induce forse le famiglie a non servirsi in maniera serena di questa speciale categoria di alimenti. Va smentito innanzitutto questo e per fare un esempio pratico, chi si occupa di promuovere il biodistretto riporta proprio un dato concreto facendo presente che un prodotto agricolo come il porro si trova al supermercato a prezzo pieno sui 2,85 euro al chilogrammo e viene importato, al 99%, dall’Olanda, mentre in piazza a Trento, al mercato contadino, si trova già a chilometro zero a 2,50€ al chilogrammo.
Dunque a parte informarsi bene sull’attualità dei prezzi del bio e provare a rieducarsi da questo punto di vista, i cittadini devono sapere che i prezzi a volte sono proibitivi perchè la variabile che per prima influenza il costo è proprio la filiera, vale a dire i vari passaggi che vanno dalla produzione alla vendita che si complicano quando i prodotti devono essere, per forza di cose, “importati” da fuori provincia. Con il biodistretto si auspica dunque anche un calo dei prezzi andando ad aumentare l’offerta e accorciando la filiera: i prodotti potranno essere reperibili più facilmente e a buon mercato, senza perdere di vista la qualità e quindi senza svendere il prodotto che rimane di alta qualità e per questo di base comunque più costoso nella sua produzione (la manodopera rimane più incisiva).
A questo punto entra in gioco anche il buon senso dei cittadini: non aspettatevi di trovare le arance bio in Trentino, magari a buon prezzo, naturalmente! Si tratta di una battuta, è chiaro, ma rieducare i consumatori, le famiglie, i bambini alla consapevolezza della territorialità dei prodotti, rideucare cioè noi stessi anche alla stagionalità dei prodotti e di conseguenza al suo corretto uso nella dieta quotidiana sarà e dovrà essere sicuramente una delle azioni a corollario di questo ambizioso progetto. A partire dalle scuole.
La cosa interesante è che tutti gli anelli di questa grande catena che va dalla produzione alla distribuzione fino al consumo, saranno chiamati a partecipare al progetto attraverso tavoli di discussione, progettazione e realizzazione. I supermercati per esempio, in primis quelli locali, poiché, pur puntando a tutte le realtà è chiaro che le grandi catene straniere o non provinciali devono cogliere l’interesse di far parte di questa nuova strategia di distribuzione. Viene da pensare che, com’è normale che sia, la rete di distribuzione locale sarà favorita. Anche qui un grande ruolo verrà giocato dal buon senso dei cittadini nello scegliere il posto dove acquistare certi tipi di prodotti.
Frisches Gemüse auf einem Tisch, im Hintergrund ein Sonnenblumenfeld, Konzept Biogemüse, Hofladen, Anbau mit Nachhaltigkeit
Nel concreto una volta chiusa la raccolta firme e ottenuto il referendum, la Provincia Autonoma di Trento dovrà, prima di riuscire a istituire un distretto biologico, emanare una norma frutto di un confronto tra tutte le parti coinvolte che nel frattempo saranno già sentite e messe a confronto da chi, fuori dal contesto ente pubblico, sta lavorando per questo progetto. Per chi si interroga sui tempi di realizzazione sappia che la raccolta firme chiude ufficialmente il 26 marzo 2020seguirà il referendum e l’emanazione della norma di costituzione del biodistretto (entro agosto – settembre 2021). Ma questo non sarà che il primo step di un percorso che avrà dei tempi più lunghi (si stima tra i 6 e gli 8 anni) durante il quale il biodistretto dovrà a tutti gli effetti concretizzarsi. Questo perchè servono anni per riorganizzare la filiera e permettere ai produttori di convertirsi in modo adeguato, così come ai distributori di compiere le azioni necessarie per accogliere le novità. Ecco perchè bisogna pensare a questa azione come a un grande investimento per il futuro, aspettando magari il 2030, ipotizziamo, per veder nascere effettivamente, il Biodistretto del Trentino con il fine di tutelare la salute, l’ambiente e la biodiversità. Ricordate che l’ape è stata dichiarata a fine 2019 l’essere vivente più importante del pianeta? Bene, anche a causa dell’uso non controllato dei pesticidi, secondo dati recenti, le api di tutto il mondo sono scomparse fino al 90%. Un dato che fa riflettere.
Se avete altri dubbi o volete contattare direttamente i promotori di questa iniziativa cliaccate QUI
Oggi vi proponiamo una passeggiata in Val Pusteria: adatta a tutti, muniti di scarponcini da neve e…tanta voglia di vedere un posto bellissimo! Da Moso si arriva in auto al Passo Monte Croce Comelico che offre una vista pazzesca sulle Dolomiti di Sesto. Davanti all’hotel Monte Croce si parcheggia gratuitamente e poi…si parte!
La strada forestale – sentiero 131 – è davvero comoda, e sempre ben battuta. Il bosco che attraversiamo è incantevole e la spruzzata di neve lo rende magico. Non ci accorgiamo nemmeno della leggera salita.
Dopo una decina di minuti ecco una chiesetta nascosta in mezzo ai pini e poi…sempre la catena di montagne imponente sulla nostra destra.
Proseguiamo per un’oretta ora il paesaggio cambia, si apre su larghi pascoli: siamo in un mare di neve, il cielo blu crea un contrasto incredibile ed ecco che in lontananza su un promontorio ci appare la Malga di Nemes, a quota 1950 metri, che si raggiunge dal passo in un’ora e mezza, soste fotografiche comprese, con un dislivello di circa 300 metri.
La vista davanti al rifugio è incredibile ecco le Dolomiti con la Cima Dodici la Croda Rossa e la cima Tre Scarperi. Raramente si gode di tanta bellezza e rimaniamo senza fiato!
Ora però è ora di gratificarci con qualcosa di delizioso: saremo monotoni, ma la nostra scelta cade ancora sui canederli e lo strudel di mele che ci viene servito su un letto di vaniglia caldo e per non farci mancare nulla prendiamo anche lo strudel di ricotta!
Rifocillati, approfittiamo del sole caldo e ci sistemiamo per una mezz’ora sulla terrazza, poi in tranquillità riprendiamo la via del ritorno non stancandoci di ammirare il paesaggio.
Ecco una casetta di legno che si staglia contro il cielo, poi un piccolo ponte che attraversiamo e le cataste di legna con sopra un cappello enorme di neve…. e piano piano piano torniamo al passo con gli occhi pieni di immagini che sicuramente non dimenticheremo più.
I masi del Gallo Rosso ci hanno già conquistati da tempo e così l’Aussermahrhof in Val Casies, laterale della Val Pusteria. Un nome tanto difficile da ricordare quanto indimenticabile dopo qualche giorno di vacanza qui. Sarà questo maso risalente al 1700, sarà la famiglia Taschler, saranno le colazioni incredibili o proprio un mix di tutto questo, ma stare qui in vacanza riempie il cuore e lo spirito. Sei gli appartamenti, da quattro a sette posti letto, ampi e spaziosi. Tutti con cucina e soggiorno, in modo tale da potersi organizzare anche in autonomia con i pasti e godere di un’ambiente familiare. Belli i soppalchi, i letti matrimoniali in legno massiccio, i letti a castello e autentiche chicche come le stanze qui sotto.
E poi c’è l’accoglienza dell’intera famiglia, che finché non la provi non ci credi. Così come le colazioni … da mille e una notte. Una grande percentuale di quello che c’è in tavola è di loro produzione: gli affettati (bresaola di manzo, speck e prosciutto affumicati), il pane, dolci e torte varie, formaggi (con il latte delle mucche del maso) e burro, yogurt naturale e alla frutta. E naturalmente c’è la possibilità di avere la frittata con le uova delle loro galline e lo speck. Che bontà! Prendetevi tutto il tempo che serve per provare questa meraviglia: succhi, sciroppi, marmellate (anche questi preparati in casa) e miele.
Una volta a settimana gli ospiti vengono invitati a preparare la ricotta, il pane integrale, o qualche specialità della cucina altoatesina. Un bel modo per conoscere la cultura del luogo e trascorrere un pomeriggio indimenticabile. Qui sotto vedete all’opera Christa e Theo, i nipoti di Teresa di 10 e 4 anni, mentre preparano il pane e la ricotta. Teresa ora non c’è più, ma rimarrà sempre nei nostri cuori.
E in quest’occasione alla sera si cena tutti insieme, con le specialità del maso, per finire in bellezza con un falò all’aperto attorno al quale si beve il vin brûlé, si mangia un dolce e si chiacchiera in allegria, mentre i bambini si divertono a slittare sulla neve.
Già, perché qui tutto parla di semplicità e di armonia, in un contesto contadino autentico. Si può andare a veder gli animali in stalla: le mucche, i vitelli, le pecore, le galline, i gattini… aiutando anche il fratello di Teresa, Alois, proprietario del maso, nella sua attività giornaliera. Ci sarà tempo per giocare all’aperto e per chiacchierare nella Stube in compagnia di nonna Elisabetta e di ascoltare l’altra nipote, Laura, mentre canta e suona la chitarra.
Al maso potrete poi acquistare anche i prodotti che vengono preparati dalla famiglia, sia durante la vacanza sia a casa, in modo da portare con voi ancora per un po’ la bontà e la genuinità di questo luogo. E poi c’è la Val Casies, con la sua bellezza incontaminata, che vi aspetta per passeggiate meravigliose.
Castel Pietra è un angolo di medioevo dove il tempo sembra essersi fermato. La sua importanza nel corso dei secoli deriva soprattutto dalla sua posizione strategica; qui infatti il fiume Adige formava una grande ansa e la Strada Imperiale passava nel punto più stretto della Vallagarina. Un possente muro che dal castello arrivava fino alla riva del fiume, bloccava il passaggio e solo dopo aver pagato il dazio si poteva passare dall’enorme portone che si trovava nel mezzo del muro. Nei secoli il castello ha subito bombardamenti e ruberie ma è giunto intatto e ben conservato fino ai nostri tempi grazie alle cure delle persone che lo hanno abitato. Il maniero è visite e organizza diverse attività ed eventi dedicati alle famiglie e non solo. Noi ci siamo stati per un bel pomeriggio in compagnia della Dama Ginevra e dei suoi racconti, ecco la nostra esperienza.
Ecco il calendario degli appuntamenti per il 2019 dedicati ai bambini:
<strong>7 in un colpo - Domenica 9 Febbraio</strong>
Ore 14.30 visita guidata al castello per grandi e piccini
Ore 15.30 lettura animata “La Dama racconta: “7 in un colpo” segue laboratorio creativo a tema
Costi:
Ingresso e Visita guidata: adulti 5,00€ – bambini 2,50€
Lettura e laboratorio: 5,00€ a bambino
Promozione per le famiglie: un biglietto di ingresso per adulti ridotto in caso di possesso della Card del Trentino dei bambini. Scaricala Gratuitamente, QUI!
Numero di partecipanti per l’attività di lettura/laboratorio: minimo 5 – massimo 30 bambini di età compresa tra i 5 e i 11 anni.
Per prenotazioni e informazioni:
Ginevra Gottardi 📞 347-3552964
📧 didattica@castelpietra.info
Le prenotazioni devono essere effettuate entro venerdì 7 febbraio
<b>Rosabianca e Rosarossa - 29 marzo</b>
Ore 14.30 visita guidata al castello per grandi e piccini
Ore 15.30 lettura animata La Dama racconta: “Rosabianca e Rosarossa” segue laboratorio creativo a tema
Costi:
Ingresso e Visita guidata: adulti 5,00€ – bambini 2,50€
Lettura e laboratorio: 5,00€ a bambino
Promozione per le famiglie: un biglietto di ingresso per adulti ridotto in caso di possesso della Card del Trentino dei bambini. Scaricala Gratuitamente, QUI!
Numero di partecipanti per l’attività di lettura/laboratorio: minimo 5 – massimo 30 bambini di età compresa tra i 5 e i 11 anni.
Per prenotazioni e informazioni:
Ginevra Gottardi 📞 347-3552964
📧 didattica@castelpietra.info
Le prenotazioni devono essere effettuate entro venerdì 27 marzo.
Ore 14.30 visita guidata al castello per grandi e piccini
Ore 15.30 lettura animata “La Dama racconta: “L’uccello d’oro” segue laboratorio creativo a tema
Per prenotazioni e informazioni:
Ginevra Gottardi 📞 347-3552964
📧 didattica@castelpietra.info
Info utile! Per un adulto accompagnatore di un bambino che possiede la CARD del Trentino dei Bambini (scaricabile gratuitamente QUI), ingresso ridotto per la visita guidata al castello.
A fine delle attività la Dama farà omaggio ai presenti di un segnalibro con le iniziali del nome del richiedente utilizzando la scrittura gotica. Per un adulto accompagnatore di un bambino che possiede la CARD del Trentino dei Bambini (scaricabile gratuitamente QUI), ingresso ridotto per la visita guidata al castello.