Uno dei simboli di Arco è sicuramente il suo castello, che si erge sulla rocca sovrastante il centro storico e che è ben visibile sia per chi proviene da nord che per chi proviene da sud offrendo un punto privilegiato per godersi uno splendido scorcio. Esiste tuttavia un altro posticino dove la vista è ancor più spettacolare e da cui si può ammirare in tutta la sua magnificenza il panorama sulla “Busa“, la piana che si apre attorno al corso del Sarca e arriva fino al Lago di Garda: questo punto è la croce dei Colodri, che sorge sulla sommità dei monte da cui prende il nome.

Il Colodri è noto agli appassionati di arrampicata per le sue pareti, ma grazie alla facile via ferrata potrete portarci anche i bambini in tutta sicurezza e con piena soddisfazione di tutta la famiglia. Noi ci siamo affidati a Mauro Girardi, guida alpina e fondatore di Mmove-into Nature, team con esperienza ventennale nel settore outdoor le cui attività sono particolarmente apprezzate anche dalle famiglie.
Il punto di ritrovo per l’escursione lungo la ferrata è ad Arco, ai piedi del Monte Colodri, versante est, presso la piscina in località Prabi (Ci siamo stati anche noi, leggi QUI). Arrivando da Trento e Rovereto si va verso il centro di Arco e si svolta a destra subito dopo aver oltrepassato il ponte sul Sarca. Da qui si prosegue per circa 1 chilometro fino ad arrivare alla piscina comunale. È proprio qui che si trova anche il quartier generale di Mmove e che potete lasciare la vostra auto.
Se avete già esperienza potete anche solo noleggiare il kit per ferrata, altrimenti l’appuntamento, da marzo a fine ottobre, è fissato per il giovedì pomeriggio alle ore 14 con la “Family Ferrata“: in questo caso avrete a vostra disposizione anche una guida alpina che vi accompagnerà per tutto il pomeriggio aiutandovi nella tecnica ma anche illustrando a tutta la famiglia le peculiarità del percorso e le regole di sicurezza.


Già perché la ferrata è talmente scenografica e coinvolgente che sarà quasi un peccato rendersi conto di essere già arrivati sulla sommità del Colodri… il panorama, quasi a 360°, che si aprirà di fronte ai vostri occhi spazia dalla valle del Sarca, alla rupe del Castello di Arco, al Monte Brione fino ad arrivare, naturalmente, al Lago di Garda con tutte le montagne che lo circondano.


Si scende a questo punto con una gradevole passeggiata verso la valle di Laghel, altra soleggiata località immersa negli uliveti, lungo la via del Calvario, una stradina lastricata dove sono visibili le stazioni della via Crucis e si prosegue verso il centro storico di Arco per fare infine ritorno al punto di partenza.
Le guide di Mmove propongono un calendario settimanale di attività, anche dedicate alla famiglia, tutte prenotabili anche online direttamente dal loro sito: il lunedì pomeriggio è dedicato al family climb, il giovedì alla family ferrata, ma ci sono anche il trekking fluviale lungo il Sarca, il canyoning e la canoa. Lo scopo è quello di offrire ai bambini una giornata all’insegna dell’avventura e di avvicinare le famiglie a nuovi modi di vivere la natura, con rispetto e nuovo entusiasmo.
A riprova di quanto bambini e famiglia siano importanti nel progetto di Mmove, non possiamo non nominare i loro apprezzatissimi e sempre fully booked camp estivi all’insegna dello sport, della natura, dello spirito di gruppo e della qualità delle attività offerte, ogni giorno diverse e sempre interessanti e stimolanti. Tutti gli Adventure Camp (divisi per età: 8-10 e 11-14 anni) di Mmove culminano nella notte in tenda, il momento più atteso da tutti i bambini e ragazzi.
Per prenotazioni e informazioni sulle attività contattate Mauro ed il suo team MMOVE ai seguenti indirizzi:
📞334 2193862
📧 info@mmove.net
🌐 www.mmove.net






























La canaletta vi accompagnerà lungo tutta la prima parte del percorso, quindi impossibile perdere il sentiero! Poco dopo si apre un bellissimo panorama sulla valle, con le mucche al pascolo.


Il suono dell’acqua vi cullerà e sul sentiero noi abbiamo incontrato poche persone, quasi un sogno se consideriamo questo weekend di luglio.
Se volete vedere un posticino davvero suggestivo, proseguite e oltrepassate i due ponti salendo qualche centinaio di metri, nascoste tra le rocce tante cascatelle che formano una piscinetta naturale dai colori cristallini, posto perfetto per un picnic.












Al Sailing Du Lac troverete la possibilità di noleggiare tutta l’attrezzatura (se avete già familiarità con questo sport e sapete cavarvela da soli), ma anche istruttori preparati e competenti che vi faranno conoscere le tecniche di base di questo sport e le regole fondamentali per poterlo praticare in sicurezza.
Indossata la muta (eh già, quel giorno il tempo non era dei migliori purtroppo…) ed il giubbotto salvagente abbiamo potuto mettere subito in acqua le nostre tavole: il Sailing Du Lac ha infatti accesso diretto al lago da una delle pittoresche insenature che caratterizzano il lungolago. Si rimane in ginocchio sulla tavola e si pagaia passando sotto il ponticello pedonale fino a sbucare in un piccolo golfo che si apre poi sulle acque del lago.

Del resto pare che, come suggerito dagli istruttori stessi, il modo migliore per imparare ad utilizzare il SUP sia proprio fare pratica. Non servono tante lezioni teoriche e già dopo un’ora o due di corso si è pronti per fare una prima uscita in autonomia, l’importante è non scordare mai le regole sulla sicurezza, per sé stessi e gli altri.
Ci siamo divertite ed abbiamo fatto due belle ore di esercizio muscolare! E come purtroppo sempre succede, quando finalmente ci siamo sentite più sicure e sciolte nello stare in piedi e pagaiare senza il chiodo fisso di poter cadere in acqua, era ora di rientrare alla base!





