Author - Annalisa

Climbing alla Family San Martino

La falesia di San Martino, ad Arco, è adatta sia ai principianti sia a chi ha già un po’ di dimestichezza nelle salite in parete. Inoltre è perfetta per chi è alla ricerca di un posto comodo da raggiungere e desidera trascorrere una bella giornata in compagnia di tutta la famiglia.

COME ARRIVARE

Provenendo da Trento, prima di arrivare alla rotatoria che porta sulla circonvallazione, appena superato il ristorante Aurora (sulla sinistra), si svolta in via Alessandro Volta e si lascia l’auto nei primi parcheggi a destra. Da qui si raggiunge a piedi la falesia in circa 15 minuti: nelle vicinanze della parete non sono presenti parcheggi e le strade di accesso in alcuni punti sono davvero molto strette.

LA FALESIA

La parete si intravede già dalla strada ed è suddivisa in due settori, entrambi con ancoraggi ravvicinati, perfetti per i piccoli climbers.

Il settore Kids si sviluppa su una placca inclinata dedicata ai personaggi di Ice Age ed ospita 9 linee di grado da 3a a 4b.

Il settore Junior, è invece una parte verticale, stavolta ispirata alla storia di Harry Potter: 8 le linee,  con grado da 4c a 6b.Intorno alle pareti non ci sono spazi verdi, anzi, è tutto particolarmente stretto, ma poco sopra al settore Junior è stata ricavata una piccola terrazza panoramica con vista spettacolare sulla città di Arco. Oltre al panorama, la particolarità di questo terrazzino è che permette, per una volta, di osservare dall’alto chi arrampica.

E’ bene tener presente che questa falesia è esposta a sud ed è quindi particolarmente soleggiata durante tutto il giorno. Il nostro consiglio, per questo motivo, è quello di evitare le ore centrali del giorno, a partire già dai primi caldi. Se poi in famiglia ci sono adulti con un po’ di esperienza, proseguendo lungo la strada in leggera salita che si snoda tra gli uliveti, si arriva in pochi minuti alla più nota Falesia Policromuro.  Qui le vie sono ben 160, dal 4a al 9a+: non c’è che l’imbarazzo della scelta.

ALTRE COSE DA FARE NEI DINTORNI

Se ti piace arrampicare, abbiamo raccolto le migliori esperienze da poter fare con i bambini in una miniguida dedicata. La trovi QUI

 

Lago di Ledro: Madonnina di Besta

Per ammirare il lago di Ledro da una prospettiva diversa, imperdibile è la passeggiata fino alla statua della Madonnina di Besta. Questo lago, oltre ad essere tra i più limpidi del Trentino, è noto per il ritrovamento delle palafitte, risalenti all’età del Bronzo. Tuttavia ci sono anche tantissime passeggiate ed escursioni per tutti i gusti da fare nei dintorni. Questa vale sicuramente lo sforzo per il bellissimo panorama che offre una volta giunti a destinazione.


Visto dall’alto, infatti, questo lago diventa ancora più suggestivo, con la sua corona di montagne coperte di verdissimi alberi che si specchia nell’acqua. La passeggiata non è eccessivamente lunga ed è adatta anche ai bambini: in poco meno di un’ora si arriva al punto panoramico dove è posta la statua della madonnina.

VERSO LA MADONNINA

Si lascia la macchina in prossimità del Museo delle Palafitte. Si sale sul versante opposto della strada, seguendo per via dei Colli, dove troverete anche i segnavia con le indicazioni per la Madonnina. Il primo tratto è in salita su strada asfaltata, ma poco trafficata. Il sentiero vero e proprio inizia circa a metà percorso, nei pressi di una casetta di legno: anche qui, seguite le indicazioni. Si cammina un’altra ventina di minuti nel bosco fino a quando  si ricomincia ad intravedere il lago. L’ultimo tratto richiede un po’ di attenzione in più, specie se avete bambini piccoli, perché, pur essendo stata migliorata la sicurezza (presenti parapetti e cordini in acciaio), il sentiero, con fondo roccioso, è abbastanza ripido ed esposto. Tuttavia la vista che si gode da quassù è veramente favolosa.

Dopo qualche foto di rito ed essersi riempiti gli occhi di tanta bellezza, si rientra lungo la stessa strada dell’andata. Per terminare la giornata si può fermarsi alla vicina spiaggia di Besta: qui vi aspetta un ampio parco con zone ombrose e una spiaggia di ghiaia con acqua limpidissima. Non mancano nemmeno un bel parco giochi attrezzato, campi da gioco e un bar con posti a sedere anche all’aperto, per le necessità di tutta la famiglia.

PERCORSO ALTERNATIVO

Se volete fare un giro più impegnativo potete partire dalla località Mezzolago e compiere un giro ad anello di un paio d’ore: inizialmente si sale nel bosco e poi si prosegue fino alla Madonnina (un’ora), dopodiché si scende a Molina e si rientra costeggiando il lago.

🌍 LUOGO: Lago di Ledro
📍PARTENZA: Molina di Ledro ( 650 m slm)
📍ARRIVO: Madonnina di Besta (punto panoramico)
⛰️ ALTITUDINE: m 950
🚶🏻‍♂️DISTANZA: 3,5 km
⏱️ DURATA: 2 ore
⬆️ DISLIVELLO: 300 m
⚠️ PASSEGGINO: zaino o marsupio
🏡PUNTI DI RISTORO: Bar Besta (spiaggia di Besta)

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Escursioni in alta quota ed esperienze per adulti:

Malga Paludei in Val di Pejo

Quella di oggi è un’escursione con paesaggi da cartolina in val di Pejo! Parte del percorso non ci è nuovo, siamo stati in occasione della salita al lago Pian Palù (leggi qui), oggi però vogliamo proseguire e salire verso Malga Paludei (2106 metri di altitudine). Dal parcheggio alla malga sono circa 500 metri di dislivello, per percorrere l’intero giro ad anello di 11 chilometri impiegherete circa 4 ore (escluse le soste), non adatto ai passeggini.

Prima delle 10 è possibile arrivare fino al parcheggio pagando un ticket, altrimenti si lascia l’auto a Pejo Fonti, nel parcheggio Val del Monte, ben segnalato e visibile sulla curva all’imbocco della strada per il Fontanino. Qui si acquistano sia il ticket del parcheggio che quello per la navetta, entrambi con validità giornaliera. Il bus parte dietro la biglietteria, è attivo dalle 10 alle 18 tutti i giorni dal 25 giugno al 4 settembre 2022 e ferma anche a Malga Frattasecca, dove si fanno i trekking con i lama e si mangia benissimo.

Attraversiamo il ponte e iniziamo la nostra escursione che sale in maniera graduale e piacevole fino al lago e malga Pian Palù, fino a qui si impiega circa 30 minuti. Un tratto semplice con una breve salita su comoda strada sterrata che permette di alzarsi un po’ di quota. Impossibile non fermarsi ad ammirare le sfumature che regala il lago, davvero impressionante!

Dopo una breve solta a malga Palù, si seguono le indicazioni per malga Paludei, il sentiero diventa più stretto e si sale in maniera costante tra sassi e radici, seguendo in parte il letto del torrente Noce. L’ultimo tratto è molto ripido ma ne varrà la pena, il paesaggio è meraviglioso! Ci si trova immersi nel Parco Naturale dello Stelvio, così selvaggio e incontaminato. Che incanto!

La malga non fa servizio di ristorazione, quindi ci deve attrezzare per un pic nic con vista! Si prosegue verso malga Giumella che permette di abbassarsi di quota su una comoda strada forestale vista lago, stupendi i suoi colori cristallini. Dopo un saluto alle mucche, si continua a scendere verso rifugio Fontanino, concludendo così il giro ad anello. Tornati al parcheggio, non dimenticate di assaggiare l’acqua ferruginosa del fontanino di Pejo! Panorami difficili da dimenticare, un’escursione di un’intera giornata che merita davvero!

 

Rifugio Tuckett, nel cuore del Brenta!

La nostra escursione di oggi ha come meta il Rifugio Tuckett! Vi ritroverete circondati da rocce, massi, sassi e una vista magnifica. Il rifugio l’estate è molto frequentato, ma si sa che i posti belli vogliono vederli tutti! Se volete un piccolo consiglio vi suggeriamo di aspettare la fine dell’estate per trovarlo meno affollato.

Una volta lasciata la macchina al parcheggio Grostè di Campo Carlo Magno in Val Rendena (raggiungibile in circa 1 ore e 20 minuti da Trento), prendete la cabinovia Grostè (1° e 2° tronco) e arrivate al Rifugio Stoppani, da dove inizia il sentiero per il Rifugio Tuckett. L’escursione, lungo un itinerario caratterizzato principalmente da tratti pianeggianti alternati a saliscendi con leggero dislivello, è veramente emozionante per la bellezza del paesaggio che vi circonda dove si stagliano le vette dolomitiche con tutta la loro imponente bellezza.

Il percorso è di media difficoltà per bambini abituati a camminare e, vista la prevalente presenza di sassi e rocce lungo il sentiero SAT 316, vi consiglio l’utilizzo degli scarponi da montagna. Tempo un’ora e tre quarti e vi ritroverete ad ammirare un panorama da sogno. Il Brenta è conosciuto anche per le nuvole che arrivano improvvisamente e cambiano notevolmente la temperatura quindi indispensabile avere con sé giacca e un poncho per la pioggia.iltrentinodeibambini-panorama-rifugio-TuckettNovità di quest’anno è la sedia panoramica, impossibile non fermarsi a fare una foto ricordo con la Bocca di Tuckett alle spalle. Una volta arrivati al rifugio potete decidere di fermarvi per un bel pranzetto o proseguire fino a raggiungere il Rifugio Brentei, calcolate un’altra ora e quaranta, anche questo percorso presenta un dislivello accessibile con alcuni brevi tratti esposti. Noi abbiamo optato per la prima idea e le nostre fatiche sono state ripagate, oltre che da uno splendido panorama, anche da un piatto a base di costine, formaggio fuso, crauti e fagioli! Al rifugio potrete trovare anche panini imbottiti.
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L’itinerario complessivo (andata e ritorno) per l’escursione al rifugio Tuckett ha un tempo di percorrenza di circa 5 ore (tornando da Passo Grostè). Se decidete di farlo in giornata, oltre ad avere un buon allenamento e bambini abituati alla montagna, dovete tener presente che la cabinovia Grostè chiude alle ore 17, quindi vi consigliamo di partir presto per l’escursione, così da poter godere dell’esperienza in tutta tranquillità. Costi e orari della cabinovia, clicca qui

In alternativa, come abbiamo fatto noi, potrete scendere seguendo le indicazioni per Rifugio Casinei e le cascate di Vallesinella, il dislivello completamente in discesa di circa 1000 metri, ma passare dalle cascate sarà suggestivo, noi c’eravamo già stati. L’escursione dalla cabinovia Grostè al parcheggio Vallesinella ha una durata di 4 ore e 30 minuti (escluse le pause).

 

Arrivati al parcheggio di Vallesinella troverete un bus navetta ( Grostè Express) che vi riporterà al parcheggio. Prezzi e info qui

 

Il Bosco Nascosto di Daiano

Una passeggiata ad anello, ideale per le mezze stagioni, a Daiano, in Val di Fiemme. Stiamo parlando de “Il Bosco Nascosto“, sentiero tematico dedicato alla foresta e agli animali che la abitano. Tutto il percorso non è praticabile con il passeggino.

Potrete scegliere se seguire la traccia rossa, cioè il percorso breve, oppure continuare attraverso la traccia blu, più lunga. Quest’ultima vi permetterà di passare a tre quarti di percorso (quindi perfetto per pranzo o merenda) dal famoso Tito Speck, con le sue specialità a base di carne. Tanto divertimento per i bambini grazie al parco giochi esterno, i cavalli da accarezzare, il piccolo stagno che racconta il ciclo vitale delle rane…

Il tempo di percorrenza è di un’ora per la versione breve, un buon paio di ore per quella lunga. Per raggiungere l’avvio del percorso dovete superare tutto il paese di Daiano e salire verso la località Ganzaie fino al parcheggio.

Le installazioni che troverete lungo il percorso vi immergeranno a conoscere il mondo della natura e della fauna del posto: i vostri piccoli potranno capire come riconoscere la sagoma di un cervo, di una lepre, di un orso, conoscere come si muovono, le loro impronte, le caratteristiche e curiosità…

TAPPA DOPO TAPPA.

Speciali installazioni: il cannocchiale, le api operaie, la casa del folletto custode e, per ultimo, il grande gallo cedrone in legno permettono di soffermarsi con grande curiosità.

Il percorso blu permette fare una piccola deviazione per il sentiero avventuroso, facilmente riconoscibile da un uccellino giallo attaccato al tronco dell’albero, che si inoltra nel bosco con divertenti saliscendi e sentieri tra gli alberi. Importante prestare grande attenzione: potreste incontrare l’omino della palude!

Se vorrete pranzare al sacco avrete l’imbarazzo della scelta, lungo il percorso sono numerose le panchine e tavoli, oppure approfittare del grande prato al parcheggio. Una cose è certa, i bei panorami non mancano.

Per maggiori informazioni:
📞 0462 241111

Altre proposte in Val di Fiemme in estate le trovate QUI.

Val Fiscalina, al rifugio Fondovalle

La val Pusteria è una montagna a misura di famiglia, permette semplici escursioni alla portata anche dei più pigretti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ve ne suggeriamo una ideale per piccoli camminatori che iniziano ad appassionarsi alla montagna, questa semplice passeggiata è percorribile anche con il passeggino da trekking senza alcuna difficoltà. Per tutto il giorno sarete circondati da cime maestose in un paesaggio incantevole. Ci siamo stati anche in inverno, leggi qui.

La val Fiscalina si trova nella meravigliosa Alta Pusteria, circa 2 ore e 30 da Trento. Passato il paese di San Candido, seguite le indicazioni per Sesto Pusteria e la val Fiscalina. Raggiunto l’abitato di Moso (Moos) avrete due possibilità: lasciare la macchina nell’ampio parcheggio gratuito che troverete lungo la strada (se siete con il camper ci sono 5 posti assegnati e sarà l’unica possibilità di parcheggio) oppure continuate in direzione del parcheggio a pagamento di Piano Fiscalina.

LA PASSEGGIATA.

Vi consigliamo la prima opzione, di lasciare la macchina a Moso perché il tratto nel bosco per arrivare al secondo parcheggio è davvero bellissimo, quasi migliore di tutta la passeggiata. Seguite il segnavia 102 e iniziate a salire dolcemente per una strada sterrata che in poco tempo vi farà entrare in un bosco di abeti molto suggestivo, sembra quasi di immergersi in una fiaba.

Tante le casette in legno che caratterizzano il paesaggio, alcune hanno anche dei piccoli pini che crescono sul tetto, il mistero della natura! E non dimenticatevi la raccolta dei lamponi, ci sono piante e piante che vi regaleranno gustosi spuntini!

Dopo circa 30 minuti si arriva al secondo parcheggio, si continua per la strada sterrata che accompagna tra ampi prati e cime maestose, davanti a voi le Dolomiti di Sesto, che meraviglia!

RIfUGIO FONDOVALLE

Con un dislivello impercettibile si cammina poco più di quaranta minuti per arrivare al rifugio Fondovalle. Avrete la possibilità di mangiare al rifugio o usufruire delle panchine nel parco per un pic-nic.

Lo spazio gioco del rifugio non è molto ampio ma è davvero a misura di bambino, troverete: il cavallo con carretto in legno, un castello con sabbiera, il tappeto elastico, l’escavatore (!!) e numerosi giochi a molla. Non andate via prima di aver salutato i coniglietti.

Altre escursioni

Da qui per i più allenati si potrebbe proseguire in direzione rifugio Comici (circa 2 ore di cammino) o al rifugio Locatelli alle Tre cime di Lavaredo (2 ore e 40 minuti), seguendo l’Alta Via delle Dolomiti.

Si rientra dallo stesso percorso, arrivati al parcheggio vi suggeriamo di fermarvi a fare merenda alla Luis Alm, un posticino in vero stile altoatesino, la torta al grano saraceno è davvero top!

 

 

Scoprite la guida completa sulla Val Pusteria QUI.

 

Il Regno del Gigante Baranci

Il Monte Baranci sovrasta e protegge l’incantato borgo di San Candido in Alta Val Pusteria. Potremmo chiamarla la montagna a misura di famiglie, ogni angolo offre opportunità di gioco e relax che non vorranno farvi andare via. Per raggiungere la cima si prende la seggiovia (apertura estiva indicativamente da fine maggio ad inizio ottobre) che in pochi minuti conduce ad un’altezza di 1493 metri. Vi consiglio di fare solo il biglietto di andata perché per il ritorno non potete perdervi il fun bob: uno slittino su rotaia che vi riporterà a valle per 1,7 chilometri tra divertimento e adrenalina.

Ecco cosa troverete arrivati a monte della seggiovia:

La passeggiata nel Regno del Gigante, il parco avventura Parcours degli Gnomi (a pagamento), la pista da tubing per scivolare con i gommoni (a pagamento), i due grandi tappeti elastici con vista panoramica, due piste di biglie in legno, il meraviglioso Villaggio degli Gnomi, i laghetti a forma di piedi del Gigante, il fun bob per scendere a valle (montagne russe) e il Rifugio del Gigante del Baranci. 

Ma andiamo in ordine perché vogliamo raccontarvi che giornata speciale potrete passare sul Monte Baranci. La passeggiata nel Regno del Gigante è un semplice percorso ad anello di un’oretta, è possibile percorrerla sia con il passeggino che a piedi seguendo le indicazioni corrette.

Installazioni originali, curiose a volte esilaranti: utensili, posate, occhiali, spazzolino, i suoi simpatici mezzi di trasporto, il carretto, la botte e il suo nasone con i suoi profumi preferiti che potrete annusare e indovinare anche voi. Tantissime le panchine che vi permetteranno soste per riposare e ammirare lo splendido paesaggio.

Il parco di arrampicata “Parcours degli Gnomi” (a pagamento). Si tratta di un piccolo parco avventura, adatto anche ai bambini più piccoli (sotto i 12 anni si entra comunque solo accompagnati). Divertimento tra carrucole, ponti tibetani e corde da scalare.

Le due piste in legno per le palline è un must che spesso si trova nelle aree gioco in montagna. Queste sono proprio divertenti e ricche di evoluzioni e ostacoli, vedrete che i bambini non si stuferanno di veder percorrere la propria pallina a tutta velocità. Piccolo consiglio: acquistata la pallina al prezzo di 2 euro, scriveteci sopra il vostro nome o un segno di riconoscimento così da non perderla lungo le discese mescolandosi con quelle degli altri.

Davvero eccezionale il villaggio degli gnomi, un vero e proprio borgo, costruito interamente in legno dove troverete una chiesa, la posta, il mulino, le casette con i giochi e il castello, davvero un villaggio a tutti gli effetti.

Sotto il villaggio non passano inosservati i due laghetti con una forma insolita: sono i piedi del gigante. Non dimenticate costume e asciugamano, i bambini non resisteranno ad immergersi anche se l’acqua è bella fresca. Mentre i bambini sono impegnati a giocare i genitori possono rilassarsi sulle comodissime sdraio in legno!

C’è la possibilità di fermarsi a mangiare presso il rifugio del Gigante Baranci. Qui potete scegliere di usufruire del self-service o del ristorante.

Se scegliete il self-service vi possiamo dire che ci siamo trovati molto bene, avrete una scelta infinita (pizza con impasto classico o anche al carbone vegetale, primi, secondi, piatti unici, dolci) porzioni abbondanti e i prezzi corretti. Le sale del rifugio sono curate nei particolari, in perfetto stile altoatesino.

Fuori dal rifugio, tappeti elastici e piccolo parco giochi con una vista davvero unica.

Fun Bob sul Monte Baranci

Terminata la vostra giornata di divertimento sul Monte Baranci ecco la chicca di cui vi abbiamo parlato all’inizio. Per scendere a valle avete tre modi: una semplice passeggiata tra boschi e prati (un’oretta circa di cammino), prendere nuovamente la seggiovia, oppure (opzione super consigliata) sfrecciare a bordo del fantastico fun bob! Lungo 1736 metri con un dislivello di 314 metri, è un’emozionante corsa sulla montagna con il vento che accarezza e prati verdissimi a fare da cornice.

Il bello è che potete decidere voi la velocità di marcia (velocità massima 40 km/h), facendo sempre molta attenzione a rispettare la segnaletica ed il regolamento onde evitare spiacevoli incidenti. Immaginiamo che i ragazzini più spericolati tenderanno a frenare il meno possibile, ma i genitori con bimbi piccoli potranno invece scendere con tutta calma e godersi lo spettacolo panoramico che questo angolo di valle offre ai loro occhi!

Se decidete di scendere con il fun bob, tenete presente che ci saranno delle code, consiglio, un’oretta prima di scendere a valle andate a pagare e prenotare la discesa così potrete continuate a godervi il villaggio senza accorgervi dell’attesa.

Un assaggio del “Funbob”?! Guardate il nostro video!

Il bob è un’attività adatta sia agli adulti che ai bambini. Per bambini è obbligatorio portare con sé la carta d’identità!

Informazioni utili:

Apertura estiva indicativamente da fine maggio a inizio ottobre, per orari sempre aggiornati cliccate QUI. Oltre al prezzo per la salita con la seggiovia che va pagato per ogni risalita. Ci sono diverse opzioni anche combinate con il fun bob, scopritele QUI.

Per maggiori informazioni: tel. 0474 913 156

Se vi trovate in Val Pusteria con il camper vi consigliamo di sostare a Prato Drava. Trovi tante altre aree sosta e campeggi QUI.

 

Scoprite la guida completa sulla Val Pusteria QUI.

 

Tra i cavalli alla Meranerhütte

La zona di Merano 2000 regala numerose passeggiate, vi avevamo fatto conoscere le malghe Maiser e Moschwald. Oggi vi portiamo alla bellissima Meranerhütte, si arriva con una passeggiata ideale per tutti: con la mountain bike, con il passeggino da trekking per i più piccoli ed è una gita ideale da fare anche con i nonni.

Dalla superstrada (Mebo) che porta a Merano si prende l’indicazione per Avelengo di Sopra fino a raggiungere l’ampio parcheggio di Falzeben dove si può lasciare la macchina (4 euro per l’intera giornata). A fianco degli impianti della cabinovia parte il sentiero che in 1.30 minuti vi porterà fino alla Meranerhutte, a 1960 metri di altitudine. La strada entra nel bosco e sale fino al rifugio Zuegg, ideale per una piccola sosta, ma vi consigliamo di continuare
…il paesaggio che vi aspetterà è davvero da cartolina, in autunno gli alberi  prendono delle sfumature che appaiono come una vera e propria tavolozza di caldi colori.  in estate invece vi aspettano verdi prati e simpatiche mucche al pascolo.

Ci lasciamo il rifugio alle spalle ed entriamo nel bosco, ci aspettano venti minuti di strada in  leggera salita per poi diventare pianeggiante e in discesa.

Prima di godervi il pranzo, passerete davanti alla Kirchsteigher Alm dove ci siamo ripromessi di tornarci perchè da fuori ci ha fatto una bella impressione.

Ed eccoci arrivati alla nostra meta, il Rifugio Merano ( Meranerhütte) con una grande terrazza panoramica dove ammirare l’immensa vallata.

Poco prima di arrivare siamo rimasti colpiti dai tanti (ma davvero tanti 🙂 ) cavalli liberi che ci hanno “accolto” alle porte del rifugio facendosi accarezzare e fotografare.

Vi consigliamo di prenotare al  0473.279405, perché il fine settimana è spesso affollato. La prenotazione vale solo per l’interno, per pranzare in terrazzo bisogna invece armarsi di pazienza. Bella chicca da scoprire: un mobile con numerosi giochi in scatola per bambini e per ragazzi, ottima soluzione per le giornate più fresche.

Abbiamo provato diversi piatti: maccheroni alla pastora, gnocchi all’ortica, i canederli e l’immancabile uova patate e speck. Solo a scriverlo mi torna l’acquolina in bocca. Lascio qualche foto perché, si sa, anche l’occhio vuole la sua parte.

Sotto la terrazza troverete un piccolo parco giochi per i più piccoli con vista spettacolare 🙂
Per il rientro potete ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata, oppure è possibile fare un giro ad anello leggermente più lungo (ma di poco):  ritornando fino alla Kirchsteigher Alm salite per 20 minuti fino alla Waidmann Alm per poi scendere in un’oretta al parcheggio.
Info utili: se decidete di percorrere questo sentiero con  un e-bike, sulla terrazza di questa malga è a disposizione la colonnina che vi permetterà di ricaricarla.

Lagolo: 365 giorni al lago

Il laghetto di Lagolo è un piccolissimo specchio d’acqua di origine alpina, situato nella Valle dei Laghi. Una piccola oasi capace di regalare piacevoli ore di svago in tutte le stagioni dell’anno.

COME ARRIVARE

Per raggiungere Lagolo da Trento seguite la strada per il Monte Bondone. Oltrepassate le Viote e proseguite per altri dieci chilometri, fino a raggiungere la frazione di Lagolo. In alternativa, dalla Valle dei Laghi, seguite sempre la strada per il Monte Bondone, passando questa volta per Lasino, in val di Cavedine.

UN LAGO PER TUTTE LE STAGIONI

Il lago di Lagolo si trova a 950 metri di altitudine, è di dimensioni ridotte e le sue sponde sono circondate da prati verdi. Come abbiamo già detto è un lago che offre tanto durante tutto l’anno: se durante l’estate si vuole scappare dal caldo della città e farsi una nuotata rinfrescante è la meta ideale. In autunno  il paesaggio si tinge di arancione e giallo regalando scorci davvero unici: è il momento ideale per fare una bella passeggiata in quota. In inverno la superficie del lago gela: è quindi possibile pattinare sul ghiaccio, circondati da un incantevole paesaggio. In primavera poi, con lo sbocciare dei fiori e i primi caldi, perché non rilassarsi al sole sulle verdi sponde del lago?

LAGOLO: IL PIÙ PICCOLO LAGO BALNEABILE

Questo è il più piccolo lago balneabile del Trentino. I più allenati riescono a nuotare da una riva all’altra senza grande difficoltà. Non possiamo dire che l’acqua sia calda, ma nelle giornate calde le sue acque belle fresche risultano davvero piacevoli e rigeneranti.

SERVIZI

Sulla “spiaggia” troviamo un bar “itinerante”, campo da pallavolo e un bel prato per giocare a pallone, a racchettoni o per sdraiarsi a prendere il sole.  Il parcheggio è appena sopra il lago, ampio e gratuito. Il lago è a misura di bambino, in prossimità della riva è stato costruito un pontile che fa un po’ da paratia per non andare troppo al largo . Per i più grandicelli invece è un ottimo trampolino per tuffi.

LA PASSEGGIATA INTORNO AL LAGO

Per chi lo desidera, si può fare una passeggiata tutt’intorno. Bastano venti minuti per fare tutto il giro. A metà camminata circa si trova un bar e, poco più avanti, un grazioso parco giochi dove poter far divertire i vostri bambini. L’intero percorso è percorribile anche con il passeggino.

Il lago di Lagolo dista solo 15 minuti dalle Viote del Bondone. Perché  quindi non pensare di fare una bella passeggiata in quota e poi, sulla strada del ritorno, un tuffo rigenerante?

NEI DINTORNI

Perché non approfondire la conoscenza della Val di Cavedine? Abbiamo scritto una mini-guida per aiutarvi, la trovate QUI

Per maggiori informazioni potete consultare anche il sito di APT GardaDolomiti QUI

Cascate del Corondoler sul Baldo

L’escursione di oggi è una semplice passeggiata perfetta per le giornate molto calde, perché vi permetterà di rimanere prevalentemente nel bosco. Un altro punto a favore è il dislivello, praticamente nullo, circa 100 metri.  Interessante escursione anche per i bambini più pigri ma che cercano una giornata all’insegna dell’avventura. Non accessibile con i passeggini.

Si  lascia la macchina al Rifugio Monte Baldo circa 30 minuti di auto da Ala (strada un po’ tortuosa) o se preferite c’è la possibilità di salire da Mori passando da Brentonico (un po’ più lunga, ma agevole). Non ci sono ancora indicazioni per quest’escursione, ma il proprietario del rifugio è stato molto disponibile nel mostrarci la partenza che si trova proprio davanti al parcheggio. Oltrepassata la stanga, si imbocca subito il sentiero sulla sinistra che vi farà camminare sopra la canaletta di cemento che trasporta l’acqua della sorgente del Corondoler. La canaletta vi accompagnerà lungo tutta la prima parte del percorso, quindi impossibile perdere il sentiero! Poco dopo si apre un bellissimo panorama sulla valle, con le mucche al pascolo.

Ecco la prima cascata, purtroppo per via della siccità c’è pochissima acqua che scende, ma il sentiero è talmente suggestivo che non importa: troverete dopo poco una scaletta in ferro ben assicurata alla roccia dove scendere (tutto molto semplice anche per i più piccoli!). Il suono dell’acqua vi cullerà e sul sentiero noi abbiamo incontrato poche persone, quasi un sogno se consideriamo questo weekend di luglio. Se volete vedere un posticino davvero suggestivo, proseguite e oltrepassate i due ponti salendo qualche centinaio di metri, nascoste tra le rocce tante cascatelle che formano una piscinetta naturale dai colori cristallini, posto perfetto per un picnic.

Si torna per poco sulla via dell’andata e si prende il sentiero a destra che si trova subito dopo il ponte (controllate il segnavia rosso sull’albero), lungo la discesa troverete diversi cancelli che si possono aprire in autonomia (ricordatevi di chiuderli!). Ci si abbassa un po’ di quota e il panorama cambia, regalando immensi prati che portano fino a Pian della Cenere e la sua malga.

Da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Monte Baldo che in venti minuti riporta al punto di partenza. Per fare tutto il giro ad anello si impiega circa 2 ore e mezza.

Come abbiamo detto nell’articolo nei periodi di siccità non è possibile ammirare le cascate nel pieno del loro lavoro, ma vi assicuriamo che questo giro ad anello merita per i panorami e permette di godersi una mezza giornata di silenzio rigenerante!

NEI DINTORNI