Author - Silvia

Archeologia sul Monte San Martino

Se avete voglia di fare una bella camminata, ammirare ciò che la natura offre e scoprire anche i resti di alcune antiche costruzioni, dovete salire sul Monte di San Martino. La camminata parte dalla piazza di Lundo, dove si può lasciare la macchina al parcheggio di fronte al parco giochi per poi imboccare a piedi la strada sterrata che attraversa i prati (basta seguire le indicazioni per “Malga Vigo”).
Dopo un paio di chilometri si arriva ad un punto panoramico dal quale si può ammirare la vallata sottostante e la bellezza dei contrasti cromatici della natura: l’azzurro intenso del cielo, il candore delle nuvole, il verde intenso dei boschi e quello brillante dei campi e degli alberi.
A questo punto inizia una ripida salita su strada lastricata. Non lasciatevi scoraggiare: la fatica verrà ripagata una volta in cima.
Proseguendo vedrete un grande prato sulla sinistra, a quel punto dovrete imboccare il sentiero che svolta a destra, seguendo le indicazioni per il Monte di San Martino.
Dopo una decina di minuti di camminata nel bosco si arriva a due grossi massi granitici che evidenziano l’ingresso all’area archeologica.
Tanto verde e vista panoramica sulla valle accompagnano i resti delle antiche fortificazioni:  questo sito archeologico costituisce infatti una delle più importanti ed antiche testimonianze fortificate delle Alpi. Ci troviamo su uno sperone di roccia a cavallo tra l’Alto Garda e le Giudicarie, dove sorgono quelli che sono i resti di un insediamento ampio più di 15.000 mq, predisposto dai Romani per fermare le incursioni dei “barbari”.   Questo luogo uscito dal passato è rimasto sepolto dalla vegetazione fino a pochissimi anni fa, quando grazie ad un progetto di recupero è stato riportato alla luce. Tra i resti meglio conservati, quelli della chiesetta dedicata a San Martino, risalente ad un periodo successivo, probabilmente di epoca carolingia o longobarda.
Una volta visitata l’area, scattate le dovute foto e ammirato il panorama potete tornare dalla stessa strada dalla quale siete saliti.
Noi abbiamo provato a fare la camminata con il passeggino, ma decisamente meglio uno zaino o un marsupio con i bambini più piccoli:  la strada infatti inizialmente è una forestale, ma l’ultimo tratto è proprio un sentiero in mezzo al bosco (abbiamo dovuto parcheggiare il passeggino dietro un albero)!
La camminata andata e ritorno è lunga circa sette chilometri, con un dislivello di trecento metri. La salita è impegnativa, ma con la giusta dose di motivazione e un po’ di allenamento nelle gambe nulla vi fermerà. Alla fine della nostra escursione, per vivere questo posto al meglio, ci siamo portati l’occorrente per un bel picnic, che abbiamo gustato comodamente al parco giochi di Lundo.
INFO UTILI

🌍 LUOGO: Lomaso
📍 PARTENZA: Lundo
📍 ARRIVO: Sito Archeologico Monte San Martino
⛰️ ALTITUDINE: m 800
🚶🏻‍♂️ DISTANZA: 7 km
⏱️ DURATA: 3 ore  (andata e ritorno)
⬆️DISLIVELLO: 300 metri
⚠️ PASSEGGINO: zaino o marsupio

Per eventuali ulteriori informazioni:
Garda Dolomiti APT
Via C. Battisti, 74 – 38077 Comano Terme (TN)
Tel: 0465 702626
email: info@comanodolomiti.it
Nei pressi potete trovare:

Dove soggiornare: Hotel Miravalle, San Lorenzo in Banale

Ca De Mel: dalle api al miele

A chi non piace il miele? Ma cosa ne dite di conoscere qualcosina in più riguardo il fantastico mondo delle api? Noi abbiamo avuto la fortuna di visitare “Ca’ de Mel” assieme a Cristiano (proprietario e gestore) e poter così vedere da vicino queste piccole lavoratrici, nonché assaggiare il loro delizioso miele. Ca’ de Mel si trova a Stumiaga di Fiavè ed è una piccola azienda d’apicoltura biologica che offre la possibilità di visite guidate per gruppi e famiglie.
OSSERVANDO LE API
Una volta arrivati e fatte le presentazioni, iniziamo subito a conoscere un po’ meglio le api. Ascoltare Cristiano è davvero interessante, e ancor più lo è vedere con i nostri occhi così da vicino le api all’opera. Non spaventatevi, perché tutto avviene in completa sicurezza grazie alla camera di volo, uno spazio delimitato da vetri al cui interno trovano posto due arnie, dove le api proseguono nella loro operosa giornata.
Lo sapevate ad esempio che l’ape regina è la mamma di tutte le api? È più grande di tutte le altre e gli apicoltori la colorano per distinguerla più facilmente. Quella che abbiamo visto noi era blu.
MIELE PER TUTTI I GUSTI
Dopo aver imparato tante cose su questi insetti incredibilmente organizzati ed importanti siamo passati agli assaggi. Diversi sono i tipi di miele prodotti dall’azienda, che ha circa 400 arnie sparse tra la zona di Fiavè, il Bondone e l’alta Lombardia per cui la scelta è davvero ardua: millefiori, acacia, castagno, melata ma anche rododendro.
Se poi ciò che avete sentito, visto e assaggiato vi è piaciuto e volete portare a casa con voi non solo il ricordo della bella ed interessante esperienza, ma anche qualcosa che è stato prodotto con il miele di queste api, potete visitare il  punto vendita, dove potrete trovare propoli e derivati, polline, pappa reale e anche una vasta scelta di prodotti cosmetici (saponette, balsamo alla pappa reale, latte detergente, crema mani, cera mani, ecc.) e specialità delle vicine aziende agricole.
AGRITURISMO
Ca’ de Mel dispone è anche agriturismo: sono cinque le camere da letto nelle quali soggiornare in formula b&b. L’intera struttura è stata ristrutturata e arredata mantenendo una perfetta sintonia con la casa rurale settecentesca che è stata in passato: Non perdete l’occasione di farci una visita e godere della pace di questi luoghi.
INFO E PRENOTAZIONI
Stumiaga di Fiavè, 40
cell: 338 3963283 (Cristiano)
tel: 0465 736016
e-mail: info@cademel.it
COSA FARE NEI DINTORNI

Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorniQUI

Ciclabile della Valsugana

Potrete pedalare per cinque ore in mezzo alla natura su un percorso asfaltato di 52 chilometri fino al confine veneto (in discesa, 250 metri di dislivello), tra paesaggi naturali di grande bellezza che da Calceranica portano fino a Bassano del Grappa (altri 30 chilometri, due ore circa).

Il lago di Caldonazzo prima, e le tranquille acque del fiume Brenta poi, vi accompagneranno su un percorso semplice, adatto a tutti. In diversi punti sono presenti dei luoghi attrezzati per una piacevole sosta, come i Bicigrill di Levico (ottimo il gelato e un bel parco giochi), Novaledo e Tezze di Grigno, aperti indicativamente da aprile a novembre.

La prima parte, che costeggia il lago è molto suggestiva, grazie a delle passerelle a sbalzo sull’acqua. Poi si passa tra i campi di mele e da Levico (5 km) in poi, fino al confine veneto, è impossibile sbagliare. Attraverserete i paesi di Roncegno (18 km, suggerita una sosta al Museo degli Spaventapasseri) Borgo (20 km), Tezze (42 km). Chi vuole arrivare fino a Bassano (tempo di percorrenza stimato 7 ore) tenga conto che gli ultimi 10 chilometri sono su strada trafficata.

Per un rientro facilitato è possibile utilizzare il servizio treno+bici nei mesi di luglio e agosto, con vagoni strutturati per il trasporto di 32 biciclette. Attenzione nei restanti mesi: solo due posti disponibili per ogni treno.

Una valida alternativa è il noleggio bici con Valsugana Rent Bike (334 7688884) o InBike Valsugana(346 0150795), che consentono di affittare la bici in un determinato punto della ciclabile e riconsegnarle in un altro, permettendo un rapido rientro in treno.

Info utili:

Il tratto Calceranica-Barco è molto semplice e pianeggiante, vi consigliamo di fare una piccola deviazione sempre su pista ciclopedonale fino al lago di Levico dove è possibile rinfrescarsi con un bel tuffo in acqua oppure fare il giro completo lungo le rive e per i bambini un grande e bellissimo parco giochi sulla spiaggia. Verso Novaledo la ciclabile si avvicina al bosco ed ha un piacevole saliscendi e una graziosa area pic-nic.

Se cercate un posto tranquillo, in posizione ideale per godervi questa zona, e fare lunghe uscite in bicicletta vi consigliamo l’agricampeggio e b&b Airone di Barco, ve lo raccontiamo QUI.

Tel. APT 0461 727700

Cosa fare nei dintorni:
  • tanti spunti nelle nostra guida dedicata a Levico e dintorni QUI
  • un’altra guida su Borgo Valsugana e dintorni QUI
  • tante altre idee nella nostra guida sulla Valsugana QUI.

 

Val d’Ambiez: al Rifugio Agostini

Panorami ineguagliabili, grandi emozioni, un po’ di fuoristrada e buon cibo: ecco la Val d’Ambiez. Le Dolomiti di Brenta, patrimonio UNESCO, con la loro imponenza e le loro forme suggestive ci regalano scenari unici e mozzafiato. La nostra escursione è partita nel migliore dei modi, con un’insolita avventura a bordo del taxi fuoristrada di Matteo, che ci ha accompagnati da San Lorenzo in Banale fino al Rifugio Cacciatore, risparmiandoci un bel po’ di fatica.
Ci è stato così possibile risalire la lunga Val Ambiez stando comodamente seduti ed ammirando il paesaggio fuori dal finestrino, mentre Matteo con la sua esperienza si destreggiava sulla strettissima mulattiera.
La corsa in questo insolito taxi è terminata al Rifugio Cacciatore. Da qui è iniziata l’escursione vera e propria. Poco più di tre chilometri, con un dislivello di circa 600 metri.
Durante la camminata la magia delle Dolomiti di Brenta regala emozioni uniche, con le grandi cime che svettano proprio attorno a voi e vi circondano con le loro maestose forme.
Qualche sosta è dovuta: prendete fiato, bevete e non demordete, finché in lontananza riuscirete a scorgere il Rifugio Agostini, riconoscibile dal suo tetto rosso e dalle imposte bianco-celesti. Ultimi sforzi e sarete giunti alla mèta.
Una volta arrivati la prima cosa da fare è lasciarsi trasportare dalla magia del posto: dire che il panorama è magnifico è riduttivo: proprio alle spalle del rifugio si ergono le imponenti pareti delle Dolomiti, mentre dalla terrazza si apre la vista su tutta la vallata!
Dopo la fatica arriva comunque sempre il momento di rilassarsi e riempire le pance. Noi abbiamo avuto la fortuna di gustare piatti saporiti e genuini seduti in terrazza e baciati dal sole. La cucina è curata da Roberto e punta a soddisfare esigenze diverse, con piatti più veloci per chi è solo di passaggio e piatti tradizionali e più elaborati per chi invece sale appositamente per fermarsi in rifugio a gustare qualche delizia. Presenti anche piatti per vegetariani. Un piatto caldo quassù è sempre garantito tutto il giorno, anche al di fuori dei tradizionali orari di pranzo e cena.
Se siete golosi non potete non provare una fetta di torta, chiaramente fatta in casa, torte che vengono preparate fresche ogni giorno.

La gestione del rifugio Agostini si tramanda da quasi 40 anni di padre in figlio, con Ignazio, Roberto ed ora anche Emanuele. Un luogo veramente magico, situato in alta quota (siamo a circa 2400 m di altiudine) e lontano dai rumori e dallo stress della vita quotidiana, dove fare amicizia e sentirsi tutti uguali, al cospetto della grandezza della montagna. Il rifugio è frequentato sia da famiglie che da alpinisti esperti ed è dotato di dieci stanze da 4, 6, 8 o anche 10 letti, tutte confortevoli e arredate con pavimento e rivestimenti in legno, perfette anche per le famiglie. Dormire e svegliarsi quassù dev’essere veramente un’esperienza incredibile.

Noi però dopo aver gustato il nostro pranzo siamo ripartiti per concludere il nostro giro ad anello e rientrati al punto di partenza percorrendo la strada bianca che scende lungo il versante attraverso delle grandi “esse”. Al Rifugio Cacciatore abbiamo ritrovato Matteo che ci ha riportati a San Lorenzo, dove avevamo lasciato la nostra auto (disponibile parcheggio gratuito). Ovviamente il servizio taxi va prenotato e l’ora di partenza e ritorno concordate! Esperienza fantastica: un itinerario bellissimo nell’Alta Val D’Ambiez ai piedi delle Dolomiti di Brenta, che non possiamo che consigliarvi di provare!
APERTURA
Il rifugio è aperto solitamente da giugno a fine settembre. Per il 2023 prima apertura i weekend del 3-4 giugno e del 10-11 giugno , poi tutti i giorni dal 17 giugno al 25 settembre.
Per restare sempre aggiornati sulle aperture consultate il sito QUI
INFO UTILI

🌍 LUOGO: Val d’Ambiez
📍PARTENZA: Rifugio Cacciatore (quota 1820 m)
📍 ARRIVO: Rifugio Agostini
⛰️ ALTITUDINE: 2390 m
🚶🏻‍♂️DISTANZA: 6,2 km
⏱️ DURATA: 3,5 ore  (andata e ritorno)
⬆️ DISLIVELLO:  570 metri
⚠️ PASSEGGINO: zaino o marsupio
🏡 PUNTI DI RISTORO: Rifugio Agostini
📞 0465 734138 – 348 7152589

CONTATTI E PRENOTAZIONI

Rifugio Agostini
tel. 0465 734138
cell.  348 7152589

e-mail: info@rifugioagostini.com
Matteo Margonari
📞3335909327
📞 0465 734121
COSA FARE NEI DINTORNI

Dove soggiornare: Hotel Miravalle, San Lorenzo in Banale

Alpine Coaster Gardonè: wow!

Siete alla ricerca di una scarica di adrenalina pura? Non potete perdervi allora una discesa (ma poi sarà più di una: crea dipendenza!) con l’Alpine Coaster Gardonè alla Montagna Animata del Latemar. Aperto tutti i giorni dal 10 giugno al 17 settembre 2023.

Si monta su questi “slittini” a due posti (i bambini salgono solo se accompagnati) che corrono lungo una rotaia tipo montagne russe: si sale, si sale, si sale… per poi ritrovarsi a scendere a tutta velocità per i suoi 980 metri di lunghezza. La discesa è un susseguirsi di curve e salti nel verde della val di Fiemme.

Il primo giro consideratelo di prova: si prende confidenza con il mezzo, si testa la velocità, si provano le curve… e appena scesi vi verrà voglia di risalire! E’ dal secondo giro che parte il vero divertimento: con il freno si rallenta nei punti giusti, per il resto si affrontano le discese a gran velocità!

Solo ad una cosa bisogna prestare attenzione (oltre che a venir bene nella fotografia – la macchina è quasi a fine percorso, vi avverto!): a non avvicinarvi troppo alle persone davanti a voi. Ma è davvero difficile raggiungerle, devono andare davvero molto, molto piano.

Info utili:

L’accesso è consentito a bambini con altezza minima di 105 cm. I bambini di altezza da 105 cm a 135 cm o fino a 8 anni di età possono accedere con un accompagnatore maggiore di anni 18. I ragazzi di altezza superiore a 135 cm o da 9 a 14 anni possono accedere con un accompagnatore maggiore di anni 14.

Caratteristiche: 980 m di dossi, salti e un giro a 360° in tutta sicurezza da fare con bob a due posti, su rotaia lungo un circuito ad anello con pendenza massima del 28,2 %.

Costi:

E possibile acquistare la singola corsa con prezzo differenziato tra adulti e bambini a patire da euro 4,50, fare pacchetti di più corse oppure scegliere l’offerta combinata con il biglietto dell’impianto di risalita. Tutte le tariffe sempre aggiornate QUI.

 

Ma Latemar MontagnAnimata è molto di più, scoprite tutto QUI

 

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Alle Fogazzaro scivoli, onde e spray park

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questa struttura ad un prezzo scontato?!  

Centro natatorio con lunghi scivoli, zona spray park e vasca con le onde! Il lido Manazzon (storicamente conosciuto dai trentini come “piscina Fogazzaro”) è aperto tutto l’anno come piscina coperta con due vasche (grande 25 x 15 metri con profondità 1.50-3.80 metri e vasca didattica 12 x 8 metri con profondità 80 centimetri), ma ha sempre avuto una frequentatissima area esterna per il periodo estivo.

L’apertura del lido, quest’anno, riserva una sorpresa per famiglie e bambini: una nuova vasca con altezza massima di 30 centimetri per i piccoli nell’area dove è già presente lo spraypark. La piscina ha giochi e getti d’acqua e si aggiunge uno scivolo a tubo lungo 70 metri. Lo spazio è protetto e separato da quello destinato agli utenti adulti.

Per l’estate 2023, ultima stagione prima dell’inizio dei lavori che dureranno due anni,  la piscina da 50 metri è aperta dal 20 maggio fino a metà settembre, mentre le vasche per i bambini, gli scivoli e lo spray park apriranno dal 27 maggio e chiuderanno il 10 settembre.
Scopriamo insieme questa bellissima realtà nel cuore della città di Trento!

Articolato il sistema di acquascivoli di diversa tipologia e lunghezza, a cui si accede da una torre alta quattordici metri. Gli scivoli sono di due tipologie: i classici tubi con arrivo in una vasca di un metro e venti e quelli verdi a tre piste parallele con arrivo in un canale. Lo scivolo a tubo arancione è un idrotubo alto 9 metri e lungo quasi 70, quello azzurro invece è un po’ più corto ed ha un divertente vortice in cui “girare” fino ad esaurire la velocità e scendere in vasca. Lo scivolo multipista parallelo invece parte da un’altezza di 6 metri e finisce in un canale di decelerazione.

Per gli adulti e i ragazzi più grandi è stata installata inoltre una vera vasca con le onde! Come funziona? Grazie a un sistema innovativo, molto raro anche in Italia e brevettato per la prima volta in Belgio, muovendosi genera delle onde artificiali ed è stato installato in una vasca già esistente, sistemata e adattata per tale uso. La si riconosce subito grazie alla grande palla rossa che ondeggia all’interno della vasca e crea il moto ondoso quando attivata.

Per i più piccoli è stato inoltre creato uno spazio di divertimento acquatico “spray park” vicino alla piscina già esistente con l’acqua bassa tale da sembrare una vera laguna. Questa zona è il regno di chi ama i giochi d’acqua: cascate, fontanelle, postazioni per gli spruzzi, secchi che si rovesciano una volta riempiti d’acqua e via dicendo.

Ci sarà quindi un’unica area famiglie con bimbi piccolissimi in sicurezza e completamente dedicata a a loro.

Si è anche provveduto al potenziamento e all’ammodernamento sia dei servizi igienici che sono triplicati, sia degli spazi doccia che potranno essere utilizzati anche all’aperto.

APERTURA ESTIVA:

Il lido esterno è aperto dal 27 maggio al 10 settembre 2023:  fino al 31 luglio, il lido sarà aperto dalle 9 alle 21 tutti i giorni. Dall’1 agosto invece dalle 9 alle 20 tutti i giorni. Nella fascia oraria 6.30-9.00 saranno aperte le corsie della piscina olimpionica a disposizione dei nuotatori più mattinieri.

Queste aperture supplementari cercano di compensare il prolungamento della chiusura estiva della piscina Ito Del Favero di Madonna Bianca (l’impianto infatti non sarà disponibile dal primo giugno al 2 ottobre). Aperta invece la piscina di Gardolo.

Tariffe:

Con l’Euregio Family Pass (tessera gratuita che può essere richiesta da tutte le famiglie residenti in Trentino Alto Adige- leggete QUI per informazioni più dettagliate su tutti i vantaggi e su come richiederla) sconto del 10% sulla tariffa di ingresso giornaliera per ciascun componente del nucleo familiare e per bambini fino a 6 anni è prevista la gratuità. – Per conoscere le altre piscine che accettano l’Euregio Family Pass cliccate QUI. Per tutte le tariffe cliccate QUI.

Informazioni utili:

Indirizzo: via Fogazzaro, 4, Trento

Tel: 0461 924248

Nelle grotte di Castello Tesino

Cosa attrae irresistibilmente i bambini? Le cascate, le funivie e… le grotte, naturalmente! In Trentino ce n’è solamente una attrezzata per la visita e si trova sopra il paese di Castello Tesino, in Valsugana. Io, Alice e Giulia abbiamo provato durante il tragitto in auto ad immaginare cosa ci aspettasse, ma davvero non pensavamo fossero così spettacolari. E’ necessaria una premessa: l’accesso è consentito solamente ai bambini dai 6 anni in su, per diversi motivi.

Innanzitutto perché la passeggiata che porta alla grotte è abbastanza impegnativa (soprattutto al ritorno, con un dislivello di circa 300 metri) e poi perché all’interno il terreno è scivoloso e sconnesso, quindi bisogna prestare un po’ di attenzione. Nonostante le premesse le mie eroine erano pronte per questa nuova esperienza: quando la natura più selvaggia del Trentino chiama, l’anima montanara risponde!

Ci siamo presentate puntuali al ritrovo dell’escursione: davanti alla biblioteca comunale a Castello Tesino, in via Venezia. Sì, perché non si possono esplorare le grotte in autonomia, ma bisogna sempre prenotare la visita in gruppo (disponibile sia in italiano che in inglese) il giorno prima entro le ore 12.00.

La passeggiata nel bosco dura circa 45 minuti (calcolate una mezz’ora di più al ritorno), dopodiché si indossano maglie e ventine (la temperatura della cavità è costante a 8 gradi), così come il casco con annessa una piccola torcia frontale. Le grotte sono state lasciate completamente al naturale: niente luci artificiali, poche scale e passerelle. Solo la natura a sprigionare la magia che sale del centro della terra.

Pronte? Via! La parte visitabile della grotta è lunga circa 400 metri, con stalattiti, stalagmiti, cunicoli e gallerie, decisamente non adatta per chi soffre di claustrofobia, ma perfetta per chi ha fantasia. Nella foto grande in alto non avrete difficoltà a vedere la proboscide di un elefante (una stalattite “morta”, che non cresce più), mentre qui sotto ecco un’affascinante medusa.

Ci sarà poi il prete con i chierichetti, con il coro a poca distanza e diverse altre forme curiose. Avanti così, per circa 400 metri, fino ad arrivare al torrente “Ignoto” che impedisce di andare oltre. Non mancheranno diverse curiosità, tra cui la presenza di una cavità che ospitò degli speleologi rimasti intrappolati dall’acqua che conserva le tracce delle loro preghiere.

Al ritorno abbiamo percorso una breve deviazione rispetto al percorso di andata: il “Passaggio degli Studenti”.  Decisamente stretto, tant’è che noi adulti ci siamo dovuti mettere carponi. Superata anche questa prova, le guide ci hanno fatto sedere per vivere assieme un interessante esperimento: il buio totale.

Abbiamo infatti spento le torce, provato a vedere il movimento delle nostre mani davanti al volto, aspettato in silenzio per capire com’è lo scorrere del tempo in quelle condizioni. Quando Gabriele e Claudio ci hanno informato che mai i nostri occhi avrebbero visto alcunché, anche se avessimo aspettato anni, li abbiamo presi in parola senza necessità di averne la prova!

Ancora qualche passaggio impervio e poi, finalmente, la luce! Perché è vero che là dentro è una meraviglia, ma anche riassaporare il calore del sole e la bellezza del bosco non è affatto male.

Info utili:
  • Visite guidate indicativamente da aprile a ottobre. La grotta è visitabile solo con guida e su prenotazione entro le 12.00 del giorno precedente presso APT Valsugana 📞 0461 727730. L’altezza minima per accedere alla grotta è di 110 cm.
  • dal punto di ritrovo si prosegue fino all’imbocco del sentiero con mezzi propri (una decina di minuti, sei chilometri)
  • la visita dura in totale tre ore circa. Tornerete al punto di partenza per ora di pranzo (noi ci siamo portati dei panini, fermandoci lungo la strada del ritorno per un picnic)
  • il costo della visita guidata è di 20,00 euro, ridotto a 17,00 fino a 12 anni
  • accesso consentito: minimo 5 persone, massimo 15
  • il telefono sia nelle grotta che durante gran parte della passeggiata non prende
  • è possibile scattare foto ma senza flash
  • Abbigliamento consigliato: un maglioncino, un impermeabile e un paio di scarponcini (obbligatori). Per garantire la maggior sicurezza possibile verranno fornite dotazioni quali mascherina, guanti e sotto-casco
  • periodo consigliato per la visita: da maggio ad ottobre. A causa delle piogge le grotte in determinati periodi potrebbero non essere accessibili.

Per maggiori informazioni, CLICCATE QUI!

Cosa fare nei dintorni:

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Al Rifugio Sette Selle

Abbiamo provato per voi un’escursione molto bella nell’incantevole ed incontaminata Valle dei Mocheni. Un luogo che è sempre una sorpresa, ad un passo da Trento. La nostra destinazione era il Rifugio Sette Selle, a 2014 metri d’altitudine. Un’escursione adatta ai bambini dai sei anni in su circa, che abbiano un po’ di allenamento: non ci sono punti esposti ed il sentiero è in mezzo a boschi rigogliosi e prati, che in estate si presentano pieni di mille colori. Ecco infatti ranuncoli gialli e rododendri rossi, margherite bianche e garofanini fucsia, macchie di timo rosa …e tante altri!

Abbiamo lasciato la macchina alla frazione Frotten di Palù del Fersina al parcheggio a pagamento (euro 6 giornaliero), ma c’è la possibilità di parcheggiare gratuitamente vicino al campo sportivo, facendo 20 minuti in più di cammino. In questo caso merita una visita il museo Museo S’PèrgMandlHaus dedicato ai minerali e molto apprezzato dai bambini e il parco giochi con un super scivolo!

Ci sono due sentieri per raggiungere il rifugio Sette Selle: il 343 che in un’ora e mezza ci porta alla meta e uno un po’ più comodo il 343 bis – quello che abbiamo fatto noi – che ci permette di arrivare alla stessa destinazione in un’ora e quaranta minuti. Il sentiero è ben tenuto e ben segnalato sempre in leggera salita ma il paesaggio che ammiriamo ci fa dimenticare la fatica. Ed eccoci qui in una conca bellissima nel cuore del Lagorai dove troviamo il rifugio Sette Selle con sassi a vista e le imposte bianche e azzurre.

Ci si può fermare a pranzo (piatti tipici della cucina trentina) e per chi è stanco ci sono pure le sdraio!

Alzando gli occhi vediamo le cime frastagliate e enormi massi che nel corso dei secoli si sono staccati e altri itinerari che ci invitano a proseguire…. ma oggi ci fermiamo qui: la prossima volta ne riparliamo!

Il rifugio è aperto tutti i giorni, nel periodo estivo, da metà giugno a inizio ottobre. Nel periodo invernale, tutti i giorni, indicativamente dal 20 dicembre al 6 gennaio. Il resto dell’anno tutti i fine settimana. Chiuso il mese di novembre.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val dei Mocheni
  • PARTENZA: parcheggio in località Frotten
  • ARRIVO: Rifugio Sette Selle
  • ALTITUDINE: 2014 m
  • DURATA: un’ora e quaranta minuti (solo andata)
  • DISLIVELLO: 470 metri
  • PUNTI DI RISTORO:
    Rifugio Sette Selle 📞 347 1594929 (consigliato di effettuare le prenotazioni via telefono)
Cosa fare nei dintorni:

Malga Fossernica di fuori

Situata a 1804 metri, ai piedi del Lagorai nella valle del Vanoi, fornisce fin dalla nascita del Presidio Slow Food la panna per il Botìro di Primiero di malga. Da un paio di anni tutte le fasi della lavorazione del burro d’alpeggio a panna cruda avvengono nel piccolo laboratorio. La si può raggiungere con il bus navetta da Caoria e durante i mesi di luglio e agosto si può assistere alla lavorazione e dimostrazione della produzione del Botìro. Aperta indicativamente da metà giugno a metà settembre, non dispone di servizio ristorazione, presente invece a Malga Fossernica di dentro, a circa un’ora di facile cammino (tel. 334 296 9085).

malga fossernica di Fuori - stradadeiformaggi.it (8)

Da qui si gode una bellissima vista sul Lagorai e la Cima D’Asta. Consigliato per dormire nei dintorni i due caratteristici edifici rurali a Pra’ dei Tassi, ristrutturati verso la metà degli anni Novanta e diventati un incantevole rifugio per 12 persone al massimo. La casera è dotata di servizi igienici con acqua calda, una piccola cucina con stufa a legna e fornelli a gas, una zona pranzo con sedie e panche, mentre il tabià (fienile) ospita la zona notte con dodici cuccette con materasso e cuscini. Per dormire bisogna portarsi sacco a pelo o lenzuola e coperte. Il costo? Un centinaio di euro al giorno in totale (tel. 0439 719106), possibilità di ristoro presso il Bar alla Siéga.

malga fossernica di Fuori - stradadeiformaggi.it (2)

Come raggiungerla:

Fino ad inizio settembre, tutte le domeniche (in alcuni periodi anche giovedì, venerdì e sabato) con bus navetta da Caoria a pagamento.

Info:

Ecomuseo del Vanoi – tel. 0439 719106

Servizi:

Produzione e lavorazione del botìro di Primiero di Malga, non dispone di servizio ristorazione, presente invece a Malga Fossernica di dentro, a circa un’ora di facile cammino (Tel. 334 2969085).

Cosa fare ei dintorni:

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!

Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

Sul Corno Bianco: vista a 360°

Passo Oclini, a quota 2000 metri, è un posto meraviglioso in ogni stagione. A poca distanza dal Passo Lavazé, si trova tra la Val d’Ega e la Val di Fiemme. Si parcheggia gratuitamente nell’ampio piazzale dove svetta il nuovo gioco composto da parete di arrampicata, torretta, ponte sospeso e lungo scivolo. Adatto a bambini un po’ grandi, vista la conformazione e la velocità dello scivolo!

Da qui potete fare diverse passeggiate. Da non perdere la possibilità di salire fin sulla cima del Corno Bianco (Weisshorn). Percorso facile con circa 300 metri di dislivello, con sentiero ben segnalato prima sui prati, poi tra i mughi e infine su roccia.

Si tratta di pietra Dolomia, che gli dona quel colore chiaro in evidente contrasto con il suo “gemello” di fronte: lo Schwarzhorn (Corno Nero), composto da porfido e rocce di origine vulcanica.

Si sale gradualmente, senza grandi difficoltà, in circa un’ora. Anche meno per chi è abituato a camminare. Consigliata a chi non ha bambini piccoli, o soffre di vertigini, la deviazione poco prima della cima che indica un punto panoramico. Cinque minuti di sentiero un po’ esposto ed ecco la vista davvero unica sul Bletterbach, con il suo Geoparc che vi raccomandiamo di visitare. In lontananza potete vedere anche il Santuario di Pietralba.

Tornate quindi indietro e in una decina di minuti arriverete al crocifisso sulla vetta. Qui, a 2.313 metri di altitudine, si gode di una fantastica vista a 360° sulle montagne e sulle valli circostanti. Tra le altre, vi indichiamo le più imponenti: le Dolomiti di Brenta, l’Ortles, lo Sciliar, il Catinaccio, il Latemar, a le Pale di San Martino.

Tornate indietro sullo stesso sentiero dell’andata il consiglio è di prendere la deviazione a destra che indica Malga Gurndin.

SOSTA CULINARIA.

Arriverete in questa caratteristica struttura in una mezz’ora circa, per pranzare o fare merenda con le loro classiche specialità. Uova, speck e patate, canederli, polenta con formaggio fuso o funghi. Oppure cotoletta milanese con patate.

Grande bontà, prezzi molto buoni. Dalle 14 in poi preparano al momento sia i Kaiserschmarren (omelette spezzettata) che gli strauben (pastella fritta nell’olio), serviti con marmellata e zucchero… che bontà! Per tornare al parcheggio la passeggiata è molto facile: una ventina di minuti in leggera salita.

INFO UTILI:
  • LUOGO: tra la Val d’Ega e la Val di Fiemme
  • PARTENZA: Passo Oclini
  • ARRIVO: Corno Bianco
  • ALTITUDINE: 2313 metri
  • DURATA: un’ora (solo andata)
  • DISLIVELLO:  300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Gurndin 📞 0471.886745

 

Se pensate che la salita al Corno Bianco sia troppo impegnativa e volete fare un giro più semplice, QUI vi abbiamo raccontato il giro ad anello che porta direttamente alla Gurndin Alm e poi alla Isi Hütte.