Archive - Agosto 2023

Camper park Caregnato

Comoda area sosta camper proprio sulla strada statale della Val Venosta tra il paese di Rablà e Naturno. Si trova a circa 15 minuti da Lagundo ed è una sistemazione ideale per visitare la parte bassa della vallata. Nella zona partono numerose passeggiate ed escursioni e per chi si volesse spostarsi nei paesi vicini, a poca distanza, c’è una fermata dell’autobus. Area curata e gestori molto gentili.

L’area è recintata e si accede dopo il check-in automatico all’interno. Alla cassa, dopo aver fatto la registrazione e il pagamento, viene erogata una tessera che consente l’accesso e apre le porte dei servizi igienici. Il servizio è attivo 24 ore su 24, sette giorni su sette. La tessera ha una cauzione di 5 euro che vengono restituite all’uscita.

Le piazzole sono sia su fondo erboso (libere) che su ghiaia (delimitate) e dotate di allaccio alla corrente elettrica. Un camper service, un blocco bagni con una doccia e un wc che abbiamo trovato molto puliti.

Se l’area sosta dovesse risultare al completo fate un tentativo chiamando i gestori (davvero molto disponibili) che un posticino magari riescono a trovarlo.

Info utili:
  • in stagione cercate di arrivare entro le 17.00 perché poi si riempie velocemente
  • il costo della sosta per 24 ore compreso di servizi e allaccio alla corrente elettrica è di 28 euro più 1 euro di tassa di soggiorno dai 16 anni in su
  • nonostante la vicinanza alla strada di notte è tranquillo
  • cani ammessi (gratis)
  • aperta tutto l’anno
Contatti:

Stein, 24 – Naturno
Tel: 327.1295043

Cosa fare nei dintorni:

Tanti altri spunti nella nostra guida sulla Val Venosta QUI.

Parco Puez-Odle: centro visite

Nei nostri vagabondaggi per il Trentino Alto Adige ci piace scoprire ciò che di più emozionante può regalare il contatto diretto con la natura. Tuttavia è altrettanto interessante scoprire le curiosità ed i segreti custoditi dai vari luoghi. Una tappa che non saltiamo mai sono infatti i Centri Visite dei parchi naturali: dei veri concentrati di conoscenza, quasi sempre sono organizzati con allestimenti interattivi e spazi per la sperimentazione, quindi perfetti anche per i più piccoli.

IL CENTRO VISITE DEL PARCO PUEZ-ODLE

Questa volta siamo stati al Centro Visite del Parco Puez-Odle, a Santa Maddalena di Funes, un museo inserito in un moderno complesso in legno e cemento dove trovano posto anche la scuola dell’infanzia e la scuola primaria locali, a sottolineare l’importanza del legame tra conoscenza, scoperta ed educazione.

COME ARRIVARE

Dalla strada principale della Val di Funes, all’altezza di San Pietro, si seguono le indicazioni per Santa Maddalena. E’ la strada che porta alla celebre chiesetta di San Giovanni di Ranui. Noi però ci siamo fermati prima, seguendo la cartellonistica per il Centro Visite, sempre ben segnalato. C’è un comodo parcheggio gratuito sulla sinistra, proprio a fianco del torrente. Lasciata l’auto si deve superare il ponte sospeso sul torrente: questo ponte piacerà un sacco ai bambini perché nonostante l’aspetto “rigido” è in realtà un ponte “molleggiato”, che si muoverà cioè sotto i vostri piedi. Superato il ponte si sale un sentierino lungo il quale sono collocati dei cubi dedicati alla creazione del mondo. Il centro visite si trova a pochissimi passi, ed accessibile anche a passeggini e sedie a rotelle.

UNO SPAZIO MODERNO ED ACCOGLIENTE

L’interno, la cui architettura moderna e rilassante riprende quella degli esterni, è disposto su due livelli. Al piano terra si trova la sala per le proiezioni, uno spazio per mostre temporanee  (noi ne abbiamo vista una molto interessante sugli anfibi) e un interessante zona dedicata alla geologia, dove osservare e toccare con mano i diversi tipi di roccia nei quali ci si può imbattere. Presenti anche dei visori appesi al soffitto: tirandoli all’altezza dei vostri occhi in ognuno di essi potrete osservare una diversa cima delle Dolomiti. E poi tanti cassettini da aprire, ognuno dei quali contiene altri dettagli e informazioni.

SPAZI DI LETTURA E RIFLESSIONE

Si sale poi al piano superiore: qui si trova una confortevole ed accogliente zona dedicata ai più piccoli, con libri, gradinate su cui fermarsi a leggere e un tavolone dove disegnare o sperimentare qualcuno dei giochi didattici a disposizione.

La vera chicca è però la biblioteca di montagna: una sala con tanti libri e comode panche rivolte verso una grandissima vetrata con vista panoramica sul gruppo delle Odle. Quando ci siamo stati noi pioveva, ma si riusciva comunque ad intravederle dietro le nuvole: un vero spettacolo.

Anche qui plastici, pannelli interattivi, video e tanti cassettini in cui curiosare.

 

 

TOCCA, SENTI, GUARDA

La visita termina in una grande sala da cui sarà difficile portar via i bambini più appassionati e curiosi. Centinaia di teche trasparenti con piante, fiori, ma anche piccoli animali, tutte estraibili ed osservabili da ogni angolazione. E poi pellicce dei vari animali, corna, artigli, nidi, piume… tutto, con il rispetto che oggetti così preziosi meritano, si può toccare con mano per sentirne le consistenze, il peso, la sensazione che regalano al tatto.

Un bellissimo museo, da visitare nelle giornate piovose ma che merita assolutamente una visita anche quando splende il sole!

Una volta usciti dal Centro Visite del Parco ci si può fermare nell’adiacente parco giochi con carrucola e tappeti elastici: un vero spasso.

Da qui si prosegue per raggiungere, in una manciata di minuti, la famosissima chiesetta di San Giovanni di Ranui. Una tappa assolutamente imperdibile in Val di Funes.

INFO E CONTATTI

Il Centro Visite è normalmente aperto da inizio maggio a fine ottobre, con chiusura i festivi, il lunedì e la domenica, eccetto le domeniche di luglio ed agosto e Ferragosto. Ingresso libero.

Centro Visite Parco Naturale Puez-Odle
Trebich 1
39040 Santa Maddalena di Funes
Tel. 0472 842523
E-Mail: info.pg@provinz.bz.it

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NEI DINTORNI

Cosa fare in Val di Funes? Scoprilo nella nostra mini-guida estiva, clicca QUI

Al rifugio Casarota in Vigolana

Quella che vi raccontiamo è una bella escursione poco distante da Trento; dell’Altopiano della Vigolana tanti conoscono il suggestivo e impegnativo becco di Filadonna con il suo bivacco, ma prima di arrivare alla cima passerete dal rifugio Casarota “Livio Ciola”, caratteristico rifugio alpino immerso nel bosco con i suoi simpatici alpaca.rifugio-casarota

Come arrivare al Rifugio Casarota

Partendo da Trento dovete prendere la SS349 in direzione Vigolo Vattaro, Vattaro e Pian dei Pradi fino a raggiungere l’Albergo Ristorante Sindech, che si trova poco prima del valico della Fricca. Qui potete lasciare la macchina nei parcheggi lungo la strada e raggiungere il punto di partenza dell’escursione, di fronte al Sindech.

Il sentiero per il Rifugio

Il sentiero che porta al Rifugio Casarota è quasi interamente nel bosco perfetto per le giornate molto calde, ben segnalato e di media difficoltà. Il percorso non è lungo, circa 2,5 chilometri però con un dislivello circa 500 metri, richiede un buon allenamento per i bambini, in un’ora e mezza riuscirete a raggiungere il rifugio.

Lungo il sentiero diverse panchine soprattutto nei pressi dei punti panoramici e sculture di legno.
sculture-rifugio-casarota

Una volta usciti dal bosco vi troverete davanti il rifugio e le cime che lo sovrastano, tra cui il Becco di Filadonna e il bel panorama che da sull’Altopiano di Folgaria e Lavarone.

Il Rifugio Casarota

Il rifugio garantisce l’apertura nei weekend di tutto l’anno, ma è aperto tutti i giorni da inizio giugno fino quasi alla fine del mese di settembre e poi da dopo Santo Stefano all’Epifania. Info e aggiornamenti qui

Per ciò che riguarda l’offerta gastronomica, offre un menù casalingo di prodotti tipici e gustosi.

La vera sorpresa è stata però la torta Linzer fatta in casa… una crostata con pasta alle mandorle, chiodi di garofano e cannella. Veramente buona tanto da farci chiedere a Lorenza e Laura, le titolari del rifugio, la loro ricetta segreta che vi giriamo in esclusiva. 😉

  • 300-350g circa di farina
  • 250 g di burro freddo a pezzetti
  • 250g di zucchero
  • 250 di mandorle macinate non sbucciate
  • 2 grandi o 3 piccole
  • 1 cucchiaino raso di cannella
  • 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere, scorza di limone
  • 2 cucchiaini rasi di lievito in polvere
  • marmellata di mirtilli rossi per il ripieno
  • 1 tuorlo

rifugio-casarota-gastronomia

Una volta terminato il pranzetto, potete decidere di ritornare a valle o proseguire o al becco di Filadonna, (non durante il periodo invernale) mettete in conto che per raggiungere la vetta avete bisogno di altre 2 ore di camminata in salita, non adatto a tutti i bambini, ma se fate spesso escursioni e sono allenati, ne vale la pena per il panorama sulla cima.
becco-di-filadonna-iltrentinodeibambini-1Il becco di Filadonna non è l’unica cima che si può raggiungere dal rifugio Casarota ma a mezz’oretta c’è anche Cima Spilech, molto più semplice, anche se meglio tenere i bambini per mano perché alcuni tratti di sentiero sono un po’ esposti, basta avere un passo sicuro. Arriverete con poco dislivello fino alla croce di vetta dove ammirare un panorama suggestivo.

Il rientro alla macchina avviene dallo stesso percorso dell’andata.

Rifugio Casarota: info utili

  • LUOGO: Vigolana
  • PARTENZA: parcheggio gratuito vicino al ristorante Sindech
  • ARRIVO: rifugio Casarota
  • ALTITUDINE: 1554 metri
  • DISTANZA: circa 2 chilometri e mezzo
  • DURATA:  un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 500 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: rifugio Casarota durante i week end di tutto l’anno e tutti i giorni nella stagione estiva e natalizia. tel. 0464783677 – cell 3480985560

Vigolana e dintorni: cosa fare

Potete abbinare la gita al Rifugio Casarota con:

Scena: il sentiero delle leggende

Tra i meleti e il bosco di Scena si snoda una semplice passeggiata ad anello di circa un’ora. Lungo il sentiero incontrerete 6 tappe con sculture in legno e leggende locali. Il percorso non è indicato ai passeggini e consigliamo l’uso di scarpe da trekking. Per evitare la fatica dell’unica salita che si incontra vi consigliamo di percorrerlo come descriviamo sotto.

Questo sentiero nasce grazie alle sculture intagliate con la motosega da un alunno della scuola professionale Agricola e Forestale Fürstenburg di Burgusio come lavoro per l’esame finale. Il ragazzo ha dato forma a demoni e giganti, Nörggelen e chiesette in legno di pino cembro. Attingendo alle tradizioni e leggende di Scena narrandole su pannelli posizionati al fianco dei personaggi. Alcune storie sono un po’ macabre e non proprio adatte ai bimbi più piccoli ma con la loro immaginazioni sapranno reinterpretarle.

IL SENTIERO

Si può posteggiare la macchina gratuitamente (disco orario 3 ore) nel parcheggio della scuola elementare. Da qui imboccate la stradina tra le case appena sopra la scuola, dopo pochi metri vi troverete a camminare tra i meleti fino al maso Thurnerhof. A questo punto prendete il sentiero che scende sulla sinistra.

Qualche passo e scorgerete la prima scultura, a dire la verità l’ultima, in questa direzione il giro viene fatto al contrario. Subito dopo si entra nel bosco e il percorso comincia a scendere ed ecco un’altra stazione e così via via.

L’ultimo racconto è posizionato appena fuori dal bosco dove la passeggiata prosegue nuovamente tra i meleti. Si incontra anche una struttura composta da vari tipi di legno da suonare.. sembra incredibile ma ognuno ha un suono differente!

Il sentiero sbuca poco sotto al parcheggio della scuola elementare, di fronte vi troverete il bellissimo castello di Scena. Tra i manieri più interessanti dell’Alto Adige apre le sue porte su prenotazione con visita guidata.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Scena
  • PARTENZA: scuola elementare di Scena (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 600 metri
  • DISTANZA: circa 1,5 chilometri
  • DURATA:  meno di un’ora
  • DISLIVELLO: circa 50 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso
Cosa fare nei dintorni:

Trovate tante altre passeggiate e attività a Merano e dintorni QUI.

Camping “Im Park” a Glorenza

Il campeggio “Im Park” si trova nelle vicinanze dell’abitato di Glorenza in val Venosta. Questo campeggio offre soluzioni per tende, camper e roulotte, perfetto per chi ama le vacanze da “mordi e fuggi” e ha bisogno di fermarsi per una notte per poi continuare a scoprire la val Venosta. Tantissimi i ciclisti che montano e smontano la tenda dalla sera alla mattina per poi rimettersi in sella, infatti il campeggio si trova proprio sulla ciclabile della val Venosta.

Per raggiungere il campeggio, si attraversa l’abitato di Glorenza direzione Svizzera e si seguono le indicazioni “Im Park”, circa a 500 metri dalla fine del paese si scende per una stradina nel bosco e si raggiunge la stanga d’ingresso. Il camping è di proprietà comunale, gestito da personale cortese e disponibile, offre soluzioni per tende, camper e roulotte, non bungalow o mobile home.

L’area non è molto ombreggiata e dispone di circa 70 piazzole su fondo erboso con allaccio alla corrente elettrica (a pagamento). C’è un unico blocco bagni ben tenuto, l’acqua calda per docce e lavaggio stoviglie è a pagamento (0,50 per 4 minuti). Carico e scarico acque bianche e grigie. Una piccola sala ricreativa dove poter guardare la tv, con giochi da tavolo a disposizione, un frigo dove poter lasciare piccoli alimenti e distributori automatici di bevande e snack.

Dieci minuti dall’abitato di Glorenza, la piccola città dell’Alto Adige che incanta grandi e piccini per la sua atmosfera medioevale, si trova tra delle mura perfettamente conservate dove poterci salire con dei ballatoi in legno. Non mancano panifici, gelaterie e negozietti per qualche souvenir dallo stile alto atesino.

Info utili:
  • Nel prezzo incluso: la “VenostaCard” (utilizzo gratuito della ferrovia Venosta e dei mezzi pubblici nell‘ Alto Adige). Tutte le tariffe QUI.
  • Check-out: entro le ore 11 del giorno di partenza
  • WiFi gratuito in tutto il campeggio
  • Orari di apertura del campeggio: dalle ore 8.30 alle 11.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Contatti:

Via Parco 1 – Glorenza

tel. 0473424017
e-mail: camping@glurnsmarketing.it

Cosa fare nei dintorni:

Tutte le idee per una bella vacanza in val Venosta, leggi QUI

Naturno: stazione d’avventura

Alla storica stazione di Senales a Stava, una piccola frazione di Naturno, c’è la possibilità di scoprire da vicino il mondo dei treni. Un’occasione divertente, soprattutto per i piccoli ospiti, di fare un tuffo nel passato tra vagoni d’epoca, antiche locomotive e  vecchi mezzi di trasporto su rotaie.

Due locomotive una diesel e una a motore conducono i bambini (e non solo) in un lungo e divertente giro dell’area su una rete di binari in miniatura. Il percorso di circa 800 metri si snoda in un paesaggio roccioso e persino un tunnel. Questa è l’attrazione più apprezzata da tutti!

Trovate anche una rotaia in disuso lunga circa 500 metri per sperimentare un particolarissimo viaggio su una draisina a spinta. Un’esperienza da provare! I bimbi metteranno tutte le loro forze per viaggiare il più veloce possibile.

All’ingresso della stazione avventura si trovano due grandi vagoni postali rossi: uno è stato adibito a bar, arredato con molta cura, dove vengono servite bevante e torte; l’altro ospita una cabina guida e le mostre permanenti sulla ferrovia retica e sul marmo di Lasa.

Tutto attorno tavoli, sedie e panche all’ombra dove rilassarsi mentre i piccoli giocano o fanno qualche altro giro sul treno. Il piccolo parco giochi ha un particolare scivolo ricavato da una vecchia cisterna dell’acqua, una sabbiera e qualche dondolo.

INFO UTILI:

La stazione è aperta tutte le domeniche da maggio a fine ottobre dalle ore 14.00 alle 18.00.

Ingresso gratuito, si pagano le singole corse sul trenino e sulla draisina (1 euro i bambini, 2 euro gli adulti nel 2023).

Diversi parcheggi gratuiti all’esterno.

Contatto:

Associazione Amici della Ferrovia
Stava 34/a – Naturno
Tel: 349.4428248
E-Mail: info@eisenbahn.it

Cosa fare nei dintorni:

Tanti altri spunti nella nostra guida sulla Val Venosta QUI.

Al Bait del Germano: che panorama!

Quanto è bella la Paganella ormai lo sappiamo e una delle passeggiate panoramiche che amiamo di più in quota è quella che porta al Bait del Germano. Circa un’ora e mezza di camminata su strada forestale, fattibile anche con i passeggini da trekking o in bicicletta. Arrivati ad Andalo parcheggiate la macchina alla partenza della telecabina Andalo – Doss Pelà e risalite con l’impianto fino in cima. Dopo aver dato uno sguardo al panorama circostante potete iniziare la camminata prendendo il sentiero sulla destra, seguendo le indicazioni per il Bait del Germano.

Il percorso si sviluppa su una strada forestale, caratterizzata da diversi saliscendi, anche se il dislivello totale non è rilevante (trecento metri circa). Durante il cammino seguendo il sentiero, si entra nel bosco, dove una ricca vegetazione ci circonda: la visuale si apre poi su grandi prati verdi, nei quali se siete fortunati potete vedere qualche marmotta.

Dopo circa cinque chilometri e mezzo  (un’ora e mezzo di cammino) si arriva alla meta: davanti al rifugio si apre un panorama splendido che arriva fino al lago di Garda.

BAIT DA GERMANO

Questo rifugio è un posto dove poter mangiare e stare in tranquillità  in mezzo alla natura, godendo di una fantastica vista sul Brenta e per i più piccoli è stata attrezzata una zona con scivoli e altri giochi.

Per rientrare si segue la forestale percorsa all’andata, fino ad arrivare all’impianto da prendere per scendere a valle. In alternativa si può decidere di scendere a piedi fino al Lago di Molveno, una camminata piuttosto impegnativa dalla durata di circa tre ore, interamente nel bosco; se siete in bicicletta potete scendere in sella fino al Dosson (stazione intermedia della funivia) e proseguire fino ad Andalo circa 1.40 minuti di discesa totali su strada sterrata.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Paganella
  • PARTENZA: telecabina Andalo – Doss Pelà
  • ARRIVO: Bait da Germano
  • ALTITUDINE: 1820 metri
  • DISTANZA: circa 5 chilometri
  • DURATA:  un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: si da trekking
  • IMPIANTI: telecabina Andalo – Doss Pelà – orari di apertura e tariffe sempre aggiornate QUI.
  • PUNTI DI RISTORO: Bait da Germano – tel. 348.3743710 – aperto indicativamente da giugno a settembre

Il parcheggio è gratuito per chi utilizza l’impianto, basta chiedere il biglietto alle casse.

Cosa fare nei dintorni:

Se prima di salire fino in cima e partire con il trekking volete fare una sosta alla stazione intermedia trovate il “baby park Dosson”, con giochi e attrazioni di tutti i tipi, QUI trovate tutte le info. Fate attenzione che non ci si può fermare alla stazione intermedia scendendo, ma solo salendo.

Sempre ad Andalo trovate il parco divertimenti per le famiglie Andalo Life, tutte le info QUI.

Gargazzone: parco giochi al Sole

Nel centro del paese di Gargazzone, tra Bolzano e Merano, c’è una grande area verde con tanti giochi perfetta per le famiglie. Ideale anche per una sosta di relax o per un pic-nic, infatti ci sono diversi tavoli, un pergolato, una fontana e tante panchine all’ombra. Il parco è recintato e vi si accede tramite una rampa direttamente dal parcheggio gratuito.

Al suo interno diverse attrazioni alcune molto avventurose, due tavoli da ping pong, un campo da basket/calcetto e uno da volley. Una zona dedicata ai più piccoli con altalena, scivolo, dondoli e sabbiera. Al centro nella piccola piazza un gioco d’acqua tra i sassi.

Per i più avventurieri un castello in legno dotato di scivolo a chiocciola, ponte e pareti da scalare, una struttura di corde e ceste dove arrampicarsi e un’altalena doppia che ricorda molto la tipica giostra a seggiolini dei luna park.

All’ingresso c’è un cartello che invita gli ospiti a rispettare l’ora del silenzio dalle 13.00 alle 15.00. Il parco è accessibile tutto l’anno.

Come arrivare:

Da Trento in autostrada fino a Bolzano sud e successivamente in direzione Merano fino all’uscita di Gargazzone. Si prosegue fino al centro del paese e appena superata la chiesa sulla sinistra trovata il parcheggio del parco.

Cosa fare nei dintorni:

Dal parco, attraversando la strada principale, si può imboccare il sentiero che conduce alla cascata e alla torre Kröll. Bella passeggiata panoramica sulla vallata.

Oppure in 5 minuti di macchina si può raggiungere Orchideen welt, la serra tropicale di Gargazzone.

Nelle giornate più calde potete rinfrescarvi nella piscina naturale di Gargazzone.

Trovate tanti altri spunti a Bolzano e dintorni QUI.

E altre passeggiate ed escursioni a Merano e dintorni QUI.

 

Con il battello sul Garda

Un bel giro con il battello sul Garda è una valida alternativa per spostarsi senza auto e godere il panorama da un punto di vista alternativo.

Che bella idea una gita in battello sul lago di Garda, per ammirarlo da una prospettiva insolita! Inoltre non dovrete preoccuparvi del traffico e del parcheggio una volta giunti a destinazione: elemento da non trascurare, specialmente nelle giornate estive più affollate. Così, dopo un bel giretto nel centro storico di Riva del Garda, durante il quale siamo saliti anche sulla Torre Apponale (la torre fa parte del MAG Museo Alto Garda e il biglietto costa pochissimo: dopo 160 scalini la vista sui tetti di Riva vi conquisterà), eccoci pronti a provare l’ebbrezza del battello.

DA DOVE SI PARTE

I moli di attracco  si trovano in Piazza Catena, proprio di fronte alla torre. Potete acquistare il biglietto presso la biglietteria, situata in uno dei chioschi in metallo allineati sulla banchina.

TANTE DESTINAZIONI

Partendo da Riva si possono raggiungere gran parte dei paesi sul lago. I battelli si muovono a zig-zag, facendo la spola da un lato all’altro del lago. Le tratte più corte partendo da qui sono quindi quelle verso Torbole e Limone, seguiti da Malcesine. Se avete bambini particolarmente attivi vi sconsigliamo una destinazione più lontana. Raggiungere Limone ad esempio richiede circa 50 minuti, una durata che può bastare per una bella esperienza di navigazione. Ci si può sedere all’aperto e godersi il vento, il sole e anche qualche spruzzo rinfrescante, il tutto ammirando il paesaggio e i tanti windsurf colorati che sfrecciano attorno.


Una volta giunti a destinazione si può fare un giro del paese, guardare i negozi, fare un bagno al lago, mangiare in un bel ristorantino… Insomma, si trascorre proprio una giornata da turisti.

Appena usciti dal porto di Riva del Garda si possono notare alcuni dei luoghi più significativi della città, tra cui il Bastione (raggiungibile a piedi in circa mezz’ora oppure con l’ascensore panoramico) ed il Monte Brione, che, come un enorme scoglio, domina tutta la costa. Il nostro battello, lo storico Italia, con le sue ruote che durante la navigazione si possono vedere all’opera, ha fatto una prima tappa a Torbole, posticino perfetto per un gelato e una passeggiata lungo la spiaggia.

Con i bambini al seguito però non si può non fermarsi a giocare un pochino in uno dei due parchi gioco presenti in questa località. Il primo si trova sulla spiaggia, davanti alla “Colonia Pavese”, il grande edificio giallo con il tetto verde, circondato dal parco omonimo. L’altro si trova al di là della strada principale.

Torbole è perfetta da girare anche con il passeggino. Tutto è a misura di famiglia, con tanto verde e spazio per divertirsi.

IL RIENTRO

Terminato il giro si rientra in battello a Riva del Garda. Si può anche tornare a piedi percorrendo la ciclo pedonale che segue la spiaggia.  Si passa sul ponte sopra le foci del Sarca, si costeggiano le gallerie e ci si ricongiunge con la spiaggia di Riva in prossimità del Porto San Nicolò (dal centro di Torbole a quello di Riva un’oretta e mezza di camminata, senza fare le corse).

Se invece volete allungare la navigazione (la tratta Riva-Tobole dura solo una ventina di minuti) potete spingervi fino a Limone, pittoresco borgo abbarbicato sulla sponda bresciana del lago. Nel pomeriggio il battello scivolerà sull’acqua circondato da colorati kitesurf e wing foil.

INFORMAZIONI UTILI

Per conoscere orari, destinazioni e tariffe nel dettaglio consultate il sito della Navigazione Laghi.

Per i gruppi familiari con bambini tra i 4 e i 12 anni (sotto i 4 anni il trasporto è gratuito) è attiva la tariffa “Happy Family” che prevede il pagamento di due tariffe intere per gli adulti e la gratuità per un massimo due bambini.

NEI DINTORNI
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  • Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato per voi: CLICCATE QUI

Area sosta vista lago di Resia

Comoda area sosta camper sul lago di Resia, a Curon Venosta. Oltrepassato l’abitato si Resia, a nord del famoso lago, si prosegue fino ad arrivare al parcheggio dell’impianto della funivia Belpiano. Noi abbiamo utilizzato questo parcheggio anche come base per un bellissimo itinerario ad anello, che permette di vedere questo splendido specchio d’acqua dall’alto. Lo trovate QUI.

L’area di parcheggio è molto ampia su terreno sterrato con stanga automatica di accesso. Pagamento in contanti o elettronico con cassa automatica) il costo è di 20 euro per 24 ore. L’area non fornisce corrente elettrica, non è possibile scaricare le acque grigie, è presente una fontana per ricaricare l’acqua, ma munitevi di annaffiatoio.

Risulta molto comodo raggiungere il paese di Resia per servizi e negozi in 20 minuti a piedi o con pista ciclabile presente a pochi metri; se non volete perdervi il famoso campanile sommerso dista circa 5 chilometri da qui.

Cosa fare nei dintorni:
  • trovate tante gite nei dintorni del Lago di Resia QUI
  • attività e passeggiate a Naturno e dintorni QUI
  • la guida sulla Val Senales QUI
  • tanti altri spunti sulla Val Venosta nella nostra guida QUI