Author - Annalisa

Lago di Ledro: Madonnina di Besta

Per ammirare il lago di Ledro da una prospettiva diversa, imperdibile è la passeggiata fino alla statua della Madonnina di Besta. Questo lago, oltre ad essere tra i più limpidi del Trentino, è noto per il ritrovamento delle palafitte, risalenti all’età del Bronzo. Tuttavia ci sono anche tantissime passeggiate ed escursioni per tutti i gusti da fare nei dintorni. Questa vale sicuramente lo sforzo per il bellissimo panorama che offre una volta giunti a destinazione.

Visto dall’alto, infatti, questo lago diventa ancora più suggestivo, con la sua corona di montagne coperte di verdissimi alberi che si specchia nell’acqua. La passeggiata non è eccessivamente lunga ed è adatta anche ai bambini: in poco meno di un’ora si arriva al punto panoramico dove è posta la statua della madonnina.

Verso la Madonnina di Besta

Si lascia la macchina in prossimità del Museo delle Palafitte. Si sale sul versante opposto della strada, seguendo per via dei Colli, dove troverete anche i segnavia con le indicazioni per la Madonnina. Il primo tratto è in salita su strada asfaltata, ma poco trafficata. Il sentiero vero e proprio inizia circa a metà percorso, nei pressi di una casetta di legno: anche qui, seguite le indicazioni.

Si cammina un’altra ventina di minuti nel bosco fino a quando si ricomincia ad intravedere il lago.

L’ultimo tratto richiede un po’ di attenzione in più, specie se avete bambini piccoli, perché, pur essendo stata migliorata la sicurezza (presenti parapetti e cordini in acciaio), il sentiero, con fondo roccioso, è abbastanza ripido ed esposto. Tuttavia la vista che si gode da quassù è veramente favolosa.

Dopo qualche foto di rito ed essersi riempiti gli occhi di tanta bellezza, si rientra lungo la stessa strada dell’andata. Per terminare la giornata si può fermarsi alla vicina spiaggia di Besta: qui vi aspetta un ampio parco con zone ombrose e una spiaggia di ghiaia con acqua limpidissima. Non mancano nemmeno un bel parco giochi attrezzato, campi da gioco e un bar con posti a sedere anche all’aperto, per le necessità di tutta la famiglia.

Percorso alternativo per la Madonnina di Besta

Se volete fare un giro più impegnativo potete partire dalla località Mezzolago e compiere un giro ad anello di un paio d’ore: inizialmente si sale nel bosco e poi si prosegue fino alla Madonnina (un’ora), dopodiché si scende a Molina e si rientra costeggiando il lago.

Madonnina di Besta: info utili

LUOGO: Lago di Ledro
PARTENZA: Molina di Ledro ( 650 m slm)
ARRIVO: Madonnina di Besta (punto panoramico)
ALTITUDINE: m 950
DISTANZA: 3,5 km
DURATA: 2 ore
DISLIVELLO: 300 m
PASSEGGINO: zaino o marsupio
PUNTI DI RISTORO: Bar Besta (spiaggia di Besta)

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Escursioni in alta quota ed esperienze per adulti:

Rifugio Tuckett: cuore del Brenta

La nostra escursione di oggi ha come meta il Rifugio Tuckett. Circondato da rocce, massi e con una vista magnifica, in estate è molto frequentato, ma si sa… i posti belli vogliono vederli tutti! Se volete un piccolo consiglio, vi suggeriamo di evitare di andarci nei weekend, così potrete senza dubbio godere meglio dell’atmosfera che avvolge questo luogo.

Rifugio Tuckett: come arrivare

Per intraprendere questa escursione dovrete innanzitutto arrivare a Campo Carlo Magno, in Val Rendena. Da Trento serve più o meno un’ora e mezza d’auto. Dirigetevi verso Sarche, dove svolterete a destra, iniziando la salita verso Ponte Arche. Quindi da Ponte Arche andrete verso Tione, Pinzolo e Madonna di Campiglio. Ancora circa un chilometro e raggiungerete i parcheggio Grosté, dove lascerete la macchina. A questo punto si prende la cabinovia Grostè (1° e 2° tronco) e si arriva al Rifugio Stoppani, situato a quota 2500 metri. Da qui inizia il sentiero per il Rifugio Tuckett.

Il sentiero

L’escursione avviene lungo un itinerario principalmente pianeggiante, alternato a saliscendi con leggero dislivello. La bellezza del paesaggio circostante è veramente emozionante, con le vette dolomitiche che si stagliano in tutta la loro imponente bellezza.

Il percorso è di media difficoltà per bambini abituati a camminare e, vista la prevalente presenza di sassi e rocce lungo il sentiero SAT 316, vi consigliamo l’utilizzo degli scarponi da montagna. Tempo un’ora e tre quarti e vi ritroverete ad ammirare un panorama da sogno. Poiché il Brenta è conosciuto anche per la facilità con cui le nuvole vanno e vengono, è indispensabile avere con sé giacca e un poncho per la pioggia per proteggersi dagli sbalzi di temperatura

il paesaggio attorno al Rifugio Tuckett vi lascerà senza fiato!

Rifugio Tuckett – panorama.

Non perdetevi, una volta giunti a destinazione, la sedia panoramica con la Bocca di Tuckett alle spalle. Una foto ricordo seduti qua è quasi di dovere!

Cosa mangiare al Tuckett

Una volta arrivati al rifugio potete decidere di fermarvi per un bel pranzetto: le nostre fatiche sono state ripagate, oltre che da uno splendido panorama, anche da un bel piatto a base di costine, formaggio fuso, crauti e fagioli! Al rifugio potrete trovare anche panini imbottiti.
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Rifugio Tuckett: dormire

Il rifugio offre ben 111 posti letto! Nelle stanze troverete cuscini, coperte e anche caldi piumoni, dovrete solo portare le vostre lenzuola. In alternativa si può richiedere il sacco lenzuolo in carta o anche in cotone (a pagamento).

Tuckett: informazioni utili

Il rifugio L’itinerario complessivo (andata e ritorno) per l’escursione al rifugio Tuckett ha un tempo di percorrenza di circa 5 ore (tornando da Passo Grostè). Se decidete di farlo in giornata, oltre ad avere un buon allenamento e bambini abituati alla montagna, dovete tener presente che la cabinovia Grostè chiude alle ore 17, quindi vi consigliamo di partir presto per l’escursione, così da poter godere dell’esperienza in tutta tranquillità. Costi e orari della cabinovia, clicca qui

In alternativa, come abbiamo fatto noi, potrete scendere seguendo le indicazioni per Rifugio Casinei e le cascate di Vallesinella, il dislivello completamente in discesa di circa 1000 metri, ma passare dalle cascate sarà suggestivo, noi c’eravamo già stati. L’escursione dalla cabinovia Grostè al parcheggio Vallesinella ha una durata di 4 ore e 30 minuti (escluse le pause).

Arrivati al parcheggio di Vallesinella troverete un bus navetta ( Grostè Express) che vi riporterà al parcheggio. Prezzi e info QUI

Rifugio Tuckett in breve

Il rifugio è aperto solo nella stagione estiva, a partire dal 20 giugno fino a metà settembre.

  • LUOGO: Campo Carlo Magno (TN)
  • PARTENZA: parcheggio Grosté
  • IMPIANTI: cabinovia Grosté – 1 e 2 tronco (aperti dal 28 giugno al 14 settembre 2025)
  • ARRIVO: Rifugio Tuckett e Sella
  • ALTITUDINE: 2272 metri
  • DURATA:  5 h (tornando da Passo Grosté) – pause escluse
  • DISLIVELLO: Stoppani-Tuckett: 200 metri; Tuckett- Vallesinella: 1000 metri (in discesa)
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Stoppani ( 0465.846025), Rifugio Tuckett, Rifugio Casinei (0465.442708)

Rifugio Tuckett- contatti

Rifugio Tuckett e Sella
tel. 0465.441226
e-mail: rifugiotuckett@gmail.com
sito: www.rifugio-tuckett.it

Madonna di Campiglio: cosa fare nei dintorni

Sentiero degli Scaloni e delle Cavre: che avventura!

Se siete alla ricerca di un’escursione divertente, fuori dal comune e con un pizzico di adrenalina, abbiamo l’idea giusta per voi! Oggi vi portiamo su un percorso davvero speciale, il sentiero degli Scaloni, pensato per famiglie con bambini e ragazzi curiosi, pronti a mettersi alla prova tra moschettoni, imbraghi e panorami mozzafiato. Il Garda Trentino è una palestra a cielo aperto, e questa avventura ne è la dimostrazione. Adatta a tutte le stagioni e… super consigliata!

Non è una ferrata, ma quasi! Parliamo di un sentiero attrezzato, adatto anche ai più piccoli (dai 6/7 anni in su, abituati a camminare in montagna). Niente strapiombi o passaggi esposti, ma si cammina in quota, quindi l’attrezzatura da ferrata è fortemente consigliata per garantire la sicurezza e, perché no, iniziare a prendere confidenza con i moschettoni. Per fare tutto il giro, un anello di 10 chilometri, calcolate circa 4 ore 20 minuti ore (escluse le pause) con un dislivello di 495 metri.

Due nomi, un solo anello avventuroso. Questo percorso ad anello ha due accessi principali: Ceniga e Dro. Il sentiero viene chiamato in due modi:

  • “Sentiero degli Scaloni”, partendo da Ceniga
  • “Percorso delle Cavre”, se si parte da Dro

Sentiero degli Scaloni

Noi abbiamo scelto Ceniga, lasciando l’auto vicino alle indicazioni per il “Sentiero degli Scaloni” e Ponte Romano, proprio nel cuore del paese.

Si parte! Tra boschi e… scaloni seguendo il segnavia 428, si inizia su una tranquilla stradina asfaltata verso il Maso Lizzone. Ma presto il sentiero si addentra nel bosco e… sorpresa! Ecco comparire le prime scalette e gradoni, che danno subito il tono all’escursione.

Dopo pochi minuti, un cartello segna l’inizio del tratto attrezzato: qui parte la vera avventura! La salita si fa più emozionante, accompagnata da una solida fune metallica, gradoni scavati nella roccia e scale sospese di origine militare. Un mix perfetto per bambini e ragazzi che vogliono sentirsi piccoli esploratori, ma sempre in totale sicurezza.

Consiglio: indossate il kit da ferrata, anche se il percorso non è troppo impegnativo. Aiuta i più piccoli a fare pratica e rende l’esperienza più divertente!

sentiero degli scaloni

Percorso delle Cavre

Il sentiero 428 termina a Dos Tondo (507 m). Da qui si imbocca il sentiero 428B, conosciuto come Sentiero delle Cavre. A proposito… sapete cosa sono le Cavre? Le “cavre” (o “càvre”, nel dialetto locale trentino) non sono capre! Anche se il nome potrebbe trarre in inganno, si tratta in realtà di antiche strutture in legno usate in passato per l’estrazione e il trasporto del legname dalla montagna a valle.

Camminando tra boschi e fonti d’acqua (come le Fonti Albi), si arriva alla Baita Crozolam: un angolo di paradiso immerso nel verde, perfetto per una merenda o un pic nic. Qui ogni albero è “etichettato”, ci sono bacheche con gli antichi attrezzi degli artigiani e uno spettacolare punto panoramico con binocoli per osservare la Valle dei Laghi, il Monte Bondone, il Monte Baldo, il Monte Altissimo di Nago e perfino un pezzetto di Lago di Garda!

Se trovate la baita aperta, potete fare una piccola sosta caffè o prendere qualcosa da bere lasciando un’offerta: un dettaglio che rende tutto ancora più magico.

Dopo la meritata pausa, si prosegue lungo il 428B fino al raccordo con il sentiero attrezzato 425 dell’Anglone direzione Dro. La discesa è ripida, e i cavi di sicurezza tornano utili. Quindi se avevate tolto l’imbrago… rimettetelo! Il divertimento non è ancora finito. Gli “scaloni” si fanno sentire nelle gambe, ma la vista ripaga ogni sforzo.

Una volta raggiunta la base della parete, il sentiero rientra nel bosco e, seguendo le indicazioni per Dro, ci si avvicina alla strada asfaltata. Tenendo la destra per qualche centinaio di metri, si imbocca il Sentiero Campagnola, che costeggia il fiume Sarca e riporta al Maso Lizzone, chiudendo l’anello.

Ve la consigliamo perché è un’escursione completa, varia e davvero divertente.

Cosa fare nei dintorni

Arena Boulder: si scala…anche da piccoli!

Ad Arco è nato un luogo speciale dove l’arrampicata unisce la famiglia: Arena Boulder, una palestra indoor pensata per tutti – dai bambini curiosi agli adulti con la passione per il verticale – dove ogni salita diventa un momento da condividere.

Ad accoglierci c’è Tatiana, sorridente e piena di energia. Ci racconta con entusiasmo com’è nata Arena Boulder: “Io e mio marito Cesar siamo arrivati ad Arco dal Brasile dodici anni fa, portando con noi una passione importante per l’arrampicata. Tatiana lavora con Walltopia, azienda specializzata nella realizzazione di palestre d’arrampicata in tutta Italia. Questa volta, però, ha voluto creare uno spazio tutto suo, proprio come lo sognava: tecnico, accogliente e a misura di bambino. Così è nata Arena Boulder!”

Arena Boulder: a misura di famiglie

E a misura di bambino lo è davvero: all’interno della palestra c’è una coloratissima area kids, pensata per i più piccoli fino ai sette anni, dove iniziare a esplorare il mondo verticale… giocando!
Ci sono prese a forma di animali, un mini-percorso per migliorare equilibrio e coordinazione, un lungo ponte da attraversare e, ovviamente, uno scivolo per tornare a terra e ricominciare. Puro divertimento (e in totale sicurezza), mentre mamma e papà si dedicano alla loro sessione di arrampicata.

arena boulder - Arco

“La palestra è interamente dedicata al boulder,” racconta Tatiana. Offre 430 metri quadrati di pareti arrampicabili, un board inclinabile tra i 30° e i 60° con luci LED interattive, un’area per allenamenti di resistenza a circuito e una zona training completamente attrezzata. Insomma, che tu sia alla prima salita o un atleta allenato, qui trovi pane per i tuoi muscoli.

L’ambiente è accogliente e curato: c’è una zona relax con bar, perfetta per fare due chiacchiere dopo l’allenamento e tutti i servizi sono pensati anche per le famiglie, incluso uno spazio fasciatoio per il cambio dei più piccoli.

Arena Boulder: info utili

La palestra è aperta 7 giorni su 7 ma è possibile acquistare biglietti e abbonamenti anche online, tramite sito, in modo immediato. I bambini fino ai 5 anni entrano gratis, se entra un genitore pagante. Dai 6 ai 15 anni il prezzo è ridotto. Per orari, prezzi sempre aggiornati clicca qui.

Arena Boulder è un punto di ritrovo per la comunità dell’arrampicata, un luogo dove crescere insieme e dove anche i più piccoli possono iniziare a innamorarsi del boulder… un appiglio alla volta!

La trovate sulla terrazza in via Aldo Moro 9-A, località San Giorgio (Arco), con ampio parcheggio a disposizione.

Cosa fare nei dintorni

Aparthotel Al Frantoio tra lago, natura e relax

Avete presente quei posti dove, appena arrivate, vi sentite subito a vostro agio? Noi l’abbiamo trovato! Si chiama Aparthotel Al Frantoio e si trova in una posizione davvero strategica: a metà strada tra il centro di Arco e le meravigliose rive di Riva del Garda. Un punto perfetto per chi ama muoversi tra lago, montagna e tutte le attività all’aria aperta che il Garda Trentino sa offrire. Insomma, il sogno di ogni famiglia attiva (ma anche di chi sogna solo un po’ di sano relax!).

Aparthotel Al Frantoio - Arco

Ad accoglierci con un sorriso e una gentilezza fuori dal comune c’è Elisa, padrona di casa attenta e premurosa, che ci ha coccolati fin dal primo momento. E mentre ci mostrava la struttura, ci ha raccontato la storia affascinante di questo luogo speciale: pensate che tutto è iniziato nel 1800 come bachificio, poi trasformato in frantoio per la produzione del famoso olio d’oliva del Garda. È stato il nonno di Elisa a trasformarlo in un hotel e oggi la tradizione continua con una nuova veste moderna e accogliente.

Il nome “Al Frantoio” non è stato scelto a caso: è un omaggio alle sue radici e il vecchio frantoio sta ancora nel cuore del giardino. Nel 2024, l’hotel è stato completamente rinnovato ed è diventato Aparthotel Al Frantoio, con camere moderne e appartamenti spaziosi, perfetti per chi viaggia da solo, con amici, con i bambini o con tutta la famiglia.

Al Frantoio: camere, appartamenti e tanti comfort

Le camere sono ampie, luminose, tutte con una macchinetta del caffè per iniziare al meglio la giornata e alcune con un terrazzo panoramico dove respirare l’aria buona del Trentino. Gli appartamenti, invece, sono dotati di cucina, ideali per chi vuole gestire i tempi in totale libertà – perfetto con i più piccoli!

E la tecnologia? Non manca! Dalla prenotazione al check-in, tutto è pensato per essere semplice e veloce grazie ai totem digitali presenti in struttura.

Dopo una giornata tra escursioni, passeggiate o giri in bicicletta, vi aspetta una splendida piscina di acqua salata dove tuffarsi o semplicemente rilassarsi a bordo vasca. E di sera, illuminata, è davvero magica!

Per un momento di puro benessere solo per adulti c’è anche una zona wellness esterna con idromassaggio e sauna a infrarossi, e una sala relax interna con lettini ad acqua e una parete di sale – per staccare completamente la spina.

E per la colazione o un aperitivo?

Non c’è un servizio ristorante, ma il bar dell’hotel è ben fornito! La scelta è ampia: dai dolci waffle, pancake, brioche e yogurt, fino ai toast per chi preferisce il salato. Potete prenotare la colazione già dalla sera prima e riceverla direttamente in camera o nel vostro appartamento.
E al tramonto? Aperitivi con taglieri sfiziosi e prodotti locali da gustare in tranquillità. Un modo perfetto per concludere la giornata!

Aparthotel Al Frantoio: un paradiso anche per gli sportivi

Se siete una famiglia sportiva, qui siete nel posto giusto. L’Aparthotel Al Frantoio ha un deposito sicuro per biciclette e attrezzature sportive con videosorveglianza, presa per la ricarica e stazione di manutenzione bike. Vicino al deposito anche lavatrice e asciugatrice a gettoni a disposizione di tutti gli ospiti.

In più, in camera troverete tutto il materiale informativo per organizzare le vostre giornate: itinerari, mappe e suggerimenti per non perdere nemmeno uno scorcio del magnifico Garda Trentino.

Qui ogni dettaglio racconta una storia, ogni angolo è pensato per farvi stare bene. Che siate una famiglia in cerca di avventura o semplicemente vogliate staccare la spina e rilassarvi, qui troverete il mix perfetto tra comfort, natura e quel tocco di autenticità che fa la differenza.

La vostra prossima vacanza in famiglia vi aspetta… tra lago, olivi e sorrisi!

Cosa fare nei dintorni

Toblino: nuova passerella sul lago

Vista sul castello di Toblino da uno dei punti panoramici lungo la passeggiata

Oggi vogliamo farvi scoprire la passeggiata ad anello attorno al Lago di Toblino, in Valle dei Laghi. In circa due ore percorrerete più o meno otto chilometri, attorno a uno dei laghi più romantici del Trentino. Il percorso è interamente accessibile anche con il passeggino e, naturalmente, si può scegliere anche di percorrerne solo un tratto.

Lago di Toblino: come arrivare

Per intraprendere questa passeggiata si può scegliere di partire da Sarche (consigliato per chi arriva da Riva del Garda o scende dalla Val Rendena: sono disponibili vari parcheggi nei pressi della biblioteca). Altimenti si può partire dalla località Due Laghi a Padergnone, frazione del Comune di Vallelaghi. Questa opzione è più comoda per chi invece arriva da Trento. Noi oggi abbiamo scelto quest’ultima. Dopo aver parcheggiato (i parcheggi del ristorante Due Laghi sono riservati ai clienti!), tenete la sinistra e imboccate la passerella lungo il lago.Vista sul castello di Toblino da uno dei punti panoramici lungo la passeggiata

La passeggiata lungo il lago

Si cammina sulla passerella, circondati dalla vegetazione. Pian piano la vista si apre sul castello, che sorge su una piccola penisola al centro del lago. Rimarrete affascinati dal colore turchese dell’acqua e dal suggestivo l’effetto specchio. Una piccola sosta per ammirare il  castello e poi si riparte attraverso i vigneti, fino ad arrivare al portone del castello stesso. Sempre bello fermarsi per una merenda o per dissetarsi sulla bella terrazza a sfioro sul lago del bar. Rientrati sulla passeggiata invece potrete fermarvi sulla spiaggetta poco oltre l’ingresso del castello, popolata da anatre, oche e cigni.

Da questo punto in poi parte la nuova passerella ciclopedonale inaugurata ad aprile 2025, allargata e riqualificata per permettere il transito in sicurezza e dotata di vari punti panoramici per ammirare meravigliosi scorci sul lago. Tutta la zona circonstante è un’area naturale protetta di una bellezza unica in ogni stagione e in ogni momento della giornata.

Sulla via del ritorno

Giunti alla fine del lago si prosegue sul marciapiede che costeggia la strada principale. Si passa accanto al centro commerciale e si arriva fino alla rotatoria della “Cantina di Toblino”. A questo punto si svolta a sinistra e si prosegue lungo la ciclabile in direzione Pergolese. In fondo alla ciclabile si arriva alla località  Ponte Olivetti: oltrepassiamo il torrente Rimone (che collega il Lago di Toblino con il Lago di Cavedine) e prendiamo sulla sinistra la stradina che lo costeggia.

Questo tratto della passeggiata si svolge su strada sterrata. Qui il paesaggio è dominato da ulivi, vigne e meleti che regalano tranquillità e pace in ogni stagione.

Ora non ci si può più sbagliare: seguiamo la strada sterrata che inizia a salire con un piccolo dislivello, fino a ricongiungerci con la strada asfaltata. La strada inizia a scendere, incontriamo un vecchio e affascinante rudere ricoperto dalla vegetazione, proseguiamo passando di fianco alla pescicoltura, fino ad arrivare dietro al ristorante “Il Giardino delle Spezie”, a questo punto basterà attraversare la strada per tornare al punto di partenza.

Lago di Toblino: info utili

  • LUOGO: Valle dei Laghi
  • PARTENZA: Parcheggio in località Due Laghi (Padergnone TN)
  • ARRIVO: giro ad anello attorno al lago di Toblino
  • ALTITUDINE: 245 metri
  • DISTANZA: circa 8 km
  • DURATA: 2 ore
  • DISLIVELLO:  non rilevante
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: Bar Castel Toblino: tel. 347.1175949

Nei dintorni del Lago di Toblino

Nago: le trincee del Monte Corno

Quella che vi suggeriamo oggi è un’escursione semplice ma di grande impatto, perfetta per le famiglie con bambini abituati a camminare. Il percorso per raggiungere le trincee del Monte Corno si snoda tra i boschi sopra Nago e regala una vista spettacolare sul Lago di Garda, oltre a un’immersione autentica nella storia della Grande Guerra.

trincee del Monte Corno

Raggiungiamo l’abitato di Nago, un paesino sopra Torbole, a poca distanza da Riva del Garda. L’escursione inizia dal parcheggio a pagamento situato proprio sulla rotatoria principale del paese, lungo la strada statale. Da qui, si cammina per pochi minuti lungo la strada fino a raggiungere il punto di partenza, situato dietro all’Hotel Continental, in via Stazione 21.

Trincee del Monte Corno: come arrivare

Appena imboccato il sentiero, ci si immerge subito nel bosco. La salita è costante, si affrontano circa 330 metri di dislivello. Alcuni tratti risultano ripidi, quindi non adatto ai passeggini, ma i bambini lo affronteranno con entusiasmo. Un’ora circa per arrivare alla croce di ferro.

Il sentiero è caratterizzato da trincee della Prima Guerra Mondiale, ben conservate e disseminate lungo il percorso. Un’opportunità unica per i più piccoli di capire com’era la vita dei soldati in trincea, come costruivano ripari con mezzi di fortuna e in che modo controllavano il territorio.

Dopo circa un’ora di cammino si raggiunge un ampio prato panoramico con una vista mozzafiato sul Lago di Garda. Ma non fermatevi qui: proseguite per pochi minuti seguendo le indicazioni per la Postazione per artiglieria Perlone e raggiungete la croce sulla cima. È stata realizzata in ricordo dei soldati caduti in guerra, da qui la vista è ancora più spettacolare. Vi troverete immersi nella natura più incontaminata e i vostri bambini potranno correre e giocare con grande libertà, uno spazio perfetto per godervi il pranzo al sacco o una gustosa merenda.

trincee monte Corno

Prima di ridiscendere, vi consigliamo una breve deviazione verso la trincea della Salina, a pochi minuti dalla croce. Un ottimo modo per comprende bene come i soldati potessero monitorare tutto il territorio sottostante.

Tornati al prato grande, non ripercorrete il sentiero dell’andata ma seguite invece le indicazioni per il “Castagneto”. Una zona molto suggestiva popolata da antichi castagni, con panchine e tavoli da pic-nic, ideale per una sosta.

Il sentiero infine scende fino a chiudere l’anello proprio al punto in cui avete lasciato l’auto.

Trincee del Monte Corno: info utili

Un’escursione semplice ma ricca di emozioni, perfetta per una giornata all’aria aperta tra storia, natura e panorami che restano nel cuore. Allacciate bene gli scarponcini… e partite!

In sintesi:

  • LUOGO: Monte Corno
  • PARTENZA: parcheggio Nago (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: circa 600 metri
  • DURATA: 2 ore
  • DISLIVELLO: 330 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso
  • PARTICOLARITÀ: trincee storiche, vista sul Garda, croce panoramica, Castagneto

Cosa fare nei dintorni

Ferrata Susatti a Cima Capi

L’escursione che vi proponiamo oggi è un mix perfetto di avventura, panorami spettacolari e divertimento ad alta quota. Stiamo parlando della Ferrata Susatti a Cima Capi, un itinerario emozionante sopra il Lago di Garda, ideale per chi si avvicina al mondo delle vie ferrate, ma anche per bambini e ragazzi curiosi di sperimentarsi con altezze, cavi, staffe e brevi tratti esposti.

La ferrata è consigliata a bambini dagli 8 anni in su, a patto che siano abituati a camminare, abbiano passo sicuro e nessun problema di vertigini. L’altezza è importante per poter afferrare il cavo in sicurezza, quindi è bene valutare con attenzione.

Adrenalina con vista sul Lago di Garda

La partenza è dal paese di Biacesa, situato tra Riva del Garda e la Val di Ledro. Si può parcheggiare (a pagamento) presso il campo sportivo di Biacesa. Da qui, seguite le indicazioni per Cima Capi: vi attende un sentiero inizialmente asfaltato che poi si inoltra nel bosco. In circa 1 ora e 20 minuti si raggiunge l’attacco della ferrata.

Una volta pronti, si parte! La Ferrata Susatti è varia e divertente, alterna tratti su roccia a brevi passaggi esposti, ma mai troppo tecnici. In circa 1 ora e 30 minuti si raggiunge la cima, dove vi aspetta la bandiera e una vista mozzafiato sul Lago di Garda: un panorama che sembra non finire mai.

ferrata Susatti

Attenzione: il tratto attrezzato non termina in cima. Anche parte della discesa richiede ancora l’uso dell’imbrago. Alcuni passaggi in traverso, con staffe e cavi, richiedono buona attenzione e piede fermo. Consigliamo di proseguire fino al Bivacco Arcioni, dove finalmente è possibile togliere l’attrezzatura e rilassarsi un attimo, prima di scendere lungo il sentiero nel bosco che riporta al parcheggio.

Un’avventura da ricordare! Rocce, adrenalina, natura e un panorama tra i più belli del Trentino: questa è un’esperienza che i bambini (e gli adulti) non dimenticheranno facilmente!

Ferrata Susatti: info utili

Nei weekend e nei giorni festivi il percorso può essere affollato, quindi vi consigliamo di affrontarlo in primavera o autunno, o in giornate fresche durante l’estate.

Ecco cosa portare:

  • Casco
  • Imbrago
  • Kit da ferrata omologato
  • Scarpe da trekking con buona aderenza
  • Tanta acqua: non ci sono fontane lungo il percorso e il sole può essere intenso anche in quota.

Cosa fare nei dintorni

Rifugio Taramelli in Val Monzoni

Circondato dalle imponenti montagne della Val di Fassa, il Rifugio Taramelli è un piccolo e rustico rifugio a quota 2046 metri. La sua forma curiosa a cubo spunta tra gli alberi salendo dalla Val Monzoni: un piccolo gioiello nel cuore della Val di Fassa, con i suoi boschi, gli innumerevoli sentieri da esplorare ed i consueti panorami da pelle d’oca.

Il Rifugio Taramelli in Val Monzoni si contraddistingue per la singolare forma cubica.
Rifugio Taramelli

E’ un rifugio SAT, Società degli Alpinisti Trentini dal 1904, e viene gestito da tanti anni da Nicola Albertini con i suoi fedeli aiutanti. Naturalmente lo abbiamo provato per voi!

Rifugio Taramelli: come arrivare

Arrivate in auto nei pressi del Camping Vidor a Pozza di Fassa. Qui sono disponibili numerosi posti auto gratuiti. La salita avviene attraverso la Val Monzoni, una laterale della Val San Nicolò. Si può scegliere se percorrere il primo tratto a piedi o usufruendo del servizio bus navetta (in estate) o motoslitta (leggi il nostro articolo invernale In Val Monzoni con la motoslitta). Questo servizio (a pagamento) è comodo se avete bambini che non camminano molto o se comunque volete accorciare un po’ i tempi. Per arrivare a piedi al rifugio Taramelli partendo dal parcheggio a valle servono infatti circa 2 ore e mezza, in costante salita.

Splendidi scorci si aprono davanti agli occhi camminando verso il Rifugio Taramelli in Val Monzoni

Il sentiero per il Rifugio Taramelli

Partendo a piedi dal parcheggio si cammina dapprima su sentiero. Arrivati alla baita Crocifisso, si continua percorrendo la val Monzoni nel bosco, su strada forestale. In prossimità della Baita Monzoni il paesaggio si apre su pascoli e prati. Da qui al Rifugio Taramelli servono circa ulteriori 30 minuti, su sentiero in leggera salita.

Il sentiero per il Rifugio Taramelli si snoda attraverso la Val Monzoni tra boschi e pascoli

La magia dei panorami della Val di Fassa

Giunti nei pressi del rifugio soffermatevi ad ammirare l’incredibile panorama: il Catinaccio, le creste del Sass d’Adam, e sullo sfondo il Sassolungo, il Sassopiatto ed il Sella. “Tutto” qui? Certo che no: ecco quindi anche il Gran Vernel, una parte di Costabella, Cima Uomo e Vallaccia.

I panorami che si possono ammirare in Val Monzoni e nei pressi del Rifugio Taramelli sono tra i più belli delle Dolomiti
Panorama nei pressi del Rifugio Taramelli

Taramelli: cosa mangiare

Il punto di forza del rifugio sono certamente le prelibatezze che Nicola prepara con grande cura: nessun prodotto preconfezionato, qui tutto viene fatto a mano. “Al Rifugio Taramelli tagliamo, affettiamo, frulliamo, rosoliamo, cuciniamo …e poi si ricomincia da capo. Lo strudel si fa tirando a mano la pasta, la pasta frolla impastando il burro con la farina, lo sciroppo ai frutti di bosco frullandoli, la salsa alla vaniglia con l’olio essenziale o il baccello e la panna fresca“. Oltre ai gustosi primi e secondi piatti, dobbiamo avvisarvi che i dolci preparati da Nicola sono qualcosa di unico e di una bontà indescrivibile. Da provare!

Dormire al Rifugio Taramelli

Il rifugio è anche il posto ideale per pernottare, perfetto per piccoli gruppi e famiglie. A disposizione 8-10 posti letto in camerata e 4 posti in una stanza a parte. Il rifugio è provvisto di coperte e piumoni, ma è necessario portare con sé il sacco lenzuolo e la federa per il cuscino. Per pernottare è obbligatoria la prenotazione chiamando al 360.879719.
Il Taramelli è l’unico rifugio SAT in zona ed i soci hanno diritto allo sconto su pernottamento o mezza pensione.

Al Rifugio Taramelli in Val Monzoni si può pernottare in na camerata da 8-10 persone o in una stanza a 4 posti.
Rifugio Taramelli – interni

Rifugio Taramelli – info utili

Il rifugio per il 2025 è aperto dal 14 giugno al 27 settembre e, su prenotazione, anche in altri periodi dell’anno.

  • LUOGO: Val Monzoni
  • PARTENZA: parcheggio funivie Buffaure, Pozza di Fassa
  • ARRIVO: Rifugio Taramelli
  • ALTITUDINE: m 2046
  • DURATA: 2 ore e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: 600 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: baita Crocifisso, agritur Malga Monzoni e Rifugio Taramelli

Info e contatti

Rifugio Taramelli

tel. 360.879719

E-mail: info@rifugiotaramelli.it   
Sito: www.rifugiotaramelli.it

Val Monzoni: nei dintorni

Se vi è piaciuta l’ escursione al Rifugio Taramelli ecco qualche idea per scoprire i dintorni, ovviamente provate e testate da noi del Trentino dei Bambini!

Arrampicata con i bambini: top 10

Salendo verso la Croce del Colodri si trova la Falesia Muro dell'Asino, perfetta per le prime scalate.

Arrampicata con i bambini? Non sempre è facile trovare un luogo per praticare questo sport in famiglia. Le falesie sono spesso in zone scomode, con spazi stretti, terreno molto sconnesso e, oltre alle salite in parete, non permettono di fermarsi a giocare o stendere una coperta per un picnic.

Così, dopo averle provate, abbiamo raccolto qui le falesie in Trentino Alto Adige adatte per chi vuole muovere i primi passi in parete con i bambini, anche con fratellini piccini che ancora non arrampicano ma che si divertono a gattonare nei paraggi!

Arrampicata con i bambini in Trentino

Falesia Muro dell’Asino – Arco

Questa falesia si trova a Laghel, una piccola località proprio sopra Arco. Ha un settore attrezzato per bambini con una decina di vie. Lo spazio davanti alla parete dispone di alcuni tavoli e panchine per rilassarsi tra una salita e l’altra. Si trova lungo il sentiero per raggiungere la Croce del Colodri, alla quale si può arrivare anche tramite ferrata (comodo il noleggio attrezzatura e se si vuole anche di guida fornito dalle guide alpine di MMove). Trovate la nostra esperienza nell’articolo: La falesia Muro dell’Asino a Arco.

Arrampicata con i bambini: la falesia Muro dell'Asino offre un ampio spazio verde ideale per chi ha bambini piccini

Falesia Muro dell’Asino – Arco (TN)

Family San Martino Kids – Arco

Ad Arco, la Family San Martino Kids  presenta vie divise su due distinti settori, dedicati rispettivamente ai personaggi di Ice Age e di Harry Potter e con gradi da 3 a 6. Molto bello è il terrazzino panoramico all’arrivo, con una splendida vista su Arco ed il territorio circostante. Trovate ulteriori dettagli Climbing alla Family San Martino.

Massi delle Traole – Nago

Questa falesia, sita nel comune di Nago-Torbole, prende il nome Massi delle Traole. Presenta diversi settori anche per principianti e alla base dei massi ha spazi pianeggiati adatti alle famiglie. Vi raccontiamo tutto Climbing ai Massi delle Traole.

Falesia Doss Pelà – Drena

Nuovissima e facile parete da arrampicata nei pressi dell’abitato di Drena, piccolo comune situato a cavallo dell’Alto Garda e della Val di Cavedine, noto per il suo castello e a breve distanza dal lago di Cavedine, adatta anche per i piccolissimi. Lo spazio intorno alla parete invita a fermarsi per un picnic. Tutte le informazioni in: Drena: falesia family al Doss Pelà

Falesia de la Cosina – Lago di Cavedine

A pochi chilometri dal lago di Cavedine, questa parete è attrezzata per principianti. Il sentiero di accesso avviene con una bella passeggiata nel bosco. Ampio lo spazio sottostante. Per saperne di più cliccate Cavedine: arrampicare a La Cosina.

Massi di Gaggiolo – Dro

Ecco un altro luogo ideale per trascorrere una giornata arrampicando in famiglia (vie dalla 3a alla 6c). L’ampio spazio che circonda i massi permette di muoversi liberamente senza pericoli. Ve ne abbiamo parlato qui: Dro: arrampicare a Gaggiolo.

Boulder Park la Plana – Val Daone

Ecco invece un posto che piacerà sicuramente agli amanti del bouldering: situato in Val Daone, il Boulder Park La Plana offre infinite opportunità di arrampicata, con la possibilità di farsi assistere anche da una guida alpina. Maggiori informazioni le trovate qui: Val Daone: Boulder Park La Plana.

Arrampicata con i bambini in Alto Adige

Falesia Franzensfeste – Fortezza

A Fortezza in Alto Adige, vi innamorerete della falesia Franzensfeste. Un’unica parete con diversi gradi di difficoltà da 3 a 6c. L’esposizione ad est, il prato antistante ed i tavoli rendono questo posto particolarmente comodo, anche per gli amici a quattro zampe. Cliccate Franzensfeste: climbing a Fortezza per tutte le informazioni.

Arrampicata con i bambini – altri suggerimenti

Queste pareti invece non le abbiamo ancora provate, ma sappiamo che sono ideali per una giornata di arrampicata con i bambini:

Palestra “Sasiass” – San Giacomo di Caldes

Subito sopra l’abitato di San Giacomo di Caldes, in Val di Sole, si seguono le indicazioni, prendendo un sentiero a destra, per la palestra di roccia. Si arriva in due minuti ad una alla bella falesia calcarea. Qui si trovano vari tiri semplici adatti anche a principianti.

Promeghin – San Lorenzo in Banale

Qui troverete alcune vie facili, ideali per le famiglie, nonché ampi spazi verdi con panchine e tavoli per potervi fermare e fare anche un bel picnic.

Arrampicata con i bambini: cosa devi sapere

L’arrampicata è uno sport per tutti, ma presenta anche possibili pericoli. I rischi diventano quasi nulli se:

  • si utilizzano le attrezzature adatte;
  • si tengono i giusti comportamenti per arrampicare in sicurezza
  • Voi adulti dovete essere da esempio per i più piccoli assumendo comportamenti adeguati: indossate sempre il casco, controllate le attrezzature e curate la preparazione.

In questo modo arrampicare sarà un’esperienza davvero bella per tutta la famiglia!