La Val Sarentino, comodamente raggiungibile in auto da Bolzano in una mezz’ora, è una meta sempre bella e poco affollata. Una delle principali escursioni che si possono fare da queste parti parte nelle vicinanze del lago di Valdurna, a 1518 metri di altitudine.
Il lago si trova all’incirca a metà della valle: proseguite dopo il paese di Sarentino per circa 15 chilometri, fino ad arrivare alla frazione di Valdurna. Si tratta di una passeggiata circolare, molto carina da fare anche con i bambini più piccoli.
Si parcheggia subito prima del divieto di transito, all’inizio del paese (tariffa giornaliera) e in una decina di minuti su strada asfaltata si arriva al lago. Da qui ci si dirige verso la chiesa, da dove si seguono le indicazioni per la Seeb Alm (segnavia n. 16).
Dopo una breve salita su strada asfaltata, si prosegue in modo abbastanza pianeggiante sulla forestale, in parte nel bosco. Fattibile con passeggino da trekking, la passeggiata dura circa un’oretta, fino ad arrivare a destinazione, a quota 1800 metri circa.
Arrivando da questa parte avrete l’opportunità di chiudere il giro ad anello. Se però avete il passeggino dovete tornare dalla strada da cui siete arrivati.
SEEB ALM
La malga/ristorante, aperta da inizio giugno a fine settembre, ha diversi tavoli all’aperto. Piatti buoni anche se non indimenticabili. Molto carino invece il parco giochi accanto alla malga, con trampolino, sabbiera, scivolo, altalene e giochi vari.
Per il ritorno, scendete dal sentierino proprio accanto alla malga: più ripido e sconnesso, ma non esageratamente difficile da fare in discesa. Vi aspettano pascoli verdi, baite in legno e mucche placide al pascolo.
INFO UTILI:
LUOGO: Val Sarentino – giro del lago di Valdurna e Malga Seeb
PARTENZA: parcheggio Valdurna
ALTITUDINE: 1.800 m circa
DISTANZA: 7 km
DURATA: circa 2 ore(A/R)
DISLIVELLO: circa 300 metri
PASSEGGINO: si (sul primo tratto)
PUNTI DI RISTORO: Malga Seeb tel: 340 258 2853 – aperta indicativamente da inizio giugno a settembre
I piatti tipici trentini sono una bontà. Li trovate facilmente nei nostri ristoranti e rifugi, ma spesso è facile preparali anche a casa. Noi abbiamo un trucco per renderli davvero gustosi: utilizziamo i prodotti caseari della nostra regione a marchio Qualità Trentino, potete scoprirli tutti QUI.
Quest’estate abbiamo avuto il piacere di andare a scoprire i segreti del nostro buon latte a malga Couler in Val di Fassa (QUI il racconto). Ammirando l’intero processo di lavorazione del latte presso il caseificio Malga de Fascia, dalla mungitura alla forma di formaggio e i suoi derivati.
Ma ora arriviamo alla tavola: tra le nostre pietanze preferite ci sono sicuramente i canederli (trovate QUI la ricetta) e gli spatzle facili e veloci (QUI la ricetta), entrambi piatti molto amati dai bambini. L’immancabile smacafam, piatto tipico della cucina trentina molto gustoso e sostanzioso, utilizzato soprattutto nel periodo di Carnevale. (vi lasciamo la ricetta QUI)
Non dimentichiamoci del tortel di patate che mette d’accordo tutta la famiglia! Lo usiamo molto come piatto unico, accompagnato da salumi e formaggi come il Casolet, il Fontal e la Boscatella, tutti dal gusto delicato e dolce molto apprezzati dai bambini.
E infine gli ottimi dolci della tradizione sia per concludere un pasto che per una merenda golosa e genuina. Stiamo parlando della classica torta di mele e yogurt (QUI la ricetta) che accontenta grandi e piccini, il profumatissimo strudel di mele (ricetta QUI). Agli appassionati di pasticceria consigliamo di provare la crostata gradela, morbida, profumata e gustosa (QUI la ricetta) e la torta di grano saraceno (ricetta QUI).
Se vi abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca, mettervi ai fornelli e cucinate un buon piatto della tradizione trentina. Prima però segnatevi tutti gli ingredienti da acquistare, ricordandovi che i prodotti Qualità Trentino sono facilmente reperibili anche nei nostri supermercati.
Questa è sempre una passeggiata meravigliosa che sconfina appena appena in Alto Adige. Un assaggio di questi posti dall’inconfondibile stile altoatesino si può avere andando da Obereggen all’Alpe di Pampeago per raggiungere il Latemarium, ma questo itinerario poco lontano, che parte dall’imponente Santuario della Madonna di Pietralba è davvero unico!
Come ci si arriva? Da Ora prendete la strada che porta in Val di Fiemme e dopo 10 chilometri circa svoltate a sinistra seguendo le indicazioni. Da Ora sono 22 chilometri, una mezz’ora circa. Noi abbiamo parcheggiato proprio ai piedi del Santuario, perché ci piaceva percorrere la stradina di accesso con i colori autunnali, ma si può anche proseguire fino al grande parcheggio sul lato sinistro, che sarebbe quello ufficiale. Chi ha piacere di partecipare il sabato o la domenica alla Santa Messa trova gli orari QUI.
Sul lato destro del santuario (guardandolo di fronte) prendete il sentiero nel bosco seguendo le indicazioni per la Schmieder Alm in 45 minuti circa, con solo due brevi tratti di salita – uno all’inizio e uno alla fine – arriverete a questa caratteristica struttura a quota 1.674 metri, che offre piatti e prodotti tipici. Le recensioni di Tripadvisor (e a anche di alcuni nostri conoscenti) sono decisamente positive, ma noi abbiamo preferito dirigerci verso la Schönrastalm, altrimenti chiamata anche Malga Belriposo, che è sempre una garanzia. Ancora solo dieci minuti di passeggiata pianeggiante, tra prati e colori fantastici… ed eccoci arrivati!
Per chi ha passeggini/carrozzine o è in compagnia di bambini piccoli e persone con difficoltà motorie: si può raggiungere la Schmiederalm (e il parcheggio della Schönrastalm, che si trova a fianco) direttamente con l’auto. Queste le indicazioni: arrivati in località Aldino, superate il paese e dopo circa 500 metri svoltate a destra in direzione Lerch. Continuate per 6,5 chilometri lungo la strada asfaltata e siete arrivati.
Dicevo… la Schönrastalm è una meraviglia, con tante tavolate al sole pronte per ospitare chi si vuole godere la bellezza dell’ambiente naturale. Le sale interne sono carinissime, curate con un’attenzione davvero particolare! Noi siamo arrivati decisamente presto, alle 11 e 30, e subito ci siamo dedicati all’aperitivo con un super tagliere di speck della casa, cetriolini sott’aceto e pane ai cereali appena sfornato.
Per i bimbi non ci sono attrazioni particolari, se non qualche altalena e uno scivolo, ma ci sono gli elementi che ci piacciono di più: un cane gigante ed un gatto coccolone (d’estate anche le mucche), prati verdi su cui correre in libertà ed un ambiente genuino e naturale.
Ci sono tanti buoni piatti (ad un prezzo giusto, viste le porzioni) per tutti i gusti: maccheroni al ragù nel pentolino, canederli di vari tipi, polenta con formaggio fuso e salsiccia, bicchieri di latte fresco, panna con zucchero di canna e cannella, yogurt fatto in casa con marmellata di lamponi, patate con speck e uova (le mie preferite!), torte alte 5 centimetri al costo di soli 3 euro (mi dispiace, mio amato Trentino, ma qui hai solo da imparare!) e così via!
Noi abbiamo proseguito (per poi tornare a fare merenda!) per un giro un po’ impegnativo che consiglio solo a chi ha bambini grandi che amano camminare oppure da fare in estate quando il clima è più mite e si può procedere con calma. Qui un riassunto per i curiosi:
dalla Schönrastalm siamo arrivati in un’ora circa alla Neuhütte (o Capanna Nuova, info: 340-2584810 in leggera ma costante salita.
da lì abbiamo proseguito per un’altra ora verso il Corno Bianco, ammirando lo splendido panorama.
Visto che c’eravamo abbiamo fatto una piccola deviazione salendo sul Corno Bianco, perché volevamo vedere il canyon che lo caratterizza
così come lo splendido panorama che si vede lassù, proprio di fronte al Latemar e alle piste da sci di Pampeago ed Obereggen che tanto amiamo d’inverno.
Quindi ancora un’oretta ed eccoci di ritorno alla Schönrastalm! Pronti per mangiare le uova, lo speck (poi ce ne siamo comprati anche mezzo chilo…gnam!) e le patate e sdraiarci sulle tante sdraio a disposizione gratuitamente. Per tornare a Pietralba potete fare il percorso dell’andata oppure prendere la strada un po’ più ripida che in una mezz’ora vi riporta al Santuario.
Dimenticavo una cosa importante per i più golosi: tutti i giorni di apertura (adesso e in inverno solo il weekend, ma in estate tutti i giorni) dalle 9 alle 11 su prenotazione potete avere un brunch speciale dolce e salato al costo di 12 euro a persona, mangiando quanto vi pare. Interessante, vero?
C’è un mondo da scoprire prendendo le funivie che partono nei dintorni di Merano (le trovate tutte in fondo all’articolo)! L’ultima che abbiamo provato è stata la Funivia Alta Muta (Hochmuth in tedesco) che dal paesino di Tirolo, a dieci minuti da Merano, porta in 7 minuti fino a quota 1400 metri. Panorama notevole, su tutta la conca meranese e sull’inizio della Val Venosta.
Se avete bambini piccoli vi potete fermare nelle prime strutture ricettive: qui sotto l’albergo/ristorante Hochmuth, proprio accanto all’arrivo dell’impianto, con sdraio e una divertente carrucola portatutto che i vostri bambini noteranno subito all’arrivo.
Molto carino anche il Ristorante Steinegger (a dieci minuti dall’arrivo della funivia, scalinata), con sabbierà, scivolo e altalena per bambini. panorama sempre notevole e profumino promettente.
Il mio consiglio, se volete camminare un po’, è invece quello di tenere duro per i primi venti minuti di salita e proseguire per un’oretta fino a Malga Leiter (Leiter Alm).
Passerete accanto all’osservatorio panoramico (qui sotto) con indicate tutte le cime circostanti e dei bei binocoli per scrutare lontano.
Attenzione che il sentiero è per buona parte esposto e senza protezione: ho visto diversi genitori che hanno legato i figli con un cordino, come quando si va ad arrampicare, comunque è bene che siano tranquilli e capaci di camminare su sentieri di montagna.
Ultima fatica con una salitina di dieci minuti ed ecco il ristorante (nella foto principale e foto sotto), con una bella terrazza soleggiata, ottimi piatti della tradizione tirolese, un bel prato sotto con un piccolo zoo e alcuni giochi… … e accanto alla terrazza altri giochi per i più piccoli. Notevole (e molto rapida) la cucina, con moltissime proposte a costi assolutamente contenuti: buonissimi i gnocchetti al grano saraceno con speck, porri e formaggio di malga, così come gli altri primi tipo canederli, ravioli a mezzaluna, zuppe, vellutate, taglieri, polpettone con patate, cotolette, uova, speck e patate e così via. Carino anche il menù per i piccoli ospiti, con porzioni e prezzi ridotti. Buonissime anche le torte: al grano saraceno, strudel, kaiserschmarren con mirtilli rossi o passato di mela. Fuori menù in questi giorni la torta di castagne strepitosa. Si torna sullo stesso sentiero. Chi invece vuole camminare di più, o semplicemente per la prossima volta che tornate, altro itinerario: all’arrivo della funivia invece di andare a sinistra, potete prendere a destra per il rifugio Mutkopf. Un’ora e mezza nel bosco, a tratti panoramica, 300 metri di dislivello, ma decisamente altra meta culinaria di livello. Terrazza panoramica che spazia fino alle Odle e all’Alpe di Siusi…
… e una dependance carinissima per mangiare, come potete vedere qui sotto.
Una delle più belle malghe che abbiamo scoperto negli ultimi anni in Alto Adige e precisamente in Val Passiria. Situata nella sua laterale Val Fartleis, da cui prende anche a volte il nome (attenzione infatti a non fare confusione!), la ricorderete a lungo per le sue torte e per i suoi piatti deliziosi, uno su tutti il classico uova, speck e patate arrosto.
Si raggiunge dal paese di San Martino in Passiria: in auto, seguite le indicazioni per il Golf Club e poi verso Prantach. Dopo 3/4 chilometri, su un tornante a sinistra troverete un parcheggio con alcuni cartelli fotografici in cui è indicata la malga. Ecco, non parcheggiate (infatti da lì ci vogliono più di due ore poi, a piedi), ma entrate nello slargo e proseguite per la strada asfaltata che entra nel bosco e continuate per un paio di chilometri. Prima del divieto di transito, sulla sinistra, ecco dove lasciare la macchina.
INFO:
Da lì avete due possibilità: seguire le indicazioni (a destra) del sentiero che sale prima tra i prati e poi tra i boschi, oppure (scelta da noi consigliata) prendere la forestale (l’unica strada che c’è, anche se la malga qui non viene segnalata) e salire più gradualmente. Tecnicamente, per il fondo stradale, è fattibile con i passeggini da trekking (poi diventa sterrata), ma vista la pendenza è meglio uno zainetto portabimbi.
Durante il percorso (400 metri di dislivello, un’ora e mezza circa), incontrerete tanti animali, tra cui capre e mucche.
La passeggiata prosegue per questa valle selvaggia e poco conosciuta che regala scorci di altri tempi, tra masi antichi e personaggi della saggezza popolare. Ecco quindi all’improvviso la malga, a quota 1470 metri, con tavoli e panche al sole, un giardino curato e giochi per bambini tra cui la sabbiera. Diversi i piatti della tradizione altoatesina nel menù, tra cui affettati e formaggi di propria produzione; wurstel e patate; uova, speck e patate e l’immancabile kaiserschmarren con la marmellata di ribes e lo zucchero a velo. Prezzi contenuti e qualità garantita.
Si torna sul sentiero dell’andata, in meno di un’ora. E se fate un giro nei boschi nel momento giusto, potreste trovare anche porcini e fingerli in quantità!
Da non perdere: l’ultima domenica di settembre di ogni anno, il ritorno a valle della capre. Un evento che sa di festa ed allegria!
Un posto che amiamo molto è Meltina (un’ora d’auto da Trento circa): a metà strada tra Bolzano e Merano, seguite le indicazioni sulla destra che in 12 chilometri circa vi portano in questo grazioso paesino. Noi ci siamo avventurati per strade e sentieri che ci hanno fatto fare un giro a vuoto (le indicazioni qui non sono il massimo!), ma ci hanno permesso di vedere degli splendidi scorci della valle.
Abbiamo incontrato un sacco di mucche, agnellini appena nati, caprette, che come sempre danno un tocco in più ad un paesaggio già bucolico di suo. Alla luce delle nostre perlustrazioni posso consigliarvi il percorso circolare che vi porterà in un’ora e un quarto (200 metri di dislivello) a Sant’Ulrich, con la sua deliziosa chiesetta ed una trattoria perfetta per fermarsi a mangiare con i bambini (nella foto grande in alto).
Partenza: dal parcheggio accanto all’ufficio informazioni, a Meltina, seguendo le indicazioni “St.Ulrich Rundweg”. Quando ne trovate due che portano in direzione opposta prendete la strada che sale sulla destra. Tanti i giochi per i bimbi, dal ping pong, alla pista esterna di bowling, alle altalene e lo scivolo. Tante sdraio gratuite, poi, sono l’aggiunta ideale per noi! Immensi prati su cui correre liberamente, tavoloni all’aperto (ma anche al chiuso) per un ristorante, la Gasthof St. Ulrich (Tel: 0471 668056), che è aperto tutto l’anno (tranne il lunedì) e che offre piatti gustosi della tradizione altoatesina: tra gli altri, goulasch, cotoletta con patate, canederli al formaggio fuso (ottimi) o in brodo, torte spaziali! Prezzi onesti e servizio gentile: di quelli che piacciono a noi.
Si torna al punto di partenza scendendo dai prati e seguendo le indicazioni per Meltina: non sempre sono chiarissime, ma basta chiedere… lassù impossibile perdersi! In 40 minuti circa si scende parte nel bosco, passando per un parco giochi accanto al campo sportivo piccolo ma carino. Torneremo presto per perlustrare qualche altro percorso!
La Val Pusteria è ancora ben impressa nel nostro cuore e non potrebbe essere altrimenti visto che questa vallata al confine con l’Austria sembra ritagliata intorno alla famiglia: i parchi gioco non si contano, moltissime passeggiate, laghi e specchi d’acqua cristallini…
Noi, camper muniti, abbiamo optato per il camping Al Bersaglio (50 piazzole), un piccolo campeggio alle porte di Brunico, (Via Puenland 6) un’avvertenza: se pensate di piazzare il camper e non muovervi più, questo campeggio non fa per voi (è perso vicino al nulla ed è decisamente spartano) ma se la vostra idea è una vacanza itinerante e quello che vi serve è una semplice base d’appoggio per la notte e per la cena è perfetto.
Il campeggio è molto spartano, una volta chiamato per accertarci ci fosse posto ci è stato fatto un preventivo assolutamente competitivo, i prezzi sono di poco superiori a quelli di un’area sosta. Le piazzole si trovano sia in un prato soleggiato sia in una piccola pineta con tanta ombra. Nel campeggio è presente un piccolo spaccio con pane fresco, latte, formaggio, speck e generi alimentari di primo bisogno. Troverete anche un bar con possibilità di fare merenda e colazione.
I bagni e le docce sono semplici ma molto puliti, un grande locale con rubinetti e corrente elettrica è l’ideale per la pulizia mattutina. Accanto si trova anche un altro locale in cui lavare panni e piatti, insomma non manca nulla.
L’illuminazione rende tutto molto sicuro ed ogni piazzola ha l’allaccio per la corrente (portatevi una prolunga, potrebbe essere che la torretta si trovi un po’ lontana dal vostro posto), l’intera area è pianeggiante.
Un difetto potrebbe essere la vicinanza con la strada e il fatto che non è vicino a nulla, quindi gli spostamenti con il proprio mezzo sono d’obbligo. La ciclabile in ogni caso è poco lontana, quindi se siete allenati quella è una valida alternativa alla macchina.
Le cose da fare sono moltissime, ecco quello che abbiamo fatto noi:
Parchi gioco: assolutamente da visitate sono il parco di Villabassa con le torri da scalare e i giochi in legno, il parco di Valdaora (e il suo scivolo lunghissimo e il parco degli gnomi, per questo si sconfina in Austria ma ne vale proprio la pena! La Baita dei Bambini a Sesto, in cima al Monte Elmo è un piccolo villaggio a grandezza gnomo in cui giocare, esplorare e sentirsi un pochino grande!
Un lago e le montagne che si specchiano nelle sue acque limpide ed azzurrissime: il lago di Braies è famosissimo e ne ha tutte le ragioni, è meraviglioso!
Il Monte Baranci con la sua baita, i laghetti artificiali e soprattutto con il suo Funbob che scende a tutta velocità dalla montagna è proprio quello che ci vuole per una scarica totale di adrenalina!
Assolutamente da fare (non approfittarne sarebbe un delitto) è la Dobbiaco Lienz una pista ciclabile di 40 chilometri che collega l’Italia con l’Austria. Non lasciatevi intimorire dalla lunghezza, tutto il tragitto è in leggera pendenza perfetto anche per chi non è allenato e per i bambini.
Se invece desiderate vedere gli animali, vi consigliamo il piccolo ma incantevole parco Tiergarten Gustav Mahler.
Trovate tanti altri campeggi, aree sosta e parcheggi camper nella nostra sezione dedicata QUI.
Oki Doki è un bello spazio che si trova a Trento Sud (via Gramsci, 2/3) dedicato al divertimento dei bambini da 1 ai 10 anni. Un’area per i giochi di ruolo e di gioco libero, una saletta separata per i bambini 1-3 anni, una sala per festeggiare i compleanni e dei giochi per i più grandi tra cui una bellissima palestra con scivoli e palline colorate e calcio balilla. C’è anche un grande scivolo gonfiabile.
Particolarmente apprezzato il servizio di custodia per bambini delle materne ed elementari (dalle 15.30 alle 19.30 sempre su prenotazione e su disponibilità al mattino). Per i piccoli, poi, divertimento assicurato!
Spazio anche per le feste di compleanno, in un ambiente sempre accogliente.
Per le neo mamme c’è un’ampia zona per il cambio del bebè.
Queste le tariffe:
• bambini da 1 a 10 anni accompagnati da un adulto 5 euro all’ora. Sconto fratellini e sorelline 1 euro per ora.
• servizio babysitting (dai 3 anni in su) 8 euro l’ora
Per le aperture festive, straordinarie e per avere informazioni potete consultare lapagina Facebook okidokitrento, chiamare al 392 3088790 (dalle 15 alle 19) oppure scrivere a okidokitrento@yahoo.com
Lo sapete che al Museo degli strumenti musicali popolari di Roncegno si possono vedere (e anche provare) più di mille strumenti musicali? Tutti originali e dalle provenienze più disparate: Africa ed Asia, ma anche piccole regioni europee e naturalmente Italia! A noi piace sempre moltissimo. Ecco il racconto di una delle nostre esperienze che vi farà capire quante magie racchiude questo piccolo gioiello della Valsugana.
Una volta raggiunto il paese di Roncegno, seguite le indicazioni ed arrivate alla chiesa di Santa Brigida, situata poco sopra il borgo (dalla Famiglia Cooperativa prendete la strada in salita e continuate fino al piazzale sopra la chiesa). Il posto è molto suggestivo, perché il museo è ospitato all’interno di una vecchia canonica. Una curiosità: il fatto di essere ospitato dentro a una canonica ha fatto sì che il museo ereditasse anche un piccolissimo teatro, forse uno dei più piccoli in Italia, che stupisce sempre i visitatori.
Marta Baldessari, la vicedirettrice, ci ha accompagnati in una visita super! Subito siamo rimasti a bocca aperta di fronte alla grande collezioni di fischietti: ad acqua, a forma di animale, le ocarine, i fischietti di terracotta… uno più bello dell’altro. Tra tutti gli strumenti che si possono provare i fischietti (insieme ad altri a fiato) per motivi di igiene non hanno questa caratteristica, ma si possono comunque ammirare nella loro originalità.
Ovviamente i fischietti sono solo una piccola parte degli ormai circa 1000 strumenti musicali popolari presenti, prestati da diversi collezionisti privati che hanno voluto condividere le loro meraviglie con i visitatori. Durante la pandemia in particolare, ne sono arrivati quasi 300 da Budrio grazie a una sorta di manovra di salvataggio.
Le provenienze di questi strumenti sono le più varie: Africa, India e tanti altri posti. Arrivano qui grazie alle persone che li collezionano privatamente e decidono di prestarli al museo che li conserva con passione. Molti di loro, a parte quelli a fiato, si possono anche provare, in linea con l’idea che la musica e gli strumenti vanno vissuti. Se gli strumenti non vengono utilizzati si rovinano. Allora perché non provare il bastone della pioggia?
LE CURIOSITÀ.
Abbiamo così familiarizzato con i pianoforti, curiosando tra i meccanismi e imparato a suonare gli strumenti più particolari. Abbiamo incontrato pianoforti che vanno solamente a pedale e che se suonati con le dita non emettono alcun suono! Ma siamo riusciti anche a simulare un temporale grazie a degli strumenti davvero magici, come un cilindro che ricreava perfettamente il tuono e i bastoni della pioggia. La stanza che ci ha sorpreso di più è stata però quella dedicata all’Asia con le campane tibetane e dovete provare a suonarla con dentro l’acqua per capire cosa intendiamo!
Ultima chicca, il Giardino Musicale, dove i più piccoli si sono divertiti a suonare curiosi strumenti “nascosti” tra piante, fiori e cespugli… campanelle, xilofoni, tanti scaccia spiriti, le ciotole tibetane…
Quando si può visitare il museo? Rimane sempre aperto nel periodo primavera-estate e in inverno invece su prenotazione. QUI gli orari aggiornati. Dal 2022 il museo cogestisce anche il Mulino Angeli che ospita il museo degli Spaventapasseri e dove c’è la possibilità di organizzare dei compleanni speciali!
L’accesso al museo è gratuito. Noi vi consigliamo la visita guidata (su prenotazione, con un minimo di 4 persone, con un piccolo contributo) per apprezzarlo al meglio. Per prenotare una visita guidata chiamare il 345.871 4426 o il 340.770 1815.
Maggiori informazioni sul sito. Questa realtà ha il Marchio Family in Trentino.
Tre piscine coperte, una all’aperto, più il laghetto naturale balneabile: ecco il centro acquatico Cascade, a Riva di Tures, in Val Pusteria, a mezz’ora di distanza da Brunico. Una bella alternativa nelle giornate di pioggia o per una giornata di relax sia al chiuso che all’aperto, soprattutto da metà giugno a metà settembre quando è aperto il laghetto artificiale, in cui sono state inserite piante in grado di ossigenare l’acqua in modo naturale. QUI trovate orari e prezzi.
Due giochi gonfiabili e lunghe passerelle intorno allo specchio d’acqua permettono di bagnarsi e salire dall’acqua senza nessuna difficoltà. Grande il prato tutt’attorno con la possibilità di affittare sdraio ed ombrelloni (rispettivamente a tre e due euro) e di giocare nel piccolo parco giochi.
Molto carina la grande piscina all’esterno, con due docce cervicali ed idromassaggio, mentre all’interno ci sono diverse possibilità:
la classica piscina per il nuoto, con le corsie e i blocchi di partenza (27 gradi – 20 metri – 3 corsie)
la piscina adventure pool, con giochi d’acqua e idromassaggio, e accanto la piscina per il relax
la piscina per i più piccoli, a 33 gradi, bassa e con giochi da fare nell’acqua (aperta fino alle 19). Nel piano superiore, con accanto zona relax.
E’ possibile consumare pranzi al sacco nelle apposite aree dedicate.
Orari d’apertura:
Mercoledì – Venerdì dalle ore 13.00 alle 21.00
Sabato, domenica e festivi dalle ore 10.00 alle 21.00
Nei dintorni non perdete:
le cascate di Riva di Tures, affascinanti e maestose per grandi e piccoli. Ecco il nostro racconto.
State cercando un luogo dove dormire in Valle Aurina? Noi vi consigliamo il “Vitaurina Royal Hotel“: ospitalità genuina, cucina tipica e tanto amore, parola nostra! Qui maggiori info…