Author - Alessandra

Giro alla cascata di Predazzo

A due passi dal centro di uno dei centri più pittoreschi della Val di Fiemme, si nasconde un tesoro che farà la gioia di grandi e piccini: la cascata di Predazzo! Facile da raggiungere, la cascata di Predazzo si conferma un’ottima scelta per tutta la famiglia. Questo piccolo gioiello si nasconde tra i boschi ed è raggiungibile con una camminata di circa 40 minuti. Il percorso è breve e semplice: un dislivello di circa 230 metri vi porterà a raggiungere l’altitudine massima di 1250 metri.

Cascata di Predazzo: l’itinerario

Dal centro del paese seguite le indicazione per il biolago. Proseguite quindi fino all’incrocio tra Via Lagorai e Via Pertini. La segnaletica è chiara ed abbondante: i cartelli che indicano la cascata sono un po’ ovunque e perdersi è davvero impossibile. La stradina prima asfaltata e poi sterrata si snoda tra i campi fino ad una fattoria. Sembra quasi una strada senza uscita, ma in realtà c’è un piccolo sentiero che costeggia il prato della proprietà. Proseguite su questo sentierino e in pochi minuti entrerete nel bosco, attraversando prima un  ponticello sospeso Per arrivare alla cascata di Predazzo si attraversa un ponticello sospesoe successivamente una passerella sul Rio Pozze.Passerella sul Rio Pozze sulla via per la suggestiva Cascata di Predazzo In men che non si dica arriverete così alla cascata.

Il rientro

Per rientrare al punto di partenza si può tornare indietro sulla strada dell’andata oppure, una volta ridiscesi al secondo ponte, imboccare il sentiero di destra verso il ristorante Miola. Il ristorante si raggiunge in circa 20 minuti ed è un ottimo punto per fermarsi a gustare qualche prelibatezza locale o bere qualcosa. Se poi si vogliono fare ancora due passi, dal ristorante si può accedere ad un bellissimo belvedere. Dopodiché si prosegue per il rientro sulla strada asfaltata, in via Coronelle, che riporta all’incrocio iniziale di via Fontanelle.

Cascata di Predazzo: info utili

  • LUOGO: Val di Fiemme
  • PARTENZA: centro di Predazzo
  • ARRIVO: cascata di Predazzo
  • ALTITUDINE: 1250 metri
  • DISTANZA: circa 2 chilometri
  • DURATA: mezz’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO: 230 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI DI RISTORO: Ristorante Miola  📞 0462 936603

Cosa fare nei dintorni della cascata di Predazzo

Per finire in bellezza la giornata perché non fermarsi semplicemente per un bel gelato e due passi in centro?   Ecco qua anche qualche altro utile suggerimento per aiutarvi ad organizzare al meglio la vostra vacanza:

Se arrivate in camper, ecco dove sostare:

I sentieri tematici più belli della Val di Fassa

State cercando un modo divertente e originale per vivere la montagna con i vostri bambini? I sentieri tematici sono la scelta perfetta! In Val di Fassa, tra le località di Buffaure e Ciampac, c’è un’intera rete di percorsi pensati proprio per le famiglie: tanta natura, giochi, racconti, personaggi magici e panorami da cartolina vi aspettano lungo il cammino.

Pronti a partire? Ecco tutti i sentieri tematici di Buffaure e Ciampac, con qualche dritta su cosa aspettarsi lungo il percorso!

Sentieri tematici al Ciampac

Il Sentiero delle Marmotte

Otto casette in legno tridimensionali spuntano lungo il percorso e raccontano, scena dopo scena, la vita di questi simpatici animaletti che popolano il Ciampac

Basta sbirciare all’interno – ci sono dei fori apposta per curiosare – per scoprire dove vivono, cosa mangiano, come comunicano e tante altre curiosità. E per rendere il tutto ancora più divertente, c’è anche un libretto illustrato (lo trovate all’info point al costo di 5 euro) con domande e piccoli indovinelli legati a ogni tappa del percorso.

Consigliato per famiglie con bambini dai 5 anni in su: il sentiero non è adatto ai passeggini, ma è perfetto per piccoli camminatori curiosi e pieni di energia!

Macchinista al Ciampac

Facile sentiero pianeggiante di un chilometro con le riproduzioni in legno dei più utilizzati mezzi di montagna: il quad, il gatto delle nevi, il trattore, ma anche il camion e l’elicottero. I più piccoli potranno salire a bordo, ma prima di avventurarvi sul percorso, se volete diventare dei veri esperti ed ottenere la patente di macchinista non dimenticate di passare all’info point all’arrivo della telecabina ed acquistate il libretto (2 euro)!

sentiero a tappe con mezzi di montagna in legno - Ciampac

Come? Lungo il percorso osservate le targhe dei veicoli e trovate la parola magica: solo chi la troverà verrà insignito del titolo di macchinista! La passeggiata è semplice e adatta a tutti, percorribile in meno di mezz’ora anche con i passeggini da trekking.

Alla fine del percorso vi aspetta anche il rio Ciampac, dove poter cercare le pietre preziose. Per approfondire leggete Le 1001 meraviglie del Ciampac

Sulle Tracce di Ciampy

Diventati macchinisti del Ciampac vi aspetta un’altra missione: fare amicizia con Ciampy, il simpatico camoscio mascotte del Ciampac. Tappa dopo tappa, sarete chiamati a risolvere una serie di quiz per conoscere questo animale. Se risponderete a tutte le domande a fine percorso potrete anche ottenere un originale premio. Per intraprendere il sentiero Sulle Tracce di Ciampy è necessario prendere la seggiovia e salire fino a Sella Brunech, spettacolare punto panoramico a 2428 metri di altitudine. Ne parliamo in Ciampac: sulle tracce di Ciampy

Consigliato a famiglie con bambini dai 6 anni in su. Durata sentiero: circa un’ora e mezza, non percorribile con il passeggino. Anche qui è importante ritirare il libretto all’info point! 2 euro anche questo.Sentiero sulle tracce di Ciampy

Sentiero Seduto

Se vi piace camminare e perdervi nella bellezza dei paesaggi, il Sentiero Seduto è un modo originale per esplorare il territorio e scattare foto ricordo memorabili. Si sale in seggiovia fino al punto panoramico di Sella Brunech (2428 metri). Quassù, circondati dalle più belle cime dolomitiche ecco tante originali sedute da provare, opera dell’artista Marco Nones: dalla panchina per l’abbronzatura a scacchi, alla panchina felice e ai troni scomodi. E non è finita: percorrendo le creste in direzione Buffaure, nuovi troni ti aspettano per essere scoperti ed accompagnarti nel cammino: per esempio, vi siete mai seduti su un trono disorientato? Non vi resta che andare a scoprirli tutti.

Sentieri tematici al Buffaure

Il Viaggio di Tica Pop

Il nuovo sentiero tematico 2025 del Buffaure parte da Col De Valvacin. Si arriva seguendo il Sentiero Seduto dal Ciampac , oppure, più comodamente, in seggiovia dalla piana del Buffaure. Dal Rifugio El Zedron, parte il viaggio del gallo cedrone Tica Pop. Procuratevi il libretto (5 euro, alle casse) per seguire le sue avventure. Lungo il percorso incontrerete uccelli di montagna (raffigurati tramite grandi statue lignee) pronti a dare consigli e una pista per palline. A metà percorso sosta a Baita Cuz e poi via, ad incontrare gli insetti nel sottobosco… giganti! Fino a scoprire che non serve realizzare grandi sogni per essere felici ed apprezzati. Si torna così alla conca del Buffaure, pronti per altre avventure! Leggi: Buffaure: vola con Tica Pop tra bosco e cielo

Il Sentiero Incantato

Un percorso tra installazioni giganti e personaggi magici, lungo il quale la vostra missione sarà risolvere il mistero alla base della scomparsa dei colori dell’arcobaleno e riportarli tra i boschi del Buffaure. Basterà seguire i segnali colorati e le indicazioni contenute nel libro-gioco disponibile alle casse. E se porterete a termine la missione Buffy il leprotto vi ricompenserà con un bel premio! Ve lo raccontiamo in  Sentiero Incantato al Buffaure.

Sentiero Incantato

Labirinto “La tana di Buffy”

Un grande labirinto di 400 metri quadrati: la tana di Buffy non è un labirinto come tanti, bensì il più grande labirinto in legno delle Dolomiti! Realizzato da Franz Avancini con listelli in legno di diverse altezze, gioca sul vedo non vedo per confondere e risultare accattivante per i più piccoli ma anche per chi li accompagna. Al suo interno nasconde tre nicchie con sorprese, giochi sonori ed illusioni ottiche, come la divertentissima baita capovolta. Chissà se poi riuscirete a raggiungere il leprotto Buffy al centro…Vi sta aspettando ma fate attenzione a non perdervi! Il labirinto si trova accanto al Rifugio Buffaure, a pochi passi dagli impianti, dal laghetto e dai giochi nella piana del Buffaure Tutte le info: Tante super idee in Buffaure

Il labirinto "La Tana di Buffy", con i suoi 400 mtri quadrati, è il labirinto in legno più grande delle Dolomiti.  Uno dei " sentieri tematici " più originali della nostra regione.
La Tana di Buffy – il labirinto

Cosa fare in Trentino se ti piacciono i sentieri tematici

Ti abbiamo convinto? Sono tanti i sentieri tematici e i percorsi di land art in Trentino Alto Adige. Ecco qualche ulteriore spunto:

Dai dinosauri ai Lavini di Marco

Il sito paleontologico dei Lavini di Marco attiene alla Fondazione Museo Civico Rovereto, che ne cura la gestione.

Il sito paleontologico dei Lavini di Marco, uno tra i più importanti d’Europa, poco distante da Rovereto ha finalmente riaperto! Qui si possono osservare le orme di molti dinosauri vissuti all’inizio del Giurassico (circa 200 milioni di anni fa). Le centinaia di orme, di forme e dimensioni differenti, sono impresse lungo un ripido colatoio di circa duecento metri. Ci troviamo alle pendici del monte Zugna, dove sorge anche un Osservatorio Astronomico all’avanguardia.

Un sito tutto riqualificato

Vista la valenza scientifica e il rischio di deperimento cui sono soggette le piste, è indispensabile preservare con attenzione e cura questo luogo. A tal proposito un’importante intervento di riqualificazione del sito si è appena concluso e così è finalmente è possibile visitarlo, anche in autonomia.  Il sito paleontologico dei Lavini di Marco è inserito nell’inventario on line dei Geositi trentini, a cura del Servizio Geologico della Provincia Autonoma di Trento.

Lavini di Marco: visite guidate

Per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di apprezzare appieno il significato geologico e paleontologico del sito, la Sezione Didattica del Museo Civico di Rovereto organizza nelle giornate di sabato, da aprile a ottobre, delle visite guidate con esperti , da prenotare online entro le ore 17.00 del giorno precedente:

  • Sulle tracce dei dinosauri | percorso di visita guidato adatto a tutte le età.

    CALENDARIO 2025
    ▪️ 26 aprile, ore 9-11
    ▪️ 10 maggio, ore 9-11
    ▪️ 24 maggio, ore 9-11
    ▪️ 14 giugno, ore 9-11
    ▪️ 12 luglio, ore 9-11
    ▪️ 9 agosto, ore 9-11
    ▪️ 13 settembre, ore 9-11
    ▪️ 27 settembre, ore 9-11
    ▪️ 11 ottobre, ore 9-11
    ▪️ 25 ottobre, ore 9-11

  • Un salto nel Giurassico | percorso di visita pensato per i bambini dai 7 agli 11 anni (accompagnati), che si metteranno in gioco cercando di decifrare tracce ed indizi…

    CALENDARIO 2025
    ▪️28 giugno, ore 9-11
    ▪️26 luglio, ore 9-11
    ▪️23 agosto, ore 9-11

Durante queste visite vengono mostrati i reperti, le orme e le piste tracciate da questi giganti del passato, ma anche spiegate, attraverso “tappe tematiche”, la storia geologica e l’evoluzione della nostra regione.

Accesso al sito paleontologico

Per l’accesso al sito non è richiesta alcuna tariffa d’ingresso. Lungo il percorso didattico è stata installata una nuova scalinata metallica dotata di alcune piattaforme panoramiche, perfetta per far scoprire a tutti qualcosa in più riguardo a questa antichissima pagina della storia del  territorio trentino.

Lavini di Marco: come arrivare

La strada per raggiungere il sito paleontologico non è attrezzata per il passaggio di pullman di grandi dimensioni. Per raggiungere il sito è possibile noleggiare piccoli bus privati o utilizzare mezzi propri. Il parcheggio più vicino è quello presso la struttura Baita Alpini Damiano Chiesa, alla fine della strada asfaltata.

Si raccomanda abbigliamento adatto all’escursione (scarponcini o scarpe da ginnastica, giacca a vento o ombrello).

Lavini di Marco: concludi la visita in museo!

La visita al sito paleontologico è sicuramente emozionante e ricca di spunti per i bambini appassionanti o futuri tali di dinosauri. Per chi desiderasse approfondire ed immergersi completamente in un’atmosfera da Jurassic Park, non possiamo che consigliare di fare un salto anche al Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto. Qui, al piano terra, si trovano due nuove sale dedicate alla Paleontologia. Potrete ammirare le grandi ammoniti, i resti del coccodrillo dei mari giurassici, numerosi fossili, e i calchi delle orme dei dinosauri scoperte ai Lavini di Marco. Infine, ecco lo scheletro dell’enorme Orso delle Caverne, e uno straordinario pesce fossile proveniente dal famoso sito di Bolca.

Il tutto è valorizzato da uno straordinario filmato che racconta la formazione del sito dei Lavini

Con la nuova app JURASSIC GAME si potranno inoltre scoprire le orme dei dinosauri dei Lavini in compagnia del team della dott.ssa Dina Hunter e del prof. Desassis: un nuovo percorso virtuale che vi farà conquistare tappa dopo tappa nuovi punti esperienza! La app può essere scaricata anche su cell ed accompagnarvi nel nuovo percorso di visita al sito archeologico, previsto per la primavera 2025. Un gioco per tutta la famiglia che offre un viaggio immersivo nel mondo della paleontologia.

Info e prenotazioni

Fondazione Museo Civico Rovereto
tel 0464 452800
museo@fondazionemcr.it

Cosa fare nei dintorni dei Lavini di Marco

Una notte al Rifugio Roda de Vael

Il Rifugio Roda de Vael è una meta imperdibile, raggiungibile sia dalla Val d’Ega che dalla Val di Fassa, ed è una gita davvero alla portata di tutti. Noi abbiamo scelto, stavolta, di raggiungere il rifugio partendo dal Ciampedie. Ma soprattutto abbiamo voluto fermarci a dormire proprio in rifugio, a un passo dalle stelle!

Dormire in rifugio è un’opportunità alla quale non tutti pensano, ma che invece noi vi consigliamo assolutamente. Verrete catapultati fuori dal tempo, e trascorrerete una notte davvero speciale con i vostri bambini o ragazzi!

Raggiungere il Rifugio Roda de Vael da Vigo di Fassa

Per questa escursione si raggiunge in auto (parcheggio disponibile presso gli impianti) Vigo di Fassa e si prende la funivia per il Ciampedie. Bastano pochi minuti per arrivare in quota. Già fermandovi qui avrete una vista spettacolare e un’infinità di cose da fare coi bambini, tra giochi, sentieri tematici e fly line! Trovate tutte le informazioni in Ciampedie: cosa fare con i bambini. Quando siamo arrivati noi il tempo non era dei migliori, quindi abbiamo fatto una sosta per pranzare alla Baita Checco, uno dei ristoranti che si trovano in Ciampedie. Guardate che bontà, ne valeva proprio la pena!

Fuori dal ristorante c’è anche un bel parco giochi a tema Puffi, con castello e una grande sabbiera dove i bambini possono divertirsi mentre i grandi mangiano!

Il sentiero per il Rifugio Roda de Vael

Una volta rifocillati si prende la direzione per il Rifugio Negritella e da lì si procede seguendo le indicazioni. Ad un certo punto si abbandona la strada forestale e si prende il sentiero sulla destra. Attenzione a non sbagliare: una volta nel bosco dirigetevi a sinistra e non a destra (potrebbe sembrare che il sentiero sia a destra, ma vi riporterebbe (e con non poca difficoltà!) sulla forestale! Da qui si prosegue quindi su un comodo sentiero nel bosco, tra saliscendi non faticosi, fino a costeggiare una sorta di canyon, con dei suggestivi passaggi scavati nella roccia (niente di difficile). In un’ora e mezza si arriva a Malga Vael.

Da Malga Vael al Rifugio Roda de Vael

Malga Vael è perfetta per una sosta prima delle ultime fatiche per raggiungere il rifugio. Non nel nostro caso, dato che pioveva, ma altrimenti questo è un luogo piacevolissimo, con tavolini esterni ed animali per la gioia dei bambini. Ne abbiamo parlato in A Malga Vael in Val di Fassa.

Dietro la malga inizia la salita per il rifugio. Se fino ad ora non si è fatta gran fatica mettete in conto che qui il gioco si fa duro! Un primo pezzo su strada di cemento potrebbe scoraggiare i bambini, ma poi si divertiranno a saltare di roccia in roccia in un paesaggio suggestivo. Noi ve lo proponiamo in versione “nebbia”, ma dobbiamo ammettere che così aveva un fascino particolare!

Superata Malga Vael, dopo una ripida salita si arriva sui prati costellati di grandi massi. Manca poco per arrivare al Rifugio Roda de Vael!

Verso il rifugio Roda de Vael

A un certo punto la strada si interrompe e il sentiero prosegue tra i prati. Qualche decina di metri tenendo come riferimento i cavi della teleferica che serve all’approvvigionamento del rifugio e poi inizia una scalinata con gradoni. Per noi  è stata un’avventura e siamo riusciti a scorgere il  rifugio solo a pochi metri, avvolto tra le nuvole basse! Da Malga Vael al Rifugio Roda de Vael mettete in conto 40 minuti.

Una notte al Roda de Vael

Ad accoglierci Roberta, trentina di adozione che da molti anni gestisce questo rifugio, che lei definisce la sua “Casa Alta“. Parliamo di un rifugio autentico, con le camerate e le camerette più piccole coi letti a castello. A disposizione degli ospiti piumini e cuscini, basta portare il sacco lenzuolo o noleggiarlo in loco. L’atmosfera la sera in rifugio è cordiale e amichevole. Si sta tutti vicini, si mangia, si chiacchera, si può giocare a carte o con i giochi in scatola.

Per i più piccoli Roberta ha fatto realizzare anche un bellissimo libricino intitolato “Roda di Vael – piccoli Esploratori” da colorare, leggere e completare. Un bellissimo diario a ricordo di una serata speciale! Eccolo nella foto che abbiamo scattato in una pausa sulla strada del ritorno!

Al Rifugio Roda de Vael i bambini troveranno il libricino "Piccoli Esploratori": un bel diario dove appuntare le esperienze vissute in quota.

Il libricino del rifugio Roda de Vael

In rifugio l’ora della nanna scatta presto. Noi abbiamo dormito in una stanza piccola ma molto accogliente, cullati da un silenzio magico.

Il Rifugio ROda de Vael offre sistemazione per la notte in camerata o in stanze da 4 persone. I servizi igienici sono condivisi.

Una delle camerette del Rifugio Roda di Vael

Ma la cosa più bella del risveglio in rifugio è sicuramente l’alba. Fortunatamente bellissima dopo la pioggia e la nebbia del giorno prima, ce la siamo proprio goduta tutta, direttamente da sotto il piumone!

Alba al rifugio Roda di Vael

Alba al Rifugio Roda di Vael

Super colazione con pane, marmellate, jogurt e cereali in compagnia di uno dei mici di Roberta e poi via! Ah, per gli appassionati c’è pure la ricostruzione in Lego del rifugio!

L’aquila di Christomannos

Abbiamo deciso di iniziare la giornata percorrendo un pezzo del sentiero 548 in direzione Carezza per vedere l’aquila gigante di Christomannos, la grande scultura metallica con il becco rivolto verso Cortina. Ve la abbiamo raccontata in All’aquila (gigante) di Christomannos La passeggiata è piacevole e quasi pianeggiante. Offre panorami bellissimi e poi ci sono tante marmotte! Una vera gioia per i bambini, ma anche per gli adulti!

Questa deviazione ci ha richiesto meno di un’ora tra andata e ritorno, ma è stata una buona scelta. Volendo da qui si prosegue un’altra mezzora e si arriva al Rifugio Paolina.

Il Viel de le Feide

Rientrati al Roda de Vael abbiamo imboccato il sentiero sul retro e camminato sul costone della montagna. Un panorama indescrivibile, a tratti lunare, a tratti maestoso, proprio sotto le guglie rocciose di quest’angolo di Dolomiti. Il Viel de le Feide, o sentiero delle Pecore, vi riporta al Ciampedie passando sopra il sentiero percorso all’andata, regalandovi così una visuale indimenticabile sulla Val di Fassa. Coi bambini bisogna prestare un po’ di attenzione , specie sui ghiaioni e in alcuni tratti esposti. Non ci sono salite ne discese impegnative, l’unica discesa più decisa è quando si arriva a destinazione e bisogna scendere al Ciampedie (da Baita Pra Martin ). Mettete in conto un paio d’ore dal rifugio al Ciampedie. Si ritorna a valle in funivia!

Giro ad anello al Rifugio Roda de Vael : info utili

  • LUOGO: Catinaccio (Val di Fassa)
  • PARTENZA: Ciampedie (in funivia da Vigo di Fassa)
  • ARRIVO: Rifugio Roda de Vael
  • IMPIANTI: Funivia Vigo-Ciampedie
  • ALTITUDINE:  2283 metri
  • DISTANZA: 11 chilometri circa (totali)
  • DURATA: 4 ore (+ 1ora per la deviazione all’aquila di Christomannos)
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Roda de Vael, vari rifugi al Ciampedie

Contatti

Rifugio Roda di Vael
Sella del Ciampaz – Catinaccio (Vigo di Fassa)
tel. 0462.764450
e-mail: info@rodadivael.it
sito: www.rodadivael.it

Percorsi alternativi

  • Il Roda di Vael è raggiungibile anche dal Passo Costalunga: s’imbocca il sentiero tra il Ristorante Rosengarten e l’Hotel Savoy e dopo circa venti minuti di cammino si prosegue sul sentiero 548 fino al rifugio. Il dislivello è di circa 500 metri e si percorre l’itinerario in in un paio d’ore di escursione.
  • Altro accesso è dal rifugio Paolina, che si raggiunge anch’esso dal Passo Costalunga in seggiovia o percorrendo il sentiero 552. Dal Rifugio Paolina si arriva al Roda di Vael passando per l’aquila gigante in 45 minuti (segnavia 539- 150 metri di dislivello)

Cosa fare nei dintorni del Catinaccio

Vi è piaciuta questa escursione al Rifugio Roda de Vael? È solo una delle innumerevoli possibilità che si hanno da queste parti! Per esempio potreste:

Forte Strino e la Guerra Bianca

Vogliamo parlarvi oggi di Forte Strino, un luogo che a noi ha toccato veramente l’anima. Ci troviamo tra il paese di Vermiglio e il Passo del Tonale, ma al tempo stesso, entrando in questa fortezza, si viene trasportati lontani nel tempo, in tutta la drammaticità di uno dei momenti storici più difficili per la gente del posto e non solo.

Forte Strino si trova a metà strada tra Vermiglio ed il Passo del Tonale.
Forte Strino – ingresso

Raggiungere Forte Strino

Trovare Forte Strino non è complicato. Come dicevamo, si trova proprio sulla strada, a metà tra Vermiglio e il Passo del Tonale, sulla destra se viaggiate in direzione del confine lombardo. Ci sono diversi parcheggi sulla sinistra a lato strada. L’ingresso è anch’esso a livello della strada, ma appena entrerete nell’atrio ricavato nella roccia vi attenderà una lunghissima e ripida scalinata che vi porterà effettivamente nel cuore del forte.

Forte Strino

Il forte ha una pianta circolare che si sviluppa su due piani. Ospita sia una collezione permanente di oggetti risalenti all’epoca del primo conflitto mondiale, sia mostre temporanee di arte contemporanea. Al muro si trovano ingrandimenti di fotografie d’epoca che testimoniano come il conflitto abbia non solo portato ad enormi perdite umane, ma anche come fosse stato dovuto all’incapacità da parte della classe dirigente, di gestire i grandi cambiamenti sociali e culturali che si ebbero a seguito della Rivoluzione Industriale.

Il ballatoio del piano superiore si affaccia sul piano inferiore e sono presenti grandi finestre che si aprono sulle montagne. Il forte, costruito dagli Austriaci nel 1860, fu disarmato durante la Prima Guerra mondiale poiché risultava inadeguato alle esigenze di difesa dell’epoca. Le linee di combattimento si spostarono in luoghi più impervi, come di vede nel grande plastico in esposizione.

Forte strino si sviluppa principalmente su due piani. Il ballatorio del secondo piano si affaccia sul piano inferiore
Forte strino – architettura interna

Il video introduttivo

Se i vostri bambini sono grandicelli e in grado di capire, all’inizio del percorso viene proposto un video che racconta la “guerra bianca” e le condizioni di estrema difficoltà in cui i soldati si trovavano, senza cibo né legna per scaldarsi e con la neve che era arrivata a raggiungere anche 12 metri di altezza. Non ci sono immagini violente ma si è sopraffatti dal bianco della neve, che sembra avvolgere ogni cosa e persona.

Al piano superiore si possono vedere alcune uniformi ed oggetti appartenenti all’esercito austriaco, italiano e tedesco. Curiose, non lo sapevamo, le tute bianche che venivano indossate sopra la divisa per mimetizzarsi e proteggersi dal gelo. Per sdrammatizzare un po’ c’è anche un elmetto che è possibile indossare per farsi poi fare una foto.

La parte esterna

Intorno al forte sono stati riprodotti i classici steccati in legno con filo spinato. Si accede all’esterno sia dal secondo piano che dal primo: qui si può poi scendere a livello del parcheggio tramite un sentierino o proseguire la passeggiata nel bosco per arrivare agli altri forti (Forte Mero e Forte Zaccarana: per maggiori info clicca QUI.)

Si può accedere al forte dal piano strada tramite una ripida scalinata scavata nella roccia oppure tramite un sentierino che sale al primo piano.
Forte Strino -esterno

Forte Strino: aperture

Il museo di Forte Strino è aperto dal 28 giugno al 31 agosto 2025 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.30. Possibilità di aperture straordinarie per gruppi .Notturno di Guerra: ogni mercoledì sera dal 2 luglio al 3 settembre 2025, ore 21.00, solo su prenotazione

Ingresso: intero 5 euro, ridotto 3 euro; con Guest Card: gratuito

Visite guidate: 3 euro a persona (gratuito sotto i 10 anni)

Museo di Forte Strino, tel. 0463.758200 /0364.903838 / info@vermigliovacanze.it

La Grande Guerra in Val di Sole

Se hai visitato Forte Strino e vuoi avere un quadro completo di come il conflitto abbia modificato profondamente abitudini e sensibilità della gente del luogo ti consigliamo di:

Junior Park a Madonna di Campiglio

Statue lignee a grandezza naturale raccontano la fauna alpina all'interno del Junior Park

Tra le novità dell’estate 2025 in Trentino ecco il Junior Park Madonna di Campiglio! Questo parco tematico immerso nella natura sorge nel suggestivo contesto di Malga Zeledria, ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Qui si snoda un percorso educativo costruito attorno a 18 sculture in legno a grandezza naturale, realizzate dalla scuola del legno “Le Busier” di Praso e raffiguranti la fauna alpina: orso, lupo, aquila reale, marmotta e tanti altri.

Natura che insegna

Le sculture sono accompagnate da pannelli interattivi che illustrano abitudini, caratteristiche e curiosità sugli animali. Ma non solo: ogni animale è rappresentato in modo originale. Ad esempio alcuni animali “indossano” corna vere (recuperate e riutilizzate per rendere la loro raffigurazione ancora più realistica) e la scultura dell’orso si nasconde dentro una “tana”, proprio come in natura.

Si tratta di un progetto capace di “parlare” a tutti: ai più piccoli, grazie alle esperienze ludiche ed alla possibilità di mettersi in relazione con “copie” a dimensione naturale degli animali, ma anche ai più grandi, tramite le informazioni sui pannelli: curiose, interessanti e soprattutto scientificamente precise, con la possibilità di essere approfondite grazie ai riferimenti bibliografici. Infine, l’utilizzo dei supporti informatici favorisce l’interazione dei più giovani.

Il Junio Park è adatto a tutta la famiglia

Junior Park: le visite guidate

Vuoi vivere un’esperienza coinvolgente e divertente? Tutti i lunedì dal 23 giugno al 15 settembre 2025, trasformati in un vero detective del bosco: segui le impronte, osserva piume, nidi, cerca altri indizi nascosti… la tua missione è riuscire a scoprire quali animali hanno lasciato quelle tracce. Un’esperta guida ti accompagnerà lungo il percorso-gioco , guidandoti e svelandoti i tantissimi segreti, e giunto alla fine potrai anche ritirare un gadget che ti aiuterà a conservare il ricordo di questa bella esperienza.

QUANDO: tutti i lunedì dal 23 giugno al 15 settembre 2025, dalle 10.00 alle 12.00
DOVE: Malga Zeledria
PRENOTAZIONE: obbligatoria entro le ore 17.00 del giorno precedente. Prenota online QUI.
COSTO: € 10,00 a persona (bambini dai 5 agli 8 anni gratuito).
ADATTO A: bambini dai 5 agli 11 anni, accompagnati da almeno un adulto
La tariffa include: accompagnamento all’interno del parco con un Esperto del Parco Naturale Adamello Brenta.

Perché visitare il Junior Park

Insomma, se dovessimo darvi 3 buoni motivi per portare i bambini al Junior Park sarebbero:

  1. Immersività – Un percorso esperienziale che si snoda completamente tra bosco e natura, con sculture realistiche che stimolano curiosità e apprendimento.
  2. Didattica per tutte le età – Contenuti comprensibili per i più piccoli, ma anche approfondimenti scientifici per i grandi
  3. Sostenibilità e rispetto ambientale – Tutto progettato nel rispetto dell’habitat e della comunità locale, promuovendo il legame tra il territorio, chi lo abita e la fauna alpina che lo popola.
C'è anche un'aquila tra le sculture a grandezza naturale del Junior Park

Come arrivare al Junior Park

Per raggiungere il Junior Park ci sono diverse possibilità:

  • in auto/in MTB/ a piedi: proseguendo da Campo Carlo Magno su strada asfaltata per poco più di un chilometro
  • ⁠prendendo la cabinovia Pradalago, se si vuol abbinare il parco a una bella escursione, in 40 minuti si raggiunge il lago delle Malghette e da qui si prosegue verso il Junior Park (un’altra ora abbondante di camminata)
  • ⁠prendendo la cabinovia Pradalago si può anche scendere direttamente lungo la pista: il Junior Park si raggiunge in questo caso in 45 minuti.

Contatti

Per maggiori informazioni e aggiornamenti:

Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio
Telefono: 0465 447501
Email: info@campigliodolomiti.it

Cosa fare nei dintorni

Per arricchire la tua visita in questi luoghi, oltre al Junior Park Madonna di Campiglio, ecco alcune attività che puoi trovare anche sul nostro sito:

Picnic a Maso Agriconda nel Lomaso

Con l’arrivo della bella stagione trascorrere il tempo all’aria aperta è  una delle cose più piacevoli che ci siano. Proprio per questo non vedevamo l’ora di raccontarvi questa meravigliosa esperienza. Per noi il picnic a Maso Agriconda (ex Maso Maserac) è stata una stata una rivelazione. Una serata piacevolissima, immersi nella natura e nella quiete, gustando cibi veramente buoni e rilassandoci davanti al film più bello: il tramonto nel Lomaso.

A questa fantastica idea hanno pensato Francesco e Simona di Agriconda -Farm Experience, che eravamo stati già a trovare l’anno scorso (ve ne avevamo parlato QUI). Il loro agribreak o picnic al tramonto è inserito tra le Garda Trentino Experience, la raccolta delle esperienze più belle che si possono fare nel territorio di competenza di APT Garda Dolomiti. 

Come arrivare a Maso Agriconda

Si arriva comodamente in auto, o dal passo del Ballino (se provenite da Riva del Garda o Rovereto) o da Comano Terme (se provenite da Trento). Impostate il navigatore su “salita al Maso Maserac”, ed arriverete dritti al parcheggio (troverete il cartello “parking picnic al tramonto”). Da lì si prosegue a piedi per circa 50 metri. Sulla destra troverete le scalette in legno che portano al maso, lungo un percorso alla scoperta delle coltivazioni e degli animali che popolano questo angolino di paradiso.

La salita al maso

Il percorso della salita è facile ed adatto a tutti. Non lasciatevi intimorire dalla parola “salita”: si tratta di una passeggiata breve e non impegnativa, piacevole anche per i bambini. Qui troveranno alcune postazioni gioco e tanti animali (pecore del Cameroun, pony, asinello, api e coniglietti).

Si cammina in mezzo alle coltivazioni di piccoli frutti, uva fragola e noci. C’è anche un punto panoramico per i vostri selfie al tramonto. Questa salita è aperta a tutti, anche a chi vuole semplicemente capire cosa si fa in questo maso.

Maso Agriconda: un luogo neraviglioso dove trascorrere momenti di relax in famiglia e non solo

Simona ci ha accompagnato fino alla nostra postazione, mostrandoci il giardino delle erbe aromatiche e raccontandoci un po’ dell’azienda, dei tanti progetti e della sua famiglia. Poi siamo rimasti soli a goderci il nostro picnic. Quasi soli. Infatti ci ha fatto compagnia Brisa, la cagnolona di casa:  si sa, le coccole sono sempre gradite!

Agribreak: merenda speciale

Esperienza consigliata a merenda ma è accessibile durante tutta la giornata. Si può scegliere tra tre cassette (Ofelia, Sole o Wallace) con combinazioni diverse di prodotti locali, pensate per adattarsi a gusti e appetiti diversi.

Arrivati al maso, troverete Francesco o Simona ad accogliervi, e con loro potrete comporre la vostra merenda. A scelta confetture, marmellate, salse o pesti, formaggi e salumi, restano invariate le gallette e i frutti di bosco.. tutto squisito! Non resta che accomodarsi in un accogliente e tranquillo angolino circondato da pony e animali da compagnia.

Noi abbiamo scelto la cassetta più grande che abbiamo diviso in quattro (due adulti e due bambine). Guardate qui sotto quante bontà! Prenotate la vostra esperienza QUI.

Un picnic a Maso Agriconda

E così, tra coccole, frinire di cicale, la pace della campagna, la cura dei dettagli e i colori del tramonto abbiamo apprezzato con calma ciò che era nel cesto. Tutto buonissimo e di qualità. Assolutamente da provare con il pane rustico il pesto di aglio orsino, una delle specialità del maso. Per non parlare del miele: ottimo in abbinamento con il formaggio dell’Azienda Fontanel.. E se come noi non riuscirete a finire tutto, c’è una borsina di carta per portare a casa quanto rimasto.

I bambini avranno spazio per correre e giocare e potranno andare a vedere gli animali tutte le volte che vorranno. Non sarà difficile farli appassionare a qualcosa e anche loro si lasceranno contagiare dalla tranquillità e dalla serenità di questo luogo.

Perfetto anche per una cena tra amici, lontani dallo stress e dalla confusione dei locali affollati. Noi ve lo super consigliamo!

Come prenotare

Il picnic è prenotabile, meteo permettendo,  ogni giorno dal 9 giugno al 30 settembre  2025 Sono disponibili diverse postazioni, dislocate tra le coltivazioni del maso per garantire la privacy. Una postazione può ospitare anche una tavolata, se volete venire in compagnia.  Al vostro arrivo troverete una tavola imbandita in uno stile semplice ed elegante ed un goloso cesto di prodotti locali pronti per essere assaggiati.

Potrete scegliere tra 3 tipologie di cesti quella che si avvicina di più al vostro gusto ed ai vostri desideri:

  • Cesto di Comano | Pane di montagna (panificio Zanoni), formaggio (Fontanel, Misonet), salumi (Bronzini), frutti di bosco (Maso Maserac), lamponada (Maso Maserac), pesto di aglio orsino (Maso Maserac), miele millefiori (apicoltura Angelica), acqua, bevanda a scelta;
  • Cesto di Maserac | Pane di montagna (panificio Zanoni), frutti di bosco (Maso Maserac), confettura (Maso Maserac), panna cotta (Misonet), acqua, bevanda a scelta;
  • Il cesto dei bambini | solo in abbinamento ad un altro cesto| gallette di mais (Agriconda), confettura (Agriconda), biscotti artigianali (panificio Zanoni) succo di mela (Agriconda), pannacotta (Misonet), acqua
  • Picnic romantico | Pane di montagna (panificio Zanoni), frutti di bosco (Maso Maserac), pesto di aglio orsino (Maso Maserac), acqua, bevanda a scelta | salottino privato sull’erba

Possibilità di scelta tra cesto classico o deluxe, a seconda della bevanda scelta

Potete prenotare il vostro picnic direttamente online dal sito di Garda Dolomiti cliccando QUI

Francesco e Simona non hanno lasciato nulla al caso: piatti, bicchieri, posate… ma anche candele, fiori freschi e copertine per coprirsi in caso di fresco… E quando cala il buio si accendono le lucine e anche tante tante lucciole!

Al maso poi è presente anche un punto vendita, dove si possono acquistare i prodotti.

Contatti

Maso Maserac
Loc. Maserac 81, 38077 Comano Terme (TN)  Vigo Lomaso
tel. 348 143 5785
e-mail: info@masomaserac.com
web: www.masomaserac.com

Nei dintorni di Agriconda

E se fosse di partire in anticipo? Ci sono un sacco di cose belle nei dintorni, e il picnic a Maso Agriconda può diventare la degna conclusione della giornata dopo aver visitato, per esempio il bellissimo Parco Terme di Comano, o il Parco Archeo Natura di Fiavé  o ancora il vicino Castello di Stenico con il percorso di land art Bosco Arte Stenico ed il lago di Tenno con il nuovo ponte sospeso.

  • Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorni”
  • Volete conoscere le altre experiences di Garda Dolomiti? QUI vi raccontiamo quelle che abbiamo provato per voi.

Colazione in fattoria da Agrisalus

Le cose semplici sono sempre le migliori, si sa. Se verrete da Agrisalus, nuovo agri-campeggio con fattoria nelle campagne di Arco, non rimarrete delusi. Qui tutto è stato pensato per essere il più compatibile possibile con l’ambiente ed il benessere di ospiti e animali.

Come arrivare da Agrisalus

Questa struttura si trova immersa nel verde delle campagne, un’oasi di pace tra frutteti e stradine di campagna. Giungendo  da Trento, prima di entrare ad Arco seguite sulla rotonda le indicazioni per Rovereto. Arrivati alla seconda rotatoria svoltate invece verso il centro e quindi, alla terza rotatoria, quella dei Vigili del Fuoco, seguite per Pratosaiano. Districarsi tra le stradine di campagna non è facilissimo, tuttavia il camping è sempre ben segnalato. La cosa più facile da fare è comunque impostare il navigatore: arriverete diretti a destinazione evitando di girare a vuoto.

Se siete in bici questa è una bella zona anche da girare sulle due ruote. Pianeggiante, immersa nella natura e priva di traffico, praticamente sull’altra sponda del fiume Sarca rispetto alla ciclabile (della ciclabile abbiamo parlato in In bicicletta lungo il Sarca)

Agrisalus: il campeggio

La struttura sorge in posizione leggermente sopraelevata, si arriva comodamente in auto, bici o camper. Per chi soggiorna in camper sono disponibili 17 ampie piazzole con zona verde e ghiaietto. Tutte sono dotate di allaccio elettricità ed acqua. Le piazzole si sviluppano a raggera attorno ad una bella piscina. Per gli ospiti ci sono servizi con docce, scarico acque, lavanderia, zona per lavare le stoviglie. Tutto nuovissimo e studiato per ridurre i consumi energetici. Per i veicoli elettrici sono disponibili punti di ricarica e c’è un punto service anche per le biciclette.

Colazione in fattoria da Agrisalus

Noi siamo venuti a provare la colazione che Agrisalus propone in collaborazione con Garda Dolomiti come experience (potete prenotare il vostro posto cliccando QUI e selezionando “colazione in fattoria”). Una proposta insolita in questa zona, ma che ha riscosso grande successo.

Se non siete ospiti del campeggio si può fare colazione qui nel weekend: la sala colazioni, in stile moderno, ha un’ampia vetrata con vista sul verde. La colazione è a buffet,con tante bontà realizzate coi prodotti della fattoria. Ottimi i formaggi fatti dalla giovane casara Giulia con il latte delle mucche (con il quale vengono prodotti anche yogurt, pannacotta e budini) e i salumi di produzione propria. E poi frutta, cereali, brioches, torte fatte in casa, pancakes freschi e gli ovetti delle loro galline…

Noi ci siamo gustati tutto e pure delle belle cioccolate calde dense e fumanti, anche quelle fatte col latte fresco. Alzarsi la domenica mattina ed uscire a far colazione in un posto così è davvero super rilassante!

Non solo colazione!

Tra i prodotti da non perdere anche il loro gelato. Magari non a colazione, ma se capitate qua per merenda è da provare! Tra le altre cose la sala delle colazioni condivide lo spazio con lo shop, dove, oltre ai prodotti di Agrisalus, si trovano anche prodotti di qualità provenienti da altre piccole realtà del territorio. Durante l’orario di apertura si possono sempre ordinare taglieri, da degustare dentro ma anche sui tavoli esterni, se il meteo lo consente.

A vedere le mucche

Dopo aver riempito le pance i bambini inizieranno a scalpitare ma nessun problema: mentre i grandi rimangono a prendersela comoda a tavola (se lo desiderano), Nicole accompagnerà i bambini a visitare la stalla: una signora stalla, dove le mucche hanno le loro belle cuccette sempre pulite, spazio anche all’aperto, tanto fieno  da mangiare e una sala mungitura moderna e funzionale. La cosa sicuramente più attrattiva della nostra visita alla stalla è stata Bella, una tenera vitellina di 3 settimane, che condivide lo spazio con la sua mamma: una fortuna che pochi vitellini hanno, dato che solitamente vengono separati quasi subito dalla mamma. Se vi piacciono i vitellini dovete assolutamente programmare una vista qui perché facilmente ne troverete uno o più.

Coniglietti, galline e maiali

La visita alla fattoria prosegue: gli animali hanno a disposizione tantissimo spazio. Abbiamo visto (e ci siamo anche entrati) il recinto dei coniglietti, morbidissimi e coccolosi, siamo andati a far visita alle galline e infine alle maialine.

Le galline ci hanno riservato un’accoglienza davvero super: appena entrate nel loro recinto le golosone si sono precipitate tutte verso di noi! Vi sono mai corse incontro 250 galline??? Anche loro qui se la passano bene, con un grandissimo prato, un cortile dove razzolare e un pollaio dove andare a dormire.

Tantissime galline vivono felici da Agrisalus, in ampi spazi aperti e con un ricovero per la notte.

Agrisalus – le galline

Infine abbiamo fatto visita alle quattro maialine di casa: quattro sorelline che hanno l’importante compito di mangiare tutto quello che altrimenti andrebbe scartato, dal latticello, alle verdure ed alla frutta… Anche per loro un super alloggio: “zona pranzo” ben fornita di frutta e verdura, una casetta per le nanne, prato e naturalmente fango dove rotolarsi!

Agrisalus: altre attività

Nicole e Lorenzo hanno pensato a diverse tipologie di visite guidata, laboratori e percorsi di pet therapy, rivolti sia ai bambini che alle famiglie ed anche alle scuole:

  • Piccoli contadini” è l’occasione per conoscere da vicino i diversi animali della fattoria, scoprendo i loro bisogni principali e come soddisfarli instaurando una relazione positiva.
  • Un cane per amico”: permette ai bambini di avvicinarsi in modo corretto al cane, imparando le sue caratteristiche comportamentali e comunicative. Durante l’esperienza verranno proposte varie attività, giochi ed una merenda in compagnia degli amici a quattro zampe.
  • Piccoli casari“: i bambini impareranno i segreti della trasformazione del latte in formaggio, partecipando in prima persona alla lavorazione.

Già perché qui, oltre a Nicole e Lorenzo, vivono anche i loro due amici inseparabili:

Da Agrisalus anche i cani sono protagonisti, con un percorso di pet therapy dedicato.

I cani di Agrisalus

Info e contatti

Agrisalus
Loc. Fibbie, 22 – 38062 Arco (TN)
tel: 379.1179271
mail: info@agrisalus.it

Per maggiori informazioni e prenotazioni : www.agrisalus.it

Cosa fare nei dintorni di Agrisalus

Vi siete gustati una buona colazione da Agrisalus? La giornata è ancora lunga! Ecco cosa potete fare per riempirla:

Laghi balneabili in Trentino

Il mare è sempre il mare, ma la montagna con i suoi laghetti azzurri con le cime che si specchiano in acque cristalline non è da meno. Capita però di avere voglia di tuffarcisi, in cerca di refrigerio o di divertimento: ma quali sono i laghi balneabili in Trentino? Vi riportiamo qui quelli che a noi piacciono particolarmente.

Lago di Garda

Partiamo da quello che conoscono tutti: il Lago di Garda. Le sponde trentine sono il luogo perfetto per trascorrere una giornata in spiaggia all’insegna dello sport: la mattina è perfetta per cimentarsi nello stand-up paddle o nella canoa. Al pomeriggio invece, con il vento che si alza dopo mezzogiorno, le sue acque sono ideali per gli sport a vela: windsurf, wing-foil e barca a vela. Potrete trovare diverse scuole con noleggio attrezzatura e infinite opportunità di ristoro sulle ampie spiagge di Riva del Garda e Torbole. Le spiagge sono di ciotoli, con ampie zone erbose ed alberate e parchi gioco per bambini e ragazzi. Comodissima la ciclabile che percorre tutto il lungolago e lo collega ai paesi limitrofi.

Laghi balneabili in Trentino – Lago di Garda

Lago di Levico

Un bel posto tranquillo circondato da tanta natura rigogliosa e perfetto per un giro con i bambini. Numerosi sono i giochi presenti nel parco nei pressi del lido: pareti di arrampicata, altalene, dondoli, scivoli e persino sabbia con cui giocare, proprio come al mare.  Presso il lido La Taverna troverete ombrelloni, una piscina riscaldata e un lungo scivolo che arriva direttamente in acqua. Vi raccontiamo qui il Giro del Lago di Levico.

Lago di Caldonazzo

Ecco dove si fa il bagno in Valsugana! Il lago di Caldonazzo, il più grande dei laghi interamente in terra trentina, è sicuramente il lago più “vacanziero” della vallata. Ampie spiagge  (Valcanover e Calceranica le più note) e numerosi servizi (bar, ristoranti, parchi gioco, noleggio pedalò e scuole dove praticare sport d’acqua), con acque dalla temperatura particolarmente mite. Che ne dite poi di un corso di barca a vela? Il lago ha ricevuto la Bandiera Blu anche nel 2023.

Laghi balneabili in Trentino – Lago di Caldonazzo

Lago di Molveno

Molto apprezzato dalle famiglie anche il bellissimo lago di Molveno. Questo lago di origine glaciale ha acque sempre piuttosto fresche anche in estate, però la spiaggia di Molveno è un vero paradiso: dal super parco giochi con un enorme galeone su cui arrampicare, alla piscina all’aperto direttamente accessibile dalla spiaggia: Acquapark Molveno. La spiaggia è libera, di sassolini, con piazzole erbose e zone d’ombra. Presenti bar e ristoranti. Numerosi i parcheggi. Il centro di Molveno si raggiunge anche a piedi. Bella la passeggiata lungo il rio Massò.

Lago di Molveno

Lago di Tenno

Splendido specchio d’acqua alpino con acque color turchese-smeraldo, circondato dal verde e con un isolotto centrale che incuriosisce i bambini più avventurosi. A volte si può raggiungere a piedi, se il livello dell’acqua è basso, ma se l’acqua è alta sarà necessario andarci con il canotto, o il materassino…  Si può fare il giro a piedi o in bici, passando anche su un nuovissimo ponte sospeso. Le spiagge si trovano nella zona vicino ai parcheggi (che si raggiungono con due lunghe scalinate: se avete bambini piccoli evitate il passeggino, meglio lo zaino) e sono ghiaiose. Ve lo raccontiamo qui: Lago di Tenno, che colori!

Lago di Tenno

Laghi di Lamar

Si tratta di due piccoli laghi circondati dal bosco, all’ombra della Paganella, il Lago Santo ed il Lago di Lamar. Quest’ultimo è il più gettonato, grazie alla liana che permette di fare dei super tuffi! Inoltre i più bravi nuotatori potranno facilmente raggiungere la parete rocciosa sulla sponda opposta alla spiaggia, arrampicarsi e tuffarsi dalla roccia! Un posto da veri Tarzan insomma! Si può fare anche SUP. Lì vicino di trovano due punti di ristoro. Bela la passeggiata che collega i due laghi. Vi raccontiamo tutto nel nostro articolo I Laghi di Lamar: che spettacolo!

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Lago di Lamar

Laghi delle Piazze e di Serraia

Cercate altri laghi balneabili in Trentino? Che dire allora poi di Pinè, con i laghi delle Piazze di Serraia (uniti da una bella e pianeggiante passeggiata)? Il lago delle Piazze con il suo parco giochi con sabbiera sulla riva si presta ad essere una meta molto ambita per chi è alla ricerca di un po’ di respiro dall’afa della città.

Lago di Serraia

Lago di Ledro

Altro lago molto amato per trascorrere una bella giornata tra bagni e giochi è il lago di Ledro. Quattro le spiagge: Besta – la più grande (con parco giochi , campi da volley, bar, minimarket e ampio parcheggio)-,  Mezzolago (piccolina ma con un grazioso parco giochi per i piccoli), Pieve  (con accesso diretto dai campeggi, vari locali, noleggio imbarcazioni, scuole di sport acquatici) e Pur (anche qui parco giochi, ristoranti e tanto spazio verde, oltre alle spiagge, qui un po’ più scomode). Ecco qui dove trovare le info: Lago di Ledro

Lago di Ledro

Lago di Roncone

Il lago di Roncone si trova in Valle del Chiese, a poca distanza da Tione. E’piccolino ma offre opportunità di svago per tutti. In estate, oltre a potervi fare un bel bagno ed un picnic al fresco, troverete una piccola piscina con giochi, pontile per i tuffi e una bella ciclabile. Scopri di più nell’articolo Divertirsi al Lago di Roncone

Lago di Roncone

Lago d’Idro

Potremmo considerarlo il “fratello minore” del Lago di Garda… Questo lago, la cui estremità nord si trova in territorio Trentino, è la meta prediletta dell’estate per chi frequenta la Valle del Chiese. Oltre ai vari sport acquatici  qui potrete anche praticare il parapendio (è uno dei luoghi più famosi per questo sport a livello nazionale, scoprire i segreti della flora e della fauna autoctona nel biotopo che si trova proprio sulle rive del lago, o anche solo prendere il sole, fare il bagno o una gita in battello. Noi ci siamo stati più volte, anche in bicicletta pedalando lungo la Ciclovia dei Fiori, che collega le Dolomiti di Brenta con il lago d’Idro. Scopritelo qui: Lago d’Idro: tra sport e relax

ago di Lavarone

Lidi, spiagge libere, trampolini, pedalò e piacevoli sentieri da percorrere anche con il passeggino. Al lago di Lavarone c’è tutto quel che serve per una bella giornata in spiaggia, soprattutto nelle giornate più calde. Il lago si trova infatti ad un’altitudine di circa 1000 metri. Leggete qui: Lago di Lavarone: che meraviglia.

Lago di Lavarone

Lago di Lases

Affascinante specchio d’acqua all’inizio della Valle di Cembra, il Lago di Lases è gettonatissimo per rinfrescanti bagni estivi. Diverse le spiagge, ma la più apprezzata dalle famiglie è il pratone, dove i bambini hanno grandi spazi per correre e giocare e l’entrata in acqua diventa profonda in modo più graduale. Leggi Le bellezze del lago di Lases

Lago di Lagolo

E’ il più piccolo dei laghi balneabili del Trentino. Molto carino per una giornata all’aperto. I bambini possono giocare sul prato, ed è un posto ideale per un bel pic nic. Ci sono due punti di ristoro. Visitatelo anche in autunno ed in inverno: foglie e ghiaccio lo rendono speciale 365 giorni all’anno. Per maggiori informazioni: Lagolo: 365 giorni al lago

Laghi balneabili in Trentino – Lago di Lagolo

Lago di Cavedine

Se cercate un lago tranquillo dove avvicinare i bambini al windsurf, il lago di Cavedine è quello che fa per voi. A mezz’ora d’auto da Trento e da Riva del Garda si trova nell’area delle Marocche di Dro. Le sue acque sono freschette, ma si sa che ai bambini, quando si divertono, poco importa! Sono presenti due lidi, uno a fianco dell’altro. Potrete noleggiare l’attrezzatura per gli sport acquatici e anche avvalervi dell’aiuto di un istruttore. A disposizione anche un grande prato con alcuni giochi a molle, bar, ristorante e parcheggio gratuito. Se avete bimbi piccolissimi in carrozzina potrete cullarli con una bella passeggiata sul lungolago. Qui le informazioni: Sport e Relax al Lago di Cavedine

Conoscete altri laghi balneabili in Trentino? Oppure volete qualche idea per qualche bella passeggiata al lago? Vi suggeriamo di leggere:

In bici sulla Ciclovia dei Fiori

La primavera è la stagione ideale per andare in bicicletta, e sapete perché? I motivi sono diversi: le temperature più gradevoli, il minor traffico, la bellezza delle fioriture. Oggi vogliamo parlarvi della Ciclovia dei Fiori. Ben 60 chilometri da percorrere in bicicletta, dalle Dolomiti di Brenta alle spiagge del lago d’Idro.

Scoprire il territorio pedalando

Noi abbiamo percorso due tratti di questa lunga ciclovia. Il primo giorno siamo partiti da Carisolo, dopo aver noleggiato le nostre e-bike in centro a Pinzolo da BT Service. Abbiamo pedalato lungo la ciclopedonale della Val Rendena fino ad arrivare a Ponte Pià, nel comune di Ragoli.

Ciclopedonale della Val Rendena: il percorso

Questa è una pista che si può tranquillamente percorrere con i bambini, basta un po’ di allenamento. Inoltre, naturalmente, non serve percorrerla tutta! Questa tratta della Ciclovia dei Fiori è lunga quasi 30 chilometri. Un’alternanza di saliscendi che si percorre in 3,5 ore circa. L’ideale è prendersi l’intera giornata ed approfittare per un bel picnic in una delle numerose aree di sosta attrezzata.

Uno dei tratti della Ciclopedonale della Val Rendena, parte della più ampia Ciclovia dei Fiori

Ciclopedonale della Val Rendena – credits: Foto Bisti

Le nostre tappe lungo la Ciclovia dei Fiori

Casa del Parco Geopark – Carisolo

Partendo da Carisolo, qui si trova l’interessante Casa del Parco Geopark, uno dei centri visitatori del Parco Naturale Adamello Brentadedicato alla geodiversità del territorio.

Parco Pineta e Biolago di Pinzolo

La Pineta di Pinzolo è un grande parco ombreggiato, situato direttamente lungo la ciclopedonale. Altalene, sabbiera, scivoli, castelli, paretine per l’arrampicata… Ma anche rampe per lo skateboard e campi da calcetto, basket e volley. Il tutto ad ingresso libero. Per i buongustai sono a disposizione anche postazioni barbecue con tavoli e panche. C’è anche una baby home, per allattare e cambiare il pannolino con comfort e privacy. Se poi vi viene voglia di rinfrescarvi, nei mesi estivi è aperto il biolago: leggi Relax al Biolago di Pinzolo

Maso Pan – Caderzone

A Maso Pan potrete visitare la stalla con le mucche e un museo davvero singolare: il Museo del Battista. Una raccolta ricchissima di oggetti che sbucano dal passato della valle per raccontarne la storia.

Tutto ben spiegato assieme alla storia della valle e delle muche di razza Rendena. Lo sapevate che durante la seconda guerra mondiale hanno rischiato di scomparire rimpiazzate da altre razze “ufficiali”? Vi consigliamo di fermarvi per una bella merenda “di una volta” con pane e marmellata o pane burro e zucchero! Contatto: tel. 0465.804500; cell. 333.9809445

Parco Ducoli e  Haflinger di Martalar – Strembo

Salutato Maso Pan abbiamo proseguito verso sul facendo tappa a Strembo. La pista attraversa il Parco Ducoli con la grande scultura lignea del cavallo Haflinger di Martalar. L'Haflinger di Martalar al centro del Parco Ducoli lungo la Ciclovia dei FioriNel parco sono presenti giochi e spazi verdi dove fermarsi a giocare e riposare o fare un picnic. Certo i parchi gioco non mancano lungo tutta la ciclopedonale: ne abbiamo passati davvero tantissimi.

Casa del Parco Acqua Life – Spiazzo

A Spiazzo la pista passa proprio accanto ad un altro centro visitatori del Parco Adamello Brenta, la Casa del Parco Acqua Life, dedicata agli abitanti dei corsi e bacini d’acqua montana.

Maso Loera – Pelugo

Se poi avete voglia di farvi una cultura ed assaggiare dei vini bio davvero buoni, organizzate una degustazione tra i vigneti a Maso Loera (tel. 338.3829040). Sarà interessante scoprire le nuove tecniche che permettono di coltivare con pochissimi trattamenti all’anno (e rigorosamente senza prodotti chimici) uve che danno vini ottimi. Dalla collina si può ammirare anche la chiesa di Sant’Antonio Abate, con le caratteristiche danze macabre, e il parco giochi in località Masere.

A Vigo Rendena sosta al bici grill e poi ancora fino a dove vi portano le gambe, magari fino all’ Azienda agricola Gottardi Lara: a cavallo in Val Rendena, splendido posto per fare un giretto a cavallo e assaggiare prodotti deliziosi. Noi abbiamo pedalato fino a Ponte Pià e siamo poi ritornati fino a Tione in località Sesena, dove si trova la zona sportiva. Qui abbiamo atteso il bicibus che ci ha riportati a Carisolo.

Servizio Bicibus Ciclovia dei Fiori

Indicativamente da fine giugno a inizio settembre (21 giugno- 7 settembre 2025) è inoltre attivo tra Carisolo e Tione il servizio bike shuttle (a pagamento), che permette di accorciare le distanze o di rientrare comodamente al punto di partenza. Il biglietto si fa a bordo. Maggiori info QUI

La parte centrale della Ciclovia dei Fiori

Per questioni di tempo abbiamo saltato il pezzo centrale della ciclovia per poi reimmetterci sulla Pista ciclabile Valle del Chiese all’altezza di Pieve di Bono. Se avete tempo però, vale la pena restare in sella e percorrere anche quel tratto: vi porterà a scoprire il bel Lago di Roncone (perfetto per un tuffo e un po’ di relax ( i bambini  più piccoli adoreranno il mini parco acquatico che viene allestito in estate).

Se volete percorrere tutta la ciclovia noi vi consigliamo di suddividere la percorrenza su almeno tre giorni: tra parchi che invitano al relax, cose da visitare e parchi gioco dove sbizzarrirsi ci sembra il giusto compromesso.

Da Pieve di Bono al Lago d’Idro

La seconda tappa che abbiamo percorso va da Pieve di Bono alle sponde del Lago d’Idro, sul confine bresciano. Sono circa 20 chilometri, e il ritorno può essere fatto in bicibus. Il percorso alterna tratti di ciclopedonale a tratti su strada a basso scorrimento ed è abbastanza pianeggiante. All’altezza di Cimego è possibile visitare il Sentiero Etnografico Rio Caino, mentre a Borgo Chiese si può fare tappa in piscina all’Aquaclub Valle del Chiese. Se invece volete solo bere o mangiare qualcosa e far giocare i bambini, poco oltre c’è il Bicigrill Condino. Molto suggestivo il tratto che si percorre da qui alla meta finale: dapprima nel bosco e successivamente attraverso i campi di granturco, fino al Lago di Idro, nei pressi del biotopo. Leggi cosa si può fare al Lago d’Idro: tra sport e relax.

Ciclovia dei Fiori: quando percorrerla

Il periodo migliore per percorrere la ciclovia dei Fiori, dato anche il suo nome, è la primavera, quando il paesaggio si riempie di colorate fioriture, dai più comuni fiori di tarassaco e ranuncoli a fiori e piante più rare e curiose. Si stima che se ne possano ammirare oltre 600 lungo il percorso. Anche il Biotopo risulta in tal senso molto interessante: vi si trovano rare associazioni vegetali, alcune delle quali segnalate per la prima volta in Italia ed una, addirittura, nuova per la scienza

Dove dormire: le Case da Mont

Cercate un posto speciale dove iniziare e terminare la vostra giornata e riposare al rientro dalle tante attività? Dovete provare le Case da Mont, autentiche case di montagna immerse nel verde e nella tranquillità. Case che grazie a questo progetto ritrovano nuova vita. Undici le baite tra cui scegliere, tutte curatissime. Negli ambienti interni dominano i materiali naturali e la sera potrete riscaldarvi col fuoco del camino. All’esterno tanto verde e spazio per giocare e rilassarsi. Noi abbiamo alloggiato alla Casa da Mont Davre, poco sopra il paese di Bolbeno, vicino a Tione. Che dire? Le serate davanti al camino, la cena all’aperto col sole che tramonta, i momenti di relax sulla terrazza panoramica…. E che riposo rigenerante cullati dal silenzio della natura!

Info: Case da Mont tel. 333.4567980; casedamont.trentino@gmail.com

Contatti

Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio
tel. 0465.447501
e-mail: info@campigliodolomiti.it

Per info sulla ciclovia dei Fiori clicca QUI

Cosa fare lungo la Ciclovia dei Fiori