Author - Silvia

Collepietra tra piramidi e basi spaziali

Se cercate un posto fuori dalle rotte più note del turismo Collepietra, in Val d’Ega, è il posto ideale. Anche perchè questo grazioso paesino è il primo Astovillaggio d’Europa: tutto a tema spazio e astri.  Leggete un po’ e poi diteci se non è una meta meravigliosa, da primavera ad autunno inoltrato! 

Come arrivare a Collepietra

Se percorrete la A22, uscite a Bolzano Nord e seguite le indicazioni per la Val d’Ega. C’è un parcheggio gratuito davanti al piccolo supermarket, salendo sulla destra. Qui fermano anche i mezzi pubblici, nel caso non viaggiaste in auto.

Collepietra e le piramidi di terra

Collepietra è anche famosa per le sue suggestive piramidi di terra. Si tratta di veri e propri monumenti naturali, colonne di argilla morenica alte diversi metri che hanno avuto origine nel corso dei millenni. Seguite il segnavia Sentiero delle piramidi dal centro del paese fino ad arrivare sulla strada provinciale. I cartelli in legno con le riproduzioni di piramidi in miniatura vi guideranno alla partenza del sentiero.
In poco meno di un’ora, tra ponticelli in legno, ampi e verdi prati fioriti, qualche maso con simpatiche caprette e una vista meravigliosa sull’intera vallata, arriverete a destinazione.
In lontananza iniziano già a vedersi le prime piramidi! Oltrepassiamo un ingegnoso cancello in legno e percorriamo un sentiero nel bosco, adatto a bambini grandi che camminano in autonomia, tra saliscendi e qualche scaletta in legno che ci permetterà di camminare proprio tra le piramidi.


Ultimo breve tratto in salita e si arriva ad una terrazza panoramica che offre una meravigliosa visuale e la possibilità di ammirare da vicino  queste suggestive formazioni.

Arrivati in cima potete rientrare dalla stessa strada dell’andata o seguire il sentiero che torna a Collepietra passando attraverso ampi prati e avventuroso sentieri nel bosco. Bellissima anche la vista sul Gruppo del Catinaccio.

La base spaziale nel bosco (Collepietra)

Per raggiungere invece la super base aerospaziale, meta sicuramente più apprezzata dai bambini, partite sempre dal piccolo supermercato in centro e prendete la strada sulla destra (Sentiero n. 2: il cartello indica casa sull’albero, seguite comunque la direzione per Ebenhof). La passeggiata è semplice e pressoché pianeggiante, percorribile anche con passeggino. In poco più di mezz’ora vi condurrà a questa grandiosa costruzione in legno che improvvisamente apparirà nel bosco!
Non è una normale casa sull’albero, noi la definiremmo piuttosto una gigantesca “base aerospaziale” nel bosco, una grandiosa costruzione in legno che lascerà i più piccoli a bocca aperta e che si potrà esplorare attraverso una ripida e stretta scaletta interna. Nelle vicinanze anche diverse aree di sosta con panche e tavoli.

astrovillaggio di Collepietra

Dormire in una navicella spaziale (Collepietra)

Eh sì, abbiamo dormito in una vera e propria navicella spaziale. A Collepietra, infatti, è possibile farlo all’Hotel Oberwirt. Qui troverete una stanza alta ben sette metri dove è stato ricostruito in scala reale il modulo atterrato sulla Luna nel 1969. 

Due le capsule dove si può dormire, entrambe con due letti matrimoniali, per un totale di quattro persone. Tutti rimarranno a bocca aperta, dall’arrivo con l’ascensore dove trovi un tappeto che ti sembra di sbarcare sulla Luna, al corridoio che porta alla stanza, con le immagini, le spiegazioni e le date della missione. 

Parco giochi di eCollepietra

Nel paese di Collepietra c’è anche un bel parco giochi dove i bambini potranno divertirsi e giocare in tranquillità. Anche qui c’è una struttura che richiama una navicella spaziale e poi le classiche attrazioni per i più piccoli, tra altalene e scivoli, reti per arrampicare, dondoli e giochi a molla.

Planetarium Alto Adige (S. Valentino in Campo) 

Struttura all’avanguardia, la cui tecnologia permette di ricreare con estrema precisione il moto dei pianeti e delle stelle. Una cinquantina di persone possono sedere sotto la grande cupola ed immergersi nel sistema solare fino ai confini dell’universo. Grazie alla sua cupola con schermo a 360°, bambini e adulti potranno conoscere curiosità e particolarità riguardanti stelle e pianeti, ma anche fare affascinanti scoperte sul passato con proiezioni di divertenti filmati in 3D e non. A questo link trovate l’articolo con il nostro racconto sul Planetarium Alto Adige e tutte le attività che vengono proposte in estate

Sentiero dei Pianeti (Cornedo)

A pochi chilometri di distanza dal Planetarium Alto Adige (un vero e proprio simulatore stellare con un ampio programma di spettacoli e attività dedicate alle famiglie), si trova il Sentiero dei Pianeti. Questa semplice passeggiata si sviluppa lungo un percorso circolare a circa 1400 metri. Tra ampi prati, semplici sentieri nel bosco e in alcuni tratti su comode strade asfaltate.

Il Sentiero delle Stelle

Sentiero tematico che collega i due Astrovillaggi di San Valentino in Campo e Collepietra. In questa variegata escursione (12 chilometri percorribili in circa 3 ore e mezza) è possibile immergersi nei segreti del cielo stellato e dell’universo insieme alla mascotte LUXI. Sette le stazioni, una delle quali è la casa-razzo sull’albero (vedi sopra). Da non perdere anche la vecchia macchina fotografica e la mappa stellare rotante. La sola andata richiede 3 ore e mezza. Per tornare al punto di partenza si usufruisce del servizio di trasporto pubblico (linee bus 182 o 187).

Altri luoghi da visitare in Val d’Ega

www.eggental

Pinzolo: le Ammoniti Fantastiche vi aspettano in quota 

Che meraviglia le Ammoniti Fantastiche, il nuovo progetto in quota a Pinzolo! D’altra parte c’è anche lo zampino del Trentino dei Bambini, o meglio, di Marevea, la nostra società che si occupa di sviluppo prodotto e sentieri tematici!

Come arrivare alle Ammoniti Fantastiche

Prendendo gli impianti dal paese di Pinzolo arriverete a Prà Rodont (1530 metri di altitudine), dove troverete i giochi Mucca Comanda Colore e Il Disegno Che Non c’è Più, oltre ad un bel rifugio dove poter subito mangiare qualcosa se la fame chiama. Da qui, prendendo l’altra telecabina, si sale ancora per arrivare al Doss del Sabion, a quota 2.101 metri, dove vi aspettano l’Oasi della Contemplazione e, attorno al laghetto Grual, il gioco delle Ammoniti Fantastiche. Tante cose, vero?Tranquilli, ora vi spieghiamo tutto!  

Mucca Comanda Colore

In questo prato comanda…. la mucca! È lei a decidere il colore del giorno. Fuori dall’arrivo della prima cabinovia, trovate quattro tele che invitano a dipingere usando un solo colore al giorno, in tutte le sue sfumature. Cercate il carretto a forma di mucca che li contiene e date sfogo alla vostra artisticità! 

Il Disegno Non c’è Più

Chi si ricorda l’inchiostro simpatico che ci divertiva tanto da bambini? Era stupefacente veder sparire ciò che avevamo scritto.  Questo gioco evoca quel senso di stupore e allo stesso tempo esprime la poesia della scrittura effimera con l’acqua. Quattro lastre di pietra con accanto secchi d’acqua e pennelloni permettono di scrivere e dipingere con l’acqua. Ammirate la vostra opera, ma attenzione: presto il calore del sole farà evaporare l’acqua e svanire il tutto! Se volete catturare per sempre la vostra scritta non vi resta che scattare una fotografia e tenerla con voi! 

Il gioco delle Ammoniti Fantastiche

Non scordate di acquistare in cassa il libretto delle Ammoniti Fantastiche, al costo di 5 euro. Al suo interno illustrazioni bellissime e una storia magica che vi accompagneranno lungo l’omonimo percorso. Dal Doss del Sabion si scende in mezz’ora al lago Grual, con la sua acqua cristallina. Si tratta di una facile passeggiata in discesa, in parte nel bosco, che permette di ammirare ancora più da vicino le Dolomiti di Brenta. Per scoprire cosa ci fanno lì delle ammoniti e la loro storia, fermatevi in qualche punto panoramico a leggere la prima parte del libretto: vi svelerà tutti i segreti… o quasi di queste creature.

Alle casse degli impianti è possibile acquistare il libretto delle Ammoniti Fantastiche

Arrivati al lago seguite le istruzioni. Tirate il dado per capire come muovervi tra un’ammonite e l’altra, imitando di volta in volta il passo di un animale diverso! E poi, accanto ad ogni scultura, potrete imparare qualcosa di curioso in più su questi esseri speciali. I bambini possono ripetere il gioco altre volte, impersonando sempre animali diversi!

Tira il dado e scopri quale animale dovrai imitare per raggiungere la prossima delle Ammoniti Fantastiche

L’Isola della Contemplazione

Qui non si vola solo con il parapendio. Si vola con lo sguardo, lasciando vibrare ogni cellula del corpo. Tre punti d’osservazione realizzati dall’artista Marco Nones invitano a sedersi e guardare, a sdraiarsi e sentire. Ogni punto propone sedute diverse che sorprendono per le loro forme inaspettate. Troviamo le grandi chaise longue di legno Orogenesi che accarezzano il pendio, una platea di Emozioni al cubo in legno e granito affacciata sulle Dolomiti di Brenta e, infine, tre Nuvole basse: installazioni artistiche di legno sulle quali sdraiarsi, guardando la Val Rendena e l’Adamello. Nuvole basse è l’invito a percepire quell’attimo, assoluto e irripetibile, di piena connessione fra elementi naturali sorprendenti.

Emozioni al Cubo: un angolo di meditazione che completa il percorso delle Ammoniti Fantastiche

L’isola della contemplazione è un’oasi di decompressione che spalanca le percezioni e genera un cambio di ritmo. È una sorta di iniziazione alla montagna. È il passo necessario per affrontare un cammino con rispetto, centratura e consapevolezza.  Proprio per queste caratteristiche e per la sua vocazione, questo è un percorso adatto anche agli adulti. La montagna ha molto da insegnare, e noi lo sappiamo bene! 

Ammoniti Fantastiche: info utili e contatti

Tutti i percorsi qui descritti sono ad accesso libero. Si sale fino al Doss del Sabion per scendere a piedi al lago Grual e quindi risalire sul Doss per tornare a valle con gli impianti Gli impianti (non inclusi) sono aperti da fine giugno a metà settembre. Info sempre aggiornate QUI

  • LUOGO: Doss del Sabion
  • PARTENZA: stazione a valle Pinzolo – Prà Rodont
  • ARRIVO: Doss del Sabion
  • ALTITUDINE:  2100 metri
  • DURATA: 30′ discesa al lago Grual + 45′ risalita al Doss del Sabion + tempo per le opere (1h)
  • DISLIVELLO:  190 m
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Doss del Sabion Alpine Style (tel. 0465 602101); Rifugio Prà Rodont (tel. 0465 502500)

Cosa fare a Pinzolo e dintorni

San Romedio: sentiero nella roccia

Se avete voglia di fare una passeggiata davvero unica, non potete perdervi questa! Parliamo del sentiero scavato nella roccia che porta da Sanzeno (precisamente dal Museo Retico) al Santuario di San Romedio. Una bella escursione di un’ora circa, pianeggiante e adatta a tutti. Alla meta vi aspetta un luogo magico!L'inizio della lunga scalinata del Santuario di San Romedio

Anche se molti blog e siti internet indicano il percorso come adatto ai passeggini da trekking, noi vi consigliamo la fascia porta bebé per i piccolini. I bambini più grandicelli possono invece farlo a piedi: è un itinerario talmente suggestivo e semplice che cammineranno volentieri. L’altezza scarsa di certi passaggi ed il fondo, a tratti sconnesso, rendono il sentiero poco agevole per le quattro ruote.

Santuario di San Romedio: come arrivare

Si parte dal parcheggio di fronte al Museo Retico, sulla strada che porta in Alta Val di Non. Quella che parte come una classica scampagnata si trasforma presto in una meravigliosa avventura tra le rocce. Gran parte dell’escursione si svolge infatti all’interno di un grande canyon scavato nei secoli dalla forza dell’acqua.
Dopo circa 50 minuti si scende sulla strada asfaltata (si può in effetti arrivare fin qui anche in macchina, ma molto meglio a piedi) e con un ultima salita di 5-10 minuti si arriva alla meta. Il santuario è davvero bellissimo.

Tanti gli scorci unici e le particolarità di questo luogo dal fascino immutabile. Dalla cappella con i resti delle ossa di San Romedio, alla lunga scalinata con i doni votivi e i bavaglini con i nomi e le foto dei bambini, al terrazzino (con protezioni) che si trova in cima ai 131 scalini e che offre la vista su un dirupo di ben 98 metri.

San Romedio: la storia

La leggenda narra che, nel quarto secolo dopo Cristo, San Romedio decise di andare da San Vigilio, vescovo di Trento, per avere l’ultima benedizione visto che sentiva che la sua morte si stava avvicinando. Trovando il suo cavallo sbranato da un orso, imbrigliò l’animale e arrivò in città sulla sua groppa. Da allora l’orso è il simbolo di questo luogo e infatti dagli anni Cinquanta sotto il santuario c’è una porzione di bosco recintata dove vive un orso proveniente da condizioni di cattività.

L’orso, Bruno di nome e di fatto, quando siamo andati noi,  si è fatto fotografare più che volentieri, circondato di scoiattoli che saltellavano qua e là, creando grande stupore tra i bambini presenti.

Passeggiata alternativa per raggiungere il santuario

Se avete piacere di raggiungere l’eremo con una strada più breve, sicuramente meno avventurosa, ma altrettanto piacevole, vi consigliamo di recarvi ai laghi artificiali di Coredo e Tavon (che durante la bella stagione sono bellissimi, nonostante non siano balneabili, per prendere il sole e rilassarsi in mezzo al verde). Parcheggiando negli appositi spazi e percorrendo la strada che porta in fondo al secondo lago si raggiunge l’indicazione per il santuario che vi farà addentrare nel bosco per una quindicina di minuti tutti in discesa (il lato è quello del bar Due Laghi, famoso per le voliere con i pappagalli). Sarà molto semplice perché basterà seguire i cartelli segnaletici.

Naturalmente al rientro vi aspetta una bella salita, ma ne sarà valsa la pena. Secondo noi troppo ripida per i passeggini, eventualmente tenetene conto.

Da sapere

  • il santuario (📞0463 536198) è normalmente  aperto tutto l’anno, da ottobre ad aprile: ore 9-17.00; da maggio a giugno, e mese di settembre: ore 9-18; a luglio ad agosto: ore 8.30-19;
  • l’ingresso è gratuito
  • per chi ha problemi di deambulazione ed è provvisto del contrassegno per handicap l’accesso è possibile con l’auto fino al santuario. La presenza di gradini non permette però l’accesso al luogo di culto
  • nei pressi del santuario ci sono bagni pubblici, panche con tavoli, fontanella con acqua potabile e un bar abbastanza fornito
  • i cani non possono entrare

San Romedio: info utili

  • LUOGO: Sanzeno
  • PARTENZA: Museo Retico
  • ARRIVO: Santuario di San Romedio
  • ALTITUDINE: 730 metri
  • DISTANZA: 5 chilometri circa A/R
  • DURATA: 2 ore (senza soste) A/R
  • DISLIVELLO: assente
  • PASSEGGINO: in teoria sì ma un po’ scomodo
  • PUNTI DI RISTORO: bar al Santuario

Cosa fare in Val di Non:

Al Tonale in estate con i bimbi

Al Villaggio delle Marmotte al Passo del Tonale si trovano tanti scivoli. Il più bello? Quello dedicato proprio alle marmotte, con ben due diversi tubi per scendere in velocità!

Il Passo del Tonale, a cavallo tra Trentino e Lombardia, offre diverse possibilità per le famiglie anche in estate. Abbiamo raccolto in questa mini guida le esperienze che abbiamo provato per voi negli anni.

Villaggio delle Marmotte… e non solo!

Bellissimo parco giochi in quota, in località Valbiolo, a 2244 metri. Il parco è composto da diverse “stazioni” disseminate lungo il percorso che scende verso il lago Valbiolo. I bambini possono divertirsi fra scivoli, casette in legno, tunnel, arrampicata. Si arriva comodamente con la seggiovia o con una camminata di circa un’ora e mezza. Al Lago Valbiolo si trova un ulteriore laghetto con giochi d’acqua e postazioni relax e si può camminare sulla passerella galleggiante allestita per il Water Music Festival. Per gli appassionati, adrenaliniche piste da downhill.Tutte le infoVillaggio delle Marmotte al Tonale

Il villaggio delle Marmotte al Passo del Tonale è una meta imperdibile coi bambini

Passo dei Contrabbandieri dal Tonale

Bellissima escursione, accorciabile utilizzando gli impianti tra storia e natura. Si sale in seggiovia fino quasi in vetta, facendo attenzione a scorgere le marmotte! Giunti in cima vi attende una breve ma intensa salita che vi porta fino al crinale della montagna, dove si trovano postazioni risalenti alla Guerra Bianca e da dove si gode di una spettacolare vista sulla Val di Viso e sul Presena dall’altro lato. Noi abbiamo visto anche gli stambecchi. Vi raccontiamo tutto qua: Al Passo dei Contrabbandieri tra stambecchi e marmotte

Centro Multisport

Un’area al Passo del Tonale dove il divertimento è garantito. Escursioni in quad, giochi gonfiabili, tappeti elastici e discesa con i gommoni. Possibilità di provare il tiro con l’arco.  Aperto nei mesi estivi. Tutte le info: Giro in quad al Tonale.

Ghiacciaio Presena

Salire a quota 3000 metri, con la cabinovia, al Ghiacciaio Presena, tra cime innevate e un ambiente surreale. Non perdetevi, a metà salita, la galleria Paradiso: al suo interno una mostra interattiva dal titolo “Suoni e voci della guerra bianca” . Potete poi proseguire con una camminata fino al rifugio Capanna Presena  e infine risalire in cabinovia per arrivare sulla vetta ed ammirare il ghiacciaio ed il panorama Tutte le info Al ghiacciaio Presena a 3000 metri.

L’IDEA IN PIU’? Potete salire sul ghiacciaio all’alba! Durante l’estate vengono organizzati concerti all’alba proprio quassù, per ammirare gli splendidi colori del cielo. Semplicemente magico! Qui il nostro racconto: Incantevole alba sul ghiacciaio PresenaI colori dell'alba in quota sul ghiacciaio Presena

Valbione

Pochi chilometri oltre il confine con la Lombardia si trova questa area montana apprezzatissima dalle famiglie. Un bel laghetto dove pescare, tanti giochi, ruscelli e vasche in cui giocare, sabbiere, teleferiche, sdraio in legno su cui rilassarsi e persino un campo da golf. Il tutto circondati da splendidi boschi! E se si vuole ammirare un panorama top non resta che salire ancor più su con la simpatica seggiovia vintage! Il nostro racconto qui: Valbione: paradiso per le famiglie

Forte Strino

Interessante luogo da visitare per farsi un’idea di quella che passò alla storia come la Guerra Bianca. Un luogo della memoria che oggi accoglie anche mostre d’arte e che si trova lungo il giro dei forti. Ci siamo stati anche noi: Forte Strino e la Guerra Bianca

Vermiglio e i Laghetti di San Leonardo

Una bella passeggiata alla scoperta degli angoli più caratteristici di questo borgo, portati alla ribalta dal noto film. Scoprirete l’antico maso,  il casello turnario, la vecchia bottega e il mulino ad acqua…  E poi relax e gioco ai laghetti di San Leonardo, perfetti per la famiglia, tra giochi d’acqua, carrucole, altalene e prati su cui rilassarsi all’ombra e al sole. Leggete qui: Vermiglio, ai laghetti di San Leonardo

Tonale Beach

Partendo dalla chiesetta del paese, una passeggiata semplice di circa mezz’ora, che porta in una zona di spiaggette e acqua cristallina. Tutte le info: Che sorpresa la Tonale Beach!

Torbiera del Tonale

Una vasta conca umida caratterizzata da una notevole varietà di ambienti alle quali corrisponde un’eccezionale ricchezza di biodiversità. Si tratta di un vero e proprio “paradiso botanico”: piante carnivore, specie vegetali diffuse nelle regioni artiche e rarissime sulle Alpi sono alcuni esempi. Non mancano naturalmente le specie animali: soprattutto insetti, anfibi e rettili. Tutte le info Torbiera del Tonale: natura e scienza.

Ecco invece qualche suggerimento per la notte:

Info e contatti

Consorzio Ponte di Legno-Tonale
Tel: 0364.92097
sito: www.pontedilegnotonale.com
e-mail: info@pontedilegnotonale.com

Che sorpresa la Tonale Beach!

A noi i lidi naturali piacciono moltissimo! Anche quelli dove potersi immergere almeno con i piedi, se l’acqua è troppo fredda e mancano laghi e piscine nei dintorni. Se piacciono anche a voi dovete sapere che al Passo del Tonale potrete bagnare i piedi alla Tonale Beach!

Tonale Beach: come arrivare

Si arriva in questo angolo inaspettato con una semplice passeggiata. Si parte dal campo sportivo del Passo del Tonale,nei pressi del grande sacrario militare in onore delle centinaia di soldati morti durante la Prima Guerra Mondiale. Un’occasione in più per riflettere sulle tragiche ed insensate implicazioni dei conflitti.

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Si segue quindi il percorso vita che inizia dalla chiesetta. Il percorso si snoda in leggera salita su strada forestale sterrata, adatta pertanto anche alle bici ed ai passeggini.

Una spiaggia al Passo del Tonale? Sì è la Tonale Beach!

Dopo un quarto d’ora ecco il prato della località Reseghe, con tavoli da picnic e possibilità di fare il barbecue. Un altro quarto d’ora (fin qui si arriva con il passeggino) mantenendo la destra ed eccoci arrivati.
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Tonale Beach

Ecco apparire un delizioso ponticello e un susseguirsi di spiaggette dove i bambini possono giocare con la sabbia e mettere i piedi nel torrente, compatibilmente con la temperatura dell’acqua, sicuramente bella fresca, dato che scende proprio dal ghiacciaio Presena!Risalendo il fiume sulla riva sinistra incontrerete altri ponti in legno, nuove spiagge, scorci suggestivi, fino ad arrivare dopo un’altra mezz’ora alla località alveo del Presena, una bella conca attorniata da montagne molto scenografiche, su tutte la Presanella con il suo ghiacciaio. Può essere una bella idea per le torride giornate estive, quando è difficile trovare un po’ di frescura se non salendo in quota.

Cosa fare al Tonale e dintorni

Dormire:

Fiemme: al Rifugio Torre di Pisa

Splendida escursione in quota che in un’ora e mezza vi condurrà a quota 2671 metri, al Rifugio Torre di Pisa. L’unico in tutto il massiccio del Latemar e circondato da un paesaggio lunare. Ma lo sapete che a poca distanza c’è una guglia di roccia dolomitica, alta ben 40 metri, che è proprio identica nella forma alla famosa Torre di Pisa? Struttura aperta da metà giugno a metà ottobre. Prima di intraprendere il cammino, soprattutto se in compagnia dei vostri piccoli, vi consigliamo una tappa a MontagnAnimata.

Rifugio Torre di Pisa: come arrivare

  • da Predazzo, sicuramente l’acceso più semplice e quello che raccontiamo noi (qui sotto)
  • da Pampeago (1757 metri) quasi 1000 metri di dislivello senza impianti. Si può prendere anche la seggiovia Latemar, per arrivare a quota 2000 metri e poi raggiungere passo Feudo. Due ore circa per arrivare al rifugio
  • da Obereggen prendete la seggiovia fino al Rifugio Oberholz, poi in costa sotto il massiccio del Latemar fino a passo Feudo: due ore e mezza circa per il rifugio.

Rifugio Torre di Pisa con i bambini

Come anticipato, l’itinerario che descriviamo è quello più semplice e adatto anche a bambini abituati a camminare. Da Predazzo si prendono due impianti, prima la telecabina e poi la seggiovia, che portano a Passo Feudo, a quota quasi 2200 metri.

I 400 metri di dislivello che vi separano dalla meta vengono coperti in un’ora e mezza circa, prima tra i prati e poi su roccia. Sulla vostra sinistra potrete ammirare l’Alpe di Pampeago, con i suoi pascoli verdi e il grande sentiero tematico con tante varianti, per ogni grado di difficoltà: il Latemarium.

Dopo una mezz’ora di cammino, il paesaggio cambia. Senza punti esposti, ma solo qualche passaggio in cui gli scarponi potrebbero scivolare un po’ (specialmente dopo qualche temporale estivo), ecco gli ultimi gradoni che portano al rifugio. Visibile già da Passo Feudo con la sua sagoma lontana appollaiata sulla roccia nuda, vi farà compagnia apparendo in diversi punti del percorso.

Dormire al Rifugio Torre di Pisa

Ampia la terrazza esterna. Servizio veloce e cortese, piatti trentini tipici, come canederli in brodo, zuppa di gulash, tagliatelle ai porcini, e poi polenta con spezzatino, formaggio fuso, cavolo cappuccio e molto altro.
Rifugio Torre di Pisa

Potete anche pernottare e vivera un’esperienza unica ammirando il tramonto o l’alba. Il rifugio dispone di di 36 posti letto in 4 camerate, con letti a castello, docce e bagni in comune. Prenotazione necessaria. Tariffe sempre aggiornate qui.

Attenzione: oltrepassato il rifugio, a cinque minuti, c’è il piccolo terrazzamento che vi permette di ammirare la “Torre di Pisa” in tutto il suo splendore. Non fate i pigri, mi raccomando, e andate a vedere questa meraviglia (foto di copertina). Da lassù potete ammirare la Catena del Lagorai, con la Cima d’Asta, ma anche le Pale di San Martino, la Marmolada e il Piz Boè.

Si torna indietro sullo stesso percorso, facendo attenzione che gli impianti per Predazzo chiudono e quindi bisogna essere a Passo Feudo per le 17.15. Gli impianti sono aperti indicativamente da metà giugno a fine settembre. Maggiori informazioni QUI.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val di Fiemme
  • PARTENZA: Predazzo
  • ARRIVO: Rifugio Torre di Pisa
  • ALTITUDINE: 2671 metri
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 1600 metri coperto dagli impianti di risalita
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Torre di Pisa | 📞 348 3645379 | aperto da metà giugno a metà ottobre

Cosa fare in Val di Fiemme:

A Malga Fratte passando dal ponte sospeso

Una delle escursioni da non perdere in Val di Rabbi? Un giro a malga Fratte! Emozionante percorrere il ponte sospeso, lungo circa 100 metri e alto 60 realizzato sopra al torrente Ragaiolo.
Lasciate la macchina nel grande posteggio a poca distanza dal ponte sospeso e poi seguite le indicazioni. Dopo un tratto in piano, che costeggia l’area camper Al Plan, si sale per una ventina di minuti nel bosco. Ricordate che nei periodi di alta stagione è un percorso molto gettonato, per questo vi consigliamo di godervelo in primavera e in autunno.

Malga Fratte: pranzo con vista

Attraversato il ponte si raggiunge poi Malga Fratte  gestita dalla famiglia Daprà, dove è possibile gustare diversi piatti locali. Bellissima la sala in legno con caminetto e ampia vetrata che non lascia nulla all’immaginazione. All’esterno terrazza panoramica con tavoli e panche.

il menù è vario e si trovano i piatti tipici trentini: la polenta, il formaggio, la carne, i canederli, glu strangolapreti,… E non dimentichiamo i dolci e le grappe!

Per scendere a valle abbiamo deciso di prendere il sentiero (che costeggia la strada sterrata e carrabile) che porta alla Segheria veneziana e da lì in pochi minuti al Plan.

Altri modi per raggiungere Malga Fratte

Malga Fratte è raggiungibile anche con il passeggino lungo la strada sterrata, anche se percorrendola si perde la bellezza del ponte tibetano e della passeggiata nel bosco. È possibile raggiungere malga Fratte anche in e-bike, beh noi ve lo consigliamo, ci siamo affidati a Rabbi e-bike per il noleggio e trascorso una giornata davvero divertente, leggi Val di Rabbi in e-bikeMalga Fratte

Parco giochi “Nido d’aquila”

Nel rientro fate una sosta nel bellissimo parco che si trova a poca distanza dal ponte sospeso. Questo parco è a tema “nido d’aquila”, con una grande torre da scalare per arrivare in cima (o quasi). Non mancano gli anelli, la teleferica, lo scivolo e altre strutture in rete e legno su cui divertirsi senza stancarsi mai! Proprio quello che ci vuole per sfogare un po’ le energie inesauribili dei bambini. 
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Malga Fratte: info utili

  • LUOGO: Val di Rabbi
  • PARTENZA: Parcheggio Al Plan
  • ARRIVO: Ponte sospeso
  • ALTITUDINE: m 1750
  • DISTANZA: 6,5 km (andata e ritorno)
  • DURATA: 2 ore  (andata e ritorno a piedi)
  • DISLIVELLO: 230 metri
  • PASSEGGINO: zaino o marsupio
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Fratte (aperta in estate/autunno tutti i giorni fino a metà ottobre e poi il weekend fino al 2 novembre)

Contatti

Malga Fratte
tel. 331 4633633
e-mail: info@malgafratte.com
🌐 www.malgafratte.com

Altre idee per scoprire la Val di Rabbi

Cosa puoi trovare poco distante dalla val di Rabbi:

Sul Monte Creino in Val di Gresta

Alla scoperta dell’alta Val di Gresta, dove ci sono posti poco conosciuti anche dagli stessi Trentini, ma bellissimi sia per gli incredibili panorami che per il fatto di essere ancora poco frequentati. L’escursione che da Santa Barbara in circa un’ora conduce alla cima del Monte Creino è semplice e adatta a tutti! Permette di camminare fra trincee, gallerie in roccia e postazioni realizzate dall’esercito austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale. E poi uno spettacolare terrazzo sul Lago di Garda.

Monte Creino - Val di Gresta

Monte Creino: come arrivare

Per chi proviene da Trento, il modo più facile per raggiungere la parte alta della valle è la strada che passa dal lago di Cei e arriva a Passo Bordala. Solo l’ultimo chilometro ha una strada un po’ stretta, ma si risparmiano una ventina di chilometri e da Trento in quaranta minuti si arriva. Ultimi dieci minuti di auto si arriva a Santa Barbara (subito dopo Ronzo Chienis svoltate sulla destra).

Per chi invece arriva da sud o dal lato del Garda, bisogna prendere la strada per la Val di Gresta dalla rotonda di Loppio e proseguire fino a Ronzo Chienis. Da qui si continua seguendo le indicazioni per Santa Barbara.

Verso le trincee della Grande Guerra

Una volta arrivati a Santa Barbara si parcheggia all’hotel Genzianella e si imbocca la strada sulla sinistra. La direzione da seguire è sempre ben indicata. Il percorso, prima asfaltato e poi sterrato, è in leggera salita… in mezzo ai prati e ai famosi orti biologici della Val di Gresta.

Calcolate circa un’ora per raggiungere la cima del Monte Creino, tra opere d’arte e gustose fragoline di bosco le soste non mancano. Avrete la possibilità di godere anche delle opere di CreinArte, realizzate nel bosco dai bambini delle scuole locali. Davvero molto carine!

Raggiunte le ultime installazioni potrete lasciare la vostra firma sul libro ospiti che trovate all’interno della box in legno. Si continua in moderata salita, circa 100 metri di dislivello totali, per raggiungere un grande prato (siete quasi alla meta). Sicuramente i camminamenti austriaci e le trincee faranno passare ai bambini tutta la fatica! 

In fondo a questa grande area verde se svoltate a sinistra in brevissimo tempo vi troverete alle trincee. Il sentiero è un po stresso e scosceso, ma con un po’ di attenzione assolutamente percorribile. Ecco un balcone panoramico e un luogo davvero suggestivo: le gallerie scavate nella roccia dai soldati austroungarici, con vista mozzafiato sul lago di Garda (foto sopra, sotto e di copertina) e qualche simpatica curiosità della vita lì dentro.

All’uscita camminerete nelle trincee in muro a secco…

Ripercorrete il sentiero fino al prato e proseguite a destra per raggiungere, in cinque minuti,la croce del Monte Creino (1280 metri di quota) e un’altra incantevole vista sul lago di Garda.

Con i bambini si consiglia di rientrare lungo lo stesso percorso dell’andata. Le opere nascoste nel bosco catturano l’attenzione dei più piccoli rendendo la passeggiata più facile.

Monte Creino: info utili

  • LUOGO: Valle di Gresta
  • PARTENZA: parcheggio Santa Barbara
  • ARRIVO: cima del Monte Creino
  • ALTITUDINE: 1280 metri
  • DURATA: circa un’ora (solo andata)
  • DISLIVELLO: 100 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Cosa fare nei dintorni

  • Da Santa Barbara si raggiunge con una comoda passeggiata nel bosco anche Malga Zanga, coi suoi asinelli: anche qui si può mangiare (ottimi i dolci)
  • Da Passo Bordala facile passeggiata fino a Malga Somator
  • Alle trincee del Monte Nagià Grom
  • Potrebbe esservi utile la nostra mini-guida Vallagarina in estate: la trovate QUI

Muse: le 7 attrazioni imperdibili

Quali sono le 7 attrazioni imperdibili quando si entra al Muse, il Museo delle Scienze di Trento? La scelta è stata difficile perché sono tantissime in verità! Ecco qui i punti da non perdere secondo noi, ma siamo curiosi di sapere nei commenti quali sono le vostre tappe preferite! Prima di raccontarvi tutto vi ricordiamo anche la possibilità di vivere questo museo ogni volta che si vuole a tariffa ridottissima grazie alla MyMuse, con gli amici e la famiglia! Pronti per partire? Vi ricordiamo che al museo si accede solo per un massimo di tre ore, potete anche acquistare il biglietto on line.

1. la palestra della scienza

Questa zona permette ai bambini di divertirsi ed allo stesso tempo di imparare nozioni importanti legati alla fisica e non solo. Attraverso molle, ingranaggi, filtri polarizzatori, giroscopi, effetti luminosi e forze inerziali si allenerà la mente ed anche il corpo.

Nonostante sia un’installazione presente fin dall’inizio i bambini rimarranno sbalorditi dal letto di chiodi. Con una leva si alzano tutti in contemporanea ed il peso del corpo verrà distribuito sui chiodini come un vero fachiro!

bambino sdraiato su tappeto di chiodi

Palestra della scienza Muse

2. la ricerca dei turachi nella serra tropicale

Questo ambiente ricrea la foresta protetta pluviale dei Monti Udzungwa, in Tanzania. Un posto magico, dove i bambini liberano la fantasia verso posti lontani e sconosciuti. Ideale per rilassarsi e scatenare la curiosità, con il suono della cascata, il richiamo degli uccelli, le piante dalle foglie giganti e tantissimo verde. Non mancano fioriture rare e nuove specie che hanno trovato casa tra banani, ninfee giganti e alberi di cacao. Ma sopratutto sarete fortunati e avvisterete i turachi (due esemplari di volatili)?

serra tropicale

Serra tropicale Muse

Fino al 3 agosto 2025 la serra ospita i piccoli giganti tropicali: coleotteri profumati, mantidi mimetiche, millepiedi e chiocciole terrestri tra le più grandi al mondo. Grazie a dieci terrari e quattro teche entomologiche potrete osservarli da vicino in sicurezza, nel rispetto delle loro esigenze ecologiche. Maggiori info QUI.

3. gli animali tassidermizzati del Muse

Questo procedimento che vede la cucitura della pelle di animali morti attorno ad un imbottitura che ne permette la conservazione (quella che noi chiamiamo erroneamente imbalsamazione) affascina grandi e piccoli. Posizionati in diversi punti, tra cui il percorso in una sorta di bosco e sotto lo scheletro della balenottera. Imperdibile la vista del leone e la leonessa con il il loro piccolino.

bambina che guarda orso tassedermizzato

Il labirinto della biodiversità alpina

 4. toccare la lingua di ghiaccio

Una vera e propria parete di ghiaccio, che stupirà i più piccoli. E lì dietro una galleria dove ci si può sedere e rimanere ad ammirare sullo schermo un filmato con le trasformazioni del paesaggio in alta quota, tra nuvole e venti, cambi di stagione, giorno e notte… Un autentico spettacolo!

bambine che toccano il ghiaccio

Ghiaiaio alpino Muse

5. il bosco delle scoperte

Gioca, annusa, tocca, esplora e diventa un vero animale del bosco: una scoperta continua e un’esperienza da vivere e ricordare. Questo spazio con diverse postazioni interattive si trova al terzo piano del Muse.

bambine che giocano

Il bosco delle scoperte

6. Maxi Ooh!

Uno spazio meraviglioso dedicato ai bambini da 0 a 5 anni dove sperimentare i sensi. Potrete vedervi catapultare nel mare o proprio nel mezzo di un bellissimo arcobaleno. Ogni settimana vengono proposti degli incontri a tema con gli operatori del museo.

7. Museo con lo zainetto

Zaino in spalla e parti all’esplorazione! Giochi, enigmi e disegni per esplorare e scoprire il museo in modo creativo e divertente. Attività consigliata da 6 a 10 anni. Il kit ha un costo di 5 euro e va richiesto in cassa.

Non dimenticatevi di sbirciare gli eventi proposti dal museo ogni settimana. Vi abbiamo incuriositi? Allora prenota qui la tua visita.

Informazioni utili sul Muse

Il Muse è aperto dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 18.00 mentre il sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 19.00. Il biglietto è acquistabile online o direttamente alle casse del museo.

La MyMuse (al costo di 55 euro all’anno) permette di entrare quando si vuole al Muse e nelle altre sedi territoriali (tra cui Museo delle Palafitte di Ledro, Giardino botanico alpino, Museo geologico,…) ogni volta ad un massimo di tre adulti e cinque minori. Ognuno del nucleo familiare che ha la card potrà portare chi vuole! Inoltre festa di compleanno a tariffa agevolata, partecipazione gratuita per 5 eventi (altrimenti a pagamento) all’anno, sconti al bar e allo shop. Fantastico no? Tutte le informazioni sono qui.

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E ricordati la prossima volta che andrai al Muse utilizza la nostra lista per non perdere le migliori attrazioni! Per rimanere sempre aggiornato su eventi, nuovi articoli e molto altro iscriviti alla nostra newsletter.

Percorso kneipp in Val di Rabbi

Vi abbiamo già raccontato un sacco di cose sulla Val di Rabbi, ma una vera chicca per gli amanti dell’acqua e del relax è il percorso kneipp. Più che un percorso si tratta di una vera e propria area attrezzata, all’interno della quale si trova appunto un bel percorso da fare a piedi nudi.

Come raggiungere il Percorso Kneipp in Val di Rabbi

Raggiungere il percorso è davvero facile. Basterà svoltare a sinistra dal centro di San Bernardo, il paese principale della valle, a soli 9 chilometri da Malè.

Nei pressi dell’ingresso si trova un grande parcheggio sterrato, comodissimo se arrivate in auto. Da qui parte anche il sentiero di Valorz, con le sue sculture in legno (vedrete la cartellonistica sulla sinistra): se avete tempo ve lo consigliamo, così al rientro potrete godere appieno della sferzata di energia e della pace dell’area kneipp.

Il Percorso Kneipp

Una volta fatto il biglietto si entra subito in una casetta dove… ci si tolgono le scarpe! Eh già, l’intera area è accessibile solo senza calzature: a disposizione troverete panche e appositi scaffali con posto dove riporle e riprenderle a fine attività. A questo punto sarete pronti per iniziare questa rinfrescante e piacevolissima esperienza. Usciti dallo “spogliatoio” si aprirà davanti ai vostri occhi una suggestiva area verde, curata nei minimi dettagli, con fiori, fontane, sentieri e con il ruscello che scorre nel mezzo. Il tutto è delimitato da uno steccato che garantisce privacy ma anche sicurezza per i più piccoli.

Vari sono i passaggi da provare, con un susseguirsi di diversi fondali, all’asciutto ed in acqua, per un massaggio naturale e con l’acqua gelida che arriva dal ghiacciaio a dare una sferzata alla circolazione. Dopo un primo tratto dove l’acqua è bassa ecco le vasche in cui arriva fin sopra le ginocchia: resistete che ne vale la pena! Il passo successivo è il laghetto dove si possono fare i fanghi di argilla alle gambe, riservato a chi ha più di 14 anni.

A noi questi fanghi sono piaciuti un sacco perché ci è sembrato di tornare un po’ bambini… Attenzione però poi a sciacquarvi bene e più volte, se non volete, una volta asciutti, continuare ad avere un aspetto… “argilloso”!
Per pulirsi c’è un’apposita doccia, fondamentale anche per evitare problemi agli scarichi della struttura.

E poi via, si prosegue camminando su diversi materiali: cortecce, sassolini, pezzi di legno. Vi aspetta ancora l’immersione del viso in una fontana gelida (serve per le rughe, coraggio!) e quella delle braccia (eseguite per bene le semplici istruzioni  che trovate ad ogni punto)  per poi godervi il meritato riposo sulle sdraio giganti in legno con vista sulla valle.

L’erba dell’area è l’ideale anche per sdraiarsi a prendere il sole e rilassarsi un po’, mentre poco distante c’è anche un bellissimo parco giochi per i bambini (leggi qui).

Percorso Kneipp: aperture e orari

L’area è aperta con orario continuato dalle 10 alle 18 indicativamente da metà giugno a  metà settembre. Si accede previo pagamento di un biglietto d’ingresso (4 euro gli adulti, 2 euro dai 4 ai 12 anni e gratuito i minori di 3 anni). I possessori di RabbiCard e Trentino Guest Card hanno diritto ad un ingresso gratuito. Per prezzi ed orari sempre aggiornati clicca QUI

Per maggiori info: tel. 0463 985048

Cosa fare in Val di Rabbi

Il percorso Kneipp è solo una delle tante belle opportunità per vivere a pieno la bellezza della Val di Rabbi: ecco qualche altra idea!