Archive - Giugno 2021

Il Giardino della Rosa di Ronzone

Aperto dal lunedì alla domenica in questo orario: 09:30 – 12:30 |  14:30 – 19:00

Il Giardino della Rosa di Ronzone, in Val di Non,  è un posto da favola con una vista strepitosa sulla valle. Il nome è un programma, perché di rose ce ne sono una moltitudine (più di 400 varietà da tutto il mondo) in questo piccoli scorcio di paradiso. La fioritura, dicono, avviene la prima volta in giugno e torna alla fine di agosto, ma quello che vi aspetta anche nei momenti di minor splendore è comunque affascinante. Il profumo delle rose vi riporterà indietro nel tempo, come è successo a me, che ho subito pensato  a quando ero bambina e alle rose che annusavo… quelle della nonna.

11742710_854201091312010_5590840142558361089_nQuesto è un bellissimo giardino circolare, curatissimo, con un pergolato di 400 metri ricoperto di rose lungo tutto il perimetro e un meraviglioso prato con panchine, tavoli e ombra tutto al centro, che spesso ospita eventi culturali. É un luogo davvero magico. Non è molto grande ma i colori dei fiori, gli insetti, i profumi, le leggende scritte sui cartelli lo rendono davvero unico. Si possono leggere le storie delle rose, come quella della varietà Rosa Mundi, in onore dell’amante sfortunata di Re Enrico II, o scoprire la “thinking of you” di un rosso bellissimo.

I fiori ti sorridono qui dentro e non vedi l’ora di vederli fioriti completamente. Un sacco di api ronzano felici e si alternano tra una pianta di lavanda e una rosa. Timothy non credeva ai suoi occhi e avrebbe voluto portarsi via tutte quelle rose, quelle dal tronco enorme e quelle “Fairy” , quelle a cespuglio e quelle “Iceberg”. Sophie si perdeva ad annusare le fragranze e io sono soddisfatta che i miei figli sappiano godere di tanta bellezza naturale. É un luogo semplice il Giardino della Rosa, ma di incantevole bellezza. Se ce la fate portate i vostri bambini ai primi di luglio! Non capita spesso di vedere così tanta natura sbocciare! Vi basta una mezz’ora e sarete felici di aver fatto questa gita!

Il Giardino si trova a Ronzone in via Recla. QUI tutte le info pratiche. 📞 349 9453352.
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In Mini Quad sul Bondone con Cristallo

I Maestri di sci e snowboard Cristallo non si lasciano mai scappare l’occasione per proporre cose divertenti e nuove, sia d’estate che d’inverno, per rendere la montagna un posto davvero unico! Salire a Vason, sul Bondone, grazie alle loro idee (le abbiamo elencate tutte QUI) non è mai stato così interessante e passare una giornata al fresco in montagna diventerà un’avventura!

Una grande novità dell’estate scorsa è stata quella del noleggio di mini quad elettrici! Avete presente quelle “moto con quattro ruote grandi” per andare sugli sterrati? Ecco, proprio loro, ma in versione “baby” (fino ai 10 anni).

Dopo il grande successo dell’estate 2021 verrà riproposto un percorso per Mini quad elettrici in una nuova location: di fronte allo Skibar Bondonero! A due passi dal Poligono Cristallo con tutte le altre classiche attività (tiro con l’arco, tiro a segno, gonfiabile e nerf).

I ragazzi del Cristallo hanno allestito un facile percorso recintato esclusivamente per i mini quad elettrici: un mezzo ecologico e silenzioso adatto ai bambini dai 4 ai 10 anni.

Gli adulti non si scoraggino però perché c’è sempre la possibilità di noleggiare e-bike che sono disponibili sia in versione adulto (front e full) che junior (dai 125 cm di altezza in su).

E’ possibile prenotare i mini quad direttamente sul posto, mentre le altre attrezzature sul nuovo e-commerce Cristallo (www.maestriscicristallo.it) oppure telefonando al 3806328814, questa attrazione è disponibile tutti i giorni dal 25 giugno in orari 10:00 – 13:00 e dalle15:00 alle 18:00. Il costo per 15 minuti di noleggio e giro sul tracciato è di €10/11 in base al periodo (casco compreso). I bambini devono avere un’altezza compresa tra i 90 e i 140 cm e comunque dai 4 ai 10 anni. Sarà sempre presente personale qualificato per spiegazioni e sorveglianza.

Inoltre il noleggio e negozio articoli sportivi Cristallo è aperto tutti i giorni in orario 9 – 18.30 fino al 16 ottobre.
Dal 25 giugno in poi aprirà anche il Poligono Cristallo: tiro con l’arco, scivolo gonfiabile, arena nerf e tiro a segno!
Tutte le attività si svolgono in massima sicurezza e all’aria aperta, per un divertimento assicurato formato famiglia!!

Info: 380 6328814 – info@maestriscicristallo.it – www.maestriscicristallo.it

A Trento il Nuovo Giardino Incantato

Immaginate uno spazio che sa di favole ed infanzia nel cuore di Trento: un luogo incantato dove potersi sedere, rilassare, ma anche ascoltare favole, letture e magari vedere spettacoli o semplicemente passare del tempo di qualità con la famiglia, tra bambini o, perchè no, tra compagni di classe. In piazza Venezia, da ieri 25 maggio 2021, c’è il Giardino Incantato. Questo spazio, promosso dal Servizio Beni Comuni e tanto desiderato dell’Assessore comunale alla Cultura e Politiche giovanili Elisabetta Bozzarelli, è delimitato da alcune suggestive scenografie (vi ricordate quelle che erano in piazza Santa Maria Maggiore a Natale?) dal titolo “Paesaggi di carta” realizzate dal Servizio Ripristino della Provincia autonoma di Trento, che hanno preso vita grazie alle favole del giornalista Mauro Neri.

Sicuramente nei prossimi mesi, nell’ambito del ricco cartellone di Trento aperta, questo giardino ospiterà incontri di lettura, spettacoli teatrali e altre iniziative che punteranno a promuovere e diffondere, quale bene comune, la cultura dell’infanzia.  Le restrizioni sanitarie degli ultimi tempi sono state una spinta per la creazione di questo luogo che vuole essere un aiuto a ripristinare quella socialità e serenità un po’ dimenticata dai piccoli abitanti della città.

Il giardino può essere considerato come una grande aula all’aperto che sarà vissuta e partecipata, dai più piccoli ai ragazzi più grandi, con opportunità esperienziali e progettualità condivise da vari operatori educativi del territorio.

Qui inoltre, poco distante dall’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili, non poteva mancare una Baby Little Home: uno spazio per le famiglie con bimbi piccoli che necessitano di un angolo confortevole e riparato per allattare i neonati o dare loro biberon/pappe, per cambiare il pannolino, ma anche per avere uno spazio gioco, un parcheggio passeggini coperto e in sicurezza.
Tutti gli eventi saranno pubblicati sul sito del Comune e nell’agenda di questo sito. 
©Photo credit: Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili

Rifugio Viviani: che vista!

Perlustrare la zona di Campiglio e della Val Rendena è sempre una gran bella scoperta! Ricordate la nostra escursione al lago Nambino, meta perfetta per i piccoli camminatori? Ecco, quella volta noi non c’eravamo limitati al piacere di osservare un bellissimo laghetto alpino e ci siamo spinti un po’ oltre, sbirciando nei dintorni del lago.

Abbiamo così raggiunto, fra i vari itinerari che partono dal Nambino (notevole l’escursione ai cinque laghi), il Rifugio Viviani Pradalago.

Si tratta di circa un’ora di camminata (circa 300 metri di dislivello) partendo appunto dal lago Nambino, anche se è raggiungibile comodamente anche grazie agli impianti di Pradalago (date di apertura 2021: dal 03 luglio 2021 al 12 settembre 2021 – Orario: 8.30 – 17.20) che arrivano proprio a cento metri dal rifugio. Alternativa, senza arrivare al lago, è quella di percorre il comodo sentiero di circa un’ora che si snoda dal parcheggio gratuito di Malga Zeledria.

Lo spettacolo di cui potrete godere da quassù, a 2082 metri di altezza è impareggiabile: Grostè, Tuckett, Cima Brenta, Cima Tosa, Dodici Apostoli, Sasso Rosso e tante altre meraviglie del Brenta si stagliano maestose di fronte al rifugio che ha pensato di disporre comode sdraio al cospetto di queste cime per fare in modo che lentamente gli ospiti possano godere del paesaggio! Le Dolomiti di Brenta patrimonio dell’UNESCO si mostrano in tutta la loro bellezza. Guardano in basso, proprio sotto lo Spinale, si intravede anche il piccolo lago Montagnoli di Madonna di Campiglio con i suo inconfondibili colori in gradazione del blu e del verde!

Questo bel rifugio, moderno e super attrezzato (con camere dai servizi privati), gestito dalla famiglia Viviani dal 1969, riserva anche altre belle sorprese oltre al panorama: un laghetto (sulle cui sponde, con un po’ di fortuna, si può intravedere qualche esemplare di camoscio o di capriolo), il recinto con pecore, capre, asinelli, ochette, i giochi per i bimbi, tra cui un ambitissimo tappeto elastico che permette di divertirsi di fronte a quello spettacolo della natura.

Noi, con tre ragazzini al seguito con poca voglia di camminare, dal lago ci abbiamo impiegato circa un’ora. Nulla di impegnativo, qualche salita, ponticcioli di legno sui rivoli che tagliano la montagna, sentierini di sottobosco e grande frescura. Lo consigliamo, ma naturalmente bisogna essere pronti alla camminate oltre che alla doppia salitona finale per raggiungere la meta.

Se volete passare invece un pomeriggio in relax senza escursione prendete direttamente la cabinovia Pradalago delle Funivie Madonna di Campiglio, mangiate al rifugio, giocate e magari scendete invece al contrario fino al lago Nambino, potrebbe essere un’ottima idea ;).

Info: www.rifugioviviani.it – 📞 0465 446202

Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, CLICCA QUI!

Passeggiata al Burrone di Fondo

La Val di Non è conosciuta anche come “Valle dei Canyon“. Tra i tanti itinerari nella roccia che potrete percorrere in questa bella vallata trentina ce ne sono due che si visitano solo in compagnia di esperte guide (stiamo parlando degli strepitosi Canyon Rio Sass e Parco Fluviale Novella) ed altri che invece potrete intraprendere in autonomia. Uno di questi, senza dubbio uno dei più affascinanti, è il sentiero “Al Burrone” di Fondo. Abbiamo provato questa passeggiata in tutte le stagioni e, se l’estate rimane naturalmente la più piacevole, anche in primavera e autunno ha il suo fascino.

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Abbiamo lasciato l’auto nel centro del paese. Arrivati alla chiesa di San Martino abbiamo preso la stradina in discesa che indica “Lago Smeraldo“.  Arriverete al centro visitatori del “Canyon Rio Sass” (che parte anch’esso da qui, ma in direzione opposta ed è aperto per le visite guidate anche in autunno) e al “Mulino Bertagnolli” che ospita la “Casa dell’Acqua (un piccolo museo interattivo molto carino da vedere se vi avanza tempo). Proprio da qui comincia la passeggiata “Al Burrone” che collega il centro del paese al Lago Smeraldo: un sentiero battuto e pianeggiante situato all’interno di un ampio e profondo canyon scavato nei secoli dal rio Sass. Il sentiero non è adatto per essere percorso in passeggino per via delle varie scalinate che troverete!

Abbiamo passeggiato per una ventina di minuti accanto al fiumiciattolo, passando su ponticelli e ammirando la peculiarità del luogo. Molto carino il mulino non più in funzione situato su una riva. Per chi lo desidera ci sono anche vari tavolini e panchine per riposare al fresco, in estate, o per un pic-nic.

Verso la fine il percorso diventa avventuroso perché il sentiero si insinua nella roccia, qui entriamo nel canyon vero e proprio! Nessuna paura: tutto l’itinerario è stato attrezzato con comode passerelle e gradinate per risalirlo comodamente.

 

Usciti dalla gola, ecco il gran finale di questa bella escursione. Un’incantevole cascata artificiale che separa le placide acque del lago dal buio e fresco canyon.

Solo il tempo di ammirare la bella cascata ed eccoci arrivati alla meta: il lago Smeraldo, artificiale e balneabile in estate, che si può costeggiare comodamente, in inverno esso diventa un gioiellino su cui pattinare.

Chi vuole continuare a passeggiare per un po’ può arrivare (sempre su sentiero pianeggiante) fino a Sedruna: una ventina di minuti, risalendo la Val delle Seghe, che prende il nome delle tante segherie ad acqua che c’erano lì una volta. Attorno al lago non mancano panchine e aree sosta, prati per giocare e due posti per mangiare: l’Hotel Ristorante Lago Smeraldo e il Ristorante Pizzeria Al Folon.

Si torna indietro sullo stesso percorso. Ricordatevi di portare sempre qualcosa in più per coprirvi perché nel canyon fa sempre più freddo. La passeggiata “Al Burrone” è sempre aperta ad eccezione dei mesi invernali durante i quali non è percorribile a causa del ghiaccio. Per essere certi di poterla intraprendere fate una telefonata all’ufficio Apt della Val di Non: 📞0463 830133.

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Rifugio Coni Zugna sopra Rovereto

Passeggiata panoramica ed entusiasmante a poca distanza da Rovereto. Si arriva in cima al Monte Zugna (1834 metri d’altitudine) con vista a 360 gradi sulle principali catene montuose del Trentino. Da Rovereto si sale in auto verso la Campana dei Caduti e si prosegue per 6 chilometri in direzione Vallarsa, fino ad Albaredo. Da lì bisogna avere un po’ di pazienza (strada piena di curve, non particolarmente larga) e proseguire per altri 9 chilometri fino ad arrivare al Trincerone.

Il nostro consiglio è di lasciare lì la macchina e di andarlo ad esplorare: questo  sistema (in realtà una ricostruzione) venne realizzato durante la Prima Guerra Mondiale dall’esercito italiano per sbarrare la strada militare che risaliva il monte ed impedì agli austriaci di riconquistare questo territorio.

IL PERCORSO.

Da lì si prosegue su strada asfaltata per un pezzo, prima di seguire le indicazioni che portano al cimitero militare di San Giorgio. Tutta la zona conserva le tracce del conflitto bellico e può costituire un importante momento di riflessione e di conoscenza rispetto a quanto accaduto ormai più di un secolo fa. Qui sono state radunate numerose lapidi che erano posizionate nei cimiteri di guerra della zona.

Si continua la passeggiata nel bosco, su sentiero forestale non percorribile con i passeggini, alternando tratti tra gli alberi ed altri nelle radure. Dopo nemmeno 45 minuti ed un leggero dislivello, ecco il Rifugio Monte Zugna (1610 metri di altitudine). Chi vuole può arrivare fin qui in macchina, su strada asfaltata, o con il passeggino. Sono circa tre chilometri.

Il Rifugio Coni Zugna è aperto tutti i giorni da metà maggio. Da metà ottobre a metà maggio è chiuso il lunedì e martedì. Consigliata la prenotazione: 📞 0464 917959. Per chi volesse cenare è possibile farlo all’interno con pernottamento. Noi ci eravamo fermati a pranzare quest’inverno dopo una bella escursione con le ciaspole, QUI il nostro racconto.

L’OSSERVATORIO.

A fianco del rifugio c’è l’Osservatorio, gestito dal Museo Civico, aperto in diverse occasioni durante l’estate per ammirare il Sole, i pianeti e a volte anche il cielo stellato.

Assolutamente consigliato proseguire con l’escursione che in un’ora e circa 250 metri di dislivello vi porterà alla cima del Monte Zugna. In una mezz’ora raggiungerete il Parco della Pace, una radura che ospita resti di costruzioni e un sistema di raccolta per l’acqua piovana allestiti dagli austriaci – e poi abbandonati nel 1915 – e i manufatti realizzati successivamente dagli italiani.

Si continua verso la cima, dove c’è la croce, una panchina panoramica e un semicerchio dove potrete trovare tutte le indicazioni e i nomi delle montagne che si possono ammirare da questo luogo privilegiato. Il posto perfetto per un bel picnic con vista!

Trentino di malga: formaggi d’alpeggio

Comprare un formaggio marchiato Trentino di malga è di per sé un’esperienza: si tratta di un prodotto stagionato almeno nove mesi che segue un protocollo di produzione specifico garantendone un’alta qualità. Francesco Gubert, agronomo specializzato in formaggi e responsabile del controllo e della marchiatura, segue questo progetto promosso dalla Camera di Commercio di Trento, che dà origine ad un prodotto con un’anima completamente diversa. L’anima della manualità e del genuino prodotto di montagna.

Francesco con Walter di Malga Casabolenga

“Trentino di malga” è infatti il marchio collettivo che la Camera di Commercio di Trento, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Mach, ha istituito per identificare i formaggi prodotti in malga secondo un disciplinare (produzione sulle malghe in Trentino; alimentazione delle vacche prevalentemente da erba fresca al pascolo, libera da insilati e da OGM; utilizzo di latte crudo, sale, caglio naturale e fermenti lattici autoctoni come fermalga, latto-innesto, siero-innesto; stagionatura minima di 9 mesi nel territorio trentino; rispondenza alle caratteristiche fisiche ed organolettiche del Nostrano di malga stagionato) che garantisce l’origine del latte in ambiente montano, adeguate pratiche di caseificazione e l’affinamento nel tempo. Le parole chiave: passione per l’allevamento e per la caseificazione, cura artigianale del prodotto, rispetto per la biodiversità; queste buone pratiche permettono a questo marchio di tutelare l’identità alpina dei prodotti delle malghe.
Per capire meglio questo mondo dei formaggi di malga siamo andati alla scoperta delle realtà che aderiscono al progetto, gustandone tutto il sapore e l’atmosfera caratteristica. In Trentino, da giugno a settembre (dipende poi dalle condizioni dei pascoli) è il momento dell’alpeggio. Le mucche vengono fatte salire ad alta quota: un periodo in cui sono libere di pascolare beneficiando di un’alimentazione ricca anche di erba e di fiori, che variano di luogo in luogo regalando caratteristiche uniche a questo latte.
I casari ogni mattina all’alba e alla sera mungono le mucche e poi preparano formaggio, burro, ricotta e a volte anche yogurt. Grazie all’ambiente in cui gli animali vivono in estate, il latte presenta caratteristiche qualitative superiori che si riflettono nei profumi e nei sapori dei prodotti.
Questo viaggio nelle malghe trentine ci ha permesso di raccontare la loro anima, la stessa che ritroviamo nel prodotto stesso e che deriva da tanti fattori: la manualità dei casari che lavorano la materia prima, il fatto che il latte arrivi da mucche che pascolano libere e si nutrono di erba, il latte che non segue nessun ciclo di lavorazione industriale per diventare formaggio, la passione che ci mettono i malgari e, non da ultimo, il fatto che acquistare un formaggio direttamente in malga è già in sé un’esperienza per tutti, grandi e piccoli.

I casari inoltre, insieme agli stagionatori e a tutti coloro che intervengono sulla filiera produttiva e promozionale si impegnano a rispettare principi condivisi quali l’attenzione alla biodiversità, il rispetto della tradizione e degli animali.

Un momento speciale, ce l’hanno raccontato i produttori stessi è quando arriva Francesco Gubert per controllare il rispetto dei requisiti, dopo 9 mesi di stagionatura, e decide che le forme sono degne del marchio. Ecco, in quel momento, confermano i casari, tutta la fatica del lavoro è ripagata. Da qualche settimana è arrivata inoltre la fascia marchiante, che permette di personalizzare con il nome della malga la forma di formaggio direttamente sullo scalzo, inserendola nella fasciera.

Alcuni di questi, le forme più belle, vengono presentate nell’ambito di concorsi ed iniziative gastronomiche come “Formai dal Mont” che ha luogo nella splendida cornice di Castel Valer in Val di Non o a quello dei Formaggi di malga della Valsugana, a Castel Ivano. I prodotti presentati e premiati in queste competizioni sono presenti all’evento “Malghe in fermento” che Palazzo Roccabruna organizza tradizionalmente a metà novembre.

Ecco le malghe dove potrete assaggiare e comprare il Trentino di Malga! Piccole realtà dislocate sul nostro territorio dove la passione per l’allevamento e per la caseificazione, regalano prodotti unici da assaporare in tutta la loro bontà. Ecco quelle già visitate per voi (cliccandoci sopra trovate gli articoli con i nostri racconti):

VALSUGANA

VAL DI NON

VAL DI SOLE

PAGANELLA

GIUDICARIE E VALLE DEL CHIESE

CAMPIGLIO

Quelle che visiteremo: 

  • Malga Cagnon di Sotto
  • Malga Cenon di Sopra
  • Malga Setteselle
  • Malga Samocleva (Val di Rabbi)
  • Malga Strino
  • Malga Villar
  • Malga Parisa (Folgaria)
  • Malga Clesera
  • Malga Caret
  • Malga Spina

Un consiglio gastronomico che arriva direttamente dagli esperti? Per cogliere al massimo profumi e aromi il Trentino di Malga andrebbe consumato a una temperatura di 18-20 °C, magari tolto preventivamente dall’incarto, soprattutto se sottovuoto, e coperto da un panno umido. Se lo servite in tavola potete lasciare anche la crosta edibile, se pulita: è infatti la storia del formaggio e ci racconta molte cose.

Relax e divertimento al Parco Palù

Questo parco è il luogo ideale per trascorrere una giornata in piena libertà all’aria aperta. Il Parco Palù si trova a circa due chilometri di distanza dal lago di Lavarone. Una grandissima area verde, con un ampio prato, diversi alberi che offrono una piacevole ombra nelle giornate più calde e soprattutto, tanti bellissimi giochi per i bambini che si rinnovano di anno in anno con tante belle novità. Vi dico solo che dal parcheggio si accede tramite un lungo scivolo verde per poi atterrare nel bel mezzo del parco 🙂

Qui ci sono due torrette colorate: una con due grandi scivoli a tubo per i bambini un po’ più grandicelli e l’altra per quelli più piccoli ma ugualmente articolata e divertente.

Ci sono poi tanti altri giochi sparsi qua e là nell’ampio prato: altalene, dondoli, giochi a molla, altalene a rete su cui possono salire più bambini e anche un’altalena dove possono salire i bambini con sedia a rotelle, due lunghe e divertenti carrucole

e… ultima novità questa bellissima fattoria con la mucca, mulino in legno con scivoli, il trattore, un labirinto adiacente e tanti animali in legno trasformati in giochi a dondolo.



Il prato è curato: si può prendere il sole, giocare a pallone e fare un pic nic, con un comodo sentiero di collegamento asfaltato che permette di muoversi tranquillamente con le carrozzine, i passeggini, le biciclette e i rollerblade. C’è poi un piccolo laghetto con i pesci che desta sempre curiosità e stupore, mentre sulla piccola altura in fondo troviamo un fornito bar dotato di una bellissima sabbiera con diversi giochi, altre altalene (con l’imbrago per i bimbi più piccoli) e un altro gruppo di giochi. E per ridiscendere al parco? Un altro scivolo a onde!

E se i giochi non fossero ancora abbastanza, proprio ai piedi di questo scivolo troviamo una serie di tappeti elastici dove poter saltare e divertirsi in sicurezza.

Insomma, questo è un parco giochi con i fiocchi, uno spazio a misura di famiglia 🙂 , raggiungibile da Trento in meno di un’ora di strada.

Idee per completare la giornata? Il lago di Lavarone, il Museo del Miele, la fattoria didattica Soto al Croz e il vicino Forte Belvedere

Trovi tanti altri parchi gioco QUI.