Author - Annalisa

In Bondone, alla Baita del Pastore

Una passeggiata vicino a Trento, a mezz’ora dalla città, a 1600 metri di altezza sul Monte Bondone, con un paesaggio davvero bellissimo! Vi consigliamo la camminata di circa un’ora e mezza verso la Bocca di Vaiona e alla Baita del Pastore. Il primo tratto di strada è molto sicuro, percorribile in discesa anche con i bob o slittini. Se invece decidete di continuare fino alla Baita del Pastore, chiusa durante il periodo invernale, è importante valutare le condizioni della neve.

IL SENTIERO

Lasciamo la macchina alla Capanna Viote (1 euro l’ora) o al Rifugio Viote (2 euro per tre ore o 3 euro tutto il giorno). Dal piazzale del centro del fondo, prendiamo il sentiero che va verso l’osservatorio astronomico: la strada è ben battuta, percorribile anche con i soli scarponi a meno che non abbia appena nevicato.

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Si continua a seguire la strada battuta e usciti dal bosco continua con una leggera salita fino alla Bocca di Vaiona, per questo tratto ci si impiega poco meno di un’ora. Complice un sole bellissimo abbiamo ammirato un paesaggio innevato davvero unico.

Arrivati in cima, si apre una bellissima conca con vista sulla valle dei Laghi e sulle Dolomiti del Brenta.

VERSO LA BAITA DEL PASTORE

A questo punto potete decidere di rientrare oppure proseguire ancora 20 minuti e arrivare alla Baita del Pastore, facendo attenzione perché c’è un piccolo tratto un po’ esposto non consigliabile in caso di neve fresca, in ogni caso fate un’attenta valutazione.

Si ritorna dallo stesso sentiero non dimenticandoci di guardare, alla nostra sinistra, lo spettacolo delle montagne del Brenta!

Arrivati alla Capanna Viote si trova anche il campo per i bob e slittini, un ampio spazio dove i bambini sia piccoli che gran possono divertirsi  (QUI trovate il nostro racconto).

 

Date un’occhiata alla nostra MINI GUIDA con le cose da fare in inverno in Bondone.

 

Al rifugio Casarota in Vigolana

Quella che vi raccontiamo è una bella escursione poco distante da Trento; dell’Altopiano della Vigolana tanti conoscono il suggestivo e impegnativo becco di Filadonna con il suo bivacco, ma prima di arrivare alla cima passerete dal rifugio Casarota “Livio Ciola”, caratteristico rifugio alpino immerso nel bosco con i suoi simpatici alpaca.rifugio-casarota

Come arrivare al Rifugio Casarota

Partendo da Trento dovete prendere la SS349 in direzione Vigolo Vattaro, Vattaro e Pian dei Pradi fino a raggiungere l’Albergo Ristorante Sindech, che si trova poco prima del valico della Fricca. Qui potete lasciare la macchina nei parcheggi lungo la strada e raggiungere il punto di partenza dell’escursione, di fronte al Sindech.

Il sentiero per il Rifugio

Il sentiero che porta al Rifugio Casarota è quasi interamente nel bosco perfetto per le giornate molto calde, ben segnalato e di media difficoltà. Il percorso non è lungo, circa 2,5 chilometri però con un dislivello circa 500 metri, richiede un buon allenamento per i bambini, in un’ora e mezza riuscirete a raggiungere il rifugio.

Lungo il sentiero diverse panchine soprattutto nei pressi dei punti panoramici e sculture di legno.
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Una volta usciti dal bosco vi troverete davanti il rifugio e le cime che lo sovrastano, tra cui il Becco di Filadonna e il bel panorama che da sull’Altopiano di Folgaria e Lavarone.

Il Rifugio Casarota

Il rifugio garantisce l’apertura nei weekend di tutto l’anno, ma è aperto tutti i giorni da inizio giugno fino quasi alla fine del mese di settembre e poi da dopo Santo Stefano all’Epifania. Info e aggiornamenti qui

Per ciò che riguarda l’offerta gastronomica, offre un menù casalingo di prodotti tipici e gustosi.

La vera sorpresa è stata però la torta Linzer fatta in casa… una crostata con pasta alle mandorle, chiodi di garofano e cannella. Veramente buona tanto da farci chiedere a Lorenza e Laura, le titolari del rifugio, la loro ricetta segreta che vi giriamo in esclusiva. 😉

  • 300-350g circa di farina
  • 250 g di burro freddo a pezzetti
  • 250g di zucchero
  • 250 di mandorle macinate non sbucciate
  • 2 grandi o 3 piccole
  • 1 cucchiaino raso di cannella
  • 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere, scorza di limone
  • 2 cucchiaini rasi di lievito in polvere
  • marmellata di mirtilli rossi per il ripieno
  • 1 tuorlo

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Una volta terminato il pranzetto, potete decidere di ritornare a valle o proseguire o al becco di Filadonna, (non durante il periodo invernale) mettete in conto che per raggiungere la vetta avete bisogno di altre 2 ore di camminata in salita, non adatto a tutti i bambini, ma se fate spesso escursioni e sono allenati, ne vale la pena per il panorama sulla cima.
becco-di-filadonna-iltrentinodeibambini-1Il becco di Filadonna non è l’unica cima che si può raggiungere dal rifugio Casarota ma a mezz’oretta c’è anche Cima Spilech, molto più semplice, anche se meglio tenere i bambini per mano perché alcuni tratti di sentiero sono un po’ esposti, basta avere un passo sicuro. Arriverete con poco dislivello fino alla croce di vetta dove ammirare un panorama suggestivo.

Il rientro alla macchina avviene dallo stesso percorso dell’andata.

Rifugio Casarota: info utili

  • LUOGO: Vigolana
  • PARTENZA: parcheggio gratuito vicino al ristorante Sindech
  • ARRIVO: rifugio Casarota
  • ALTITUDINE: 1554 metri
  • DISTANZA: circa 2 chilometri e mezzo
  • DURATA:  un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 500 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: rifugio Casarota durante i week end di tutto l’anno e tutti i giorni nella stagione estiva e natalizia. tel. 0464783677 – cell 3480985560

Vigolana e dintorni: cosa fare

Potete abbinare la gita al Rifugio Casarota con:

Camping “Im Park” a Glorenza

Il campeggio “Im Park” si trova nelle vicinanze dell’abitato di Glorenza in val Venosta. Questo campeggio offre soluzioni per tende, camper e roulotte, perfetto per chi ama le vacanze da “mordi e fuggi” e ha bisogno di fermarsi per una notte per poi continuare a scoprire la val Venosta. Tantissimi i ciclisti che montano e smontano la tenda dalla sera alla mattina per poi rimettersi in sella, infatti il campeggio si trova proprio sulla ciclabile della val Venosta.

Per raggiungere il campeggio, si attraversa l’abitato di Glorenza direzione Svizzera e si seguono le indicazioni “Im Park”, circa a 500 metri dalla fine del paese si scende per una stradina nel bosco e si raggiunge la stanga d’ingresso. Il camping è di proprietà comunale, gestito da personale cortese e disponibile, offre soluzioni per tende, camper e roulotte, non bungalow o mobile home.

L’area non è molto ombreggiata e dispone di circa 70 piazzole su fondo erboso con allaccio alla corrente elettrica (a pagamento). C’è un unico blocco bagni ben tenuto, l’acqua calda per docce e lavaggio stoviglie è a pagamento (0,50 per 4 minuti). Carico e scarico acque bianche e grigie. Una piccola sala ricreativa dove poter guardare la tv, con giochi da tavolo a disposizione, un frigo dove poter lasciare piccoli alimenti e distributori automatici di bevande e snack.

Dieci minuti dall’abitato di Glorenza, la piccola città dell’Alto Adige che incanta grandi e piccini per la sua atmosfera medioevale, si trova tra delle mura perfettamente conservate dove poterci salire con dei ballatoi in legno. Non mancano panifici, gelaterie e negozietti per qualche souvenir dallo stile alto atesino.

Info utili:
  • Nel prezzo incluso: la “VenostaCard” (utilizzo gratuito della ferrovia Venosta e dei mezzi pubblici nell‘ Alto Adige). Tutte le tariffe QUI.
  • Check-out: entro le ore 11 del giorno di partenza
  • WiFi gratuito in tutto il campeggio
  • Orari di apertura del campeggio: dalle ore 8.30 alle 11.00 e dalle 14.00 alle 18.00
Contatti:

Via Parco 1 – Glorenza

tel. 0473424017
e-mail: camping@glurnsmarketing.it

Cosa fare nei dintorni:

Tutte le idee per una bella vacanza in val Venosta, leggi QUI

Area sosta vista lago di Resia

Comoda area sosta camper sul lago di Resia, a Curon Venosta. Oltrepassato l’abitato si Resia, a nord del famoso lago, si prosegue fino ad arrivare al parcheggio dell’impianto della funivia Belpiano. Noi abbiamo utilizzato questo parcheggio anche come base per un bellissimo itinerario ad anello, che permette di vedere questo splendido specchio d’acqua dall’alto. Lo trovate QUI.

L’area di parcheggio è molto ampia su terreno sterrato con stanga automatica di accesso. Pagamento in contanti o elettronico con cassa automatica) il costo è di 20 euro per 24 ore. L’area non fornisce corrente elettrica, non è possibile scaricare le acque grigie, è presente una fontana per ricaricare l’acqua, ma munitevi di annaffiatoio.

Risulta molto comodo raggiungere il paese di Resia per servizi e negozi in 20 minuti a piedi o con pista ciclabile presente a pochi metri; se non volete perdervi il famoso campanile sommerso dista circa 5 chilometri da qui.

Cosa fare nei dintorni:
  • trovate tante gite nei dintorni del Lago di Resia QUI
  • attività e passeggiate a Naturno e dintorni QUI
  • la guida sulla Val Senales QUI
  • tanti altri spunti sulla Val Venosta nella nostra guida QUI

Parcheggio Slingia in val Venosta

Se vi trovate in val Venosta e volete un posticino dove dormire in mezzo al verde vi suggeriamo di attraversare il centro di Slingia, si arriva ad un comodo parcheggio a pagamento (8 euro al giorno), con spazio giochi carino: uno scivolo a tubo, una giostra su cui arrampicarsi e alcuni saliscendi.

Posto perfetto per posteggiare il camper e godersi un’atmosfera davvero unica. Ci sono anche bagni a disposizione con la possibilità di acqua calda a 0,50 cent. Il fondo è pianeggiante ed erboso, in un contesto naturale incantato.

Verso l’ora di cena avrete la fortuna di vedere le mucche che rientrano dal pascolo.

Cosa fare nei dintorni:

Questo parcheggio è punto di partenza di numerose escursioni, alcune brevi altre molto più impegnative, noi da qui siamo partiti per malga Slingia, perfetta passeggiata a misura di famiglia, ve la raccontiamo qui.

Un’altra escursione che vogliamo consigliarvi è quella a Watles chiamato anche “il lago dei giochi”, leggi qui il nostro racconto. Dalle 16.00 alle 18.00 ogni 10 minuti c’è il sevizio  bus navetta che dalla stazione a valle di Watles riporta al parcheggio (costo 2 euro < 14 anni).

Se vi spostate nella zona di Resia non perdetevi:

 

Sul trenino del Renon, che incanto

Andare in treno è sempre una magia e sul trenino del Renon lo è ancora di più! Sarà perché profuma un po’ di storia: a scartamento ridotto, è l’ultimo del suo genere in tutto l’Alto Adige. Questa linea venne inaugurata a inizio del Novecento e collegava il Renon addirittura con Piazza Walther, in centro a Bolzano. Dopo aver superato circa 1000 metri di altitudine, proseguiva su un percorso pianeggiante fino a Soprabolzano e Collalbo. Oggi rimane solo quest’ultimo tratto: sette chilometri, che vengono coperti in una ventina di minuti con vagoni d’epoca e altri moderni.

Salirci sopra è una bella esperienza per grandi e piccoli, anche per la vista panoramica mozzafiato sulle Dolomiti lungo il tracciato, in primo luogo il Dente dello Sciliar. Dalle fermate partono inoltre numerosi sentieri, così come si possono raggiungere diverse attrazioni interessanti per i più piccoli ad esempio:

  • Freud Promenade, cinque chilometri dedicati al fondatore della psicanalisi che collega Soprabolzano con Collalbo
  • una passeggiata che porta alle piramidi di terra di Soprabolzano
  • percorso che porta alle piramidi di terra di Longomoso
  • la passeggiata intorno al lago di Costalovara
  • Museo dell’Apicoltura, in un maso antico e caratteristico
  • lido di Collalbo, piscina con vari giochi tra cui un veliero, una torretta e una grande sabbiera
LA FUNIVIA.

Molto comodo raggiungere la stazione di Soprabolzano prendendo la funivia che sale da Bolzano in 12 minuti. Nei giorni feriali dalle 6.30 e nei giorni festivi dalle ore 7.10 fino alle 21 c’è una corsa ogni 4 minuti. E poi ogni 12 minuti fino alle ore 21.48 , con l’ultima corsa alle 22.45. Chiedete di fare il biglietto funivia + trenino per avere prezzi agevolati. Il panorama che si manifesta salendo piano piano è stupendo, con le cime del Sass Putia, il gruppo delle Odle fino allo Sciliar, il Catinaccio, il Corno Nero e il Corno Bianco, ma anche le Alpi Sarentine. E una volta arrivati in cima si apre un mondo: a quota 1.200 ecco quest’altipiano soleggiato con tante proposte per famiglie e bambini. Oggi prendiamo il  treno, che avventura!

Abbiamo raggiunto Collalbo, con la sua stazione davvero carina e poi abbiamo proseguito a piedi per una facile passeggiata.

In una quarantina di minuti (percorso facile, l’abbiamo raccontato QUI) siamo infatti arrivati alle piramidi di Longomoso, spettacolo incredibile della natura.

Rientrati dalle piramidi di Longomoso si riprende il trenino e vi suggeriamo di fare una sosta al lago di Costalovara, scendendo all’omonima fermata. Per arrivare al lago impiegherete circa dieci minuti, vi suggeriamo di fare il giro del lago, è piccolino 15 minuti di percorso, percorribile anche con passeggino da trekking. Lungo il sentiero troverete un piccolo lido per godervi un momento di relax con la possibilità di noleggiare canoe e barchette, con piccolo parco giochi; il lido è a pagamento (quattro euro giornaliere), è possibile fermarsi al bar per una buona merenda senza dover pagare l’intera giornata.

Ripreso il trenino si rientra alla stazione Soprabolzano.

INFO: 

  • il biglietto costa € 3,50 (andata e ritorno: € 6) + eventuale costo della funivia. I bambini sotto i sei anni viaggiano gratis.
  • non é possibile di prenotare posti e biglietti, il trenino funziona tutto l’anno. QUI trovate gli orari sempre aggiornati.
  • i cani devono avere la museruola, tranne quelli di piccola taglia

Maggiori informazioni all’associazione turistica: 0471.356100

Qui trovate la nostra guida con tante proposte estive sul Renon.

 

 

La falesia Muro dell’Asino ad Arco

Per passare una giornata in allegria tra corde e moschettoni ecco la falesia del “Muro dell’Asino”, soluzione perfetta anche per i più piccoli, che avranno qui la possibilità di provare a muovere i primi passi in parete.

COME ARRIVARE

Dal centro di Arco, si prosegue in macchina seguendo le indicazioni per Laghel. La strada si snoda in salita dietro al Castello di Arco, in mezzo agli uliveti, fino ad arrivare alla chiesetta di Santa Maria di Laghel.

Sfortunatamente i parcheggi disponibili qui sono pochini, ma proseguendo lungo la strada si trovano delle rientranze che permettono di lasciare la macchina. Tornati alla chiesa, imboccate il sentiero sul retro, dietro la fontana, e seguite le indicazioni per il Muro dell’Asino. Per arrivare alla falesia ci vuole circa mezz’ora. Il sentiero è decisamente in salita e presenta tratti sconnessi, con gradoni e scivolosi. Assolutamente non adatto al passeggino.  Tuttavia il panorama è davvero meraviglioso.

LA FALESIA

La falesia è composta da due settori: nel primo troverete una decina di vie molto semplici, adatte ai principianti ed ai bambini, con un bellissimo l’ampio spazio verde e tavoli che permettono di trascorrere una giornata tra arrampicate, corse e picnic in famiglia.

Superato il prato troverete il secondo settore, più adatto a chi ha già esperienza (i gradi partono dal 4c per arrivare al 7 con tiri da 10 a 30 metri). Questo spazio è più stretto ma sicuro e accessibile anche ai più piccoli.

Nella foto potete vedere le vie che troverete al Muro dell’asino: ce n’è davvero per tutti i gusti e livelli di preparazione!!

Non sono presenti punti di ristoro ( i più vicini si trovano nel centro di Arco), quindi è indispensabile portare con sé acqua ed anche cibo, se si vuole restare più a lungo. Si rientra lungo lo stesso sentiero dell’andata.

Per conoscere le specifiche tecniche di questa parete potete anche consultare il sito di Garda Dolomiti QUI

NEI DINTORNI

Cerchi altri posti in cui arrampicare coi tuoi bambini?

Vanoi: al Lago di Calaita

Il lago di Calaita, a quota 1600 metri, è un lago di origine naturale situato nella Valle del Vanoi nel territorio del Parco naturale Paneveggio, si trova circondato da boschi e un’ampia distesa di prati. Questo specchio d’acqua è l’ideale punto di partenza per una passeggiata di trenta minuti fino alla forcella, dove ammirare le Pale di San Martino. Uno scorcio veramente unico da scoprire in ogni stagione!

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Bellissimo anche il colpo d’occhio che si ha una volta parcheggiata la macchina (posteggio a pagamento) e arrivati al lago, vi troverete infatti tutto d’un tratto ad ammirare il Cimon della Pala. I tramonti in questo luogo sono indimenticabili.

Prendete il sentiero che costeggia le rive, anche se semplice e pianeggiante non è adatto ai passeggini, dopo un primo tratto si apre su ampi prati. Per i bambini sarà una gioia camminare circondati da moltissime mucche al pascolo.

Dopo circa mezz’oretta e un’infinità di soste arriverete al punto panoramico.

Altre passeggiate.

Se decidete di fare una passeggiata un po’ più impegnativa vi consigliamo il percorso che dal lago in circa un’ora e mezza vi porta a Malga Crel, una vera e propria terrazza panoramica (percorso non adatto a passeggini). Il ristorante è aperto da fine maggio a fine settembre.

Se invece optate per una semplice passeggiata, dal ristorante Miralago Calaita proprio accanto al parcheggio (foto sopra), prendete la strada forestale sentiero  350-16 e poi sentiero 9, che vi porta fino a Malga Scanaiol, quota 1745. Dal lago impiegherete circa 1 ora con poco dislivello, circa 200 metri, non percorribile con passeggino. La malga è chiusa, ma la sua posizione è meravigliosa per ammirare le Pale di San Martino.

Come raggiungere il lago di Calaita:

In circa mezz’ora da Fiera di Primiero, prendendo la strada per Canal San Bovo. Da non perdere nei dintorni la ferrata didattica Val di Scala.

Per mangiare vi consigliamo:
  •  Maso Santa Romina: ristorante di livello, con una location meravigliosa in un vecchio maso ristrutturato.
  • Malga Lozen: dolci strepitosi, giusto per farvi venire l’acquolina in bocca: yogurt con castagne e miele, meringa con panna e frutti di bosco e per i veri intenditori polenta con marmellata.
  • Hostaria la Gamela (Canal San Bovo): ristorante molto carino, con piatti della tradizione e rivisitazioni interessanti. Materie prime di qualità, attenzione ai diversi tipi di cottura, dolci deliziosi.

Tanti altri spunti nella nostra guida estiva dedicata al Primiero QUI.

 

Piscina naturale a Gargazzone

Ecco un’alternativa alla classica piscina che a noi piace un sacco. Parliamo delle piscine naturali, dove la purificazione dell’acqua non avviene per mezzo del cloro o altri agenti chimici ma sfruttando le proprietà delle piante. La piscina naturale di Gargazzone, tra Bolzano e Merano, appartiene a questa categoria.

COME ARRIVARE

La struttura è dotata di un ampio parcheggio gratuito, ma può essere comodamente raggiunta anche con altri mezzi:

  • a piedi, dal centro di Gargazzone (1 km);
  • in bicicletta, da Merano e da Bolzano, lungo la pista ciclabile;
  • in treno, sul tratto Bolzano-Merano-Malles (Stazione ferroviaria a 50 metri dalla piscina naturale);
  • con i city bus provenienti dai comuni circostanti.
PIANTE PER PURIFICARE

Vi stavamo raccontando che questa piscina ha un sistema di depurazione dell’acqua del tutto particolare, grazie alla combinazione di piante acquatiche, fitoplancton e zooplancton. La particolarità dell’acqua purificata avviene unicamente grazie alla ricca vegetazione ai margini della piscina, che funge anche da habitat per le libellule.

IL PARCO

Bello lo spazio verde con diversi alberi che ombreggiano la zona, anche se c’è la possibilità di noleggiare gli ombrelloni per l’intera giornata (costo di 3.90 euro, stesso prezzo anche per il noleggio delle sdraio).

Un valore aggiunto lo sono i giochi all’aperto: il campo da calcio, beach volley, i tavoli da ping-pong e calcetto, nonché diversi tavoli da picnic.

LE PISCINE

La zona balneabile è ampia: quasi 1000 metri quadrati che entrano in maniera graduale fino a raggiungere i 2 metri di profondità. Per bambini piccoli e le famiglie ideali sono il ruscello naturale e vasca dei piccoli, con profondità massima dell’acqua di 30 cm. Per chi vuole invece “godersi l’ammollo” vi è un settore dove la profondità massima dell’acqua è di 1,20 metri, dotato di una comoda rampa per un facile accesso.
Completano l’offerta una vasca di 50 metri e una vasca-fun con profondità fino a 2 m.  L’acqua della vasca e della piscina è “freschina”, ma una volta entrati vi ci abituerete velocemente.

TANTI SERVIZI

Inserita in un contesto naturale splendido, tra i frutteti e con una cornice di alte montagne, dispone di cabine colorate singole o familiari, armadietti guardaroba, pontili in legno e docce.

Lo stile altoatesino lo si vede anche dai servizi igienici e spogliatoi sempre super puliti e spaziosi, con le comodissime cabine per famiglie e le postazioni asciugacapelli.

Per mangiare e bere troverete sia un bar bistrot con una splendida terrazza e ampia possibilità di scelta per il pranzo (insalate, Wienerschnitzel o wurstel e patatine, panini, pizza o pasta), che un piccolo chiosco situato nel prato relax. Infine ci sono anche tavoli da picnic.

Al di fuori dalla piscina, non dimenticatevi di salutare i numerosi animali che sono stati accolti nel grande recinto: conigli, caprette, il tacchino e le galline.

La piscina naturale di Gargazzone è aperta da maggio a settembre, clicca qui  per orari e prezzi. Sul sito potrete sapere in tempo reale quante persone sono presenti nella struttura.

INFO E CONTATTI

Naturbad Gargazon
📞 0473 291129
📧 info@naturbad-gargazon.it

www.naturbad-gargazon.it/it

 

NEI DINTORNI
  • Se amate i fiori, l’Orchideenwelt vi affascinerà. Leggete QUI
  • Lo sapevate che c’è una seggiovia monoposto che dal centro di Merano vi porta a Tirolo? Ve la raccontiamo QUI

Val di Non: Rifugio Maddalene

Se siete alla ricerca di ampi alpeggi, paesaggi incontaminati e volete immergervi nella natura potete farlo al rifugio Maddalene o malga Val (1925 metri) nel cuore della catena delle Maddalene in val di Non. Ad accogliervi una gestione giovane e simpatica, gustosi piatti tipici e un corvo alle volte un po’ dispettoso.  Apertura solo estiva perché in inverno è zona a rischio valanghe. Ottimo punto di partenza per numerose passeggiate.

Come arrivare al rifugio Maddalene:

Da Cles continuate seguendo le indicazioni per Rumo e successivamente per località Lanza. E’ possibile salire direttamente al rifugio con la macchina con il  permesso gratuito fornito dall’APT o dai bar della zona. La strada cementata per arrivare al rifugio è molto ripida (fino al 30% di pendenza) ma si sale tranquillamente anche con un’utilitaria.

Se invece preferite arrivare al rifugio a piedi e senza permesso, percorrete la stessa strada fino a Pont dal Vat a 1256 metri e salite a piedi in circa 2 ore e 700 metri di dislivello arriverete alla meta.

IL RIFUGIO

Arrivati al rifugio vi troverete immersi completamente nella natura, si trova ai piedi di numerose cime e il panorama da quassù vi rimarrà ben impresso. Se poi vi diciamo che alla sera quando scende il sole il cielo spesso si tinge di rosa vi assicuriamo che vi verrà voglia di fermarvi anche a dormire.

Il rifugio dispone di una stanza da 10 posti letto, una stanza da 2 posti letto e 2 stanze da 6 posti letto, allestite in stile rustico con un inconfondibile profumo di legno. Propongo servizio di mezza pensione.

Il menù prevede i classici della tradizione trentina: polenta e spezzatino, salsiccia, puntine, formaggio, funghi, crauti, gnocchi e canederli. I dolci sono veramente buoni, consigliamo la torta di ricotta. Possibilità anche di cenare, fare colazione e merenda.

Cosa fare nei dintorni:

Nei dintorni del rifugio ci sono diverse passeggiate, alcune semplici altre più impegnative. In caso di dubbi chiedete un consiglio a Luca, il gestore del rifugio, che vi darà le indicazioni migliori. Dal rifugio vi consigliamo di arrivare in 20 minuti alla vicina cima Marasè (2100 metri), bellissima fatta anche alla sera e al mattino se volete ammirare il colore che il tramonto e l’alba regalano al cielo sopra val di Non.

Oppure in circa 40 minuti tramite un sentiero in salita raggiungere Mont Aut (Monte Alto) che regala una vista pazzesca sulla vallata.

Per chi ha bambini dai 6 anni e abituati a camminare vi suggeriamo l’escursione al “Goldlahnsee“, un laghetto alpino che vi farà venire gli occhi a cuoricino.

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI.

Contatti:

Tel: 340.7807468

Email: maddalene.rifugio@gmail.com