Riva del Garda è perfetta per le famiglie dalla primavera all’autunno. Sarà che qui si respira aria di vacanze gran parte dell’anno, sarà che il Garda è tanto grande da ricordare il mare, saranno i colori delle montagne che si specchiano nell’acqua… fatto sta che qui si sta proprio bene.
E tra sport, passeggiate, attività, visite guidate… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco quindi per voi una lista di attività da fare in zona che vi aiuterà ad organizzarvi al meglio, senza rischiare di perdervi proprio quella cosa che vi sarebbe tanto piaciuta.
MAG MUSEO ALTO GARDA
Collocato all’interno della Rocca, l’inconfondibile fortezza sul lago nel cuore di Riva del Garda, il MAG- Museo Alto Garda è un museo del territorio che affascina i visitatori con le sue collezioni archeologiche, la pinacoteca e le testimonianze storiche. Per i bambini ci sono INvento, uno spazio loro dedicato, e il libro Colora il Museo. Da non perdere la salita sul mastio e, a breve distanza, quella sulla torre Apponale (parte del MAG-Museo Alto Garda- biglietto a parte) con i suoi 165 gradini e l’Anzolim de la Tor, per vedere la città da un punto di vista inusuale. Terminata la visita, ci si può rilassare nei giardini antistanti.
ASCENSORE PANORAMICO
In meno di tre minuti l’ascensore panoramico, con la sua cabina tutta in vetro, vi porterà al Bastione Veneziano, i cui ruderi in pietra bianca spiccano nelle giornate più limpide. Si può fare il biglietto di andata e ritorno, ma una buona alternativa è quello di sola andata, scendendo poi a piedi in una mezz’oretta. Non potete perdervelo nelle giornate terse ma è stupendo anche la notte, quando tutta la Busa è illuminata.
- Vista dall’ascensore panoramico
- Bastione di Riva del Garda
CHIESETTA DI SANTA BARBARA
Se siete camminatori instancabili, dal Bastione si può proseguire per la Chiesetta di Santa Barbara, a quota 625 m (altri 425 m di dislivello). Questa bianca chiesetta, illuminata la notte e facilmente individuabile sulla montagna, fu costruita nel 1927 dai minatori che avevano lavorato alle condotte della nuova centrale idroelettrica. Mettete in conto almeno un’altra ora di salita bella tosta e incamminatevi solo se avete bambini non troppo piccoli e propensi alla fatica. Meglio salire al mattino: già dal primo pomeriggio il percorso e la chiesa si trovano totalmente in ombra.
CENTRALE IDROELETTRICA
Vale la sicuramente la visita la centrale Idroelettrica , uno degli edifici più interessanti della città, sia dal punto di vista storico che architettonico. Opera dell’architetto del Vittoriale, Giancarlo Maroni (sue anche la vicina Spiaggia degli Olivi e l’edificio d’entrata del Parco Grotta Cascata Varone). Qui si convoglia l’acqua del Ponale e del Lago di Ledro per trasformarla in energia.
CASCATA DEL VARONE
Il Parco Grotta Cascata Varone è un must per chi passa da Riva e probabilmente l’attrazione più visitata della città. Il salto della cascata si trova all’interno di una gola scavata dall’acqua nella roccia. Delle passerelle consentono di godere dello spettacolo da molto vicino, ma ricordatevi (o acquistate in loco) l’impermeabile o una giacchina antipioggia. Il parco ospita un giardino botanico e c’è anche una zona con tavoli da picnic. Ve la super consigliamo nelle giornate più calde: l’effetto rinfrescante è assicurato!
- Cascata Varone
- Parco Grotta Cascata Varone – il Giardino Zen
- Centrale Idroelettrica
SPIAGGIA RELAX E SPORT ACQUATICI
A Riva del Garda non possono mancare un tuffo o una nuotata nelle fresche acque del lago. Qui ci sono le spiagge più grandi della parte settentrionale del lago: spiaggia Sabbioni con i suoi campi da gioco attrezzati, Spiaggia Porfina e Porto San Nicolò, sulle quali si affacciano molti campeggi e dove è possibile provare gli sport d’acqua più popolari, dal classico windsurf, alla vela, al nuovo wing foil: noi vi consigliamo lo stand up paddle (SUP), davvero alla portata di tutti! Se ve la cavate bene potrete spingervi fino alla cascata del Ponale per un’esperienza davvero indimenticabile.
GITA IN BATTELLO, BARCA O PEDALO’
Bella anche una gita in barca, con il pedalò o con il classico battello (potete andare fino a Torbole e rientrare a piedi lungo la ciclabile, oppure fino a Limone o Malcesine). Un’esperienza da fare per poter ammirare la città dal lago e godere del vento che al pomeriggio soffia sempre da queste parti. Potrete così vedervi sfrecciare accanto i windsurf e le barche a vela.
TREKKING SUL BRIONE E FORTINI
I fortini del Monte Brione sono raggiungibili con una passeggiata semplice partendo da Porto San Nicolò: si sale in costante salita sulle pendici di questa piccola montagna, tra boschi e uliveti, fino ad incontrare il primo fortino: Forte Garda. Proseguite poi fino alla Batteria di Mezzo e, se ne avete voglia, oltre, fino all’antenna ed all’ultima fortificazione. Si può poi completare l’anello o rientrare per la via dell’andata (un paio d’ore in totale). Lungo il sentiero sono presenti scalinate: non è quindi un percorso adatto ai passeggini.
SENTIERO E TAGLIATA DEL PONALE
Probabilmente la passeggiata più bella di tutto il lago di Garda. Il sentiero del Ponale, sale a picco sul lago fino al Belvedere da dove si scorge anche la cascata del Ponale (è possibile anche scendere verso il vecchio porto, ma il sentiero NON è adatto ai bambini). La strada fu costruita il secolo scorso per collegare Riva del Garda e la Valle di Ledro e poi riconvertita a sentiero ciclopedonale una ventina d’anni fa. Offre panorami mozzafiato. Imperdibile anche la tagliata del Ponale un’incredibile opera di ingegneria bellica, con tunnel e scalinate che si sviluppano all’interno della montagna su più livelli. Si può visitare solo con accompagnatore.
CICLOPEDONALE SOSPESA RIVA-LIMONE
In attesa del nuovo tratto in fase di ultimazione, che a breve collegherà Riva del Garda al tratto esistente, vale la pena “sconfinare” in Lombardia qualche chilometro per percorrere, a piedi o in bici, questa incredibile pista ciclopedonale costruita a sbalzo sul lago. Perché il Garda, da qualunque punto lo si osservi, è sempre una scoperta.
Ferrata Susatti – Cima Capi
L’escursione che vi proponiamo oggi è un mix perfetto di avventura, panorami spettacolari e divertimento ad alta quota. Stiamo parlando della Ferrata Susatti a Cima Capi, un itinerario emozionante sopra il Lago di Garda, ideale per chi si avvicina al mondo delle vie ferrate, ma anche per bambini e ragazzi curiosi di sperimentarsi con altezze, cavi, staffe e brevi tratti esposti. Tutte le info QUI.
Per maggiori informazioni visitate anche il sito www.gardatrentino.it
- Se siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI
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Il titolo della mostra temporanea è Together: Interact, Interplay, Interfere, in corso fino al 25 settembre 2022. Se avete in programma un giretto a Merano o cercate qualcosa da fare che esca dai soliti schemi vi consigliamo vivamente di farci un salto. Se vi piacciono l’arte contemporanea e le performance artistiche non resterete delusi. Tra gli artisti presenti nomi quali Marina Abramovich con il recentemente scomparso Ulay (da romanticona confesso di aver guardato infinite volte il video del loro incontro al MOMA di New York, quello dove lei indossa il vestito rosso) e Yoko Ono, moglie del compianto John Lennon dei Beatles, con il suo significativo Wish Tree.





Infine si esce all’aperto dove è stato ricreato un orto collettivo (Orto Volante), del quale i visitatori potranno prendersi cura, ma anche fruire dei suoi frutti, che possono essere raccolti e persino mangiati (ci sono anche il sale ed il pepe a disposizione sul tavolo!).

Bersntol Ring è organizzata grazie a una fitta rete di volontari: le Pro Loco della Valle, in collaborazione con Alpini, Vigili del Fuoco, gruppi giovani e altre associazioni a supportare l’intenso impegno che una manifestazione di questo tipo richiede.









La forestale prosegue dritta, alternando tratti soleggiati ad altri più ombreggiati. Oltre alle mucche ci siamo imbattuti anche in alcuni cavalli in una radura nel bosco. Dopo circa 15-20 minuti si arriva ad un bivio: entrambi i sentieri indicati (il 5 ed il 5A, che è la strada forestale) portano alla nostra Ütia Ciampcios, ma il sentiero nel bosco (il 5, con l’indicazione Munt d’Adagn, sulla destra) essendo più breve è anche più in salita, perciò abbiamo deciso di rimanere sulla forestale. Si cammina in leggerissima salita per un’altra ora, mentre, salendo, tra gli alberi cominciano a fare capolino le imponenti sagome rocciose del gruppo del Puez, finchè, arrivati più in quota, il bosco lascia spazio al verde dei prati.
Qui abbiamo cominciato davvero a stupirci ancora una volta della bellezza e della grandezza della natura: i contrasti di colori e di luce, con momenti di azzurro intenso alternati ad altri di cielo coperto, il grigio delle imponenti rocce del Puez, il giallo ed il rosa dei fiori, le idilliache baite di legno… un quadro perfetto!
Non manca un tocco di eleganza, visto che i piatti sono decorati con fiori di campo eduli! Da provare anche le bevande a base di sciroppo di sambuco e di menta, le grappe e le tisane, tutto a base di erbe raccolte nei dintorni!





I percorsi sono contraddistinti da diversi colori in base alla difficoltà: un totale di 122 passaggi per 1500 e più metri di divertimento e adrenalina!
PERCORSI:
Noi abbiamo passato un paio d’ore provando i due percorsi rossi: anche se non si è particolarmente temerari il consiglio che vi diamo è quello di scegliere un percorso adatto alla vostra età: sarà comunque un ottimo esercizio per misurarsi con se stessi e imparare a superare le proprie paure. Il divertimento è comunque assicurato: i passaggi non sono tutti impegnativi allo stesso modo, ad esempio abbiamo trovato molto difficile il passaggio nel quale si doveva procedere su una scala orizzontale dai gradini mobili, perché tutto dondolava e i pioli erano alquanto distanti tra di loro. Ci sono invece molto piaciuti i tratti da percorrere con la carrucola e forse per questo il nostro percorso preferito in assoluto è stata la fly-line: che meraviglia volare nel bosco! Se non ci avete mai provato dovete assolutamente farlo!


Aperto tutti i giorni fino a metà settembre, dalle 9.30 alle 18.00 circa.
Ci ha poi istruiti su come comportarci durante la passeggiata e come condurre l’animale (che non va montato, ma solo condotto).
Il parco giochi è inserito all’interno del grande parco della pieve, fulcro sociale della Magnifica Comunità di Fiemme: un bellissimo parco ombreggiato da alberi di tiglio secolari, luogo ideale per le tante attività estive e non solo. Se non l’avete già fatto e siete in zona vi consigliamo di visitarlo perché è davvero un bel posto. Sotto gli occhi dei curiosi abbiamo quindi continuato il nostro giro, con uno stop per dissetarci alla fontana.

ANIMALI ABITUDINARI

Le passeggiate con lama ed alpaca si svolgono tutto l’anno, nel pomeriggio, basta chiamare in struttura.

Ma chi era Salanzada? Era una splendida fanciulla con dei magici capelli… ma il suo mondo purtroppo fu colpito da un incantesimo malvagio e piovve per secoli, giorno e notte, finché un bel giorno… Non vogliamo svelarvi di più, ma la storia ha affascinato grandi e piccini!
Ovviamente non c’è caccia al tesoro senza tesoro, e quindi ecco i bambini alle prese con il tesoro di Salanzada: un tesoro pieno di bellissimi colori che si conquista soltanto prestando attenzione a ciò che nel bosco ci circonda.









Ognuno di essi racchiude proprietà e benefici per la nostra salute, come la diffusissima achillea o i fiori gialli dell’iperico… e così, dopo una sosta alla fontana per riempire le borracce, tra curiosità, aneddoti e racconti di Andrea ecco comparire all’orizzonte la nostra mèta: un piccolo sforzo per affrontare la salita finale e veniamo subito accolti dagli scodinzolanti cani pastore.

E mentre ci rifocilliamo con un‘ottima merenda a base di salame nostrano e formaggio di capra e proviamo anche il latte di capra, tutto sotto gli occhi delle capre (che vorrebbero partecipare al banchetto, attirate dal pane), ci si prepara per la mungitura.
I bambini hanno la possibilità di provare a mungere una capretta a mano, proprio come una volta! E che soddisfazione riuscire a far uscire il latte e vederlo depositarsi nel secchio! Le caprette, abituate però alla mungitura meccanica, non sembrano gradire particolarmente questa incursione, nonostante si mostrino abbastanza collaborative…
Per noi invece è ora di salutare Malga Agnelezza e le sue caprette.