Author - Silvia

Sarentino: omini di pietra e Auener Alm

L’escursione agli omini di pietra, in Val Sarentino, porta in un luogo magico. Qui centinaia di costruzioni formate da pietre posizionate una sopra l’altra vi lasceranno a bocca aperta. Ecco come potete organizzare una giornata indimenticabile con i vostri bambini, combinando la bella passeggiata con il buon cibo di Malga Auener.

Come arrivare dagli omini della Val Sarentino

Dal paese di Sarentino (20 minuti circa da Bolzano) si prosegue in auto per un quarto d’ora, seguendo le indicazioni per il Rifugio Sarner Skihütte (1618 metri), dove si lascia la macchina. Il parcheggio è a pagamento: 6 euro al giorno nell’estate 2025. Si continua quindi a piedi per la facile strada sterrata nel bosco e si arriva in circa 45 minuti alla malga Auener (1798 metri), raggiungibile anche con il passeggino. Qui vi aspettano Andreas ed Helene, con la loro famiglia e i collaboratori, ma soprattutto con le loro prelibatezze.

Andreas ed Helene vi aspettano alla Auener Alm in Val Sarentino

A Malga Auener tra fiori e animali

Prima o dopo la pausa pranzo, salite tra i prati di rododendri (a luglio uno spettacolo)  e tantissime varietà di fiori, con gli animali al pascolo. Tra mucche, cavalli ed asini, 200 capi circa, appartenenti ai contadini di Sarentino che con la bella stagione li portano quassù in alpeggio. 

Verso gli omini di pietra della Val Sarentino

In una mezz’ora arriverete al Passo dei Prati, a quota 1924 metri:  le indicazioni sono molto chiare e per arrivare ai famosi omini di pietra vi basterà prendere il sentiero a sinistra. In totale dal parcheggio impiegherete un’ora e mezza circa (400 metri di dislivello). Arrivati alla cima lo spettacolo è assicurato e difficilmente descrivibile a parole… 

Un luogo incantato, dove le parole lasciano spazio al silenzio: intorno centinaia di queste costruzioni fatte di pietra arenaria. Viene davvero voglia di fermarsi un po’ incuriositi da queste forme diverse una dall’altra e di costruirne qualcuna assieme. Si torna dalla stessa via dell’andata, fermandosi a Malga Auener per un gustoso pranzo.

Mangiare alla Malga Auener

Se siete in dubbio se fermarvi a mangiare o meno, fermatevi! Noi abbiamo mangiato degli ottimi canederli alla rapa rossa ripieni di formaggio e salsa al gorgonzola, arrosto con riso e un’ottima torta al grano saraceno. Vario il menù, che cambia spesso, con i dolci come strauben, torta Foresta Nera e strudel.

La malga, aperta solitamente dal 1 maggio al 7/8 novembre (a seconda del meteo) è chiusa il lunedì in bassa stagione, mentre a luglio e agosto è aperta tutti i giorni. Su prenotazione (tel. 338 6413585) serve anche alla sera: ideale per una cena particolare nella quiete dell’alpeggio.

Se poi ne avete la possibilità, fatevi mostrare i meravigliosi conigli di Andreas, da esibizione. Mai visti di così belli!

Val Sarentino tra storia e leggenda

Gli ometti di pietra in montagna sono utilizzati, in assenza di indicazioni ufficiali, per segnalare il percorso agli escursionisti. C’è però anche una storia suggestiva che accompagna questo luogo. Si narra infatti che durante l’inverno, quando una nebbia fitta ricopre la vetta del monte, gli omini rievochino antiche storie e leggende. Il diavolo e le streghe erano soliti incontrarsi in questo luogo per compiere rituali. La strega “Pachlerzottl” era solita aggirarsi da queste parti. Il suo vero nome era Barbara Pachlerin, sospettata di essere una strega fin da bambina. Dopo aver sposato il proprietario del maso Pachler, si trasferì, con la speranza di vivere in pace. Purtroppo l’invidia dei vicini e le sue strane abitudini favorirono nuovamente i sospetti. Rinchiusa nella torre del Castel Reineck fu costretta a subire numerose torture. Il 28 Agosto 1540 Barbara venne condannata al rogo.

In alternativa, per mangiare, se volete allungare un po’ l’escursione, dal passo potete seguire le indicazioni per malga Moltner Käser, che si raggiunge in mezz’ora di discesa. 

Qui in un’altra occasione abbiamo mangiato un ottimo kaiserschmarren e canederli al formaggio di grano saraceno. Si ritorna poi dallo stesso percorso dell’andata.

Una gita che non dimenticheremo… con ancora negli occhi gli ometti di pietra e un paesaggio incantato!

Omini di pietra: info utili

  • LUOGO: Val Sarentino (BZ)
  • PARTENZA: parcheggio Rifugio Sarner Skihütte (a pagamento)
  • ARRIVO: omini di pietra
  • ALTITUDINE: 2000 metri
  • DURATA: 1,5 – 2 ore (solo andata)
  • DISLIVELLO: 400 metri
  • PASSEGGINO: fino a Malga Auener Alm
  • PUNTI DI RISTORO: Auener Alm (tel. 338.6413585)

Cosa fare in Val Sarentino e dintorni

Per chi invece cerca una fuga romantica o un’esperienza wellness in queste zone… scoprite QUI i suggerimenti di Silvia!

Piscina di Gardolo, il fresco in città

Per il lido estivo della piscina di Gardolo  – che aprirà il 31 maggio 2025 – ci saranno grandi sorprese! Oltre all’ingresso sul lato del parcheggio in via Don Milani e uno spray park di 180 mq con tanti giochi per i più piccoli. Quest’anno ci sarà anche un nuovo piano vasca esterno con piastrelle in gres antiscivolo, per garantire maggiore sicurezza, estetica e comfort e nuovi ombrelloni con superficie ombreggiante ampliata per offrire un relax ancora più piacevole.

Come capita in tante giornate estive i bambini desiderano andare in piscina e a volte, vivendo in città c’è bisogno di una soluzione rapida e low cost per accontentarli. La soluzione “salva vita” delle famiglie di Trento è sicuramente, oltre al Lido Manazzon, attualmente chiuso per lavori, la piscina Sovercar Sport Center Trento Nord.

Grazie all’ampio parcheggio, all’autobus che si ferma proprio davanti all’entrata e alla ciclabile che la attraversa, può essere la meta giusta per tutti.  Quello che vi aspetta in questa struttura è una giornata di relax in mezzo al verde, grazie ai due grandi prati in cui i bambini possono sbizzarrirsi in corse e salti, contando sul refrigerio dell’acqua della piscina.

Piscina di Gardolo: il lido esterno

La struttura esterna ha due ampie vasche: la prima, all’entrata, poco profonda (80 centimetri) con una zona idromassaggio e due scivoli a onde, la seconda, decisamente più grande, con il vortice, 4 scivoli “velocissimi”, un pagliaccio che spruzza acqua e una vasca da 25 metri per il nuoto (da cui è divisa da un separa-corsie). Qui si può trovare anche una vasca idromassaggio in cui i genitori possono rilassarsi mentre i bambini sono impegnati a spruzzarsi acqua e a correre giù dallo scivolo.

Il nuovo spray park è una zona a misura dei più piccoli. Un’area ludica con fontane, giochi d’acqua e colori vivaci: un’oasi di divertimento per le famiglie.

Parlando di Gardolo, una delle grandi incognite è il vento che contraddistingue questo ameno borgo, ma anche nel caso facesse troppo freddo per un bagno all’aperto si può contare sulle due vasche interne della struttura: una da 25 metri e una vasca per bambini.

Il piccolo bar esterno (accessibile anche da chi non usufruisce della piscina) è un allegro punto di ritrovo in cui è possibile gustarsi un gelato o una delle tante pietanze proposte.

Piscina di Gardolo: orari e tariffe

Dal 31 maggio al 17 agosto 2025:

  • lunedì – venerdì: 6.00 – 21.00
  • sabato e domenica: 8.00 – 21.00

Dal 18 agosto al 14 settembre 2025

  • lunedì – venerdì: 6.00 – 20.00
  • sabato e domenica: 8.00 – 20.00

L’accesso al lido sarà consentito con diverse tipologie di tariffa oraria e giornaliera, oltre che con abbonamento. Per conoscere le tariffe aggiornate cliccate QUI

piscina di Gardolo - lido esterno

Euregio Pass: swim family

  • Con l’Euregio Family Pass (tessera gratuita che può essere richiesta da tutte le famiglie residenti in Trentino Alto Adige- leggete QUI per informazioni più dettagliate su tutti i vantaggi e su come richiederla) sconto del 10% sulla tariffa di ingresso giornaliera per ciascun componente del nucleo familiare e per bambini fino a 6 anni è prevista la gratuità. – Per conoscere le altre piscine che accettano l’Euregio Family Pass cliccate QUI

Piscina di Gardolo: contatti

Via 4 Novembre, 23/4 38121 GARDOLO
tel. 0461.959812

Terrazza delle Dolomiti: che magia

Se c’è un posto che nella vita bisogna vedere assolutamente è la Terrazza delle Dolomiti. Situata in cima al Sass Pordoi, a quota 2950 metri, è un punto panoramico di grande impatto. Grazie alla funivia che sale dal Passo Pordoi (2239 metri) è inoltre accessibile a tutti! Da lassù si possono ammirare le più belle montagne del mondo, dal Sassolungo al Sassopiatto, alla Marmolada. L’impianto è aperto da fine maggio ad ottobre. Attenzione che a inizio stagione è possibile trovare ancora molta neve nei dintorni della stazione di arrivo.

Non si potranno in tal caso fare grandi camminate, ma si potrà comunque arrivare alla croce per godere dell’incredibile panorama. Vi potete fermare lì, ad ammirare tutta quella bellezza, prendere il sole e mangiare al Rifugio Maria.

Terrazza delle Dolomiti: passeggiate in alta quota

Quando i sentieri sono invece praticabili potete scendere prima alla forcella del Pordoi con il Rifugio Forcella Pordoi, 2848 metri, aperto indicativamente dal 20 giugno a inizio ottobre. In alternativa poi si può anche risalire fino al Rifugio Boé (aperto solitamente da metà giugno a metà settembre)ww, in cima alla famosa Val di Mesdi, attraversando un paesaggio davvero impressionante. Poco prima del rifugio, c’è un bivio che indica la strada per il Piz Boé, la cima più alta del Gruppo del Sella: ben 3192 metri di altezza.

panorama dalla Terrazza delle Dolomiti

Terrazza delle Dolomiti

Percorso tutto sommato semplice, anche se a tratti esposto e presenti funi e gradini metallici per facilitare il passaggio. In due ore circa si arriva alla vetta e al Rifugio Capanna di Fassa, aperto indicativamente da metà giugno a metà settembre. Splendida la vista sul gruppo del Sella e sulle Dolomiti circostanti fino alle Odle. Per arrivare qui si può prendere anche la via più impegnativa (sono poco più di 300 metri di dislivello) e più veloce (un’ora e mezza circa) direttamente dalla forcella.

Il Trek Tour Panorama

Noi consigliamo anche il Tour Trek Panorama, che permette di muoversi agilmente con gli impianti e raggiungere la cima del Sass Pordoi direttamente da Campitello di Fassa*.

* ATTENZIONE: per l’estate 2025, la cabinovia Campitello-Col Rodella rimane chiusa per rinnovo impianti!


Usando solamente gli impianti (due funivie, una seggiovia e due ovovie) e poco le gambe, è comodissimo per chi ha bambini piccoli e vuole semplicemente ammirare magnifici panorami senza fare troppa fatica. Vi spieghiamo l’itinerario, cominciando con la mappa e vi consigliamo alcuni punti sosta adatti ai bambini.

Trek Tour Panorama: le tappe per arrivare alla Terrazza delle Dolomiti

Se volete intraprendere questo tour con gli impianti, normalmente da Campitello si sale con la funivia fino a Col Rodella. Da qui potete poi scendere in seggiovia (oppure anche a piedi, il tempo è lo stesso) fino al Rifugio Salei. 

Mancando il collegamento Campitello-Col Rodella, per l’estate 2025 per raggiungere il Col Rodella si possono utilizzare le combinazioni di impianti che partono da Alba e Canazei (leggi QUI), oppure raggiungere direttamente coi mezzi su strada (auto o bus) il Passo Sella, e quindi camminare per circa 30 minuti.

Il Rifugio Salei (in realtà un vero e proprio hotel con tanto di piscina e SPA!) è aperto per la stagione estiva dal 5 giugno 2025. Noi vi consigliamo di fermarvi almeno per uno snack, perché i bambini potranno divertirsi con i vari giochi, tra cui un lungo scivolo, una paretina da arrampicata, altalene, un laghetto con giochi d’acqua e soprattutto, divertentissimi, i tappeti elastici con vista sul Piz Boé.

Da qui si prende la telecabina che arriva al Lupo Bianco. Attraversando la strada si prende un’altra telecabina che permette di avvicinarsi facilmente al Pordoi. Da lì un sentiero (prima in discesa e poi in salita), porta in 45 minuti al Passo, da dove parte la funivia che arriva appunto alla Terrazza delle Dolomiti.

Tutto questo percorso (impianti e passeggiata) si effettua in due ore circa. A quel punto potete godervi il posto, anche perché dalle 12.45 alle 14 la telecabina Pian Frataces – Gherdecia è chiusa. Il consiglio è quindi di tornare, sulla stessa via dell’andata, nel pomeriggio.

Terrazza delle Dolomiti: info utili

  • LUOGO: Val di Fassa
  • PARTENZA: Campitello di Fassa* (impianto chiuso estate 2025: collegamenti alternativi da Alba, Canazei o Passo Sella). Si può anche raggiungere in auto il Passo Pordoi e prendere direttamente la funivia del Sass Pordoi
  • ARRIVO: Terrazza delle Dolomiti (Sass Pordoi)
  • ALTITUDINE: 2950 metri
  • DISTANZA: circa 10 chilometri
  • DURATA: due ore circa (solo andata)
  • DISLIVELLO: 1500 metri, coperto da impianti
  • IMPIANTI: a partire da metà giugno, per orari sempre aggiornati cliccate QUI
  • PASSEGGINO: sconsigliato, meglio marsupio o zaino porta bambino
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Forcella Pordoi  📞 366.7446715 | Rifugio Boé 📞 0471.1930340 | Rifugio Capanna Fassa 📞  336.452523 – 0462.601723 | Rifugio Salei 📞 335.7536315 | Rifugio Maria 📞  0462.608899.

Cosa fare in val di Fassa

Parco delle funi di Coredo: super!

Siete alla ricerca di un bel parco in mezzo agli alberi dove i bambini possono divertirsi come matti? Allora il posto giusto è il parco delle funi, che si trova poco fuori dal centro di Coredo, in via alla Torre, dalle parti del polo scolastico. Il parcheggio è ampio e dà direttamente su un immenso prato verde, attraversato il quale si trovano, ancorati ad alti alberi che garantiscono tantissima ombra, le varie postazioni di gioco. Potete anche raggiungerlo a piedi dai laghetti di Coredo e Tavon, con una semplice passeggiata, attraverso il Viale dei Sogni.

Qui i bambini non hanno che l’imbarazzo della scelta: ponti da attraversare, ragnatele da scalare..

“nidi” in cui rifugiarsi e dondolare…

parco delle funi - Coredo

Il tutto sotto le folte chiome degli alberi che lo rende ideale anche nelle giornate più calde. I piccoli si divertono tantissimo mentre mamma e papà possono rilassarsi seduti su una delle panchine (o l’amaca!) presenti.

È un parco perfetto per completare una giornata in Val di Non!

Cosa fare nei dintorni:

Se siete alla ricerca di idee per altre cose da fare nei pressi del parco delle funi vi possiamo consigliare:

  • i sempre meravigliosi laghetti di Tavon e Coredo raggiungibili in mezz’ora attraverso il Viale dei Sogni
  • l’avventuroso Sores Park perfetto nel caso abbiate i bimbi che di arrampicate non ne hanno mai abbastanza!
  • la Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Lago di Vedretta: che meraviglia!

Di questa gita in Val Rendena vi rimarranno nel cuore il colore del Lago di Vedretta, e la selvaggia ed incontaminata bellezza delle Dolomiti di Brenta sopra i laghi di Cornisello ed il lago Nero. Si tratta di un’escursione di media difficoltà (500 metri di dislivello in due ore circa, per bambini un po’ allenati).

Arrivati alla meta però verrete ripagati di tutta la fatica con uno spettacolo incredibile. Vi portiamo  oggi a scoprire il Lago di Vedretta, a quota 2600 metri.

Lago di Vedretta: come arrivare

L’escursione al Lago di Vedretta parte dal parcheggio in fondo alla Val Nambrone. E’ lo stesso punto di partenza della gita al Lago Nero e al Rifugio Segantini. Raggiungete la Val Nambrone  imboccandola sulla strada che da Pinzolo porta a Madonna di Campiglio (quarto tornante, sulla sinistra, indicazioni molto evidenti), quindi proseguite per circa 12 chilometri su strada asfaltata non troppo larga e un altro tratto di strada sterrata.

Verso il Lago di Vedretta

Già alla partenza (a 2000 metri di altitudine) rimarrete senza fiato davanti alle Dolomiti di Brenta in tutto il loro splendore. Invece di dirigervi verso il Rifugio Cornisello (ottima scelta comunque per la colazione alla partenza o  la merenda al ritorno), tornate indietro per qualche decina di metri e girate sulla sinistra sempre su strada forestale (indicazione giro MTB) incamminandovi verso i laghi di Cornisello. Anche questi di un colore sorprendente. Costeggiate il secondo lago fino ad ammirare lo scorcio che vedete qui sotto: sulla destra compariranno le indicazioni per il Lago di Vedretta.

Lago di Cornisello

Lago di Cornisello

L’escursione al lago di Vedretta

Si sale subito in maniera decisa, ma è consigliato procedere con calma per non perdere subito il fiato. Mano a mano che vi alzate le Dolomiti vi appariranno sempre più imponenti, pur in lontananza. Dopo una prima parte in salita, tra gradoni naturali e un paesaggio lunare, si aprirà una breve piana, dove noi abbiamo incontrato alcune mucche.

Tirerete il fiato però per poco perché lì comincia la parte più dura. Non preoccupatevi per la discesa (si torna per la stessa strada) perché sarà più semplice di quello che pensate. L’ultima ora procede tra massi giganti, fischi di marmotte, panorami che lasciano senza fiato. Il Brenta sempre dietro e il Lago Nero sulla sua destra.

Ultimo sforzo quando la salita diventa più dolce ed eccovi arrivati al Lago di Vedretta, 2612 metri di altitudine. Luogo perfetto per un picnic, anche perché qui non c’è nessun rifugio. Camminate lungo la diga in sassi ed ammiratelo da diverse prospettive: non finirà di affascinarvi.

Il lago di Vedretta sorge a oltre 2600 metri di altitudine ed offre una vista incredibile sulle Dolomiti di Brenta

Lago di Vedretta

Noi ci siamo goduti tutto il silenzio e la tranquillità del posto, prima di scendere e fermarci per un aperitivo e uno snack al Rifugio Cornisello (  338.3986306- 379.2698440).

Un consiglio? Scegliete una bella giornata per godervi questo posto nel migliore dei modi.

Nei dintorni del Lago di Vedretta

  • Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, Cosa fare a Campiglio d’estate
  • Lago Nero: un lago da vedere almeno una volta nella vita

Skywalk e ponte wow sul Monte di Mezzocorona

Il Monte di Mezzocorona è una meta da sempre molto amata, che permette di avere una vista privilegiata sulla piana rotaliana e non solo. A noi piace andarci soprattutto in primavera ed autunno: in estate rischia di essere troppo caldo, essendo a nemmeno 900 metri di altitudine.

Come arrivare sul Monte di Mezzocorona

Il Monte di Mezzocorona si raggiunge comodamente in funivia, aperta tutto l’anno: QUI orari e costi. La stazione a valle si trova proprio nel paese, con annesso parcheggio a pagamento. Per raggiungerla vi consigliamo di lasciare l’auto nel parcheggio gratuito della ferrovia Trento-Malè, in piazza San Gottardo e poi andare a piedi, oppure prendere la navetta.

La funivia

La funivia è piccola, 7 passeggeri al massimo, di un bel colore giallo e verde. Mentre si sale potete ammirare tutta la Valle dell’Adige in un colpo solo. Il viaggio dura solo 3 minuti e copre un dislivello di 620 metri. Arrivati lassù si respira un’altra aria. Poche case, zero macchine, tante passeggiate.

Lo skywalk: un brivido sul vuoto

Se non ci siete mai stati, dovete assolutamente rimediare ed andare a fare due passi sullo skywalk. Ma solo se non soffrite di vertigini!

Skywalk sospeso sul vuoto sul monte di Mezzocorona

Lo skywalk, per chi non lo sapesse, è un “terrazzino” sospeso nel vuoto, a 5 minuti di passeggiata dalla stazione a monte della funivia, con una strada pianeggiante, senza barriere architettoniche. Non adatto, dicevamo, a chi soffre di vertigini, ha uno sbalzo sul vuoto lungo 14 metri. La pavimentazione è in parte piena, in parte struttura forata e infine vetrata. Vi troverete così sospesi, a 648 metri di altitudine. Incantevole sulla vostra destra la vista sulle Dolomiti di Brenta: non lasciatevele sfuggire! Di fronte a voi invece il Monte Bondone, con il suo profilo caratteristico e sotto il fiume Adige con le sue anse.

Il ponte sospeso

Il nuovo ponte sospeso si raggiunge dalla stazione a monte, in circa 20 minuti, seguendo le indicazioni. Anche in questo caso non è una meta consigliata a chi soffre di vertigini: lungo ben 123 metri si trova all’incirca a 130 metri di altezza rispetto al suolo. Realizzato in corde d’acciaio, il ponte attraversa la Val della Villa e offre una vista da brivido sull’intera Piana Rotaliana..

Incredibile ponte sospeso lungo ben 123 metri: si trova sul Monte di Mezzocorona

Cos’altro fare sul Monte di Mezzocorona

Non solo attrazioni per temerari: sul Monte di Mezzocorona troverete anche tanti prati verdi dove distendervi per un pic-nic, stradine dove passeggiare con il passeggino e, per i bimbi, anche un bel parco giochi.

Dove mangiare

Se vi piace la buona tavola trentina sono i due ristoranti che trovate in quota. Potete scegliere tra il ristorante “Ai Spiazzi” (a due passi dal parco giochi,) e l’Albergo “3 Cime” con il suo bellissimo parco giochi proprio di fronte alla veranda: imperdibile la torta di patate (tel. 0461.1637647: verificare le aperture fuori stagione)

Passeggiate in quota sul Monte di Mezzocorona

Per chi ama camminare non mancano le escursioni. La più bella è quella che vi conduce a Malga Kraun e permette di ammirare anche il percorso di sculture “La magia del bosco”. C’è anche il sentiero forestale Un’aula nel Bosco: qui troverete indicati i nomi delle piante e le tradizioni del luogo. Un giro ad anello breve che recentemente è stato arricchito da simpatiche amache e panchine per il relax. E che panorama da lassù!

Se invece volete camminare una mezz’oretta potete raggiungere il Bait dei Manzi, strada per la maggior parte percorribile con il passeggino, almeno fino alla vista sulle Dolomiti di Brenta. Un’ultima salita e alla fine troverete una struttura con tavole al coperto dove poter mangiare, una fontana, e i “fogolari”, barbecue in pietra.

Ci eravamo stati anche con la TV.. guardate qui!

Monte di Mezzocorona: info utili

  • LUOGO: Rotaliana
  • PARTENZA: stazione a valle nel centro di Mezzocorona (TN)
  • ARRIVO: Monte di Mezzocorona
  • ALTITUDINE: circa 900 metri
  • IMPIANTO: funivia Monte Mezzocorona
  • DISLIVELLO:  680 metri rispetto al paese
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: Albergo “3 Cime” tel. 0461.1637647

Cosa fare vicino a Mezzocorona

Primiero, al Rifugio Vederna

Il Rifugio Vederna è una di quelle strutture ancora autentiche, che amiamo tanto. In uno degli angoli ancora poco conosciuti del Primiero, anche nei mesi estivi, è il posto perfetto per trovare il proprio angolo di pace e trascorrere anche una notte con i bambini. Si raggiunge in un’ora e mezza circa di camminata e 600 metri di dislivello partendo dalla Val Noana. Aperto dall’1 al 4 maggio 2025 e nei weekend successivi fino a data da destinarsi, a seconda delle condizioni meteo. Nei dintorni è possibile provare un’avventura speciale: il canyoning.

Le camere come quelle di un tempo, la pace che si respira lassù alle Vederne quando tutti tornano a valle, l’atmosfera allegra e cordiale della gestione, sono tutte caratteristiche che rimarranno impresse nella vostra mente a lungo. Otto le camere: cinque matrimoniali, due singole ed una doppia, consigliato sempre prenotare.

Cristina e Marco, con il resto dello staff, sono alla loro terza stagione. Tanti eventi e occasioni di festa durante l’estate, e poi una cucina tipica e tradizionale, con prodotti di stagione e del territorio. Canederli, spezzatino di cervo e cinghiale, ma anche crespelle con le erbe raccolte nei prati circostanti: ogni giorno il menù è una sorpresa. Ottimi anche i dolci. Anche per mangiare, meglio prenotare al 389.2844058.

Rifugio Vederna: come arrivare

Si arriva camminando in un’ora e mezza circa, dal parcheggio della Val Noana (da Imer prendete la strada per la Val Noana e dopo qualche chilometro vedete il parcheggio sulla destra). Quattro chilometri, 600 metri di dislivello: non fatevi spaventare dalla salita iniziale nel bosco, che poi sale più gradualmente ed il posto è magnifico. 

La chiesetta, la fontana che zampilla, il contesto naturale attorno, rilasserà la vostra mente e il vostro cuore. Per chi non può camminare o ha bimbi piccoli, la strada forestale per il rifugio è aperta dal 8 maggio tutti i sabati e domeniche dal 1 luglio fine a fine settembre senza richiedere permessi. Sette chilometri, sconsigliato a chi ha auto basse. In altri giorni richiedete il permesso ai gestori.

Rifugio Vederna: informazioni utili

  • LUOGO: Val Noana
  • PARTENZA: parcheggio della Val Noana
  • ARRIVO: Rifugio Vederna
  • ALTITUDINE: circa 1600 metri
  • DURATA: un’ora e mezza circa (solo andata)
  • DISLIVELLO: 600 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Vederna | tel. 389.2844058 | aperto dall’1 al 4 maggio 2025 e nei weekend successivi fino a data da destinarsi, a seconda delle condizioni meteo

Escursione al Monte Pavione dal Rifugio Vederna

Per chi vuole camminare ancora: una bella escursione è quella sul Monte Pavione, altrimenti in 40 minuti si arriva alla croce di vetta con vista panoramica sulle Pale di San Martino. Ci sono poi altre passeggiate tranquille nei dintorni. 

Cosa fare in Primiero:

Val Passiria: in quota con la Funivia Hirzer

La funivia Hirzer (QUI gli orari e le tariffe, aperta fino al 3novembre 2025) si prende da Saltusio, in Val Passiria. In una ventina di minuti e due impianti diversi (la prima funivia da Saltusio, 490 metri, porta fino a Prenn, 1404 metri; la seconda da Prenn porta fino in località Klammeben, 1980 metri) raggiungerete quasi i 2000 metri di altitudine e un soleggiato altipiano con almeno sei malghe/strutture da visitare, una più bella dell’altra.

funivia hirzer

Per capire come sono posizionate le malghe potete prendere gratuitamente la mappa prima di salire in funivia. Vi spiego il giro che abbiamo fatto noi: arrivati in quota abbiamo preso il sentiero che prima in discesa e poi praticamente pianeggiante (fattibile anche con i passeggini da trekking) porta in 20 minuti circa alla Tallner Alm Kaser. Posizione soleggiata, sdraio, piatti tipici ed una bellissima vista sulla valle. Profumino delizioso, ma era ancora troppo presto per mangiare.

Così abbiamo proseguito, tra i pascoli verdi e i campanacci delle mucche, sempre su strada pianeggiante fino alla prossima malga. Un’altra mezz’ora circa.

Hintereggeralm: come una casa delle fiabe

Eccola qui sotto, con un bel parco giochi per i bambini: la Hintereggeralm. Cucina un po’ elaborata (e in questo caso a tema zucca, visto il periodo), con pasta fatta in casa e qualche proposte inconsueta per l’alta quota, ma assolutamente convincente. Anche qui troppo presto per mangiare, quindi, avanti!

Nemmeno dieci minuti di strada in leggera salita (un’ora dal punto di partenza, assolutamente fattibile da tutti) ecco la Mahdalm (1990 metri), cucina più spartana, diversi giochi per i bambini (tra cui gli amatissimi tappeti elastici raso terra e le altalene).

Erano nemmeno le 11 del mattino, fame ancora zero… quindi abbiamo deciso di tornare indietro.

La via del ritorno: due varianti

Due le possibilità: la strada dell’andata, o la via delle malghe, che la costeggia ma più in quota (200 metri di dislivello circa). In entrambi i casi arriverete nei pressi del rifugio Hirzer, Hirzerhütte, attorno a cui pascolano mucche, asini e alpaca.

Altro parco giochi davanti al rifugio, molto carino.

Dato che era scesa un po’ di nebbia e faceva freschetto, siamo entrati a mangiare nella bella stube. Scelta azzardata e non troppo azzeccata, arrosto di montone (!) con canederli, ottimi. E poi una frittata ripiena di formaggio e prosciutto ottima. Prezzi contenuti.

Ultima tappa, tornando all’arrivo della funivia Hirzer, la Malga Staffell (Staffelhütte), che ci aspettava per merenda. Mezz’ora di passeggiata pianeggiante (non adatta ai passeggini per il terreno sconnesso, al contrario di quanto indicato sulla cartina) e posto da favola. Tavoli e panche all’aperto, mucche al pascolo, dolci (e sicuramente anche gli altri piatti) deliziosi. Noi abbiamo preso strudel con la panna montata fresca e strudel di ricotta con salsa vaniglia. Strepitosi, 4 euro l’uno.

Sicuramente quest’ultimo posto è perfetto se volete camminare poco. Ma secondo me tutto il giro merita, fatto con calma e con la possibilità di fermarsi nei vari parchi gioco.

Funivia Hirzer: info utili

  • i cani sono ammessi gratuitamente, con museruola
  • i bambini sotto i 6 anni non pagano
  • il trasporto delle biciclette dalle ore 14 è gratuito
  • il parcheggio della funivia è gratuito

Altre funivie in zona che portano su alpeggi bellissimi, pieni di malghe e posti da scoprire:

Cosa fare nei dintorni:

Carezza: in quota con gli impianti

Gli impianti a Carezza, in Val d’Ega a poca distanza da Passo Costalunga, danno la possibilità di muoversi comodamente senza utilizzare l’auto. E quanto ci piace questo approccio! Sono sei gli impianti di risalita ad entrare in funzione per la stagione estiva, da metà maggio fino a inizio novembre: la nuovissima funivia cabrio (si viaggia sul tetto!) che parte da Tires; la cabinovia che permette di salire direttamente da Nova Levante, per poi proseguire con le cabinovie König Laurin 1 e 2, con la stazione “invisibile” che arriva a quota 2337 metri. E poi la seggiovia panoramica Tschein che collega l’hotel Moseralm con la stazione intermedia della cabinovia König Laurin ed infine la seggiovia Paolina, che parte poco prima del Passo Costalunga.

Carezza: domeniche in famiglia

Quattro gli appuntamenti “domeniche in famiglia“, in cui è possibile utilizzare tutti gli impianti (compresa la funivia cabrio Tires) senza limiti per tutta la famiglia (2 adulti e 2 bambini) a soli 44 euro a giornata. Ecco le date del 2025: 15 giugno, 6 luglio, 21 settembre e 19 ottobre.funivia - impianti a Carezza

Cosa si può fare prendendo questi impianti? Avete un sacco di possibilità! Eccole:

Lago di Carezza

Partendo da Nova Levante, con la cabinovia König Laurin si arriverà alla stazione intermedia e da qui si potrà scendere con la seggiovia Tschein fino all’hotel Moseralm e raggiungere in una mezz’oretta  di camminata il Lago di Carezza con un percorso facile, in compagnia di meravigliosi yak in alpeggio.

Tour di Re Laurino con gli impianti a Carezza

Si tratta di un percorso circolare di circa 3/4 ore di camminata ma con l’aiuto degli impianti il percorso ha un dislivello minimo. Si può partire sia dal lago di Carezza che da Nova Ponente o anche da Tires (funivia Cabrio) Il panorama che vi accompagnerà vi lascerà a bocca aperta, ecco il nostro racconto del Tour di Re Laurino

Aquila di Christomannos

Una grande opera artistica in bronzo, dedicata a Theodor Christomannos, l’austriaco considerato uno dei pionieri del turismo nelle Dolomiti. Vi raccontiamo l’escursione, salendo con la seggiovia Paolina dal centro di Carezza.

Rifugio Roda di Vael

L’accesso più semplice si ha prendendo la seggiovia Paolina, trovate i dettagli per raggiungere il rifugio Roda di Vael QUI.

Impianti a Carezza: malghe in quota

Salire con gli impianti e andare in una delle malghe deliziose con piatti tipici invitanti, tipo la Messnerjoch, la Ochsenhütte e la Heinzen Alm, Baita Masarè, Franzin Alm.

Impianti a Carezza: biglietti unici

Il Rosengarten Passun unico biglietto per tutti e sei gli impianti di risalita del Catinaccio, con validità giornaliera, dà diritto a utilizzare senza limiti gli impianti. C’è poi il Mountain Pass: 17 impianti di risalita sul Catinaccio, Latemar e sullo Sciliar durante 3 giorni o 5 giorni a scelta all’interno di 7 dal primo giorno d’utilizzo. Trovate le tariffe sempre aggiornate qui.

Contatti:

🌐 www.carezza.it
📞 0471 612527

Panchine giganti in Trentino: dove trovarle

Ci piace molto questa tendenza diffusa un po’ ovunque, negli ultimi tempi, di costruire delle panchine giganti in posti particolarmente panoramici. Si raggiungono con piacevoli passeggiate e regalano scatti imperdibili e soprattutto sono ideali per picnic o soste in luoghi di grande bellezza. Abbiamo deciso di raccogliere e raccontarvi alcune big bench visitabili facilmente in Trentino. Esploratele! Potrebbero anche interessarvi i più bei sentieri tematici del Trentino Alto Adige. Oppure le sculture giganti realizzate in legno o con materiali naturali.

Val di Ledro: big bench vista lago

Proprio sopra il Best Ledro Camping a Molina, c’è una panchina gigante davvero da urlo. Realizzata da Fabio Trentini, gestore della struttura, con il legno degli alberi caduti a terra dopo la tempesta Vaia del 2018. Ci potete arrivare con una semplice passeggiata che parte proprio dal parcheggio del camping (accesso libero, bar molto carino per un aperitivo o per mangiare un ottimo panino) e in un quarto d’ora circa vi porterà in questa posizione panoramica sul lago.

Consigliato andare lì al mattino presto, oppure all’ora del tramonto visto che il sole scende proprio di fronte a voi. La curiosità: il tronco accanto alla panca custodisce una nicchia in cui si trova un libro per raccogliere i messaggi e i pensieri dei visitatori. Lasciate anche il vostro!

Val di Non: la panchina del Groppello

Questa grande installazione, anzi gigante, alta quasi due metri e mezzo è la prima vera “panchina gigante” in Trentino Alto-Adige. Si trova nel Comune di Novella ed è raggiungibile a piedi con una passeggiata di dieci minuti partendo dal centro del paese di Romallo. È la Panchina del Groppello, posizionata in un piccolo vigneto di montagna, di colore giallo come la luce di questa valle che dà direttamente sul lago di Santa Giustina.

Appartiene all’iniziativa Big Bench Community Project ed è la numero 132. Ideatore e promotore è Chris Bangle, designer americano che con la moglie Cathrine ha voluto sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane. Ma non solo, è stata pensata una modalità divertente per scoprirle in tutta Italia. Esiste infatti un passaporto con degli spazi precisi dove apporre il timbro del paese con la panchina gigante visitata. Una simpatica collezione da fare e un nuovo modo di viaggiare all’aria aperta.

panchine giganti del Trentino: questa si trova in Val di Non

Questa panchina gigante è stata voluta da Silvia e Pietro Pancheri di Cantina LasteRosse ed è stata donata al territorio come esperienza da condividere e come simbolo di salvaguardia di tutte quelle piccole realtà che hanno bisogno di tutela.

Panchine giganti in Val di Fassa

Proprio accanto al bel parco giochi di Pozza di Fassa si trova una panchina gigante con i colori della bandiera ladina  e la scritta “Dove si può godere di un pezzo di Paradiso, dove è la Val di Fassa, dov’è il mio paese”. Salendo poi con la telecabina del Buffaure, un’area escursionistica perfetta per le famiglie con tante attività d’estate, ecco diverse postazioni “giganti” con vista. Dai tre troni di Re Laurino con vista sulla valle, accanto al castello in legno di Re Laurino.

Ci sono anche delle sdraio giganti posizionate proprio sopra l’arrivo dell’impianto.

Sempre sul Buffaure trovate una grande panchina a forma di farfalla che regala una vista wow!

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Dove si trovano le panchine giganti in Trentino?

  • in Val di Ledro sopra il camping Best Ledro Camping a Molina
  • in Val di Non a dieci minuti a piedi dal paese di Romallo
  • a Pozza di Fassa accanto al parco giochi
  • in Buffaure, raggiungibile con la cabinovia da Pozza di Fassa

Se ne conoscete altre scrivetele nei commenti!