Bella iniziativa promossa nel territorio della Valle dei Laghi per dare una nuova vita a molti libri che spesso vengono messi in cantina.
Un modo carino soprattutto per i più piccoli per condividere le proprie cose e scegliere magari qualche libro curioso e stimolante lasciato da un altro bambino.
Sono state infatti installate le casette per lo scambio dei libri! Chiunque potrà lasciare un libro che non legge più o prenderne uno, in piena libertà.
Potete trovare le casette al 1) Lago di Terlago, raggiungibile in un quarto d’ora da Trento. Quiil racconto della nostra esperienza acquatica con il wakeboard in estate e quila passeggiata intorno ai laghi.
Nelle mezze stagioni molto gettonata inoltre la passeggiata che parte proprio in mezzo ai due laghi e permette di percorrere un bel giro passando per Terlago, Vigolo Baselga, Vezzano lungo la ciclabile (quiil racconto).
La casetta per i libri si trova nel prato antistante al Bar Lido, vicino al piccolo parco giochi.2) Al parco di Terlago, ci siamo stati a provare la pista per biciclette e anche il percorso sensoriale . Parco giochi con un grande prato, campo da beach volley e recentemente arricchito con nuovi giochi. 3) Al parco Lusan, parco d’arte contemporanea tematico immerso nella natura della Valle dei Laghi.
Ci siamo stati diverse volte, è una meta vicina e ideale per una mezza giornata all’aria aperta. Quiil nostro racconto. 4) Alparco in Via Dante a Vezzano, comodamente raggiungibile in quanto proprio in mezzo al paese.
5) Alparco 2 Laghi a Padergnone. Ci siamo stati dopo un bel giro al vicino lago di Santa Massenza , Ideale per una piccola pausa prima di rientrare alla macchina. Ed infine ultima casetta, 6) nel parchetto vicino all’ex municipio di Padergnone.
Altre passeggiate nei dintorni:
Per mangiare vi consigliamo Il Giardino delle Spezie. Ristorante con un’attenzione particolare per le famiglie e i bambini con un bellissimo giardino esterno con parco giochi.
Meravigliosa Alpe di Siusi in inverno! Sull’altipiano più grande d’Europa è possibile sciare, passeggiare, andare con lo slittino e anche fare sci di fondo.
Arrivarci è semplice: dall’uscita dell’A22 a Bolzano nord si seguono le indicazioni fino a Siusi, dove parte la cabinovia per salire in quota.
L’alternativa, se non sciate e quindi non comprate lo skipass giornaliero, è quella di proseguire in macchina, facendo però attenzione a transitare prima delle ore 9. Questa è infatti un’area di tutela paesaggistica: per questo motivo la strada é chiusa dalle ore 9 alle ore 17.30. Si lascia l’auto nel parcheggio Compatsch (a pagamento, tariffa giornaliera). La discesa a valle è consentita a qualsiasi ora.
Ecco quindi le diverse possibilità che avrete partendo da qui:
Salire in un’ora e mezza circa (300 metri di dislivello) al Rifugio Molignon, mangiare le loro prelibatezze e poi scendere con lo slittino. Passeggiata bella e panoramica, assolutamente da fare. Tutte le informazioni QUI.
MALGA SANON
Passeggiata facile di circa un’ora e fattibile anche con un bupn passeggino (pista sempre battuta) fino a Malga Sanon a quota 1885 metri, rifugio con lo spettacolo del Sassolungo e Sassopiatto proprio lì davanti. Si può anche salire con la slitta trainata dai cavalli.
BULLACCIA
Giro del Bullaccia, circa due ore ad anello a 2000 metri di quota, consigliato mangiare alla Tschötsch Alm. Tutte le informazioni QUI.
SALTRIA
Andare fino a Saltria con l’autobus, in fondo all’Alpe, e poi salire con la seggiovia a 2100 metri, noleggiare la slitta e percorrere la divertente strada forestale al ritorno. Tutte le informazioni QUI.
IN CAMPER
Se siete camperesti vi consigliamo di posteggiare il camper QUI. Se invece cercate una comoda sistemazione per raggiungere l’Alpe di Siusi vi suggeriamo lo Schererhof, un maso a Castelrotto appartenente al Gallo Rosso, tutte le informazioni QUI.
Ricordate la nostra bellissima esperienza “una giornata da malgaro”?! In quest’occasione abbiamo scoperto come vengono fatti gli ottimi prodotti caseari trentini. Siamo stati in Val di Fassa, più precisamente a Malga Couler, nel cuore del Catinaccio (il nostro racconto QUI). Sveglia prima dell’alba per radunare le mucche al pascolo e mungerle così da conferire il latte alle prime luci del mattino al caseificio sociale di Pera di Fassa “Mèlga de Fascia”.
In questo caseificio ci siamo resi conto di quanto impegno e passione c’è dietro ad una “semplice” fetta di formaggio! Il lavoro in sinergia di allevatori e casari è qualcosa di speciale. Vi lasciamo qualche curiosità appresa durante la nostra visita: la bontà di questo latte è proprio dato dalle erbe e da quello che mangiano le mucche in libertà. La caratteristica del formaggio di malga è il suo colore giallo intenso dato dall’alta percentuale di betacarote, ed è proprio d’estate che viene realizzato il prodotto migliore.
Il nostro consiglio, se vi trovate in zona, è di fare tappa al caseificio Mèlga de Fascia sulla Strada Dolomites 233 a Pera di Fassa e acquistare tutti questi buonissimi e genuini prodotti a marchio Qualità Trentino (li trovate tutti QUI).
Questo marchio è davvero sinonimo di pregio e professionalità, infatti l’etichetta Qualità Trentino garantisce la provenienza, l’origine e la lavorazione di prodotti che devono rispondere a rigidi e restrittivi controlli. Ogni fase del processo produttivo viene monitorato e ogni soggetto coinvolto viene iscritto in appositi elenchi degli allevatori, dei produttori e dei confezionatori.
Anche noi facciamo sempre una grande scorta di salumi e formaggi per preparare a casa ottimi piatti della tradizione, trovate QUI qualche ricettina davvero sfiziosa.
Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!
Il Museo etnografico trentino, situato nella suggestiva cornice dell’antico convento agostiniano di San Michele all’Adige, concretizza le idee del fondatore in un percorso espositivo che attraversa ben 43 sale, divise in 25 diverse sezioni con più di 12 mila oggetti esposti, tra i quali spiccano le grandi macchine ad acqua (il mulino, il maglio, la segheria veneziana, la nòria). La visita è un lungo racconto che prende forma tra gli strumenti di lavoro e gli oggetti della vita quotidiana. Durante l’anno i servizi educativi del museo organizzano laboratori didattici ed eventi a tema con tante attività pensate per le famiglie e i bambini.
Museo etnografico trentino: la visita
Seguire l’intero percorso del museo etnografico con i bambini più piccoli potrebbe risultare impegnativo per questo motivo vi segnaliamo le sale che cattureranno sicuramente la loro attenzione. Vi assicuriamo che così la visita al museo etnografico sarà entusiasmante e coinvolgente per tutta la famiglia.
Iniziando dall’ingresso con la sezione dedicata all’agricoltura, si fa subito un tuffo nel passato tra aratri, attrezzi e curiosità di una volta…
passando poi all’arte del legno, del tessuto, dei metalli.
Fino alla musica , una parete intera piena di luccicanti strumenti musicali, trombe, tromboni, clarinetti, … dalle diverse forme e misure.
Si arriva poi alla stanza forse più suggestiva che ha colpito maggiormente i bambini, quella dei costumi e delle maschere, alcune spaventose, altre imbronciate e altre decisamente simpatiche…
Un mondo popolare inaspettato, ricco di suggestioni e di creativa ingegnosità.
Meccanismo di orologio da campanile del XVIII secolo
Interessante e curioso per i più piccoli e non solo, vedere alcuni oggetti di un tempo usati dai nostri nonni come i chiodi per le scarpe, gli attrezzi dei calzolai, le vecchie bilance…
… e scoprire il funzionamento di una segheria rimanendo incantati dalla sua imponenza. Anche grazie alla fedele riproduzione in miniatura che è possibile azionare e ammirare in movimento.
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ci si cala nella vita di un tempo, ricordando il passato con un sorriso sulle labbra. Una visita con i propri figli e magari in compagnia anche dei nonni si rivelerà una bella e emozionante esperienza per un pomeriggio alternativo.
Ultima novità ideata dai Servizi educativi del museo: “Al Museo chi cerca trova!”, proposta pensata per le famiglie che visitano la struttura con i loro bambini e ragazzi. Uno speciale cruciverba sarà il filo conduttore per la scoperta delle numerose sale, tra curiosità, oggetti, termini dialettali… Solo i più abili ricercatori che riusciranno a risolvere l’enigma, saranno ricompensati delle loro fatiche con un simpatico ricordo di quest’esperienza a contatto con la tradizione da ritirare in biglietteria a percorso ultimato.
Museo etnografico trentino: informazioni utili
Orari di apertura del Museo etnografico trentino:
tutti i giorni con orario 09.00-12.30 e 14.30-18.00 – chiuso il lunedì non festivo, il 1° novembre, il 25 dicembre, il 1° gennaio.
Tariffe:
Intero | 6 euro
Ridotto (ragazzi da 15 a 26 anni, over 65 soci, gruppi)) | 4 euro
Famiglia (2 adulti + minori; 1 adulto + minori) | pagano la tariffa intera solo gli adulti + bambini gratuiti
Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINOche è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà.
Vi piacerebbe partecipare alla raccolta delle mele ed essere contadini per un giorno? In Val di Non è possibile grazie all’iniziativa “Adotta un Melo“! Una vacanza in agriturismo dove scegliere il vostro melo in fiore in primavera, dargli un nome e tornare in autunno per raccogliere le mele del vostro albero.
Un’iniziativa promossa dall’Apt della Val di Non che vi permetterà di trascorrere 2 week end, uno in primavera e uno in autunno, presso un’azienda agricola Melinda, adottando nel contempo un melo. Si potrà vivere così la bellezza primaverile della fioritura e raccogliere in autunno i preziosi frutti simbolo di questa valle.
Come adottare un melo
Per adottare un melo è sufficiente prenotare un weekend dal 14 aprile al 4 giugno e fare ritorno in Val di Non in autunno, per la raccolta. Questa esperienza, adatta a tutta la famiglia, darà modo ai “genitori adottivi” dei meli di visitare i frutteti in compagnia dei contadini e imparare, direttamente tra i meleti, alcuni segreti delle tecniche di coltivazione.
Ma non finisce qui!! C’è anche l’opportunità di “adottare un melo a distanza”, visitando il sito www.adottaunmelo.come scegliendo direttamente da lì il nome da dare al proprio melo in fiore. Dopo “l’adozione”, riceverete una foto del vostro melo con una targhetta personalizzata. Ad ottobre, in occasione della festa di Pomaria si potrà raggiungere la Val di Non per raccogliere la cassa o le casse di mele direttamente dal vostro albero adottato. Noi la troviamo un’ottima idea regalo!! Che dite?
Basterebbero le foto per descrivere questi bellissimi luoghi, ma… dobbiamo pur metterci il becco e spiegarvi come raggiungerli.
Oggi vi parliamo della nostra escursione sull’Alpe di Villandro fino al Corno del Renon, un bell’ itinerario per vivere una giornata all’aria aperta ammirando scorci e paesaggi veramente unici.
Come raggiungere il punto di partenza della nostra escursione? Percorrendo l’autostrada in direzione Brennero, uscite a Chiusa (circa 1 ora di macchina da Trento). Da qui seguite le indicazioni per l’Alpe di Villandro fino all’ampio parcheggio (costo 6 euro per l’intera giornata) nei pressi della Baita Gasser (Gasser Hütte): basterà anche solo scendere dalla macchina per godere già del meraviglioso panorama sul Sassolungo e sul Sasso Piatto.
Verso il Corno del Renon
Partendo da qui le possibilità di escursioni sono veramente tante: dalla semplice passeggiata con sosta in qualche maso dove mangiare e far divertire i bambini nei piccoli parco giochi all’aperto, agli itinerari un po’ più impegnativi. Noi abbiamo deciso di provare l’itinerario che, partendo dalla Gasser Hütte, porta fino al Corno del Renon dove la presenza della neve, unita alla bellissima giornata di sole, ci ha permesso di ammirare la natura in tutto il suo splendore! Non è un percorso corto, servono infatti circa 4-5 ore tra andata e ritorno, ed il dislivello è di circa 500 metri, tuttavia la salita è sempre costante e priva di strappi eccessivi, se non nell’ultimissimo tratto. Meglio comunque tener conto delle tempistiche specie se non partite prestissimo!
Inizialmente il percorso sale molto lentamente, fino a portarsi sulla bella pista da slittino Stöfflhütte (anche questa un’ottima opzione per trascorrere una giornata in questa zona). Al bivio poi si svolta per Moir-in-Plun Hutte (📞 0472843196 – da qui, al rientro, è possibile scendere in slittino fino al punto di partenza) e si seguono le piste di sci di fondo; il percorso è chiaro, basta seguire sempre le indicazioni per il corno del Renon. Passo dopo passo il panorama acquista sempre più fascino, sembra che ogni angolatura possa regalare qualcosa di diverso, da immortalare in uno scatto. Il paesaggio si fa sempre più solitario, costellato solo di malghe qua e là.
Quando comincerete ad intravedere la vetta del Corno del Renon (dove si vedono le antenne della stazione meteo), sarete a buon punto per raggiungere la cima, dove si trova un rifugio chiuso l’inverno e un accogliente posto di ristoro nel quale poter sostare e godervi il panorama.Da una parte il Lagorai, il Sassolungo e il Sasso Piatto, l’Alpe di Siusi, lo Sciliar, le Odle, Piz Boè… dall’altra l’Ortles, la Presanella e l’Adamello, solo per citare una parte di quello che si può ammirare dal Corno.
Suggerimenti culinari! 😉
A noi però, come ben sapete, piace consigliarvi posti in cui l’accoglienza è ottima e si mangia bene, motivo per cui la nostra scelta al ritorno è caduta sulla Malga Rinder Platz(📞 335 1438245, consultate sempre il sito per accertarvi dell’apertura). Posto da tenere in considerazione anche per l’estate e anche per dormire: hanno delle stanze bellissime! Dietro alla malga si trova una carrucola e soprattutto il bosco delle fiabe con le sculture di Hänsel e Gretel, il Principe Ranocchio, Rapunzel… questo per citare alcuni esempi. L’accoglienza è molto calorosa e il cibo ancor più buono! Come piatto abbiamo optato per dei canederli con funghi e crema di porcini, veramente ottimi e in porzioni super-abbondanti! Finito di mangiare ci siamo fermati a rilassarci sulle belle sedie a botte del locale per goderci gli ultimi raggi di sole, prima di prendere la via del ritorno (da qui alla macchina circa un quarto d’ora) e ammirare un tramonto semplicemente indimenticabile!
Anche Silvia era stata sull’Alpe di Villandro per una bella passeggiata in autunno: ecco il suo racconto! E voi cosa aspettate, non vi abbiamo fatto venire voglia di salire fin quassù?!?
Un’escursione facile, molto panoramica, con un rifugio che offre piatti altoatesini super e ritorno in slitta! Oggi vi porto a quota 2012 m, alla Malga di Tesido (Taistneralm, in tedesco), in Val Casies. Proprio all’inizio della valle, sopra il paese di Tesido, comincia la passeggiata. Dal centro del paese, per raggiungere il parcheggio (gratuito, quota 1584 metri), seguite le indicazioni per l’Hotel Alpen Tesitin e poi per la malga. Il parcheggio si trova nei pressi del Maso Mudlerhof.
Comodissima la strada forestale (38A) che sale gradualmente: 400 metri di dislivello percorribili in un’ora e mezza circa. Notevole anche la visuale sulle Dolomiti di Sesto e sulle piste di Racines a destra . La maggior parte del percorso è nel bosco, finché la valle non si apre a quota 2000 metri ed ecco finalmente il rifugio.
Molto carino all’interno, ha anche diverse tavole e panche all’esterno per godere del sole.
Piatti tipici della tradizione altoatesina, autentiche bontà: zuppa d’orzo e di gulasch, maccheroni alla pastora, canederli di spinaci con verdura e salsa di gorgonzola, canederli di formaggio pressati con insalata di crauti, gulasch di manzo con canederli di speck.
Anche diversi taglieri con affettati e formaggi della malga, oltre che dolci decisamente gustosi, tra cui lo strudel e torte di vario tipo.
Chi vuole può proseguire per un’altra ora nella vallata sopra il rifugio fino al passo, oppure fermarsi a slittare… neve ce n’è in quantità e i bambini apprezzeranno sicuramente!
Al momento del ritorno il mio consiglio è quello di affittare una slitta (se non avete la vostra) per tornare a valle: sarà un modo davvero divertente per concludere una bella giornata in compagnia! La discesa, lunga circa 3,5 km, non presenta particolari difficoltà ed è adatta anche a chi non ha grande esperienza alla guida della slitta!
Alloggiare all’hotel Almazzago è la scelta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della comodità e vuole viziarsi un po’, senza rinunciare ad un ambiente accogliente e familiare. Situato in posizione dominante sulla vallata, si trova nella graziosa e tranquilla frazione di Daolasa, nel comune di Commezzadura, al centro della Val di Sole.
La sua collocazione permette di raggiungere facilmente tanti punti d’interesse: Val di Pejo, Val di Rabbi, Passo del Tonale e Madonna di Campiglio, ed è quindi l’ideale per chi vuole esplorare più territori nel corso della stessa vacanza.
L’hotel, di recente ristrutturazione, si sviluppa su 4 piani ed offre alla sua clientela camere di diverse tipologie: dalla classic alla family in stile alpino, fino alle superior, alle junior suite ed alle suite, sempre arredate con legno naturale, ma con un design più moderno ed essenziale.
Noi siamo stati in una bellissima family room: molto spaziosa con mobili e rivestimenti in legno, un piccolo ingresso dotato di salottino che si affaccia sulla camera matrimoniale e di fronte la zona per le piccole con due letti singoli. Due servizi privati forniti di doccia e asciugacapelli. Una grande tv, un terrazzo, cassaforte e frigobar. Questa stanza è una vera e propria oasi di pace!
L’hotel è dotato di una SPA con lettini per il relax, bagno turco, sauna finlandese, bio sauna e docce aromatiche e di una piscina davvero bella, con effetti cromatici, zona idromassaggio e soprattutto grandi vetrate che si affacciano sul curatissimo giardino esterno, al quale si può accedere direttamente dalla piscina e dove ci si può rilassare dopo una rigenerante nuotata sui lettini prendisole.
Non mancano le attrattive anche per i più piccoli e per i giovani: oltre a fornire culle, seggiolini e menù specifici per bambini e neonati, i vostri bambini troveranno un parco giochi esterno con altalena, giostre e tappeto elastico. Una stanza, al secondo piano, dedicata al divertimento dei più piccoli con castello e vasca con palline (anch’essa con affaccio sul giardino) e al piano superiore una grande sala polifunzionale con biliardo, calcetto e ping-pong.
Il trattamento offerto è quello di mezza pensione, con un ricco buffet dolce e salato per la colazione e cena a quattro portate, con la possibilità di scegliere tra diversi piatti. Per i bambini si può optare o per la porzione ridotta dal menù degli adulti o per una delle pietanze proposta appositamente dalla cucina per i piccoli ospiti. Cibo ottimo, preparato con ingredienti del territorio di qualità, piatti curati e porzioni abbondanti.
Nella hall troverete anche un bar e nello spazio antistante una selezione di depliant e brochure informative per organizzare al meglio le vostre giornate di vacanza. Non dimenticate di scaricare la app di Trentino Guest Card cui avrete diritto gratuitamente per tutta la durata del vostro soggiorno, che vi darà diritto a svariati sconti e agevolazioni.
Cosa fare nei dintorni:
Durante il nostro soggiorno nella stagione invernale abbiamo trascorso una giornata al family park di Folgarida, QUI il nostro racconto. Una piacevole serata presso l’agritur Bontempelli con l’uscita in carrozza trainata dai cavalli, cliccate QUI per tutte le informazioni. Una bellissima escursione in Val di Rabbi attraverso il ponte sospeso fino a malga Fratte e ritorno in slittino, ne abbiamo parlato QUI. E per finire una gita in Val di Pejo da Fede Ranch tra cavalli e animali della fattoria, cliccate QUI per tutte le informazioni e una visita all’area faunistica e al centro visitatori di Pejo alla scoperta del Parco Nazionale dello Stelvio (cliccate QUI).
Informazioni e prenotazioni:
L’Hotel Almazzago è aperto tutto l’anno: in estate sarà punto di partenza per le escursioni più belle, in inverno un campo base strategico per tutte le attività correlate agli sport invernali.
Nelle escursioni invernali lo slittino la gioca da padrone, adrenalinico per i più piccoli e super divertente per gli adulti! Cosa c’è di meglio di una camminata all’andata e poi tornare a valle in un batter d’occhio? Tante le piste da slittino provate da noi (qui l’articolo!) e oggi vogliamo farvi conoscere anche quella del Renon lunga 2 chilometri e mezzo.
Prendendo l’uscita dell’A22 a Bolzano nord, si seguono le indicazioni per il Renon (altri 45 minuti, circa 1 ora e 15 da Trento). Si lascia la macchina presso il parcheggio degli impianti Renon (tariffa oraria con possibilità di pagamento con contanti o carta) e se non siete provvisti di slittino lo si può noleggiare al costo di 10 euro per tutto il giorno.
Da qui due opzioni: si prende la cabinovia per evitare la fatica della salita (tariffe e orari aggiornati qui, oppure si sale a piedi fino all’inizio della pista da slittino. Noi abbiamo optato per la seconda, per goderci appieno il paesaggio e la vista mozzafiato sul Sassopiatto, il massiccio dello Sciliar ed il Catinaccio… uno splendore!
Un’oretta e poco più di salita, a tratti ripida, ma se si vuol godere di una adrenalinica discesa bisogna per forza alzarsi di quota: sono circa 300 i metri di dislivello. A monte non ci sono punti di ristoro, ma basta tornare a valle per gustare un buon piatto caldo altoatesino. Si scende su un percorso riservato ai soli slittini: 10 minuti di grande divertimento. Obbligatorio l’uso del caschetto per i bambini e per i più piccoli meglio scendere con un adulto.
In questo articolo vi raccontiamo le passeggiate ed esperienze provate da noi d’inverno in Valle Aurina e Val di Tures, in Alto Adige. Queste vallate (laterali della Val Pusteria) sono davvero magiche e l’ideale per le famiglie: aree sciistiche piccole ma con tutto l’occorrente per divertirsi, piste per slittino, camminate nella neve e malghe con ottimi piatti tipici altoatesini. Pronti?
Dalla località Rio Bianco a Luttago, si intraprende una passeggiata che porta a ben tre malghe: la Innerhofer 1.743 metri, la Marxegger a 1.761 metri e la Pircher a 1.810 metri. L’escursione è semplice e dura complessivamente circa 2 ore. Il ritorno si può fare a bordo dello slittino, che si può noleggiare a prezzi modici in tutti e tre i rifugi. Tutte le informazioni QUI.
Knütten Alm
Classica escursione con partenza da Riva di Tures. Un’ora di passeggiata tranquilla che porta a quota 1.911 metri. Il sentiero è largo e sale gradualmente, costeggiando il torrente Knuttenbach. La cucina vede i piatti della tradizione, ma con un tocco gourmet. Gestione cordiale e rapida, prezzi un po’ più alti della media (ma ne vale la pena). Si può tornare in slittino, che viene affittato dalla malga. Info QUI.
Bizat Hütte
Il Bizat Hütte a 1.460 metri, è uno splendido punto di ristoro a Costa Molini in Valle Aurina. Si raggiunge in circa un’ora e mezza di camminata lungo la strada forestale con 300 metri di dislivello. Gestione familiare e piatti eccellenti, sia per quanto riguarda i classici che le proposte un po’ particolari (come le tagliatelle al pino mugo o i dolci!). Per chi ha bimbi piccoli o che camminano poco c’è la possibilità di accorciare l’escursione lasciando l’auto a 20 minuti dal rifugio. Tutte le informazioni QUI.
Stegeralm
Un’escursione con le ciaspole di circa due ore con un dislivello di 500 metri per raggiungere la Stegeralm a quasi 2.000 metri in Valle Aurina. Un po’ impegnativa, ma merita di sicuro. Gestione cordiale, atmosfera accogliente e un menu con pochi ma buoni piatti, a prezzi moderati. Tutte le informazioni QUI.
Malghe di Casere
Alla fine della Valle Aurina, si trova il paesino di Casere, ad un passo dall’Austria. Da qui parte una semplice passeggiata di nemmeno un’ora, su strada battuta, che conduce a ben quattro malghe, una più bella dell’altra: la Prastmannalm, la Talschlusshütte, la Jägerhütte e la Adleralm. Deliziosa la chiesetta di Santo Spirito. Tutte le informazioni QUI.
Weizgruber Alm
Questa malga autentica e genuina si trova a 2.000 metri d’altitudine in Val di Tures (Selva dei Molini) ed è raggiungibile in un paio d’ore di camminata nel bosco salendo dalla strada forestale. L’ambiente è piccolo, ma molto accogliente, offre piatti della tradizione locale a prezzi super onesti. Il rientro si può fare in slitta, possibilità di noleggiarla in malga ad un prezzo modico. Tutte le informazioni QUI.
DIVERTIMENTO SULLA NEVE
Area sciistica Klausberg
Nel comprensorio sciistico Klausberg, in Valle Aurina, troviamo 33 chilometri di piste da sci, una pista da slittino facile lunga più di cinque chilometri (il martedì aperta anche in notturna), un’altra pista da slittino di sei chilometri di media difficoltà e l’adrenalinico alpine coaster, un percorso di quasi due chilometri con tanti saliscendi e giri a 360°a bordo di bob su rotaie. Tutte le informazioni QUI.
Pista slittino Speikboden
Un’esperienza divertente per tutta la famiglia nell’area sciistica di Speikboden in Valle Aurina: una delle piste da slittino più lunghe d’Italia! Ben dieci chilometri di curve e rettilinei. Lo slittino si può noleggiare sia alla partenza che all’arrivo della cabinovia. Tutte le informazioni QUI.
ALTRE ATTIVITÀ
Castello Campo Tures
Questo antico maniero è tra i più belli e grandi dell’Alto Adige, situato su uno spuntone di roccia sopra Campo Tures. In inverno è visitabile solo con la guida che conduce in oltre venti ambienti perfettamente conservati e ammobiliati. Dall’8 dicembre 2022 al 27 maggio 2023: tutti i giorni alle ore 12 e alle ore 16. Per ulteriori informazioni e prezzi del biglietto d’ingresso cliccate QUI.
DOVE DORMIRE
Se cercate una sistemazione comoda e accogliente a misura di famiglia vi consigliamo uno dei masi di Gallo Rosso. Noi siamo stati all’Innermoser a Selva dei Molini, in inverno, e al Redenhof a Lappago, in estate. Entrambe le sistemazioni sono perfette in qualsiasi stagione dell’anno. Altre sistemazioni in Valle Aurina le trovate QUI.