Impianti aperti dal 22 maggio al 24 ottobre 2021
La Val d’Ultimo con la sua natura incontaminata offre tante possibilità per escursioni. Provenendo da Lana si oltrepassa il lago artificiale di Zoggler (lago Zoccolo) fino ad arrivare a Pracupola al parcheggio della cabinovia Schwemmalm (QUI prezzi e orari di apertura). Si sale rapidamente ad oltre 2000 metri e da qui ci sono diverse possibilità di passeggiate in quota. Mentre decidete dove andare i bambini si divertiranno sui tappeti elastici che di trovano all’arrivo.
La nostra prima meta è stata malga Ausserschwemm che su raggiunge in circa dieci minuti: in legno, molto curata è davvero deliziosa con i suoi fiori e un bel parco giochi.
Dopo una breve pausa abbiamo proseguito lungo il facile sentiero che taglia il crinale sotto il monte Hasenohr dove incontriamo delle suggestive postazioni panoramiche con interessanti informazioni didattiche. In un paio d’ore eccoci arrivati a Malga Steinbergl, che sembra uscita da un libro delle fiabe ed ha una gestione famigliare.
La proposta per il pranzo è semplice, pochi piatti ma autentici e gustosi. Noi abbiamo scelto i canederli e l’immancabile kaiserschmarren.
Proseguendo a piedi per altri venti minuti si raggiunge a piedi anche Malga Kaserfel. Al ritorno abbiamo ripercorso la stessa strada fino al bivio per il rifugio Schuster Huttl, dove si gode di una vista spettacolare sul lago Zoccolo, e poi abbiamo seguito le indicazioni per la Innere Schwemmalm.
Qui abbiamo gustato una torta deliziosa con le albicocche e un ottimo yogurt con i lamponi.
Sulla via del ritorno ecco un bel parco giochi con un bel laghetto da attraversare con una zattera, mentre gli adulti si possono rilassare sulle sdraio in legno (foto di copertina). Un ultimo sforzo ed ecco cabinovia.
Questa zona della Val d’Ultimo permette diverse soste ed itinerari, grazie alla presenza di tante malghe e punti ristoro sparsi qui e là. È quindi possibile cambiare meta ed allungare o accorciare il percorso a seconda del meteo o della stanchezza. Per questo giro calcolate almeno sei ore di passeggiata in totale.
Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉





















Da lì consigliato seguire le indicazioni a sinistra (le frecce indicano entrambe le direzioni per il rifugio), per evitare la prima salita bella ripida. L’escursione prosegue così nel bosco per poi attraversare le radure in quota, punteggiate da alcune baite in legno.


Se volete fermarvi a mangiare, la cucina offre piatti locali trentini: ad esempio, pappardelle al ragù di cervo; polenta con goulash; capriolo e funghi; piatto Vallaccia (tortelli di patate ripieni di salsiccia e funghi conditi con burro fuso, cannella e chiodi di garofano); canederli di fegato e canederlotti di speck e mele; uova, speck e patate e così via… Diversi i dolci, dalle torte allo strudel allo yogurt con frutti di bosco.
Noi dopo pranzo abbiamo proseguito fino a Cima Undici, a quota 2550 metri, da cui si ammira uno spettacolo incredibile. Nemmeno un’ora di escursione, quasi trecento metri di dislivello e solo un po’ di ghiaione a cui prestare attenzione. Ma arrivati in cima potrete vedere il Catinaccio in tutta la sua bellezza, il Sassopiatto e il Sassolungo, il Gruppo del Sella con il Piz Boè e di nuovo la Marmolada.









All’esterno della malga si trova un piccolo parco giochi, un laghetto e diversi tavoli in legno.






Durante i corsi, gli allievi impareranno le basi della disciplina della vela e, in particolare, la nomenclatura, le caratteristiche dello scafo e delle vele, le manovre fisse e le manovre correnti, i riferimenti per l’orientamento (bussola, rosa dei venti, la rotta), la sicurezza in barca, i principali nodi (savoia, gassa d’amante, piano, parlato), la preparazione dell’armo, le andature, orzare/poggiare,virata e abbattuta e i criteri di base per la regolazione delle vele.





















Per capire meglio questo mondo dei formaggi di malga siamo andati alla scoperta delle realtà che aderiscono al progetto, gustandone tutto il sapore e l’atmosfera caratteristica. In Trentino, da giugno a settembre (dipende poi dalle condizioni dei pascoli) è il momento dell’alpeggio. Le mucche vengono fatte salire ad alta quota: un periodo in cui sono libere di pascolare beneficiando di un’alimentazione ricca anche di erba e di fiori, che variano di luogo in luogo regalando caratteristiche uniche a questo latte.
I casari ogni mattina all’alba e alla sera mungono le mucche e poi preparano formaggio, burro, ricotta e a volte anche yogurt. Grazie all’ambiente in cui gli animali vivono in estate, il latte presenta caratteristiche qualitative superiori che si riflettono nei profumi e nei sapori dei prodotti.
Questo viaggio nelle malghe trentine ci ha permesso di raccontare la loro anima, la stessa che ritroviamo nel prodotto stesso e che deriva da tanti fattori: la manualità dei casari che lavorano la materia prima, il fatto che il latte arrivi da mucche che pascolano libere e si nutrono di erba, il latte che non segue nessun ciclo di lavorazione industriale per diventare formaggio, la passione che ci mettono i malgari e, non da ultimo, il fatto che acquistare un formaggio direttamente in malga è già in sé un’esperienza per tutti, grandi e piccoli.






Il trilocale può ospitare fino a sei persone ed è sviluppato su tre piani. Al piano terra un’ampia e luminosa cucina con soggiorno e un divano letto matrimoniale. Al primo piano si trovano la camera matrimoniale con meravigliosa vista su tutta la Val di Rabbi e il bagno con doccia. Al secondo piano la camera mansardata con due letti singoli, dal soffitto tutto in legno.








