Author - Manuela

Cosa fare a Campiglio d’estate

Campiglio in estate è tutto da scoprire. Chi conosce questa zona in inverno non potrà che rimanere meravigliato delle tante passeggiate e dei panorami bellissimi, a portata di mano, che si possono osservare. Il punto di forza? Molte delle camminate che partono da Madonna di Campiglio sono a misura di bambino!

Si può dire che in questa zona sono i laghi  e le cascate a farla da padrone: se ne possono ammirare di bellissimi: alcuni facilmente raggiungibili, altri necessitano di un po’ di impegno, ma ne vale sicuramente la pena.  Di seguito trovate tante belle escursioni:

Lago Nambino

Una camminata sempre in leggera salita, sbarrierata ed adatta quindi anche ai passeggini, con una durata di circa cinquanta minuti. All’arrivo troverete lo spettacolo di un laghetto glaciale, di un colore in perfetta armonia con l’ambiente che lo circonda e un rifugio pronto a soddisfare le esigenze dei più raffinati. Si può mangiare al rifugio oppure fare un pic-nic lungo le rive del lago, del quale si può fare anche il giro. Tutte le info in: Lago Nambino: angolo di paradiso.

Lago Nambino

Cascate di Vallesinella e Malga Brenta Bassa

Un bel percorso ad anello che porta a scoprire paesaggi davvero unici in cui la protagonista è l’acqua. Le cascate si dividono in basse, di mezzo e alte: più in alto andrete più il fiume Sarca riuscirà a stupirvi! Dalle cascate di mezzo si scende sulla sterrata in direzione Malga Brenta Bassa con i suoi splendidi pascoli. Da qui una vista mozzafiato sul settore centrale delle Dolomiti di Brenta e “Crozzon di Brenta”. Tutte le informazioni Alle cascate di Vallesinella: wow!

Le cascate di Mezzo a Vallesinella sono una delle meraviglie del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark.

Cascate di Mezzo di Vallesinella

Rifugio Viviani Pradalago

Per raggiungere questo rifugio, anfiteatro naturale da cui osservare le cime principali dei dintorni, si può intraprendere una camminata di circa un’ora con quasi 300 metri di dislivello, partendo dal lago Nambino, oppure salire utilizzando impianti di Pradalago che arrivano a cento metri dal rifugio.

In alternativa si percorre il comodo sentiero di circa un’ora che parte dal parcheggio di Malga Zeledria. Lo spettacolo di cui potrete godere da quassù, a 2082 metri di altezza, è impareggiabile: Grostè, Tuckett, Cima Brenta, Cima Tosa, Dodici Apostoli, Sasso Rosso e tante altre meraviglie del Brenta. Questo bel rifugio offre anche un laghetto, un recinto con pecore, capre, asinelli, ochette e alcuni giochi per i bimbi. Tutte le informazioni in: Rifugio Viviani: che vista!

Rifugio Viviani

Monte Spinale

Dal Monte Spinale partono vari percorsi di diversa difficoltà. Tra le passeggiate noi consigliamo quella che con la cabinovia omonima fa raggiungere, proprio dal centro di Madonna di Campiglio, quota 2104 metri. Da qui si può raggiungere il Ristorante Boch (primo troncone della Cabinovia Grostè) e magari  discendere con la cabinovia sino al passo Carlo Magno. Con un percorso alternativo si può fare un salto alla Malga Montagnoli: consigliata per i bambini e per gli amanti dei prodotti caseari. Tutte le informazioni: Dal Monte Spinale al Boch.

Il giro dei Cinque Laghi

Un giro tanto bello quanto impegnativo, sia per la durata che per il dislivello. Ad ogni modo non è obbligatorio completarlo tutto e si può accontentarsi anche solo di un pezzettino, per non perdersi tutta questa bellezza. Usufruendo della cabinovia Cinque Laghi si riducono già i tempi di un’ora e mezza. In una mezz’ora di passeggiata pianeggiante, ma un po’ esposta, si raggiunge il lago Ritorto a 2053 metri. Da lì comincia la salita per il lago Lambin (circa un’ora). Si prosegue per il lago Serodoli e il lago Gelato (2376) con un piacevole saliscendi. L’ultimo tratto presenta una discesa continua di due ore circa, che porta al lago Nambino. Tutte le informazioni: Il giro dei 5 laghi.

Lago delle Malghette

Il Lago delle Malghette si può raggiungere sia prendendo gli impianti da Commezzadura, in Val di Sole (In quota sul Sentiero dei Pastori: il nostro racconto), ma anche da Passo Campo Carlo Magno (quota 1701 metri), percorrendo un giro ad anello che passa anche dal Rifugio Viviani e Malga Zeledria. Questa escursione è adatta anche alle famiglie con bambini ai quali piace camminare, con scarpe da trekking adeguate, ma non ai passeggini. Tutte le informazioni Lago delle Malghette: l’anello da Campiglio.

Lago delle Malghette

Sentiero Amolacqua

Una di quelle passeggiate ad anello in cui ci si riempiono gli occhi di sfumature incredibili:  l’acqua del Sarca di Nambrone è l’indiscussa protagonista di questo percorso e regala giochi di luce, riflessi e colori davvero unici. Siamo proprio nel cuore più pulsante del Parco Naturale Adamello Brenta. Questa camminata si snoda fino al rifugio Nambrone. Si incontrano torrenti, conche d’acqua, pozze, laghetti e si può godere anche di una vista spettacolare sulla cascata d’Amola. Tutte le informazioni Amolacqua in Val Nambrone.

Sentiero Amolacqua – Val Nambrone

Malga e lago Ritorto

Si parte dal parcheggio Patascoss, raggiungibile anche con le navette. Il percorso è ombreggiato, leggermente in salita, inizialmente asfaltato e solo nell’ultimo tratto sterrato, adatto dunque anche ai passeggini. La Malga Ritorto si trova in un punto panoramico molto suggestivo, che permette di ammirare tutta la catena delle Dolomiti del Brenta. Tutte le informazioni Malga e lago Ritorto per tutti.

Le Dolomiti di Brenta da Malga Ritorto

Rifugio Segantini, Lago Nero e Cornisello

L’escursione comincia alla fine della Val Nambrone, che si imbocca sulla strada che da Pinzolo porta a Madonna di Campiglio, per proseguire per circa una dozzina di chilometri su strada asfaltata non troppo larga e un altro tratto  di strada sterrata. Arrivati alla meta si può godere di uno dei più bei panorami di tutta la Val Rendena. Sulla strada troverete il Rifugio Val Nambrone, con possibilità di passeggiate e relax lungo il torrente. Tutte le informazioni: Rifugio Segantini, Lago Nero e Cornisello.

Lago Cornisello

Lago di Vedretta

Vedretta è un lago dal colore spettacolare: un punto di turchese speciale, si trova appena sopra i laghi di Cornisello ed il lago Nero. L’escursione è di media difficoltà con 500 metri di dislivello, per due ore circa di camminata. Si parte dal parcheggio proprio alla fine della Val Nambrone, sulla strada che da Pinzolo porta a Madonna di Campiglio. Tutte le informazioni Lago di Vedretta: che meraviglia!

Lago di Vedretta

Rifugio Tuckett

Percorso abbastanza pianeggiante se si utilizzano gli impianti: lasciata l’auto al parcheggio Grosté si prende la cabinovia Grostè (1° e 2° tronco) e si arriva al Rifugio Stoppani, situato a quota 2500 metri. Da qui l’escursione prosegue lungo un alternato a saliscendi con leggero dislivello. La bellezza del paesaggio circostante è veramente emozionante, con le vette dolomitiche che si stagliano in tutta la loro imponente bellezza. Il percorso è di media difficoltà per bambini abituati a camminare. Tempo un’ora e tre quarti e vi ritroverete ad ammirare un panorama da sogno. Giunti al rifugio Tuckett non perdetevi la sedia panoramica con la Bocca di Tuckett alle spalle. Una foto ricordo seduti qua è quasi di dovere! Maggiori info: Rifugio Tuckett: cuore del Brenta

Rifugio Tuckett

Rifugio Mandrone

Escursione impegnativa ma di sicuro effetto, richiede un buon allenamento (servono tre ore per arrivare a destinazione e bisogna superare un dislivello di circa 800 metri). Si parte da Malga Bedole, dove già si può ammirare la grandiosità della natura: i grandi prati verdi lasciano presto il posto alla roccia e alla neve dei ghiacciai del Mandron e della Lobbia. Il rifugio Mandrone si trova a quota 2449 metri e offre un’esperienza di completa rigenerazione. L’idea in più? Fermatevi a dormire, così i bambini avranno modo di spezzare l’escursione, ma anche di vivere una giornata completamente fuori dai soliti schemi, circondati dalla natura più selvaggia. Info: Rifugio Mandrone: nel cuore dell’Adamello.

Il Rifugio Mandrone si trova a quota 2449 metri, nel cuore dell'Adamello
Rifugio Mandrone

Parco delle Lontre e Nasse Park

Guardate che meraviglia il Parco Plank, il parco delle Lontre a San Martino di Castrozza! Un posto molto carino dove portare i vostri bambini. Tante le attrazioni, oltre alle splendide Pale di San Martino a fare da cornice. Gli ampi spazi pianeggianti sono perfetti per far scorrazzare in libertà i più piccoli

Lo spazio occupato dal parco è l’area pianeggiante inserita tra via Laghetto e il laghetto Plank. Si tratta di un pittoresco specchio d’acqua artificiale utilizzato per la pesca sportiva. È inoltre  circondato da un sentiero, perfetto per una facile passeggiata, anche in passeggino.

Il parco delle Lontre sorge accanto al laghetto Plank, usato per la pesca sportiva.

Laghetto Plank

Il parco giochi, ad accesso libero e gratuito, è composto da castelli con scivoli, altalene, reti da arrampicata, dondoli a molla e la sempre divertente teleferica, oltre che ad una casetta colorata e grandi sdraio per riposarsi in libertà.

Lo spazio è dedicato alle lontre e sui cartelli posizionati nell’area verde potrete scoprire la leggenda di come, grazie a questi animali, nacque il paese di San Martino e si formò il laghetto Plank. Una storia affascinante da raccontare ai più piccoli!

Nasse Park

A poca distanza dal parco giochi Plank c’è il Nasse Park, che da parco sulla neve in estate si trasforma in un angolo di pace per correre su e giù tra scivoli, altalene, dondoli e percorsi di abilità. I genitori, dal canto loro, potranno godersi in tranquillità un buon aperitivo sulla terrazza del Bar Lo Scoiattolo! Qui si possono anche mangiare piatti veloci e panini buonissimi seduti sul terrazzino di legno con vista Pale di San Martino.

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Cosa fare nei dintorni del Parco delle Lontre a San Martino di Castrozza

A poca distanza dal Parco delle Lontre e dal laghetto Plank c’è infine il parco avventura Agility Forest

.e, se volete fare una passeggiata, potete andare a piedi in un’oretta fino a Malga Crel, trovate il nostro racconto Malga Crel: pranzo con vista sulle pale.

Pensando all’inverno…

  • Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernale Cosa fare in Primiero d’Inverno

Malga Nudole: sentiero per tutti

In occasione del progetto Malghe Aperte, a Malga Nudole tutti i giovedì alle ore 15.30 avrai la possibilità di conoscere da vicino il cavallo, un animale dotato di straordinario fascino: il suo carattere, l’alimentazione, la cura e la pulizia della criniera. In seguito, se vorrai, potrai partecipare a un’escursione guidata di 15 minuti, ideale anche per i bambini, al costo di 10€. Info QUI

Malga Nudole:  un luogo incantato

Arrivare a 1.543 metri e scoprire cosa sente un ipovedente toccando un tronco d’albero oppure una roccia con i licheni. Rendersi effettivamente conto di quanto difficilmente le persone con una qualche difficoltà o limitazione fisica possono godere della bellezza della natura, se nessuno pensa a loro, è quello che è successo a noi camminando lungo il “Sentiero per tutti” a Malga Nudole, sopra Daone. 11857711_10205820511609473_1698548566_nMalga Nudole entra di diritto a far parte delle nostre malghe del cuore. Forse non sono nemmeno le corde per facilitare il percorso, o le tabelle in Braille, o l’asfalto ecologico a rendere questo luogo speciale, forse è il torrente Chiese che attraversa la piana Nudole e la rende magica, fresca, assolutamente familiare.11880710_10205820512129486_1254964317_n

Forse è il piccolo laghetto all’inizio che ti accoglie e ti dà il benvenuto tra pesciolini, ponticello e acqua fresca. O forse sono i tanti cavalli che pascolano liberi, a fare la differenza. I bambini non possono che rimanere estasiati dalla docilità di questi cavalli di colori e caratteri diversi.

Come arrivare a Malga Nudole

A Malga Nudole si arriva tranquillamente anche in macchina. Non ci sono problemi di parcheggio perché  c’è uno spazio dedicato (dove si può sostare anche con il camper).Per raggiungere questo parcheggio si supera Daone e si prosegue circa mezz’ora (ci sono un po’ di curve) in direzione diga Bissinia, l’imponente sbarramento punto di partenza per le escursioni in Val di Fumo. Lasciata l’auto, il percorso è lungo 1,1 chilometri, asfaltati ecologicamente e privi di barriere.

Progetto Malghe Aperte

Come in tutte le malghe aderenti al progetto, anche qui i bambini saranno accolti in uno spazio loro dedicato, dove troveranno fogli, colori e materiali per realizzare dei semplici lavoretti.

  • Conosci il cavallo | Al giovedì pomeriggio alle 15.30, il personale della malga illustrerà tutte le caratteristiche dei cavalli e darà in seguito a chi lo vorrà la possibilità di provare a cavalcarne uno, per una breve escursione (10 euro). Info QUI.
  • Appuntamento speciale il 18 agosto 2024 dalle ore 11 con show cooking dedicato alle varianti del canederlo (max 80 partecipanti, prenotazioni il giorno dell’evento in loco, a partire dalle 10.30), cui seguirà (su prenotazione) un pranzo a base di polenta carbonera. Info QUI

Altre informazioni utili

Alla malga Nudole non si mangia ma ci sono prodotti locali da acquistare. Visitare questa malga è l’occasione per stabilire un contatto stretto con la natura, soprattutto nel caso abbiate bambini molto piccoli o restii a camminare o, appunto, persone con disabilità (in particolare ipovedenti).

Cosa fare nei dintorni di Malga Nudole

Se riuscite, scendendo, fermatevi a Daone, alla Casa del Parco “Fauna” del Parco Naturale Adamello Brenta: qui troverete ottimi spunti sugli animali che abitano questi luoghi: naturalmente l’orso, ma anche l’aquila e lo stambecco. Poco lontano dalla casa poi, c’è un semplicissimo sentiero, denominato “Fauna dei campi e dei prati”:  circa due chilometri e mezzo che, inizialmente su una strada asfaltata che costeggia i campi e la Val Daone e poi anche su stradina sterrata e ponticello di corda, vi regalerà qualche nozione in più sugli animali che vivono nei muretti a secco, nei cespugli e vicino ai campi. Si può fare con il passeggino: se siete in zona non andateci appositamente, ma se passate di lì fateci un salto.

Il sentiero sbarrierato per Malga Nudole è adatto a tutti i tipi di disabilità, anche visiva.

Sentiero per tutti – Malga Nudole

Info e contatti

Per informazioni sul progetto e le attività di Malghe Aperte contattare APT Campiglio: tel 0465 447501 o visita il sito www.malgheaperte.it

Cosa fare in Valle del Chiese

La Valle del Chiese, oltre a Malga Table e Baite, offre tanti spunti per escursioni e visite:

Le miniere di Darzo: che storia!

Avete dei bambini curiosi, appassionati di geologia, macchinari, lavoro e passeggiate nel bosco? Le miniere di Darzo sono il luogo che fa per voi! Siamo nella Valle del Chiese, in fondo alla Giudicarie, e tutto ruota attorno alla corsa di quello che è stato il loro “oro bianco”: la barite, un minerale fondamentale per l’economia della zona nel corso del Novecento.

Sfortunatamente, anche per l’estate 2025, a causa dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione in corso, le visite guidate al sito minerario di Marigole sono temporaneamente sospese.

La storia delle miniere di Darzo

Da una civiltà contadina ad una società industriale, una trasformazione epocale con due date simboliche: 1894, scoperta e apertura delle prime miniere, e 2009, con la definitiva chiusura dei cunicoli della ultima miniera, quella di Marìgole. Oltre un secolo di storia che ha interessato molti paesi e comunità, centinaia di famiglie e più generazioni di lavoratori e lavoratrici.

I murales di Darzo

Ma non tutto è andato perduto, anzi: oggi tutto questo rivive attraverso visite guidate, esperienze didattiche ed eventi culturali. E poi ci sono i murales colorati in paese, a testimonianza di quello che è stato.DSC_6183

Attività estate 2025

Ecco gli appuntamenti da non perdere per l’estate 2025. Tutte le iniziative si svolgono in paese, nella piazza di Darzo (Storo).
17 luglio 2025 – ore 20.30 presso Chiesa S.Michele Arcangelo: SERATA CINEMA
5 agosto 2025 – ore 20.30 presso Centro Sportivo Polivalente: SERATA MUSICALE
– 19 settembre 2025 – ore 20.30 in piazza XVI Artiglieria: SERATA LETTERARIA

La prenotazione delle attività si può effettuare:

  • chiamando al 328 0007711
  • tramite il sito web www.minieredarzo.it a questo link
  • scrivendo a visite@minieredarzo.it

Suggerimenti utili

Si consiglia di indossare abbigliamento adatto ad una escursione in montagna (pantaloncini, t-shirt, felpa e antivento o antipioggia) e di portare con sé acqua e cibo. Ci si fermerà in uno spazio coperto per pic-nic all’ora di pranzo e merende.

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Grandi e piccoli rimaranno estasiati dalla vista panoramica, che regala una vista strepitosa su tutta la valle e sul lago d’Idro, e incuriositi dalla Casa del minatore con le sue imposte rosse, a 1100 metri sul livello del mare, a Marigole. DSC_6239

Marigole: una miniera in montagna

Una visita emozionante e itinerante. Il villaggio minerario di Marìgole giace come addormentato (a 1000 metri di altitudine) nel fitto bosco che compone la montagna di Darzo. Con la visita guidata si scopriranno i luoghi dell’estrazione della barite, della finitura degli attrezzi, del trasporto del minerale a valle e la casa dei minatori. Godendo di un panorama mozzafiato sulla Valle del Chiese e il Lago d’Idro.

Che bello fare i minatori per un giorno alle miniere di Darzo

Miniere di Darzo: ecco come arrivare

Le Miniere Darzo sono raggiungibili in autonomia da parte dei visitatori in tre modi:

  • in auto e a piedi: tramite strada Storo-Faserno, arrivando fino al tornante dopo Prabort (circa 20/25 minuti) parcheggio auto, partenza a piedi e arrivo a Marigole (circa 35 minuti)
  • A piedi: tramite il Sentiero dei Minatori, oppure tramite la strada forestale Darzo-Marigole (per escursionista esperto e camminatore; 700 metri dislivello e circa 1 ora e 40 di percorrenza)
  • In bici/e-bike: tramite strada forestale Darzo-Marigole oppure tramite strada Faserno-Prabort-Marigole (per biker medi, vista la pendenza), oppure dalle Malghe di Darzo.

Per maggiori info sulle miniere clicca QUI

Cosa fare nei dintorni delle miniere di Darzo

Darzo è un paesino di circa 750 abitanti, frazione di Storo, a 45 minuti da Riva del Garda e vicino alle sponde del Lago d’Idro, luogo tutto da scoprire. Si trova a metà strada tra Brescia e Madonna di Campiglio. Nei paraggi potete visitare:

Scoprite le altre miniere del Trentino Alto Adige QUI.

Museo Per Via a Pieve Tesino

Il Museo Per Via è situato nel centro storico di Pieve Tesino e racconta l’epopea dei venditori ambulanti di stampe che tra il XVIII e il XIX secolo riscrissero la storia della valle del Tesino. La sede museale sorge nella Casa Buffa Giacantoni, che è stata abitata da venditori di stampe per generazioni. I Buffa tennero bottega di stampe a Coblenza, e furono in stretta relazione con i principali negozianti tesini sparsi per l’Europa, ma vollero ad un certo punto tornare a Pieve, dove si trasferirono in questo edificio. L’edificio ha cessato di essere abitata negli anni Sessanta del ‘900 e costituisce un prezioso documento della storia sociale tesina.

Museo Per Via: le sale espositive

I due piani del Museo Per Via, posti sotto l’entrata, sono dedicati proprio alla memoria di questa dimora. Scendendo possiamo visitare anche la sala della collezione Ognibeni: una preziosa raccolta di disegni realizzati da un artista francese, rimasto sconosciuto, ospitato dalla famiglia omonima durante una visita a Pieve nel 1855. pervia6-slide-_awh_slide

All’ingresso del Museo il visitatore è accolto da una grande veduta d’epoca di Pieve Tesino,  e da una mappa che riporta le circa cinquanta località europee dove i Tesini avevano aperto un negozio, i luoghi insomma in cui avevano fatto fortuna. Il percorso espositivo si snoda su quattro piani, il pianterreno è dedicato proprio agli ambulanti e all’esposizione di reperti divenuti oggi rari e simbolici, come la “cassela” usata per il trasporto a spalla della mercanzia e tanti altri documenti.

Proseguendo nel percorso si trova la parte dedicata alla rievocazione della vita nella casa Buffa Giacantoni. Un’immersione in un’altra epoca resa possibile dal recupero e restauro degli oggetti originali di vita quotidiana: strumenti di lavoro domestico, arredi, una stufa in ceramica, libri, giornali. Gli oggetti presenti contribuiscono ad arricchire il percorso emozionale a ritroso nel tempo; l’utilizzo di innovative tecnologie consente di proiettare, insieme al visitatore che si aggira fra le stanze di casa, le immagini dei suoi abitanti, che rivivono la storia e vicissitudini di un popolo in viaggio. whatsapp-image-2016-08-23-at-16-37-03

Negli spazi dell’ultimo piano del Museo, corrispondenti in parte alla vecchia stalla, vengono proposte diverse installazioni multimediali. Nella vecchia “stube” sono inoltre fornite informazioni sul territorio Tesino di oggi e ne vengono brevemente presentate le realtà più significative.

Il Cafè de la Poste

Ma è entrando nel “Cafè de la Poste”, l’elegante ricostruzione di un locale dell’epoca idealmente situato in un qualunque paese o cittadina dell’Impero, che il visitatore si trova immerso in un’altra era. Nel Cafè gli ospiti possono sedersi e approfondire la conoscenza su vari argomenti della vita dei Tesini; consultando un menù speciale si possono selezionare, da pulsantiera posta a lato dell’ingresso, una scelta di documenti video. Gli schermi incassati nel piano dei cinque tavolini del “bar” consentono una visione ravvicinata, mentre la visione collettiva, di gruppo, avviene attraverso uno schermo più grande a parete.Museo Per Via - Pieve Tesino

Il Museo introduce il visitatore alla scoperta del mondo delle stampe, la principale merce venduta dai tesini. Protagoniste divengono quindi le tecniche di produzione ed i temi delle immagini: vedute di città, paesaggi, soggetti sacri e devozionali, scene di vita quotidiana, ritratti, e molto ancora.

Informazioni utili

Gli orari di apertura cambiano a seconda della stagione, d’inverno solitamente aperto solo nei weekend mentre d’estate chiuso solo il lunedì. Per rimanere sempre aggiornati cliccate QUI.

É possibile concordare una visita guidata al Museo Per Via, per gruppi più o meno numerosi o anche per singoli visitatori. Il costo della visita è di 10 euro forfettari (da dividere per l’intero gruppo) oltre al costo del biglietto.

Tariffe:

  • Intero: 4 euro
  • Ridotto: 3 euro (under 18; over 65; studenti universitari muniti di tessera; insegnanti, gruppi e tesserati)

Per tutte le tariffe, riduzioni e convenzioni, cliccate QUI.

Contatti:

MUSEO PER VIA – Via Alcide De Gasperi, 6/A 38050 Pieve Tesino

Tel. 0461.594726 – e-mail: info@museopervia.it

Cosa fare nei dintorni di Pieve Tesino

Leno 2001: estate in piscina

Lunghi scivoli, divertimento e grandi prati per prendere il sole; il lido estivo del centro natatorio Leno 2001 di Rovereto è l’ideale per trascorrere una giornata di sano divertimento sfuggendo al caldo delle giornate estive.

Leno 2001: lido estivo esterno

Le quattro vasche esterne sono immerse in un’area verde di ben 7000 metri quadrati, perfetta per riposarsi all’ombra, prendere il sole o giocare in compagnia.

piscina rovereto 5Tra le piscine ricordiamo innanzitutto la vasca olimpionica da 50 metri, con 8 corsie dedicate all’allenamento per i più sportivi. Qui sono state anche ospitate manifestazioni di alto livello quali i Campionati Italiani Esordienti.

Super scivoli al lido Leno 2001

Come vi abbiamo detto, in questo lido gli scivoli sono due: uno giallo, con tante curve e l’altro azzurro, che si incastona alla perfezione nel verde circostante, scendendo dolcemente lungo il fianco della collinetta fino a tuffarsi nella vasca da 80 centimetri.

A noi è piaciuta particolarmente la piscina per i tuffi: 4 metri di pura adrenalina! Il trampolino alto può essere usato solo dai bambini più grandi (dai 10 anni), mentre quello più basso può essere utilizzato anche dai bambini più piccoli.

Al Centro Natatorio Leno 2001 sono ben 4 le vaasche esterne. Da provare quella con il trampolino per i tuffi.

Leno 2001: Vasca con trampolino per tuffi

Dall’altra parte del grande prato, in una zona riparata e tranquilla si trova la piscina per i piccolissimi, con una vasca profonda non più di una trentina di centimetri e le fontanelle con i getti d’acqua. Perfetta per i bambini che devono prendere confidenza con l’acqua senza il timore di essere investiti dall’irruenza dei bambini più grandi.

piscina di rovereto

Infine, comodo anche il bar,  per recuperare le forze spese con un gelato o rinfrescarsi con una bibita fredda.

Attività estive 2024

Durante il periodo estivo vengono proposte diverse attività. Oltre ai corsi di nuoto per bambini ed adulti di ogni età sarà possibile seguire anche corsi di acquafitness e fitness.

CENTRI ESTIVI

A partire dal 12 giugno 2024 i bambini potranno sperimentare e praticare tantissime attività sportive e didattiche in piscina, nei campi polivalenti e all’aria aperta, seguiti da istruttori specializzati e animatori adeguatamente formati. Non solo piscina ma anche tante altre discipline, dalla ginnastica, alla danza, ai percorsi di abilità. Ma anche, per i più grandi, giochi di squadra in acqua, cross training e laboratori creativi.

I centri estivi sono aperti a bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni, con frequenza settimanale ed orario a scelta tra solo mattino e giornata intera. Si accettano i buoni di servizio. Per info ed iscrizioni contattare la piscina all’indirizzo mail: centriestivirovereto@leno2001team.com e consultare la sezione dedicata sul sito QUI

Leno 2001: orari

Lido estivo (vasche esterne) da mercoledì 12 giugno 2024,  dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 20:30, sabato e domenica ore 9-19:30.

Per orari e tariffe sempre aggiornati clicca QUI

Info e contatti

Centro Natatorio Leno 2001
Via Udine, 18 – Rovereto (TN)
tel: 0464 435440
e-mail: infocnrovereto@2001team.com
sito: www.news2001.it/rovereto

La piscina (coperta) è aperta tutto l’anno ed è dotata anche di centro benessere ed estetica.

Altre piscine vicine a Leno2001

Cerchi un’altra piscina oltre al Centro Natatorio Leno 2001? Eccone alcune:

Malga Zambana: in Paganella come a casa

Attualmente chiuso per mancanza di gestori.

La nostra teoria che la bellezza dei luoghi è data anche dalle persone che li animano è più che confermata: siamo stati a Malga Zambana per una gita piacevole e fugace, capace di lasciarti in bocca il sapore di casa.

Un  posticino in cima alla Paganella, che dalla stazione a monte della cabinovia Paganella 2001 (cliccate QUI per orari e tariffe e ricordate che se usate gli impianti il parcheggio è gratuito) dista sì e no 5 minuti a piedi (fattibile anche con passeggino tecnico, ma noi avevamo lo zainetto, sempre la miglior scelta in montagna). Parole chiave delle malga? Passione per il lavoro, sorriso in viso e tanto entusiasmo.

Qualcuno giustamente la conoscerà per la sua brillante e divertente stagione invernale che si conclude con super e immancabile festa di fine stagione, come da tradizione! Ma la stagione estiva, almeno da quanto abbiamo potuto appurare noi, non è da meno.

Malga Zambana: la struttura

Ad accogliere gli ospiti, poco prima di arrivare all’ampia terrazza che fa sia da solarium oltre che da sala da pranzo è il recinto con le caprette e le pecorelle. D’altronde il cartello all’uscita della cabinovia ce lo aveva promesso che ci avrebbero aspettati e così è. Grandi sorrisi dunque! Ci sono anche le galline felici, scopriamo, nel comitato di benvenuto di Malga Zambana e i bambini capiscono subito che il posto è pensato da qualcuno che di bambini ne sa qualcosa…

Impossibile non fermarsi a dare l’erbetta a questi nuovi amici, almeno finché i piccoli non avvisteranno il grazioso parco giochi allestito per loro proprio davanti alla terrazza: casetta su palafitta, altalene e giochi pensati anche per i più piccini (apprezzabile che siano messi proprio davanti all’area pranzo così da poter garantire a mamma e papà di mangiare sereni lanciando ogni tanto uno sguardo sui figli).

Le malghe sono tutte, o quasi, belle, ma se ad accoglierti c’è qualcuno con il sorriso lo sono di più. Ecco qui questo non manca ed è bellissimo! Poi se si decide di dare un occhio al menù il sorriso spunta anche sui visi degli ospiti, oltre che su quello dei gestori, perché qui nulla è dettato dal caso e la cucina è solita proporre anche il piatto “consigliato dallo chef (di malga)”. A noi va decisamente di lusso: puntine super con contorno di patate. Non mancano i piatti tipici come quello dello sciatore (polenta, formaggio e funghi) e i dolci, come lo strudel, che solo a vederli scatenano l’acquolina. Succhi di tanti tipi e, cosa che ci piace tanto, un occhio di riguardo per i piccoli ospiti, che non sempre sono di buona forchetta (purtroppo 🙁 ) e preferiscono andare sulla classica cotoletta e patatine del menù bambino.

Attenzione per i più piccini: non manca il fasciatoio nei bagni e per i seggioloni basta chiedere. Tutto previsto! Unica doverosa accortezza, ma normale per chi frequenta la montagna, è di portare via a valle i rifiuti non biodegradabili come i pannoloni. Minimo sforzo. 

Amanti dei bambini, amanti della natura, ma anche degli amici a quattro zampe: Doggy Bar presente con più di una bacinella di acqua sempre fresca! E infatti sono tanti i pelosetti che fanno visita alla malga. Così ci piace! C’è posto per tutti, senza sforzo. Tra l’altro bisogna dire, attenzione, che qui è spesso pieno: sarà il cibo buono, il fatto che è facilmente raggiungibile, la cordialità dei gestori, gli animali o semplicemente che è una bellissima location, ma che sia estate o inverno meglio arrivare per tempo per trovare un posto comodo per mangiare. Dalle 12 i tavoli in terrazzo sono riservati a chi pranza per godere al meglio del paesaggio.

Le attività di Malga Zambana

Da malga che si rispetti non mancano le mucche: pascolano serene nei prati intorno alla malga e qui, anche se non si produce il formaggio per una questione logistica ci racconta Mirco (che però cova questo sogno), hanno un ruolo fondamentale. E’ orgogliosissimo della sua attività regina dedicata ai bambini: la famosa “Giornata del piccolo casaro”. Si vede che è un’attività, o meglio un’idea, a cui tiene molto e che gli piace parecchio fare. Da come lo racconta siamo certi che anche i bambini si divertono un sacco (tant’è che c’è chi torna per riprovare più di una volta). Fare il formaggio è un’esperienza magica e proprio tra narrazione e “magia” si svolge l’attività di Mirco che, ci confessa, prova ogni volta a migliorare la sua “parlantina” e la sua narrazione, cercando di coinvolgere i bambini con una sorta di favola del formaggio.

Per l’estate 2020 l’attività “Piccolo casaro” si terrà dal 19 giugno 2020 al 6 settembre 2020. Orari: 10:30-11:30
Giorni: Mercoledì Giovedì Venerdì. Info e prenotazioni: Mirco Michelon – 349 3288457 oppure scrivete a mircomichelon@virgilio.it  (potete seguire la malga anche su Facebook cliccando QUI)

Il caglio diventa così una pozione magica, che rende il latte formaggio in meno di quindici minuti e proprio sotto gli occhi dei piccoli aspiranti casari. Che incantesimo! Ogni piccolo ha la sua bacinella con il latte e poi, alla fine del laboratorio, che dura circa 40 minuti, non solo potrà portarsi via la sua formella di formaggio o mangiarla in loco, ma avrà anche il diploma! Immaginatevi che orgoglio! Assolutamente da provare.

Un consiglio spassionato: mentre aspettate i bimbi che fanno l’attività fatevi preparare da Sabrina un Hugo 😛 con la menta fresca che cresce accanto alla malga… Ne varrà la pena 😉 (…“provato per voi” anche in questo caso ovviamente!)

Nei paraggi si possono fare delle facili passeggiate per raggiungere altri rifugi del luogo oppure salire fino a cima Paganella. Alla fermata del primo troncone di cabinovia si trova il Baby Park Dosson con l’omonimo rifugio che piacerà sicuramente ai bambini grazie ai tanti giochi, tra cui il labirinto di balle di fieno che si vede bene anche dalla cabinovia.

QUI alcuni suggerimenti per tante cose belle da fare in Paganella…HAVE FUN! <3

Ciclabile della Valle dell’Adige

La pista ciclabile della valle dell’Adige ha inizio all’altezza di Roveré della Luna e si sviluppa per 80 chilometri fino ad Avio. Attraversa il Trentino da nord a sud e si snodano quasi interamente lungo gli argini del fiume Adige dando vita ad un percorso suggestivo e variegato. Il dislivello complessivo non supera i 100 metri (direzione consigliata sud-nord), per cui è particolarmente adatto alle famiglie con bambini in qualunque tratto la si decida di percorrere. Diverse le aree attrezzate di sosta durante il percorso con ampi spazi verdi e giochi per i più piccoli.

È la ciclovia più lunga della rete ciclabile trentina ed è ricca di passaggi che raccontano la storia antica di una terra di confine. Costeggia i comuni di S. Michele all’Adige, Lavis, Trento, Nomi, Rovereto, Mori, Ala e Avio. Tutte le città o i borghi che si incontrano meritano una visita. La pista ciclabile è protetta dal traffico per la quasi totalità del percorso, ed utilizza le vecchie strade arginali attraversando frutteti e vigneti.

pista ciclabile della valle dell'Adige

ciclabile della valle dell’Adige – tratto Trento sud

La ciclabile della Valle dell’Adige

Il primo tratto è immerso in un paesaggio di frutteti e vigneti (noi abbiamo provato per voi il tratto San Michele – Faedo, leggete qui). All’altezza di S. Michele all’Adige si innesta il tracciato ciclopedonale di 7 chilometri che porta a Mezzolombardo e a Mezzocorona, mentre a Lavis si risale per un tratto il torrente Avisio: sotto la passerella che lo attraversa vi aspetta una spiaggia in sabbia su cui i bambini potranno giocare, mettere i piedi in ammollo e godere della bellezza luogo.

La ciclabile continua nel verde in direzione Trento: costeggiando la città percorrerete l’argine alberato, caratterizzato dalla Chiesa di Sant’Apollinare e più avanti scorgerete il Muse, il Museo delle Scienze di Renzo Piano, circondato da un bel parco con giochi vari.

Proseguendo verso sud, dopo un chilometro, sosta d’obbligo al Bicigrill, con il suo spazio verde e una cucina casalinga. Stop anche nei pressi del piccolo aeroporto di Mattarello, dove potrete ammirare aerei ed elicotteri in fase di decollo e atterraggio. Il percorso continua pianeggiante, impossibile non ammirare sulla sinistra l’imponente Castel Beseno.

A Nomi troverete un altro “Bicigrill”, mentre alle porte di Rovereto approderete a Borgo Sacco, un tempo importante punto di attracco per le zattere che trasportavano legname e mercanzie lungo il fiume. Risalendo gli argini del Leno, affluente dell’Adige, ci si avvicina al centro storico fino ad arrivare alle mura del Castello di Rovereto.

A Mori, troverete invece la deviazione che in 13 chilometri di leggera salita prima (100 metri di dislivello) e di discesa poi (250 metri di dislivello tra Nago e Torbole) permette di arrivare al Lago di Garda fino al bel centro di Riva. Proseguendo direttamente verso sud si attraversano i vigneti della bassa Vallagarina, costeggiando Ala ed Avio. Gli ultimi 5 chilometri, tutti sugli argini, portano al paese di Borghetto e quindi all’inizio della Provincia di Verona.

Informazioni utili sulla ciclabile della valle dell’Adige

  • LUOGO: Valle dell’Adige
  • PARTENZA: Roverè della Luna
  • ARRIVO: Avio
  • ALTITUDINE: tra i 120 e i 250 metri
  • DURATA: dipende dal tratto che si vuole percorrere
  • DISLIVELLO: circa 100 metri
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI RISTORO: Bici Grill di Faedo, Trento, Nomi e Rovereto

Info: 0461.216000

Altre piste ciclabili del Trentino:

Biblioteca di Lavis e Terre d’Adige

La biblioteca di Lavis e Terre d’Adige comprende la sede principale di Lavis e i punti di lettura di Nave S. Rocco e Zambana e ha un patrimonio di  quasi 50.000 tra libri e altri supporti (dvd e audiolibri), dei quali 16.000 per bambini. Che numeri, vero? Ci sono ben 69 audiolibri e delle sezioni speciali importanti: la raccolta di narrativa per bambini di età prescolare e scolare comprende gli albi illustrati e la sezione Nati per Leggere per bambini da 0 a 7 anni, la sezione per ragazzi da 8 a 14 anni. La narrativa in lingua straniera comprende libri in inglese, tedesco, francese e spagnolo per bambini e per adulti (1283 volumi).biblioteca di Lavis

Libri per bambini e ragazzi

Gli albi illustrati della sezione bambini sono organizzati in gruppi tematici, ovvero ordinati in base ad etichette simboliche e segnature tematiche che aiutano l’utente nella ricerca del libro preferito: favole, fiabe, libri sull’accoglienza, l’ambiente, l’amicizia, gli animali, l’autonomia, i castelli, il cibo, la crescita, le emozioni, la famiglia, la guerra, le prime nozioni, i libri, il lutto, la nanna, la nascita, le rime, le risate, la scuola, le stagioni, le streghe.

Per quanto riguarda i ragazzi la raccolta di narrativa per giovani adulti è destinata alla fascia d’età 15 – 25 anni circa. La biblioteca è sensibile anche a chi ha disturbi dell’apprendimento e infatti ha una piccola raccolta di narrativa per ragazzi ad alta leggibilità (83) e una sezione di libri in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) (45). Inoltre interessanti le due sezioni fumetti: per adulti (194) e per bambini (136), nelle quali si possono trovare anche le Graphic Novel.

Biblioteca di Lavis: la struttura

La biblioteca di Lavis è accogliente e luminosa e conta in totale 90 posti a sedere destinati a chi vuole leggere (86 sedie e 4 divanetti monoposto), di cui 24 per bambini/ragazzi nella sezione dedicata al primo piano (con 7 tavoli) e 4 postazioni internet. Le bibliotecarie sapranno darvi tutte le informazioni sugli accessi. Lo spazio per i più piccoli si prova al primo piano dell’edificio ed è un’area molto spaziosa, dove ospita i bambini che leggono, studiano o partecipano a letture animate e laboratori.

Tanti gli eventi settimanali  (li trovate sempre aggiornati nella nostra agenda)  e se volete rimanere sempre aggiornati potete iscrivervi alla newsletter, cliccando QUI

Non scontato l’utilissimo servizio per chi vuole studiare: c’è infatti una saletta studio chiusa con ben 8 posti a sedere con 4 tavoli, perfetta per chi ha necessità di quiete e silenzio.

L’emeroteca, ovvero la sezione dedicata ai quotidiani e ai giornali, dispone di 5 quotidiani nazionali e 2 quotidiani locali; 9 riviste settimanali, di cui 1 per bambini; 17 riviste mensili, di cui 3 per bambini; 2 riviste bimestrali; 1 rivista trimestrale. Interessante vero? Potete tranquillamente sfogliare ottime riviste gratuitamente e al caldo della biblioteca.

Attività durante l’anno

Tra gli eventi che di consueto, annualmente, la biblioteca organizza si segnalano:

  • Spettacolo teatrale in auditorium per celebrare la Giornata della Memoria
  • Laboratori per bambini e incontri con l’autore in biblioteca
  • Visite in biblioteca e proposte di lettura per i gruppi scolastici
  • Letture animate e mostre bibliografiche per bambini e genitori in adesione al progetto Nati per leggere
  • “Letture all’aria”, ovvero letture animate per bambini all’aperto nei mesi estivi
  • “Maggio dei libri”, rassegna letteraria in collaborazione con le associazioni di Lavis
  • “Nuovi nati”, invito in biblioteca e omaggio di un piccolo albo illustrato per i nuovi nati
  • “Sceglilibro”, concorso letterario per ragazzi dai 10 ai 12 anni
  • Vetrine tematiche per la promozione della lettura in corrispondenza di eventi e ricorrenze
  • Gruppo di lettura adulti e Gruppo di lettura giovani (Lupi nelle fiabe), che si incontrano mensilmente per commentare e discutere dei libri scelti. I percorsi di lettura, a volte tematici, a volte liberi, si svolgono da ottobre a giugno

Biblioteca di Lavis: info utili

Gli orari dei punti lettura:

  • La Biblioteca di Lavis è aperta con orario continuato due giorni in settimana: il martedì e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Il lunedì, il mercoledì e il giovedì è aperta dalle 14.30 alle 18.30; il sabato delle 9.30 alle 12.00.
  • Il Punto di Lettura di Zambana è aperto martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 18.30 e il venerdì dalle 9.00 alle 12.00.
  • Il Punto di Lettura di Nave San Rocco è aperto il mercoledì e il venerdì dalle 14.30 alle 18.30.

Biblioteca intercomunale Lavis Terre d’Adige tel: 0461 240066

Potete seguire la biblioteca sul sito del comune o anche sulla pagina Facebook, cliccando QUI e in Instagram la trovate all’account e iscrivervi alla newsletter cliccando QUI

Cosa fare nei dintorni:

In zona c’è una piacevole passeggiata panoramica sul Doss Paion e sulle colline Avisiane oppure potete optare per una visita guidata al giardino dei Ciucioi. Scoprite cosa fare a Lavis QUI.

Tra gli ulivi sul castello di Arco

Non si può pensare ad Arco senza pensare al suo castello, che domina sul centro storico, circondato dallo splendore verde e argento dell’olivaia.

Arrivare al castello può sembrare impegnativo: si tratta, in realtà, di una passeggiata semplice, con diversi punti di accesso, che in circa 15-20 minuti vi porterà fino al portone dell’antico maniero.

Castello di Arco: come arrivare

Dal centro storico sono diversi i punti per immettersi sul percorso, tutti ben indicati da apposita segnaletica. Un primo punto di accesso si trova nei pressi del ponte sul fiume Sarca, appena ci si immette su via Segantini, sulla destra, nei pressi dell’hotel On The Rock. Il sentiero più gettonato è quello che sale da Piazza III Novembre, la piazza centrale di Arco.

Dal rione medievale di Stranfora, nella parte nord del centro storico, si sale tra gli ulivi sul castello di Arco

Castello di Arco – Vista dal Rione Stranfora

Si può salire al castello anche dal quartiere di Stranfora, la parte più antica della città (molto bella da visitare, con i suoi vicoletti, il lavatoio e la chiesa di San Bernardino). Salendo troverete anche una terrazza panoramica in vetro sospesa sui tetti della città!

Se invece preferite avvicinarvi il più possibile in auto proseguite circa 200 m dopo il parco Arciducale, in direzione Laghel, fino a trovarvi davanti ad un piccolo parcheggio sotto gli ulivi. Parcheggiate qui e andate a sinistra, fino alla fontanella. Qui svoltate nuovamente a sinistra e in soli 10 minuti, seguendo le indicazioni, arriverete al portone del castello.

Accessibilità

La salita al castello non è particolarmente difficile né ripida, ad esclusione dell’ultimissimo tratto, quello che porta direttamente all’ingresso), tuttavia il sentiero non è adatto a passeggini né a sedie a rotelle. Anche la visita del castello non è possibile con il passeggino, causa pavimentazione sconnessa e scalinate varie.

Una volta varcato il portone del castello potrete scegliere di fermarvi nel Prato della Lizza, o di proseguire effettuando la visita all’interno del castello.

IL PRATO DELLA LIZZA

Sul prato della Lizza si trova un bar con tavolini all’aperto, tanto spazio per giocare , fare un picnic o semplicemente sdraiarsi a riposare, panchine panoramiche e, novità recente, c’è anche la possibilità di accedere ad un orto aromatico piuttosto ampio, ricavato in un terrazzamento inferiore.

Stupenda la vista che si gode da quassù, con il Monte Brione nel mezzo ed il lago di Garda sullo sfondo.

La visita al castello di Arco

Se invece volete visitare il castello mettete in conto almeno un’oretta. La visita e comprende la torre principale, i resti di vari edifici, una stanza con un ciclo di affreschi dedicati ai giochi ed ai passatempi di corte), e le torri più antiche: la torre di Laghel e la Torre Renghera, dalle quali si può ammirare anche il panorama verso nord. Lungo la salita c’è anche la prigione del sasso: un antro cupo e davvero poco invitante.

Il castello è stato nei secoli teatro di importanti vicissitudini storiche, tra cui l’assedio da parte delle truppe francesi del Generale Vendome nel 1703 (la cui rovinosa partenza è raffigurata in grande dipinto anonimo custodito al MAG Museo Alto Garda di Riva del Garda)

Castello di Arco: orari di apertura

  • Da Aprile a Settembre: tutti i giorni, dalle 10.00  alle 19.00
  • Nel mese Ottobre: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00
  • Da Novembre  e fino al 6 Gennaio: tutti i giorni, dalle 10.00  alle 16.00
  • Dal 7 Gennaio a fine Febbraio: Sabato e Domenica, dalle 10.00  alle 16.00
  • Nel mese di Marzo: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00

Ingresso alle rovine fino a un’ora prima della chiusura. Accesso al bar ed al prato della Lizza fino all’ora di chiusura

Per orari e tariffe sempre aggiornati, cliccate QUI

Per maggiori info chiamare lo 0464 583550 (biglietteria castello) o il numero 0464 583608 (comune di Arco)

Castello di Arco: info utili

  • LUOGO: Arco (Alto Garda- TN)
  • PARTENZA: Centro storico di Arco
  • ARRIVO: Castello di Arco
  • ALTITUDINE: 230 metri
  • DURATA: 45 minuti (A/R) + la visita al castello
  • DISLIVELLO:  140 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Bar al Castello 📞 340 753 3824

Nei dintorni

Se vi è piaciuta la visita al castello di Arco, vi ricordiamo che nei dintorni si può:

Se cercate le migliori idee su cosa fare ad Arco in estate le trovate nella nostra mini-guida Cosa fare ad Arco in estate!