Author - Alessandra

A Passo Stalle da Anterselva

Bellissima escursione quella che parte dal lago di Anterselva e arriva fino a Passo Stalle, al confine con l’Austria! All’arrivo vi attende l’Obersee, ottimo rifugio con vetrata affacciata sull’omonimo lago ricoperto di neve. Ma soprattutto vi attendono anche tantissimi slittini per tornare a valle velocemente. 

Escursione a Passo Stalle: come arrivare

Si parcheggia gratuitamente poco prima del Lago di Anterselva, che si trova in fondo alla omonima valle, poco prima di arrivare a Passo Stalle, sul confine austriaco. Per arrivarci bisogna percorrere la Val Pusteria fino a Valdaora, dove si imbocca la valle di Anterselva, svoltando a sinistra. A questo punto si prosegue sempre dritti seguendo le indicazioni.

Il Lago di Anterselva ghiacciato

Il lago di Anterselva in inverno è ghiacciato e coperto dalla neve: un vero spettacolo, che vi avevamo anche raccontato in questo articolo: Lago d’Anterselva in inverno. Fate attenzione a non calpestare le scie del tracciato per gli sci da fondo (qui ci tengono molto!) e seguite le indicazioni per il sentiero pedonale, che vi porterà ad attraversare il lago, in una distesa bianca incantata.

Il sentiero per Passo Stalle

Arrivati al Rifugio Genziana proseguite diritti per il Passo Stalle. Praticamente salirete lungo la strada che in estate è percorribile anche in auto, ma che d’inverno viene chiusa al traffico.

In un’ora e mezza circa nel bosco, con 400 metri di dislivello, raggiungerete Passo Stalle a 2052 metri di altitudine. Poco sotto, sulla sinistra, troverete il Rifugio Obersee, affacciato sul lago che porta lo stesso nome. Qui vi aspettano i piatti tipici della cucina sudtirolese. Per noi cotoletta con patate saltate e un ottimo goulash di manzo con canederli. Atmosfera cordiale e rilassata, giorno di riposo il lunedì.

Prima di ripartire godetevi ancora un po’ questi splendidi paesaggi immersi nella quiete:

Da Passo Stalle a valle con la slitta

Per tornare a valle vi consigliamo di affittare lo slittino (11 euro). Un pochino più caro rispetto alla media di altre malghe altoatesine, ma vale assolutamente la pena. In un quarto d’ora sarete nuovamente al Rifugio Genziana, dove potrete lasciare la slitta.

Da Passo Stalle si rientra in Italia a bordo slittino, noleggiabile presso il Rifugio Obersee

Interessante la possibilità, ad esempio se avete bambini piccoli che non camminano molto, di contattare via whatsapp il rifugio Obersee (+39.344.1339522) per farvi venire a prendere con la motoslitta, per poi tornare a valle sullo slittino! Noi, come potrete immaginare dato che ormai ci conoscete bene, ci siamo divertiti un sacco!

Passo Stalle: info utili

  • LUOGO: Valle di Anterselva
  • PARTENZA: parcheggio nei pressi del lago di Anterselva
  • ALTITUDINE: 2052 metri
  • DISTANZA: circa 3,5 chilometri solo andata
  • DURATA: 2,5 – 3 ore con ritorno in slitta
  • DISLIVELLO: 400 metri
  • PASSEGGINO: no. Possibilità di trasporto in motoslitta su prenotazione.
  • SLITTINO: sì
  • PUNTI RISTORORifugio Obersee (aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, con cucina calda dalle 11.30 alle 15.30 – giorno di riposo lunedì – tel. +43 680 1182971)

Cosa fare vicino alla Valle di Anterselva

Se vi è piaciuto il lago di Anterselva dovete assolutamente visitare anche gli altri laghi nei dintorni:

Passo delle Erbe: con la neve a Goma

Come avrete capito, il Passo delle Erbe (quota 2006 m) è un posto che abbiamo proprio nel cuore. Qui ci piace tornare in ogni stagione, tante sono le bellezze delle quali qui si può godere. Oggi vogliamo raccontarvi quest’escursione, perfetta per chi cerca tranquillità lontano dal caos delle piste e dei centri più frequentati. Scegliete un giorno di sole e siamo certi che non rimarrete delusi.

Come arrivare al Passo delle Erbe

Il Passo delle Erbe in inverno può essere raggiunto soltanto dal versante della Val Badia (non è possibile salire dalla Val di Funes). All’altezza di San Martino in Badia svoltate e seguite le indicazioni per il Passo delle Erbe: sui cartelli sarà riportata la scritta “Chiuso”, e infatti arrivati al passo non potrete più proseguire in auto. Da San Martino si sale per una mezz’ora, passando per Ciastel de Tor e per Antermoia. Il parcheggio al passo è ampio e gratuito nei mesi invernali.

Verso i prati di Goma

Lasciata l’auto si sale lungo il sentiero 8A che porta in direzione del Putia. Meraviglioso il panorama che si apre davanti agli occhi! Vi consigliamo di partire nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio, perché prima il sole rimane nascosto dietro la montagna.Nel nostro caso la temperatura non era troppo rigida ed era anche quasi mezzogiorno, quindi è andata comunque benissimo. Dopo circa 20 minuti di camminata in lieve salita si arriva sui pascoli davanti al Putia: un mare di neve sconfinato che vi abbaglierà.

Potete rimanere sul sentiero principale o prendere una delle altre tracce battute (usate per lo sleddog), restando alla sinistra del sentiero. Davanti a voi vedrete la Malga Munt de Fornella (chiusa in inverno): proseguite mantenendo la sinistra fino al limitare del bosco, dove il sentiero si fa più stretto (vedrete una roccia con due “troni” di legno ed una Madonnina: siete nella direzione giusta!).

A questo punto il sentiero si addentra nel bosco in un continuo saliscendi.Noi abbiamo trovato la traccia battuta e ce la siamo cavata senza problemi con i soli scarponcini. Nel caso in cui ci fosse più neve o ghiaccio (viste le zone in ombra o in pendenza) non è male avere i ramponcini e, soprattutto quando si arriva sui prati di Goma, anche le ciaspole. Resta pur sempre un percorso fattibilissimo con bambini abituati a camminare sulla neve  (o nello zaino, se piccoli), a meno che non abbia nevicato molto e di recente e manchi completamente la traccia.i

In questo tratto passerete accanto ad un grande masso puntellato con dei tronchi e camminerete in mezzo agli alberi di pino cembro. In circa 20-30 minuti uscirete dal bosco e sbucherete sui prati. Bellissimi fioriti in estate ma avvolti nel bianco della neve fanno un effetto ancora più stupefacente! Alle vostre spalle il Sass de Putia, a sinistra il Monte Muro e davanti il Plan de Corones, le montagne del Parco Fanes Sennes Braies e il Sasso di Santa Croce: un vero e proprio “bagno” di candore e di silenzio!

La pace regna sovrana in questo luogo: prendetevi il tempo, anche con i bambini, di fermarvi ad ascoltare un silenzio al quale purtroppo non siamo più abituati!Si stava così bene che noi ne abbiamo approfittato per giocare un po’ nella neve e rilassarci prendendo anche un po’ di sole.

Dai prati si scende ancora qualche decina di metri e, superato il ponticello, si arriva alla Ütia da Göma (quota 2111 m), che però in inverno è chiusa.

Mangiare a Ütia Cir

Se la fame chiama niente paura: tornando indietro (stesso sentiero dell’andata, l’8B e poi l’8A) troverete aperta la Ütia Cir (tel. 338.5885808 ), a pochi metri dal parcheggio. Qui davanti hanno il quartier generale anche i cani da slitta, quindi impossibile sbagliare. Ci sono tavoli e sdraio all’esterno, ideali per godere dei caldi raggi di sole e tenere d’occhio i bimbi che si divertono con gli slittini. Coccoloso e romantico invece l’interno: piccolo e accogliente, tutto in legno, perfetto per le giornate più fredde. Qui potrete gustare i deliziosi piatti cucinati da Otto. Qualche esempio? Speck con uova e patate, canederli e un kaiserschmarren che noi adoriamo! La baita è aperta per la stagione invernale fino a fine marzo!

Prati di Goma: info utili

  • LUOGO: Passo delle Erbe, Val Badia
  • PARTENZA: Parcheggio Passo delle Erbe (gratuito in inverno)
  • ARRIVO: Ütia da Göma
  • ALTITUDINE: max 2100 metri
  • DISTANZA: 3 km
  • DURATA: 2,5 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO:  150 metri
  • PASSEGGINO: no. Se li avete, portate ciaspole e ramponcini.
  • PUNTI DI RISTORO: Ütia Cir tel. 338.5885808

Il sole che fa capolino dietro il Sass de Putia, al Passo delle Erbe

Cosa fare in inverno al Passo delle Erbe

  • Belvedere di Costaces: passeggiata sul versante opposto, da fare al mattino se arrivate presto, per scaldarvi al sole! Se poi vi piace slittare, c’è anche la pista da slittino! Leggete Passo delle Erbe: al belvedere di Costaces sulla neve
  • Halslhutte: passeggiando o con gli sci da fondo dal Passo delle Erbe si percorre la strada verso la Val di Funes, trasformata in pista da fondo, fino a questo rifugio. Qui trovate il racconto: Dal Passo delle Erbe al Halslhütte
  • Sleddog: imperdibile esperienza a contatto con la natura e con gli animali. Ve ne parliamo in Sleddog al Passo delle Erbe: wow!
  • Val di Morins: un percorso ad anello nella valle di Longiarù alla scoperta degli antichi mulini. Curiosate in Val di Morins in inverno

C’era una volta Casa Marascalchi

Ogni viaggio è una nuova avventura e porta con sé nuove scoperte. Questa volta vogliamo portarvi assieme a noi in un viaggio speciale: un viaggio nel tempo! Proprio come quello che si può intraprendere varcando le porte di Casa Marascalchi, in quel di Cimego.

Come arrivare a Casa Marascalchi

In poco più di un’ora d’auto da Trento, passando per Sarche e poi per Tione e quindi proseguendo in direzione del bresciano, si raggiunge il paese di Cimego, nel comune di Borgo Chiese. Qui si può lasciare l’auto nel parcheggio per poi addentrarsi a piedi tra le suggestive stradine dello storico rione medievale di Quartinago. Questo quartiere è l’unico ad essere sopravvissuto intatto alle guerre. Osservare le ‘architetture del passato, specie se si può ancora contare su qualche ricordo d’infanzia legato alla casa dei nonni o dei bisnonni o su qualche racconto di seconda mano, è sempre interessante.

Indietro nel tempo dentro Casa Marascalchi

Appena varcata la soglia di Casa Marascalchi, ci si trova catapultati indietro di 50 anni, all’interno di una tipica abitazione contadina della Valle del Chiese. Tutto è rimasto come una volta e ci parla della vita della gente del luogo.

Abbiamo “spiato” volentieri  nella vita di questa famiglia. Tantissimi sono gli oggetti in giro per la casa: le stoviglie sul tavolo, gli attrezzi sul banco da lavoro del capofamiglia, il telaio utilizzato dalle donne, la frutta messa ad essiccare nel sottotetto, le camicie da notte ed i copriletti ricamati a mano, i giochi dei bambini. Si ha quasi l’impressione di essere entrati in casa di qualcuno che da un momento all’altro potrebbe rincasare!

Tanti ambienti, tante funzioni

La casa è grande e disposta su più livelli. Il piano seminterrato costituisce il nucleo più antico della casa e risale probabilmente al 1500. Qui si trovano le stalle e le cantine per la conservazione del vino e delle scorte alimentari (erano il luogo più fresco della casa e il frigorifero o non esisteva o era ancora un bene di lusso, anche se su questo i bambini stenteranno a credervi!). In origine però queste stanze erano adibite anche ad abitazione, come testimonia la fuliggine presente in alcuni punti del muro in pietra.


Si torna poi al piano d’ingresso, dove è possibile vedere le due cucine (una con il grande tradizionale focolaio a legna ed una di epoca più moderna, con la cucina economica) e provare ad indovinare la funzione di alcuni utensili ormai poco conosciuti, che sicuramente incuriosiranno anche i vostri bambini.

La cucina di Casa Marascalchi riporta subito alla mente lontani ricordi d'infanzia...È presente anche una stua, una stanza che con i suoi fregi decorativi  testimonia la possibile presenza, in questa casa e in un passato abbastanza remoto, di abitanti legati ai signori locali.

La visita prosegue ai piani superiori: qui, a fianco delle stanze da letto, si trova anche una stanza per l’allevamento del baco da seta, attività molto diffusa nelle realtà rurali trentine fino alla metà del secolo scorso.

In questi territori, oltre alla seta, veniva coltivata e lavorata anche la canapa, sempre per ricavarne un filato che trovava largo utilizzo.

Casa Marascalchi: aperture

Casa Marascalchi è attualmente aperta al pubblico grazie ai volontari dell’Associazione la Fusina. Le prossime aperture previste sono per domenica 24 e 31 agosto 2025 dalle 16.30 alle 18.30. Per orari sempre aggiornati clicca QUI. L’ingresso è gratuito. Nel periodo estivo una visita a questa casa ed al paese rappresenta la conclusione ideale di una bella giornata all’aria aperta dopo aver visitato una delle tante malghe nei dintorni o aver fatto una bella camminata in Val di Fumo o sul vicino Sentiero Etnografico del Rio Caino.

Info e contatti

Associazione La Fusina
tel. 340.9844593
e-mail: associazionelafusina@gmail.com

Per informazioni potete anche visitare il sito di APT Campiglio Dolomiti: leggi QUI

Nei dintorni di Casa Marascalchi

Ecco qualche suggerimento per arricchire la vostra visita dopo o prima di aver visitato Casa Marascalchi:

InQuadra Primiero e Sui Passi dei Canopi

Fiera di Primiero, con l’inconfondibile sfondo delle Pale di San Martino e delle Dolomiti, è una meta perfetta per una piacevole passeggiata in famiglia. Ecco allora un’idea per chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo, magari da alternare ad un’escursione o attività sportiva. Utilizzando il proprio smartphone, grazie al progetto InQuadra Primiero ed al percorso Sui Passi dei Canopi, è possibile esplorare il paese ed i dintorni in modo interattivo, per scoprirne la storia, mentre i bambini corrono, giocano e pedalano o mentre si spinge il passeggino.

Come arrivare a Fiera di Primiero

Fiera di Primiero si trova a 90 chilometri da Trento, raggiungibile in poco più di un’oretta percorrendo la Valsugana. Se invece vi trovate dall’altro lato, San Martino di Castrozza dista solo 20 minuti. Si può quindi arrivare a Fiera di Primiero anche dalla Val di Fiemme, proseguendo da Predazzo per il Passo Rolle e scendendo quindi a valle. A Fiera potete parcheggiare accanto all’autostazione. Il parcheggio è gratuito tutto l’anno eccetto nel mese di luglio e agosto. Vi troverete così a due passi dalla scalinata Negrelli, punto di partenza dei due percorsi.

Il sentiero inQuadra: un’avventura in otto tappe

Ecco dunque, ad accoglierci nel suo giardino, la statua di Luigi Negrelli. Negrelli è l’ingegnere del Primiero famoso per aver progettato il Canale di Suez:. Quella gialla in alto a sinistra è la casa che apparteneva alla sua famiglia! La raggiungiamo percorrendo la scalinata. Qua sopra troviamo i primi pannelli del percorso InQuadra Primiero, che, scansionando il codice QR su essi riportato, ci raccontano caratteristiche e peculiarità di alcuni degli edifici e punti più significativi del paese: la chiesa, la barchessa, la vecchia canonica… Raggiungiamo anche, in cinque minuti, un punto panoramico dal quale ammirare tutta la valle e le montagne che la circondano. Così, mentre i bambini più piccoli possono essere coinvolti chiedendo loro di cercare i codici QR dislocati qua e là, i più grandi hanno l’opportunità di comprendere meglio ciò che li circonda. Le tappe offrono un modo innovativo e coinvolgente per scoprire la bellezza e la storia di Fiera di Primiero. Per completare il percorso InQuadra mettete in contro circa 45 minuti.

La casa di Luigi Negrelli a Fiera di Primiero

Sui passi dei Canopi: riscoprire la storia mineraria del Primiero

Altra possibilità, complementare o alternativa, è il percorso “Sui passi dei Canopi”, che racconta la tradizione mineraria della zona. Venivano infatti chiamati “canopi” i minatori che lavoravano nelle miniere circostanti. Costoro erano facilmente riconoscibili per via del loro caratteristico berretto a punta e del resto del loro abbigliamento. Questi minatori lavoravano in piccole squadre su tre turni giornalieri di otto ore e venivano pagati molto bene. Purtroppo però il loro lavoro comportava molti rischi per la salute, partendo dall’umidità, ai rischi di crolli, fino a arrivare al dover respirare costantemente la polvere metallifera. L’itinerario parte dal Palazzo delle Miniere e conduce, in otto tappe, fino alla miniera di siderite di Monte Vecchio, a Transacqua. Ogni estate, per tre giorni consecutivi, le persone hanno anche la possibilità di visitare il Villaggio Minerario, prendere parte alla lavorazione del minerale e addentrarsi in quella che è la ricostruzione di un cunicolo minerario.

Questa passeggiata è perfetta per gli adulti, ma la storia ricca di curiosità dei canopi, conquisterà anche i bambini, che saranno subito incuriositi dalla descrizione dei vestiti indossati dai bergknappen (o canopi, in italiano). Questo percorso richiede un po’ più tempo dell’altro. Carine le sagome metalliche a forma di minatore che contraddistinguono le varie tappe e il passaggio sul ponte coperto, dal quale si possono vedere le Pale di San Martino.

Contatti

Entrambi i percorsi sono aperti tutto l’anno e percorribili in maniera del tutto autonoma: si tratta solo di passeggiare, trovare i codici e scansionarli per poter così ascoltare la spiegazione… Per ulteriori informazioni su Fiera di Primiero:

APT San Martino, Passo Rolle, Primiero e Vanoi
tel. 0439.62407
e-mail: infoprimiero@sanmartino.com
sito: www.sanmartino.com

Cosa fare nei dintorni di Fiera di Primiero

Oltre alle esperienze offerte a Fiera di Primiero, ci sono molte altre attrazioni nei dintorni ideali per famiglie. Puoi:

Tutti al Rifugio Malga Ritorto

Cercate una passeggiata invernale adatta a camminatori alle prime armi, dove i bimbi possono divertirsi a farsi trainare in slitta (se c’è neve!), bambini pigrissimi, nonni, eccetera? Per tutti coloro che si limitano alle passeggiate più semplici ma non vogliono rinunciare a camminare con vista wow, ecco la nuova passeggiata che porta alla Malga Ritorto!

Malga Ritorto: dove parcheggiare

Ci troviamo a due passi da Madonna di Campiglio, circondati da una vista spettacolare sulle Dolomiti di Brenta e direttamente sulle piste da sci. Si può lasciare l’auto nell’ampio parcheggio coperto gratuito del Colarin. Da qui con la cabinovia Campiglio-Pinzolo Express si raggiunge la località Patascoss da dove parte un nuovo sentiero sicuro che evita l’attraversamento delle piste da sci (vi ricordiamo che attraversare le piste a piedi è pericoloso e non è consentito dalla legge).

Il sentiero

Come abbiamo detto, il nuovo sentiero si intraprende in località Patascoss (1750 m.) e conduce a Malga Ritorto. Il sentiero è facile e pianeggiante, quindi perfetto per chi non ama faticare.

Si tratta di una comoda passeggiata di circa 2 chilometri (mezz’ora, quaranta minuti al massimo di camminata) completamente immersa nel bosco, con alcuni tratti ben soleggiati ed altri all’ombra degli abeti. Si può fare in inverno con la neve, ma anche in autunno inoltrato con poca o zero neve: il rifugio è sempre aperto!


L’itinerario è ideale se avete bambini che hanno appena iniziato a camminare in montagna. Forse però il modo più divertente per affrontare l’escursione è a bordo di una slitta o un bob. La fatica di trainare la slitta sarà minima… e comunque ricompensata da un buon pranzetto a Malga Ritorto. Per chi proprio non volesse saperne di camminare abbiamo visto passare lungo il sentiero il servizio motoslitta messo a disposizione dalla Malga.

Quando la vostra vista si aprirà sul panorama mozzafiato sulle Dolomiti capirete di essere giunti a destinazione.

Benvenuti a Malga Ritorto

Malga Ritorto (1753 m.) sorge su un ampio prato soleggiato, un vero idillio per chi ama crogiolarsi al sole. I bambini si divertiranno a giocare nella neve mentre gli adulti potranno rilassarsi al sole sui tavolini esterni o nella soleggiata veranda chiusa. A lato della Malga sono inoltre disponibili sdraio e pouf dove sedersi per godere del meraviglioso panorama. Il menu offre i classici piatti della cucina trentina con un servizio molto curato. Dai taglieri con tortel di patate, affettati e formaggi, passando agli strangolapreti su fonduta di trentingrana, tagliatelle ai funghi fino ai i tradizionali canederli… non può infine mancare la polenta con il gulasch, funghi e formaggio arrostito. Ottima varietà di torte tra cui la torta Linzer.

Malga Ritorto: info utili

  • LUOGO: Madonna di Campiglio
  • PARTENZA: Parcheggio Colarin (imbocco galleria sud)
  • IMPIANTI: Telecabina Campiglio-Pinzolo Express
  • ARRIVO: Rifugio Malga Ritorto
  • ALTITUDINE: 1750 metri
  • DISTANZA:  2 km (andata)
  • DURATA: 30 minuti
  • DISLIVELLO: assente
  • PASSEGGINO: si
  • SLITTINO : si (in presenza di neve)
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Malga Ritorto

Un’alternativa per arrivare a Malga Ritorto, direttamente da Madonna di Campiglio, con un sentiero un po’ più lungo ed impegnativo (circa un’ora e mezza, 200 metri di dislivello) è quella di partire dal parcheggio in fondo a Via Adamello.

Meravigliosa la vista che si apre davanti agli occhi appena si arriva a Malga Ritorto

Contatti

Malga Ritorto
tel. 0465 442008 – 349 6398070
sito web: www.rifugioritorto.it

Cosa vedere nei dintorni di Malga Ritorto

I laghetti di Colbricon in inverno

Tanta bella neve fresca: una delle mete imperdibili per essere sicuri di trovarne è  Passo Rolle! Una delle più belle escursioni da fare in zona è senza dubbio quella che porta ai laghetti di Colbricon. Un percorso adatto a tutta la famiglia, con poco dislivello, che vi condurrà a una distesa di neve che vi lascerà a bocca aperta. È un bel posto da visitare anche in estate, se vi capita di tornare (ve lo abbiamo raccontato in Passo Rolle: ai Laghi di Colbricon).

Come arrivare ai laghetti di Colbricon

L’escursione parte dal parcheggio di Malga Rolle. Il parcheggio è gratuito e abbastanza ampio. Cercate comunque di arrivare entro le 10.00 per essere sicuri di trovare posto, soprattutto nei weekend e durante le vacanze. Ci troviamo a poco più di un chilometro dall’omonimo passo, raggiungibile in 15 minuti d’auto da San Martino di Castrozza o, salendo dall’altro versante, in circa 20 minuti da Predazzo.  Parcheggiata l’auto non vi resterà che attraversare la strada: troverete ben visibile la segnaletica.

Il sentiero verso  i laghi di Colbricon

Si scende quindi per prima cosa verso gli impianti di risalita, ai quali si arriva in meno di 5 minuti. Proprio in prossimità della stazione un bel cartello indica la direzione da prendere. Noi qui abbiamo indossato le ciaspole prima di proseguire perché aveva nevicato da poco, ma in realtà il sentiero era ben battuto e si poteva percorrere anche con gli scarponcini. Le ciaspole, se le avete, sono comunque utili per fare il giro attorno al lago. Ecco che quindi si inizia a camminare in un bel bosco ricoperto di neve, in un alternarsi di piccole salite e discese, mai impegnative.DSC_1875

Lo scenario è incantato, in una pace che avvolge tutto come un morbido abbraccio. Troverete parecchie persone, specie nel fine settimana, ma vale comunque assolutamente la pena!

I laghetti

La passeggiata è davvero semplice (fate solo attenzione ad alcuni tratti un po’ ghiacciati, specie se non avete ramponcini o ciaspole) e in meno di un’ora vi porterà fino al Rifugio Laghi di Colbricon (in inverno chiuso). Dopo una prima parte nel bosco, gli alberi si diradano e il panorama si apre fino ad arrivare alla bianca distesa che ricopre il lago superiore (quello inferiore lo avrete già superato, ma è difficile da scovare se non si sa dove sia, perché nascosto sotto la neve!).
La distesa di neve che ricopre il lago superiore di ColbriconNoi, visto che avevamo le ciaspole, abbiamo deciso di fare il giro del lago (prestate sempre attenzione alle condizioni del ghiaccio!), per poi risalire sulla collinetta che si trova sull’altra sponda ed ammirare il panorama dall’alto. Non ci metterete più di 15-20 minuti, quindi vale la pena anche fermarsi per far giocare un po’ i bambini sulla neve. Compiuto l’anello attorno al lago si arriva al rifugio Laghi di Colbricon, perfetto per un pranzo al sacco sotto i raggi del sole. Noi invece abbiamo scelto di tornare indietro (si rifà lo stesso percorso dell’andata) e assaggiare le bontà di Malga Rolle.

Mangiare a Malga Rolle

Malga Rolle è davvero graziosa all’interno, ma ricordatevi di prenotare perché altrimenti rischiate di trovare tutto pieno. Al massimo potete ripiegare su un buon panino da mangiare sui tavoli all’esterno (al sole si stava comunque benissimo!). Noi abbiamo optato per dei gustosi primi piatti: tris di canederli, strangolapreti e pappardelle al ragù.

Ovviamente lasciando spazio anche per il dolce: yogurt con miele e castagne, torta di ricotta e panna fresca coi frutti di bosco: tutto buonissimo e servizio super rapido.

Da assaggiare anche la tipica tosela del Primiero, un formaggio fresco delicato che viene proposto sia in accompagnamento alla polenta che come antipasto che all’interno di altri piatti.

Laghetti di Colbricon: info utili

  • LUOGO: Passo Rolle
  • PARTENZA: Malga Rolle
  • ARRIVO: laghi Colbricon
  • DISLIVELLO: lieve saliscendi, dislivello totale minimo
  • ALTITUDINE: 1950 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DIFFICOLTÀ: facile
  • PASSEGGINO: no, sì zaino portabimbi. Consigliate le ciaspole per fare il giro attorno ai laghetti.
  • PUNTI RISTORO: Malga Rolle (aperta tutti i giorni per pranzo, tel. 348.0363019)

Cosa fare nei dintorni del Passo Rolle

Se vi è piaciuta la ciaspolata sulla neve ai laghetti di Colbricon, ecco qualche idea per non perdersi il meglio della zona.

In Val di Rabbi a Carnevale

Eccoci qua, pronti a darvi nuove dritte e informazioni su come festeggiare il periodo più pazzerello dell’anno nel migliore dei modi. Questa volta vi parliamo degli eventi in programma in Val di Rabbi a Carnevale: cinque i giorni di festa, che culmineranno martedì 4 marzo 2025 con una giornata piena di divertimento per tutte le età.

Tutti gli eventi avranno come punto di riferimento il tendone riscaldato allestito nel piazzale delle scuole a San Bernardo. Qui sarà anche attivo un fornitissimo bar con servizio di tavola calda, così non dovrete pensare nemmeno a cucinare o a portarvi scorte per i bimbi!

In Val di Rabbi a Carnevale si festeggia con musica, carri, giochi e tanto altro. Ovviamente immancabile la buona cucina!
credits: visitvaldisole.it

Carnevale in Val di Rabbi: il programma

Il via ai festeggiamenti si avrà con tre serate di musica:

  • Giovedì 27 febbraio 2025 | Serata con DJ Gian
  • Venerdì 28 febbraio 2025 | Serata danzante con i Tiroler Stolz
  • Sabato 1 marzo 2025 | Serata con gli Alien Cut e, a concludere, con DJ Michelino

Primo appuntamento con i carri e tutta l’allegria della Val di Rabbi a Carnevale domenica 2 marzo 2025:

  • ore 9.30 | ritrovo dei carri a San Bernardo
  • ore 12.30 | pranzo a Piazzola – organizzato dagli Alpini di Piazzola
  • ore 16.30 | ritrovo a Pracorno per spuntino e brulè – a cura degli Alpini d Pracorno
  • ore 19.00 | presso il tendone di San Bernardo | Tirock Band e, a seguire, DJ Angelica

Infine, l’imperdibile giornata clou dei festeggiamenti per il Carnevale della Val di Rabbi! Quando? La data è martedì 4 marzo 2025! Questa la scaletta:

  • ore 12.00 | si parte con la tradizionale sgnoccolata (distribuzione di gnocchi) presso il tendone di San Bernardo, organizzata dal Gruppo Alpini di San Bernardo;
  • ore 13.30 | Al via i festeggiamenti con la sfilata dei carri cui seguirà la premiazione in piazza: portate i coriadoli!
  • ore 15.30 | per la gioia dei più piccoli giochi gonfiabili e animazione. Inoltre degustazione dolci con il Gruppo Solidarietà Rabbi
  • ore 17.00 | estrazione lotteria e musica con Gabu
  • ore 20.00 | brusan el Chiarneval e vin brulè offerto dai Carabinieri in congedo
  • ore 20.30 | la diciassettesima edizione del Carnevale della Val di Rabbi si chiude con una serata di liscio con i Glockenthurm… ci vediamo l’anno prossimo!
credits: www.visitvaldisole.it

Contatti

Rabbi Vacanze  
e-mail: info@valdirabbi.com 
tel. 0463.985048
sito: www.valdirabbi.com

Cosa fare in Val di Rabbi a Carnevale (e non solo)

Le vacanze di Carnevale sono anche un ottimo pretesto per conoscere un po’ meglio questo angolo di Trentino che a noi piace tanto, perfetto per staccare la spina e rigenerarsi nella natura in tutte le stagioni. Ecco qualche idea invernale:

Crediti fotografici: www.visitvaldisole.it

In carrozza coi cavalli a San Martino

Siamo appena tornati da un fantastico giro in carrozza coi cavalli a San Martino di Castrozza. Se dovessimo stilare una classifica delle esperienze più belle da fare in inverno con la neve, sicuramente quella della slitta trainata dai cavalli finirebbe direttamente sul podio. Girovagando per il Trentino Alto Adige ne abbiamo provate diverse, eppure ogni volta rimaniamo incantati. Scivolare sulla neve nel silenzio rotto solo dal rumore degli zoccoli dei cavalli mentre si attraversano paesaggi da fiaba è davvero qualcosa che bisogna provare per capire.

In carrozza coi cavalli assieme a Walter

Per fare questa esperienza dovete prima di tutto contattare Walter, che sarà felice di spiegarvi in cosa consiste il giro e di riservare per voi un posto a bordo della sua bella carrozza trainata da Perla e Pia, mamma e figlia di cavallo norico, una razza molto resistente ed antica che veniva usata anche dagli antichi romani per andare in guerra. Fa parte del team anche la cagnolina Alba: vedrete come si divertirà a scorrazzare seguendo la slitta!

Il giro in carrozza coi cavalli

Punto di ritrovo per la partenza del giro è il parcheggio davanti al Nasse Park, in località Prà delle Nasse, comodamente raggiungibile anche a piedi dal centro del paese di San Martino di Castrozza. Il tempo di radunare tutti i partecipanti e si sale a bordo. Per tenervi belli al calduccio troverete anche delle copertine di lana da mettervi sulle gambe, cosa volere di più? E poi via che si parte. Dopo aver costeggiato il Centro Sportivo e la pista di pattinaggio si imbocca la forestale che sale nel bosco. Ancora pochi metri ed è subito ora di fare il pit stop “gomme”: le ruote vengono sollevate e la slitta è finalmente pronta ad affrontare il bosco innevato. Si scivola sulla neve candida tra gli alberi, mentre Walter ci racconta aneddoti e curiosità. I bambini adoreranno sedersi davanti e “guidare la carrozza. mentre la scodinzolante Alba preferirà seguirla correndo nella neve.

Walter e la sua carrozza con le sue cavalle Pia e Perla

Ed ecco tra gli alberi spuntare dritte davanti a noi le maestose Pale di San Martino: che spettacolo! Per osservarle meglio e scattare qualche bella foto mentre i cavalli si riposano un po’ ci fermiamo una decina di minuti. Assaggiamo anche il buon liquore al fieno preparato dalla moglie di Walter, mentre i bambini giocano a tirare il bastone ad Alba ed approfittano per fare qualche carezza sul muso ai cavalli.

Si rientra sullo stesso percorso dell’andata, con il cuore leggero e gli occhi pieni di bellezza. Un’ora passa veloce, ma siamo soddisfatti e non vediamo l’ora di ripetere tutto al più presto,

Info e contatti

Walter è presente al Prà delle Nasse tutti i giorni, meteo permettendo, fino a circa metà marzo. Vengono fatti due giri al mattino e due al pomeriggio. Il restante tempo Pia e Perla lo trascorrono in una accogliente stalla, mangiando e riposando.

Per info e prenotazioni: Walter – tel. 349.1765712

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Cosa fare a San Martino oltre al giro in carrozza coi cavalli

Scesi dalla carrozza non vi resta che :

Tione in festa per il Gran Carnevale Giudicariese

È finalmente quasi tutto pronto a Tione di Trento per la partenza del Gran Carnevale Giudicariese,  che da 137 anni riscalda e colora le vie cittadine con allegria e aria di festa. Quest’anno i festeggiamenti si terranno in tre giornate: il 27 febbraio e l’1 e 4 marzo 2025.

Programma del Gran Carnevale Giudicariese


Giovedì 27 febbraio 2025

  • Ore 17.00 | Parco Le Ville | Grande Chiavata | Il Sindaco consegna alla Regina del Carnevale le chiavi della città. A seguire spettacolo teatrale a cura del duo “Attenti a quelle doe” ed esibizione del Gruppo Ginnastica Smile, distribuzione di grostoi e vin brulé e servizio bar.

Attesissimo come tutti gli anni, torna il Gran Carnevale Giudicariese a Tione

Sabato 1 marzo 2025

Giornata dedicata ai bambini con il “Carnevale Popi e Putei

  • Ore 13.30 | apertura iscrizioni in Piazza Boni a Brevine
  • Ore 14.15 | partenza sfilata verso il Palatennis accompagnati dalla Banda Sociale di Tione. A seguire festa di Carnevale con concorso mascherine e premiazione. Grostoi e the caldo per tutti ed animazione “In Trenino” per tutto il pomeriggio.
  • Ore 21.00 | Palatennis | FesTIONE di Carnevale | Serata di musica e divertimento con Dj set special guest Michelangelo. Inoltre Dj Carl G., Anto Vox e Affanno.

Martedì 4 marzo 2025

  • Ore 14.00 | via Pinzolo | Gran Carnevale Giudicariese | sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati fino a Piazza Cesare Battisti. Servizio bar e distribuzione di polenta e salame. In caso di maltempo si recupera domenica 9 marzo 2025.
  • Ore 17.00 | Parco Le Ville | “La Slargada”– festa con DJ set (Climax, Carl G., Two Us e Sebast)
  • Ore 21.00 | Palatennis | festa in musica con DJ set e special guest Skar & Manfree; proclamazione dei vincitori del Gran Carnevale Giudicariese 2025

Gran Carnevale Giudicariese: contatti

Info: comitatocarnevaletione@gmail.com

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Non solo Gran Carnevale Giudicariese

Il Carnevale è una cosa seria da queste parti. Ecco le altre feste imperdibili:

Arriva il Gran Carnevale di Storo

Il Gran Carnevale di Storo raggiunge quest’anno la sua 56esima edizione. Un evento che attira non solo i locali ma anche tanti appassionati, da tutto il Trentino e non solo, per trascorrere momenti spensierati all’insegna dell’allegria, della musica e del divertimento. Tanti gli eventi in calendario, organizzati con la collaborazione di associazioni, Pro Loco e Gruppo Eventi.

Le origini del Gran Carnevale di Storo

Il Gran Carnevale di Storo ha una lunga tradizione alle spalle. Le prime edizioni risalgono infatti alla metà degli anni Sessanta, quando comparvero i primi carri di legno decorati con lo scopo di ironizzare sulle chiacchere di paese e sui temi più scottanti dell’attualità. Col passare degli anni i carri divennero sempre più ricchi e complessi.

Anche la musica ha sempre fatto da sfondo al Gran Carnevale di Storo: in passato si prediligevano strumenti e musiche tradizionali, come quella delle fisarmoniche o della banda o delle orchestre di liscio. Oggi invece il Carnevale di Storo ospita anche DJ di calibro internazionale che attraggono un numeroso pubblico di giovane età.

Il Gran Carnevale di Storo è l'evento più atteso dell'inverno in Valle del Chiese.

Gran Carnevale di Storo 2025: programma della 56a edizione

  • Giovedì 27 febbraio 2025 dalle 14.00 | Il Carnevale dei Bambini | sfilata dei bambini delle scuole per le vie del centro. Dalle 14.30 presso StoroE20 esibizione del mago Andrea con animazione per bambini e merenda per tutti.
  • Domenica 2 marzo 2025 ore 14.00 | Carnevale dell’oratorio | ritrovo in oratorio e partenza della sfilata ad ore 14.30 con arrivo a StoroE20. Intrattenimento con giochi e animazione . Alle ore 16.00 merenda per tutti.
  • Martedì 4 marzo 2025 ore 13.20 | Esibizione dei carri allegorici e gruppi mascherati lungo il percorso ad anello. Dalle 17.00 Open Party PalaCatta con degustazione polenta carbonera.
  • Sabato 8 marzo 2025 ore 13.30 | seconda esibizione dei carri allegorici e gruppi mascherati lungo il classico percorso ad anello | Ore 17.30: chiusura spettacoli. Degustazione della tipica polenta carbonera preparata dai Polenter di Storo presso la tendostruttura | Dalle ore 21.00: “Closing Party” presso il Palazzetto Storo E20, con ospiti d’eccezione della scena EDM italiana! Kharfi, giovane prodigio della musica elettronica, e Edmmarro.

Contatti

Pro Loco Storo
e-mail: segreteriaprolocodistorom2@gmail.com
sito: www.prolocostorom2.it

Cosa fare nei dintorni di Storo