Author - Silvia

Lago dei Caprioli e Sentiero Gnomi

Altro giro, altra gita, sempre nella splendida Val di Sole. Abbiamo approfittato di una bellissima giornata per fare un salto in uno dei posti più caratteristici: il lago dei Caprioli, quota 1280 metri, 5 chilometri sopra il paese di Pellizzano. Per raggiungerlo avete due opzioni: una più comoda, in auto o in bus navetta (i mercoledì di luglio), l’altra un po’ più impegnativa, a piedi, attraverso il “Sentiero degli Gnomi“.

IL SENTIERO DEGLI GNOMI

Se avete voglia di camminare potete raggiungere il lago percorrendo il “Sentiero degli Gnomi” un sentiero tematico ispirato agli gnomi della foresta lungo il quale si trovano diverse opere a tema realizzate con materiali naturali. Attenzione però! Il sentiero (non adatto ai passeggini) è piuttosto ripido (circa 400 metri di dislivello, per quasi 4 chilometri di cammino solo all’andata), non sceglietelo quindi se avete con voi bambini non allenati. L’itinerario si intraprende dal secondo tornante sulla strada che porta alla Malga Bassa, Centro Visitatori del Parco.

A due passi da Malga Bassa potrete ammirare quattro esemplari di cervo ospitati in un’area faunistica. Per raggiungerla basta imboccare la stradina sterrata posta dietro Malga Bassa, quella che si inoltra nel bosco in direzione opposta alla salita al lago.

Percorrendo il Sentiero degli Gnomi si trova anche un'area faunistica con dei cervi

Cervi nell’oasi faunistica nei pressi del Lago dei Caprioli

Il cammino continua da Malga Bassa proseguendo sulla strada principale, fino al Lago dei Caprioli. Calcolate almeno 1 ora e mezza/2 ore per salire al lago.

 

LAGO DEI CAPRIOLI: COME ARRIVARE

IN AUTO

La strada per salire in macchina è un po’ tortuosa e non adatta ai camper, a meno che non si salga in orari in cui si è piuttosto certi di non incontrare nessuno. Si parte da Pellizzano e si sale verso la località Fazzon. Il parcheggio (5 minuti a piedi dal lago) è a pagamento in estate. In ogni caso da inizio luglio fino a inizio settembre l’accesso al lago è libero fino alle 10.

SERVIZIO NAVETTA (LUGLIO)

Nel mese di luglio, i mercoledì sono green: l’accesso al lago potrà avvenire solo a piedi o con il “lake bus” (biglietto a 1 euro). Per arrivare a Pellizzano inoltre si può usufruire  del nuovo sistema di mobilità a chiamata “Smartbus”, per pedoni e bikers, progettato per collegare comodamente durante tutta l’estate le diverse località della Val di Sole. Il servizio è attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e prenotarlo è semplice e immediato: basterà scaricare l’app.

Per maggiori informazioni ed orari sulla mobilità sostenibile in Val di Sole cliccate QUI.

IL LAGO DEI CAPRIOLI

In qualunque modo raggiungiate il Lago dei Caprioli, lo scenario che si aprirà dinnanzi ai vostri occhi è di quelli da rimanere senza fiato. Un gioiellino incastonato nel bosco, con placide acque smeraldo, dove si può anche fare il bagno, se la temperatura lo permette.

Il Lago dei Caprioli è un piccolo lago balneabile a quota 1280 metri  in Val di Sole

Lago dei Caprioli

Per chi ha il passeggino, la strada sterrata che gira attorno al lago è comodamente percorribile in un quarto d’ora. Poi prati, giochi per i bimbi e una natura incantevole.

DOVE MANGIARE AL LAGO DEI CAPRIOLI

La Malga Alta di Fazzon si raggiunge salendo dal lago dei Caprioli

Lago dei Caprioli – Malga Alta di Fazzon

Per mangiare consigliamo lo Chalet Lago dei Caprioli (aperto anche in inverno, tel. 0463 751157) o l’Agritur Malga Bassa. Chi vuole camminare un po’  invece può salire per il sentiero (costante salita, no passeggini) e si arriva in un’oretta alla Malga Alta di Fazzon: ambiente cortese ed ospitale, piatti della tradizione, asini e mucche da incontrare.

LAGO DEI CAPRIOLI: INFO UTILI

  • LUOGO: Val di Sole
  • PARTENZA: parcheggio Lago dei Caprioli
  • ARRIVO: lago dei Caprioli
  • ALTITUDINE: 1280 m
  • DISTANZA: 0.5 km ( o 4 km sola andata se si fa il Sentiero degli Gnomi)
  • DURATA: 10 minuti (o 1,5 ore se invece si parte da Pellizzano lungo il Sentiero degli Gnomi)
  • DISLIVELLO: percorrendo il sentiero degli gnomi 400 metri
  • PASSEGGINO: non adatto a percorrere il Sentiero degli Gnomi
  • PUNTI DI RISTORO: Chalet Lago dei Caprioli(aperto anche in inverno, tel. 0463 751157); Agritur Malga Bassa (348 316 9213),Malga Alta di Fazzon . Verificare sempre le aperture in bassa stagione.

NEI DINTORNI

Bellissimi il Lago dei Caprioli e il Sentiero degli Gnomi, vero? Se cercate spunto per altre attività o passeggiate in zona sbirciate qui:

Val di Mazia: al Maso Glieshof

Un maso del Gallo Rosso a quota 1824 metri, nell’incontaminata Val di Mazia, laterale della Val Venosta a poca distanza dal lago di Resia. Ecco il Glieshof, caratteristica struttura ricettiva con quattro appartamenti e due camere, gestita dalla famiglia Heinisch, in cui abbiamo avuto il piacere di soggiornare a febbraio 2024. In questi anni abbiamo avuto spesso la fortuna di trascorrere qualche giorno in questi agriturismi. Che dire.. ne siamo sempre rimasti piacevolmente stupiti! Alcune ci sono proprio rimasti nel cuore, curiosi? Ecco i masi Gallo Rosso che amiamo!

Insieme a Cornelia e Reinhard siamo entrati a contatto con la loro vita contadina: dalla conoscenza degli animali del maso (mucche, pecore, pony, conigli,..), alla preparazione dei piatti tipici, ma anche l’esplorazione di tanti posti belli nei dintorni. Particolarità sicuramente apprezzata, dalle famiglie e non, la possibilità di avere anche la cena. Preparata con i loro prodotti: dai canederli alle tagliatelle con ragu di cervo, dalla gulash suppe al formaggio fuso con polenta e così via. Ogni giorno un piatto e un dolce diverso, da prenotare il giorno precedente.

Maso Glieshof

Il maso, con la stalla, si trova proprio in fondo alla valle, a circa 20 minuti dal paese di Malles (con pasticceria notevole e tanti negozi carini, sia di prodotti alimentari che di altro). Natura incontaminata, una quindicina di cime alte più di tremila metri e una pista da slittino solo per voi saranno i primi aspetti che vi conquisteranno. Slitta, bob e ciaspole sono a disposizione libermente.

Le colazioni del Glieshof

Poi c’è la colazione, che può essere servita in camera scegliendo la sera prima i prodotti nella lista, con le bontà del maso: uova, burro, latte, yogurt, marmellate, succhi, formaggi, affettati, tisane e altre prelibatezze.

In alternativa si può scendere nella stube, dove ci sono anche dei giochi per i bambini, colori e libri. Uno spazio in comune sempre aperto agli ospiti.

Le attività del maso

Nei mesi invernali non perdete la possibilità di entrare nella cucina di Cornelia, per imparare le ricette della tradizione e soprattutto gustare delle merende uniche.

Noi abbiamo imparato a fare le frittelle di mele e lo strudel (entrambi con la salsa di vaniglia calda). Ma anche il Kaiserschmarren, la gustosa omelette spezzettata con marmellata di ribes e purea di mele. Una bontà!

Poi grandi e piccoli avranno la possibilità di andare in stalla con Reinhard e vedere come funziona la mungitura, dare il latte ai vitellini appena nati (questo qui sotto aveva appena poche ore!) ed accarezzare gli altri animali della fattoria.

In estate potrete aiutare anche fare il fieno e altri piccoli lavori che vi daranno grande soddisfazione!

Gli appartamenti sono semplici ed accoglienti, dotati di cucina con tutti i comfort. Un bel modo per staccare la spina dallo stress quotidiano e per i più piccoli di vivere da vicino la vita del maso.

Maso Glieshof: cosa amerete

  • il fatto che questo è un maso biologico, così come ovviamente i loro prodotti
  • di fronte alla struttura c’è anche uno skilift con qualche pista, per chi vuole imparare ad andare sugli sci (deposito riscaldato al maso)
  • possibilità di richiedere il pranzo al sacco (salsicce affumicate, formaggio, pan di segale, succhi e frutta di stagione)
  • attrezzatura per bimbi disponibile (lettino, seggiolone, fasciatoio)
  • nel giardino in estate si possono prendere erbe aromatiche
  • su richiesta potete chiedere il trasporto da e alla stazione ferroviaria di Malles
  • la fioritura in primavera dei rododendri: spettacolo da non perdere!
  • un autunno con temperature piacevoli e malghe aperte fino a stagione inoltrata

Cosa fare nei dintorni:

Maggiori info: 340.6963308; sito web

 

Vigolana: le Fiabe nel bosco

In Vigolana c’è un bellissimo sentiero tematico: “le Fiabe nel Bosco”. Si trova nei pressi della Malga Doss del Bue facilmente raggiungibile in macchina da Vattaro. Un semplice percorso di arte e natura che si sviluppa nel bosco. Lungo la strada trovate opere in legno accompagnate dalle classiche fiabe per bambini. Il tempo di percorrenze è soggettivo e varia a seconda delle soste. Calcolate un paio d’ore con tutta calma per leggere le storie anche più di una volta! Se vi piacciono questo tipo di percorsi non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

malga circondata d prati e piccolo parco giochi

Malga Doss del Bue

Proprio di fronte alla malga ecco il tabellone con le spiegazioni: tre chilometri circa, pressoché pianeggianti, che si snodano su una strada sterrata fattibile anche con i passeggini da trekking. Dai mille metri di altitudine si raggiungono i 1100 metri, davvero un percorso fattibile da tutti.

cartellone con indicazione del percorso nel bosco

Mappa Fiabe nel Bosco

Sentiero delle fiabe in Vigolana

Qui vi aspettano una quindicina di sculture in legno, frutto dei simposi che si tengono ogni anno. I soggetto sono tanti personaggi che sempre hanno affascinato i cuori dei più piccoli: il lupo di Cappuccetto Rosso, il Gatto con gli Stivali, Hansel e Gretel, Pinocchio.

Sarà possibile – grazie agli speciali leggii stampati – leggere le storie assieme ai bambini, affascinati poi nel vedere l’opera corrispondente. Per scattare subito verso la  la tappa successiva curiosi di scoprire che personaggio li attende.

Un bel modo per intrecciare natura ed arte, per coinvolgere le famiglie e non solo, in un percorso che crescerà di anno in anno fino a diventare circolare. Scopritelo al più presto!

Cosa fare nei dintorni:

Merano, sulla Roggia di Scena

La passeggiata lungo la Roggia di Scena segue gli antichi canali di irrigazione della zona. Il termine “roggia” indica proprio il canale di irrigazione, lungo il quale scorre l’acqua deviata da un corso di maggiore portata. Questo ingegnoso sistema ha reso coltivabili terre in precedenza molto aride.

Le roggia sono antichi canali di irrigazione presenti soprattutto nella zona occidentale dell’Alto Adige

La roggia di Scena

Approfittando di una bella giornata di sole, abbiamo deciso di percorrere il tratto di roggia che sovrasta il paese di Scena. Una bella passeggiata che parte dal centro del paese e si snoda per una decina di chilometri.

ROGGIA DI SCENA: COME ARRIVARE

Scena si trova a poco più di un’ora d’auto da Trento. Da Bolzano si prosegue sulla MEBO fino a Merano-Sinigo, quindi si seguono le indicazioni per Scena. Potete lasciare la macchina nel centro del paese di Scena, o poco sopra, e poi seguire Via Ifinger e le indicazioni Taser Waalweg. Da qui vi dirigerete verso la stazione a valle della funivia Taser. Vi abbiamo raccontato che mondo si apre una volta saliti in quota con questo impianto: scopritelo nel nostro articolo Monte Scena: Rifugio Picco Ivigna.

IL SENTIERO LUNGO LA ROGGIA

La strada, all’inizio asfaltata, attraversa il piccolo borgo per poi proseguire piuttosto ripidamente per una quarantina di minuti, tra le vigne e i meli caratteristici della zona. Un po’ faticoso, ammettiamo, ma davvero splendido.

Dopo circa una decina di minuti si incontra la prima sorpresa: un tavolo con uova fresche e succo di mela in vendita: basta lasciare le monetine nella cassettina. Un gesto di fiducia nel quale è facile imbattersi in Alto Adige. Noi abbiamo acquistato del succo di mela buonissimo.

Bancarelle di prodotti freschi e genuini lungo la roggia di Scena

Bancarella lungo la roggia di Scena

Giunti alla base della funivia parte la passeggiata vera e proprio lungo la roggia, un sentiero semplice e pianeggiante che si snoda tra boschi e frutteti. Presenza costante: la roggia, che con il suo piacevole rumore vi accompagnerà per tutta la passeggiata. I canali vengono aperti verso metà aprile.

I sentieri dell'acqua meranesi sono una rete di sentieri che seguono il corso delle rogge

I Sentieri dell’Acqua meranesi

Volendo è possibile parcheggiare la macchina direttamente alla base della funivia, evitando così il tratto più ripido, ma vi perdereste una parte molto suggestiva della passeggiata.

Lungo il sentiero si trovano curiosi binocoli con la spiegazione di quello che si vede guardandoci dentro e anche tantissime panchine su cui fermarsi per una sosta o per un picnic in mezzo alla natura.

Se invece preferite un pranzo caratteristico è possibile trovare un paio di punti di ristoro  che vi tenteranno con menù che definire invitanti è riduttivo.

Lungo il tragitto incontrerete anche un percorso Kneipp,  ideale nelle giornate più calde per una pausa decisamente rinvigorente.

Poco prima di raggiungere la funivia di Merano 2000, in prossimità del quartiere di San Giorgio potete prendere il sentiero che costeggia i vigneti e che vi condurrà a Scena in circa venti minuti oppure come abbiamo fatto noi, ripercorrere la stessa strada dell’andata. I bambini non perderanno occasione per giocare ancora con l’acqua e trovare qualche particolare precedentemente sfuggito.

MASO SALFGUT

Consiglio da local: se avete bambini abituati a camminare e siete alla ricerca di un posto davvero autentico vi suggeriamo di prendere a metà percorso la deviazione per Maso Salfgut. In una ventina di minuti in salita (ma ne vale la pena) arriverete alla meta.

Gestione familiare molto cordiale, accomodatevi sulla terrazza soleggiata e non abbiate fretta! Thomas, con il suo sorriso gentile, vi illustrerà i piatti (elenco sulla parete solo in tedesco) preparati quasi esclusivamente con i loro prodotti: uova, latte, carne, verdure,…

Noi abbiamo mangiato canederli di spinacio selvatico colto nel bosco al mattino da suo papà, polpettone con uova e patate saltate e una buonissima torta di fragole e panna. Prezzi modici, l’unica questione è che non bisogna avere fretta. Godetevi il tempo lento di questo posto. Attenzione: aperto solo ad aprile e maggio, chiude nei mesi più caldi per riaprire in autunno (0473 945680). Si torna indietro dalla stessa strada.

Prima di tornare a casa, o al mattino, ricordatevi di fare un giretto a Scena, un paesino davvero delizioso.

ROGGIA DI SCENA: INFO UTILI

LUOGO: Scena
PARTENZA: paese di Scena o stazione a valle della funivia Taser
ARRIVO: paese di Scena (rientro o dalle stessa strada dell’andata o attraverso giro circolare)
ALTITUDINE: dai 500 ai 900 metri slm circa
DISTANZA: circa 10 chilometri
DURATA: indicativamente 2 ore/2 ore e 30 minuti
DISLIVELLO: 300 metri circa
PASSEGGINO: no
IMPIANTI: no
PUNTI DI RISTORO: Jausenstation Cafè Am Waal tel: 0473310424 – cell. 3382852984 – Maso Salfgut (aperto solo ad aprile e maggio, chiude nei mesi più caldi per riaprire in autunno tel.0473 945680). Molto importante: NON ci sono fontanelle con acqua potabile: ricordate di portare la borraccia (soprattutto con il caldo estivo)

NEI DINTORNI

Bella la passeggiata lungo la roggia di Scena, vero? Eccovi allora alcuni spunti di attività da fare nei dintorni:

Trovate tante altre passeggiate e attività a Merano e dintorni QUI

 

I 7 giardini Kränzelhof a Cermes

A poca distanza da Lana si trova un luogo davvero magico, composto da sette giardini. Nel 2006 i proprietari della tenuta vitivinicola Kränzelhof decisero di completare la loro azienda arricchendola di un grande spazio verde con molteplici ambientazioni e suggestioni.

All’interno dei 7 giardini Kränzelhof, il labirinto di tremila metri quadrati sarà di certo la parte più apprezzata dai bambini, ma anche quella che forse farà  riflettere maggiormente gli adulti. Un percorso tortuoso e pieno di scelte da compiere: così, proprio come la vita!

7 Giardini Kränzelhof – il labirinto

TRA ARTE E SUGGESTIONE

Al di là dell’apparenza ludica questo posto nasconde infatti livelli multipli di lettura. Alla fine del labirinto per esempio si trova un teatro con palcoscenico e gradinate in erba, per ricordarci quanto siamo protagonisti della nostra vita. Si prosegue poi con l’incontro tra cipressi e larici, che simboleggiano la cultura italiana e tirolese. Un’unione affascinante che rende questo territorio ancora più interessante. C’è poi il labirinto di terra, che permette di effettuare un movimento fisico e spirituale fino al centro. La mente si svuota cercando di trovare il percorso corretto.

Naturalmente i bambini vivranno tutto come un gioco, ma sarà interessante anche farli ragionare su argomenti più complessi. Un bel modo, insomma, per trascorrere del tempo di qualità assieme.

I 7 GIARDINI DEL KRÄNZELHOF

I sette giardini, i cui nomi e la cui composizione si ispirano a diversi stati d’animo ed emozioni, occupano una superficie di circa 2 ettari ed ospitano spesso mostre di artisti di fama nazionale ed internazionale. Bellissimi sia sotto il sole che sotto la pioggia, grazie ai ripari ed agli spazi ombreggiati, si vestono di nuovi colori a seconda del momento della giornata.

Il giardino della Fiducia, ad esempio, ha questa grande clessidra rotta che indica “Il tempo perduto”.

I nomi dei giardini del Kränzelhof si ispirano a sentimenti, valori e stati d'animo

Kränzelhof: il Giardino della Fiducia

E poi ancora, laghetti e tanti fiori appena sbocciati. Qui niente sembra essere lasciato al caso. I proprietari dicono: “A noi importa far stare bene chi arriva qui: sedersi all’ombra di un noce o di una quercia non è la stessa cosa. Sperimentate ciò che vi fa stare bene”.

Andate ad esplorare anche la grande stanza verde, l’installazione a farfalla dedicata ai desideri, la pagoda da raggiungere con un movimento concentrico. Insomma, un posto magico, cui va dedicato tutto il tempo necessario.

KRÄNZELHOF: INFO UTILI

  • l’ingresso costa 12 euro per gli adulti; 4,5 euro per i bambini
  • i cani sono i benvenuti
  • è possibile effettuare una visita guidata sia all’azienda vitivinicola che ai giardini, minimo 5 persone ( a pagamento)
  • il bar/enoteca è aperto dal lunedì al sabato dalle 11:30 alle 15 (domenica solo degustazione di vini)
  • il punto vendita permette di acquistare i vini dell’azienda

Trovate tutto sul loro sito, QUI

NEI DINTORNI

Se vi sono piaciuti i 7 giardini Kränzelhof a Cermes, vicino a Merano, potrebbero anche piacerti i seguenti articoli: cliccali per scoprire tutti i dettagli

Passo Costalunga: a Baita Maserè

Bellissima escursione nella zona di Passo Costalunga, che porta ad un caratteristico punto di ristoro: Baita Maserè. Itinerario che si può fare dalla primavera all’autunno inoltrato, visto che la struttura apre a metà maggio e chiude il primo di novembre. Noi ci siamo stati proprio in questo periodo, in una giornata con il cielo azzurro e tanti colori a ravvivare il bosco. È un percorso adatto a tutti, anche ai bambini un po’ abituati a camminare. Scoprite tutte le passeggiate che si possono fare in Val d’Ega.

Si parte dal Passo di Costalunga tra la pensione Rosengarten e l’Hotel Savoy, seguendo la segnaletica che chiaramente ci indica la meta. Si attraversano prati e boschi di larici e abeti sotto le pareti maestose del Catinaccio. Spettacolo per gli occhi. Il sentiero si snoda in costante salita, anche se il paesaggio è talmente bello che la fatica non si sente.

Dopo circa un’oretta – e un dislivello di circa 300 metri – si arriva alla deviazione che avvisa che la meta è a 5 minuti. Proseguendo si può arrivare invece in 20 minuti al Rifugio Paolina. Abbassando lo sguardo già si intravede il tetto della malga, davvero carina e collocata in un posto panoramico notevole a quasi 2000 metri, 1955 metri per la precisione. C’è anche un piccolo parco giochi e qualche animale.

Baita Masarè: il menù

Qui abbiamo gustato un ottimo Kaiserschmarren, uova speck e patate e dei gustosi canederli in brodo: porzioni decisamente abbondanti, che non ci hanno permesso di gustare l’appetitoso strudel di pasta frolla che avevamo intravisto.

Il tempo di riposarsi sulle sdraio gialle con vista Latemar e aver goduto di questo ultimo sole autunnale, che era già arrivato il momento di tornare. Si ripercorre il sentiero dell’andata. Torneremo in inverno, perché la baita è posizionata sulle piste da sci, ma può essere raggiunta anche con le ciaspole e comunque con la neve.

INFO UTILI

  • LUOGO: Val d’Ega
  • PARTENZA: Passo Costalunga
  • ARRIVO: Baita Masarè
  • ALTITUDINE: quasi 2000 metri
  • DURATA:  un’oretta abbondante
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Baita Maserè | 348.2463394 | aperta da metà maggio fino a inizio novembre e da inizio dicembre fino a inizio aprile, senza giorni di riposo

Ci sono anche altri modi per raggiungere la struttura, anche prendendo gli impianti o con la Mountain bike. Li trovate tutti QUI.

Cosa fare in Val d’Ega

Malga Mazia, fuori dal caos

Se cercate una passeggiata semplice, in un posto un po’ sperduto e di grande bellezza, quella che porta a Malga Mazia fa sicuramente per voi! Siamo in Val Venosta, ad una ventina minuti d’auto da Malles. L’escursione parte dal parcheggio in fondo alla Val di Mazia e in circa un’ora e 250 metri di dislivello conduce alla meta.  La strada è sempre battuta, non servono ciaspole. Per questo motivo vi consigliamo di portare con voi slitte o bob per un rientro super divertente!

Malga Mazia: come arrivare

Prendete le indicazioni che portano prima al paesino di Mazia, poi fino in fondo all’omonima valle, precisamente a Masi di Glies, quota 1800 metri circa. Qui troverete un parcheggio grande e gratuito. Qualche decina di metri prima, sulla sinistra, troverete il cartello che indica il punto di partenza per l’escursione. Importante! Noi abbiamo soggiornato al Glieshof, maso del Gallo Rosso, esperienza indimenticabile.

La prima parte della strada forestale è in salita nel bosco, dopodiché diventa più tranquilla fino ad  aprirsi con una bella visuale su tutta la valle. Niente impianti, quassù, solo la natura incontaminata.

La strada prosegue fino ad uno stretto tornante sulla sinistra: guardando in alto a quel punto potrete ammirare Malga Mazia in tutta la sua bellezza, con la sua posizione soleggiata e di fronte alle montagne imponenti che superano spesso i 3000 metri.

Malga Mazia in Val Venosta

L’accoglienza di Jonas e del suo staff (gestiscono la struttura da dicembre 2023) è calda e calorosa: tanti i tavoli all’aperto, per le giornate più calde, così come i posti al coperto.

Il menù (che cambia spesso in base alle materie prime disponibili) propone i classici piatti tipici altoatesini, dai taglieri di affettati e formaggi, alla minestra d’orzo, ma anche frittata in brodo e pasta del pastore. Noi abbiamo preso delle ottime mezzelune fatte in casa con la pasta dei gnocchi ripiena di porcini e lo spezzatino con canederli o verdura. Come dolci non possono mancare il Kaiserschmarren, lo strudel e le torte fatte in casa.

Malga Mazia è aperta in inverno dal giovedì alla domenica solitamente fino a Pasqua, mentre in estate tutti i giorni da maggio/giugno (dipende dalla neve caduta in inverno) a fine ottobre.  Si può tornare sia dalla stessa strada dell’andata, che effettuare un giro ad anello (non sempre battuto).

Malga Mazia: info utili

  • LUOGO: Val Venosta
  • PARTENZA: Parcheggio in fondo alla Val di Mazia
  • ARRIVO: Malga Mazia
  • ALTITUDINE: 2050 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO:  250 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI DI RISTORO: Malga di Mazia 📞 349.7499817

Per verificare le condizioni della neve e l’apertura  sempre meglio contattare la struttura oppure l’ufficio turistico di Malles 📞 0473 831190

Val Venosta in inverno

Vi consigliamo altre passeggiate nei dintorni, per famiglie e bambini:

 

Il lavoro, le fate, le streghe

scultura in legno

Percorso tematico di 4 chilometri e mezzo (250 metri di dislivello) in Val di Non, sopra il paesino di Preghena (11 chilometri da Cles, in direzione Val di Sole). Vi aspetta un fantasioso sentiero disseminato di personaggi scolpiti nel legno e di installazioni realizzate con materiali naturali (pietra e legno) che raccontano le fatiche della gente di montagna e le antiche storie della fantasia popolare. Una ventina di postazioni che renderanno piacevole questo giro ad anello percorribile con calma in tre ore. Se vi piacciono questo tipo di sentieri non perdetevi i 20 sentieri tematici in Trentino Alto Adige.

Purtroppo si può parcheggiare solamente in paese e da lì cominciare la passeggiata. Scrivo “purtroppo” perché questo implica una salita piuttosto ripida di almeno 20 minuti e la possibilità di accedere con in passeggini. L’inizio del percorso è nei pressi della fontana in paese dove si trova anche un totem illustrativo. Qualche informazioni in più.

Il sentiero delle fate a Preghena

Le prime opere in legno ad apparire sono stati gli animali: l’orso, la lepre, il falco, lo scoiattolo. Ma il bello arriva dopo un quarto d’ora di cammino: prima le spade nella roccia, poi il pentolone dei desideri, poi la strega volante e la “peste dal diaol“, un bellissimo mostro con la coda lunga ed un forcone. Continuando sul percorso ecco le campane per rendere inutili i malefici delle streghe e dei maghi. E poi via… si riprende in discesa: le motoseghe giganti e poi i pezzi di tronchi d’albero che suonano e che possono essere facilmente riconosciuti dai bambini grazie alle etichette esplicative.

Sulla sinistra ecco il “Doss da Mul“, da dove si vede la Valle di Rumo, il Mezzalone, Cis e la Valle di Bresimo. Poco più avanti sulla destra ecco un bel prato con una super tettoia di legno con tavoli e panche dove poter fare splendidi pic nic all’aperto. Volendo si può anche chiedere in Comune il permesso per arrivare fin lì con l’auto.

Anche lì diverse opere: la fatina prigioniera, la carbonaia (metodo antico per ricavare dal legname disponibile il carbone), lo gnomo che sorveglia lo stagno.

Il giro prevede una sorta di anello, prima di ritornare in paese, con altre opere: le scope delle streghe, i mostri dell’albero, il serpente, streghe o fate? il castagno e i funghi del bosco. Calcolate almeno tre ore per farlo tutto, con bambini abbastanza grandi ed abituati a camminare. Per capire meglio come si snoda il percorso potete guardare la mappa  QUI.

Info utili:

  • LUOGO: Val di Non
  • PARTENZA: paese di Preghena
  • ALTITUDINE: circa 1000 metri
  • DURATA: tre ore (giro completo)
  • DISLIVELLO: 250 metri
  • PASSEGGINO: sconsigliato per il primo tratto in salita
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Val di Non con i bambini

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una guida! Consigliamo:

Sul Monte Zugna in inverno

Bellissima escursione sulla neve quella che porta alla sommità del Monte Zugna in inverno. Un itinerario molto suggestivo, dove vi imbatterete in moltissimi resti della Prima Guerra Mondiale: trincee, camminamenti, postazioni, cunicoli militari… davvero interessante!

Se non conoscete questa zona approfittatene per fare qualcosa di diverso e scoprire appunto un luogo che offre diversi spunti, sia dal punto di vista naturalistico che storico. Anche i bambini apprezzeranno, e forse si dimenticheranno di farvi troppe domande sulla durata del percorso!

Resti di trincee sul Monte Zugna sotto la neve

Monte Zugna in inverno – resti di trincee

Come arrivare sul Monte Zugna

Dal centro di Rovereto sono circa 6 chilometri e 10 minuti d’auto per arrivare fino ad Albaredo. Da qui si prosegue per altri 12 chilometri (venti minuti): la strada è un po’ tortuosa ma non demordete perché lassù vi aspetta un bel posticino per un’escursione con i vostri bimbi.

Anche in presenza di neve, se la strada è stata pulita si può arrivare fino al Rifugio Monte Zugna in auto (consigliato), altrimenti  la si lascia al “Trincerone” (parcheggio a 3 chilometri dal rifugio).

Al Rifugio Monte Zugna

Dal parcheggio del trincerone  si prosegue quindi a piedi per raggiungere il rifugio. Impiegherete circa un’ora, sia che seguiate la comoda via principale, sia che deviate sulla destra nel bosco. In questo secondo caso si passa anche dal cimitero di San Giorgio, che può essere un prezioso spunto di riflessione e l’occasione per spiegare ai bambini cosa nel concreto abbiano rappresentato i conflitti per i giovani soldati in quegli anni.

Verso la cima del Monte Zugna in inverno

Arrivati al rifugio si può già godere di uno splendido panorama sulle montagne circostanti.

Rifugio Monte Zugna con la neve

Rifugio Coni Zugna in inverno

E’ però partendo per l’escursione che inizia dal rifugio e che porta alla cima del Monte Zugna che potrete godere man mano che si sale di scorci sempre più belli.

CIma del Monte Zugna in inverno

Monte Zugna sotto la neve

Il sentiero è abbastanza battuto e fattibile con gli scarponi da montagna ma se dovesse essere appena nevicato possono essere utili anche le ciaspole, sia nell’ultimo tratto, che durante la discesa.

Monte Zugna sotto la neve

Monte Zugna in inverno

Monte Zugna con la neve

Monte Zugna con la neve

Con i bambini mettete in preventivo un’ora e mezza circa per raggiungere la cima, soprattutto perché la pendenza si fa un po’ più impegnativa nel breve tratto finale.

Il panorama che vi aspetta è uno spettacolo a 360° gradi sulle più belle montagne del Trentino, ben segnalate sulla tavola di orientamento.

indicatore delle cime sul Monte Zugna

Monte Zugna – la vetta

Vista dalla cima del Monte Zugna

Monte Zugna in inverno – vista dalla vetta

La giornata abbastanza nuvolosa non ci ha permesso di ammirarle tutte, anche se molte erano comunque ben visibili.

Info utili: Monte Zugna

  • LUOGO: Monte Zugna
  • PARTENZA: Rifugio Monte Zugna
  • ARRIVO: Vetta del Monte Zugna
  • ALTITUDINE: 1865 metri
  • DURATA: 3-4 ore (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 250 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Monte Zugna

Info e contatti

Per informarsi sulle condizioni del sentiero che porta alla cima del Monte Zugna è sempre utile sentire il rifugio, che è aperto da metà ottobre a metà maggio dal mercoledì alla domenica..

Rifugio Monte Zugna
tel.0464 917959
e-mail: rifugiomontezugna@gmail.com
sito web: www.rifugioconizugna.com

Se vi è piaciuta l’escursione sul Monte Zugna in inverno, cosa ne dite di venirci anche in estate? Leggete qui il racconto della nostra esperienza estiva: Rifugio Coni Zugna sopra Rovereto

 

Giro del Sorasass: vista su Trento

Vicino a Trento c’è una montagna di cui tutti sanno il nome, ma che in pochi conoscono: il Soprasasso, o “Sorasass” in dialetto. Proprio lì c’è una bellissima passeggiata ad anello (circa 300 metri di dislivello), con vista sulla città, che unisce natura e cultura. Questo posto, infatti, durante la prima Guerra mondiale è stato trasformato dagli austroungarici in una postazione strategica per controllare Trento. Il percorso ricalca la vecchia strada militare, di cui si vedono in più punti i resti.

Da Trento ci si dirige verso Cadine (7 chilometri di distanza): qui si prende la strada sulla destra per il campo sportivo e alla grande croce in pietra si prosegue diritti. Poi a sinistra (indicazioni) fino al parcheggio in località “Fer de Caval” (507 metri). Qui inizia la nostra passeggiata.

Sentiero Soprasasso

La via più comoda è sicuramente la strada forestale a sinistra del cartello illustrativo che da la possibilità a chi ha bambini piccoli di fermarsi alla Poza della Casara. Un bel prato circondato da boschi, con zona picnic (30 minuti di cammino). Se deciderete invece di proseguire nel bosco troverete erica, primule e violette. Qui la strada diventa un sentiero ripido (si può anche continuare sulla forestale, meno impegnativa).

Sentiero del Sorasass

vista dall'alto sulla città di Trento

Terrazza panoramica su Trento

Dopo circa altri 30 minuti si arriva al punto più alto del percorso (790 metri), dove si apre una vista incredibile sulla città: il fiume Adige che scorre tranquillo passando accanto al Doss Trento e sullo sfondo le montagne Marzola e Vigolana. Seguite l’indicazione che indica il “Pontesel”, che in dialetto significa “poggioletto”: arriverete ad un terrazzino artificiale da dove ammirare la città.

Sentiero della guerra Trentino

Camminando con i bambini più grandi questa passeggiata fornisce anche l’occasione per raccontare loro un po’ di storia e prepararli a quello che vedranno: l’osservatorio aereo a picco sulla valle dell’Adige, la fuciliera, le trincee, le postazioni dell’artiglieria, gli “stoi” (rifugi in roccia) che si usavano per dare rifugio alle truppe e servivano anche come deposito dei viveri e munizioni.

Altra indicazione da seguire assolutamente è quella che indica la fucileria austro ungarica, realizzata nel 1915 e restaurata nel 2006. Una breve discesa, che porta ad un tavolo da picnic perfetto per un’altra sosta, e poi alla fuciliera vera e propria (entrate, da fuori non è molto invitante ma poi vedrete che costruzione!).

Si tratta di una galleria lunga circa 40 metri dotata di un locale per il posto di guardia, undici postazioni per fucilieri dotate di feritoie e ripiani per le munizioni. Sarà divertente esplorarla!

fuciliera della prima Guerra Mondiale

fuciliera del Sorasass

Quando uscite, continuate a scendere lungo il sentiero, in modo da ricollegarvi con la strada principale. In breve si torna al parcheggio. Il sentiero, prevalentemente sterrato non presenta tratti particolarmente impegnativi ed è percorribile tutto l’anno, prestando attenzione. Non sono presenti fontanelle, né punti ristoro, quindi portatevi una scorta d’acqua.

Sorasass: info utili

  •  LUOGO: Trento
  • PARTENZA: Cadine (parcheggio Fer de Caval)
  • ARRIVO: giro ad anello sul Sorasass
  • ALTITUDINE: m 790
  • DISTANZA: 7 km
  • DURATA: 3,5 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 280 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: no

Per maggiori informazioni:  www.discovertrento.it

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