State cercando una breve passeggiata adatta anche ai bambini più piccoli e percorribile anche in passeggino? L’itinerario che conduce dal centro della borgata di Malè in Val di Sole al Parco Regazzini in passeggino è quello che fa per voi. Una passeggiata tranquilla e piacevole anche nelle giornate primaverili o autunnali.
Un paio d’ore bastano per questa passeggiata, perfetta anche se volete raggiungere a piedi l’adrenalinico parco avventura “Flying Park” , che si trova proprio alla fine del percorso.
Flying Park Malé
Verso il Parco Regazzini in passeggino
Raggiunto il centro di Malè (circa un’ora in auto da Trento) potete posteggiare l’auto nei pressi della chiesa di S. Luigi Gonzaga e proseguire a piedi in direzione “Molini di Malè” (qui vicino c’è anche l’azienda agricola La Contenta: curiosate in A Malè frutti felici con la musica) Una strada asfaltata sottopassa la statale trafficata e vi conduce direttamente a questa piccola località dove troverete una graziosa segheria veneziana ben conservata. Questa segheria, attiva fino al 1978, oggi viene utilizzata a scopo didattico, soprattutto per scolaresche e durante l’estate.
Segheria Veneziana in località Molini di Malé
Proseguendo oltre, sempre su strada asfaltata, raggiungete e superate il centro sportivo del paese con il grande campo da calcio e, tenendovi sulla sinistra, seguite le indicazioni per il “Parco Regazzini” che raggiungerete in pochi minuti.
Il Parco Regazzini
Vi troverete immersi in una bellissima area verde e ombreggiata, ideale anche per trovare riparo dal caldo durante l’estate. Qui l’attrazione principale è costituita dal parco avventura “Flying Park” (leggi Flying Park a Malé: che forza!). Se non è l’avventura che vi interessa potete anche fermarvi semplicemente per un pic-nic nel piccolo parco giochi della pineta oppure degustare un buon pranzo all’Osteria del Bosco (qui i giudizi di Tripadvisor), locale caratteristico con cucina trentina.
Rientro a Malè dal Parco Regazzini in passeggino
Per tornare a Malè potete scegliere di ripercorrere la strada dell’andata (consigliato soprattutto se avete passeggini) oppure optare per un tragitto più caratteristico e cioè quello che vi porta alla passerella sul torrente Noce (caratteristica perché molto alta sulle rapide) e da qui risalendo la Pineta fino al bel parco giochi che si trova a due passi dall’Acquacenter di Malè.
Il percorso totale è lungo poco più di due chilometri, quindi adatto anche ai primi passi dei vostri camminatori.
Parco Regazzini, Malé
Informazioni e contatti
Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Pejo e Rabbi SCPA
tel. 0463.901280 www.visitvaldisole.it
Nei dintorni
Vi abbiamo convinti a raggiungere il Parco Regazzini in passeggino? Ecco altre cose carine che si possono fare in zona:
Azienda Agricola La Contenta: qui Lorenzo cresce i suoi piccoli frutti a suon di musica, potete andare a trovarlo e ve li farà raccogliere ed assaggiare. Tutte le info: A Malé frutti felici con la musica
Voglia di relax e benessere? Perché non provare il percorso Kneipp a San Bernardo di Rabbi? Info Percorso Kneipp in Val di Rabbi.
Accanto al percorso Kneipp c’è una splendida area gioco recintata con laghetto, zattere, strutture per arrampicare e tavoli da picnic. Straconsigliamo! Info: In Val di Rabbi: che parco giochi!
Non dimenticarti di consultare le nostre mini-guide dell’estate:
La Strada del Ponale è uno dei più affascinanti sentieri panoramici d’Europa. Anche se sono tutte belle le passeggiate sul Lago di Garda, la regina incontrastata delle escursioni è questa. Splendida, soprattutto in primavera o in autunno, meglio però evitare le ore centrali della giornata. Questo soprattutto in estate, perché il sole brucia e ci sono poche zone ombreggiate. In ogni caso, sulla Ponale coi bambini fate sempre attenzione ai tanti bikers in transito.
Ecco quindi tutto quello che c’è da sapere se desiderate provare questo sentiero per la prima volta ed ammirare il lago di Garda da una posizione davvero incredibile e privilegiata.
Sentiero del Ponale: come arrivare
Abbiamo lasciato l’auto al comodo parcheggio Monte Oro (a pagamento) nei pressi della Centrale idroelettrica, a circa dieci minuti a piedi dall’inizio del percorso, che si trova poco più avanti sulla destra, in direzione Limone. Prima di partire ci siamo così fatti anche un giretto lungo il molo.
Il Sentiero “Giacomo Cis” – La Strada del Ponale
Da Piazza Catena, dove attraccano i battelli, si prosegue costeggiando per qualche centinaio di metri il lago. Si passa accanto alla ex Casa Cantoniera, per poi risalire a livello della strada e, prima della galleria, imboccare il sentiero “Giacomo Cis”. E’ questo il nome dato alla “Ponale”, una volta unico collegamento tra Riva del Garda e la Val di Ledro.
Lago di Garda – Sentiero del Ponale
Un percorso bellissimo, che permette di salire lungo una strada scavata nel fianco della montagna, con vedute davvero da mozzare il fiato. Nuova anche l’installazione di alcune fontanelle lungo il tracciato, utilissime soprattutto nelle ore più calde!
Sentiero “Giacomo Cis” – Strada del Ponale
Ponale coi bambini: cosa devi sapere
Il sentiero è teoricamente fattibile con un buon passeggino da trekking, ma è decisamente preferibile lo zainetto portabimbi. In primo luogo perché vi sono alcuni passaggi stretti e ripidi, ma soprattutto perché c’è un via vai continuo di persone e bici.
Ponale coi bambini: attenzione ai bikers!
I recenti lavori di manutenzione hanno implementato la separazione dei tratti pedonali e ciclabili. Ciò garantisce maggiore sicurezza, ma è comunque consigliabile tenere vicini i bambini, soprattutto i più imprevedibili.
Sosta snack al Belvedere
Dopo un’oretta di passeggiata in costante leggera salita, tra gallerie e resti di fortificazioni militari, troverete il ristorante/bar Ponale Alto Belvedere (aperto solitamente tutti i giorni a partire da aprile e fino a fine ottobre), con la sua bella terrazza panoramica. Potrete scegliere un bel tavolo al sole per mangiare qualcosa, o anche solo dissetarvi. Da qui non solo potrete ammirare il lago ma anche la cascata sul versante opposto della montagna.
La Cascata Alta del Ponale
Questa cascata può essere raggiunta a piedi scendendo verso il porto antico. C’è un sentiero segnalato sulla sinistra, qualche decina di metri oltre il bar. Tuttavia è assolutamente sconsigliato con i bambini piccoli perché molto ripido ed ostico. Valutare bene la fattibilità di questo tratto.
Ponale coi bambini: verso la Val di Ledro
Pregasina- vista su Riva del Garda
Poco dopo il ristorante troverete anche un bivio: andando a destra, dopo una serie di tornanti, su strada asfaltata arriverete a Molina di Ledro (10 i chilometri totali, da Riva), mentre a sinistra continuerete a costeggiare il lago fino ad arrivare in un’altra mezz’ora all’abitato di Pregasina (quasi 6 chilometri in totale).
Per chi vuole raggiungere a piedi la Val di Ledro consigliamo di andare comunque a sinistra al bivio e subito dopo il ponte prendere sulla destra la mulattiera che entra nella valle. In questa maniera eviterete di dover camminare per un tratto sulla statale. Potrete inoltre vedere per terra i segni dei carri e degli zoccoli dei cavalli, impiegati in passato per trasportare beni e persone, ma anche la centrale idroelettrica abbandonata, all’interno della quale ora crescono rigogliose le piante. La mulattiera si collega quindi alla pista ciclopedonale della Val di Ledro: attenzione che il pezzo tra Biacesa e Pré è piuttosto ripido.
Belle tutte e due le varianti, anche se la prima volta il nostro consiglio è di andare verso Pregasina: in un paio d’ore ci arriverete tranquillamente godendovi tutte le bellezze di questo itinerario davvero magico.
Il rientro verso Riva del Garda
L’alternativa, soprattutto coi bambini, è anche solo fermarsi al Belvedere e rientrare con calma, godendosi i meravigliosi scorci sul lago di Garda (secondo noi al mattino si gode della luce migliore), tra fiori selvatici, rocce e interessanti testimonianze della guerra. Anzi, se vi capita l’occasione andate a visitare la tagliata del Ponale, l’incredibile opera di ingegneria bellica che si nasconde nella montagna: noi ci siamo stati e ne vale assolutamente la pena: Dentro la tagliata del Ponale
Ponale coi bambini: info utili
LUOGO: Alto Garda-Ledro
PARTENZA: Riva del Garda (70 m slm)
ARRIVO: Pregasina o Lago di Ledro
ALTITUDINE: m 530 (Pregasina) /m 650 (Lago di Ledro)
DISTANZA: 6 km (Pregasina) / 10 km (Lago di Ledro)
DURATA: 2 ore (solo andata – Pregasina) / 4 ore (solo andata – Lago di Ledro – rientro consigliato in bus)
DISLIVELLO: 460 metri (Pregasina) / 580 metri (Lago di Ledro)
PASSEGGINO: zaino o marsupio
PUNTI DI RISTORO: Ristorante Ponale Alto Belvedere (3 km) – tel. 0464 567321
Abbiamo provato la Ponale da Riva del Garda a Pregasina anche in e-bike, QUI il racconto!
Altri spunti interessanti in zona
Se abbiamo stuzzicato la vostra curiosità con questo articolo e vi abbiamo fatto venire voglia di visitare la Ponale coi bambini, forse potrebbero interessarvi anche questi articoli:
Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI
Percorrendo la pista ciclabile della Valle dell’Adige in direzione nord, dopo pochi chilometri da San Michele all’Adige, ci siamo imbattuti nel BicigrilldiFaedo, ed è stato subito amore!
La ciclopedonale tra San Michele e Faedo
La ciclopedonale nel breve tratto tra San Michele e il bicigrill di Faedo può essere un’ottima idea per una passeggiata da fare anche a piedi con i bimbi piccoli oppure in passeggino, vista la sua tranquillità e la distanza dal traffico stradale. La distanza da percorrere da San Michele è davvero esigua (circa 3 Km), l’ideale per una tranquilla camminata domenicale. Si parcheggia l’auto vicino all’ex campo sportivo di San Michele (zona ponte) e poi via, sulla ciclabile!
Vi sconsigliamo solo i mesi più caldi perché nella piana Rotaliana il sole picchia forte in luglio ed agosto! Al contrario, questa è un’ottima soluzione durante la primavera e l’autunno.
Ciclopedonale verso il Bicigrill di Faedo
La ciclabile della Valle dell’Adige ha una pendenza praticamente nulla ed è quindi adatta anche per i piccoli ciclisti alle prime armi. Si segue costantemente il letto del fiume Adige tra meli fioriti in primavera e vitigni carichi di uva in autunno. Ci troviamo infatti nella zona di coltivazione del Teroldego!
Bicigrill di Faedo
Il Bicigrill di Faedo
Non potrete non vedere la grande sagoma del bicigrill ad attendervi lungo la ciclabile. Doveroso fermarsi almeno per una buona merenda. La struttura è dotata anche di un bell’orto di circa 2000 metri quadrati che produce frutta e verdura a km0 utilizzata per la preparazione delle pietanze offerte. Ci sono anche piatti caldi sia per pranzo che per cena, noi purtroppo non abbiamo potuto assaggiare nulla (ma qui trovate comunque i giudizi di Tripadvisor).
Bicigrill di Faedo: parco giochi
Il paradiso dei più piccoli è come detto il parco giochi esterno. Potrete lasciar correre liberamente i vostri figli (tutta l’area è delimitata e quindi sicura) e osservarli comodamente dalla terrazza del bicigrill. Ci sono a disposizione un grande castello in legno con scivolo, sabbiera e parete di arrampicata, due altalene e tanti tanti trattori, tricicli, camioncini dispersi per il giardino a completa disposizione! Per i più grandicelli la vera attrazione sarà la pista Pump Track, un bel tracciato su terra con curve, collinette e piccoli salti per mettersi alla prova sulle due ruote!
Naturalmente c’è anche un’area dedicata alle due ruote, con zone riservate alle bici elettriche e anche una piccola officina per eventuali riparazioni urgenti. Che dire, questa del Bicigrill di Faedo è stata una bella scoperta che certamente proveremo ancora in futuro!
Al Bastione di Riva del Garda ci eravamo già stati… ma è stato più forte di noi, quindi rieccoci qui!
L’ascensore panoramico che da dietro Piazza Catena a Riva del Garda in pochi minuti porta sul bastione veneziano, fortezza militare del sedicesimo secolo sovrastante l’abitato di Riva del Garda, è senza dubbio il modo più comodo e veloce per salire in alto sul Monte Rocchetta ed ammirare lo spettacolo del verde e del blu profondo del lago che incontrano le architetture colorate della piccola cittadina di Riva.
L’ascensore panoramico
L’intero impianto, che si trova a pochi passi dal parcheggio coperto di Via Monte Oro, è moderno, funzionale ed efficiente, privo di barriere architettoniche e dotato di tornelli e casse automatiche dove acquistare in autonomia i biglietti: è possibile acquistare sia la corsa singola (se volete poi scendere a piedi lungo il comodo sentiero ombreggiato, adatto a tutti, passeggini inclusi), oppure la corsa A/R, (se invece volete ripetere il viaggio in ascensore a ritroso). Il primo tratto della salita ha una pendenza leggermente inferiore a quella del tratto successivo (sempre attorno ai 40 gradi): i bambini si sentiranno euforici quando percepiranno la variazione della pendenza! La salita purtroppo dura soltanto tre minuti (i bambini non scenderebbero più!) ma permette di superare senza alcuna fatica un dislivello di 140 metri…
Vista dall’ascensore panoramico
A fine corsa vi attende la spianata del Bastione, dove potrete affacciarvi per ammirare dall’alto la città, fare qualche bella fotografia e lasciar correre e giocare i bambini mentre sorseggiate uno degli ottimi aperitivi del Bastione Lounge&Restaurant (qui si mangia anche: un pranzo, ma soprattutto una cena quassù, è un’esperienza da provare una volta nella vita, magari anche senza pupi!)
Bastione di Riva del Garda
Il bastione veneziano
Da non perdere, ovviamente, la visita alla fortificazione, bellissima grazie al recente intervento di restauro che la ha restituita in tutto il suo splendore, con la pietra chiara pulita dei muri perimetrali che spicca contro l’azzurro del cielo nelle belle giornate di sole. Vi stupirete anche voi della bellezza dei colori quassù!
Il percorso all’interno della fortezza si snoda su due livelli. I bambini si divertiranno a girare in tondo, ma anche a sbirciare fuori dalle feritoie. Non è possibile invece, vista la conformazione del luogo, accedere al forte con il passeggino. Se volete rimanere a bocca aperta salite quassù in una giornata tersa, ricordandovi che al mattino c’è meno vento che nel pomeriggio) e una luce migliore. Se invece ci siete già stati di giorno, la visita notturna è un altro must!Uscendo dal Bastione si può decidere di proseguire verso la Chiesetta di Santa Barbara: si tratta però di un’escursione abbastanza impegnativa con tratti ripidi e gradini scivolosi, perciò sconsigliata se avete bimbi che non sono piuttosto allenatiosal
Tariffe e orari
Servizio attivo dalle 10.00 alle 19.00 (weekend e alta stagione fino alle 23.30)
Corsa singola 6,00 €, andata/ritorno 9,00 €
Gratuità con Garda Guest Card (1 biglietto di Andata/Ritorno gratuito per ogni persona inclusa nella card)
Bambini di altezza inferiore ai 120 cm e disabili accompagnati da adulto pagante: gratuito
Sono presenti servizi igienici sia nella stazione a valle che in quella a monte.
Ascensore del Bastione: info utili
LUOGO: Riva del Garda PARTENZA: Centro storico di Riva del Garda ARRIVO: Bastione veneziano ALTITUDINE: m 210 DISTANZA: 900 m (a tratta) DURATA: 3 min (in ascensore) – 25 minuti a tratta a piedi DISLIVELLO: 140 metri PASSEGGINO: sì (consentito il trasporto anche in ascensore) PUNTI DI RISTORO: Bastione Lounge & Restaurant 0464 076861
Per ulteriori info: Info Point Riva del Garda Tel. 0464 554444 web: www.gardatrentino.it
Cosa fare nei dintorni del Bastione Veneziano di Riva del Garda
Vi è piaciuto il giro in ascensore panoramico? Una volta tornati a valle non resta che fare un bel giro nel centro storico. Nelle immediate vicinanze si trovano:
Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI
Iniziare una giornata senza caffè vi sembra impossibile? Perché allora non visitare l’Omkafè, Museo del Caffè? Un museo dedicato alla storia della torrefazione del caffè, molto interessante anche per i bambini. Ad Arco, a poca distanza dal lago di Garda si trova la storica torrefazione Omkafè, che da alcuni anni propone all’interno del suo museo un interessante viaggio nella storia e nella lavorazione di questa pianta.
Omkafè, Museo del Caffè
Omkafè, Museo del Caffè – piantine di caffè
Siamo stati a visitarlo per voi ed è stata veramente una piacevole scoperta. Il museo e la torrefazione si trovano all’interno di un moderno edificio in vetro, facilmente riconoscibile dalla strada. È a disposizione dei visitatori anche un ampio parcheggio gratuito. Appena varcata la soglia si entra nello spazio commerciale (in vendita anche le piantine di caffè, bellissime!) mentre l’esposizione museale inizia sulla scala a chiocciola che porta al piano superiore, avvolta nel verde delle piante. Il verde è uno dei colori dominanti nel museo e ci fa subito pensare a foreste tropicali e paesi lontani… quelli da cui provengono i preziosi chicchi dai quali si ricava la bevanda più popolare nel mondo!
La sala espositiva
Alcuni pannelli posizionati lungo la scala raccontano la storia della famiglia Martinelli e di Omkafè, storica torrefazione della zona. L’esposizione vera e propria si trova però al piano superiore. Qui è possibile annusare, toccare ed osservarediverse tipologie di chicchi di caffè ed anche provare a macinarli con un autentico vecchio macinino manuale! Questa attività piacerà moltissimo anche ai bambini, che, come dei veri maestri torrefattori, potranno confrontare gli aromi, raccogliere in un sacchettino il caffè da loro stessi macinato e infine portarlo a casa come ricordo di questa esperienza.
Non solo, il divertimento continua con i rulli su cui scoprire i tanti e diversi modi di bere caffè nel mondo. Espresso, americano, corretto, shakerato…c’è chi lo beve con i tuorli dell’uovo, chi con spezie, chi persino con l’aggiunta di marshmallow… le combinazioni sembrano infinite! Non manca l’oggettistica, tra cui moke, recipienti e strumenti di varie fogge e provenienze per la preparazione del caffè. Molto carino il muro scuro di fondo sul quale trovano collocazione numerosi piccoli macinacaffè colorati! Anche la collezione di macchine da caffè da bar merita attenzione.
Interessante per i bambini soprattutto la parete con 50 lavagnette, ognuna delle quali riportante un quiz sul caffè: basterà staccare la lavagnetta e girarla per leggere la risposta, ma prima provate ad indovinarla! Ad esempio, sapete che cos’è un caffè sospeso? E un caffè verde?
La torrefazione Omkafè
L’ultima parte della visita si effettua entrando dentro lo stabilimento dove avviene la torrefazione: Qui si possono vedere all’opera i macchinari per la lavorazione: alcuni pannelli illustrano le varie fasi della produzione e la funzione dei vari macchinari…
Omkafè, Museo del Caffè – la torrefazione
Un caffè, grazie!
La visita si conclude al pian terreno, dove, guidati dagli esperti Omkafè, potrete gustarvi un ottimo caffè: siamo certi che dopo la visita al museo riuscirete ad apprezzarlo anche più del solito! Questo museo è una valida idea per trascorrere un paio d’ore: piacerà molto anche ai bambini e permetterà a tutti di scoprire tante curiose informazioni. Se siete in zona o di passaggio mettetelo in lista!
Il museo e lo shop sono aperti dal lunedì al sabato. L’ingresso al museo è gratuito e potrete visitarlo in autonomia. Per orari ed aperture sempre aggiornati consultate il sito QUI
Ecco il posto perfetto per gli amanti degli amici animali: il Mondo degli Animali a Maso Raingut a Caprile, Tesimo. Si raggiunge in circa un’ora d’auto da Trento, in direzione Merano. Impossibile sbagliare: la fattoria si vede dalla strada ed è dotata di un ampio parcheggio gratuito. Lì vi aspettano tanti animali da fattoria e anche qualche esemplare bizzarro come pavoni, alci, struzzi, cerbiatti, scoiattoli, cani del deserto e anche caprette, galline, cavalli, asini, mucche e i più nuovi e bizzarri di tutti: i cammelli!
Maso Raingut – cammelli
Aperto tutto l’anno,l’entrata è ad offerta libera. Si viene subito accolti da un gruppo di caprette curiose, o forse più che altro golose e desiderose di avere un po’ del mangime acquistabile al bar.
Maso Raingut: ma quanti animali!
Da qui inizia un vero e proprio viaggio di scoperta. Oltre alle capre ed ai gatti che girano liberi ci sono diversi recinti in cui ammirare tanti diversi animali. Interessantissimo per i bambini lo scoiattolo rosso americano (la cui gabbia ha una piccola apertura che gli permette di entrare e uscire a piacimento). In questo periodo troverete anche un piccolo muflone e quattro cerbiatti!
Bellissimi anche gli struzzi e le mucche bianche con gli occhi nerissimi: uno spettacolo della natura. C’è poi anche un recinto che comprende una porzione di bosco, all’interno della quale si trovano alci, cerbiatti e camosci… osservare da vicino questi animali ha sempre un qualcosa di magico.
Dove mangiare a Maso Raingut
Per pranzo è possibile fare una passeggiata nel bosco che in una mezz’ora porta all’Albergo Gfrillerhof ( 0473.920936), oppure fermarsi al chiosco. Qui potrete assaggiare un saporito tagliere di speck e formaggi con pane bianco o nero o würstel e strudel fatto in casa!
Una precisazione è d’obbligo: caprette e gattini, da perfetti padroni del territorio, non si fanno problemi a camminare ovunque, quindi siate preparati!
Nei dintorni di Caprile
Se siete venuti a Maso Raingut, sappiate che salendo di qualche chilometro con la macchina si trovano ampi prati in cui fare tranquille passeggiate. Se invece si scende a Tesimo ci sono due itinerari per famiglie uno più bello dell’altro:
Un’escursione facile e per tutta la famiglia: è il giro del lago di Pian Palù, in Val di Pejo. Comodo da raggiungere grazie al servizio di navetta, ma volendo anche a piedi.
Lago di Pian Palù’: come arrivare
Si lascia l’auto a Pejo Fonti, nel parcheggio Val del Monte. Il parcheggio è ben segnalato e visibile sulla curva all’imbocco della strada per il Fontanino. Qui inoltre si acquistano sia il ticket del parcheggio che quello per la navetta. Il bus parte dietro la biglietteria e ferma anche a Malga Frattasecca, dove si fanno i trekking con i lama e si mangia benissimo. Arrivati in località Fontanino si supera il ponte e, in mezz’ora di salita non troppo impegnativa, si arriva al lago. Per i bambini piccoli consigliamo lo zainetto portabili, perché vi sono alcuni tratti che risultano impraticabili con il passeggino.
Sentiero verso il lago di Pian Palù
Sentiero verso il lago di Pian Palù
Giro del lago
Il lago di Pian Palù è un lago artificiale alla cui estremità est si trova lo sbarramento della diga. Il percorso consigliato gira attorno al lago in senso orario. Si passa subito dentro una breve galleria e poi il sentiero prosegue in piano attraverso la vegetazione. In alternativa si può avvicinarsi alla riva inoltrandosi sulla sassaia (ottima anche come per fermarsi a riposare o lanciare sassolini in acqua… c’è anche un grazioso isolotto roccioso che rende tutto molto pittoresco). Alla vostra sinistra potrete vedere numerosi rigagnoli d’acqua, alcuni anche abbastanza grandi da formare delle cascatelle.
Lago di Pian Palù
Arrivati a circa metà percorso il sentiero si sposta ad un livello più alto rispetto a quello del lago e si allontana dalla riva per arrivare nei prati di Malga Palù.
Lago di Pian Palù: acqua color turchese
Da qui, attraversati un paio di ponticelli in legno, si sale ancora un po’ di quota su un suggestivo sentiero nel bosco che ad un certo punto si apre su un punto panoramico, dal quale si può godere dei migliori scorci sul lago e sulle montagne che lo circondano. Noi siamo rimasti abbagliati dal colore turchese dell’acqua e dai numerosi corsi d’acqua che si vedono scorrere a valle tra gli alberi.
La strada qua si allarga fino ad arrivare ad un pascolo, poi ridiscende verso il lago. In estate è consentito il transito pedonale sopra la diga: potrete così vedere da un lato il lago e dall’altro la gola nella quale prima della costruzione della stessa scorreva il fiume. Nei pressi della diga ci sono anche alcuni pannelli che ne raccontano la storia della costruzione.
Lago di Pian Palù – la diga
Mangiare e bere a Pian Palù
Sulla via del ritorno, anziché ridiscendere e percorrere la diga per poi rifare il pezzo iniziale del percorso dell’andata, si prosegue dritti e si arriva comunque al Fontanino, dove alla Vecchia Baita si può mangiare o bere qualcosa (ci sono tavoli sia all’aperto che all’interno) e dove è possibile riempire un paio di borracce con l’acqua ferruginosa che sgorga dal fontanino di Pejo dopo essersi arricchita di preziosi minerali tra le rocce del massiccio dell’Ortles-Cevedale (la riconoscete dal sedimento rossiccio e dal sapore frizzantino).
Rientro al parcheggio
Per fare un bel giretto, con calma e allietato da qualche sosta, servono un paio di ore. Il sentiero è prevalentemente pianeggiante, con qualche tratto in salita nella seconda parte, ma comunque facile e fattibile da tutti senza particolari problemi. Il ritorno al parcheggio può essere fatto in navetta o anche a piedi in poco più di un’ulteriore oretta di cammino, seguendo o la strada o il sentiero che costeggia il torrente, magari fermandosi per un picnic in una delle aree attrezzate con tavoli e fontane che si trovano lungo la strada (ricordiamo che la strada è chiusa al traffico dalle ore 9.45 alle ore 17, quindi comunque molto tranquilla).
Servizio navetta
Il servizio di navetta è attivo dalle 10.00 alle 18.00, da fine giugno a metà settembre, con corse ogni 15 minuti (frequenza ridotta in orario 12.00-15.30)
PUNTI DI RISTORO: La Vecchia Baita Fontanino, Malga Frattasecca, tel. 320 157 8322
Nei dintorni del lago di Pian Palù
Se come noi siete rimasti incantati dal lago di Pian Palù e dal colore turchese delle sue acque, siamo certi che non vorrai perderti altri bei laghi in Val di Sole:
Vi piace andare in montagna ma non avete ancora provato l’esperienza di dormire in rifugio? Il soggiorno in rifugio è simile o diverso rispetto a quello in una struttura meno in quota? Noi ne abbiamo provati un bel po’ in dieci e più anni che giriamo il Trentino Alto Adige. E allora chi meglio di noi può aiutarvi a risolvere i vostri dubbi e organizzare nel migliore dei modi la vostra prima volta in rifugio?
Informatevi bene sul tipo di rifugio in cui intendete andare: al giorno d’oggi molti rifugi sono in grado di garantire servizi simili a quelli di un buon hotel. A volte sono inclusi anche servizi esclusivi, come centri benessere. Si tratta in genere di rifugi “comodi”, dove almeno chi ci lavora può arrivare in auto o con gli impianti. Le cose cambiano parecchio se invece parliamo di rifugi situati in posti più impervi, ad altitudini maggiori, dove i rifornimenti di cibo sono difficoltosi e l’acqua un bene preziosissimo. In questo caso dovrete essere disposti a rinunciare a qualche comodità. Verrete però ripagati da silenzi irreali, cieli stellati e quell’atmosfera unica che fa sentire tutti parte di una grande famiglia…
CAMERA O CAMERATA?
Sono tanti i rifugi (la maggior parte ormai) che dispongono di camere con pochi posti letto, adatte a 1, 2, 3 o 4 persone, a volte anche con servizi privati in camera. Tuttavia l’autentico rifugio è quello dove ci sono le camerate e si prenota il solo posto letto. A tal proposito informatevi sempre se dovete portare sacco a pelo, sacco lenzuolo e biancheria: a seconda del rifugio potreste trovare il letto fatto, o dovervi provvedere personalmente (a volte si può acquistare il sacco-lenzuolo monouso).
USO DEI SERVIZI IGIENICI
Anche con riguardo al bagno possono esserci situazioni molto diverse tra loro. Nessun problema se il rifugio è collegato all’acquedotto, se invece siete più in quota ed isolati, la disponibilità d’acqua dipende dalle scorte accumulate: questo potrebbe voler dire dover rinunciare alla doccia a fine giornata e anche evitare sprechi d’acqua più in generale.
LA CUCINA NEI RIFUGI
Per chi dorme in rifugio ovviamente è sempre prevista la possibilità di cenare, oltre che di fare colazione ed eventualmente pranzo. Normalmente nei rifugi più turistici c’è ampia scelta di cibi e bevande, mentre nei rifugi più autentici il menù, anche per ragioni organizzative legate al trasporto ed al consumo di acqua, è molto più ristretto. Tipicamente troverete una minestra calda, un piatto tipico a base di carne e polenta, formaggi e salumi, pane e un dolce fatto in casa. Per la colazione non mancano mai caffè, latte, yogurt pane e marmellata.
DORMIRE IN RIFUGIO: COSA PORTARE
Il nostro consiglio è sempre quello di viaggiare leggeri evitando cose superflue (anche perché ve le dovete portare!). Per prima cosa accertatevi per quanto riguarda sacco a pelo e lenzuola. Poi un asciugamano, un cambio comodo e pulito da usare all’interno e un paio di ciabatte. E’ buona norma infatti togliere gli scarponi per evitare di sporcare con terra e sassolini.
Dormire in rifugio: cose da sapere. A volte si può anche fare colazione all’aperto
IN RIFUGIO CON BIMBI PICCOLI
I bambini molto piccoli potrebbero soffrire l’altitudine eccessiva, quindi verificate sempre con il vostro pediatra, nel caso aveste dubbi. Una volta appurato che non ci sono controindicazioni ricordatevi di portare con voi tutto quello di cui i vostri piccoli potrebbero realmente avere bisogno: sarete in un luogo dal quale non sarà possibile raggiungere nell’immediato negozi o supermercati! D’obbligo un cambio pulito, e non scordate eventuali ciucci, biberon, medicine e alimenti speciali. Indispensabile anche la crema solare: in montagna ci si scotta più facilmente che al mare!
COME VESTIRSI
Ricordatevi che in montagna il tempo cambia molto spesso e con esso anche le temperature! L’ideale perciò è vestirsi “a cipolla”: manica corta, maglia leggera, pile e giacca. Indispensabile un impermeabile o giacca antipioggia. Un berretto leggero o un cappellino anche in estate e, se non è proprio estate piena, anche uno scaldacollo. Calzini e scarpe adeguate. Meglio i pantaloni lunghi: se avete quelli con le gambe staccabili sono super comodi in estate.
CONNESSIONE
Infine parliamo di connessioni… In montagna i telefoni non prendono ovunque, men che meno internet. Nei rifugi più frequentati non dovreste avere particolari problemi: la rete magari non è così stabile e la copertura non è perfetta ma per una notte o due si riesce ad arrangiarsi. In alcuni posti invece il cellulare potrebbe non prendere: se avete particolari esigenze e dovete assolutamente essere reperibili verificate sempre con il gestore della struttura. In rifugio niente TV: la sera si mangia e poi la serata si anima coi racconti degli ospiti e del personale: qualcuno suona, qualcuno canta, ci sono le carte ed i giochi in scatola, per i bambini e non solo per loro…
TUTTI A NANNA
Quando si è in rifugio si va a letto presto! Vedrete che anche se non siete abituati sarà un attimo abituarsi ai ritmi scanditi dalla natura, complici la stanchezza e le mille emozioni della giornata appena conclusa. E sarà un sonno veramente ristoratore, magari illuminati dalla luce delle stelle o dal chiarore della luna. Infine, il bello di dormire presto è che poi ci si sveglia anche presto. Svegliarsi con i colori dell’alba in alta quota è probabilmente la cosa più bella in assoluto e siamo certi che dopo averlo provato sulla vostra pelle avrete voglia di ripetere questa esperienza al più presto!
Alba al Rifugio Pernici
ALCUNI RIFUGI DOVE DORMIRE
Ecco quindi alcuni posti, da noi provati e facili da raggiungere anche con i bambini, dove dormire in rifugio. Naturalmente ce ne sono tanti altri! Voi ne avete qualcuno in particolare da suggerire?
Sempre belle anche in inverno le passeggiate che offre la Valle dei Mòcheni. Paesaggi incantati e tranquillità sono le due cose principali che troverete da queste parti. Pur essendo infatti lontani dai luoghi più battuti dal turismo invernale, la vista spazia su un’infinità di meravigliose montagne.
L’escursione di cui vi parliamo oggi parte da Frassilongo, più precisamente dalla Baita Van Spitz, e vi permette di raggiungere il Kaserbisn Hitt, una suggestiva baita in legno circondata dai boschi ed affacciata sui prati imperiali.
Come arrivare al Kaserbisn Hitt
Per raggiungere il punto di partenza di questa escursione arrivate fino a Pergine. Qui prendete quindi la strada per Canezza e poi, a destra, per Frassilongo. Proseguite fino al bivio per Roveda e da qui, in 7 chilometri, una volta passato Kamauz, arriverete alristorante Van Spitz, dove lasciare la macchina.
Siamo già a 1.500 metri e la vista che si apre intorno a noi ci lascia senza fiato: ecco il monte Bondone, la Paganella ed il Gruppo delle Dolomiti del Brenta con le cime che si stagliano maestose nel cielo blu.
Potete parcheggiare l’auto nei pressi del Van Spitz o nell’ampio parcheggio segnalato e situato un paio di curve prima del ristorante.
Verso il Kasernbisn Hitt
La passeggiata, di circa un’ora, è semplice ed adatta a tutti. La strada è in genere ben battuta, quindi fattibile anche solo con gli scarponi. In presenza di sufficiente neve può essere una buona idea quella di portare lo slittino, per trasformare il rientro in una divertente avventura.
C’è inoltre, proprio nei pressi del Van Spitz, una bella discesa, anche questa ben battuta!
Pista da slittini- Ristorante Van Spitz
Questo percorso è, come dicevamo, molto bello, e vi permetterà di godervi splendidi scorci sulla vallata, sempre con il Brenta sullo sfondo!
Poco prima della breve salita finale il paesaggio si apre sui prati imperiali con i caratteristici masi.Ecco quindi che dopo una piccola salita si vede in lontananza il Kaserbisn Hitt, immerso nella neve.
Kaserbisn Hitt – Val dei Mocheni
COSA MANGIARE
Il menù è semplice e conta vari piatti della tradizione, buoni e genuini. Noi abbiamo provato prima gli strangolapreti ed i canederlotti, poi, come secondo, abbiamo provato la cartuccera alla brace e lo stinco al teroldego, accompagnati da polenta e crauti. Consigliati anche i dolci, in particolare l’immancabile treccia mochena.
Per il ritorno si rientra attraverso lo stesso percorso. La malga è raggiungibile anche in macchina da Fierozzo, ma è davvero un peccato non immergersi in una natura così incontaminata e approfittare per fare due passi in compagnia.
KASERBISN HITT: INFO UTILI
LUOGO: Val dei Mocheni
PARTENZA: ristorante Van Spitz
ARRIVO: Kaserbisn Hitt
ALTITUDINE: 1650 metri
DURATA: un’oretta (solo andata)
DISLIVELLO: 150 metri circa
PASSEGGINO: no
PUNTI DI RISTORO: Kaserbisn Hitt, tel.348 8163490
NEI DINTORNI
Se cercate qualcosa da fare nella zona del Kaserbisn Hitt vi suggeriamo:
Comano ed i suoi dintorni offrono veramente tantissime possibilità per chi desidera trascorrere una tranquilla giornata in famiglia. Se non conoscete bene questa zona vi consigliamo di leggere bene questa mini-guida, prendere spunto e partire al più presto. Ad attendervi troverete rilassanti paesaggi, parchi verdeggianti, masi con prodotti golosi, sentieri di varia difficoltà e interessanti musei.
La zona di Comano si raggiunge facilmente in auto , in soli 35 minuti da Trento. Si trova in una posizione strategica per raggiungere altre zone limitrofe, come Molveno, Madonna di Campiglio e la zona di Fiavè e Tenno. Regala bellissimi scorci sulle ampie vallate e la possibilità di fare sia belle passeggiate che diverse attività. Abbiamo raccolto qui le più belle:
Facile pista ciclabile che da poco sopra Sarche porta fino a Ponte Arche attraversando la forra del torrente Limarò. Lungo il percorso, asfaltato e comodo anche a piedi e con i passeggini, si trova Maso Limarò: fermatevi qui per un’esperienza gastronomica a base di focacce e pizze davvero speciali. Tutte le info in Maso Limarò in bici.
CANYON DEL LIMARO’
Suggestiva passeggiata che si inoltra nella gola scavata dal torrente Limarò, tra pietre levigate dall’acqua e ponti sospesi. Si percorre in un’oretta e non è adatta ai passeggini. Da vedere almeno una volta! Scopri cone raggiungerlo leggendo Il Canyon del Limarò.
Canyon del Limarò
PARCO DELLE TERME DI COMANO
Uno dei nostri posti preferiti, tappa obbligata ogni volta che passiamo da queste parti. Un ampio parco che si sviluppa lungo il fiume, immerso nella tranquillità ed in un clima salutare. Al suo interno, oltre a bellissimi fiori, piante e spazi dove correre o riposare, troverete due zone parco giochi molto belle con giochi in legno, il castello della Sibilla e diverse strutture dove arrampicare.
Non perdetevi il percorso kneipp e barefoot, il ruscello dove immergere i piedi, il pittoresco laghetto. Per riposarsi davanti a qualcosa di fresco c’è un barcon tavolini all’aperto e servizi. Se poi siete soggetti allergici o volete fare un’esperienza di coccole e relax il centro delle Terme di Comano è rinomato per i suoi trattamenti e per le cure. Ve ne abbiamo parlato QUI.
LA FILIERA DELLA LANA
Sempre in quel di Comano, l’azienda agricola La Filiera della Lana è un posto davvero speciale. Grazie a Sandro, il titolare, si possono conoscere da vicino le pecore ed assistere alla tosatura. Inoltre si imparano tante curiosità sulla lana (che non è tutta uguale!), sulla sua lavorazione e non solo: i bambini possono realizzare il loro oggetto in lana da portare a casa. Un modo interessante e divertente per trascorrere un paio d’ore in famiglia. Trovate le informazioni nel nostro articolo A Comano c’è la Filiera della Lana.
Pecore alla Filiera della Lana
RIFUGIO DON ZIO SUL MONTE CASALE
Riaperto dopo un lungo periodo di chiusura, il rifugio Don Zio è tornato ad essere il punto d’appoggio per una delle escursioni più panoramiche della zona. Si trova a poco più di 1600 metri sul livello del mare ed è raggiungibile tramite una strada a pedaggio. Dal parcheggio si arriva in pochi minuti al rifugio (anche con il passeggino) e da qui sulla sommità del Monte Casale, dal quale si gode di un’incredibile vista su ben 5 (se siete fortunatissimi addirittura 7) laghi. Per maggiori informazioni cliccate qui:Dal Monte Casale vista su 5 laghi.
Lago di Garda visto dal Monte Casale
CASTELLO DI STENICO
Uno dei castelli più belli del Trentino, il Castello di Stenico è affascinante per grandi e piccini. Coi suoi romantici loggiati, le armature e le feritoie che fanno volare con la fantasia ai tempi passati, è perfetto per una sosta culturale e storica, da abbinare magari ad un’uscita più naturalistica nei dintorni Ve lo abbiamo raccontato nell’articolo Al Castello di Stenico con i bimbi.
Castello di Stenico
BOSCO ARTE STENICO
Una piacevole passeggiata nel bosco sopra Stenico alla scoperta delle installazioni in legno posizionate lungo un comodo sentiero accessibile anche a passeggini e disabili. L’ingresso avviene esclusivamente su prenotazione. Tra matite giganti, sculture geometriche ed opere da interpretare con la fantasia, un paio d’ore trascorreranno in un baleno. Potete trovare più informazioni in: BoscoArteStenico tra Arte e Natura.
BoscoArteStenico
CASCATA ED AREA NATURA RIO BIANCO
A Stenico in primavera ed estate si può ammirare una delle più belle cascate del Trentino, la cascata del Rio Bianco. La cascata fa parte dell’omonima area naturalistica, a sua volta parte del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark. Al suo interno un percorso didattico che tocca argomenti come l’acqua e la flora del parco, con un’esposizione allestita nella cosiddetta “Casa del Parco Flora“, uno dei centri visite del Parco. Vi spieghiamo tutto nel dettaglio in: Cascata del Rio Bianco a Stenico.
VAL D’ALGONE
Una valle poco frequentata, nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark. In passato qui erano presenti delle vetrerie, i cui camini sono ancora visibili. Per il resto oggi è un luogo perfetto per chi cerca tranquillità. Approfittate del torrente per rinfrescarvi sulla via del ritorno! Maggiori informazioni in Trekking in Val d’Algone
SENTIERI DEI PICCOLI CAMMINATORI
Facili itinerari a piedi pensati per i bambini: brevi, con poco dislivello e soprattutto con l’accompagnamento di una favola-guida. I bambini si divertiranno a ritrovare le tracce del passaggio dei diversi protagonisti mentre percorrono la loro stessa strada. Ve ne parliamo inPiccoli Camminatori a Comano
MASO MASERAC
Un posto super carino dove trascorrere piacevoli momenti? A Vigo Lomaso a Maso Maserac i bambini si divertiranno lungo la Salita al Maso, accolti dall’asinella Sole, dalle pecore del Camerun, dai pony e dai coniglietti. Si sale tra le coltivazioni di piccoli frutti e uva e ci si accomoda in una delle bellissime postazioni pic-nic per godersi un tramonto meraviglioso accompagnati dai sapori dei prodotti del territorio. Il nostro racconto Picnic a Maso Maserac nel Lomaso
CA’ DE MEL
Appassionati di api o golosi di miele? A Ca de Mel potrete imparare molto sulle api ed osservarle anche da molto vicino. Una tappa da non perdere se passate dal Lomaso. Più info qui: Ca de Mel: dalle Api al Miele
FATTORIA DIDATTICA EN GALAVRA
Questa fattoria è aperta tutto l’anno. Qui si organizzano attività didattiche per le scuole, mentre se si arriva “in famiglia” si ha la possibilità di partecipare attivamente a ciò che sta facendo il contadino: raccogliere le patate, pulire le stalle, controllare gli animali… Se sarete stati sufficientemente bravi vi sarete guadagnati la possibilità di un giro sul pony o sull’asinello! Per informazioni in La fattoria didattica En Galavra.
MUSEO DELLE PALAFITTE A FIAVE’
Questo museo si trova nei pressi del centro del paese di Fiavè ed al suo interno è narrata la storia delle palafitte, oltre ad essere conservati i reperti rinvenuti nel poco distante sito archeologico. Merita una visita, soprattutto se visitate anche il Parco Archeo Natura. Per i dettagli leggete Al Museo delle Palafitte di Fiavé.
PARCO ARCHEO NATURA FIAVE’
Circondato dalla torbiera di Fiavè (visitabile grazie a una lunga passerella in legno) il parco comprende i laghetti dove sono visibili quel che resta dei tronchi su cui sorgeva il villaggio palafitticolo. Il villaggio è ricostruito poco distante: un’esperienza da non perdere. Tante le attività che vengono organizzate, specialmente in primavera ed estate. Ve ne parliamo più estesamente in Parco Archeo Natura a Fiavè.
MASO PRA CAVAI
Ecco un altro maso dal sapore genuino: poche stanze, un ambiente intimo e famigliare. Ottima la cucina e deliziosa la colazione, tutto a base di ottimi prodotti locali. Perfetto per una vacanza nella quale staccare la spina. Leggi il nostro racconto: Maso Pra’ Cavai: agritur genuino.
Maso Pra’ Cavai
AREA SOSTA CAMPER A COMANO
Per chi viaggia in camper, a Ponte Arche, lungo il fiume Sarca, c’è una ampia area di sosta. Vengono forniti i servizi basici (scarico acque nere, fontana per carico acqua, isola ecologica per la raccolta differenziata). L’area è recintata e collegata, in estate, con il parco delle Terme grazie ad un trenino. Più dettagli inArea Sosta Camper a Comano.
Area sosta camper a Comano
Per ulteriori dettagli su cosa fare a Comano e dintorni potete consultare anche il sito di Garda Dolomiti APT: cliccate QUI